Sede dell'Amministrazione[Amministrativo]

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    Suna Calling


    I: La mia grossa, grassa convocazione



    Girò il foglio. Poi ancora, e ancora. Guardò il fronte e il retro, alla ricerca di qualsiasi piccola informazione che quell'insulso pezzo di carta facesse trasparire. Dunque sbuffò, sconfitta.

    Maledizione.

    Lanciò la convocazione, lasciando che essa atterrasse con poche cerimonie sul pavimento impolverato dell'appartamento al piano terra. Saru aveva provato tante volte a disfarsi di tutta quella sabbia che imperterrita entrava da ogni fessura, ma ad un certo punto anche la Rossa aveva dovuto arrendersi all'evidenza: cercare di togliere la sabbia da una casa sunese era come voler combattere contro i mulini a vento.

    Che vorranno ora quelli dell'amministrazione da me?!

    Pensando al volto serafico dell'amministratore sunese, la ragazza si convinse che quale che fosse il motivo, di sicuro le avrebbe portato guai. Non poteva essere una missione, e di questo ne era certa: non veniva menzionato un luogo d'incontro, né la presenza di compagni di team. Inoltre la Rossa era appena rientrata da una spedizione fuori dai confini della Sabbia, e dubitava che volessero spedirla nuovamente in qualche remoto villaggio del continente. C'era poi quella scritta, vergata a mano e in un rosso acceso, che al confronto faceva sembrare i capelli di Saru color paglia:

    CONFIDENZIALE

    Prese in mano nuovamente la lettera, inginocchiandosi sul pavimento caldo e ruvido. All'esterno il sole batteva forte, rendendo la piccola casa in muratura un vero e proprio forno. Nonostante ciò, Saru aveva preso a sudare freddo.

    Potrebbe essere qualsiasi cosa. Un aggiornamento sulla situazione al paese del fiume, una punizione per qualcosa che nemmeno io so di aver fatto, che diamine! Oppure...

    Sospirò, distogliendo lo sguardo. Oppure, potevano essere notizie sulle sue origini, la sua famiglia, i suoi genitori. Non osava sperarlo, non voleva nemmeno che l'idea le attraversasse la mente. Aveva sigillato quei pensieri in un cassetto remoto all'interno della sua testa, o almeno così era sicura di aver fatto. Eppure era lì, seduta per terra a sperare nell'impossibile.

    Patetica.

    Si disse, e si alzò, afferrando la borsa e uscendo velocemente da casa, gettandosi nel rumore delle stradine del villaggio.

    Quella mattina una coltre di nubi nere lambiva Suna all'orizzonte, rendendo l'aria pesante e carica di elettricità, lasciando però al sole lo spazio per brillare e accrescere la sempre presente afa che costringeva gli abitanti della Sabbia a cercare refrigerio al coperto. Saru era certamente fra essi, e le bastarono pochi minuti sotto il sole cocente a farle accelerare il passo, portandola in pochi minuti al palazzo dell'amministrazione. Un'occhiata veloce e fu dentro, trovandosi spaesata di fronte a quel luogo al contempo familiare e sconosciuto. Era un punto di riferimento per la città, ma la Rossa non v'aveva mai fatto visita. D'altronde, lì ci passavano solo i pezzi grossi e le segretarie, e di certo Saru non faceva parte né di una categoria né dell'altra. Parlando di segretarie, la Rossa ne addocchiò una che pareva tutta intenta a pensare ai fatti suoi, sbattendole la lettera di convocazione di fronte con un ghigno.

    Mi dispiace disturbarti cara, vedo quanto sei impegnata. Avrei bisogno di sapere dov'è l'ufficio del tuo capo, se hai tempo.

    Disse, inarcando le sopracciglia con fare strafottente. Non aveva mai sopportato la burocrazia, e stare in quell'edificio pareva avere su di lei lo stesso effetto che le avrebbe fatto attraversare un campo di ortiche. Attese la risposta della donna, voltandosi poi per incamminarsi verso l'ufficio. Fu in quel momento che, con sua grande sorpresa, una sua conoscenza si palesò proprio di fronte ai suoi maledettissimi occhi.

    Jou! Ehi, Satoshi! Mi venga un colpo, guarda se non è il mio pusher preferito!

    Gli diede una pacca sulla spalla, rivolgendogli un sorriso sincero. Jou era lì, questo poteva voler dire che la sua previsione fosse corretta, oppure si trattava di una semplice coincidenza. Guardò il ragazzo, chiedendosi cosa pensasse di quella assurda situazione.

    Allora, andiamo ai piani alti Jou?
     
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    Amministrazione di Suna - I


    Saru e Jou si erano appena incontrati quando una voce molto giovane li chiamò dalle loro spalle: Saru e Jou, giusto? Voltantosi, i due genin avrebbero notato la figura di Hohenheim ad un paio di metri da loro. Sotto il braccio del jonin c'era un notevole gruppo di fascicoli e tomi che rischiavano di cadere da un momento all'altro. Il neoeletto Kazekage vestiva con un kimono molto semplice, color panna, sul quale era ricamato il simbolo di Suna all'altezza del cuore. Non ci siamo mai presentati di persona, ma mi fa piacere fare la vostra conoscenza. Seguitemi! Il suo era cordiale e non metteva per nulla soggezione, nonostante la sua carica ed il fatto che fosse in quel momento il ninja più forte all'interno di Suna, visto che Hoshi non era nei paraggi.

    Con passo svelto, il jonin li avrebbe portati un paio di corridoi più in là, in una stanza che aveva posto per a mala pena una ventina di persone intorno ad un lungo tavolo. Li avrebbe fatti accomodare, ed avrebbe dato loro due buste sigillate. Probabilmente non sapete per quale motivo siete qui, giusto? Il volto confuso dei due ragazzi avrebbe parlato per loro:Le squadre dei Torturatori e dei Guardiani hanno aperto una posizione ognuno e cercano un genin per riempirla. I Torturatori hanno valutato il tuo profilo psicologico, Saru, come compatibile con le loro mansioni, ed i guardiani hanno fatto lo stesso con te, Jou. Questo voleva dire molto in realtà. Entrambi i gruppi svolgevano un compito fondamentale per il villaggio ed essere selezionati era un onore. Quello che avete davanti è un test per valutarvi in relazione alle vostre future mansioni. Si sarebbe quindi accomodato ad un lato dell'unico tavolo presente nella stanza, ed avrebbe aperto un paio di tomi che avevano portato con sè. Avete mezz'ora....da adesso!Hohenheim non avrebbe dato loro modo di fare nessuna domanda e sarebbe andato dritto al punto. Del resto, la capacità di adattamento era uno dei requisiti di entrambi i lavori.

    Aprendo la busta, Jou avrebbe trovato una matita, dei fogli bianchi per le risposte ed uno aggiuntivo con sopra riportate tre domande:
    CITAZIONE
    1) Stabilisci e giustifica la progressione con la quale implementeresti i vari potenziamenti alle mura di Suna, partendo dalla sua situazione attuale. Assumi di poter fare un solo potenziamento al mese, per questioni di budget, e che in sei mesi la probabilità di subire un attacco è del 100%.

    2) L'Hokage si presenta alle porte del villaggio con l'intento di entrare, ma si rifiuta di lasciare le proprie armi all'ingresso. Come ti comporteresti?

    3) Un individuo che non appartiene all'Accademia vuole entrare nel villaggio. Quale strategia adotteresti per capire quali sono le sue reali intenzioni? Alla fine decidi di farlo passare, ma non sei sicuro della sua sincerità, cosa fai?

    Alla stessa maniera, Saru nella sua busta avrebbe trovato lo stesso materiale di cancelleria ed un foglio contenente le seguenti domande:

    CITAZIONE
    1) Stabilisci e giustifica la progressione con la quale implementeresti i vari potenziamenti alle prigioni di Suna, partendo dalla sua situazione attuale. Assumi di poter fare un solo potenziamento al mese, per questioni di budget, e che in sei mesi devi essere in grado di poter contenere efficacemente un individuo di grado chunin.

    2) Un ronin si è infiltrato nel villaggio di Suna per rubare dei medicinali dal nostro ospedale. Tu lo intercetti e, tramite interrogatorio, scopri che i medicinali gli servono per curare la figlia malata. La bambina ha meno di un'ora di vita. Come ti comporti?

    3) Un dinamitardo ha nascosto 300 cartebomba in un palazzo all'interno del villaggio di Suna. Lo avete catturato, ma i metodi di tortura classici sembrano non funzionare: semplicemente l'individuo non sembra rispondere al dolore fisico. Quali alternative hai per scoprire l'informazione che ti interessa?

    Non proprio domande facili per i due genin vero? Ma avrebbero fatto bene ad iniziare a scrivere qualcosa ed non chiacchierare tra di loro. Hohenheim sembrava distratto, ma entrambi potevano immaginare che nessuna delle loro mosse sarebbe passata inosservata.
     
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    Post II°




    Saru? l'afro si stupì di vedere la sua amica Saru Mononobe lì nel palazzo dell'amministrazione nello stesso momento del Chikuma. A Jou faceva sempre piacere vederla, sembrava quasi che li avessero accoppiati in un team per tutte le cose che facevano insieme per il villaggio, e i due erano amici ormai dai tempi in cui erano studentelli freschi freschi.
    I due in procinto di salire verso i piani alti in cui pensavano ci fosse qualcuno ad aspettarli vennero interrotti da un giovane ragazzo, il ragazzo d'oro di Suna, il Kazekage in persona Hohenheim Kakita: il giorno della sua elezione a kage della sabbia Saru e Jou erano presenti, e Jou era felice di avere finalmente un Kage presente per il villaggio Kazekage-sama Jou fece un rapido inchino verso il Hohenheim, che a vederlo così sembrava quasi più giovane di Satoshi stesso E' un piacere mio e fece un altro inchino. Hohenheim non metteva soggezione e sinceramente non traspirava tutta questa aria di autorevolezza, bensì emanava tranquillità e serenità, cosa che colpì molto il genin

    I due ragazzi seguirono il Kage fino ad una stanza non particolarmente ampia, con numerose sedie vuote e un tavolone a riempirla. Una volta seduti il Kazekage diede ad entrambi due buste sigillate e iniziò a parlare, spiegando il motivo della loro convocazione.
    Jou era stato richiesto per occupare una posizione vacante di guardiano delle mura, mentre Saru di torturatrice: parlando a bassa voce Jou avrebbe detto a Saru Torturatrice? Cos'è sta storia che il tuo profilo psicologico è compatibile per fare la torturatrice? Pff ahahah Se la rise un po' sotto i baffi perchè proprio non se lo aspettava, poi tornò serio e ascoltò le ultime parole del Kazekage: avevano 30 minuti per compilare un test teorico con delle domande specifiche per il ruolo che avrebbero dovuto ricoprire.
    Iniziò a concepire ciò che stava succedendo soltanto una volta aperta la busta con le domande: Suna lo aveva richiesto per proteggere le sue amate mura; sarebbe potuto diventare un guardiano del villaggio della Sabbia, posizione che lo avrebbe riempito di orgoglio e gioia.

    Prese il foglio con entrambe le mani e lesse le domande almeno 4 o 5 volte: non era un asso nei compiti scritti, ma avrebbe cercato di rispondere con risposte il più sincere e credibili possibili. SI sarebbe impegnato

    CITAZIONE
    1- Considerando la probabilità del 100% di subire un attacco fra 6 mesi, la mia strategia sarebbe la seguente:
    Primo mese- Aumenterei la dimensione delle mura fino ai 21 metri: per questo lavoro servirà tempo e fatica, ha quindi senso iniziare i lavori il prima possibile per rendere le mura più ostiche da superare per i nemici. Le mura sono la nostra prima difesa, e la più importante
    Secondo mese- Come detto nel punto precedente, il potenziamento delle mura è la prima necessità, ecco perchè io investirei il secondo mese per aumentarne la potenza difensiva
    Terzo mese- Se in questi primi due mesi stiamo potenziando la difesa delle mura, dobbiamo pensare anche alla potenza offensiva di queste. Grazie alla loro stazza e alla loro imponenza ci possono dare un vantaggio strategico enorme contro l'avversario. Ecco perchè andrebbe aumentato l'arsenale portandolo ad Intermedio, dotandoci quindi di maggiore potenza offensiva contro nemici ancora in lontananza.
    Quarto mese- Bisogna pensare ora a qualcosa di più specifico, i grandi lavori per le mura sono in procinto di terminare. Mi concentrerei ora più sul sistema di sorveglianza delle mura: il deserto può essere temibile anche per noi per la sua sconfinatezza, quindi meglio non sopravvalutarci. Aumenterei il sistema di sorveglianza portandolo ad Avanzato, garantendo ai guardiani maggiore percezione del deserto intorno a loro, e ai cittadini di Suna sonni più tranquilli.
    Quinto mese- Questo mese i soldi da investire li metterei per creare delle tecniche sigillate all'interno delle mura. Con i valorosi e abili shinobi che possediamo potremmo pure combinare più tecniche, sorprendendo il nemico e cercando di spaventare il più possibile i nemici dall'entrare a Suna
    Sesto mese- Il giorno X si sta avvicinando ed è meglio terminare gli ultimi interventi alle le ultime barriere. Questo mese investirei nel cancello, rendendolo un cancello annullatore di Henge. I nemici potrebbero anche cercare di penetrare a Suna sotto mentite spoglie e ammetto che pure io potrei cascare in inganno con una Henge fatta bene. Avere la sicurezza che nessuno che entri a Suna sia travestito è un bel sospiro di sollievo anche per i guardiani

    2- Penso che un guardiano oltre che avere il compito di assicurarsi di chi entra ed esce dal villaggio debba anche essere un biglietto da visita per il villaggio. Al cospetto dell'Hokage, un'autorità potente e importante, mi assicurerei in primis che non si tratti appunto di un finto, dopo di che al suo rifiuto non mi scomporrei più di tanto, non pensa un hokage si presenti all'ingresso di Suna per iniziare una guerra in prima persona. Gli darei il benvenuto e lo accompagnerei di persona al cospetto del Kazekage

    3- Domande domande e domande. Le persone che mentono e che nascondono qualcosa si vedono e le percepisco, facendo numerose domande si rischia di metterlo in difficoltà e farlo venire allo scoperto. Per prima cosa mi farei dare tutto l'equipaggiamento in possesso e in caso di suo rifiuto sarei autorizzato ad usare anche la forza se necessario. Nel caso di difficoltà, non esiterei a chiedere l'aiuto dei miei compagni. Se invece si dimostrasse collaborativo m mi lasciasse con qualche dubbio mi occuperei di persona nel seguirlo e accertarmi che non provochi danni al villaggio. Da guardiano mi prendo la responsabilità di qualsiasi persona che entra o esce dal villaggio, che sia in bene o in male

    Jou posò la penna sul tavolo morto dalla fatica psicologica che quel test gli aveva provocato Kazekaga-sama... per favore posso fumarmi una sigaretta?
     
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    Suna Calling


    II: Back to school


    Ebbene Jou, proprio lei. E stavolta non sono nemmeno un'apparizione nei tuoi sogni, vedi?

    Gli fece l'occhiolino, accennando con la testa al luogo che la segretaria le aveva indicato. Quel giorno gli uffici dell'Amministrazione parevano al completo, con gente che correva freneticamente da tutte le parti, accompagnata da pile infinite di documenti. In mezzo a quel marasma, una voce spiccò sul resto del vociare, richiamando l'attenzione dei due.

    Kazekage!

    Imitando Jou, la Rossa si esibì in un profondo inchino, durante il quale si voltò con una faccia decisamente sconvolta verso il compagno. Aveva pensato di trovare Daishin, l'amministratore di Suna, lì ad attenderli, di certo non il neo-eletto capovillaggio in persona.
    Le opzioni erano due, o l'avevano combinata davvero, davvero grossa, oppure il villaggio stava per scaricargli addosso un qualche compito decisamente gravoso. Inutile dire che nessuna delle due prospettive risultasse particolarmente allettante.
    Seguirono il ragazzo lungo i labirintici corridoi dell'edificio, fino a raggiungere una stanza disabitata, lontana dal fervore degli uffici ai piani inferiori. Il Kazekage porse ad entrambi una busta chiusa, che Saru rigirò un paio di volte, cercando di identificarne il contenuto. In sottofondo la voce di Hoheneim continuava lieve e tranquilla, informando finalmente i due del motivo di quella misteriosa convocazione. La Rossa sgranò appena gli occhi quando il capovillaggio identificò finalmente chi avesse richiesto i suoi servigi. Lei, una torturatrice?

    Vuoi essere la mia cavia, Jou?

    Ringhiò appena a denti stretti, riservando al ragazzo un'occhiataccia.
    Non aveva mai pensato seriamente a quale sarebbe stata la sua divisione una volta entrata nelle forze militari della Sabbia. Certo, si era immaginata a rincorrere criminali attraverso infiniti deserti, o a difendere strenuamente le mura della città, come avrebbe fatto presto Jou. Invece, le sarebbero toccate le prigioni. Aggrottò la fronte, riflettendo sulla stupida battuta di Jou; cosa poteva significare per la sua sanità mentale il fatto che fosse stata giudicata in linea con il ruolo di torturatrice? Scosse appena il capo, allontanando quegli stupidi pensieri. Il lavoro era semplicemente lavoro, e avrebbe fatto quanto richiesto dal villaggio, quale che esso fosse.

    Un test?

    La Mononobe sorrise lievemente, aprendo la busta e estraendo i fogli e il materiale di cancelleria; il tutto aveva un nonché di nostalgico, e le riportò alla mente i tempi dei test dell'accademia. Tuttavia, in quel frangente c'era in gioco molto più di un semplice test attitudinale. Scorse velocemente le domande con gli occhi, per poi riportare lo sguardo su Hohenheim: non pareva che avesse alcuna intenzione di fornire loro ulteriori indicazioni o aiuti, in quella situazione avrebbero dovuto cavarsela da soli. Abbassò niovamente gli occhi sul foglio, cominciando a scrivere le sue risposte.

    CITAZIONE
    1) Considerando la tempistica dei sei mesi e la necessità di poter fronteggiare un individuo di grado chuunin, i potenziamenti proposti sono i seguenti:
    a & b) Celle rinforzate e perfette: nei primi due mesi procederei con il potenziamento delle celle, considerando che le tecniche disponibili al grado chuunin si collocano in un range di 30-60 pot. ritengo che sia necessario portare la portare mura e sbarre al livello massimo consentito, per scongiurare danni alle strutture.

    c) Sistema di allarme: pur cercando di scongiurare un'eventuale evasione grazie al potenziamento delle celle, ritengo che sia fondamentale mettere in atto un sistema di allarme che possa immediatamente avvertire il corpo dei torturatori in caso di fuga, trattandosi di un eventuale chuunin non si può comunque escluderne la possibilità di fuga.

    d) Cancelli specializzati: dopo aver rafforzato l'interno delle prigioni, ritengo sia necessario scongiurare eventuali infrazioni da parte di alleati del prigioniero, ponendo all'ingresso dei cancelli che possano individuare la presenza di individui ostili.

    e & f) Metodi di deprivazione del sonno e Tecniche di tortura avanzate: per rendere più efficiente il processo di ottenimento delle informazioni, ritengo sia necessario implementare i sistemi di tortura. Privando i prigionieri del sonno si ottiene in tre giorni un elemento più debole e più prono a cedere a livello psicologico, mentre tramite le tecniche di tortura avanzate e gli strumenti derivati si potrà infliggere un dolore fisico maggiormente efficace.

    2) Pur riconoscendo la necessità che ha mosso il prigioniero a compiere il reato, ritengo che sia necessario che esso permanga in prigione e sconti la sua pena, avendo comunque il carcere una funzione rieducativa per il condannato e esemplificativa per il resto della popolazione (nonché deterrente). Se si lasciasse il prigioniero in libertà per farlo ricongiungere con la figlia, verrebbero meno le tre funzioni precedentemente citate. Per quanto riguarda la bambina, predisporrei un suo trasferimento in ospedale per farle ricevere le cure necessarie. Pur essendo figlia di un ronin (che mantiene comunque una situazione giuridica diversa rispetto ad un Nukenin), non ritengo che le colpe del padre ne debbano pregiudicare la salvezza.

    3) Non ottenendo risultati con la tortura, ritengo che l'unica opzione percorribile sia quella di procedere con l'interrogazione mentale, possibilmente coinvolgendo un abile sensitivo che possa piegare la psiche del prigioniero. In alternativa si potrebbe procedere con la privazione del sonno e del cibo, ma avendo poco tempo ritengo che i genjutsu siano l'unica arma possibile a disposizione.

    Poggiò la penna, prendendo poi a massaggiare il polso sinistro con la destra. Era un secolo che non scriveva qualcosa di proprio pugno, e sembrava aver dimenticato persino come si facesse. Lanciò uno sguardo torvo a Jou, sottolineando la propria disapprovazione.

    Che, anche da guardiano ti metterai a chiedere le pause sigaretta? Beh, allora siamo in ottime mani!

    Rise appena, alzando gli occhi al cielo.

     
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    Test II


    II



    Tempo scaduto. Disse Hohenheim allo scoccare dell'ultimo minuto concesso ai due genin per completare il loro piccolo test. Avvicinandosi alle loro postazioni, il kage bambino prese le loro risposte, leggendole rapidamente. Molto bene... concluso poco dopo, senza tuttavia lasciar trasparire dal suo tono se i due genin avessero completato la loro prova in modo adeguato o meno. ...continuiamo allora con il processo di valutazione. Questa volta vi metteremo alla prova con un test sul campo. Jou tu verrai con me, mentre Saru sarà accompagnata da una mio clone. Jou, pensi di poter prendere una pausa e fumare durante il tuo giro di ronda alle mura? Quanto pensi ci metteranno i nemici di Suna ad usare questa tua dipendenza per eludere la tua sorveglianza. Non hai ancora raggiunto un livello di maturità nelle arti ninja sufficienti per poterti permettere distrazioni. Quindi no, non puoi fumare adesso, nè per tutta la durata dell'esame. Siamo intesi? Inoltre non c'è motivo di prendere in giro Saru per il suo profilo psicologico. Essere valutati ideone a fare il torturatore significa che si ha un carattere sufficientemente forte e strutturato da poter sopportare gli oneri di questo ruolo. I due genin avrebbero quindi scorto un altro lato del carattere del jonin, che a prima vista non traspariva: quando si parlava di lavoro poteva diventare terribilmente serio, mostrandosi lui stesso un esempio della proverbiale durezza di carattere dei ninja della Sabbia.

    [Jou]



    Separatosi da Saru, il Chikuma avrebbe seguito il jonin mentre si dirigeva ad un campo di allenamento posto in prossimità del palazzo del Kazekage. A conti fatti, si trattava di un semplice campo sterrato, quasi completamente spoglio, dove i ninja potevano allenarsi senza doversi preoccupare eccessivamente di distruggere qualcosa nei dintorni. Ad aspettarli c'era un altro ninja, un jonin piuttosto giovane, con i capelli rasati ai lati della testa, ed un nugolo di rasta al centro. Buongiorno Manobu.Hohe, ci avete messo un po' eh? Questo è l'aspirante guardiano? Un Chikuma eh, ficoGià... ti ho chiesto di venire perchè tu ci dia una mano a ricreare un campo di scontro. Ecco le specifiche. Così dicendo, il jonin avrebbe passato il foglio che Jou aveva completato, indicando le caratteristiche delle mura che lui riteneva più adatte a difendere il villaggio. ...mmm...fattibile direi... Disse il ragazzo dopo aver leggiucchiato la risposta del genin. Senza alcun preavviso, Jou avrebbe avvertito un forte calore provenire dal ragazzo, che si sarebbe propagato come una vampata calda sul suo corpo. Voltandosi, il genin si sarebbe accorto che delle mura, esattamente come le aveva immaginate, erano comparse alle sue spalle. Era così che le volevi no? Tranquillo è solo un'illusione. Ma se dovrai camminarci sopra forse è meglio aggiungere un po' di consistenza. Il jonin avrebbe quindi appoggiato il palmo destro sul terreno, mentre un rumore di terra smossa avrebbe segnalato loro che qualcosa era cambiato nell'arena intorno a loro, sebbene non potessero vederlo. Tuttavia, il jonin aveva manipolato la terra dell'arena di allenamento per plasmare un muro su cui Jou avrebbe potuto camminare ed interagire. Perfetto. Manobu, simulerà anche qualsiasi tecnica tu voglia immagazzinare nelle mura, secondo le tue specifiche. Ora sali in alto. Avrebbe quindi ordinato al suo aspirante guardiano. Una volta che lui ebbe eseguito, avrebbe continuato: Simuliamo adesso un caso estremo, ma che potresti trovarti ad affrontare. Sei sulle mura, a compiere il tuo dovere. Una vedetta lancia l'allarme: ha avvistato un nukenin di classe A notoriamente ostile a Suna star caricando l'entrata. Sembra che abbia intenzione di voler penetrare nel villaggio usando la forza. Sulla stima della sua velocità attuale, hai un minuto per preparare le tue difese al meglio. Io interpreterò il nukenin. Hai un minuto per preparare le mura e resistere alla mia carica. Ricorda, il tuo scopo è difendere il villaggio. Hohenheim avrebbe quindi incrociato le mani sul petto, guardando il genin con sguardo serio. Jou aveva un minuto per usare gli elementi che lui stesso si era dato per creare una strategia efficace e sostenibile, prima che la furia di Hohenheim si riversasse contro di lui. Quello era un allenamento, ma in quel gioco di ruolo la minaccia doveva essere di classe A, quindi non si sarebbe trattenuto.

    [Saru]



    Prima di prendere Jou e portarlo via dalla stanza, Hohenheim aveva creato un suo clone di argilla, che ora stava chiedendo gentilmente alla ragazza di seguirlo. Invece di uscire fuori dal palazzo, Hohenheim avrebbe condotto Saru nei meandri dei corridoi nel seminterrato di quella struttura. Il silenzio che regnava lì sotto era totale, e faceva presagire che il luogo non fosse molto frequentato, sebbene fosse ben mantenuto. Come in tutto il villaggio, solo un po' di sabbia qui e lì, probabilmente trasportata da una corrente d'aria, lasciava presagire che il posto fosse pulito un po' meno spesso del resto del palazzo del Kazekage.

    Hohenheim si fermò davanti ad una porta chiusa. Con l'indice destro, puntò la porta.Qui dentro c'è la tua prova. Come sai, le prigioni di Suna al momento non sono pienamente funzionanti, quindi faremo finta di essere fisicamente nelle prigioni, che questa sia una cella e che all'interno di questa cella ci sia un prigioniero. Questo individuo è il nukenin dell'ultima domanda del tuo test. Ha piazzato 300 cartebomba nel villaggio e sembra essere immune al dolore fisico. Nemmeno la lettura del pensiero è un'opzione: sembra che un complesso fuuinjutsu cancelli i suoi ricordi se vengono estorti con la forza. L'esperto di sigilli ti dice che ci vogliono tre giorni per capire il sigillo e rimuoverlo in sicurezza. Tu hai mezz'ora prima che le bombe esplodano. Un membro delle squadre speciali ti dice inoltre che a loro serve la posizione degli ordigni con una precisione di una ventina di metri di raggio. Ti dice anche che su questa persona hanno tutte le informazioni possibili, eccetto quale sia stato il suo percorso e cosa abbia fatto dal momento in cui è entrato a Suna fin quando è stato catturato. Per coprire il materiale ci vorrebbe troppo tempo, quindi devi scegliere al massimo tre informazioni che ti possono essere fornite. Dopo di che dovrai entrare dentro ed estorcere l'informazione che ti serve. Tutto chiaro? Bene, iniziamo con la prima fase del test. Cosa vuoi sapere sul soggetto? Questo è quello che sai adesso: è un maschio di 42 anni con affiliazione Kurotempi.

     
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    Post III




    Entrambi i ragazzi avevano finito la prova scritta, praticamente in simultanea appoggiarono la penna sul banco e il Kazekage prese subito i due fogli e si mise a leggerli. Poi iniziò una ramanzina a Jou dove gli veniva detto che no, non poteva nè fare una pausa paglia adesso nè durante tutta la durata del test. Fece un piccolo sbuffo: perchè non poteva fumarsene una mentre andava con Hohenheim al campo di allenamento? Va beh, amen Fece spallucce, poi seguì il Kazekage fuori dalla stanza e verso il campo di addestramento, dove avrebbe svolto la prova pratica; si girò a guardare Saru che stava andando dalla parte apposta insieme ad un clone d'argilla del giovane talento di Suna Buona fortuna, sta sera ci andiamo a mangiare qualcosa insieme le fece un occhiolino e così presero due strade diverse, ognuno verso la sua prova pratica per entrare nelle squadre speciali del villaggio della Sabbia, Jou come guardiano e Saru come torturatrice

    Ci misero pochi minuti a raggiungere il campo d'addestramento, un grande campo sterrato a pochi passi dal palazzo amministrativo, dove li aspettava un giovane ragazzo di nome Manobu, un Jonin di Suna. I due fecero due chiacchiere, poi Hohe diede al jonin il suo test scritto: Jou non si era mica accorto che se lo fosse portato dietro, cosa volevano fare? Manobu si concentrò e nell'area circostante un forte calore fece la sua comparsa dal nulla e una vampata di calore pervase il corpo dell'afro. Si voltò e dietro di sè aveva delle enormi mura comparse dal nulla, tali e uguali alle mura di Suna wow... fu un'esclamazione naturale visto che tutto si sarebbe aspettato tranne che quello.
    Manobu spiegò che si trattava tutta di un'illusione e che quelle erano esattamente le mura come le aveva descritte nel suo test teorico, alte uguali, robuste uguali, e gli stessi particolari. Dopo che con un'altra tecnica Manobu diede consistenza alle mura illusorie così da permette a Jou di camminarci sopra, il Kazekage prese la parola. La prova consisteva nel difendere il villaggio dall'arrivo di un Nukenin A avvistato in lontananza, e Jou aveva un minuto per preparare le difese e proteggere il suo villaggio nel migliore dei modi: in più, il nukenin classe A sarebbe stato interpretato dal Kazekage in persona, ciò voleva dire avere contro una potenza esplosiva offensiva fortissima. Doveva cercare di rallentare l'avanzata del Nukenin, aspettando che i rinforzi più forti e preparati di lui potessero arrivare per combattere il nemico. Fortuna vuole che le capacità del nemico erano ben conosciute, quindi si poteva pensare meglio ad una strategia.

    Jou si avvicinò all'orecchio di Manobu e gli disse la tecnica da immagazzinare nelle mura: era una tecnica potente e che Jou non poteva di certo utilizzare, ma magazzinata nelle mura poteva essere attivata da qualsiasi guardiano.
    Dopo di che attivò il chakra adesivo sotto le piante dei suoi piedi [Chakra adesivo] per poter scalare tutti e i 21 metri di quelle imponenti mura. Una volta in cima si guardò in basso e vide Hohenheim con le braccia conserte guardarlo, insieme a Manobu. Doveva completamente immedesimarsi nella situazione se voleva fare le cose per bene. Fece un grosso respiro, dopo di che iniziò a parlare come se ci fossero altri guardiani insieme a lui RAGAZZI ABBIAMO AVVISTATO IL PERICOLOSO NUKENIN A HOHENHEIM, AVVERTITE I SUPERIORI E FATE VENIRE AL PIU' PRESTO I RnIFORZI. NOI VEDREMO DI RALLENTARE LA SUA AVANZATA. MUOVIAMOCI! In cima alle mura sarebbe scattato verso destra in direzione dell'arsenale intermedio delle mura, che sarebbe stato indispensabile per limitare l'avanzata del Nukenin ATTENZIONE IL NEMICO PUO' CREARE CREATURE CHE GLI PERMETTONO DI VOLARE. STATE ATTENTI A QUANDO QUESTO SUCCEDERA' Informò i suoi compagni delle capacità conosciute del nemico, dopo di che avrebbe indirizzato il primo colpo dell'arsenale verso Hohenheim [Arsenale intermedio] Vel 550 Prec 450
    Arsenale Intermedio
    Le Mura sono dotate di un arsenale intermedio. Qualsiasi minaccia percepite entro 36 metri dalle mura subirà, 1 volta a round, 1 attacco di potenza pari a 35 e larghezza pari a 9 metri. È possibile eseguire un secondo attacco, 1 volta ogni 3 round. L'Arsenale deve essere attivato da un Guardiano, le statistiche dell'attacco hanno statistiche parienergia il Guardiano, aumentate di 2 tacche.
    . Correva dritto verso il cancello principale SPARO!: Jou mirò a circa 20 metri dall'entrata di Suna, e sparò il colpo con il giusto tempismo non per colpire il nemico ma per bloccargli in un certo senso la strada: era un nemico fortissimo e certamente non sarebbero riusciti ad abbatterlo con solo quei colpi, ma dovevano guadagnare tempo per l'arrivo dei rinforzi, almeno un minuto...
    Si alzò un grande polverone ma Jou e tutti i guardiani avevano i sensi all'erta per scovare il prossimo movimento avversario, sia che avesse preso il volo sia che continuasse la sua corsa imperterrito. Fatto stà che al suo primo movimento Jou avrebbe attivato la tecnica sigillata nelle mura, poggiando la mano sopra ad un fuuinjutsu posto affianco a lui [Tecniche Sigillate]Varco del Vento - Daitoppa
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche: Nessuna (3)
    L'utilizzatore può emettere un cono d'aria, dalla gittata pari a 21 metri e larghezza pari a 12 metri. La potenza è pari a 25 e può causare Sanguinamento Leggero, Intralcio Leggero e Stordimento Medio per 2 round.
    Tipo: Ninjutsu - Fuuton
    Sottotipo: Emissione
    (Consumo: Alto)
    [Da jonin in su]

    Tecniche Sigillate
    Le Mura possono eseguire 1 tecnica di Villaggio o Generica, di Lista, sfruttando la riserva. La tecnica può essere attivata da un Guardiano e non richiede slot sia per l'esecuzione, che per il mantenimento. Il Guardiano deve specificare il punto da cui emerge la tecnica. Non è necessario specificare prima le tecniche. Non è possibile usate tecniche di specializzazione.
    . Un enorme cono di vento di 12 metri di larghezza si sarebbe diretto questa volta esattamente verso il nemico, con l'intento di colpirlo: il colpo era ampio e veloce ma Jou si aspettava una schivata da parte dell'avversario, probabilmente creando una creatura per volare. In ogni caso l'afro aveva ancora un asso nella manica, un ultimo colpo con il suo arsenale. Ovunque il nemico fosse finito, Jou avrebbe fatto partire un altro colpo di frecce lance e piccoli esplosivi.
    Jou poteva fare poco altro, era in prima linea sulle mure contro quel nemico e se fosse stato necessario si sarebbe lanciato giù dalle mura con la sua fedele spada in mano. Nel mentre comunque si armò un po' di più creando due Kunai con cartabomba attaccata sopra [Slot gratuito Veloce x2]Manualità [1]
    Abile: L'utilizzatore può fare e disfare facilmente i nodi, creare oggetti in rapidità, compiere altri lavori di precisione con discreta velocità. Creare oggetti richiederà slot gratuito Veloce anziché Lento.
    [Da genin in su]
    [Azione Rapida]Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO.
    [Da genin in su]
    , per poi rinfilarli nella sacca porta oggetti pronti all'uso
    Speriamo di aver fatto bene...
     
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    Ryugi e Shinki


    Un piano sicuro al 98%? Mi piacerebbe davvero sentire un piano del genere.... disse piano Hohenheim comparendo a qualche metro dal gruppo, dopo aver svoltato un angolo. Il suo sguardo colse i due studenti, ma poi si fermò su Daishin: Ah Daishin, è un bene che ti ho trovato. Ti aspettano di sopra per questioni alle quali sicuramente saprai attendere meglio di me...ci penso io a questi due studenti. Mentre Daishin si apprestava a prendersi cura dei suoi compiti amministrativi, Hohenheim si voltò verso i due ragazzi. Aveva avuto modo di sentire le poche chiacchiere che si erano scambiati mentre si avvicinava, ed piuttosto affascinato dalle personalità così diverse dei due ragazzi.

    Erano come l'acqua e l'olio. Lui vestito come un uomo di strada, vigile, guardingo, violento e senza alcuna fiducia e rispetto del luogo in cui si trovava. Lei una ragazza per bene, dai modi curati, timida, introversa, rispettosa fino all'inabilità di parlare. Eppure, entrambi condividevano un tratto in comune che risaltava agli occhi del Kazekage come due gemme grezze da tagliare: erano pronti all'azione.

    Innanzi tutto, abbassate le armi. Questo è il posto tra i più sicuri del villaggio, e nessuno vi farà del male...ne io permetterò che ne facciate ad altri. Aveva usato il plurale, ma stava guardando Shinki. Io sono Hohenheim. Qual è il vostro nome? Una domanda semplice, ma che forse Ryugi avrebbe avuto qualche problema a rispondere. Se aveva avuto difficoltà con un consigliere, cosa avrebbe fatto di fronte al Kazekage. Se questo fosse stato il caso, il 'Kage bambino' le avrebbe detto con semplicità: Se non parli non ti posso aiutare...

    Alla fine, Hohenheim riuscì a capire il perchè si erano presentati in amministrazione. Ci pensò su un attimo, quindi disse: Certamente dovrete dimostrare di essere degni di questo grado nel mio villaggio. Ma vi dico fin da subito che non siete adatti a tale ruolo. La verità è che non vi posso usare in alcuna maniera. Tu, Shinki, sei troppo diffidente ed egoista: hai messo a repentaglio la vita di una persona del villaggio che devi giurare di proteggere per tenere in salvo la tua. Ryugi. Forse la tua volontà è forte, e sicuramente agisci se sei messa alle corde, ma per adesso mi sembri troppo immatura per iniziare a lavorare a delle missioni vere. Fin quando non avrete risolto questi problemi...non penso di poter fare molto per voi. Eppure sono disposto a darvi una possibilità. Se troverete insieme il modo di farmi cambiare idea, e mi farete capire perchè davvero volete servire questo villaggio, allora vi darò la possibilità di farlo. Così dicendo, Hohenheim avrebbe sorriso ad entrambi mentre riprendeva la strada da cui era venuto, per dedicarsi a cose ben più importanti nella sua agenda. Ai due studenti il compito di risolvere i loro problemi.


     
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    Falce dei Kaguya


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    Incontri inattesi


    Alleati poco desiderabili



    Ehi! Ciao!
    Vi ricordate ancora di questa disavventura della piccola Ryugi? La sua prima disavventura! Non vi ho mai raccontato come andava a finire, giusto? Bé, intanto continuiamola!
    La nostra piccola Nekki era lì, pronta a subire qualsiasi punizione l'amministratore Iga stesse per affibbiare a lei ed al suo inatteso compagno di sventure, il giovane Shinki dall'aspetto quanto mai trasandato, il tutto fu però interrotto da un inatteso arrivo: il neo-eletto Kazekage, Hoheneim, il Genio di Suna!
    Ora, voi forse vi immaginerete già quale possa essere stata la reazione della nostra introversa piccola protagonista... ecco, non avete immaginato abbastanza!
    Non solo Ryugi diventò letteralmente un blocco di marmo, con le braccia attaccate al corpo, il suo colorito voltò verso il paonazzo e gli occhi le si riempirono quasi di lacrime: aveva appena incontrato due dei tre più importanti ninja della Sabbia (mancava giusto l'allievo del precedente Kage) ed aveva fatto una figura davvero pessima con entrambi loro!

    Quando Hoheneim le chiese il nome riuscì appena a balbettarlo, R... r... ry... Ry... Ry... Ry...Ryugi N... n.. N.. k ... Nk... k... Ryugi Nekki, riuscì alla fine a dire, vergognandosi quanto e più di prima, per non avere nemmeno la forza di concludere con un "Kazekage-sama".

    Le parole del Settimo, poi, non aiutarono in particolar modo, con le osservazioni che questi fece sull'insicurezza di lei, e sui tanti difetti anche dell'altro, lasciandoli da soli a decidere come convincerlo, assieme, a tenerli come ninja del villaggio, ma cosa poteva fare la piccola Nekki? Bé, doveva convincere intanto l'altro a collaborare.
    Fu così che, preso il coraggio con quanta più determinazione avesse, ispirando ed espirando un paio di volte, puntò lo sguardo sull'altro studente lì presente: Cosa p...po....posssss.... p... possiamo f... fare? D... dobbiamo d... d... d... dimo... di... dimostrare c...k....che si... siamo meglio di così!, avrebbe detto, attendendo suggerimenti dall'altro, sperando di averne di buoni.
     
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    ANCORA NON CI SIAMO




    Preso probabilmente alla sprovvista dal commento del Kazekage, il ragazzo attaccabriga non seppe come reagire e, dopo preve, lasciò il palazzo e la piccola Ryugi da sola. Sebbene avesse tentato del suo meglio per superare i suoi limiti emotivi, ora che il ragazzo se ne era andato, soddisfare il requisito imposto dal leader della Sabbia era ancora più difficile. Ma Hohenheim non sembrava essere sorpreso o arrabbiata:

    Che fai, non gli vai dietro? Tutti vorremmo che i nostri problemi si risolvano da soli ed in breve tempo...ma la verità è che spesso bisogna combattere per ottenere ciò che si vuole. La mia opinione non è cambiata, così come la tua missione. Mostrami quello che sai fare, io sarò qui ad aspettare.

    Avrebbe quindi fatto un cenno di intesa alla ragazza e si sarebbe girato sui suoi tacchi, per poi allontanarsi, sparendo così come era arrivato. Sarebbe toccato alla giovane Ryugi mostrare di che pasta era fatta. Hohenheim non aveva dato limiti di tempo, ma non sarebbe stato contento di ottenere meno di quello che aveva chiesto. Quanto sarebbe servito alla giovane, per mostrare nuovamente il suo viso al bambino prodigio di Suna?
     
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    Falce dei Kaguya


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    Fine del Racconto


    5 - Dimostrazione rimandata



    Concludiamo questo breve racconto, vi va? Bene!
    Purtroppo non ho storie di riprese inattese, di Ryugi che assieme a Shinki riesce a convincere il neo-eletto Kazekage del loro valore: no, il ragazzino di strada pensò bene di scappare via dopo quelle poche parole, quanto mai dure e veritiere, di Hoheneim, lasciando la piccola Nekki da sola ed in silenzio, imbambolata davanti al loro Kage.
    Il Settimo, però, fu quanto mai cordiale con la ragazzina, le diede tempo, anzi, non specificò affatto quando Ryugi avrebbe dovuto dimostrare di essere pronta ad essere un ninja utile per Suna, ma voleva che lo dimostrasse, che tornasse e si rivelasse pronta per aiutare il villaggio.
    S....sì, K... K... Ka...Kaz...Kazekage-sama., riuscì a concludere con un piccolo inchino.
    E forse la nostra piccola amica da allora, come saprete se ne avete seguito le storie, non ha ancora risvegliato le doti del suo clan e ha fallito nell'evitare la fuga di un prigioniero, ma chissà, ancora è giovane, potrebbe trovare le forze per andare avanti ed essere pronta a dare il meglio di se per la Sabbia! Almeno questo è ciò che lei stessa di certo spera.
    Lo vedremo solo andando avanti con la sua storia, no?
     
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