Il Cavaliere Misterioso

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  1. Youma Sugi
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    Post Number One
    Colloquio con il
    superiore.


    Il paese, l'unico della piccola isola, si erge su una collina di modeste dimensione. L'isola non ha origini vulcanica ed è composta prevalentemente da colline e pianure (non è quindi montuosa). Al suo confine settentrionale c'è un piccolo porto, luogo in cui siete sbarcati. Vedete che oltre la nave che vi ha condotto qui, ce ne sono altre tre: una possiede un albero maestro, le altre due, invece, ne possiedono tre ciascuna. Ai margini del villaggio vi è una foresta poco ampia, con alberi dalle rigogliose fronde, e al suo interno si dice che vivono, oltre ad animali perlopiù erbivori, un branco di lupi che protegge la città da eventuali invasori. Le mura della cittadina sono di legno, simbolo ulteriore dello stato regredito del paese. Le strade sono piuttosto spartane, e del medesimo stile appare l'esterno delle abitazioni: gli unici posti importanti, oltre alla chiesa ove si devono recare i pg, sono una caserma delle guardie cittadine, una banca ben sorvegliata (che affaccia sulla piazza centrale, fulcro della vita mondana) e l'unica locanda del villaggio, piuttosto malfamata rispetto alle osterie che possono trovarsi nei territori accademici. Da ciò che potete dedurre dall'aspetto esteriore, la maggior parte delle persone che sono per strada sembrano contadini, di rado si vedono uomini (che deducete che siano dei nobili del luogo) scortati da un manipolo di guardie. La chiesa dove è praticato il culto di Netz ha ubicazione ad est della città, circondata da alcune casupole che sembrano essere più arredate e decorose rispetto quelle osservata al centro della città. Ci impiegate una buona mezz'ora per raggiungere la chiesa; dunque la città, benché povera, non è molto piccola. All'esterno della Chiesa, molto sfarzosa rispetto gli standard cittadini, notate che, come se stesse aspettando qualcuno, vi è un sacerdote, sulla quarantina, con una barba brizzolata e una lunga toga rossa, al cui centro è disegnata una luna durante la sua fase calante. Appena da lontano vi vede (ovviamente, vi riconoscete dai cittadini perché avete abiti piuttosto inusuali rispetto la cultura popolare) vi raggiunge, facendo cenno con la mano, come a voler indicare la propria posizione. Dopo avervi stretto ad uno ad uno la mano (è possibile anche rifiutarsi a questa stretta di mano, però il sacerdote assumerà un volto dispiaciuto e rammaricato) comincerà a parlare con una voce spezzata, forse dal fiato, forse dalla paura.

    ‘Salve avventurieri, il mio nome è Nikolas e se non lo aveste capito sono un accolito del culto della luna, il culto neutrale di Netz. So di essere scortese a fermarvi in questo modo per strada, ma abbiamo urgentemente bisogno del vostro aiuto. Vi prego di seguirmi all'interno della nostra chiesa, affinché il mio superiore possa conferire con voi.’

    Se i pg accettano di seguirlo, Nikolas conduce gli avventurieri all'interno dell’edificio. Arrivati in chiesa, i più acuti del gruppo avrebbero potuto notare alcune cose strane. La chiesa è a base circolare e l’ingresso è in posizione opposta rispetto all’altare; molti accoliti, circa una ventina, sono radunati vicino all’uscita e pregano con poca convinzione. Vicino all’altare, stranamente, non ci sono persone: l’impressione è che i chierici evitino di proposito questa zona, come se fossero impauriti da qualcosa o da qualcuno. Dietro l'altera, si erge una statua, probabilmente di Nert: ha le mani congiunte in segno di preghiera e il viso corrucciato; non indossa arma alcuna e sul petto è presente lo stemma che avete intravisto in Nikolas e che potete riconoscere in ognuno degli accoliti intenti a pregare.

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    Improvvisamente da sotto l’altare sbuca una persona vestita con un lungo e pregiato abito talare rosso. I pg capiscono che essa era piegata dietro all’altare e per questo motivo non era visibile ai loro occhi. Appena si accorge della presenza dei ninja, l’uomo si affretta ad andare loro incontro. Mentre si avvicina, il gruppo nota che è alto circa centosettanta centimetri, non ha capelli ma porta una lunga barba bianca, che ondeggia ogni volta che lui compie un passo, ed ha folte sopracciglia caduche. Dimostra circa settant'anni e l’espressione del suo viso è un misto tra preoccupazione, speranza e paura.

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    ‘Salve avventurieri’ dice quindi l’uomo rivolto al gruppo ‘il mio nome è Noris e sono l’alto sacerdote di questo tempio. Come vi avranno già detto noi pratichiamo il culto della luna, un culto neutrale basato sul rispetto di tutte le creature e sull’equilibrio tra le forze del bene e le forze del male. Ma non sono qua per convertirvi, ma per offrirvi un lavoro. Alcuni giorni fa un mio accolito ha scoperto casualmente un passaggio segreto che parte da sotto il nostro altare e conduce nel sottosuolo. Io ignoravo l’esistenza di sotterranei sotto la nostra chiesa e la cosa mi ha stupito molto. Purtroppo l’accolito vinto dalla curiosità ha deciso di avventurarsi nel passaggio segreto da solo, mentre il resto della comunità stava dormendo nelle loro abitazioni. In effetti tutto ciò è successo di notte e l’accolito era in chiesa in quanto era suo compito sorvegliare la zona sacra da eventuali profanatori. Quando arrivai al mattino mi trovai di fronte a una scena raccapricciante: l’accolito giaceva coperto di ferite mortali ai piedi dell’altare e il suo sangue formava una grossa chiazza sul pavimento. Molto del suo sangue era finito sull’entrata del passaggio segreto, che io trovai già chiusa e ciò mi permise di capirne l’esistenza. Non so chi possa aver ucciso in maniera tanto brutale il mio accolito, ma sul pavimento egli scrisse con il suo sangue: non entrate. Stava accennando a scrivere qualcos’altro, ma la morte lo deve aver colto proprio in quell’istante. Decisi allora che nessuno avrebbe varcato il passaggio, se non fosse stato in grado di difendersi dai sicuri pericoli che si celano al di là di esso. Ecco perché vi ho chiesto di venire, per chiedervi di entrare e scoprire cosa si cela sotto la mia chiesa e fare luce su tutta la vicenda. Allora, accettate? ’

    Qualora i pg accettino, il primo problema è come aprire la botola, che non decide di aprirsi, neppure se utilizzata la forza bruta o qualcosa di contundente. Inoltre, dietro al bancone, il sangue dell’accolito non è stato rimosso e imbratta tutto il pavimento sotto l’altare e, in modo particolare, è possibile notare le impronte delle sue mani su un singolo pannello, centrale rispetto all’altare. Se i ninja tentano di sollevare il pannello non ci riescono; probabilmente la manovra per azionarlo deve essere un altro. Alcuni sacerdoti dicono di non sapere niente se si domanda loro qualcosa circa l'interruttore, altri sono talmente atterriti che non rispondono ai vostri quesiti. A quanto pare, qui inizia la vostra missione.

     
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  2. [.:RoUgE:.]
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    意志力は爆発します



    Partenza! Un nuovo mistero da Risolvere.



    _________________________________________________________________________________



    Ormai da un anno Yosuke si stava adoperando con tutto se stesso nell'addestrare un ragazzo che aveva trovato fuori dalle mura del villaggio di Konoha, mezzo morto a causa di alcune ferite da taglio, che ancora, quello si rifiutava di spiegargli come se l'era procurate.
    Hiei si chiamava, e proprio in quei giorni avrebbe sostenuto l'esame per divenire un Genin.
    Aveva solamente 16 anni, ma era un talento, soprattutto nei ninjutsu a base di fuoco, Yosuke ancora faticava a capirne il motivo.
    Quel Giovane presto avrebbe potuto superarlo, poichè quando Yosu compiva un nuovo passo verso la completezza dell'arte ninja, Hiei ne compiva altri dieci...
    Era precoce, troppo precoce...
    Ed era in collera con l'Aburame per avergli salvato la vita.
    Strani i giovani di oggi...
    Ogni giorno da quando lo aveva salvato, quel piccoletto aveva cercato di portare via la vita all'Aburame, ma non era ancora giunto al suo livello, per fortuna...
    Un giorno sicuramente avrebbe voluto combattere con Yosuke, spezzare la sua vita per averlo privato dell'Onore...
    Una cosa era certa, Yosuke si accorse che il suo studente aveva un'indole Malvagia, nera come la tenebra pura, una malvagità aragonabile a quella di Kurai, una cosa pessima per un abitante di Konoha...
    Ma sicuramente prima o poi sarebbe cambiato, o almeno così si augurava il Genin.

    Sono stato scelto per una nuova missione...
    Interessante, un'indagine...
    Con le mie capacità saprò risolvere la situazione salvo gravi imprevisti...
    Bene... domani partirò alla volta del porto ad est, lì una nave mi aspetterà per salpare verso un'isola, lì dovrò ingegnarmi per risolvere il mistero...
    Beh se non altro speriamo che stavolta non ci debba rimettere qualcosa...
    Maledetto Brando di Suna...
    La mia Mano non riprenderà mai la stessa mobilità di un tempo...


    La notte era serena sopra Konoha, mentre Yosuke sistemava accuratamente il suo equipaggiamento all'interno delle apposite sacche, di recente aveva comprato due nuovi foderi per le splendide Daghe gemelle, uno recato sulla parte sinistra della sua cintura ed uno sulla sua coscia destra.
    Finito di preparare l'equipaggiamento Yosu si coricò, impaziente di terminare il suo compito.

    [...]

    Il viaggio non fu poi molto lungo, poichè il Genin procedette rapidamente, mantenendo un ritmo di corsa accettabile, salvo poco più di una mezz'ora di pausa nella quale si fermò in uno dei Boschi di Konoha, al riparo da quell'orribile sole.
    Il Bosco era di buone dimensioni, e Yosuke riuscì per questo con un attimo di attenzione ed alcuni minuti di lavoro a produrre, tramite l'impasto di diversi tipi di erbe curative e del succo di alcune radici, un tonico che nel corso della missione sarebbe potuto essere utile per curare probabili ferite istantaneamente.
    Non era alle prime armi con la conoscenza delle erbe, quindi era abituato ad individuare le erbe impiegate in tali medicinali ninja.
    Un Tonico in più, significava un'opportunità in più, per questo Yosuke trovandosi in un bosco di dimensioni accettabili pensò di prepararne uno[Abilità convenzionale: Conoscenza delle Erbe].
    Era partito in anticipo rispetto all'orario di imbarco, quindi quella pausa era stata prevista già in precedenza.
    Fu così che inserendo il tonico appena ricavato nell'apposita tasca porta tonici, che l'Aburame riprese il suo viaggio.
    La sua colonia era assopita, per questo non richiedeva molto del suo chakra, ma presto, sentiva che avrebbe dovuto farne uso.
    E senza riserve questa volta.
    Mentre poco distante scorgeva il porto, gli venne in mente di consultare l'avviso di missione.
    Interessante, i nija coinvolti erano tre, e solamente due di essi Genin.
    Uno studente in una missione di livello C?
    Aveva coraggio, oppure era uno stolto.
    Beh, entrambi di Oto, quindi magari erano affiatati e si conoscevano... molto bene.
    Non ci volle molto al Genin ad imbarcarsi sulla nave che conduceva all'isola, dalla quale avevano richiesto intervento accademico, ed anche il viaggio fu relativamente breve.
    Yosuke rimase per tutta la durata a fissare l'isola, affacciato al bordo della nave, sul ponte precisamente.
    Non gli andava di sedersi e riposarsi, si era preparato dormendo molto i giorni precedenti.

    Ho intenzione di riscuotere la mia paga...
    Così se Hiei supererà l'esame potrò ricompensarlo...
    Bah... sicuramente tenterebbe di uccidermi anche stavolta...
    Marmocchio...


    La terra era vicina, l'inizio della sua missione si avvicinava con essa.
    E poi eccola l'isola.
    La Nave attraccò al molo, e Yosuke rapidamente raccolse il suo zaino e si portò a terra, non erano molti i passeggeri, quindi se anche i suoi due compagni fossero scesi da quella nave avrebbero potuto vedere una figura completamente ammantata di nero, con varie cinghie e borchie cingergli i pantaloni stretti e con due occhiali scuri e tondi sul volto.
    L'avrebebro potuto benissimo riconoscere come ninja accademico di Konoha dal coprifronte che esso recava sempre al suo posto, in fronte.
    Nel caso Yosu avesse riconosciuto una coppia di shinobi di oto avrebbe detto:

    Salve...
    Yosuke Aburame, Genin della Foglia, se non sbaglio voi siete i miei due compagni...
    Beh piacere di fare la vostra conoscenza, i vostri nomi?


    Yosuke avrebbe ascoltato le presentazioni dei suoi due compagni con la stessa espressione plastica e statica, senza mostrare alcuna emozione particolare, ne interesse ne disinteresse, non avrebbero potuto capire alcun che di lui e quello che stesse pesando in quel momento.
    Una volta che i due ebbero finito, Yosuke prese di nuovo la parola:

    Allora, io propongo di recarci alla Chiesa di Neltz...
    Là ci daranno dettagli e spiegazioni...
    Che ne dite?


    La sua Voce era come al solito quasi metallica ed atona, era inquietante relazionarsi con Yosuke Aburame, forse molto più che con altri Aburame.
    Nel caso non ci Fossero state obbiezioni Yosuke avrebbe annuito, ed avrebbe consultato l'avviso di missione, sul quale era indicata più o meno chiaramente la strada per raggiungere tale edificio.
    Yosuke fu costretto a passare in mezzo alla cittadina, e poté notare la forte arretratezza di essa rispetto a Konoha o agli altri villaggi ninja.
    La povertà si faceva sentire... e questo voleva dire solamente una cosa, che il genin espresse in un sibilo a bassa voce rivolto ai suoi compagni:

    Attenzione ai furti....

    Quel posto era si povero, ma esremamente grande, tanto che per riuscire ad intravedere la chiesa Yosuke dovette, insieme agli altri, camminare per circa una mezz'ora.
    Tsk, la chiesa era strana, sembrava quasi cilindrica dall'esterno.
    Ma Yosuke non aveva interesse per essa, ma ne aveva alc ontrario per un ometto sulla quarantina che sembrava aspettare qualcuno, ed infatti se ne stava fuori dalla porta del sacro luogo.
    In lontananza Yosuke ebeb modo di squadrare completamente l'uomo, sembrava essere un civile, nessun segno particolare che fosse lui il richiedente?
    Un chierico?
    Interessante...che genere di cose spaventano gli uomini di fede?
    Ancora pochi passi e Yosuke ed i suoi compagni giunsero nelle vicinanze dell'uomo, che subito tese la mano a tutti e tre.
    Quel gesto a Yosuke fece riaffiorare l'immagine mentale della sua mano, staccata dal polso e sanguinante a terra.
    Un Brivido gli percorse la schiena, ma dopo un attimo di esitazione strinse moderando la forza la mano dell'uomo.

    Piacere di conoscerla, Yosuke Aburame, Genin della Foglia.

    Subito dopo l'uomo iniziò a parlare:

    Salve avventurieri, il mio nome è Nikolas e se non lo aveste capito sono un accolito del culto della luna, il culto neutrale di Netz. So di essere scortese a fermarvi in questo modo per strada, ma abbiamo urgentemente bisogno del vostro aiuto. Vi prego di seguirmi all'interno della nostra chiesa, affinché il mio superiore possa conferire con voi.

    La sua voce era strana, quasi afafnnata, o forse impaurita, o forse parlava semplicemente in maniera strana.
    Yosuke non se ne curò più di tanto, lui era abituato a spaventare involontariamente le persone.

    Certo, ci faccia strada...

    Il chierico fece entrare il Gruppetto nella chiesa, che come Yosuke aveva notato era a pianta circolare, molto ricca e sfarzosa rispetto al paese, ma di certo non come Villa Aburame, già era sempre stato ricco fin dalla nascita, anche se non l'aveva mai sfoggiato.
    Un gruppo di Circa venti monaci pregavano, ma invece di avvicinarsi all'altare sembravano discostarsi da esso, quasi ne avessero timore...
    Qualcosa gli diceva che era proprio l'altare l'inizio di tutto.
    Ad un tratto una persona sbucò da sotto l'altare, forse era accucciata dietro di esso, e frettolosamente si spostò per ricevere gli shinobi Accademici.
    Un Vero e proprio monaco, con una lunga barba, il volto solcato da mille ruche di esperienza ed anzianità, ma preoccupato, intimorito ed atterrito da qualcosa...
    Qualcosa che presto sarebeb stato svelato anche ai ninja lì presenti.

    Piacere, Yosuke Aburame, Genin della Foglia...

    Yosuke non tese la mano, perchè il vecchio iniziò a parlare, probabilmente avrebbe spiegato la situazione...
    Perfetto...

    il mio nome è Noris e sono l’alto sacerdote di questo tempio. Come vi avranno già detto noi pratichiamo il culto della luna, un culto neutrale basato sul rispetto di tutte le creature e sull’equilibrio tra le forze del bene e le forze del male. Ma non sono qua per convertirvi, ma per offrirvi un lavoro. Alcuni giorni fa un mio accolito ha scoperto casualmente un passaggio segreto che parte da sotto il nostro altare e conduce nel sottosuolo. Io ignoravo l’esistenza di sotterranei sotto la nostra chiesa e la cosa mi ha stupito molto. Purtroppo l’accolito vinto dalla curiosità ha deciso di avventurarsi nel passaggio segreto da solo, mentre il resto della comunità stava dormendo nelle loro abitazioni. In effetti tutto ciò è successo di notte e l’accolito era in chiesa in quanto era suo compito sorvegliare la zona sacra da eventuali profanatori. Quando arrivai al mattino mi trovai di fronte a una scena raccapricciante: l’accolito giaceva coperto di ferite mortali ai piedi dell’altare e il suo sangue formava una grossa chiazza sul pavimento. Molto del suo sangue era finito sull’entrata del passaggio segreto, che io trovai già chiusa e ciò mi permise di capirne l’esistenza. Non so chi possa aver ucciso in maniera tanto brutale il mio accolito, ma sul pavimento egli scrisse con il suo sangue: non entrate. Stava accennando a scrivere qualcos’altro, ma la morte lo deve aver colto proprio in quell’istante. Decisi allora che nessuno avrebbe varcato il passaggio, se non fosse stato in grado di difendersi dai sicuri pericoli che si celano al di là di esso. Ecco perché vi ho chiesto di venire, per chiedervi di entrare e scoprire cosa si cela sotto la mia chiesa e fare luce su tutta la vicenda. Allora, accettate?


    Tsk, è stato ucciso un uomo, la scritta non entrate faceva presagire una brutta storia, ma quei soldi servivano per il regalo di Hiei...
    Non ci pensò neanche un attimo, il suo coraggio non veniva scalfito per così poco:

    Io Accetto, e cercherò di risolvere la situazione.
    Ha altre informazioni utili per noi?


    Nel caso il Vechcio avesse risposto alla domanda di Yosuke, esso avrebeb annuito, e poi si sarebeb distanziato alcuni metri da esso, ed avrebbe con un gesto della mano chiamato anche i compagni, quella parte della missione era fondamentale, ma anche estremamente odiosa...
    Ma da buon ninja, Yosuke doveva chiederlo...

    Dobbiamo semplicemente decidere chi sarà il Caposquadra della Missione...
    Odio questo momento, ed odio litigare...
    Quindi se per voi non è un problema mi assumerò io la responsabilità di guidare il gruppo... sono un ottimo esploratore...
    Ovviamente se siete contrari esprimetevi e troveremo un'atra soluzione.


    Yosuke avrebbe atteso che gli altri replicassero alla sua proposta, o in maniera affermativa o negativa, nel secondo caso avrebbe ascoltato le altre proposte, senza seccarsi in maniera alcuna.

    Indipendentemente dalla soluzione presa, Yosuke avrebbe iniziato ad avvicinarsi alla botola, ancora macchiata dal sangue del chierico morto...
    Avrebbe provato ad aprirla con tutta la sua forza, ma si accorse che quell'affare non accennava a muoversi neanche di un centimetro...

    Un interruttore nascosto?
    Il superiore dovrebbe sapere dove si trova...


    Così Yosuke raggiunse il vecchio richiedente della missione e disse:

    Non possimao aprirla a mani nude... ci deve essere un interruttore, per caso lei sa dove esso sia situato?
    Se si la prego di indicarmelo...


    Se la risposta del chierico fosse stata negativa, Yosuke si sarebbe portato al centro della chiesa, ed avrebbe detto, irrorando la sua colonia assopita con del caldo chakra:

    Non impressionatevi, non faranno alcun danno...
    Sono come dire...i Miei alleati, e troveranno il meccanismo di apertura...


    Una quantità di chakra pari a Basso venne dunque rilasciata, portando alla piena attività i Kikkaichu dei quali il clan Aburame si Faceva fregio da generazioni.
    Bastò un semplice ordine, un pensiero, vista la grande affinità tra Yosu ed i suoi simbionti, che avevano appreso a comunicare reciprocamente attraverso la telepatia.

    Allora, la questione è semplice...
    Tutti voi disperdetevi all'interno della chiesa... cercate una cosa rassomigliante ad un interruttore, oppure ad un pulsante o un meccanismo a chiavi... qualsiasi cosa sia riferibile ad un congegno in grado di far scattare il meccanismo di quella botola.
    Adesso partite!


    Una grande nuvola nera si levò dal corpo di Yosuke, disperdendosi in tutta la chiesa, alla ricerca di quello che il controllore aveva richiesto.
    Tutti gli insetti distruttori di Yosuke vennero impiegati nell'opera, quindi avrebbero potuto ricoprire un'ampio raggio ed i loro organi sensoriali raramente sbagliavano, essendo anche in grado di percepire fonti di chakra.
    Gli insetti avrebbero dunque cercato l'interruttore, rientrando a cibarsi di chakra nel caso la loro autonomia stesse raggiungendo il limite, per poi ripartire all'istante.
    In quel modo Yosuke sperava di trovare l'interruttore facilmente[Utilizzo 4 Slot Insetti Distruzione].

    Non ho tempo da perdere...

    Yosuke mentre teneva sotto controllo i suoi piccoli si voltò verso i due compagni di missione e disse, a prescindere se fosse stato decretato caposquadra o no:

    Ragazzi, se volete fare domande ai monaci nel frattempo non trattenetevi, oppure provate a cercare l'interruttore.. così faremo in un lampo!

    Sarebbe stata solamente questione di tempo, ovviamente se il meccanismo di apertura fosse stato in quella chiesa e non altrove.
    Yosuke si spostava gradualmente assieme ai suoi insetti, in modo da mantenerli sotto controllo, poichè non era ancora ai massimi livelli di dominazione della sua Hijutsu.
    Avrebbe setacciato ogni angolo della chiesa tramite i suoi Kikkaichu, finalmente al sua abilità si dimostrava necessaria!

    Avanti..
    Presto entrerò in quella botola ed eliminerò qualsiasi cosa vi si nasconda...
    Voglio tornare a casa al massimo domani...



    Chakra: 250/260
    Vitalità: 150/150

    CITAZIONE
    Conoscenza delle Erbe "Base" [1]

    Tramite insegnamenti medici, i ninja sono in grado di riconoscere alcune erbe medicinali presenti nei boschi ed individuarle. Con un semplice pestello ed una piccola quantità d'acqua, saranno in grado di creare pozioni terapeutiche da poter utilizzare efficacemente entro 8 ore. Il requisito base dell'abilità è, oltre l'abilità medica, la presenza di un ambiente naturale favorevole. L'unico difetto dei medicinali è il loro sapore aspro, che lo renderanno per niente appetitoso.
    Per individuare gli elementi e prepararli per la creazione della pozione saranno necessari almeno 30 minuti, alla fine dei quali sarà disponibile un qualsiasi tonico minore. Non sarà possibile creare tonici da guerra.
    [Richiede Abilità medica "Base"]
    [Da genin in Su]

    意志力は爆発します



     
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  3. marq1
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    SPOILER (click to view)
    Narrato
    Pensato
    Parlato
    Titolo


    Chapter 0 - Tempio di Netz




    Io,Rhuya Hokoama,il Mamba Nero di Oto fui chiamato a rapporto.
    Mi era stata assegnata una missione di rango C e addirittura,da come sembrava,la richiesta di aiuto giunta all'Accademia era stata inviata fuori dal territorio accademico.
    Con una nave presa in un preciso porto avrei potuto raggiungere il luogo appuntato nella lettera ricevuta.

    Ero eccitato per la nuova avventura,oltretutto era da tempo che qualcuno non finiva sotto la mia morsa.


    […]



    Dopo aver raccolto l’equipaggiamento ninja e il coprifronte lasciai Oto alle prime luci dell’alba e mi diressi verso la costa dove una nave mi stava aspettando.
    Preferii marciare per quasi tutto il viaggio all'interno delle foreste poichè la mia velocità di marcia aumentava grazie alla mia segreta abilità .
    Avevo molta strada da fare e mi ci vollero circa tre giorni per raggiungere quel porto,mezzo deserto,in cui ad aspettarmi vi erano quattro cinque marinai.

    Rhuya Hokoama?!
    Si,vediamo di partire all’istante.

    La mia risposta fu immediata e senza replicare quest’ultimi iniziarono a preparare la nave per partire.
    Al momento della partenza vi era un bel tempo,speravo solamente che le condizioni atmosferiche si sarebbero rivelate stabili.
    I serpenti non amano bagnarsi.

    […]

    Passai molto tempo ad osservare l’orizzonte con la mente sgombra da qualsiasi pensiero.
    Iniziai a ricordare le varie battaglie in cui avevo combattuto , non vedevo l’ora di svegliare i miei demoni,di uccidere,ma purtroppo quei marinai mi facevano comodo,non potevo di certo saziarmi con il loro sangue anche se la tentazione c’era e si faceva sentire.
    Aprii quel foglio di carta dove l’Accademia aveva scritto anche il numero dei miei compagni e da dove provenivano.

    Uno di Konoha,mannaggia.

    Odiavo gli shinobi della Foglia.
    Con stupore notai che il terzo membro della comitiva era uno studente di Oto .
    Non vedevo l’ora di incontrarlo e assaporare qualche suo talento .Il suono sfornava abilità di continuo,dovevo di certo tenermi in qualche modo aggiornato.

    […]

    Raggiunsi l’isola dopo che i marinai avevano ,per ben cinque minuti,urlato al mondo la classica parola “terra!”.
    Ignoravo la motivazione di tutta quella felicità,probabilmente erano navigatori alle prime armi .
    Scesi dalla barca con innaturale calma, portando il mio sguardo su tutte le colline visibili che probabilmente coprivano ampia parte dell’isola.
    Da lì non riuscivo ad intravedere nessun villaggio,davanti a me si estendeva una piccola foresta che probabilmente separava la costa con il centro abitato .
    Vi erano poche persone al molo , fu per questo che riuscì a riconoscere l’Aburame della Foglia ,anche se l’ultima volta aveva un abito decisamente meno strano di quello che indossava in quell’occasione.
    Mi avvicinai a lui sorridendo dall’interno del colletto alto del vestito.

    Anche tu qui Aburame della Foglia.
    Rhuya Hokoama,ricordi ?


    Sapevo ,senza nemmeno chiedere,che il foglioso faceva parte della spedizione dell’Accademia.

    [...]

    Dopo aver atteso l'arrivo del terzo ninja ,che squadrai da capo a piedi, ascoltai la proposta del foglioso.

    Si, non perdiamo altro tempo.

    Furono quelle le parole che uscirono dall'interno della "vestaglia" poichè la bocca veniva coperta da quest'ultima.
    Dall'esterno erano visibili solo i capelli e i miei occhi neri,allo studente poteva bastare questo per ora.
    Ci inoltrammo verso il centro dell'isola notando ,raggiunto il centro abitato,l'enorme differenza tra quel paese e quello di Oto.
    Solo osservando la fortezza di legno che circondava la città si poteva capire in quale stato era rimasta la società di quell'isola.

    Furti? Se vogliono ritrovarsi le braccia attaccate al corpo da contadini che si ritrovano faranno bene a stare lontano dal sottoscritto.

    Risposi al consiglio dell'Aburame con infinita arroganza,ma non verso lui,ma verso quelle persone rimaste all'età della pietra.
    Non osservai poi molto di quello che avevo affianco infatti,in quel momento,cercavo solamente di intravedere la chiesa che dovevamo raggiungere.
    Dopo una buona mezz'ora di viaggio riuscimmo a trovare ciò che stavamo cercando.
    Una chiesta abbastanza ornata all'esterno ,rispetto alle case dei contadini , s'innalzava verso il cielo .
    Il mio sguardo si fermò su una figura davanti all'edificio del Dio Netz,infatti vi era un uomo sulla quarantina,con barba brizzolata e una strana tunica rossa,che sembrava ci stesse aspettando.
    Si catapultò verso di noi con uno sguardo tipico di quelli che hanno atteso impazientemente il nostro arrivo.
    Osservai con interesse il simbolo che il "sacerdote" , se così poteva essere definito, aveva raffigurato sulla tunica.

    Luna in fase calante,bel simbolo.

    CITAZIONE

    Salve avventurieri, il mio nome è Nikolas e se non lo aveste capito sono un accolito del culto della luna, il culto neutrale di Netz. So di essere scortese a fermarvi in questo modo per strada, ma abbiamo urgentemente bisogno del vostro aiuto. Vi prego di seguirmi all'interno della nostra chiesa, affinché il mio superiore possa conferire con voi.


    Strinsi la mano di Nikolas portando la stessa poi all'interno della tasca interna in cui avevo posizionato con cura prima di partire le Carte Ninja.
    Avrei di certo immagazzinato tutte le informazioni che potevo in quei piccoli fogli .
    All'interno della chiesa i miei occhi poterono incrociare quelli di pochi seguaci che sembravano pregare con poca convinzione.
    Davanti a noi , nella parte opposta all'ingresso, vi era la statua di un uomo che con tutta certezza doveva essere Netz.
    Non gli diedi molta importanza,la priorità ora era venire a conoscenza dei dettagli della missione.
    Ad un tratto da dietro l'altare fece la propria comparsa,come una talpa,un vecchio che doveva essere il sacerdote del tempio poichè possedeva abiti molto più pregiati di Nikolas e aveva un'espressione molto più saggia di quest'ultimo.
    Si avvicinò a noi quasi fossimo la sua unica speranza.
    Il mio chakra iniziò a fluire nella Carta Ninja.[Consumo : Bassissimo][Trascrizione Carta ninja]

    CITAZIONE
    il mio nome è Noris e sono l’alto sacerdote di questo tempio. Come vi avranno già detto noi pratichiamo il culto della luna, un culto neutrale basato sul rispetto di tutte le creature e sull’equilibrio tra le forze del bene e le forze del male. Ma non sono qua per convertirvi, ma per offrirvi un lavoro. Alcuni giorni fa un mio accolito ha scoperto casualmente un passaggio segreto che parte da sotto il nostro altare e conduce nel sottosuolo. Io ignoravo l’esistenza di sotterranei sotto la nostra chiesa e la cosa mi ha stupito molto. Purtroppo l’accolito vinto dalla curiosità ha deciso di avventurarsi nel passaggio segreto da solo, mentre il resto della comunità stava dormendo nelle loro abitazioni. In effetti tutto ciò è successo di notte e l’accolito era in chiesa in quanto era suo compito sorvegliare la zona sacra da eventuali profanatori. Quando arrivai al mattino mi trovai di fronte a una scena raccapricciante: l’accolito giaceva coperto di ferite mortali ai piedi dell’altare e il suo sangue formava una grossa chiazza sul pavimento. Molto del suo sangue era finito sull’entrata del passaggio segreto, che io trovai già chiusa e ciò mi permise di capirne l’esistenza. Non so chi possa aver ucciso in maniera tanto brutale il mio accolito, ma sul pavimento egli scrisse con il suo sangue: non entrate. Stava accennando a scrivere qualcos’altro, ma la morte lo deve aver colto proprio in quell’istante. Decisi allora che nessuno avrebbe varcato il passaggio, se non fosse stato in grado di difendersi dai sicuri pericoli che si celano al di là di esso. Ecco perché vi ho chiesto di venire, per chiedervi di entrare e scoprire cosa si cela sotto la mia chiesa e fare luce su tutta la vicenda. Allora, accettate?


    Accetto .

    Come storia era interessante,oltretutto se c'era un morto la situazione per me era : trovare l'assassino e nei migliori dei casi ucciderlo,se quel sacerdote me l'avesse permesso.
    Yosuke ci prese in disparte per iniziare una prassi molto noiosa e molte volte anche inutile.
    Senza nemmeno ascoltare con interesse le parole del foglioso scaricai il ruolo di caposquadra all'Aburame.

    Dimostri buone capacità,per me puoi essere caposquadra.

    Il parere dello studente non mi interessava.
    Sciolta la mini riunione notai da lontano come l'Aburame si stava impegnando a cercare di aprire la botola con la sola forza bruta.
    Con sorpresa quest'ultima non sembrava aprirsi e in reazione a questa bizzarria la mia mente iniziò ad elaborare qualche ipotesi.
    In tutta quella storia qualcosa iniziava a combaciare poichè la vittima era entrata nel passaggio segreto di notte e guarda caso nelle tuniche degli adepti lì presenti vi era rappresentata quella luna calante.

    Mi avvicinai all'Aburame:

    Qui c'è qualcosa che inizia a quadrarmi,sta a sentire:
    L'uomo che è riuscito ad entrare in quel passaggio è riuscito ad aprire la botola di notte.
    Ora guarda la figura rappresentata sulla tunica di Nikolas e degli altri.

    Feci una pausa.

    Quella luna potrebbe essere la soluzione al problema.

    Mi rivolsi poi all'anziano sacerdote che ci aveva illuminato sui dettagli della nostra missione.

    Ho tre domande per lei.

    La mia voce si fece più seria.

    Uno...di notte la luce della luna colpisce l'altare per caso?
    Due..ci illumini sul significato del simbolo che voi adepti di Netz avete sui vostri abiti.
    Tre..Dove erano situate le ferite sul povero uomo? E' un dettaglio di notevole importanza intuire la capacità dell'assassino nell'uccidere,se è un ninja le cose si coimplicano.



    Prima di fare qualsiasi cosa attesi la risposta del vecchio,per me era inutile sprecare energie con quel dubbio in testa.
     
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  4. noi.
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    Sbuffai.

    « Sei nuovo, sei inesperto e sappiamo bene il temperamento eccessivamente violento con cui affronti i tuoi compagni. »

    « Quello non era un mio compagno, semplicemente stavamo discutendo su cosa fosse la libertà personale. Ecco tutto. »

    « Quello?! Quindi di cosa stavi parlando con quellI che ieri mattina sono finiti in ospedale, fortunatamente senza nulla di grave? Mugiwara, qui sei un numero, non dimenticartelo. Farai quello che ti è stato detto, come ti è stato detto. In caso di dubbi farai capo al tuo compagno. »

    Sbuffai una seconda volta.

    ---

    Non riuscì a togliermi dalla testa quella dannata discussione per tutto il viaggio, del resto però non potevo certo dirmi insoddisfatto completamente. Ero stato scelto per una missione, giunto da poco al villaggio poteva ritenersi un onore, ma forse era da intendere più semplicemente come una prova. Un test a cui venivano sottoposti tutti gli studentelli.
    Il rango era infatti alto per un ninja della mia levatura, a dimostrazione vi era anche la composizione globale del team, di cui guarda caso ero l'elemento meno preparato. Sbuffai.

    ---

    Sceso dall'imbarcazione non ebbi difficoltà ad intravedere il resto del gruppo, come loro probabilmente non avrebbero avuto nessun problema ad individuarmi, mi avvicinai quindi, osservando l'aspetto bizzarro del ninja di Konoha per abbandonare poi la sua figura con lo sguardo mentre questi si presentava. Ora l'attenzione era tutta per il mio "superiore".

    « Mugiwara Kaku. »

    Osservandomi anche per pochi secondi non si poteva fare a meno di pensare che fossi una persona fuori forma: pallido, profonde occhiaie a segnarmi gli occhi ed un fisico asciutto che appariva ancor più mingherlino in quella felpa grigia di almeno una taglia più grande. Le mani non si scostarono dal tascone della maglia, rimanendovi celate come timide conigliette nella tana, mentre i neri capelli, tagliati molto corti prima della partenza, rimanevano coperti dal cappuccio. Il coprifronte legato al quadricipite sinistro, rosso, era l'unica nota di colore del mio vestiario.
    Seguì quindi i personaggi a cui mi era stato chiesto di fare da spalla, preoccupandomi unicamente d'imparare ed osservare come si muovono i veri ninja, così non ebbi alcun chè da obbiettare quando si prodigarono per raggiungere il luogo d'incontro con il cliente, tenendomi sempre due passi indietro alla coppia.
    Il paese era uno schifo, ma non me ne interessai minimamente, notando tutt'al più la differenza estetica dei singoli quartieri, di come, avvicinandoci alla parte dedicata al culto, gli edifici parevano acquisire un certo tono, lasciando intendere la ricchezza dei loro inquilini.
    Ci volle più del previsto per raggiungere quella che evidentemente era la costruzione più sfarzosa della comunità, trovando ad attenderci un uomo che sembrava ansioso di fare la nostra conoscenza, così mi presentai al pari dei miei compagni, accompagnando la voce con una vigorosa, ma non violenta, stretta di mano.

    Una volta entrati, per quanto possibile dalla mia posizione, cercai fin da subito di farmi un quadro generico della planimetria dell'edificio, guardando con sospetto l'assembramento dei fedeli nella parte più lontana dal centro ritualistico della chiesa. Un dubbio, che venne poi confermato in seguito, sulla ragione del loro strambo comportamento.
    Il sacerdote, che si presentò come Noris, biascicò qualcosa riguardante la situazione che aveva portato alla richiesta d'aiuto all'Accademia, spiegando in maniera sommaria gli avvenimenti che avevano condotto alla scoperta del passaggio.

    « Certo non son venuto fin qui per tornarmene a casa. »

    Risposi lasciandomi andare in un ampio sorriso divertito, seguendo poi l'Aburame a qualche passo dall'anziano. Era giunto il momento di stabilire una linea di comando all'interno del gruppo, e lo shinobi della Foglia si propose come capo comitiva, cosa a cui non risposi neppure, trovando inutile avanzare repliche quando il secondo ninja del Suono aveva accettato senza alcuna obbiezione. Iniziammo così la nostra indagine, chi in maniera più teatrale, chi cercando di capire più a fondo la situazione, io semplicemente cominciai con l'osservare il sangue sappreso.
    Ascoltando le domande di Rhuya, incuriosito specialmente dalla prima, mi volsi ad osservare con attenzione l'eventuali aperture presenti nelle pareti, cercando d'ipotizzare come la luce vi penetrasse, inoltre quel pannello su cui erano presenti le impronte del monaco, sicuramente aveva qualcosa a che fare con tutta la faccenda. Lasciando qui perdere temporaneamente la botolo in se stessa, provai ad esercitare diverse pressioni, cercando d'intuire dai segni di sangue come lo sventurato vi avesse agito.

    « Io avrei una curiosità. Come può dire che i pericoli si celino oltre la botola? Potrebbe darsi che la vittima abbia permesso ad altri di entrare, forse era in combutta con personaggi che avevano interesse a penetrare nei sotterranei, ed una volta ottenuto ciò che volevano hanno tentato di uccidere l'unico testimone. A questo proposito, vorrei saperne di più sul cadavere. Era da molto che faceva parte dei fedeli? »

     
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  5. Youma Sugi
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    Post Number Two
    Misteri da
    svelare.

    ─ Cercando le erbe nel bosco circostante al villaggio, l'aburame non avrebbe trovato tutti gli ingredienti necessari per completare la fabbricazione di un 'tonico coagulante minore'. Tuttavia, spendendo nella ricerca altro tempo, forse prezioso, avrebbe potuto creare, con le sole erbe, un 'tonico di ripristino minore'.

    Alla domanda del nuovo proclamato capogruppo, cioè se il venerando sacerdote sia a conoscenza dell'ubicazione di un interruttore, quest'ultimo, inarcando le sopracciglia, avrebbe indicato il pannello dove conducono le macchie di sangue, ormai radicate sul pavimento, affermando che quello possa essere la soluzione del problema, per quanto evidente. Alle successive domande, si preoccupa di fornire agli avventurieri risposte soddisfacenti:

    ‘Dunque, la luna in fase calante è l'emblema della nostra divinità, Nertz. Ella professa la dottrina della non-violenza e rispetta tutti gli esseri viventi che abitano queste lande; la nostra fede è basata sul rispetto dello "ius naturalis", cioè il diritto naturale che ogni essere vivente consegue alla propria nascita, che precede, per importanza, i "diritti positivi", ossia quei diritti che sono il prodotto della società e dei singoli Stati; inoltre, leggenda vuole che Ella sia nata proprio durante il periodo della luna calante, e nello stesso periodo si annovera la nascita del nobile Trahr, fondatore di questo culto nonché primo uomo a dedicare la propria vita ai sacri insegnamenti della nostra divinità. Da come potete ben intuire, il simbolo che ci rappresenta è soltanto un particolare che ci ricollega alla storia di Nertz.’ esordisce l'anziano signore, che, nel raccontare la storia della propria divinità, esprime la sua naturale predisposizione al dialogo ‘Sono sicuro che la luce lunare non filtra nella chiesa, se non attraverso le vetrate ’ quindi indica le varie vetrate, dai mille colori, ognuna delle quali rappresenta una storia (ed in ognuna di esse potete riconoscere Nertz, con caratteristiche simile a quelle della statua) ‘ Per quanto riguarda il povero Marcus, pace all'anima sua, è stato trovato in questa chiesa con profonde ferite sull'addome e sul torace. Sembra quasi che sia stato assalito da una belva. Era un bravo adepto, con un brillante futuro se fosse rimasto in vita. Sono ormai un paio di anni che entrato a far parte del nostro culto e non ho mai sentito il bisogno di rimproverarlo. Escludo categoricamente che abbia fatto infiltrare qualcuno nella nostra Chiesa: era un uomo introverso, i cui unici amici eravamo noi che condividevamo la sua stessa passione. Inoltre, la Chiesa di notte è chiusa dall'interno ed è impossibile entrare o uscire senza le chiavi: non mancando nessun mazzo di chiavi all'appello, ho dedotto che ci fosse qualcosa di tremendo lì sotto. ’

    Dopodiché si allontana dal gruppo e, avvicinandosi all'altare, comincia a pregare in memoria della morte di Marcus, spingendo gli altri sacerdoti ad imitarlo. Per quanto riguarda la missione, il più inesperto del gruppo trova, fortunosamente, la soluzione dell'enigma. Esercitando una forte pressione verso l'interno del pannello, questo si attiva permettendo alla botola di aprirsi. Probabilmente, l’accolito ha scoperto la cosa per caso, cadendo rovinosamente sopra di esso durante la notte. Aperto il passaggio, i pg vedono una scala intagliata nella pietra che scende nei sotterranei bui e silenziosi. Scendendo queste scale, i ninja si ritrovano in un corridoio in pietra scavato nel terreno, le cui pareti sono costituite da mattoni di scarsa qualità. L’accolito tornando verso il passaggio ha perso molto sangue e i pg lo possono vedere sul pavimento formare una specie di cammino. Proseguendo per il corridoio si giunge in una grande stanza circolare. Possono notare palesemente che la stanza è in uno stile chiaramente diverso rispetto al corridoio: è totalmente costruita in marmo bianco, il soffitto è a cupola e sui lati sono presenti molte statue raffiguranti diverse divinità che i ninja non hanno mai visto. L’impressione che i pg hanno, guardando l’architettura della stanza, è che sia aliena ai canoni normalmente diffusi nella regione e che la struttura abbia moltissimi anni. In fondo alla stanza è presente un’ara ricca di iscrizioni e bassorilievi; le iscrizioni sono criptate: è necessario avere la giusta intuizione o assoldare un traduttore per capire cosa dicono. Il maestro di scuola, così chiamato un'intellettuale della città, è capace di farlo, ma vuole sicuramente qualcosa in cambio e la sicurezza che nei sotterranei non vi siano mostri di sorta. Le scritte dicono questo:

    ‘Oi Draapic dinolapa lde nebe ndoof il scora ronide eid valeciria id Olomsian. Meprotto hec li iom ronide sperittare mrepes il nebe, nientarena el etucrar lefamiche e poriterrà l'inerdo ni uttte el rerte noscoteiu. Oi e li oim rupopg id dinolapa vocihamoin utte le vinditai edl nebe, fiafcenh luinomuil al strona datras e ic nsicilgnoo mprese eln dignobi. Sutqeo mpiote e satot rutsoctoi meco mbolsoi ledel ostrne neub nenztonii e rasa li ripom ied nantti hec nio ficerheedimo. Ech al cape ias noc uttti oin e onc te tetorel hec ti cingaci a stireavi li ouglo craso.’


    Il pavimento è costituito da mattonelle bianche, ma un fitto strato di polvere le sovrasta impedendo ai pg di vederle. Macchie di sangue sono invece presenti nella stanza e conducono verso il passaggio a destra. Tutto il corridoio e la stanza sono costruiti in marmo bianco e sembra che nessun uomo vi abbia messo piede da molto tempo. Le pareti del corridoio sono piene di affreschi malamente conservanti a causa di una infiltrazione d’acqua. Da quel poco che possono capire i ninja sembrano scene eroiche, con paladini intenti a sconfiggere creature malvagie. Giunti nella stanza il gruppo nota che tutte le pareti e il soffitto sono dipinti. Il tema più ricorrente sono figure di satiri e ninfe intenti in giochi amorosi. In un angolo della stanza è però raffigurato un uomo intento a parlare con un satiro. Il suo aspetto è benevolo e bendisposto. Sotto sono presenti alcuni scritte criptate nel medesimo modo:


    ‘Oi Draapic gelsoglu la ima miziiaca noc el rateruec led oscbo. Im megnoeipr a rutscorei un metiop rospes di orol, chefifan ventnodii chena sise stimonite lelad strona defe e romepott id feeddrnei stqeue rauterec ntaiivnolce inof lala retmo. Li moetip arsa li smolboi lelad iam mista ein rolo ncfritnoo e rgeraso ni ezmoz al ieloc, li iup nicivo sibisopel lala rater. La curtasmenie i ritisa rnainvnvo in acep onnotal dia ripelico glide miniuo. Meco coamnsperi i ritisa im nohano setognnia i servi led rolo cotan fepretori: sose non e tasto mia velartoi a susnen muoo e rasa ntatmoadra lnaoretme rep raoeingnzei, rep tseatraet al stnaor iziicmaa. Hic citare i irvse id usoqte ctano id rnefot is ritisa arsa oscdrtanieo da orol icmao rep peemsr.’


    Ancora più sotto di questa iscrizione, ne è presente un'altra conservata talmente male che non permette la decifrazione dell'intero scritto. Soltanto il verso centrale ha superato le brutalità del tempo ed i ninja, con qualche difficoltà, riescono a leggere le lettere che lo compongono:


    ‘………
    usiqet itiel sirtiteta
    leled nfnie arninmatoi
    rep aencvre e rep cthotbsei
    nha orl sopto etcno gutagai
    ………’


    Le macchie di sangue proseguono lungo il corridoio e si inerpicano su un basso strato di macerie causate dal crollo parziale del soffitto. I pg, se vogliono, possono superare le macerie senza problemi e proseguire il loro cammino.

    image

     
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  6. [.:RoUgE:.]
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    意志力は爆発します



    Botola, Tunnel, Iscrizioni, ma anche Sangue...



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    Recupero il Chakra speso per attivare innata, visto che non si è avverata la condizione.

    Yosuke venne proclamato capogrupo anche dagli altri due ninja, più per convenienza che per reali e superiori capacità.
    La Domanda che Yosuke porse al Vecchio monaco trovò risposta, contrariamente a quanto si era aspettato.
    Infatti delle tracce di sangue portavano ad un pannello, quello che doveva essere la chiave di tutto, ma che Yosuke aveva tentato di aprire non riuscendoci.
    Rhuya era stato già suo compagno di una missione, quindi conosceva parte delle sue abilità, ma ciò che in questo incarico si sarebbe dimostrato fondamentale era la sua abilità di riportare su speciali carte, indizi oppure conversazioni intere.
    Il Sospetto dell'otese era che la botola potesse essere aperta solamente di notte e con la luce lunare.
    A questa affermazione, che per qualche sorta di motivo poteva avere un senso, Yosuke non diede molto conto, anche se era lecito chiedere al monaco.

    Beh di certo sarebbe un meccanismo poco ortodosso, ma prova a chiedere ugualmente, magari si apre davvero in quel modo...
    Comunque mi sa che tutto gioca su quel pannello insanguinato...
    Kaku sta già armeggiandovi, quindi io procuro una cosa che raramente si trova in profondità...
    Della luce...


    E così Yosuke si congedò dal compagno otese, per recarsi dai monaci ancora immersi nella preghiera, non gradiva disturbare le persone, ma quel fattore sarebbe stato necessario forse, comunque era sempre bene essere prudenti.
    Così Yosuke cercò mettendo una mano sulla spalla ad uno dei monaci più esterno agli altri, e quindi in modo da arrecare il disturbo minore, di attirare l'attenzione, poi con tono gentile e calmo, avrebbe detto:

    Di grazia, mi scusi ma dovendoci avventurare in dei sotterranei, quindi senza illuminazione, mi viene in mente di chiedere a voi gentili monaci 2 Torce che possano illuminare il nostro cammino.
    In questo modo termineremo la missione senza intoppi, potete soddisfare la mia umile richiesta?


    Nel caso il monaco avrebbe accettato la richiesta di Yosuke, esso avrebbe atteso che le due torce richieste gli venissero consegnate, poi dopo un lieve inchino si sarebbe congedato, raggiungendo i presi dell'altare, dove Kaku applicando una forte spinta sul pannello, aveva attivato il meccanismo di apertura.

    In caso contrario avrebbe ringraziato il monaco e si sarebbe congedato da esso.

    Yosuke con un gesto chiamò Rhuya, nel caso non se ne fosse accorto, e subito si sarebbe portato vicino a Kaku, ed avrebbe detto:

    Molto bene... sembra che il nostro compito sia finalmente iniziato...
    Ah... giusto, venendo quì ho fabbricato uno di questi tonici... servono per reintegrare il chakra...
    Tieni, potresti averne bisogno, e ricordati che rimangono solamente 5 ore prima che i suoi effetti diventino nulli...
    Adesso se nessuno ha nulla in contrario io scenderei quella scala...


    E così fece, consegnando nel caso gli fossero state donate, due torce ai suoi due compagni.
    Scesa la scala, Yosuke si accorse subito delle tracce di sangue lasciate dall'uomo ucciso, e questo gli riportò alla mente uno di quei libri che aveva letto sulle guerre ninja.

    Da ora in avanti... attenzione.
    L'ultimo dia sempre uno sguardo sul retro.
    Procediamo, e tenetevi pronti a tutto...


    Il Gruppo dunque si ritrovò in un corridoio molto ampio, costruito con mattoni scadenti, grezzi.
    Yosuke decise che la via sicuramente era quella di seguire le tracce lasciate involontariamente dal monaco, probabilmente tentando di fuggire da qualcosa, ma cosa?
    Lo strano corridoio ricordò a Yosuke un libro che aveva letto a proposito di un Minotauro rinchiuso in un labirinto, nel quale divorava ogni pazzo che vi si avventurava...
    Dannazione, di sicuro non potevano esistere uomini toro...ma strane bestie di sicuro, Castlevania ne era infestata.
    Chissà se lì era giunto dal sotto suolo qualche strano abominio, distruttore di vite e nemico della moralità.
    La probabilità che si trattasse di ninja non era ancora stata scartata, visto che Yosu conosceva alcune tecniche particolari in grado di far assumere agli uomini i tratti delle bestie.
    Il genin continuò a procedere avanzando nel corridoio in testa al gruppo, cercando di mantenere l'attenzione, di estendere ogni sua percezione, in modo da poter reagire ad eventuali attacchi.
    Dopo poco il gruppo si ritrovò in una stanza alla fine del corridoio, con pianta circolare e completamente in marmo bianco, ingrigito da ere di polvere.
    Quella architettura era molt diversa da quella della chiesa sovrastante o dalla città stessa, quasi fosse stata costruita da stranieri o popolazioni di altri luoghi del mondo.

    Statue... sembrano essere divinità, proprio come Nertz...
    E quelle?
    Vediamo...


    Yosuke notò sul muro alcune iscrizioni impolverate, e che non riusciva a capire, ma era convinto che quello era solamente un codice e non una lingua particolare...
    Così dopo averle spolverate con una mano, si rivolse ai suoi compagni e disse con aria leggermente annoiata:

    Queste iscrizioni non sembrano essere stte scritte in una lingua differente alla nostra, magari sono solamente messaggi criptati...
    Ma non riesco a tradurli... o decriptarli...
    Voi avete un'idea?
    Penso che siano informazioni importanti...
    Perchè non provi, Kaku... la tua intelligenza ci ha permesso di entrare, forse sarai in grado di risolvere anche questo enigma...


    Enigmi nel sottosuolo, gallerie oscure sotto una chiesa...
    Di certo andando avanti il gruppo avrebbe capito più cose, ma adesso Yosu non riusciva a trovare una spiegazione.
    Così rimase ad aspettare che il suo compagno di squadra riuscisse a venire a capo dell'enigma.
    Intanto teneva d'occhio la stanza e le zone oscure nei dintorni, non voleva venir colto di sorpresa.

    Chakra: 260/260
    Vitalità: 150/150






    意志力は爆発します



     
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  7. noi.
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    Ci volle qualche attimo in più del previsto, ma l'intuizione si rivelò esatta e dopo l'ennesimo tentativo un secco suono del pavimento mi diede conferma dell'apertura della botola. I compagni, nel frattempo mi si avvicinarono, mentre il capo gruppo frugando in una tasca ne estrasse una palletta, porgendomela mi spiegò cosa fosse facendomene dono. Evidentemente si trattava di un preparato artigianale, forse prodotto dallo stesso Aburame, ma non feci domande ringraziando semplicemente con un cenno della testa.
    Era tempo di andare e le tracce di sangue che s'intravedevano nello scuro cunicolo erano un monito a fare molta attenzione, del resto qualunque cosa ci fosse stata la sotto aveva già causato una vittima, così mi inoltrai al seguito di Yosuke, assicurandomi di rimanere al centro della formazione, in un certo senso eccitato dal tipo d'avventura che mi stavo apprestando a vivere.

    Una volta all'interno del cunicolo, prima, e della grande stanza a volta, poi, vagando con lo sguardo non era difficile notare l'enorme differenza della struttura sotterranea in confronto agli edifici in superficie, non certo per la logica diversità delle costruzioni per loro stessa natura, ma presentavano elementi distintivi che anche un occhio poco esperto come il mio poteva individuare. Non fui troppo sorpreso nel vedere le statue, me lo sarei aspettato nel sotterraneo di una chiesa seppur, fino poco tempo prima, nemmeno il membro più di spicco dell'ordine ne fosse a conoscenza, ma erano raffigurazioni differenti da quella grande immagine sacra presente dietro l'altare e questo suggeriva, se non altro, che probabilmente il complesso interrato era stato edificato da persone esterne al villaggio, o comunque differenti da coloro che poi si stabilirono in quel presidio.

    Le tracce di sangue proseguivano, seguendo un secondo corridoio sulla destra, al cui interno erano visibili alcune macerie, probabilmente prodotte da un piccolo crollo della volta, ma fu il leader ad attirare la mia attenzione prima che potessi addentrarmici, facendomi un'esplicita richiesta a cui diedi subito risposta. Del resto, nonostante iniziassi già a sentire l'orgoglio del Campione arrampicarmisi su per il gargarozzo, restava pur sempre il capo e quello, al mio orecchio, parve proprio un ordine.

    « Vediamo... oi draapic dinolapa lde nebe ndoof il scora ronide eid valeciria id olomsian. »

    Rilessi mentalmente la scritta un paio di volte, prima di lasciarmi sfuggire alcune considerazioni ad alta voce.

    « Di certo i caratteri sono facilmente comprensibili, quindi l'idea di un codice non è da scartare... seguendo questa idea quindi... questo potrebbe essere 'Io', infatti andando avanti a leggere si possono individuare semplici articoli anagrammati.Questo... » dissi indicando un piccolo gruppo di lettere « sembrerebbe un 'che'. Seguendo la semplice logica dell'anagramma, molte parole brevi assumono un senso. Avete qualcosa per annotare? »

    Chiesi, sperando di non dovermi memorizzare tutte quelle parole per tradurre l'intero testo. In ogni caso, con alcune difficoltà su alcune parole, dedotte poi grazie all'interezza delle frasi riaggiustate, il testo fu chiaro.

    CITAZIONE
    Io draapic paladino del bene fondo il sacro ordine dei cavalieri di olomsian.
    Prometto che il mio ordine rispetterà sempre il bene, annienterà le creature malefiche e riporterà l'ordine in tutte le terre conosciute. Io e il mio gruppo di paladini invochiamo tutte le divinità del bene, affinché illumino la nostra strada e ci consiglino sempre nel bisogno. Questo tempio è stato costruito come simbolo delle nostre buone intenzioni e sarà il primo dei tanti che noi edificheremo. Che la pace sia con tutti noi e con te lettore che ti accingi a visitare il luogo sacro.

    « Le uniche due parole che non riesco a ricostruire sono queste due nella prima frase, ma penso si tratti di nomi e quindi senza qualcuno che sappia qualcosa a riguardo sarà impossibile dedurli. »

    Mi discostai così dalla parete, dando quindi un'occhiata al corridoio da cui non s'intravedevano tracce di sangue, ma le pareti seppur in pessime condizioni presentavano delle decorazioni a cui non riuscivo a dare una forma definita.

    « Di la... » indicando il cunicolo segnato dal passaggio del prete morto « non ci sono disegni come questi, oltretutto si vedono delle macerie. Penso che forse potremmo trovare altre iscrizioni di qua. »

    Curandomi poco di eventuali adesioni alla proposta, mi lanciai in una veloce esplorazione, trovando una seconda camera interamente affrescata con immagini di strane creature antropomorfe, ma non era quello che solleticava il mio interesse e quando gli occhi si soffermarono sull'immagine di un uomo in armatura, che pareva proprio lo stereotipo del paladino, non ci volle molto ad individuare la seconda incisione.
    Rimaneggiando ancora le lettere, una dopo l'altra, le parole assumevano un senso arrivando, alla fine, ad avere un testo chiaro e comprensibile.

    CITAZIONE
    Io draapic suggello la mia amicizia con le creature del bosco. Mi reimpegno a costruire un tempio presso di loro, affinché diventino anche essi testimoni della nostra fede e prometto di difendere queste creature incantevoli fino alla morte. Il tempio sarà il simbolo della mia stima nei loro confronti e sorgerà in mezzo al cielo, il più possibile vicino alla terra. Al curtasmenie i satiri vivranno in pace lontano dai pericoli degli uomini. Come ricompensa i satiri mi hanno insegnato i versi del loro canto preferito: esso non è mai stato rivelato a nessun uomo e sarà tramandato oralmente per generazioni, per trasmettere la nostra amicizia. Chi recita i versi di questo canto di fronte ai satiri sarà considerato da loro amico per sempre.

    ... ... ...
    questi lieti satiretti
    delle ninfe innamorati
    per caverne e per boschetti
    han lor posto cento agguati
    ... ... ...

    Ricongiungendomi ai compagni, dopo aver condiviso tutto quello a cui ero giunto, volsi lo sguardo a Yosuke, in cerca di un qualche suggerimento su come sarebbe stato meglio procedere.


    RiepilogoAcquisito 'Tonico di ripristino minore'

    chakra: 100
    vitalità: 125
     
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  8. marq1
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    SPOILER (click to view)
    Narrato
    Pensato
    Parlato
    Titolo


    Chapter 1 – Seconda dimensione



    Il sacerdote rispose alle mie tre domande lasciandomi senza dubbi ,era stato molto chiaro nel suo discorso e tutto ciò che aveva pronunciato era stato immagazzinato dal sottoscritto con l’utilizzo delle Carta Ninja .[Consumo : Bassissimo][Trascrizione Carte Ninja : Risposte alle tre domande ]

    Perfetto! risposi alzando lo sguardo verso le vetrate in cui gli artisti avevano raffigurato Netz .
    Immerso nei miei pensieri ragionavo su ciò che il religioso aveva appena precisato.
    Di sicuro escludevo il coinvolgimento di altri ninja,chi colpirebbe un uomo sull’addome per poi addirittura lasciarlo vivo ?
    Non era da me credere a qualche bestia mitologica ma in quel momento iniziai a tenere in considerazione tale ipotesi .
    Mentre ero avvolto nei miei pensieri fissando quelle vetrate riuscii ad udire qualcosa muoversi ,qualcosa che faceva parte di un meccanismo.
    Vidi Yosuke farmi un cenno ,quest'ultimo si stava dirigendo nei pressi dell’altare dove lo studente di Oto era appena riuscito ad aprire la botola.

    Bene.

    Forse come ricompensa o come precauzione in caso di attacco Yosuke donò un tonico artigianale a Kaku che aveva dimostrato di possedere un buon intelletto.
    Mi posizionai alla sua destra e senza nemmeno sfiorarlo,perché alcuni avrebbero potuto immaginarsi una pacca sulla spalla,pronunciai con un lieve sorriso in viso :

    Tutto frutto della fortuna o del ragionamento ?

    Il sorriso si fece più marcato .

    L'importante è il risultato finale.

    Era giunto il momento di inoltrarsi nel vivo della missione.
    Raccapricciante era notare quel sangue finire anche al di sotto di quella botola dove sembrava esserci una specie di passaggio segreto.
    Il primo ad andare fu Yosuke e poi lo studente, era mio compito invece cercare di proteggere la comitiva da minacce provenienti alle spalle della stessa .
    Atterrai sul nuovo suolo con lo sguardo diretto in avanti e con la mano sinistra in prossimità della wakizashi,pronto a posizionarmi davanti allo studente in caso di strane sorprese.

    Via libera.

    Ero consapevole oltretutto che davanti ai miei occhi quello studente non sarebbe poi stato in grado di difendersi e visto che aveva dimostrato di essere bravo negli enigmi dovevo proteggerlo per la buona riuscita della missione.
    Odiavo proteggere qualcuno ma in quell’occasione lo avrei fatto per il semplice motivo che avevo intenzione di ritornare a casa il più presto possibile e con dei danari in tasca.
    Iniziammo a inoltrarci sempre più in quel corridoio formato da mattoni grezzi ,tipici dell’isola,cercando di essere pronti per qualsiasi attacco o trappola.
    Ad un tratto facemmo ingresso in una stanza circolare molto ampia costruita con marmo bianco.
    Addirittura il soffitto era stato costruito a cupola, particolare che sicuramente escludeva il fatto che quei poveri contadini in superficie fossero riusciti tempo addietro a costruire qualcosa del genere.
    Anzi, tutto ciò era stato edificato da una civiltà straniera. Ne ero convinto.
    Il mio sguardo si posò sulle statue lì presenti che avevano tratti sconosciuti .
    Quella botola era stata quasi una specie di passaggio in un’altra dimensione.
    Con le mani in tasca mi avvicinai ulteriormente a Yosuke osservando quelle scritture presenti sulla parete dove anche lo studente stava guardando.
    Kaku fu incaricato dall’Aburame a risolvere quell’enigma e alla domanda se qualcuno avesse avuto qualcosa su cui annotare la soluzione mormorai:

    Tranquillo,te leggi . Ci penso io a trascrivere il tutto.

    Cambiai carta senza nemmeno muovere il vestito ed altro chakra dal Tantien fluì nel rispettivo foglio immortalando il messaggio decriptato all’interno di essa.[Consumo: Bassissimo][Trascrizione Carte Ninja : 1° Iscrizione decriptata]
    Seguii Kaku senza pronunciare parola.
    Lo studente riuscii senza problemi a decriptare anche un secondo messaggio posizionato sotto una statua di un paladino che osservai bene .
    Quel ragazzo era da tenere sott’occhio anche al di fuori della missione. [Consumo: Bassissimo][Trascrizione Carte Ninja : 2° Iscrizione decriptata]

    Ritornammo a rapporto davanti al leader della missione.
    E ora come procediamo Yosuke ?



    Rhuya Hokoama Genin
    Forza: 300
    Velocità: 300
    Riflessi: 300
    Resistenza: 300
    Agilità: 375

    Chakra: 56/60
    Vitalità:14/14
    imageTesta: 60/60
    imageBraccioSx: 50/50imageBusto: 100/100imageBraccioDx: 50/50
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    Esplorazione, domande che necessitano risposte



    _________________________________________________________________________________



    Non ci volle molto a quel piccoletto Otese a decriptare quei messaggi scritti sul muro, anche se parte di essi era illeggibile, oppure alcune parole non potevano essere ricondotte ad alcun che, la sua intuizione fu più che buona.
    Il suo compagno di villaggio con quell'abilità di Trascrizione segnava in contemporanea tutte le informazioni estrapolate dallo studente da quei complicati codici.

    Molto bene, credo che queste parole abbiano un significato profondo, e sicuramente che si interseca con la nostra indagine...
    Vediamo....
    Parla di un paladino che strinse un patto con creature dei boschi...
    E forse queste gallerie portano proprio al tempio da lui costruito, il primo tempio.
    E' probabile che la creatura che ha fatto a brandelli quel monaco fosse solamente un lupo, o una creatura simile, arrivata in queste gallerie tramite una strada che potrebbe collegare questa chiesa di Nertz con uno dei tempi che il paladino promise di costruire nel bosco, per onorare l'amicizia con tali creature...


    Yosuke fece poi una pausa, riprese fiato, ed estraendo con destrezza una sigaretta stropicciata dal suo pacchetto, la accese con il suo fido accendino, traendo una profonda boccata rigenerante.
    I suoi compagni dopo aver completato quella splendida traduzione abbinata alle carte di Rhuya, tornarono nei pressi del Genin della foglia, che intanto continuava a fumare la sua sigaretta.
    Espirando del bianco fumo Yosuke rispose a Rhuya, che chiese in proprosito a quale sarebbero state le prossime mosse del gruppo.

    Beh se non sbaglio a destra di questa stanza continuano le tracce di sangue, quindi mi piacerebbe prima verificare tramite l'ausilio dei miei Insetti se le zone da quella parte siano realmente sicure, cadere in un agguato di bestie feroci non mi rallegrerebbe molto.
    E' anche vero che forse il Monaco superiore potrebbe conoscere quelle leggende...
    E potrebbe dunque conoscere il nome del paladino, e l'altra parola che non siamo riusciti a decifrare...


    Fece un'altra pausa per prendere fiato...

    Per questo chiedo a te Rhuya, viste le tue capacità, di tornare di sopra e porre alcune domande al Monaco anziano.
    Magari chiedigli anche se è a conoscenza di altri templi nella zona, e che cosa sa dei boschi intorno alla cittadina.
    Ricorda, più cose abbiamo con noi, più facile sarà prevenire sfortunati eventi...
    Beh nel tempo che tu starai di sopra, io e Kaku rimarremo quaggiù, in modo tale che egli posa coprirmi le spalle mentre mi concentro per esplorare più avanti...
    Se ci sono questioni vi prego di esporle...
    Altrimenti procediamo come deciso...


    Nel caso non ci fossero stati problemi riguardo alle sue disposizioni, Yosuke avrebbe fatto cenno a Kaku con la testa di seguirlo, e muovendosi più silenziosamente possibile, sarebbe giunto all'estremità delle macerie, a destra della stanza in marmo bianco, il sangue oltrepassava quei cumuli.
    Yosuke li avrebbe osservati bene, assieme al soffitto, come a voler capire se si fosse trattato di una frana.

    Bene, adesso tieni la torcia bassa e guardami le spalle, io invio gli insetti dall'altra parte...

    Una piccola quantità di caldo chakra affluì dal Tantien di Yosuke fino a dove la sua colonia di insetti si annidiava, portando l'intero sciame alle sue piene potenzialità, sia fisiche che sensoriali[Slot Tecnica Base; Attivazione Innata: Basso].
    Gli insetti erano in grado di ricevere fonti di chakra, cibandosene vi erano abituati, e per di più i loro sensi erano differenti da quelli umani, e di certo non avrebbero avuto alcun impedimento a muoversi al buio.
    Un semplice ordine mentale, ed una grande quantità di insetti distruttori iniziò a volare in avanti, lentamente.
    Yosuke ordinò loro di captare ogni fonte di chakra al di là delle macerie, assieme ad ogni altra cosa che avrebbero potuto classificare come dannosa per il loro ospite e per la sua compagnia di shinobi.
    Avrebbero cercato di ottenere più informazioni possibili osservando l'ambiente ed eventuali creature, che avrebbero rappresentato il problema maggiore[Utilizzo 4 Slot Insetti].

    Cercate di individuare congegni che possono essere ricondotti a meccanismi di atttivazione, fili tesi, pulsanti, mattoni evidentemente in rilievo, dopo di che riferitemi ogni cosa, ne va della missione.

    Gli insetti furono dunque inviati, si muovevano lentamente, poichè i loro sensi erano distesi al massimo, occupati solo a soddisfare gli ordini di colui che da sempre li aveva cibati della sua forza vitale.
    Un legame fortissimo, che nessuno poteva spezzare.
    Yosuke dunque sarebbe rimasto concentrato, in attesa di eventuali novità o stranezza da parte degli insetti, che avrebbero potuto comunicare mentalmente con il loro controllore in qualsiasi istante.
    E quindi venire richiamati da lui in qualsiasi momento, poichè non potevano resistere per dei periodi di tempo lunghissimi all'esterno del suo corpo.
    Quindi quando ne avrebbero avuto bisogno, sarebbero potuti tornare all'interno del corpo di Yosuke, per rifocillarsi di chakra.

    Spero vivamente che sia tutto tranquillo...
    Dimmi Kaku, tu perchè ti sei imbarcato in una missione di tale livello?
    Devi essere molto coraggioso, e questo è da ammirare...


    Aspettava, aspettava il ritorno del Genin del Suono, ed aspettava il responso dai suoi alleati.
    Intanto il tempo scorreva.

    Chakra: 250/260
    Vitalità: 150/150



    意志力は爆発します



     
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  10. marq1
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    SPOILER (click to view)
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    Chapter 2 – Secondo colloquio con Noris



    Ascoltai tutto il ragionamento dell'Aburame cercando tuttavia di non respirare il fumo della sua sigaretta.

    Le ferite dell'adepto assassinato lasciano pensare ad un lupo o un orso , siamo vicini alla soluzione.Aggiunsi serio a fine discorso per puntualizzare un altro dettaglio importante.

    Mi voltai verso le macerie , per poi posizionare il mio sguardo sulla botola.
    L'ordine di Yosuke sul da farsi fu chiaro : dovevo ritornare in superficie per chiedere al sacerdote qualcosa in più sulla leggenda del bizzarro paladino.
    Noris era l'unico uomo che poteva sapere qualcosa su tutta quella storia .

    Okay,ci penso io.

    Incrociai le braccia,quando fui colto da un dubbio.

    Potrei prenderlo per il collo e trascinarlo qui con la forza se non vuole scendere? Chiesi con ironia a Yosuke.

    [...]

    Ritornai in superficie notando Noris davanti all'altare pregare probabilmente in memoria della vittima.
    Non volevo disturbare “il suo colloquio con il dio Netz” così mi limitai a fare dei cenni con la mano destra in modo tale da attirare silenziosamente la sua attenzione verso di me .
    Se Noris non avesse notato la mia presenza non avrei potuto far altro che disturbarlo,non era da me essere cordiale dopotutto,così mi sarei portato alla sua destra .

    Mi scusi,ho da chiederle una cosa .
    Potrebbe gentilmente scendere sotto ? Ci sono alcune iscrizioni sulle pareti che narrano di una leggenda che forse lei conosce .
    La scorterò personalmente non si preoccupi.
    dissi mostrando lievemente la wakizashi.
    I miei compagni ci aspettano .


    Se il sacerdote avesse accettato la proposta avrei condotto quest'ultimo nei sotterranei in modo tale che Yosuke avrebbe avuto modo di spiegare con più chiarezza ciò che il gruppo desiderava sapere.

    In caso contrario nella mia mente sarebbe nata in un lampo la tentazione di prenderlo al collo e strangolarlo ,ma per sua fortuna in quel caso avrei solamente preso parola :

    Avrebbe dovuto accettare la mia richiesta e quella dei miei compagni anche per rispetto verso il vostro adepto.

    Avrei atteso alcuni secondi,quella mia frase poteva far cambiare idea al sacerdote .

    Va bene anche così,le domanderò tutto ciò che vogliamo sapere.
    Allora,esigo massima precisione.
    Vi sono altri templi in quest'isola ?
    Ci descriva qualsiasi cosa del bosco e quali animali o creature di qualsiasi genere gironzolano all'interno di esso.
    E con creature di qualsiasi genere intendo anche fate,gnomi ...anche solo per sentito dire.


    Feci una pausa prima di affrontare il tema più "scottante".

    E ora arriva il nocciolo della questione.
    Conosce la storia di un paladino e di un sacro ordine di cavalieri vissuti in quest'isola? Dica tutto quello che sà,anche il particolare più irrilevante potrebbe essere di vitale importanza per noi e per il futuro di questa chiesa.


    Il mio sguardo si fece più serio per incutere maggior paura al sacerdote ,la mia figura pallida mi permetteva di intimorire la maggior parte delle persone.
    Ogni parola che sarebbe uscita dalla bocca del sacerdote sarebbe stata impressa in un’altra carta ninja grazie a un altro bassissimo di chakra diretto dal tantien alla mano sinistra.[Consumo : Bassissimo] [Trascrizione Carte Ninja : Risposta iscrizioni da parte di Noris.]




    Rhuya Hokoama Genin
    Forza: 300
    Velocità: 300
    Riflessi: 300
    Resistenza: 300
    Agilità: 375

    Chakra: 55/60
    Vitalità:14/14
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  11. Youma Sugi
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    Post Number Three
    Attacco del
    demone.

    ─ La risoluzione di tutti i quesiti e di tutte le prove finora poste, galvanizza il pg Mugiwara Kaku, che durante le prossime due ore potrà beneficiare di un bonus di una tacca a tutte le statistiche.

    Il genin di Oto ripercorre a ritroso la strada del tempio sotterraneo, per informare i sacerdoti delle nuove, strabilianti scoperte. Noris non avrebbe accettato di scendere nei sotterranei, per paura che si celasse qualcosa che avrebbe potuto ledere alla sua salute, ma si sarebbe mostrato cordiale e collaborativo in caso di eventuali domande. Se fosse stato mostrato il codice a Noris e gli fosse stato chiesto di anagrammare e di scoprire il significato delle parole grazie alle sua vasta cultura in materia religiosa, riesce a decifrare la parola 'Olomsian', il cui reale significato è 'Solomnia'. All'udire di questa parole, si crea molto turbamento e un gran vociferare si ode nella stanza, con accoliti che si scambiano di tanto in tanto sguardi preoccupati. Noris non conosce per quale motivo la sua chiesa sia collegata al tempio dei cavalieri di Solomnia e ne è turbato, dato che la natura dei due credi è molto diversa. Per quanto riguarda la morfologia del bosco, risponde che i territori circostanti al villaggio sono stati esplorati e non vi è nulla di riconducibile a quanto scritto nel codice, fuorché la possibile, quanto improbabile, presenza di passaggi segreti non ancora scoperti. Di templi, eccetto la Chiesa di Nertz, dice che non ve n'è sicuramente presenza; anche di fate, gnomi o altre creature fantastiche ne ignora l'esistenza e dava quasi per certo che non esistessero (o almeno non su quest'isola), invece, di creature normali, afferma che è possibile trovare esemplari di animali comuni (quali leprotti, volpi e altri piccoli mammiferi) ed è leggenda che un branco di lupi, governato da un'esemplare alfa, protegga il villaggio e gli animali del bosco. Quindi, prega al Genin (e a tutto il gruppo in seguito) di scavare a fondo sulla questione e di capire in che modo i cavalieri dell'ordine di Solomnia siano collegati al culto di Nertz.

    Nel frattempo, al piano di sotto...

    ... quando gli insetti sorpassano le macerie, si può udire un urlo agghiacciante pervadere la stanza e risuonarenei corridoi fino a raggiungere, come eco lontano, il piano di sopra. Gli insetti non hanno tempo di raggiungere il loro padrone, poiché dal buio fuoriesce una sorta di abominio; il demone è un essere dalla forma antropomorfa alto circa 3 metri, dotato di lunghe ali. Il suo corpo è coperto da una corazza naturale molto spessa che lo rende molto difficile da danneggiare. Ha lunghi e radenti artigli su entrambe le mani, sui quali si può scorgere la presenza di sangue secco; i ninja possono dedurre che sia stato esso ad uccidere l'accolito che l'altra notte si era recato nelle segrete. Probabilmente, il demone si era rifugiato in questo sotterraneo da tempi immemorabili e attendeva che un essere vivente lo risvegliasse. L’accolito prima e i pg in seguito hanno svolto questo compito, destandolo dal suo sonno e suscitando la sua ira.

    ─ Se il pg Rhuya Hokoama volesse prendere parte alla battaglia, impiegherà l'intero round per raggiungere il luogo di battaglia. Non potrà compiere alcuna azione offensiva.
    ─ Il gruppo, formato da Mugiwara Kaku e Yosuke Aburame, sarà considerato come 'sorpresi dall'avversario'. Invito, dunque, a prendere nota degli eventuali malus, presenti in Regolamento -> Regole Gioco Avanzato -> Scontri Multipli -> Tempistica.

    Il demone incalza loro, avvicinandosi selvaggiamente ai pg.
    Dai suoi ansiti animaleschi e dai suoi ringhi, potete capire che sia privo di qualsivoglia forma di intelligenza, al massimo può conservare un vago istinto di sopravvivenza, seppur sembra che sia offuscato dall'ira. Si catapulta sul più inesperto del gruppo colui che finora ha brillato per ingegno e deduzione, e, prima di sferrare un sonoro attacco tramite gli artigli, tra i suoi versi animaleschi si possono comprendere delle sillabe che vanno a formare una parola, apparentemente senza senso.

    « PaDrAiC!!!! »

    Il primo attacco è un affondo con la mano destra, utilizzando come arma i lunghi ed affilati artigli che possiede. Nel frattempo, se lo studente avesse provato ad abbozzare una difesa, la mancina sarebbe scattata rapida a compiere un fendente, sempre tramite gli artigli, che mirasse alla parte alta del torace, pericolosamente vicino al collo. Al termine dell'offensiva, non avrebbe assunto alcuna posizione difensiva; sembrava perlopiù portato alla rude offensiva, curando evidentemente poco la parte difensiva: poteva essere un ottimo pertugio per portare gli attacchi. Per quanto potesse essere fisicamente superiore ai singoli ninja, questi potevano vantare della superiorità numerica. Inoltre, era strano, molto strano, che in un tempio di bene si trovasse una creatura talmente maligna. La missione era ancora lungi dal risolversi, questo era certo.

    ─ I riferimenti numerici degli attacchi del demone, come anche tutte le altre info sullo stesso, è possibile trovarli nell'apposito topic delle schede della quest.

     
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  12. [.:RoUgE:.]
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    意志力は爆発します



    Agguato, un Demone del mondo Antico



    _________________________________________________________________________________



    Non ci volle molto a Rhuya ad emergere dal tunnel, per tornare dal monaco superiore a chiedergli alcune spiegazioni degli scritti appena decodificati da Kaku, sicuramente ottenere anche alcune informazioni in proposito non sarebbe stato che di aiuto per lo svolgersi nel corretto modo della missione.
    Yosuke era concentrato al massimo, ed aveva appena inviato i suoi insetti ad esplorare le gallerie più avanti, ma una cosa che accadde successivamente, di certo non se l'era aspettata.
    Infatti gli insetti partirono esplorare era al loro specialità, ed il loro compito attuale, ma ciò non fu possibile, perchè un roboante ruggito minaccioso si levò dalle vicinanze dei due shinobi.

    Merda!

    Una figura imponente e fornita di due grandi ali, dall'aspetto demoniaco e malvagio, emerse dalle tenebre, e rapido cercò di portarsi oltre Yosuke, che essendo davanti a Kaku in quell'occasione, pensò bene di cogliere il fatto che il demone non lo avesse considerato, per batterlo sul tempo e mettere fine alla sua vita.
    Gli occhi di Yosuke, notarono che il mostro era troppo lento nei movimenti, anche rispetto ai suoi standard, così accantonando un istante quell'effetto sorpresa che gli fece perdere alcuni secondi preziosi nell'ascoltare il grido disumano della bestia, Yosu impugnò rapido entrambe le sue daghe: Bachi ed Hisan, le lame gemelle donategli da Yamato in persona.
    E prima che il Demone potesse sperare di Raggiungere la sua vittima, ovvero il giovane Kaku, Yosuke con un movimento fulmineo e contemporaneo di entrambe le braccia, sferrò un affondo poderoso, che vista la poca intelligenza della creatura, e la sua lentezza gli sarebbe stato dificile schivare.
    Entrambe le Braccia armate, vennero distese, e del chakra affluì dal tantien nei muscoli, per aumentare le loro prestazioni fisiche, equamente distribuito in entrambe le braccia, quel colpo all'unisono sarebbe stato diretto proprio al collo avversario, una delle parti che in genere è più vulnerabile rispetto al resto del corpo[Arti Mediche Base].
    Di sicuro quella stolta bestia, che aveva di proposito ignorato il Genin della Foglia, uno dei più potenti all'interno del suo clan, sarebbe stata colta alla sprovvista da quel rapido ed inesorabile colpo, che avrebbe senza ombra di dubbio, potuto condurlo alla morte[Slot Azione I; Counter - Azione Offensiva Doppia; Velocità:425; Forza: 400 + Basso=450; Potenza 15 +5 Maestria Offensiva Base ogni spada].
    Qualunque fosse stato l'esito dell'attacco, anche se il dislivello di velocità con il goffo demone era più che evidente, Yosuke avrebbe indietreggiato di circa 4 metri portandosi a distanza di sicurezza.
    Con quell'attacco in controtempo sperava di poter impeddire che il demonio caricasse il giovane Otese.

    Attenzione, questa creatura è antica e potente!

    Nel Frattempo Yosuke con un chiaro ordine Mentale avrebbe ordinato ad i suoi insetti in avanscoperta di affrettarsi a tornare all'interno del suo corpo, non voleva esporre i suoi alleati ad altri rischi inutili, visto che già per miracolo non erano stati presi di mira da quell'enorme demone[Slot Extra conferito dagli insetti].
    Ed ora non restava che attendere gli sviluppi di quella situazione, Yosuke era stato distratto, e preso alla sprovvista dall'agguato di quel demone, e non potè per tale motivo ne prestare soccorso a Kaku, e ne continuare la sua offensiva contro il Demone scarlatto.
    Se i suoi insetti fossero giunti all'interno del suo corpo Yosu si sarebbe adoperato per disattivare la sua Hijutsu, per non sprecare altro chakra, visto che oramai aveva capito che contro quel demone sfoderare tutte le sue carte non avrebbe avuto alcun senso.

    Come è possibile? Questi sono esseri antichi, e dal potere terrificante, ma negli scrittid el Paladino non trattava di tali creature, almeno non quì, non che si trovassero in queste gallerie...
    Dovremmo ritirarci una volta sconfitto questo, per poi tornare più preparati e meglio equipaggiati...
    Già...
    Kaku non Farti ammazzare...


    CITAZIONE
    Chakra: 230/260
    Vitalità: 150/150

    Combattimento:

    Slot Azione I: Counter in azione offensiva doppia.
    Slot Azione II://
    Slot Azione III://
    Slot Extra: Richiamo Insetti

    Slot Tecnica Avanzata://
    Slot Tecnica Base://

    Equipaggiamento Utilizzato:

    Bachi ed Hisan[AdCC]



    意志力は爆発します



     
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  13. noi.
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    Stavo per rispondere alla domanda di Yosuke quando un grido agghiacciante mi paralizzò sul posto, lo sguardo puntato nel buio del cunicolo da cui emerse quell'orrida creatura. Questione di attimi, troppo repentino l'attacco per supporre una qualsiasi sorta di difesa e nonostante la grande abilità che avevo acquisito nel tempo, dote che mi aveva permesso d'incassare colpi assai pesanti, non mi fu concesso nemmeno il lusso di controllare il chakra per ridurre, almeno in parte, i danni di quell'affondo.
    Forse l'azione del mio compagno avrebbe evitato alle mie carni l'inutile sofferenza a cui il mostro voleva sottopormi, ma fu tutto troppo veloce per i miei occhi e la mia mente.

    Se la bestia alata fosse riuscita a colpirmi, certamente non avrei potuto far altro che incassare inerme. Gli affilati artigli avrebbero fatto breccia nei tessuti del busto, strappandomi un grido di dolore acuto nel momento in cui intaccarono le ultime ossa del costato, evitando però di penetrare ancor più a fondo. L'irruenza dell'attacco mi avrebbe sospinto almeno un metro indietro, seppur la forza di volontà non avrebbe permesso al mio corpo di cadere, vacillando solamente.
    Lesta la dritta avrebbe estratto il tanto, impugnandolo con presa inversa, in cerca di uno scudo ad un eventuale nuovo assalto, mentre il braccio sinistro, stretto sulla ferita, avrebbe cercato d'imbastire una sorta di tampone provvisorio, cercando di ridurre, per quanto possibile, la perdita di sangue.

    Nel caso in cui, invece, l'azione del capo gruppo fosse riuscita a fermare il mostro, semplicemente avrei assunto una posa difensiva, estraendo il tanto in attesa di poter fare la mia mossa.


    Riepilogo
    chakra: 100
    Consumi: nessuno.

    vitalità: 125 (92,5?)
    Ferite: illeso (lacerazione Media al costato sx?).
     
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  14. marq1
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    SPOILER (click to view)
    Narrato
    Pensato
    Parlato
    Titolo



    Chapter 3 – Non svegliare il demone che dorme.



    Il sacerdote rifiutò di scendere senza dare nessuna spiegazione ,ma dall'altro canto, dopo aver mostrato a quest'ultimo gli anagrammi impressi all'interno delle Carte Ninja,grazie ad altri due bassissimi di chakra, Noris riuscì a ricollegare Olomsian con 'Solomnia'.[Consumo : Mezzo Basso][Anagrammi visibili sulle due Carte Ninja]
    Quando fu pronunciata quella parola da Noris gli adepti fissarono quest'ultimo con espressione turbata ,sotto quel nome si celava forse un gruppo malvagio e nemico a Netz.
    Dovevo avere più spiegazioni ,per questo non potei far altro che domandare al vecchio saggio :

    Può descrivermi quest'ordine ? Gerarchia , il loro culto,è molto importante per noi.

    Anche Noris sembrava decisamente intimorito da quella scoperta.
    Dopo aver ascoltato tutto il discorso del sacerdote portai la mano destra vicino al labbro inferiore e con espressione pensante presi parola,cercando di tranquillizzare quest'ultimo come meglio potevo :

    Abbiamo il dovere di investigare,siamo qui proprio per questo,non si preoccupi!

    Per ironia della sorte un grido ,proveniente dai sotterranei dove Yosuke e Kaku erano intenti nell'esplorazione del corridoio,echeggiò nella chiesa.

    Rimanete qui!

    Scattai alla massima velocità verso la botola cercando di raggiungere la postazione del gruppo nel minor tempo possibile.
    Insieme a Yosuke vi era lo studente di Oto ,l'Aburame poteva trovarsi in difficoltà.
    Non era un urlo umano ciò che le mie orecchie avevano potuto udire,questo mi preoccupava ancora di più.
    Raggiunsi i sotterranei con le mani che tremavano dalla voglia di impugnare le armi.
    Il mio sguardo,dopo aver girato l'angolo,si posò su un'enorme figura demoniaca alta quasi 3 metri dotata di due grandi ali.

    Merda!E questo?

    Non riuscii all'istante a capire come si erano evoluti gli eventi così ,per non intralciare Yosuke nel probabile combattimento,avrei solamente portato la mano più vicina alla wakizashi in prossimità di essa.
    Sarei entrato in battaglia all'istante se la situazione fosse degenerata,ora non avrei fatto altro che osservare lo svolgersi delle azioni pronto ad intervenire nel momento del bisogno.


    Rhuya Hokoama Genin
    Forza: 300
    Velocità: 300
    Riflessi: 300
    Resistenza: 300
    Agilità: 375

    Chakra: 53/60
    Vitalità:14/14
    imageTesta: 60/60
    imageBraccioSx: 50/50imageBusto: 100/100imageBraccioDx: 50/50
    imageGambaSx: 50/50imageGambaDx: 50/50
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  15. Youma Sugi
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    Post Number Four
    La tempesta
    imperversa.

    L'anziano sacerdote con un gesto della mano fa acquietare tutti gli accoliti presenti nella sala, ristabilendo così l'ordine. Alle domande del ninja, facendo spallucce avrebbe risposto:

    ‘Non so molto circa l'organizzazione interna dei cavalieri di Solomnia. Si dice che sia stato un culto dedito al bene, praticato perlopiù nelle isole confinanti a questa. Quivi si è sempre adorata la dea Nertz. Leggenda vuole che il circolo sia scomparso decenni fa per cause apparentemente misteriose; poiché non ci furono risvolti in merito alla vicenda, la questione si risolse con un nulla di fatto.’

    Quindi, probabilmente, i motivi che hanno intimorito gli accoliti possono essere molteplici: per quale motivo un culto scomparso e dimenticato dal tempo è legato in qualche modo al culto di Nertz? Per quale ragione un culto, mai praticato su quell'isola. ha un tempio nell'entroterra della chiesa madre? E come mai ci sono pericolose creature in un tempio talmente dedito al bene e alla sacralità? L'urlo agghiacciante, proveniente dalle segrete, spaventa ancor di più gli accoliti e, questa volta, l'alto sacerdote non riesce più a stabilire la calma fra gli individui, anzi, anche lui pare entrare in panico. La situazione necessita di valide risposte.



    Ancor prima che il demone potesse attaccare la sua preda, il capogruppo si frappone nella battaglia attaccando veementemente la belva feroce. Considerata la statura del demone, circa tre metri di altezza, lo Shinobi per colpirlo al collo è costretto a compiere un balzo tale che permettesse la manovra. In seguito, quell'attacco si sarebbe rivelato un errore fatale. La bestia non si preoccupa assolutamente dell'attacco, invero, mentre questo parte, ella si preoccupa soltanto di portare indietro ambedue le braccia per migliorare un'eventuale, successivo impatto. Quando il colpo del ninja va a segno, in contemporanea parte l'attacco da parte del tenace avversario. Un affondo micidiale all'altezza del diaframma, purtroppo in prossimità del fegato. {Subisci&Mena; Offensiva Doppia} Le cose per il ninja si complicano, deve escogitare qualcosa di ingegnoso in un brevissimo lasso di tempo per deviare, o almeno limitare i danni, di un colpo del genere; innanzitutto non ha una base solida su cui spostarsi, poiché ha saltato per compiere l'attacco, inoltre per colpire il collo ha lasciato, ovviamente, scoperta tutta la parte basse del tronco, fra cui anche il bersaglio della belva. Come se non bastasse, il suo attacco è il risultato di un Subisci&Mena, dunque un colpo di per sé complesso da evitare. L'attacco del pg non è sufficiente ad ucciderlo, ma riesce a ferirlo gravemente all'altezza del collo {Ferita MedioGrave}. I ninja avrebbero potuto notare che dalla ferita non uscisse sangue o qualsiasi altro liquido vitale. Invece, dai suoi colpi prorompenti, non leniti dal dolore, avrebbero potuto comprendere che esso non avesse punti vitali e non provasse dolore (oppure, ne provava in minor quantità). Una vera e propria macchina da guerra, costruita senza dubbio per uccidere.

    SPOILER (click to view)

    image

    ─ L'attacco, prima descritto, contro il pg Kaku, è eseguito dalla bestia arrecando il danno di cui sopra.

    Il demone, per attaccare lo studentello di Oto, si avvicina di circa 5 metri prima di poter effettuare l'attacco, chinandosi per colpirlo. Il sangue inebria i suoi sensi, offuscati dall'ira; volta soltanto il capo verso colui che lo aveva attaccato in precedenza e, tempo qualche secondo, dalla sua bocca fuoriesce un'immensa palla di fuoco nero. Il costrutto avrebbe seguito una traiettoria lineare e, se non avesse impattato contro qualcosa, avrebbe continuate il suo tragitto per dieci metri.


    SPOILER (click to view)

    image

    Nel frattempo, mentre lo shinobi della foglia è evidentemente impegnato a difendersi dalla palla di fuoco, la creatura malvagia si muove repentinamente con l'intenzione di colpire nuovamente il brillante shinobi. Abbassando il baricentro, effettua una sorta di attacco orizzontali, da sinistra verso destro, con gli artigli della mancina. Il bersaglio iniziale è il braccio destro dello Shinobi e, considerata la forza dell'attacco, se fosse andato a segno non era impossibile l'eventuale formazione di fratture o lesioni gravi all'arto. Come in precedenza, non assume particolari pose difensive. E' richiesto l'aiuto di tutti i membri del gruppo, il combattimento si sta dimostrando più complesso di ogni auspicabile previsione.

    ─ Ogni particolare aggiuntivo presente nel post, sono il prodotto di vuoti narrativi negli attacchi/difese dei partecipanti.
     
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19 replies since 14/3/2010, 20:12   558 views
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