Salvare Nami!

Quest di addestramento per l'utente Hoshikuzu

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  1. Shu
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    Salvare Nami!
    Quest di addestramento per l'utente Hoshikuzu
    Abilità: Vista perfetta, Vista notturna perfetta, Conoscenza degli tsubo (base)



    Era qualche giorno che Hoshi vagava per i mari assieme ai Mugiwara e probabilmente non si era mai divertito tanto in tutta la sua vita assieme ai suoi nuovi compagni di avventura.

    Purtroppo il quarto giorno Nami, la navigatrice, svenne sul ponte, senza apparente motivo. Nessuno era un medico sulla nave e anche la poca esperienza di Hoshi in questo campo non era servita a molto. Nessuno sapeva come fare fino a quando a Robin non venne un'idea: vicino alla loro posizione si trovava il regno di Drum, rinomato per i suoi numerosi ed eccellenti medici. Di sicuro uno di loro avrebbe saputo come curare Nami e qual'era la malattia che l'aveva colpita. Decisero quindi di far rotta verso l'isola che ospitava il regno di Drum (fortunatamente Nami si era mezza risvegliata e aveva potuto dar loro le istruzioni per raggiungere l'isola).

    Una volta giunti sull'isola si sarebbero tutti diretti verso il più vicino villaggio ad eccezione di Zoro, estratto a sorte per sorvegliare la nave. Nessuno parlava e l'atmosfera era piuttosto cupa: tutti erano preoccupati per la sorte della navigatrice.


    OT Zone
    Semplice post di inquadramento della situazione. Anche questo farà "media" e serve a capire quanto puoi sviluppare una sorta di "storia" a partire da una traccia. Può darsi che non serva a nulla ma sono curioso di vedere cosa tirerai fuori. Il viaggio fino al villaggio dura un ora. Il tempo è sereno. L'atmosfera è quella di un paese avvolto dalla neve (che vi arriva sopra le caviglie). Descrivi tutto fino all'arrivo al villaggio.

    Non ci sono limiti di tempo.

     
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  2. Hoshikuzu
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    SPOILER (click to view)
    Narrato
    -Parlato-
    ..Pensieri..
    -Terze Persone-


    -Addestramento-
    ..Nami sta Male..
    Presentazione



    Erano ormai diversi giorni che il piccolo Hoshi navigava per il vasto mare blu al seguito dei temerari Mugiwara. Le giornate trascorse assieme a quei strambi personaggi erano forse le migliore dei suoi ultimi tredici anni, ogni istante, ogni motivo e ogni situazione era buona per farsi quattro risate in compagnia e combinarne di tutti i colori. Tutto l’equipaggio era estremamente spontaneo, soprattutto cappello di paglia che a volte sembrava quasi fare apposta di essere così. Hoshi si sentiva a casa su quella modesta imbarcazione, non era mai andato per mare se non per qualche sporadico viaggio atto a trascinarlo nel bel mezzo di qualche missione, sapeva che una volta tornato a casa molto probabilmente sarebbe stato il più grande esperto navigatore di tutto il villaggio. Tutto procedeva come sempre, il sole alto scaldava l’aria mentre una brezza di mare la trasportava rinfrescandola piacevolmente, quel posto era il paradiso, o forse lo era ancora per poco. Fu il quarto giorno del viaggio che decretò l’inizio di una nuova avventura, grande fu lo spavento ed il salto fatto dal ragazzino nel sentire la voce del biondo che lo aveva tratto in salvo dall’isola deserta.

    -NAMI CHE TI SUCCEDE!!!.. NAMI STA’ MALE.. HEI NAMI!!!-

    Dall’alto della vedetta Hoshi tirò un urlo dallo spavento mentre si destava dal solito sonnellino pomeridiano. Sembrava che qualcosa di strano stesse succedendo, Sanji gridava come un ossesso, spaventato da qualcosa, solo una volta sporto lo sguardo dalla paratia della vedetta Hoshi comprese che stava succedendo. Senza esitare il rosso presa una fune si lasciò precipitare sul ponte della nave noncurante del pericolo, Nami sembrava essere svenuta a terra, doveva agire in fretta se voleva capire che le era preso, tutti i Mugiwara si strinsero attorno al suo corpo inerme inconsapevoli di ciò che stava accadendo alla navigatrice. Subito Hoshi attuò una prima analisi delle condizioni della ragazza, appoggiata la mano sulla sua fronte sentì il calore estremo che ne proveniva, sintomo di una febbre devastante.

    -Accidenti ha la febbre alta!!!.. Portiamola nella sua camera.. Usop prendi del ghiaccio se ne abbiamo o dell’acqua basta che sia fresca.. eh un panno pulito!.. dobbiamo abbassare la sua temperatura..-

    Trasportata la ragazza nella sua stanza Hoshi tentò di capire che stava succedendo, l’amica sudava ed era in preda a veri e propri spasmi deliranti, la febbre la stava facendo impazzire e dovevano assolutamente raffreddare il suo corpo se volevano farla star meglio. Le ore passarono, febbricitanti per tutti Hoshi dall’alto delle sue scarse conoscenze mediche non riusciva a capire che male stesse prendendo la compagna. Sembrava una malattia sconosciuta o per lo meno un male che il rosso non conosceva, dovevano fare qualcosa e in fretta se non volevano perderla per sempre. Fu Nico Robin a dare una soluzione a tutti, sapeva di un isola non molto lontana dalla loro posizione famosa per i dottori che vi abitavano. Il luogo prendeva il nome di regno di Drum, senza esitare la nave cambiò rotta verso l’isola, l’unica speranza che restava alla ciurma era quella di trovare nel regno una persona capace di curare la ragazza.


    [...]


    Il viaggio fino al regno di Drum non fu particolarmente lungo, un paio di giorni bastarono ai ragazzi per raggiungerlo senza tante difficoltà. Dopo una gara di morra cinese la ciurma decise di dividersi in due gruppi, uno destinato a cercare un dottore, mentre l’altro costretto a stanziare sulla nave per prendersi cura di Nami. Il gravoso compito di guardiano questa volta capitò a Zoro che non sembrò affatto dispiaciuto della cosa. Il regno di Drum infatti si trovava in una zona perennemente battuta da fortissimi venti glaciali che rendevano la zona perennemente ricoperta da un candido manto nevoso, non appena usciti da sotto coperta Hoshi ed il resto della ciurma non trattennero una seria di starnuti da paura che spaventarono gli animali presenti nelle vicinanze per almeno due chilometri. Il freddo era davvero tagliente, la camicetta e i pantaloni di Hoshi poco si adattavano all’ambiente, doveva trovare qualcosa con cui coprirsi se non voleva morire assiderato ancor prima di partire. Fu Usop a dargli consiglio, dall’alto del suo genio infatti l’inguaribile bugiardo aveva creato un vestito adatto a quelle particolari situazioni recuperando la pelle di un orso abbattuto da cappello di paglia durante uno dei loro strambi viaggi, di certo con quello addosso non avrebbe patito il freddo.

    image

    -Ok.. andiamo!!!-

    Il gruppetto si sarebbe così allontanato alla volta del villaggio. La neve giungeva alle caviglie e camminare di certo non era un piacere in quelle condizioni di freddo e gelo, il cielo era sereno e per il momento sembrava che nessun altra nevicata avesse intenzione di cadere verso terra. Mentre procedeva Hoshi manteneva la sua mente fissa sulla povera Nami ed il male che l’aveva colpita, si sentiva inutile ed incapace di fare nulla nonostante gli studi medici fatti durante l’addestramento ninja il che lo indispettiva parecchio. Era a capo della squadra medica del suo villaggio, se non sapeva guarire una semplice influenza come poteva minimamente sperare di aiutare chi gravemente ferito o ammalato. Tutto era immerso in un utopico candore, cappello di paglia sembrava sopportare alla grande la temperatura artica nonostante un mocciolo congelato gli scendesse dal naso, il sentiero che stavano percorrendo doveva essere lo stesso che gli abitanti del luogo utilizzavano per raggiungere il mare, la terra era ben battuta sotto la neve. Durante l’ora di viaggio non mancarono gli imprevisti, il gruppo infatti venne attaccato da diversi lupi affamati durante il tragitto, chi più chi meno ebbe la sua razione di botte prima di scappare guaendo come un cane nel fitto sottobosco. Hoshi non aveva esitato un istante a far volare con il suo potente getto d’aria una decina di bestie, era irritato e facilmente suscettibile in quel periodo, sfidarlo significava solo andare incontro alla sua furia devastatrice. Dopo una pesante ora di camminata il gruppo giunse finalmente al villaggio, le case erano di semplice fattura come molto probabilmente le persone che le abitavano. Non restava che dividersi per andare a cercare un dottore in grado di curare la ragazza dai capelli arancio, avrebbe dato tutto il piccoletto per trovarla.

     
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  3. Shu
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    Salvare Nami - Post 2



    Il gruppo cominciò a dividersi per cercare un dottore. Impiegarono una mezz'ora abbondante per trovarlo e accettò di venire sulla nave per visitare la ragazza, ma purtroppo la causa del suo male gli era sconosciuta. Disse che c'era soltanto un medico abbastanza esperto sull'isola per poterla aiutare: la dottoressa Kureka. L'unico problema era che la dottoressa curava solo chi voleva lei e che abitava nel vecchio castello di Drum in cima ad una montagna. Un tempo c'era una funivia funzionante ma purtroppo era stata disabilitata un paio di anni prima. Nessuno sapeva come faceva la dottoressa a muoversi dalle città a casa sua ma tutti sapevano che l'unico modo per raggiungerla era scalare la montagna. In ogni caso non avevano tempo da perdere, a giudicare dalle condizioni della ragazza non aveva un'altro giorno a disposizione. Ora il gruppo doveva decidere come muoversi e chi avrebbe tentato la scalata. Sarebbe stato inutile andare in troppi, si sarebbero solo rallentati; e sarebbe stato inutile che fosse andato uno da solo, in quanto in caso di problemi ogni speranza sarebbe stata perduta. C'era anche il problema di come trasportare la ragazza fino in cima alla montagna. Come avrebbero agito i Mugiwara e il loro ultimo "acquisto"?

    OT Zone
    Scusa il ritardo del post, prometto che sarò quanto più costante. Mi pare tutto molto semplice. Descrivi tutto oltre a dove sono arrivato, arriva fino a quando cominci la scalata insieme a qualche compagno.
     
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  4. Hoshikuzu
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    -Addestramento-
    ..Andiamo da Kureka..
    1° Post Attivo



    Arrivati al villaggio la ciurma non perse tempo, Hoshi bussò presso ogni porta per cercare qualcuno disposto a seguirlo sulla nave, c’era chi non ne voleva sapere niente, chi nemmeno si degnava di aprire l’uscio. La pazienza stava venendo meno quando un esile figura si propose per visitare la ragazza, mostrato un gran sorriso all’uomo con i baffetti Hoshi prese a correre verso la nave facendogli strada lungo il percorso innevato. Giunti davanti alla ragazza il rosso tentò di spiegare la sua diagnosi infruttuosa del male che stava attanagliando la ragazza, il medico sembrava particolarmente abile e preparato, sicuramente possedeva conoscenze molto più precise e aggiornate del sunese tuttavia sembrava tutto inutile, nemmeno lui sapeva come curare il male.

    -Dannazione che significa che non sa che malattia ha?!-

    -Non capisco.. ha la febbre alta.. ma nessuna delle medicine che le ho dato ha avuto qualche effetto.. non so cosa fare..-

    -Ma deve esserci pur qualcosa!!!-

    L’ultimo impeto del rosso lo aveva portato a prendere per il colletto il vecchio medico, la sua faccia spaventata sembrava scomparire letteralmente davanti allo sguardo pieno di rabbia del tredicenne. La scena durò per pochi secondi, fino a quando il medico non prese a parlare con timore di una possibile soluzione, solo allora Hoshi lo avrebbe mollato stando ad ascoltare tutto ciò che aveva da dire.

    -.. Ku.. ku.. Kureka!.. forse lei può aiutarvi..-

    -Chi è questa Kureka?!-

    -.. Si tratta della più grande dottoressa dell’isola.. si dice che sia in grado di curare la maggior parte dei mali.. tuttavia.. raggiungerla non sarà affatto semplice.. la dottoressa abita all’interno del castello di Drum.. situato sul più alto promontorio dell’isola.. un tempo esisteva una funivia che collegava il paese con il castello tuttavia ora quella via è inaccessibile.. dovrete trovare un modo per scalare la montagna se vorrete far curare la vostra amica dalla dottoressa..-

    Le parole del vecchio medico avevano così riacceso nel cuore del rosso una piccola ma vispa fiammella di speranza, qualsiasi cosa fosse stata necessaria fare Hoshi l’avrebbe fatta senza batter ciglio, come tutti gli altri membri della ciurma. Dovevano trasportare l’amica al più presto fin su in cima alla montagna, non avevano un minuto da perdere, recuperato del cibo e dell’acqua Hoshi si sarebbe adoperato per gestire la situazione al meglio. Come prima cosa doveva far procurare delle coperte per coprire l’amica e mantenerla al caldo, l’esterno della nave era particolarmente freddo ed uno sbalzo termico del genere sarebbe sicuramente stato uno shock per la povera compagna di viaggio. Quindi sarebbe stato necessario procurare più corde possibili, Hoshi disponeva già di una sua corda personale, quindi non perse tempo.

    -Ok.. dobbiamo risalire la montagna.. è inutile muoverci in tanti.. Io, Sanji e Cappello di Paglia ci dirigeremo al castello.. gli altri facciano rifornimento al villaggio.. Nami avrà sicuramente una gran fame quando torneremo!..-

    Detto ciò il rosso dopo aver imbacuccato per bene l’amica se la sarebbe caricata in spalla stando ben attento a non scuoterla più del necessario. Con passo rapido e cadenzato i tre si sarebbero così diretti verso la montagna incuranti di ogni genere di pericolo, per lui scalare una parete rocciosa non sarebbe stato eccessivamente difficile e nemmeno per Sanji e Cappello di paglia la cosa si sarebbe dimostrata eccessivamente difficile, conosceva le abilità dei compagni di viaggio e sapeva bene quanto ogni uno di loro valesse. In poco tempo raggiunsero così quello che doveva essere il versante più ripido della montagna, ma anche il più rapido da scalare, un venticello gelido stava cominciando ad alzarsi. Non restava che cominciare ad andare su, sempre non avessero trovato altre alternative, un dubbio infatti attanagliava Hoshi da quando il medico aveva parlato loro della dottoressa. Se viveva in un posto così isolato infatti come diavolo faceva a procurarsi i beni necessari per la sua sussistenza, doveva necessariamente esserci una seconda via d’accesso oltre la funivia, gli occhi vispi del rosso saettavano da un posto all’altro, doveva assolutamente trovare la soluzione.

     
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  5. Shu
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    Salvare Nami - Post 3



    Alla fine i tre cominciarono la scalata. Hoshi era stato incaricato di portare Nami mentre Rufy e Sanji avrebbero dovuto difenderlo da eventuali attacchi. A metà dell'attraversata i tre vennero attaccati da delle strane creature metà coniglio e metà orso, che vennero facilmente sconfitte dai due Mugiwara. Hoshi non riuscì neppure a seguirne i movimenti, tanto erano veloci. Non ci furono altri problemi e i pirati riuscirono ad arrivare in cima allla montagna senza altri problemi. Bussarono alla porta e un'arzilla vecchietta venne ad aprire la porta. Notò subito le condizioni di Nami e la fece accomodare a letto. Incaricò poi Hoshi di un'importante missione. La malattia della ragazza richiedeva un'attenta analisi che richiedeva tempo. Hoshi doveva quindi riuscire a trovare una particolare pianta che poteva rallentare gli effetti della malattia. La donna mostrò al ragazzo un'immagine della pianta. Doveva recuperarne 20 esemplari in totale. Sarebbe stato difficile ma ce l'avrebbe potuta fare. Gli esemplari si trovavano nella foresta giusto dietro al gigantesco castello. Le piante erano piuttosto piccole per cui Hoshi avrebbe avuto bisogno di una vista acutissima anche perché si potevano confondere facilmente con altre piante locali. Hoshi corse fuori a cercare le piante... mentre gli altri speravano che riuscisse nell'intento.



    OT Zone
    Post per imparare la vista perfetta (normale, non notturna). Devi recuperare 10 esemplari della pianta (si, 10 non 20) sfruttando la vista. Puoi scegliere tu la forma della pianta e devi narrare tutto il metodo con cui le cerchi. Fermati al ritrovamento del decimo esemplare. Non c'è tempo limite per il post. Scusa per il ritardo. Nel prossimo post avrai la mia risposta.
     
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  6. Hoshikuzu
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    ..Pollice Verde ed Occhio di Falco..
    2° Post Attivo



    Non avevano tempo da perdere i tre pirati, Nami continuava a peggiorare e la scalata verso la vetta della montagna si prospettava più inaccessibile del previsto. Un forte vento gelato attanagliava le carni dei ragazzi, soprattutto Hoshi pativa il freddo di quelle terre, abituato come era a stare tutto l’anno con una temperatura media che sfiorava i 40 gradi. Dopo una breve riunione i tre decisero di continuare la scalata lasciando al rosso il compito di mulo da soma, mentre lui avrebbe scarrozzato l’amica fin su in cima, Sanji e Cappello di Paglia avrebbero provveduto a difenderli da eventuali attacchi foresti. Lentamente la comitiva prese così a salire lungo l’impervio costone della montagna, Hoshi stringeva i denti mentre risaliva a fatica aiutandosi spesso e volentieri con il chakra adesivo per mantenere il maggior grip possibile con il terreno. Camminare era davvero difficile, di certo Nami con il suo peso forma non era un fardello così pesante da portare per il forzuto tredicenne tuttavia con quelle pendenze e quelle condizioni meteo tutto sembrava diventare impossibile. Fu circa a metà della scalata che i primi guai si fecero sentire, qualcosa aveva catturato l’attenzione del ragazzino mentre salivano, movimenti appena percettibile che tuttavia sembravano non essere riusciti a sfuggire al suo fine udito.

    -Ehi avete sentito anche voi ragazzi?!..-

    Pochi istanti, ed un branco di animale feroci era spuntato dal folto della foresta intenzionati a divorare i ragazzi, a prima vista sembravano orsi anche se le sembianze erano in tutto e per tutto simili a quelle di giganteschi conigli. Hoshi difficilmente sarebbe sopravvissuto ad un agguato del genere, senza Sanji e Rufy sarebbe sicuramente morto. I due infatti sembravano quasi aver anticipato l’attacco dei nemici quanto veloci si muovevano, con pochi colpi ben assestati spazzarono via le belve lasciandole per lo più tramortite a terra, una scena incredibile che per qualche istante lasciò al rosso l’amaro in bocca, aveva ancora molta strada da fare nella sua vita. La risalita continuò così senza tanti intoppi, gli animali sembravano aver capito con chi avevano a che fare. Il gruppetto raggiunse così l’immenso castello che fino a poche ore prima appariva come una mera casetta. Il rosso non perse tempo in convenevoli non appena giunto davanti al portone, senza badare al bon ton diede un paio di calci al legno massiccio cercando di richiamare l’attenzione delle dottoressa che vi abitava. Un brontolio per niente mascherato giunse alle sue orecchie da dietro la porta, qualcuno sembrava abitare il castello, non appena la porta si aprì davanti agli occhi di Hoshi comparve la fantomatica dottoresse in grado di curare ogni male. Subito la sua bocca prese a parlare venendo interrotta.

    -E’ lei la dottoressa Eureka?!.. la mia amica sta..-

    -SHHH!!!.. zitto ragazzino.. forza portala dentro.. non vorrai che le condizioni della tua amica peggiorino..-

    Sembrava quasi che la donna avesse già diagnosticato il male che aveva colpito la ragazza, senza perdere tempo la vecchietta aveva infatti invitato tutti dentro la sua immensa dimora. Dopo aver sistemato la ragazza su di un comodo letto la vecchietta si mise ad osservarla effettuando tutti gli esami del caso, mentre la osservava non sembrava avere un espressione piuttosto felice, Nami doveva stare davvero male. Passò quasi una mezz’oretta prima di ricevere parola dalla dottoressa, il suo tono severo non lasciava scampo, se volevano salvare l’amica dovevano fare ciò che indicava loro.

    -Tu ragazzino.. vieni qui!.. la vostra amica ha contratto una malattia rarissima.. se non interveniamo subito potrebbe non superare la notte.. siete stati fortunati a capitare in questo posto.. dunque.. l’unico modo per salvare la vostra amica è creare un particolare medicinale basato su questa rarissima pianta.. ecco vedi l’immagine.. fortunatamente qui fuori ne ho piantate diverse di queste piante.. ragazzino esci e procuramene almeno una ventina..-

    -Vado subito vecchietta!!!-

    L’immagine che la vecchietta aveva mostrato al rosso era chiara, da quel che aveva potuto vedere sembrava che la cosa si sarebbe risolta in una semplice ricerca, la piantina aveva una forma piuttosto comune, forse questo particolare avrebbe reso le cose più difficili. Senza perdere tempo il rosso sarebbe così uscito alla ricerca della pianta, la neve ricopriva gran parte del terreno anche se qua e la qualche sprazzo di verde accennava a farsi vedere, subito Hoshi prese a guardare con accuratezza senza tuttavia ottenere risultati, sembrava che della piantina non vi fosse traccia. I suoi occhi pompavano al massimo dando prova della loro superiorità sull’uomo comune, scrutavano ogni angolo e pezzetto di terreno mentre le mani del rosso spostavano la neve che coprivano le piantine. I suoi occhi erano migliori di quelli degli altri, ma sembrava non bastare, doveva concentrarsi e focalizzare lo sguardo più di quanto non avesse mai fatto in vita sua. Trovata la concentrazione giusta Hoshi portò il suo sguardo oltre quello che era abituato, possedere una vista fuori dal normale era normale per un lanciatore preciso come lui tuttavia questa volta doveva superarsi riuscendo a percepire qualcosa che in realtà sembrava non esistere. Qualche fugace istante, quasi una visione ad occhi aperti, e l’immagine della piantina comparve davanti alla retina dei suoi occhi appena nascosta da una altra pianta ben più grande. Un urlo di gioia salì al cielo quando le sue mani strapparono dal terreno la piccolissima pianta, ora capiva perché non la vedeva, il vegetale infatti aveva dimensioni piuttosto ridotte rispetto il disegno che la dottoressa gli aveva fatto vedere poco prima, ora che lo sapeva trovarne altre si sarebbe rivelato più semplice. I suoi occhi pian piano sembravano aver trovato una nuova dimensione riuscendo a giungere in punti ed angoli che prima sembravano non esistere. Sembrava quasi che i suoi occhi si stessero abituando ad ogni piantina trovata a percepire particolari microscopici che prima risultavano più come semplici contorni. Non fu difficile trovare le prime dieci piantine, di quel passo arrivare a venti non sarebbe stato un grosso problema.


     
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  7. Shu
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    Salvare Nami - Post 4



    Hoshi era riuscito finalmente a recuperare i primi dieci esemplari della pianta quando però la luce cominciò a diminuire, la ricerca divenne sempre più difficile e alla fine il sole calò. Era da mezz'ora circa che il Chikuma non trovava nessuna pianta e avrebbe dovuto continuare al buio. Decisamente una rottura di scatole. Fino a quel momento non si era accorto della luce che diminuiva grazie alle sue abilità tuttavia una volta nel buio pesto avrebbe dovuto continuare a cercare. Non poteva tornare indietro, le piante erano insufficienti senza contare che al buio sarebbe stato difficile trovare la strada del ritorno. Solo una scelta restava quindi al sunese. Proseguire... e sperare di avere sufficiente fortuna e abilità per riuscire nell'impresa.



    OT Zone
    Cominciamo dalle cose più importanti. Confermo che il pg Hoshikuzu Chikuma ha acquisito l'abilità "sensi perfetti (vista)" con conferma amministrativa. Pertanto può aggiungere l'abilità in scheda e cominciare ad usarla nelle proprie giocate/comb/quest (future, ovviamente).

    Cominciamo con questo post: ovviamente serve per apprendere la vista notturna perfetta. Sei libero di svilupparlo come preferisci, se metti qualche riferimento al funzionamento della visione notturna nell'essere umano sarebbe meglio (anche visto il fatto che il tuo pg ha le arti mediche base). Non voglio descrizioni scopiazzate da wikipedia o da libri. Voglio una spiegazione tua. Non è obbligatorio inserirla per cui non farlo se non pensi di poterlo fare come intendo io.

    Buon post. Ovviamente non ci sono tempi limite.





    Edited by Shu - 13/7/2009, 23:43
     
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  8. Hoshikuzu
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    3° Post Attivo



    Raccogliere quelle dannate erbette si stava dimostrando più difficile di quel che poteva immaginare, in mezzo a tutta quella neve e vegetazione coperta era infatti quasi impossibile intravedere con esattezza le piante di cui aveva bisogno. Il tempo trascorreva inesorabile anche in quelle lande ghiacciate trascinando il sole in un interminabile eclissarsi verso terra, pian piano la luce si faceva sempre più rarefatta, doveva muoversi in fretta se voleva avere ancora qualche possibilità di trovare le piantine.

    -Tsk.. si sta facendo scuro.. se non mi sbrigo non riuscirò mai a trovare le piante..-

    La ricerca continuò senza sosta fino a quando anche l’ultimo barlume di luce non innaffiò il paesaggio. La sua vista era migliorata parecchio da quando aveva cominciato a praticare l’arte dello shinobi, spesso aveva portato i suoi occhi a raggiungere limiti invalicabili per i più dei comuni mortali. Sembrava che una nuova sfida fosse alle porte per il giovane dai capelli rossi. Senza perdersi di animo Hoshi continuò la ricerca a tentativi senza tuttavia riuscire ad ottenere nulla, muoversi in mezzo ad un territorio sconosciuto risultava essere estremamente difficoltoso anche per un ninja esperto. Continuare a quel modo non avrebbe portato a niente, doveva superare l’ostacolo proposto dall’oscurità riuscendo in qualche modo a sfondarla con il suo sguardo, forse le sue capacità mediche lo avrebbero potuto aiutare ancora una volta.

    -Se continuo così non risolvo niente.. devo fermarmi a pensare.. innanzi tutto devo assolutamente abituare la retina dei miei occhi a questa nuova intensità luminosa.. anche nell’oscurità più totale si nasconde una scintilla di luce.. devo solo imparare ad intravederla..-

    Fatto un gran respiro il rosso si sarebbe così preparato alla concentrazione, i suoi occhi fissi verso l’oscurità avrebbero pian piano preso ad abituarsi alla fievole quantità di luce appena percettibile, doveva abituare l’occhio a vivere immerso in quella così maldicente sostanza oscura quale era l’aria priva di luce. Le sue pupille si strinsero in una morsa mortale pronte a catturare l’immagine, qualcosa cominciava a vedersi anche se non si poteva certo dire di poter essere in grado di orientarsi con quella blanda visione. Doveva diventare come un animale anche se anatomicamente il suo corpo non era stato predisposto ad uno sforzo come quello, i suoi occhi sarebbero diventati come quelli di un gatto se necessario, non importava come se per trapianto o adattamento, doveva recuperare quelle dannate erbe e avrebbe fatto di tutto pur di ottenerle. Dopo diversi minuti sembrava che finalmente qualcosa stesse succedendo ai suoi occhi, finalmente cominciava a delineare con precisione i contorni delle cose, in qualche modo poteva notare un certo contrasto che gli permetteva per lo meno di muoversi con maggior disinvoltura, sembrava proprio che il trapianto di occhi non sarebbe stata la soluzione migliore.

    -Finalmente comincio ad abituarmi all’oscurità.. non mi resta che affinare questa nuova visione.. sono certo che ben presto anche la retina sarà completamente abituata..-

    Mentre tastava il terreno alla disperata ricerca delle piantine Hoshi continuava ad impegnare gli occhi, retina e nervo ottico pompavano incessantemente informazioni verso il cervello che sempre più imparava come decifrare la nuova visione. Di una cosa era certo, doveva cambiare assolutamente il modo di percepire la realtà, profondità, colori e sensazioni in un ambiente privo di luce mutavano lasciando uno sprovveduto in balia di informazioni senza senso. Era passato parecchio tempo e ormai il rosso sembrava essersi abituato al massimo, ora vedeva perfettamente contorni e dimensioni delle cose e tutto sembrava prendere un nuovo colore, non immaginava di poter spingere le sue capacità a tanto e la cosa lo rendeva piuttosto fiero e soddisfatto. Grande infine fu la gioia quando i suoi occhi incrociarono nascosta tra la neve quella che senza alcuna ombra di dubbio altri non era che una foglia di quella pianta che tanto decantava. Un urlo si alzò al cielo mentre delicatamente la tirava via dal terreno pronto a cercarne un'altra. Piantina dopo piantina i suoi occhi affinavano la straordinaria abilità riconoscendo sempre con più semplicità le forme degli oggetti, in poco tempo era così riuscito a recuperare tutto il necessario, finalmente la sua amica sarebbe guarita.

     
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  9. Shu
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    Salvare Nami



    Hoshikuzu tornò dopo poco tempo alla casa della dottoressa e le consegnò le piantine. Rapidamente Kureka le triturò e le mischiò a dell'acqua ottenendo così un tonico che fece bere alla navigatrice che poco dopo cadde in un sonno tranquillo e profondo. La dottoressa condusse il ninja alla sua biblioteca e gli consegnò un libro.


    Questo libro contiene delle informazioni sui cosidetti Tsubo. Saranno importantissimi. Ho studiato la ragazza e la sua malattia richiede un delicato intervento alla schiena. Avrò bisogno del tuo aiuto e per questo devi imparare a stimolare accuratamente gli tsubo. Hai 3 ore di tempo per studiare affondo il libro ed imparare tutto quello che c'è scritto sugli Tsubo.

    [...tre ore dopo...]



    Kureka tornò in biblioteca e chiese al ragazzo cosa aveva imparato (dopo avergli strappato dalle mani il libro, ovviamente).

    OT Zone
    Allora. Intanto hai appreso l'abilità Vista Notturna perfetta (con conferma amministrativa). Pertanto aggiungila in scheda e comincia ad usarla. Questo invece è il primo post di 2/3 (dipende dall'impressione che mi darai) per apprendere gli Tsubo. Dovrai dire a Kureka tutto quello che un personaggio dovrebbe sapere sugli Tsubo a livello teorico e tutto quello che l'abilità ti consente di fare, oltre alle sue applicazioni pratiche. Se inserisci delle ulteriori conoscenze rispetto a quelle inserite nel forum sarebbe meglio ma non è strettamente necessario.

    Non ci sono tempi limite.

    Buon post.


    Edited by Shu - 1/8/2009, 18:50
     
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  10. Hoshikuzu
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    ..Tsubo..
    4° Post Attivo



    Era quasi impossibile da descrivere l’espressione del rosso mentre rientrava nell’immenso castello con in pugno tutte le erbe necessarie a preparare il tonico per Nami. Subito le consegnò alla dottoressa Kureka per permettergli di preparare la medicina per la ragazza, il fiato del ragazzo era affannato e stanco, trovarle aveva richiesto più energie del previsto. Sembrava che la medicina preparata da Kureka per ora stesse funzionando piuttosto bene, Nami infatti subito dopo averla presa sembrava essersi tranquillizzata, di certo non era guarita tuttavia ora avevano guadagnato qualche ora di tempo per poterla curare definitivamente. Sembrava che per l’importante operazione la rinomata dottoressa avesse bisogno dell’aiuto del piccoletto, quella strana disavventura si stava dimostrando più complicata di quanto si poteva mai immaginare. Seguita la vecchia Hoshi si ritrovò all’interno di una gigantesca biblioteca piena zeppa di vecchi tomi impolverati, subito un senso di inquietudine pervase il cuore del ragazzino allergico a quegli ambienti troppo dediti allo studio, in quel posto lui ci vedeva bene solo il suo amico Hamano.

    -Ehm.. che siamo venuti a fare in un posto come questo?..-

    -Questo libro contiene delle informazioni sui cosidetti Tsubo. Saranno importantissimi. Ho studiato la ragazza e la sua malattia richiede un delicato intervento alla schiena. Avrò bisogno del tuo aiuto e per questo devi imparare a stimolare accuratamente gli tsubo. Hai 3 ore di tempo per studiare affondo il libro ed imparare tutto quello che c'è scritto sugli Tsubo.-

    -Studiare?.. ehi aspetta ma non è più semplice se me li spiega lei?..-

    La dottoressa se ne era andata così senza considerarlo di striscio. Ora aveva davanti a se tre ore di full immersion sulla conoscenza degli Tsubo,argomenti che più o meno già conosceva, ma che mai aveva approfondito dal punto di vista medico. Il rosso non perse tempo nonostante la poca voglia di studiare, subito prese a leggere il libro memorizzando ogni frase e concetto a riguardo dell’argomento, era incredibile scoprire quante cose ancora non conosceva, quel libro in qualche modo lo stava rendendo più forte non solo come medico, ma soprattutto come ninja. Terminato di leggere il rosso si diresse così da Eureka pronto a spiegare tutto quello che aveva imparato, si sentiva sicuro delle nuove conoscenze, dal punto di vista teorico non aveva nulla da invidiare alla dottoressa.

    -Kureka ho letto il libro!.. o meglio.. ho studiato il libro.. eheheh.. credo di averci capito abbastanza.. gli Tsubo sono 361 sparsi in tutto il corpo lungo i principali meridiani energetici del nostro corpo.. o meglio lungo il nostro apparato circolatorio del chakra.. sono posti sul derma della pelle.. possono essere stimolati tramite degli aghi o la semplice pressione per ottenere diversi effetti in base allo Tsubo colpito e la zona di interesse.. essenzialmente la pressione di uno Tsubo implica quattro diverse forme di reazione.. la riduzione delle funzionalità della zona dove si trova lo tsubo.. forza velocità e resistenza del punto diminuiranno.. una seconda reazione può essere quella di alterare la sensibilità del punto colpito aumentando così la percezione del dolore o la semplice sensibilità agli agenti esterni.. una terza alterazione che si può ottenere è quella di poter cambiare il flusso sanguigno della zona interessata aumentando così per esempio il sanguinamento di una zona o la riduzione della perdita di sangue.. infine colpendo gli Tsubo è possibile regolare la contrazione muscolare di una zona imponendo al soggetto movimenti involontari.. gli Tsubo permettono quindi di agire sul corpo umano in una miriade di combinazioni.. la conoscenza degli Tsubo permette senza alcun dubbio un controllo quasi totale sul corpo fisico e spirituale.. è grazie ad essi infatti che noi ninja possiamo effettuare le nostre arti magiche.. il chakra concentrato fuoriesce tramite gli Tsubo manifestandosi nella forma voluta.. da quel che ho capito il trucco sta nel porre la giusta pressione nel punto giusto.. la precisione e la forza sono il mio forte.. sono sicuro di riuscire ad utilizzare al meglio questa abilità.. ho memorizzato tutti i principali 361.. direi che non mi resta che provare..-

    L’espressione del rosso era determinata e sicura di ciò che diceva, il suo pensiero fisso su Nami sembrava ormai non volersi staccare dalle sua mente, non fino a quando la ragazza non fosse guarita, ora spettava a Eureka di dare l’ordine di procedere con l’operazione.

     
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  11. Shu
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    Salvare Nami



    Dopo aver ascoltato Hoshi con attenzione la vecchia replicò:

    Alcune delle cose che hai detto sono giuste, altre sono completamente sbagliate. Innanzitutto togliti dalla testa un collegamento con il chakra o il sistema circolatorio del chakra. Gli tsubo sono particolari punti che hanno effetto su muscoli, tendini e nervi principalmente. Quelli del chakra sono i punti di fuga e vengono manipolati dal clan hyuga di Konoha in modo simile a cui noi manipoliamo gli tsubo tuttavia loro usano il chakra contro il chakra, noi usiamo pressioni su determinati punti. Ricorda bene questa differenza. Inoltre mi hai elencato cosa puoi fare colpendo gli Tsubo ma non mi hai detto a cosa ti potrà servire come medico. Non tirarmi fuori storie sul chakra, hai mezz'ora per studiare meglio il libro e dirmi qualcosa di più.



    [...dopo mezz'ora...]



    Allora? Che mi dici?



    [...dopo la risposta di Hoshi...]



    Molto bene. Ora vedremo se hai capito come fare. Dovrai colpire alcuni miei tsubo, a tua scelta, e causare tutti gli effetti possibili in varie zone. Non ti preoccupare per me, sarò vecchia ma sono ancora in ottima forma.




    OT Zone
    La parte teorica non va molto bene, come avrai capito. Gli Tsubo non c'entrano nulla con i punti di fuga del chakra (per intenderci, quelli che colpiscono gli Hyuga col juuken) ma sono delle cose diverse (altrimenti tutti i chunin potrebbero usare il juuken e questa abilità darebbe dei controlli sul chakra avversario...). Per cui rispiega bene il concetto di tsubo, fa degli esempi di tsubo e descrivi delle situazioni (in ambito medico) in cui l'uso degli Tsubo può esserti utile (non combattimento, ti ricordo che la tipa è una dottoraXD). Probabilmente avrai bisogno di fonti esterne al forum. Se è così dovrai mettere in OT cosa hai usato (libri, enciclopedie o link su internet) preferirei l'ultima cosa (visto che posso verificare la fonte) ma capisco che a volte internet non sia una valida fonte di informazioni. Poi ci sarà la parte pratica. Dovrai usare l'abilità per colpire degli Tsubo e causare i vari effetti (tutti gli effetti almeno una volta). Ti ricordo che è la tua prima prova pratica nell'uso degli tsubo.
    Se questo post va bene ce ne sarà un altro e dopo avremo finito.

    Buon post e scusa per il ritardo.
     
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  12. Hoshikuzu
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    SPOILER (click to view)
    Narrato
    -Parlato-
    ..Pensieri..
    -Terze Persone-


    -Addestramento-
    ..Tsubo II..
    5° Post Attivo



    La faccia perplessa di Hoshi non lasciava scampo al fatto di non aver capito a pieno cosa realmente fossero gli Tsubo. Aveva letto e riletto il libro, ma sembrava che il rosso avesse troppo interpretato la lettura o confuso ciò che stava studiando con argomenti sentiti durante i vari cori ninja. La dottoressa sapeva di certo il fatto suo, per questo il rosso tese le orecchie mentre la donna lo correggeva, doveva imparare e alla svelta.

    -Alcune delle cose che hai detto sono giuste, altre sono completamente sbagliate. Innanzitutto togliti dalla testa un collegamento con il chakra o il sistema circolatorio del chakra. Gli tsubo sono particolari punti che hanno effetto su muscoli, tendini e nervi principalmente. Quelli del chakra sono i punti di fuga e vengono manipolati dal clan hyuga di Konoha in modo simile a cui noi manipoliamo gli tsubo tuttavia loro usano il chakra contro il chakra, noi usiamo pressioni su determinati punti. Ricorda bene questa differenza. Inoltre mi hai elencato cosa puoi fare colpendo gli Tsubo ma non mi hai detto a cosa ti potrà servire come medico. Non tirarmi fuori storie sul chakra, hai mezz'ora per studiare meglio il libro e dirmi qualcosa di più.-

    -Ok ho capito!..-


    Il rosso si sarebbe così messo nuovamente a studiare il grosso libro, che cosa gli era sfuggito, che altro doveva sapere sugli tsubo, più leggeva più gli sembrava di aver riportato alla dottoressa tutto ciò che c’era da dire. La mezz’ora trascorse rapidamente tra un paragrafo e l’altro, i suoi occhi saettavano come impazziti mentre leggeva, la sua vista migliorata e la sua precisione di certo lo aiutavano in compiti come quelli. Terminato di studiare Hoshi si presentò nuovamente al cospetto della vecchia megera pronto a sputare il rospo per la seconda volta.

    -Nella medicina tradizionale gli Tsubo sono i 361 punti, localizzati sul derma in particolari linee energetiche chiamate meridiani, attraverso i quali è possibile accedere al sistema energetico di ogni individuo mediante una particolare sollecitazione attraverso gli aghi o con la pressione manuale.. Ogni Tsubo possiede un nome che ne specifica una caratteristica e la localizzazione anatomica. Ciascuno di essi è collegato attraverso il sistema neurovegetativo ad uno o più specifici organi interni.. esercitando pressione su di essi si è quindi in grado di controllare alcuni aspetti fisici del corpo umano.. Attraverso la stimolazione di ciascuno tsubo mediante aghi, pressioni o moxa, è possibile ottenere effetti terapeutici e antalgici, anche immediati, sull'organo o gli organi ad esso collegato.. Risultati stupefacenti si possono avere in particolare su problemi alla testa, allo stomaco o alla schiena.. gli tsubo in medicina possono essere utilizzati per che so.. ridurre la sensibilità di una zona del corpo ferita.. per ridurre il dolore insomma.. oppure per modificare l’afflusso sanguigno della zona del corpo che viene colpita oppure per rilassare un muscolo teso ed affaticato.. esistono infinite applicazioni di questa arte in medicina!..-


    Terminato di parlare il rosso avrebbe atteso che la dottoressa completasse il suo discorso, sicuramente avrebbe avuto da dire qualcosa in più, dopotutto l’esperta era lei ed Hoshi era li per imparare. Terminata la lezione teorica le cose si fecero immediatamente più eccitanti, sembrava infatti che fosse finalmente giunto il momento di applicare tutto ciò che aveva appreso, la dottoressa sembrava non temere affatto i colpi del rosso, che di certo sarebbero stati decisi ma gentili.

    -Molto bene. Ora vedremo se hai capito come fare. Dovrai colpire alcuni miei tsubo, a tua scelta, e causare tutti gli effetti possibili in varie zone. Non ti preoccupare per me, sarò vecchia ma sono ancora in ottima forma.-


    -Bene ci provo!!!-


    Preso il libro Hoshi avrebbe osservato attentamente il libro che aveva con se per cercare di individuare uno tsubo non troppo dannoso, sembrava che non vi fosse nulla di meglio delle braccia della dottoressa. Dopo aver osservato a lungo la figura rappresentate i vari centri nervosi il ragazzino si sarebbe avvicinato alla donna per colpirla con una prima serie di pressioni. Il primo effetto che voleva provare sulla donna era quello della riduzione delle funzionalità di un arto, sembrava infatti che questo particolare effetto potesse servire più durante un combattimento che altro, tuttavia secondo il parere del rosso poteva essere il più semplice da mettere in pratica. Le sue mani si appoggiarono così sul braccio della donna pronte a premere con forza nei punti esatti, inutile spiegare come il primo tentativo si rivelò essere un totale fallimento. L’unico effetto che riuscì ad ottenere fu un urlo della vecchia addolorata dalla forte pressione esercitata dal bamboccio.

    -Acc.. mi scusi dottoressa.. allora vediamo il punto dovrebbe essere questo.. riproviamo!..-


    La vista perfetta del ragazzo e la sua naturale predisposizione alla precisione di sicuro lo avvantaggiava rispetto gli altri comuni praticanti, sembrava quasi impossibile da credere come il piccolo bastardo riuscisse a premere il punto esatto indicato nel libro dopo un semplice sguardo, ciò che mancava era la giusta pressione. Dopo numerosi tentativi finalmente la prima prova venne agilmente superata, era infatti riuscito a rallentare la velocità dell’arto della donna, con quel punto di pressione tutto il braccio poteva infatti essere rallentato di molto rendendolo più lento del resto del corpo. Una seconda pressione invece bloccò completamente il braccio della dottoressa rendendolo inerme ed incapace di reagire a qualsivoglia stimolo, quell’abilità si stava rivelando più interessante del previsto. Sbloccato il braccio con una terza pressione del punto Hoshi sarebbe andato avanti senza esitare, questa volta avrebbe utilizzato le sue capacità per andare ad intensificare la sensibilità di una zona del corpo fino ad arrivare a ferirla, una leggera pressione era infatti sufficiente a rendere il braccio della vecchia molto più sensibile alle sue sollecitazioni, mentre una seconda lasciò sul braccio della donna un livido segno di una ferita sottocutanea, sembrava che destreggiarsi con gli tsubo potesse realmente rivelarsi più utile del previsto.

    -..non credevo di riuscire a procurarle delle ferite.. mi dispiace dottoressa..-


    Dopo essersi scusato Hoshi sarebbe andato avanti con i suoi allenamenti, cambiato braccio avrebbe tentato di controllare il flusso sanguigno dell’atro aumentandolo prima per poi rallentarlo successivamente, sembrava fosse infatti possibile stimolare più volte lo stesso punto per incrementare notevolmente gli effetti desiderati. L?ultima prova si rivelò invece essere la più difficile, attraverso gli tsubo era infatti possibile far compiere ad altri gesti e movimenti involontari, la prima stimolazione vide il naso del rosso spappolarsi contro il pugno della dottoressa scattato dopo essere stato stimolato dal ragazzino, una mossa poco furba che ora lo vedeva con dei tamponi sul naso. Le successive stimolazioni invece si conclusero positivamente, Hoshi riusciva infatti a muovere il corpo della donna toccandola con un solo dito, poteva muovere un braccio o una gamba o la schiena con l’utilizzo di un solo dito, bastava un po’ di pressione per vedere il braccio muoversi come spiritato da una oscura presenza, certo i movimenti erano rallentati ma non per questo meno veritieri. Ora non doveva far altro che affinare la tecnica, presto avrebbe potuto salvare Nami.

     
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  13. Shu
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    Va abbastanza bene, rispose la dottoressa, ma devi ancora migliorare. Fortunatamente è sufficiente per quello che dobbiamo fare.

    Lui e la donna entrarono in una sala operatoria allestita di tutto punto. La schiena nuda di Nami era visibile da sopra il tavolo mentre tutto il resto del corpo era celato da un telo. Hoshi avrebbe potuto notare che erano segnati dodici punti sulla schiena della ragazza, lungo la spina dorsale, ognuno con un numero diverso.

    Quando te lo dirò dovrai premere gli tsubo che io ti dirò. Mi raccomando non sbagliare, ne va della vita della tua amica.

    La dottoressa quindi si mise ad operare, tagliando ed infilandosi all'interno della schiena dalla parte destra. Quindi cominciò a dire ad hoshi degli Tsubo in ordine sparso fino a fargliene premere 20. Poi si fermò per un istante e poi diede nuovamente ordini ad hoshi. Questa volta gli tsubo erano 40. I comandi si succedevano con una rapidità incredibile, tanto che hoshi non potesse seguirli con una mano sola, o con due sole dita. Avrebbe avuto bisogno di stimolare gli tsubo con tutte e dieci le dita, anche più alla volta. Alla fine, dopo due ore di intervento, Nami era salva.

    Pfiuu, per fortuna ce l'abbiamo fatta...

    OT Zone
    Per prima cosa: ricordati che con gli tsubo puoi causare dolori ma non ferire. Non so se la tua fosse una libera interpretazione per cui lo dicoXD
    Ultima prova: devi premere gli tsubo. Non indicare la loro posizione, descrivi solo a grandi linee la prova. Non serve indicare lo scopo dato che ogni tsubo causa un effetto preciso. Decidi tu se inserire la successione degli tsubo o no. Ovviamente solo descrizione e narrazione.
     
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    ..Il Pianista..


    Finalmente la Dottoressa decise di far intervenire il giovane rosso sulla paziente in pericolo, si era preparato con dedizione e serietà o quasi e ciò lo aveva reso più consapevole sulle sue nuove abilità. Era teso il Chikuma mentre si avvicinava alla schiena scoperta della compagna di viaggi, sapeva benissimo che un solo passo falso sarebbe costato la vita alla ragazza, un errore era più che sufficente per mandare all'aria tutto il lavoro svolto fino a quel momento. Una volta avvicinatosi il ragazzino riuscì a notare che sulla schiena della ragazza erano stati disegnati dodici punti, il che doveva rendere le cose leggermente più semplici, la schiena di Nami sarebbe diventata il pianoforte sul quale avrebbe suonato la sua melodia.

    -Quando te lo dirò dovrai premere gli tsubo che io ti dirò. Mi raccomando non sbagliare, ne va della vita della tua amica.-

    O..ok.. sono pronto!

    Detto ciò il ragazzino si sarebbe sgranchito le mani pronto a farle danzare sulla pelle della ragazza, era conscio delle sue grandi doti, sapeva bene di non poter sbagliare, la sua precisione e la sua vista perfetta avrebbero fatto luce su ogni sua azione, ora che si era allenato a dovere poteva ritenersi impeccabile. La dottoressa quindi non perse tempo ulteriormente, sapeva di non avere molto tempo a disposizione, le condizioni di Nami cominciavano ad aggravarsi con una rapidità spaventosa. Incisa la pelle delle giovane la dottoressa infilò le sue mani con decisione dentro le carni per eliminare il male.

    -Cominciamo!.. due.. tre.. sei.. dieci..-

    Le mani del rosso cominciarono così a saettare da un punto ad un altro per andare a premere la schiena di Nami, sembrava quasi impossibile ciò che stava accadendo, Hoshi riusciva a star dietro a quella raffica di numeri senza perdere nemmeno un colpo, con la precisione che si ritrovava per lui era quasi impossibile sbagliare. Dopo la prima serie ne segui una seconda ed una terza composta sempre da una ventina di pressioni successive, aveva usato entrambe le mani per star dietro all'operazione e doveva ammettere che agire in quel modo sul corpo umano risultava essere piuttosto faticoso. Una berve pausa lasciò il tempo ad Hoshi di asciugare il sudore che ora grondava dalla sua fronte, aveva lavorato spesso sotto pressione ma mai in condizioni del genere su un amica.

    -Non rilassarti troppo ragazzino.. ora arriva il difficile!.. tre.. tre.. sette.. dodici.. dodici.. uno..-

    Dannazione ancora più veloce!!!

    La successione di numeri così riprese dimostrandosi ancora più difficile e lunga di prima, mentre faceva pressione sui punti richiesti Hoshi sembrava quasi pervaso dallo spirito di un famoso pianista di altri tempi, sembrava quasi in uno stato di trans mentre suonava la sua melodia, i suoi occhi saettavano da un punto all'altro mentre le sue dita pigiavano i punti con la dovuta pressione per ottenere gli effetti miracolosi appresi in precedenza. L'operazione continuò per diverse ore, non sa esattamente quanto il ragazzino, la sua mente era altrove in quel momento concentrata in tutto sulla schiena della giovane, non poteva sbagliare. Pian piano tuttavia sembrava che la tensione sul volto della dottoressa calasse, dovevano ormai aver concluso il difficile intervento, ancora pochi colpi e il verdetto sarebbe stato espresso. Le dita e le mani del ragazzino sembravano aver incontrato un tir per la loro strada, sembravano distrutte dopo il duro lavoro, non erano lacerate o cosa ma si poteva notare benissimo lo sforzo a cui erano state sottoposte, indolenzite il ragazzino le ritrasse dopo il segnale della dottoressa.

    -Pfiuu, per fortuna ce l'abbiamo fatta...-

    SIIIIIIIIIIIII!!!

    Un grido di gioia si levò al cielo all'interno dell'ambulatorio seguito da un pesante ceffone da parte della dottoressa che intimava il ragazzino di non esagerare con il baccano, dato il luogo in cui si trovavano ed il paziente ancora sedato. Hoshi non poteva credere di essere riuscito a salvare il male di Nami ormai data spacciata da numerosi dottori. Grande fu la sua gratitudine nei confronti della dottoressa Kureka per i sui preziosissimi insegnamenti e immensa la gioia che esplose nel castello alla notizia di guarigione della compagna di ciurma. Superando ogni avversità il ragazzino aveva migliorato la sua vista rendendola più potente e funzionale nelle tenebre, inoltre aveva appreso la segreta arte della pressione degli tsubo migliorando enormemente le conoscienze mediche da lui apprese, il viaggio con quella stramba ciurma lo stava formando come ninja, ma soprattutto come uomo.
     
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  15. Shu
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    [Il PG Hoshikuzu Chikuma apprende l'abilità in questione. Se desidera può ultimare con un ultimo post.]

     
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14 replies since 11/5/2009, 16:58   495 views
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