Setacciando il paese del Thè

Giocata riservata

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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    La Fiducia

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    Mi ero sempre fidato del mio Mizukage. Non avevo fatto storie quando lui mi aveva comunicato che avrebbe usato il mio nome per avvicinare una fonte di informazione per risolvere tutto quel casino, tutte le battaglie combattute fianco a fianco con il Ninja più forte di Kiri erano sempre state memorabili e mai una volta avevo avuto paura che lui potesse tradirmi. Un capo che si è guadagnato la fiducia, un capo alla quale ho dato la mia quando si è preso il mio nome.
    Ma mentre parlava, mentre di fronte a me spiegava ciò che aveva fatto usando il mio nome sentii che quel sentimento di incondizionata fiducia che avevo sempre provato verso di lui si stava man mano infrangendo. Già da quando mi disse che l’ uomo che aveva cercato di attirare verso di lui era Yami. Yami, il Kaguya traditore, quello che ogni buon Mizukage Kaguya vorrebbe far fuori, il mio maestro e mio amico, colui che per questo legame è stato disposto a scendere con me nell’ inferno per poi risalirci lentamente tra mille difficoltà. Lui mi stava dicendo che avevano lottato, mi stava dicendo che avevano risolto qualche piccolo screzio del passato.


    Dopo aver parlato, però, bé, abbiamo pensato di risolvere qualche vecchia divergenza...



    Strinsi un pugno, digrignai i denti. La rabbia montò rapida dentro di me ma riuscii a mantenere il controllo apparente, lasciando che dentro di me si stravolgesse tutto. Sebbene dimostrassi solamente un turbamento in realtà il sigillo che manteneva fermo il potere di Kaku fu sfondato dal fiume di emozioni violente che provai in un solo istante.
    Rabbia, tristezza e delusione: furono abbastanza ed abbastanza forti per scatenare la mia rabbia. Ed ad ogni parola lenta che lui pronunciava il demone dentro di me abbatteva un pezzo della mia razionalità. Mi ritrovai con i muscoli che tremavano mentre lui narrava tutto ciò che era successo a causa della mia fiducia verso il Mizukage.


    La mia idea era di sconfiggerlo e riportarlo piuttosto mal ridotto alle Mura di Oto come monito vivente di non venirci più a disturbare a Kiri, ma, dopo averlo ridotto allo stremo delle forze e suggeritogli di arrendersi, Yami ha pensato bene di finire tutto il suo chakra.



    Le ultime parole, quelle che significavano l’ inevitabile, l’ ineluttabile verità alla quale io non volevo crederci, ma ero costretto a farlo, perché i tempi dei sogni, delle favole impossibili e di tutte quante le possibili reincarnazioni della vita che ritorna dopo essere andata via erano finiti da un bel pezzo. Mi ritrovai faccia a faccia con la nuda verità, a pronunciare una sola parola, secca e quasi impercettibile. Fu dentro di me che Kaku sconvolse tutto.

    No…
    L’ ha ucciso! Ha ucciso il tuo maestro! Oh che gran bastardo!



    Le altre parole di Shiltar non lasciarono spazio a dubbi. Yami era morto, non sarebbe più tornato. La spiegazione di ciò che lui non riusciva a spiegare trovò facile risposta nelle mie conoscenze. Yamata no Orochi aveva deciso di sopravvivere al corpo di Yami, di impossessarsene un’ultima volta per concedergli di scappare e di evitare lo scabroso rito di umiliazione davanti alle porte di Oto.
    E Shiltar non poteva sapere che i demoni davano forza e richiedevano forza. Yami si era dimostrato più debole, il demone non avrebbe potuto accettarlo, il patto era rotto e la vita di Yami, conclusa. Non erano state le ferite ma la sconfitta a provocare la morte del mio maestro. E la colpa era di Shiltar ed anche mia, perché io non avrei mai dovuto permettere che lui usasse il mio nome. Yami sapeva quando Shiltar desiderava le sue ossa, non si sarebbe mai diretto tra le sue braccia. Ero stato ingannato, Yami era stato ingannato.


    E questo, non avrei mai potuto perdonarglielo.

    Come un fiume in piena, limpido come la rabbia che stavo provano il chakra venne espulso fuori dalla mia pelle, ricoprendola della stessa sostanza del colore dell’ oro. Tremavo, avevo perso il controllo: Kaku mi aveva dato quasi tutto ciò che poteva darmi per rendermi più letale.
    Ma prima di dare sfogo alla mia inevitabile rabbia, parlai. E parlai con voce rotta, perché due lacrime rigavano le mie guance, evaporando poco dopo per via dell’ intensa energia che c’era attorno a me.


    TU!
    IO MI FIDAVO DI TE!



    Il pugno destro era abbassato, leggermente più dietro rispetto al resto del corpo, stretto in maniera innaturale: se avessi insistito sarei riuscito a rompermi le ossa. Tre code di chakra del colore dell’ oro partivano dalla parte bassa della mia schiena, ergendosi nel loro splendore. Non riuscii a trattenermi oltre, anche la quarta ben presto fu evocata e con essa il massimo della mia forza. Mi chinai, schiacciato da un istinto animalesco che non era mio, il mio corpo scomparve ed una lince dorata e non ben definita comparve su Muggen, davanti ai due Kiriani.

    HAI UCCISO IL MIO MAESTRO!
    HAI UCCISO UN MIO AMICO!



    Spiccai un salto portentoso, mi scagliai contro il Kaguya. Un solo pugno, uno smacco per l’ autorità del Mizukage probabilmente. Ma se l’ era meritato tutto. Cercai di spaccargi la faccia con un solo pugno, concentrando tutto il mio potere in esso, tutta la mia forza, tutta la mia velocità, fino a quasi farmi esplodere un muscolo (Impasto Medio)(Forza: 900->1200 Velocità: 1000->1200). Un pugno in faccia, violento, potente che sfogava tutta la mia rabbia un solo momento.
    Quindi saltai indietro, indipendentemente dall’ esito del colpo e sarei saltato via. Sotto di me sarebbe comparso un Tengu enorme, lo stesso che avevo usato per giungere a Kitami. Allontanandomi da Shiltar e disattivando ogni genere di possessione, rimasi stremato a bordo di Qon, che confuso si alzò in volo.


    Itai! Che succede?
    Trasformati in un corvo, andiamo verso Konoha
    E loro?
    Non li seguirò più



    Qon obbedì e si trasformò in un corvo, iniziando a volare verso Konoha, sfruttando i vantaggi derivati dal volo, ovvero la totale assenza di strade da seguire. Io, con sguardo inespressivo, guardavo davanti a me, senza riuscire ancora a capacitarmi bene di cosa fosse successo: Yami era morto. Ed era stato il mio Mizukage a ferirlo.
     
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    Falce dei Kaguya


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    Shiltar se lo aspettava che Itai non gradisse quanto gli stava per dire: aveva usato il suo nome per colpire qualcuno che di Itai si fidava, aveva tradito la sua fiducia doppiamente, era più che probabile che l'altro fosse almeno un pò risentito di ciò.

    Trovò però che la reazione del Jinchuuriki fosse oltremodo esagerata, se ne sarebbe aspettata una simile da Shinodari Jaku (già la preventivava per quando l'avrebbe avvisata con una missiva, probabilmente lì si che si sarebbe trovato tutta Oto sul piede di guerra davanti Kiri), o magari da quel fastidioso individuo che nel Paese della Neve il Kaguya aveva visto con il Kabane, il sunese di cui non ricordava il nome.
    Quando lo vide ricoperto di chakra dorato, più simile ad un animale che non ad un uomo e ne sentì le parole, però, il Mizukage accettò quella reazione: gli aveva ammazzato un amico, definizione che per Shiltar era sbagliata, lui aveva dato un certo aiuto in quella morte, ma era stata la stupidità delle decisioni di Yami a portarlo, purtroppo alla morte.
    In ogni caso, proprio per quel senso amaro che da giorni gli riempiva lo stomaco, il Kaguya non tentò nemmeno di parare quel colpo così veloce, si preoccupò soltanto di attivare il proprio chakra adesivo (lvl V), così che quel singolo pugno lo raggiungesse, ma non lo smuovesse dalla sua posizione.
    La forza del Jinchuuriki era notevole, se era riuscito a produrgli quella che sembrava una ferita leggera, niente di esagerato, un livido un pò più grosso del normale, ma non qualcosa a cui il Jonin non era abituato, per quanto la motivazione di tale colpo era del tutto nuova.

    Non disse niente in replica a quella singola azione, osservò Itai allontanarsi sulla propria evocazione ed attese che il giovane genin abbandonasse il dorso di Muggen, poi partirono verso Konoha, lui ed il suo coccodrillo, alla fine a lui era stata mandata la missiva, lui doveva gestire la situazione, magari meglio di quanto aveva fatto finora.

    "Kabane, fai danno anche da morto...", l'unico commento che si concesse nell'allontanarsi dalla città di Kitami.
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    OT: Per Shiltar ora continua alle Mura di Konoha/OT
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Fu quasi una guerra riuscire a andarsene dalla taverna dove la vecchia ammiratrice di Keita Kitase lo aveva assedato per ore chiedendo informazioni sul Foglioso. Febh era stato costretto a gettare un fumogeno e darsi alla fuga, trovandosi al sicuro solo dopo aver messo parecchie centinaia di metri tra sè e la vecchietta incalzante.

    Almeno aveva scoperto qualcosa..per quanto non fosse il massimo dell'utilità. Appoggiato a un ramo alto tirò fuori la ricetrasmittente, aprendo tutti i canali verso i compagni di caccia.

    Ehi! Ho trovato delle tracce..sono andati a nord. Che facciamo? Ci incontriamo sulla strada principale che va a nord e poi si decide il da farsi?

    Comunicò la sua posizione, quindi attese....
     
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    “Itai! Che succede?”
    “Trasformati in un corvo, andiamo verso Konoha”
    “E loro?”
    “Non li seguirò più”



    " Gene sarà orgoglioso!"


    :::


    Nulla; nè una traccia, nè una voce nè qualcuno li ha visti.
    I due sono stati molto discreti nel "fare le loro cose" e sempre più la speranza si spegne dentro di me lasciando spazio all'amaro sapore della sconfitta. Si, perchè per un inseguitore non trovare la sua preda è pari a perdere uno scontro...

    Mi sono allontanato di molto oltre la ricezione degli augricolari spinto dall'irrefrenabile voglia di trovare quei due matti. Sia ben chiaro non per accertarmi delle loro condizioni ma semplicemente per la remota possibilità che possa accadere l'irrimediabile: finalmente la guerra.

    Mi sono organizzato con le mie donnole, procedendo secondo rigidi schemi in modo da poter battere maggior terra in meno tempo possibile. Eppure la prima sera la più anziana delle tre Inseguitrici non si è fatta viva. Non risponde all'augricolare ma posso stare tranquillo; in caso di pericolo avrebbe potuto lasciare il notro piano per trovare sicuro riparo. Tuttavia il suo comportamente è inammissibile e avrebeb dovuto pagare per questo.

    Dopo un altro giorno senza trovare la ben che minima pista opto per una ritirata. Oramai i due qualunque cosa abbiano fatto l'hanno già compiuta e probabilmente già sono di ritorno alle proprie case, se entrambi interi.
    Quella sera dunque, accanto al fuoco:

    " Ragazzi ci ritiriamo. Le ricerce sono state un totale fallimento...troveremo altri modi per scoprire cose è accaduto qui. E mi spiegate dove diavolo si è cacciato Kumatori-Kama?"

    Quando parli del diavolo...
    La terra freme e dopo un istante la minuta donnola sbuca dalla terra, stremata per i tanti kilometri percorsi.

    "Aloysius, signore, mi scuso per non essermi fatto sentire. Ho perso la mia ricetrasmittente...vi ho ritrovato tramite l'odore delle mie compagne."

    Già sto per dire la mia a riguardo quando continua:

    " Ma ho buone notizie, signore. Li ho trovati!!!
    Shiltar è diretto verso Konoha. L'ho incrociato che era in compagnia di due altri ninja di Kiri nella cittadina di Kitami. Oro dei due era un certo Itai, legato ai saggi Tengu, l'altro un tizio di cui non ricrdo il nome. Comuqnue quest'ultimo è rimasto nella locanda sotto ordine del Kage.

    Gene, Yami è morto! Ho sentito Shiltar dire allo shinobi dai capelli biondi che dopo lo scontro ha provato a curarlo ma l'amministratore ha rifiutato le cure concedendosi alle tenebre! Adesso il suo corpo è in volo verso Suna."


    " Ma...ma...è...m...magnifico! AHHAHAHA
    Oto ha perso un valoroso ninja ma per una causa molto importante! Quando quei vecchi testoni a capo del villaggio scopriranno dell'accaduto scoppierà la guerra!!!
    Kiri con quest si è autoproclamata nemica di Oto!

    Hai detto che Shiltar sta andando a Konoha...per fare cosa?"


    " Non lo so ma pareva molto importante. Anche il jinkurichi è in volo verso tale meta...dovevi vedere che pugno gli ha tirato quando ha scoperto della morte di Yami..."

    " Ben fatto Kumatori! Adesso andate tutte a risposare, ve lo meritate!"

    Davvero tutto incredibile. Ho pensato sin dall'inizio che in caso di scontro tra i due il Gatto di Oto avrebbe avuto la peggio eppure solo adesso che so della sua morte riconsoco che Oto ha perso un grande ninja, un amministratore sotto cui il villaggio sarebbe potuto crescere positivamente. Il fatto che il suo cadavere stia andando a Suna, quindi, mi fa riflettere molto...non va bene, il sette code deve rimanere nelle mani di Oto.
    Mi sarei occupato personalmente della faccenda...dopotutto a Suna ho una questione in sospeso da risolvere.


    ::: Il folle piano :::


    Già sto per rincamminarmi verso Degarashi dove avrei trovato Shinodari per avvertira di tutto, quando come un lampo quella vecchia, folle idea mi ripassa per la mente.
    Orami da tempo la missiva è lì a prendere polvere sulla scivania del mio studio, a villa mikawa; mai l'ho mandata a Yashimata preso da altre cose di interesse più immediato...e se ci provassi da solo? Dopotutto i due migliori ninja del villaggio sono fuori dalle mura.
    Certo ci sarebbe da avvertire il villaggio di Yami e del fatto che il suo corpo sta volando verso Suna ma...

    In poco tempo la decisione è presa.
    Kizu-Kama mi avrebbe trasportato per tutta la notte verso la città di Dugai, in quel lembo di terra ai confini del Thè. Grazie alla sua mole, la sua forza e velocità mi avrebbe trasportato senza ulteriori ritardi concedendomi preziose ore di sonno.
    Gli altri se la sarebbero cavata e mi sarei inventato qualcosa al ritorno ad Oto...


    ::: Dugai :::


    Arrivo alle porte della cittadina portuale che ancora il sole non sorge.
    Kizu stremato mi fa scendere a terra.

    " Ben fatto amico mio! Ora riposa...non è da escludere che a breve tu possa servirmi e non come semplice mezzo di trasporto."

    " Quando vuoi Gene. "

    Conosco Dugai perchè non molto tempo fa ci sono venuto con l'immortale. Un villaggio di pescatori molto discreti e dediti al loro lavoro. Come per l'altra volta avrei riempito d'oro uno dei vecchi pescatori, possidente di una veloce e agile nave, per portarmi nella zona portuale di Kiri da cui sarei potuto accedere nel villaggio.

    In pochissimo tempo ci avviamo e, mentre la spuma dell'onda bagna il mio volto, le ultime parole della missiva da mandare a Yashimata risalgono alla mente:

    CITAZIONE

    E' da un po di tempo che cerco di creare una tecnica particolare. Un richiamo davvero potente e vorrei un tuo parere su una questione:

    Che ne pensi delle 7 katane di Kiri?


     
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18 replies since 24/8/2009, 21:09   1433 views
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