La Battaglia dell'Accademia

Il sangue sgorgava come una piccola fontanella. La carotide lesionata, se non il collo completamente perforato, avevano letteralmente abbattuto i miei nemici. Perfezione, tempistica, precisione. Questo era lo Sharingan. Niente di più, niente di meno.

Pulii il katar sui miei vestiti eliminando così le più evidenti tracce di sangue. Mi guardai di nuovo attorno; semplicemente la battaglia infuriava, come non mai. Diversi corpi erano distesi per terra, esanimi. Sospirai, sia per rilassare i muscoli che per augurarmi nessuna perdita accademica. In un primo momento notai una gigantesca figura sulla mia destra, voltai la testa e focalizzai l'obbiettivo. Era un gigantesco coccodrillo. Un essere mastodontico, cavalcato da un ninja; il quale possedeva una incredibile quantità di chakra. Doveva per forza essere uno dei nostri, forse un Kage, forse un potente jonin. Non ebbi però troppo tempo per ammirare lo spettacolo che si presentava davanti ai miei occhi che di nuovo quei pericolosi draghi ritornano ad incutere timore per le nostre sorti. Per non concludere tra l'altro Febh ed Itai vennero intrappolati in una sorta di trappola di specchi. Non sapevo che cosa pensare esattamente. Mi trovavo davanti a tecniche assurde, di un livello abissalmente superiore al mio. Un ninja qualunque, privo di una abilità innata, non poteva sopravvivere. Ero certo e sicuro di questo.

Guardai in alto, verso il drago sopra alle nostre teste. Notai uno spostamento di chakra, ma ai miei occhi era troppo confuso ed indefinito per comprendere la natura esatta. Concentrai in ogni caso del chakra repulsivo sulla pianta dei piedi, sempre pronto a scattare. Nessuna azione, nessun attacco... e perché allora quel movimento ? Mi guardai di nuovo attorno e con assoluta incredulità vidi una scia di chakra, estremamente sfuocata, propagarsi per terra ! Mancava meno di un metro prima ancora che mi colpisse, non ci pensai due volte. Lasciai fluire il chakra repulsivo e scattai all'indietro. Eludendo in extremis quella stranissima forma di chakra. I miei compagni non si muovevano, come se fossero immobili, completamente inerti. Poteva essere l'effetto di quel chakra ? Non avevo però modo di aiutarli, il massimo che potevo fare era evitare di essere colpito e intrappolato, anticipando la linea del chakra e muovendomi di conseguenza, cercando in ogni caso e al contempo di rientrare all'interno di un'aula della Accademia ( utilizzando al più il chakra adesivo ), al riparo forse da quel pericolo. La causa era molto probabilmente quel drago, ma abbatterlo, o anche solo colpirlo, era fuori discussione. La mia tecnica più potente, pioggia di fuoco, sarebbe stata completamente inutile. Non sapevo che fare, non sapevo come comportarmi. Speravo solo in un aiuto esterno, mentre con Shikaku in pugno cercavo di preservare la mia incolumità e con l'altra ingerii il tonico, per ripristinare le mie forze.

La prerogative per un massacro c'erano tutte.