Irruzione e Fuga

[L17] | Convenzionale*

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  1. Giants Kaguya
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    CITAZIONE

    Sensi Perfetti [Udito]


    • Sensei: Giants Kaguya

    • Allievo: Etsuko

    • Luogo: Porto L17 (porto di un paesino chiamato Settore L17)


    • Nota: Giants ti spedisce una lettera poco prima di imbarcarsi da Kiri per chiederti aiuto di un qualcosa che scoprirai solo dopo il tuo arrivo. Tra che ricevi la lettera e parti con un paio di navi successive, passerà un giorno. Al tuo arrivo mi troverai seduto fuori un bar a sorseggiare del buon sakè.

    Semplice presentazione. Inventa pure la lettera, se vuoi. Ci si vede presso il Settore L17 ;)

     
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    Scheda di Etsuko della Nebbia

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    “Il Solito Guastafeste”



    ° mmm vediamo, dovrei spostare la torre in H4, per evitare il suo cavallo °

    Gl’occhi fissi sulla bicromatica tavolozza in legno, poggiata su di un tavolo in un lussuoso salotto nel quartiere clan di Kiri. Gli scacchi, mai gioco più riflessivo impiegava gli sparuti pomeriggi d’inattività di Etsuko, che tra mura, ospedale e addestramenti vari, aveva ridotto le sue ore di svago a piccoli break pomeridiani.
    Sorridente il maggiordomo Auron, fissava gl’occhi del suo padroncino, fiero della luce vispa che riflettevano, ricordandoli anni addietro spenti e ormai non più sognanti. Così il crepitio del cammino, rinvigoriva la luce in quella fredda stanza, fedele come egli stesso, l’aveva fatto da anni, orgoglioso di quella mansione e del ruolo che aveva avuto nella crescita del ragazzo. L’aveva di certo notato, il cambiamento d’umore, l’adattamento alla vita cittadina e le soddisfazioni lavorative. Nonostante tutto, l’uomo mai aveva assecondato la carriera ninja del giovane, deputandola inadatta e pericolosa per una mente eccelsa come la sua. Ma mai mente eccelsa sarebbe potuta risultar più letale.

    Hei … bell’addormentato? Tocca a te
    È un altro dei tuoi trucchi per rimandar la sconfitta?


    Il tono divertito d’Etsuko, provocava Auron, che perso in quelle riflessioni non aveva notato la mossa avversaria, rimanendo con lo sguardo vacuo a fissar un indefinito punto nello spazio.
    A spezzar l’atmosfera Gioviale, tre colpi alla porta.

    Mi Scusi, padroncino, vado a vedere chi è …

    Etsuko avrebbe fissato l’uomo, ormai anziano allontanarsi appesantito, dalla seggiola, un pizzico di malinconia, ricordando la corporatura forte e il carisma di cui era dotato anni prima, or ammansiti da anni di servizio, e dal pizzico di grigiore che or ricopriva le tempie, testimonianza del passaggio inclemente del tempo.

    C’è Posta …

    Avrebbe porto una cartolina affrancata, preso il tagliacarte, Etsuko avrebbe inciso meticolosamente la bordatura, liberandone il contenuto. Notata subito, la firma a piè di pagina, avrebbe sorriso, divertito.

    Il solito scocciatore, Auron, devo andare, rimandiamo la partita, ma il mio caro collega delle mura, ha qualche problemino che non riesce a sbrigar da solo, abbiam richiesto l’accompagnamento, ma finche non lo concedono, dovrò curarmi di lui.

    Un occhiolino

    non aspettarmi, resterò fuori un po’ di giorni.

    […] Al Porto, Qualche Ora Dopo […]

    Rileggeva la missiva, per rimembrare la destinazione

    L17, ma che razza di Paesino, sembrano più coordinate da battaglia navale.

    Si sarebbe guardato un po’ in giro per cercar una nave che stesse salpando. L’atmosfera portuale era sempre la stessa, il rapporto dei Kiriani con quel luogo era la Normalità, per lui che sera forzato di renderla tale, diciamo che si poteva deputare un amorevole compromesso. Non amava l’irruenza e l’operosità latente in quel posto, scaricatori, navi, imbarchi, marinai, un mix di razze di odori, di linguaggi ,per di più scurrili e volgari, di locali pieni di prostitute disponibili a soddisfar carnali bisogni e desideri perversi.

    Eccomi …

    Si sarebbe imbarcato subito, restando ad osservar, il distacco da terra, l’aria che accarezzava la pelle, smuoveva il crine e la sua amata isola, allontanarsi all’orizzonte.

    […] Porto L17 […]

    Eccoci arrivati

    Una sensazione di formicolio alle gambe, lo investì non appena toccò terra, la situazione in quel porto era ben diversa a quella vista ore prima, calma e tranquillità rivestivano l’ambiente, un clima vacanziero quasi.
    Avvistò subito Giants comodamente seduto a gustare una bevanda a confermar, l’inoperosità insita. S’avvicinò

    Ma ti pare il modo? Non posso mica farti da Balia e salvarti il culo, in ogni istante.
    Vogliamo parlare dei tuoi criptici messaggi?
    Mancava solo che scrivessi, salva la cheerleader e salva il mondo ed eravamo a posto.


    Si sarebbe accomodato…

    Vogliamo essere più chiari?


     
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  3. Giants Kaguya
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    » Si va ad uccidere! «



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    Bella giornata, calda ma arieggiata. Sakè eccellente. Solo un rompiscatole poteva disturbare quella calma, ma il lavoro era lavoro. Non appena si avvicinò, alzai lo sguardo per fissare il compagno Etsuko con aria annoiata, ma incuriosita. "Uhm? Oh Etsuko!" Gli feci cenno di sedersi mentre concludeva la sua frase. "Mica siamo heroes! Dobbiamo soltanto risolvere dei problemucci che richiedono...noi due in particolare!" Avrei concluso di sorseggiare il mio sakè, offrendolo anche ad Etsuko. Una volta conclusa la bevuta mi sarei accomodato al meglio sulla sedia, godendomi il panorama che offriva il bar sul porto e dietro di esso l'orizzonte marittimo. "Ah...!" Avrei frugato in una tasca, per poi tirarne fuori una scatoletta. "Le ho provate, ma non mi piacciono assolutamente. E poi fanno male." Avrei dunque lanciato il pacchetto di sigarette sulle gambe di Etsuko. "Vuoi provarle?" Avrei atteso una qualche reazione di Etsuko, ma conoscendolo un'idea me la stavo facendo. E proprio perchè lo conoscevo abbastanza, sapevo che era il miglior compagno per quel lavoro.

    Mi sporsi verso il compagno di Kiri e sorrisi. "Dopo l'ultima volta, hai confermato la mia ipotesi che sei molto abile come assassino, ma adesso voglio vedere se sei in grado di starmi dietro." Mi sarei guardato in torno, per essere sicuro che nessuno ci potesse sentire. "Allora, Etsuko, ora ti spiego. Dobbiamo rubare ad un ladro fifone una cosa molto importante. Dalle informazioni appena raccolte, la sua cassaforte al momento contiene solo questo oggetto." Feci un altro sorso di sakè. "Adesso tu devi andare in quel locale, o meglio, stasera dovrai andarci, mentre io finisco di lavorarmi un informatore. Ok? Se hai domande, fai pure."

     
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    E non far quella faccia, qui l’annoiato dovrei essere io…

    Si sedette, spostando la sedia e direzionandola verso il mare, il panorama era tremendamente rilassante, il suono del mare, lo stridio dei gabbiani e il cullar delle onde, unito a quella tiepida brezza, si prendevano cura dei due interlocutori, in quel clima, conviviale.
    Il sake, sprigionava essenza intensa, ne sorseggiò appena un goccio e già le sue pupille gustative rinvigorite, inebriavano, d’aroma la mente.

    Di che problemucci stai parlando?

    Osservai il pacchetto che mi fu porto, poggiandolo di mia volta sul tondo tavolino, non amavo fumare, ne avevo mai provato, ne v’era intenzione di cominciare in quell’istante.
    Ascoltò le parole del compagno.
    Sorrise

    Questa è bella, piuttosto spero solo che non mi sia d’intralcio, altro che starti dietro.
    Che notizie abbiamo sull’uomo, su dove abita, sulle sue abilità, su misure di sicurezza. A parte questo cosa dovrei fare in quel locale? Ubriacarmi…
    Sii più Chiaro Giants, non puoi tenermi allo scuro, se dobbiamo lavorare assieme.

     
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  5. Giants Kaguya
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    » Spiare «



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    Fissai Etsuko negli occhi con fare incredulo. "Io d'intralcio?"

    Poi sorrisi, ma nervosamente, stringendo la mascella e parlando a denti stretti. "Da che pulpito! Beh, ti preannuncio solo che io e te faremo le stesse cose, perciò vediamo cosa riesci a fare, assassino... di zanzare!" Quasi ringhiai.

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    Tornai infine serio e cominciai a rispondere alle sua domande-lamentele. "Abilità? Tsk. Non ne ha. Inganna la gente, la distrae e mentre i suoi scagnozzi lavorano fisicamente sulle vittime, lui apre cassaforti o ruba molto abilmente, ma non sa fare male a nessuno, neanche se ci provasse. Abita lassù." Indicai una palazzatto a tre piani su una collinetta poco fuori la cittadina. "Non è difficile arrivarci e l'uniche misure di sicurezza sono guardie da lui assunte di livello mediamente scarso, tranne quelle due che sono con lui notte e giorno che posso pensarci tranquillamente io, mentre tu fai la cosa più importante." Mi alzai dal tavolino e lo incitai a seguirmi. "Andiamo."

    Mentre passeggiavamo per la cittadina, comincai ad indicare due locali, senza dare troppo nell'occhio. "Tra poco tu entrerai qui e dovrai cercare di spiare ed ascoltare due tipi. Sono due guardie di questo tipo e verso l'ora di cena avranno un'ora di pausa e sicuramente verranno qui, per cui tienili d'occhio, ma non avvicinarti a più di 10 metri da loro. Sono scarsi, sì, ma sono pur sempre guardie e quindi abili almeno di cervello." Indicai poi l'altro locale. "Io invece, dovrò andare a prendere una cosa proprio quando chiuderà questo locale, dato che un informatore mi sta dando problemi, dovrò usare la forza."

    Ci dividemmo. Etsuko nel locale dove avrebbe spiato ed io da qualche altra parte, in attesa della chiusura del negozio. Una volta entrato, Etsuko sarebbe stato investito da rumori di piatti, bicchieri, voci di tutti i tipi e da risate decisamente troppo sonore per spiare. La situazione per lui non era facile, ma aveva sicuramente un'ora e mezza, quasi due, per abituarsi a quel casino e volendo cominciare ad impratichirsi, data la distanza dalla quale poteva spiare.

    Ad un tratto entrarono due individui armati di Wakizashi che conoscevano il padrone del locale che salutarono. Si spostarono nel fondo della sala, in un angolo e iniziarono a parlare.

    Il dialogo che dovresti ascoltare dovrebbe essere questo:

    CITAZIONE
    [Discorsi vari]
    A: "Comunque, approfittiamo di questa oretta buona per riposarci e bere qualcosa."
    B: "Gia, stasera tocca sgobbare, ufff!"
    A: "Mamma mia, il capo doveva proprio farlo stasera? Non poteva aspettare una settimana e cambiava tutto il personale di guardia? Almeno andavamo in vacanza e chi ci pensava più! Bah!"
    B: "In effetti stasera sarà pesante! Allarme disattivato per un aggiornamento del sistema centrale e noi dobbiamo stare con cent'occhi a controllare ogni piano, perchè se qualcuno entra dobbiamo impedirgli di arrivare nel salone."
    A: "Si anche perchè quella cosa che ha appena rubato non sta nella cassaforte principale, ma in una provvisoria nel salone."
    B: "Ma per fortuna che ci sono le sue due guardie del corpo con lui! Sai che casino sennò?"
    [Discorsi Vari]



    Una volta concluso il dialogo, i due si alzarono e salutarono nuovamente il padrone del locale. Una volta usciti, entrai nel locale e mi avvicinai ad Etsuko. "Stanno andando al palazzo. Allora?" Lo fissai negli occhi. "Cosa hanno detto?"

     
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4 replies since 8/10/2009, 23:02   201 views
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