La baracca nella foresta

[Ambientazione]

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  1. Kuronekochan
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    Cronache di Oto; Parte Prima



    Kurotempi? - Vi era sincera sorpresa nella sua espressione. - Oh no, per carità. - Sorrise a labbra strette, mentre un'altra nuvola di fumo si disperdeva nell'aria. - I miei colleghi ed io non abbiamo fortunatamente nulla da spartire con quel gruppo di principianti. - Affilò lo sguardo rivolgendogli un'occhiata penetrante. - Loro sono teatrali ed idealisti, noi invece propendiamo per un defilato pragmatismo. - Mordicchiò nervosamente la pipa, ma senza mostrare tensione in altro modo. - Come anche voi, immagino. - Si batté il bocchino sulla punta delle labbra, passando il braccio destro di traverso sul busto, all'altezza dei polmoni. - Ma andiamo per ordine, come avevate supposto la nostra rete d'informatori è effettivamente radicata nel Continente da molto tempo, e certamente una figura di rilievo come la vostra non poteva passare inosservata. - In qualche modo le sue lusinghe riuscivano sempre ad avere un retrogusto di minaccia. - Ma come non avete mancato di sottolineare, molte delle nostre conclusioni non sono niente più di mere illazioni, in quanto ancora manchiamo della facoltà di entrarvi nella testa.. - Si fermò un istante, accennando una composta risata. - Beh, più che altro preferiremmo utilizzare altri metodi.



    Dietro la coltre di fumo che si era andata creando sin dal momento in cui aveva cominciato a fumare, la figura del ragazzo appariva sbiadita. Ben più di quanto ci si aspetterebbe in una situazione del genere. Questo mise in risalto un dettaglio sino a quel momento rimasto in secondo piano. I suoi occhi brillavano. Non era una vera e propria luce, quando più una luminosità opaca. Ricordava le lanterne della guardia cittadina nei giorni di nebbia. L'insieme era abbastanza inquietante, se non altro perchè come tanti altri aspetti di quell'individuo risultava innaturale il poco necessario a far nascere infiniti sospetti.

    Ma parliamo di affari! - Allargò il sorriso riportandolo alle dimensioni usate sino a poco prima. - L'organizzazione di cui faccio parte trarrebbe notevole giovamento non solo dalla disgregazione della struttura nota come Accademia, ma anche.. - Si prese un istante per fumare, lasciandosi tutto il tempo di assaporare il profumo del tabacco. - ..dal condividere i frutti delle rispettive ricerche. - Mosse un poco la testa di lato, in maniera forse troppo flemmatica. - Siamo nuovi in questa parte del Mondo, ed a causa dell'intervento di certi individui alquanto sgradevoli abbiamo avuto alcune difficoltà nel reperire materiale utile. - Storse il naso, ma evidentemente si affrettò a scacciare via il pensiero. - Ovviamente non mi aspetto una risposta immediata, ma.. - Con la macina estrasse un piccolo contenitore dall'interno del farsetto. - ..spero accetterete questo omaggio come segno della nostra buona volontà e come esempio di quanto potremmo offrirvi.



    Era una scatoletta grande la metà di un pugno. Era composta di un materiale difficile da riconoscere, ma caratterizzato da una lucentezza opaca e da un colore tanto nero da non sembrare neanche vero. Osservandola con attenzione si poteva notare la totale assenza di scanalature o qualunque altro elemento che suggerisse un metodo di apertura, ed anche provando l'oggetto non sembrava cedere neanche sotto una forte pressione. Era però abbastanza pesante e tenendolo fra le mani sembrava vibrare leggermente.

    È costruito in modo tale da reagire solo al vostro sangue. - Dopo averla appoggiata sul tavolo tornò ad appoggiarsi contro il muro. - Potrebbe creare diversi problemi se fosse aperto dalla persona sbagliata.. - Ammiccò appena, mutando il sorriso in un ghigno composto. - ..o al momento sbagliato. - Rimase in silenzio per qualche secondo, non più del necessario per eventuali domande. - Appena avete a disposizione un cadavere fresco, versate sopra il contenitore una goccia di sangue e.. - Ridacchiò con evidente orgoglio. - ..osservate.

     
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    Cosa sta accadendo in questa parte di mondo? Veramente la popolazione ninja è ora chiamata a difendersi da ben tre pericoli, da associazioni in grado di sconvolgerne drasticamente gli assetti? Certo ninja come Madara o Kabuto sono praticamente impossibili da ritrovare ma anche l'Accademia non ha più le forze di una volta; l'alleanza non conta così tanti ninja e soprattutto non paragonabili a vecchi membri del calibro del Copia-ninja Kakashi della Foglia. So che a Konoha c'è un Sennin, una delle poche eccezioni nella masnada di shinobi.
    Inutile dire che questo non provoca in me una reazione devo dire più vicina alla preoccupazione che alla felicità. Troppe menti stanno elaborando piani per il raggiungimento di scopi differenti strettamente legati ai ninja di queste terre, troppi occhi sono puntati su questo fazzoletto di terra dal passato turbolento. La competizione avrebbe potuto ucciderci, facilitare il compito dei difensori dell'alleanza...ed è proprio per questo che ad una richiesta di avvicinamento come questa non si può far altro che far buon viso a cattivo gioco. Il ragazzo infatti si dimostra abile nell'avanzare una trattativa: non porta fretta, parla chiaro quando basta per farmi capire la serietà della questione, rimane relativamente tranquillo e, cosa più importante di tutte, cattura la mia attenzione. Un cofanetto con la straordinaria capacità di reagire solo al mio sangue è di certo un modo molto efficace per farmi sgranare gli occhi. Il mio sangue? Come è possibile? Sono stato sempre ben attento a non lasciare tracce della mia preziosa fonte di potere...è anche vero che informazioni sul DNA possono essere reperite da qualsiasi parte del corpo. Il lavoro combinato di un ninja esperto in tale campo e un altro abile nella costruzione di artefatti potrebbe spiegare l'esistenza di un oggetto unico in questo genere. Quando Devon finisce la spiegazione di quest'ultimo, prendo la parola:

    " Devon lei capirà la mia diffidenza a riguardo. Conoscerà perfettamente l'importanza che per me ha il sangue, figuriamoci il mio, e versarne anche una piccola quantità all'intero di un marchingegno che è misteriosamente in grado di riconoscerlo non rappresenta per me un'azione con il margine di sicurezza necessario per compierla. Sia lei che io sappiamo bene quanto il sapere ninja si sia addentrato nel sapere delle cose; la resurrezione del morti è una pratica conosciuta sin dai tempi di Orochimaru, altro nome che sicuramente avrà potuto sentire nel paese da cui proviene. Deve darmi qualche certezza...Non nego che è riuscito a catturare la mia attenzione e che l'offerta che è venuto a pormi sarà da me presa in seria considerazione. Le dirò anche che per me, neo entrato in questo genere di occupazioni, essere avvicinato una associazione come quella che rappresenta è motivo di grande stupore. Ma non scambi la mia poca esperienza come sinonimo di debolezza...è ancora ben lontano dall'avere la mia fiducia. "


     
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  3. Kuronekochan
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    Ah, la fiducia.. - Lo disse con nostalgica rassegnazione. - La fiducia non è diversa da un qualunque altro bene di consumo. - Lasciò vagare la sinistra in aria, descrivendo complessi ghirigori nella coltre di fumo. - Viene usata come garanzia, ma in fondo non è diversa da qualunque altra emozione. - Il sorriso nacque a fior di labbra, abbastanza tagliente da fendere l'acciaio. - Labile e passeggera. - Le labbra poi si chiusero attorno alla sigaretta, concedendosi una lunga boccata. - In fin dei conti siamo quello che siamo, quindi non parlerei di vera e propria fiducia. - Opaco come la luce nei suoi occhi, il fumo rese ancora più intenso il proprio aroma dolciastro. - Quanto più di reciproco interesse.



    L'analisi di Diogene non era errata. Quell'individuo sembrava muoversi con completa padronanza della situazione, modificando il registro della trattativa per spostare l'attenzione dove gli era più facile confonderla. Tanto l'insieme dei gesti quanto quello delle espressioni erano magnetici, avvolti da un alone di mistero abbastanza fitto da suscitare innata curiosità, e sufficientemente scuro da impedire a chiunque di sottovalutarlo. Si posizionò più comodamente e dedicò diversi secondi del suo tempo alla contemplazione delle volute di fumo. Lo sguardo assorto, le braccia incrociate. Sicurezza e pacato disinteresse sembravano essere le sue armi migliori, capaci di tenerlo in una posizione di relativa sicurezza, costringendo però l'interlocutore a muoversi seguendo i suoi passi. Non c'era da scherzare, con uno come lui.

    La morte non è una condizione così difficile da eludere, ne sono consapevole. - Come aveva fatto pochi minuti prima, tornò a battere il bocchino sulle labbra. - Però mi chiedo quanti dei suoi Ninja siano in grado d'infrangere quella barriera. - Aggrottò le sopracciglia e strinse le labbra, creando la perfetta espressione dubbiosa. - Uno, due.. Forse tre? - Piegò un poco la testa di lato, scrutandolo con aria interrogativa. - Immagino quanto siano difficili da reperire, individui del genere. - Annuì con aria comprensiva. - Molto tempo, molto denaro, in generale molte risorse. - Tornò a raddrizzare la testa. - Mentre quello.. - Indicò lo strano oggetto sul tavolo. - ..ha tutte le caratteristiche di un Ninja del genere.. - Il sorriso sbocciò con allarmante rapidità, mostrando i sinistri contorni dei suoi denti candidi. - ..con i vantaggi della produzione in serie. - Scoppiò a ridere, ma solo per qualche attimo. - Facciamo così! - Indicò Diogene con la sigaretta ormai consumata. - Lo faccia attivare dal suo sottoposto di minor valore. - La ritrasse rapidamente. - Ed abbia cura di farlo in un luogo controllato. - Ghignò appena accennato, anticipazione di qualcosa di orribile. - Poi mi saprà dire.

     
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    Con quanta leggerezza questo ninja parla della morte e di come ingannarla...mi ricorda Jotaro: lo stesso arcaico modo di parlare, la stessa capacità di attirare l'interlocutore, la stessa sicurezza nel muoversi in domini non propri. Rimango in silenzio cercando nello sguardo lucente di Devon la giusta risposta, mentre il fumo della sua pipa inizia a diradarsi, liberando così le mie narici. Quanti pensieri affollano ora la mia mente...che abbia acceso la pipa per nascondere l'odore di qualcosa? Che lo scrigno portato in dono sia solo una scontata trappola? Che ogni parola del ninja sia il frutto di una laboriosa mente al servizio, magari dell'Accademia? Bhè se sono ancora qui evidentemente no, tuttavia percepisco che c'è qualcosa di strano in quell'arrivo inaspettato. Ripercorro il recente passato alla ricerca di qualche indizio: interessi comuni, condividere i frutti delle rispettive ricerche...è solo questo che vogliono da me? Vogliono usarmi con la clausola del rispettivo guadagno? E poi questo scrigno: dovrebbe essere uno invito a fidarmi di loro, a capire quando potrei guadagnarci da una temporanea alleanza ma devo dire che reca in me più angoscia di ogni altra parola detta. Essendo un "anticipo" non può essere che una variabile controllabile per loro anche in caso di un mio rifiuto...dunque una mera illusione di potere oppure una parte tanto piccola da risultare per loro insignificante. Però, un attimo, qui non mi trovo:

    " È costruito in modo tale da reagire solo al vostro sangue...ha detto così poco più di un minuto fa. La sua seconda versione, invece, renderebbe quel "solo" un errore logico non indifferente. Oppure mi conosce meglio di quanto io creda e mi sta semplicemente spronando ad usare il mio sangue, sapendo che non esporrei mai un mio sottoposto, anche il meno indispensabile, ad un rischio che io stesso ho deciso di evitare?"

    E qui spingo sull'acceleratore:

    " Devon...sa cosa credo realmente? Penso che lei sia un uomo che vive di passioni e di stimoli, e quindi vuole che sia io ad usare questo oggetto per il semplice motivo che troverei più interessante i suoi effetti se questi fossero il risultato di una parte di me stesso. Magari un mio clone...o, come ha detto lei, più di uno? Ovviamente potrei sbagliarmi e perdere molto, se non tutto...ma più la guardo più mi convinco che lei è uno che gioca forte ma non sporco."

    zara51

    Non mi interessa ricevere risposta. Come le loro, che gli hanno spinti fino alle porte di Oto, le mie sono pure illazioni; intuizioni dettate dall'unione di azioni, parole, sguardi e sensazioni percepite.

    " Ho molte domande a cui so che non può rispondere ora...spero che in seguito, se sceglierò di continuare con voi, potrete schiarire la nebbia che, nei miei pensieri, ora vi avvolge ."

    Mi sarei dunque alzato dalla scomoda sedia e avrei concluso così:

    " Mi dica come posso rintracciarla e, in ogni caso, riceverà a breve mie notizie. Non ho intenzione di fare perdere all'associazione che rappresenta più tempo di quanto sia giusto attendere."




    Edited by DioGeNe - 23/6/2011, 12:14
     
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    Aahh.. - Un sospiro. - ..la paranoia! - E forse fuggevole soddisfazione. - Dilata gli orizzonti della mente a la spinge a vagliare ipotesi altrimenti ignorate. - C'era un che di divertito nella sua espressione. - A costruire ragionamenti complessi attorno a piccoli dettagli. - Proprio come al loro arrivo in quella baracca. - Universi dentro granelli di sabbia. - Quanto rimaneva della sigaretta scomparve dentro al farsetto. - Paura come spinta evolutiva, allora della forma, ora del pensiero. - Ma questa volta il sorriso fu piuttosto contenuto, riducendosi al solo contrarsi delle labbra. - Ma forse sto divagando. - Un'affermazione la sua, non una domanda. - Vedetelo come un meccanismo di sicurezza. - Il braccio destro si attestò in orizzontale all'altezza del petto mentre la mano sinistra si poneva piegata poco sotto il naso. - Se viene inserito il codice giusto, la scatola si apre, click. - Suona metallico riprodotto da una voce irreale. - Se invece qualcuno tenta di forzarla.. - Scostò la mano, ma solo per mostrare come quella contrazione fossa rivenuta l'ennesi sorriso di quella conversazione. - ..boom. - Occhi di un azzurro soffocante contro quelli di Diogene. - Anche se in questo caso l'esplosione sarebbe solamente metaforica. - Piegò appena la testa di lato, ed il sorriso si distorse in una smorfia. - Ma devo ammettere di aver ricevuto informazioni incomplete su di lei. - Ammirazione? Tedio? Irritazione? - O forse i miei colleghi, come me d'altronde, ha dato per scontato che lei non desse valore ai tirapiedi. - Agitò la sinistra come a scacciare un insetto molesto. - Inezie, piccolezze, che non modificheranno il risultato finale. - I lineamenti del viso si erano leggermente irrigiditi. - Perchè io so per certo che lei metterà alla prova tanto quell'oggetto quanto le mie parole. - Annuì con un cenno del capo e chiuse gli occhi per un secondo. - Magari non col suo sangue, magari nemmeno con quello di un suo prezioso sottoposto, ma lo farà.


    Rimase a fissarlo, lo lasciò parlare. Sempre con quel sorriso. Sempre con quell'espressione contratta nella sua perfezione. Da quando aveva smesso di fumare la mimica del suo corpo si era ridotta radicalmente. Le mani rimanevano tendenzialmente ferme se non per sottolineare quanto le parole esprimevano già con fin troppa chiarezza. La fase di studio si era conclusa qualche frase addietro ed ora si consumavano le battute finali di quella immaginaria sfida. Il comportamento di Devon era la perfetta sintesi fra istrionismo d'avanguardia e misurata freddezza degna di un killer. Nel complesso, un insieme piuttosto inquietante. E pericoloso.

    In quanto a me ha ragione, in questo circostanze preferisco non giocare sporco. - Frattura nella sua espressione, che lasciava spazio ad una velata minaccia. - Ma solo in queste circostanze. - Sorriso come un taglio sulla pelle chiara. - Noi abbiamo fatto un'offerta, ed ora sta a lei decidere come interpretarla. - Gesto rapido, Diogene nemmeno lo notò. - Riguardo il nostro prossimo incontro, quando si sentirà pronto a discutere.. - Comparvero taccuino e penna stilografica, poche parole vennero tracciate nella carta. - ..vada al Villaggio del Gelsomino, nel Paese delle Cascate.. - Strappo, forse della carte, forse della voce di Devon. - ..prenoti una stanza doppia nella Locanda del Rosso, a nome di Hideoshi Toshinari. - Lo appoggiò sul tavolo per poi avvicinarglielo. - A quel punto saremo noi a contattarla. - Altro rapido gesto, penna e taccuino scomparirono. - Concluso il necessario, io proseguire per la mia strada.

     
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    Luogo e condizioni vengono stampate nella mia mente.
    L'incontro è oramai concluso, Devon ha finito il suo compito ora tocca il mio; a me decidere cosa fare. Lo guardo un'ultima consapevole del fatto che non sarei riuscito con quell'ultimo sguardo a carpire informazioni rimaste celate fino ad ora; certo che è davvero un tipo strano.
    Mi alzo dunque dalla sedia allungando la mano per riprendere il fodero della katana, poggiato sul tavolo non appena arrivati. Quindi allacciando l'apposito nastrino alla cintola del Kimono proferisco velate parole, senza alzare lo sguardo.

    " Un'ultima cosa Devon. Se decidessi di rifiutare la vostra offerta, quali sarebbero le conseguenze? "

    Solo a quel punto avrei cercato gli occhi del mio interlocutore, dimostrando non poca avidità nell'assimilare la risposta. Un punto di domanda in più nelle mente di quello che fino ad ora è stato l'impersonificazione della compostezza. Io ho il mio Patto a proteggermi in trattative o avvicinamenti del genere, questa associazione criminale invece? Certo, l'ambasciatore arrivato fin qui non ha detto molto ma davvero Loro avrebbero concesso che un tipo come me fosse a conoscenza oltre che della loro esistenza anche di una minima parte dei loro interessi? Questi ninja hanno scoperto i miei piani, ma fino a che punto conoscono le motivazioni che mi spingono? In ogni caso avrei conservato gelosamente la risposta del misterioso ninja, sia che avesse sorvolato sia in caso di un'affermazione secca. Tramite un passo indietro avrei invitato il ragazzo ad alzarsi per poi continuare:

    " Mi sono sempre lamentato di questo momento storico...delle poche opportunità che concede. Ma oggi Lei mi ha offerto un'alternativa, comunque vada questo gesto non sarà dimenticato."

    Avrei concluso così.

    [Continua Qui]

     
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    [segue gli eventi di Verità Sepolte]

    Era passato diverso tempo da quegli accadimenti. Insieme allo Yakushi decidemmo di non farci prendere dall'euforia del momento e di aspettare il momento propizio. Ovviamente non eravamo stati con le mani in mano per tutto questo tempo: lui, dall'alto della sua posizione di amministratore, aveva cercato di indagare su tutte le azioni del Kage che prevedessero un documento o un foglio da firmare mentre io avevo messo Omoi a seguire ogni suo passo. Ricevevo aggiornamenti da ambo i fronti regolarmente fino a quando non accadde Iwa e con lei l'interruzione di tutte le mie attività interne ed esterna ad Oto. Chissà come era evoluta la faccenda: se la serpe era già stata stanata da parte di Febh oppure se Omoi fosse stato scoperto; era un ninja abile delle squadre speciali in possesso di una mente d'acciaio e nervi saldi; tuttavia con il Nidaime ogni certezza veniva meno e le probabilità di una complicazione erano elevatissime.

    Ma ora ero tornato e, per chiudere una volta del tutto la faccenda Kokage, mi serviva l'aiuto di Febh e quindi avrei dovuto rinunciare alla mia condizione di disperso. Febh non era un tipo molto sveglio ma prima o poi sarebbe venuto a scoprire del mio ritorno...quindi perchè tardare e perdere un possibile vantaggio strategico? Dovevo fare io il primo passo anche s emi muovevo in un terreno pieno zeppo di insidie.

    I miei amati corvi dal becco rosso erano già in volo verso i due ninja e le cartebomba posizionate sul proprio corpo, pronte a detonare se qualcosa fosse andato storto. Sulla loro zampa era allacciata la stessa missiva avente il medesimo stile di quelle che mandavo loro tempo prima, quando tutta questa storia aveva avuto inizio.


    Al solito posto, alla solita ora.


    Ovvero alla baracca nella foresta, a mezzanotte. Sebbene sorpresi, magari diffidenti o addirittura felici, solo loro due avrebbero saputo ben interpretare quelle parole. Della loro reazione, dopo esattamente un anno dagli ultimi contatti, ne avrei potuto constatare gli effetti una volta giunti al bosco dei sussurri.

    ::: Omoi :::

    Quando il jonin vide arrivare il corvo non si scompose minimamente. Era sul davanzale dell'unica finestra della sua abitazione e fissava la luna sbiadire mano a mano che il tempo passava. Non era ancora l'alba e lui era già sveglio intento nella preparazione dell'armamentario, la sua pulizia ed eventuale affilatura. Gli piaceva avere ogni cosa in ordine o meglio, era stato addestrato a farlo sin da quando era ancora uno studente; ogni giorno dell'anno tranne quando si trovava in missione o allettato per causa di qualche ferita.
    Riceveva lettere da quei rapaci con meno regolarità del solito, almeno da quando Aloysius era scomparso. Eiatsu e Anteras erano i suoi principali interlocutori e si confrontava con loro su ogni accadimento degno di nota. Ovviamente per tutto questo tempo aveva continuato nel compito impartito da Aloysius e aveva continuato a prestare servizio al Palazzo della Vipera cercando di rimanere il più possibile a stretto contatto con il Nidaime. Inoltre rimaneva aggiornato anche sui piani dell'eliminatore e sulla condizione della Villa. In effetti non era passato molto tempo da quando si era imposto qualche sigillo di costrizione e gli avessero cancellato ricordi di informazioni scomode...era stato più o meno dopo gli ultimi accadimenti ad Oto.

    Il corvo si poggiò sulla spalla del ninja facilitando l'estrazione della pergamena, tuttavia Omoi notò subito una differenza rispetto al solito. Quella era la stessa carta che adoperava Diogenes...una coincidenza? Aprì quindi il messaggio con più curiosità del solito, abbandonando per un momento il rigore emotivo consono delle squadre speciali. Lette quelle poche parole un sorriso si stampò sulla sua bocca e ben presto una fragorosa risata risuonò in quegli stretti vicoli.

    " Hahahahah quel bastardo figlio di...ahahahahaha "

    CITAZIONE
    OT/ Questa giocata segue gli accadimenti di "Ogni storia ha un inizio" (giocata ancora in corso)
    Febh quando vuoi ;) / OT

     
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    È colpa tua. Ratty

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    [Quando l'orologio si fermò]

    Le verità scoperte nel vecchio laboratorio erano sconvolgenti persino per una persona come Febh Yakushi, che faceva dell'ignorare i problemi il suo stile di vita. Ci ha mentito. Peggio, ci ha presi tutti per i fondelli, e la avrebbe fatta franca...non era morto, capisci? O meglio, è morto, ma si è ucciso da solo, una specie di clone mentale o roba simile. Il serpente non è mai morto. Spiegava concitato, nella buia stanza dell'amministrazione, mentre passeggiava nervosamente, avanti ed indietro. Volevamo andare subito all'assalto con Diogenes ma poi abbiamo deciso di aspettare e pianificare meglio la cosa. Il serpente è abile, pericoloso. Va schiacciato come si deve o riprenderà a muoversi.

    La lucertola sulla scrivania lo fissava come se non gliene potesse fregare di meno. Era abituata ai momenti teatrali dello Yakushi...quando quel ragazzo si annoiava o trovava qualcosa di troppo difficile da nascondere sotto il tappeto finiva sempre per fare lunghe filippiche per il puro piacere di farlo. O forse servivano per mettere un briciolo di ordine nel caos assoluto che chiamava cervello. Va detto che l'ultima tirata era stata per l'assenza di soia nel ramen della cena, ed in quell'occasione il tono era ancor più funebre, quindi queste uscite non erano affatto utili a valutare la serietà dell'argomento. E poi Iwa. Febh battè le mani tra loro. Quel cretino mi chiede di controllare i conti, vedere se qualcosa mancava o suggeriva attività del Nidaime, cosa che ho fatto con grande fatica. In realtà aveva usato il metodico Ssalmertz, una delle sue lucertole, quindi non aveva mosso un dito. E poi quel deficiente parte con Shiltar e quattro disgraziati in una missione suicida da cui non è tornato quasi nessuno! Ti rendi conto di che razza di gatta da pelare mi ha lasciato? E ora con chi mi associo per mettere fuori gioco il Nidaime? Con quello svitato che gioca coi serpenti? La lucertola continuava a guardarlo con assoluta indifferenza.

    Febh si schiaffò una mano in fronte. Immagino sia tutto da mettere in attesa...e poi abbiamo perso uno dei pochi ninja decenti di questo villaggio, temo ci saranno tempi duri... Il che intendeva che probabilmente avrebbe dovuto mettersi ad accettare missioni da svolgere di persona, il che implicava lavorare. Dannazione. Battè un piede a terra, crepando il pavimento in legno, quindi si voltò verso la finestra, dove la luna, gelida, salutava il villaggio del Suono. Ma dovevi proprio andare a farti ammazzare, stupido bestione?
    Io dico che non è morto. Ssalar commentò per la prima volta in quella serata, allungando la lingua prensile ed afferrando il rapporto sulla missione di Iwa, per poi portarsela in bocca e masticare. Credo sia un rapporto abbastanza accurato. Replicò lo Yakushi con tono piatto. E da quando mangi la carta? Devo portarti da uno strizzacervelli? L'animale finì di masticare e buttò giù. SSsemplicemente facevo sSSsparire una cosSsa inutile. Non pensSSso che qualcuno posSSsa far fuori il Mikawa. SSscommettiamo che tornerà quando meno te lo asSSspetti?

    Febh tacque qualche istante.

    Questa è una scommessa che spero vivamente di perdere.


    [L'orologio riprende a muoversi]

    Una sagoma si mosse tra gli alberi, saltando da un ramo all'altro. Un messaggio, trovato quasi per caso, lo aveva avvisato di un ritorno inaspettato, e lì per lì era rimasto in bilico tra una sensazione di euforico entusiasmo e di tremenda violenza. Qualcuno era tornato, e questa era una splendida notizia, sotto molteplici punti di vista. Ma al contempo era tornato dopo essere sparito senza dir niente a nessuno ed ora era riapparso, il che meritava quantomeno un pugno sul grugno.

    La figura che si avvicinava alla baracca segreta era massiccia, quasi informe, ben diversa dal normale aspetto longilineo dell'Amministratore di Oto. Forse portava qualcosa con sè, o magari aveva un qualche strano equipaggiamento, ma qualunque cosa fosse non rallentava i suoi spostamenti, comunque fluidi e precisi. Atterrò dopo pochi minuti nel luogo dell'incontro. Sembrava ci fosse già qualcuno, o perlomeno aveva questa impressione. Raggiunse l'ingresso, bussò nella maniera adeguata, con tutti i segni concordati. Non era il suo primo incontro segreto.

    Poi finalmente entrò per raggiungere i cospiratori.



    Prima che tu faccia inutili domande...sappi che una lucertola con un pessimo senso dell'umorismo verrà uccisa prossimamente. E, oh, ti devo un pugno di quelli molto dolorosi per questo scherzo della sparizione.

    E non avrebbe spiegato altro al riguardo.
     
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    " ahahahahahahaha è bello vedere come alcune cose non siano cambiate! "

    Imbranato era e imbranato era rimasto il giovane Yakushin; la sua capacità di rendere ogni cosa, persino la cospirazione contro un Kage, come un gioco non era seconda a nessuno. E il bello era che questa sua stupidità era legittimata solo dalla forza che celava dietro quell'esile corpo.
    Proprio in quel momento entrò anche l'altro ninja, l'unico a sapere di tutta quella storia. Se non lo conoscessi avrei detto che aveva fatto ritardo, si perchè Febh ovviamente aveva perso qualche minuto ad indossare quel costume e litigare con le sue amate lucertole, ma in realtà sicuramente aveva già messo in sicurezza la zona e atteso l'arrivo dell'amministratore per accertarsi che tutto fosse in regola. Era delle squadre speciali, dopotutto.

    " Dal canto mio non basterà un cazzotto. "

    Si avvicinò e afferrò il bavero del mio kimono per scostarlo con irruenza dal collo e vedere se il suo sigillo fosse ancora presente.

    " Si, pare sia proprio tu. Si può sapere cosa diavolo è accaduto ad Iwa?! E perchè non hai comunicato il tuo status al villaggio? "

    " E' una lunga storia. Preferirei parlarne dopo aver sistemato questa storia del Nidaime; Febh anche tu, dovremo parlare quando tutto questo sarà finito. Ho scoperto diverse cose importanti ad Iwa, cose che riguardano il futuro dell'intero continente ninja e degli Accademici in particolare."

    Feci una piccola pausa per guardare negli occhi i miei due interlocutori e far loro capire che si trattava di qualcosa di serio. E non nego che dovetti sforzarmi per non ridere rivedendo come Febh si era conciato...Forse era giunto il momento di iniziare ad accennare allo Yakushin dei miei piani di conquista, magari mascherati in altre vesti; non avevo poi molta scelta, lavoravo in suolo Otese e dovevo capire da che parte si sarebbe schierato nella guerra che sarebbe scoppiata. In ogni caso, dovevamo prima uscire vivi dal Palazzo della Vipera...il che non era poi così scontato.

    " Ma un problema alla volta, no? La mia sparizione può essere un vantaggio nei confronti del Nidaime che magari non si aspetta una nostra visita dopo tutto questo tempo. Cosa avete scoperto durante la mia assenza? "

    " Come sai, feci richiesta di prendere servizio al Palazzo e ho continuato a lavorare lì per tutto questo tempo; dopo la faccenda del Nibi le squadre speciali non hanno avuto più grande lavoro da fare, quindi sono rimaste a guardia dei luoghi più importanti del villaggio. Purtroppo non sono riuscito in alcun modo ad essere assegnato all'interno; non penso che il Nidaime non si fidi di me ma non vuole nessuno che giri per i piani del suo alloggio. Sono potuto entrare solo tre volte e sempre per lettere da riportare in amministrazione: nulla di rilevante, pare che per le cose importanti utilizzi sempre dei suoi corvi personali. Si muovono sempre in tarda notte e pare vadano sempre nella stessa direzione...ho provato a seguirli fino ad un giorno di cammino e pare siano diretti a Suna. E' cosa di pochi giorni ma con molta fatica sono riuscito ad intercettarne uno. Ancora non l'ho aperta, aspettavo di parlarne con Febh."

    E cacciò una una pergamena arrotolata dalla sua sacca, posandola sul tavolo. Sembrava una comune lettera ma poi il jonin continuò dicendo:

    " Vi è applicato almeno un sigillo a protezione, in quanto emana una strano colore di chakra. Penso che se si stacchi semplicemente il fermo di cera o si distruggerà o il contenuto verrà cancellato o alterato.
    Apparte questo, devono esserci altri quattro o cinque livelli sotterranei che compongono la struttura. L'entrata principale è quella nel Bosco del Sussurri ma secondo me vi sono diverse altre uscite segrete che conducono anche al villaggio. La parte che ho potuto vedere io è solo una porzione del primo piano e, oltre il corridoio e la sala dove ci incontravamo, ho potuto sbirciare lì nei dintorni: sono aree disabitate, spoglie di arredo, immerse nell'oscurità e disseminate di trappole. Utilizzando le mie abilità di sensitivo ho potuto constatare che l'accesso ai livelli più in basso è vicino la sala degli incontri, in quanto sentivo la presenza del Nidaime affievolirsi proprio in quella zona."


    " Sono stato anche io in quella sala, radunò noi possessori dei sigilli maledetti per una complicata missione riguardante l'ex primario di Oto. Si parlava sempre di cavie, esperimenti e furto di tecniche speciali di altri villaggi...praticamente le stesse cose che abbiamo visto noi in quel vecchio laboratorio, Febh. Secondo me è da anni che dietro l'apparente nullafacenza del Kokage si nasconde un'intensa attività di ricerca e sperimentazione. Forse anche gli Illuminati hanno a che fare con tutta questa storia...Per quanto riguarda la lettera, io conosco solo un ninja sufficientemente esperto in fuuinjutsu da poterci aiutare, anche se preferirei non coinvolgere troppe persone in questa faccenda. Tu che dici Febh? Hai scoperto altro? "

     
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    [I primi rintocchi]

    Lo Yakushi salutò Omoi con un silenzioso cenno del capo, nonostante il ridicolo costume e l'espressione da perfetto idiota. A dirla tutta non gli piaceva Omoi. Era uno che lavorava sodo e prendeva quasi tutto sul serio, faceva rapporti precisi ed era un ottimo shinobi...il che lo rendeva un antipatico primo della classe. Inoltre aveva lo stesso nome del tizio che voleva farlo secco (per quanto il desiderio fosse reciproco) nonostante l'aspetto fosse decisamente diverso, ma questo non aiutava a cambiare la sua opinione sul sottoposto di Diogenes. L'accenno ad Iwa ed al futuro dell'intero continente era interessante, ma probabilmente si trattava di una qualche esagerazione che il Mikawa voleva usare come scusa per giustificare la sua prolungata assenza. Che centrassero Shiltar o Hoshi, anche loro spariti nelle terre della Roccia?

    Gli risultava che solo Itai e Drake fossero tornati dalla missione, ma se anche Diogenes ce l'aveva fatta, nulla impediva che anche gli latri fossero sopravvissuti. Il Nidaime non credo si aspetti niente a prescindere, si fa solo gli affari suoi, come quando era lo Shodaime, in fondo. Sbuffò, mentre Omoi cominciava il suo dettagliato rapporto degli eventi, non senza uno sguardo un pò ostile da parte dell'amministratore.

    Messaggi per Suna ed ora uno manca. Speriamo che non se ne sia accorto o rischiamo un pò di guai...anche se in effetti i guai sono il nostro fine ultimo al momento. Posò una zampa, pardon, mano, sul tavolo, scrutando la pergamena. Non sono un Sensitivo nè un esperto di Fuuinjutsu, rischierei solo di rovinarla. Le altre informazioni non erano particolarmente utili, e a quanto sembrava anche Diogenes non aveva molte risorse in quel senso, a meno di coinvolgere altre persone ed intricare il tutto. La tua idea più o meno è quella che mi sono fatto io, ma non penso proprio che quei medici ribelli abbiano qualcosa a che vedere con l'attuale Kokage...inoltre anche se quel pazzo sta continuando ad agire di nascosto, in realtà penso che non intenda danneggiare il villaggio, non gli converrebbe. Semplicemente gli serve una buona copertura per i suoi laboratori, magari si tratta ancora di immortalità, o forse vuole un corpo che contenga tutte le tecniche speciali...mah. Si grattò una delle orecchie del costume. Il punto però rimane quello di sempre: Orochimaru non è interessato al villaggio in quanto tale, e quindi è pericoloso, anche se non quanto una bomba od una guerra civile. Ha ingannato tutti, e merita una sonora lezione. Ridacchio. Se poi ha scoperto qualcosa di interessante, nulla vieta di usarla poi per i nostri affari. Per quanto quella frase suonasse pericolosa, in realtà Febh pensava alla possibilità di creare un amministratore di ricambio, od un super-impiegato che lavorasse al posto suo, ma probabilmente nessuno dei due avrebbe realizzato cosa intendeva.

    Io non ho scoperto molto, comunque. Ho visto il Kokage solo tre volte mentre eri lontano, e tutte per faccende di scartoffie, tranne una che riguardava un problemino interno al mio clan, e che comunque è già stato risolto. La lama capace di danneggiare permanentemente gli immortali infatti era stata distrutta definitivamente, anche se al costo di un braccio da parte del suo parente Touno Yakushi. Per il resto ha come sempre scaricato l'intera burocrazia sull'Amministrazione, non ha proposto nuove strategie, nè ha fatto pressioni perchè agissimo contro Kumo, che stava ammassando truppe al confine. Anzi, volevo mandare qualcuno ma mi ha fermato con un messaggio dicendo di inviare ninja solo se richiesto dai nostri territori al confine...ed ora Kumo è quasi del tutto isolata dal controllo accademico. Alzò gli occhi al cielo, mentre per qualche misterioso motivo la coda del costume scodinzolava da sola. Manda messaggi verso Suna...o comunque verso Sud. Magari cerca di corpi o delle sostanze particolari...come esperto di veleni so che nella Sabbia ci sono molte piante desertiche ed animali con proprietà uniche...oppure progetta qualcosa di peggio...fatto sta che... Si accigliò. Uhm, ora che ci penso nelle sue rare comunicazioni non parlava MAI di Suna, di Kusa o di Ame, mentre quasi sempre c'erano riferimenti agli altri villaggi. E Kumo è stata citata solo in quella lettera di cui ti accennavo.

    A parte questo, e l'ordine di acquisto per alcuni macchinari medici non c'è altro. Li ha ordinati per l'ospedale, ed in effetti ora si trovano là...tranne cinque. Sono dei letti multifunzione, con strumenti per rilevare i parametri, fare piccoli interventi chirurgici o somministrare sostanze. Erano un progeto di Ledah, li aveva fatti in modo che anche con poche conoscenze mediche si potessero ottenere grandi risultati...specialmente nel caso di. uhm...aberrazioni in stile Oto, se capisci cosa intendo.


    Finito il resoconto fece un lungo respiro. In sostanza siamo più o meno alla situazione di partenza. Io dico che nel suo territorio è molto più forte, quindi proporrei due cose: o abbattiamo il palazzo del Demone...o palazzo del Serpente, visto che di fatto non è cambato....oppure lo attiriamo all'esterno. Finora nulla lo ha smosso, nemmeno gli attentati terroristici di Konoha, per i quali ha solo voluto inoltrare un comunicato di rammarico. Ma se, ad esempio, Orochimaru comparisse alle mura di Oto e ne abbattesse una parte? Credo che questo lo obbligherebbe a farsi vedere, visto che si è insediato sull'onda della sua vittoria sul vecchio Serpente, no? Quanto al messaggio, forse non serve aprirlo, "Orochimaru" potrebbe semplicemente averlo con sè e fingere di aver intercettato il corvo. Sogghignò, fissando gli altri due cospiratori con un'espressione beffarda e calcolatriche che veniva completamente annientata dal suo abbigliamento, suo malgrado.
     
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    " Non sappiamo ancora se la vecchia serpe non abbia stretto qualche accordo con la cavia. Non sappiamo chi sia la vera marionetta tra i due! Quello che avevate trovato in quel laboratorio non ci fornisce sufficienti informazioni per tentare un'imboscata del genere e noi in fin dei conti non abbiamo scoperto poi molto. L'unica cosa certa è queste lettera e il fatto che il Nidaime si trova ancora nel palazzo; certo, a meno che non esistano vie segrete a me sconosciute per entrare ed uscire indisturbati. Gene mi rimetto alla tua decisione; io sono per la prima ipotesi di Febh, entrare e metterlo fuori gioco in casa sua. Il tuo inaspettato ritorno ci da un vantaggio strategico non indifferente. E smettila di nasconderlo, so che è qui..."

    " Eheh scusate se non ve l'ho detto prima ma oltre noi tre, c'è un altro ninja a conoscenza di tutta questa faccenda. Esci fuori Eiatsu."

    Così, dalla porta antistante la saletta uscì il ninja incappucciato che in passato aveva fatto tanto penare lo Yakushin. Si può dire che Febh aveva praticamente mosso guerra per strapparlo dalle mani dei Kiriani...Con tono calmo Eiatsu prese la parola mentre conquistava il centro della stanza dove tutti eravamo collocati:

    " Siete degli stolti se pensate che il Kokage non abbia stretto un qualche patto con Orochimaru. Io ho visto il Sennin combattere per lui, l'ho visto ammazzare l'ex primario e persino chiamarlo padrone...ma sempre con un sorriso che nemmeno il controllo assoluto del Nidaime è mai riuscito a levare dalle sue labbra. Apparentemente sia lui che Kabuto sono suoi servi ma è da quando Diogenes mi ha informato delle vostre scoperte che sto indagando. Ho perlustrato tutti i laboratori segreti di cui ero a conoscenza, studiato la storia che ha portato alla fine dell'era del regno dei serpenti e l'avvento del Kokage stesso. Ci sono diverse crepe nel flusso degli eventi, discrepanze che solo accordi segreti risalenti ai tempi di Ayato possono colmare. Più il tempo passava, più cose apprendevo, più un'idea si rafforzava nella mia mente: il Nidaime è solo una copertura, una persona di facciata messa li da qualcuno, per garantire ad altri di continuare indisturbati i suoi piani ed esperimenti. Tra tutti Kabuto il quale, al termine della sua vita, era diventato ossessionato quasi più di Orochimaru dal raggiungimento del corpo perfetto e della vita eterna."

    Come al solito, all'eliminatore piaceva tenere i segreti per se e parlare solo all'ultimo. Avevamo parlato qualche giorno prima ma non mi aveva affatto informato di tutto ciò; quindi, sebbene sospettassi che il discepolo del Nidaime fosse a conoscenza di altre informazioni, rimasi anche io impressionato dal contenuto delle sue parole. Omoi non esitò a controbattere...dopotutto non vi era stata mai tanta simpatia tra le squadra speciali operative e quelle di laboratorio:

    " E tu ora te ne esci con queste informazioni?! Se Aloysius non fosse tornato te le saresti tenute per te? "

    " Probabilmente si, non posso fidarmi di una persona che gli ha giurato fedeltà. "

    " Figuriamoci di uno che è stato suo allievo allora!"

    " Basta. Se tutti noi siamo qui è perchè vogliamo il bene del villaggio. Eiatsu anche io giurai fedeltà a quell'uomo e il sigillo maledetto che Omoi è riuscito a confinare me lo ricordava tutti i giorni. La verità è che siamo stati tutti ingannati, quindi non diamo troppa importanza a giuramenti o azioni passate. Febh, visto come stanno le cose, io direi di procedere per la via più diretta...se lanciamo un'esca marcia rischiamo solo di avvisare le nostra presenza senza ottenerne nulla. Apriamo la lettera."

    Di certo l'amministratore, vestito ancora in quella maniera buffa, avrebbe potuto controbattere ma, in fin dei conti, aver einformaizoni aggiuntive non poteva che aiutarci. Se dovevamo entrare nel territorio nemico, allora ogni aiuto era ben accetto. Un suo si, avrebbe dato inizio al tutto.

    " Eiatsu, ci serve lui. "

    Forse era la prima volta che lo Yakushin osservava la resurrezione impura: l'apparizione della bara avrebbe preceduto la comparsa del cadavere, che non seppe rinunciare ad un ingresso col botto...

     
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    [Incomprensioni]

    Febh nel suo completo canino era impresentabile, ma il modo in cui aggrottò le sopracciglia (e rizzò, chissà come, le orecchie da cane) riuscì comunque ad essere inquietante mentre batteva una zampa sul tavolo, unendosi alle lamentele di Omoi. Eiatsu? Fammi capire, hai coinvolto in questa faccenda uno che è stato a stretto contatto col Kokage? Per quanto ne sappiamo potrebbe fare il doppio gioco...o anche essere il Kokage in prima persona, magari cammuffato o roba simile. Non mi piace qusta cosa...non ho informato nemmeno la vecchia Ogen per avere campo libero e ora vieni a dirmi che il nostro trinciacorpi sapeva tutto? Se non fosse stato assurdo si sarebbe potuto percepire un debole ringhiare in quella stanzetta nella foresta, mentre l'eliminatore di cadaveri faceva il suo ingresso, trovando un pubblico ben poco accogliente.

    Kabuto od Orochimaru...fa poca differenza. Replicò all'eliminatore. Da quel che ho capito nel laboratorio segreto, il Nidaime è Orochimaru, o comunque qualcosa di simile: il vecchio serpente gli ha riversato tanto di quel chakra e dei suoi ricordi dentro che è praticamente un suo clone, con un immenso talento nell'Edo Tensei e in chissà che altro, visti i pastrocchi di tecniche speciali che combinavano là sotto. Quindi fece un cenno con la zampa come a voler spazzare via qualcosa. E qualunque accordo ci sia stato ormai non ci interessa. Ayato è andato. I Kage di quel tempo pure...eccetto il Nidaime. Non verranno ad aiutarlo, quindi dobbiamo preoccuparci di cosa accadrà adesso, non di quello che è successo un secolo fa.

    Osservò i due ninja di minor rango beccarsi tra loro, con Diogenes che poi si mise a fare da paciere. Quindi alla fine acconsentì. E va bene, ma aspetta un secondo. Una sola goccia di sangue, ed evocò sulla scena le tre piccole lucertole esperte in infiltrazioni [Lucertole Esploratrici]
    Lucertole Esploratrici [Evocazioni]

    Piccole lucertole, poco più che ragazzini in termini di età e non molto più grandi delle normali lucertole che chiunque può trovare in giro. In virtù della loro età e delle piccole dimensioni non sono certo utili come combattenti né hanno sviluppato le capacità del loro Metabolismo Speciale, tuttavia passano facilmente inosservate ed il clan le adopera come esploratori per cercare le possibili prede per i Cacciatori veri e propri.
    Giovani, non molto esperte ma assai curiose, adorano le caramelle e le mosche.


    Ssaldewey, Ssalhowie, Ssallouie
    L'utilizzatore può evocare tramite la tecnica del richiamo tre piccole lucertole. Vengono sempre evocate in tre, e possiedono ognuna un terzo della Vitalità, della Riserva chakra e delle statistiche di una creatura energia Gialla.
    Possiedono la competenza Lucertole III: Predatori

    [Energia Gialla: Vitalità 6 leggere | Riserva 6 bassi | Ognuna ¼ Unità]
    [Da Genin in su]

    Rotolo Ninja
    Arte: L'utilizzatore può incidere nel rotolo ninja che porta sulla schiena le informazioni conosciute, dialoghi o indicazioni senza la necessità di scrivere. Richiede slot gratuito Istantaneo. Il rotolo può essere occultato, risultando bianco, e reso visibile a volontà del creatore. A discrezione del creatore è possibile permettere la lettura di tali rotoli agli estranei se soddisfano delle condizioni.
    (Consumo per rotolo: ¼ Basso)
    [Da Genin in su]

    Movimenti Adesivi
    La Creatura è in grado di camminare agevolmente su qualsiasi genere di superficie verticale, a testa in giù o sopra la superficie dell'acqua. La forza di attrazione dei Movimenti della Lucertola è pari all'energia della creatura
    [ (Mantenimento: 1/4 Basso)]
    [Da Chunin in su]

    Visione Notturna
    Arte: L'utilizzatore, impastando una minima quantità di chakra negli occhi, può vedere perfettamente in zone di buio naturale assoluto o poco illuminate, come se fosse giorno, distinguendo anche i colori.
    (Mantenimento: ¼ Basso)
    [Da Chunin in su]

    Percezione (Superiore) [2]
    Speciale: L'utilizzatore ottiene +9 alla Percezione anziché +6.
    [Da Jonin in su]

    . Voi tre. Due sul tetto, una su un albero poco distante. Ed occhi aperti. Quelle però rimasero ferme a fissarlo, incuriosite. Beh? Che vi prende? Una delle tre si fece avanti. E tu chi sSSsei? Subito imporporatosi lo Yakushi puntò una zampa versola finestra, battendo un piede a terra. SONO QUEL CRETINO CHE VI HA EVOCATO E STA SERIAMENTE PENSANDO DI FARVI ARROSTO! E ORA MUOVERSI!!! Quelle scattarono, spaventate dallo scoppio d'ira. Anche se un secondo prima di sparire fuori dalla stanza si sarebbe potuto sentire un flebile commento. SSSsalar aveva ragione, sSSse lo è mesSSSso sSSsul sSSserio! Ora gli devo tre caramelle, avevo sSSscommesSSSso contro!

    500px-Messanger_Lizard



    Ci sarebbe stato bene un inseguimento punitivo per quelle parole, ma Febh venne distratto da Eiatsu e dall'ordine di Diogenes. Lui chi? Ma poi sgranò gli occhi mentre compariva la bara. Ooh...interessante. Sapeva per sommi capi cosa era l'Edo Tensei...LUI STESSO era vivo grazie a quella tecnica, o perlomeno una sua variante, ma di fatto non la aveva mai vista all'opera nella sua principale applicazione. Edo Tensei...esattamente chi vorresti riportare da questo lato?
     
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    " Me, ovviamente"

    La voce del cadavere anticipò la sua apparizione dalla bara evocata dall'eliminatore. Quindi l'anta si spalancò e il cadavere di uno dei ninja più enigmatici di sempre conquistò l'attenzione dei presenti. Amanimaru, una delle tante incarnazione dell'arcinoto Jotaru Jaku che fin troppo aveva a che fare con il mondo passato, lo stesso dalle quali il caro Nidaime aveva origine. Febh come avrebbe reagito alla cosa? sapeva che era morto? E poi, come?! Amanimaru, ovvero il ninja immortale...era morto?!

    jpg

    " E' bello vedere come questa baracca ti stia tanto a cuore Diogene. E abbiamo anche Ogen 2...è da un po che non ci si vede, è Febh? Vedo che non sei riuscito a curare la malattia che affligge il tuo cervello..."

    Riferendosi probabilmente al costume che lo Yakushi indossava. Poi si guardò le mani per poi potare la destra a contatto con la ferita cicatrizzata sulla fronte:

    " Noto anche con piacere, che sei migliorato dall'ultima volta, Eiatsu. Stai facendo fruttare bene i miei doni? Ma immagino non sia questo il momento di parlare di queste cose...cosa abbiamo qui? "

    " Una lettera del Nidaime. Omoi dice che emana chakra, probabilmente vi sono dei sigilli."

    " Ovviamente. Le lettere da e al Kage in genere non sono lette e quindi controllate da nessuno; per questo motivo è sin dai tempi di Orochimaru che si utilizzano fuuinjutsu anti ficcanaso. Vi siete messi a spiare i movimenti del kokage eh? Dove era diretta?"

    " A Sud, probabilmente verso Suna. "

    " Non è necessario dire di più, mi sembra. Se Eiatsu non mi piace, tu ancora meno, Amanimaru. Ho sentito delle storie su di te ed ognuna di esse non mi spinge a fidarmi di te. "

    " E fai bene. Tuttavia in questo mio nuovo entusiasmante stato di "psudomorte" quello che comanda è il Necrofilo. "

    " Esatto, quindi non esagerare con le parole e risolvici questo problema. "

    Dunque l'immortale si avvicinò alla missiva e, con aria scocciata, diede sfoggio delle sue capacità da esperto di sigilli. Intanto Febh aveva evocato le sue amate (o con maggiore probabilità odiate, visto come era conciato) lucertole, in maniera preventiva. Io invece mi fidavo delle capacità di quel ninja, compagno di avventure passate entusiasmanti.



    Studio del Sigillo
    Conoscenza: L'utilizzatore può comprendere il funzionamento di un sigillo osservandolo. Richiede un'osservazione di almeno 1 round.
    [Da Genin in su]


    Fuuijutsu Alterabili [2]
    Speciale: L'utilizzatore può sciogliere qualsiasi tipo di fuuinjutsu tramite il chakra, cancellandolo senza attivare effetti. Richiede uno slot tecnica.
    (Consumo: pari al costo d'attivazione)


    CITAZIONE
    Direi che da qui può partire Max; a lui svelarci il contenuto della lettera e quindi iniziare la quest! :riot:
     
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27 replies since 21/2/2010, 14:53   966 views
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