Aamon Murasai VS Seinji Akuma

Una mezzora buona per catturare questo stupido coso!
Queste gallinelle del deserto, per quanto succolente e nutrienti, non sono per niente facili da accalappiare ed io, stupido ed infantile, mi sono andato ad impantanare proprio nell'angolo del mondo dove l'unica cosa commestibile era anche molto difficile da catturare. Per non parlare della fatica che ci ho messo per trovarne una meno magra di quei poveracci nelle zone basse della città, tutti pelle ed ossa!

Se non mi sbagliavo avevo ancora qualche porro e un paio di cipolle nello zaino; non era certo un pranzo degno di un re ma, con quel caldo e quell'afa, di certo non avrei schifato la mia accozzaglia di cibo. Per altro dovevo nutrirmi a tutti i costi, altrimenti non sarei mai tornato al villaggio di Suna con le mie gambe. Stavo giusto raccogliendo gli ultimi ramoscelli da bruciare per accendere il falò, quando rimasi paralizzato, chinato sulle ginocchia, alla vista di una figura ammantata in direzione della mia tenda. Subito mi buttai a terra, sporcandomi gli abiti di terriccio, appiattendomi al suolo senza scrollare gli occhi di dosso a quella figura.

Un brigante! Dannazione vorrà sicuramente rubarmi tutte le mie favolose creazioni, brutto infido bastardo!

Ero stato stupido a non portarmi dietro nemmeno un pò della mia argilla, avevo pensato che a portarmela dietro, sotto al caldo, l'avrei seccata tutta. Senza contare che non mi ero portato di certo tutta la mia scorta personale, con quello che costava! Ora era al sicuro nella tenda; certo, ancora per poco, ma il mio impero commerciale doveva ancora stabilizzarsi, non potevo di certo perdere la materia prima indispensabile per i miei futuri guadagni! Stupido me, stupido me!

Appena fui certo di non essere più lontanamente visibile, mi alzai da terra e, sfruttando le pretuberanze naturali che si ergevano nella steppa, cercai di avvicinarmi il più possibile al mio accampamento. Sgattaiolai di qua e di là, evitando di rischiare un contatto visivo con il ladruncolo e, poco prima di arrivare dietro al Menir che si ergeva vicino alla mia tenda, legai la gallinella morta lungo la mia cintura e misi mano a un paio di kunai. Mi sporsi leggermente dal mio nascondiglio e guardani, sicuro di non essere visto, la figura. Nessun segno di riconoscimento, doveva proprio essere un brigante del deserto!

Chi diavolo sei tu!? E cosa diavolo vuoi dalla mia tenda!! Non osare toccare i miei averi o giuro sui miei avi che ti taglierò le mani!

Piagnucola?
Perchè mi si è messo a piangere? Ommioddio, un trovatello senza palle che mi frigna davanti; fra tutte le persone che mi aspettavo di trovare nel deserto, dovevo proprio incontrare un poveraccio in cerca di aiuto? Qualcosa mi diceva che avrei dovuto dividere la mia succolenta gallinella, che palle! Feci per rimettere nella tasca il kunai che avevo impugnato e mi mossi di un passo in avanti. Poi, come un brivido lungo la schienda, reagii all'ultima dichiarazione del piccoletto.

Uno studente di Kiri. Un povero studente di kiri... nel deserto? Per un secondo mi riscossi, rendendo probabilmente più scattoso il mio piccolo passo. La presa sulla mia arma si strinse, senza intenzioni offensive, ma qualcosa mi puzzava di marcio.

Hei piccoletto, che ci fai nel deserto?

Per la prima volta l'indecisione mi fece tremare, la mia mano stava sudando e, improvvisamente, mi sentii la gola secca. Lasciai il kunai lungo il fianco, visibile ma in una posizione tale da sembrare praticamente riposto, e continuai con il secondo passo in avanti. Lui mi venne incontro e poi si fermò, lagnandosi ancora.

No no, non ti attacco, rilassati. Però sarei proprio curioso di capire per quale motivo sei in giro da solo, in territorio sunese per altro.

Mentre dicevo queste parole, istintivamente mi grattai il capo, sorridendo leggermente. Sapevo che qualcosa non andava ma in fin dei conti era spaventato, non potevo mica aggredirlo, anche solo leggermente, rischiando di sentirlo frignare e magari anche doverlo coccolare per farlo riprendere. Non lo lasciavo con lo sguardo nemmeno morto, però gli sorridevo, magari potevamo fare qualche passo avanti nel nostro rapporto.

Poi, all'improvviso, si mosse molto velocemente. Troppo velocemente per una persona fino a poco prima spaventata a morte. Vidi sparire la sua mano dentro una tasca e riapparire poi con una piccola sfera. Che diavolo stava facendo questo imbecille? Qualcosa non andava, qualcosa non andava.

Il miei occhi notarono subito quello che aveva preso; certo non avevo mai visto quello strumento, poteva essere addirittura una medicina o un tonico, ma perchè diavolo rischiava di mettermi in allarme se non voleva scontrarsi? Come vidi fare dalle guardie alle mura, gli urlai d'istinto.
FERMO LI', FAMMI VEDERE LE MANI E NON FARE MOSSE AVVENTATE! Non feci praticamente in tempo a finire l'ultima frase che aveva lanciato quella strana cosa nella mia direzione; pensai subito ad un bomba di copertura, qualcosa simile ad un fumogeno, e così misi d'istinto le mani incrociate davanti al volto. Quella dannata cosa esplose e, sorprendendomi, da quella sfera scaturirono delle lancie di ghiaccio che esplosero in una rosa appuntita. Rimasi palesemente sorpreso ma mi riscossi immediatamente dopo, osservando, piazzato ora sulle ginocchia cariche e pronto a reagire, che cosa voleva fare ora. Urlò una tecnica e si nascose dietro la sua copia illusoria. Stava proprio facendo di tutto per farmi incazzare!

Così fece correre verso di me la sua copia; ero certo che voleva tirarmi allo scoperto, pensava che avrei abboccato al suo tranello ma, di tutta risposta, entrambe le mie mani si infilarono nelle tasche e, quando riemersero, vomitai una raffica di armi da lancio verso quella stupida copia. Senza nemmeno utilizzare il massimo del chakra che riuscivo a controllare, rilasciai le mie armi nell'aria; la forza impressagli, senza contare l'effetto frusta che sfruttavo per lanciare le mie armi,le fece schizzare via molto veloci [Forza: 425 + Mezzo Basso + Controllo Forza I = + 75 = 500(1) & Forza: 425 + Basso = + 75 = 500(2)]

Il Kunai che avevo precedentemente impugnato, insieme a un'altro, schizzarono in direzione del mio nemico illusorio. Sapevo cosa voleva fare; aveva sbagliato il lancio della sua redicola bombetta (se avesse visto di cosa ero in grado di fare, probabilmente si sarebbe messo a piangere ancora) ed ora voleva sfruttare la copertura del ghiaccio per evitare di farsi bersagliare dal kunai che mi aveva visto in mano. Peccato che non poteva contare su una protezione così leggera difronte alla mia precisione di tiro. Stolto studentello cattivo!

Il kunai lanciato dalla mia mano destra avrebbe cercato il bersaglio più grosso in vista, quelle stalagmiti erano alte, a occhio un metro e mezzo, e la figura del mio avversario era sufficientemente più alta per permettermi di tentare un tiro al petto. Veloce il proiettile schizzò pericoloso. [II Slot Azione - Forza: 500] Il secondo proiettile, un altro kunai, lo lancia fuori bersaglio di qualche centimetro. Lanciato più alla mia sinistra, il braccio medesimo che lo aveva scagliato non aveva affatto sbagliato bersaglio, semplicemente mirava ad un fine diverso. [II Slot Azione - Forza: 500]

Ti massacro stupido presuntuoso! Non mi importava certamente del lancio al petto, puntavo tutto quanto proprio su quel lancio "sbagliato". Improvvisamente, anche se certamente non per me, la copia del piccoletto avrebbe avuto una spiacevole sorpresa. Un leggero suono accompagnò l'impatto della mia arma su un sasso posizionato a terra, uno dei tanti in quella steppa arida vicino al menir, modificando sensibilmente la traiettoria del colpo.

La nuova traiettoria, anche se aveva smorzato la forza del colpo e quindi la sua velocità, era ascendente. Direttamente interessata ad intercettare il busto della copia da un punto teoricamente morto nelle difese, di chi,come in quel caso, scatta in avanti. Si sarebbe visto arrivare l'arma dal basso, nella direzione in cui stava precedentemente correndo e che incrociava la traiettoria con quella del primo kunai. Copia illusoria o no, ero praticamente certo di averlo fregato! [II Slot Azione - Forza: 475]

Man mano che il combattimento andava avanti, avevo sempre più l'impressione che quello strano individuo non fosse un semplice studente. Non appena i miei proiettili lasciarono le mie mani, da quella rosa di ghiaccio partirono una quantità di dardi che mai mi sarei aspettato. Per altro eravamo troppo vicini per pensare di poterli schivare con facilità. In pochi millesimi di secondo mi vidi costretto a sacrificare il mio chakra per salvarmi la pelle; un consumo elevato di chakra suddiviso ad hoc fra i miei arti inferiori mi permisero di lanciarmi letteralmente a terra, tuffandomi nella polvere [I Slot Difesa: Riflessi 375 + Basso 75 = 450]. Rovinai a terra, procurandomi solamente qualche leggera abrasione al braccio sinistro.

In un batter d'occhio ero nuovamente in piedi; con il fiatone per lo sforzo ma pronto a rendergli il favore. E da lì a poco quell'infame figuro comparve sopra al dolmen, avevo davanti un abile lanciatore, forse addirittura più abile di me ma la sua copia era andata. Un problema di meno. Certo, se avessi avuto la mia argilla, le cose sarebbero state assai diverse!! Mentre i miei occhi rimanevano fissi su quel tipo, di cui per altro nemmeno conoscevo il nome, la mia mano sinistra, tremolante per il leggero dolore, mise mano alla sacca portaoggetti, rimanendo celata dentro la mia sacca e coperta dalla mia schiena.

Il mio occhio venne nuovamente scosso da quello che accadeva ora alla mia destra. Quei dannati proiettili di ghiaccio stavano virando!! Come diavolo era possibile?! Dovetti nuovamente esprimere il meglio delle mie doti acrobatiche, anche se impastando meno chakra di poco prima per la prevedibilità della traiettoria di quei colpi. Miravano nuovamente al mio busto. Carico sulle ginocchia saltai indietro, compiendo un vero e proprio flic con una sola mano, i colpi mi passarono a qualche centimetro davanti, ma li mandai a vuoto [II Slot Difesa: Riflessi 375 + Bassissimo 25 = 400]. Non appena poggiai la mano a terra, praticamente a metà del flic, recuperando il bersaglio con i miei occhi, notai come quest'ultimo non aveva perso tempo a bersagliarmi nuovamente. Il mio braccio sinistro si flesse e, con una grande forza, mi fece spostare alla mia destra con un eleganza degna solo di un'artista. [III Slot Difesa]. Il bersaglio era stato nuovamente il mio petto, con una traiettoria discendente, non poteva pensare di fregarmi con le mie stesse armi mirando al tronco, doveva fare di meglio!

Il mio piede sinistro toccò prima del suo compagno a terra, non per caso, ma perchè cercavo proprio quel bilanciamento per il mio lancio. Aveva ancora un kunai in mano e, di certo, stava aspettando che io finissi in una posizione di svantaggio per colpirmi, impossibilitandomi la difesa. E invece lo anticipai, la mano che prima era scomparsa dietro la sacca comparve improvvisamente, lanciando a tutta potenza un Kunai pesante in direzione del mio avversario; il chakra potenziò sensibilmente il lancio, portandomi al massimo dello sforzo e sbilanciandomi in avanti. Se avesse lanciato, da quella posizione non avrei potuto schivare o parare il colpo come desideravo, tuttavia avrebbe dovuto sacrificare la propria difesa per farlo! [I Slot Azione - Counter sul IV Slot Azione Avversario. Forza: 425 + MezzoBasso 50 e Controllo Forza 25 = 500][Kunai Pesante: Pot 15 + Maestria Off 5 = 20]. Non avevo messo la mano nella sacca per così tanto tempo solamente per sport, rischiando una schivata azzardata con una singola mano. Quello che probabilmente non avrebbe mai notato era che l'arma scagliata non era solamente una. Adoravo camuffare i miei colpi, adoravo il mio stile di combattimento.

Il momento delle chiacchiere era concluso. Non avrei più chiesto come o perchè fosse lì, avrei agito, anche fino alla morte se necessario. Inoltre il suo comportamento era completamente dissimile da un ragazzino impaurito, sembrava piuttosto pazzo. E io volevo mangiarmi la mia fottuta gallinella!! Per questo, nell'ombra del Kunai precedentemente scagliato, si nascondeva un proiettile identico, con la sola accortezza che, arrotolato sul suo manico, c'era una cartabomba deflagrante. Non ero mica uno sprovveduto io!! [Kunai Pesante: Pot 15 + Maestria Off 5 = 20][Cartabomba Deflagrante: Pot 20 Diametro 1m]. Il primo colpo mirava al suo sterno, cercando di impalarlo in aria, veloce e letale. Il secondo invece non avrebbe minimamente mirato a ferire la sua persona ma a minare il suo equilibrio; quasi un metro sotto di lui, sul menir, il Kunai Pesante avrebbe cercato di far saltare quella roccia. Poteva schivare il primo colpo arretrando dietro al menir e rimanendovi incollato con il chakra, bhé io non glielo avrei permesso!

[Se lui avesse comunque lanciato il suo kunai l'unica cosa che avrei potuto fare sarebbe stata quella di prendere il colpo. Fortunatamente per me mi prese solamente di striscio, la distanza era circa di sette metri ma, con l'occhio in quelle condizioni, probabilmente non era stato così preciso nel tiro. Molto male per lui, un lanciatore deve essere preciso in tutto e per tutto, perchè ogni lancio deve poterlo portare alla vittoria!]

Infatti non dovrai necessariamente fidarti, ti farò a pezzi comunque vada!

Proprio metre lui doveva essere concentrato nella schivata del colpo, innarcai la schiena ruotando lievemente la mia posizione. Gli stavo dando il fianco è vero ma, contemporaneamente, stavo proteggendo con la mia figura, pronto per reagire come desideravo.

Cinque rapidi sigilli avrebbero evocato una tecnica perfetta per il mio piano [Slot tecnica Avanzato]. Ero certo che dopo il mio attacco le uniche risultati potevano essere solamente tre: la prima, ma anche la più improbabile, che il kunai lo prendesse in pieno petto facendolo cadere dal menir. La seconda, che avrebbe schivato il colpo rimanendo sulla pietra, ma cadendo per via del crollo della struttura. O la terza, che avrebbe saltato per schivare il kunai. In tutti e tre i casi avrebbe scelto una via sbagliata, compiere un movimento da cui non poteva variare la propria traiettoria di caduta (è risaputo, se uno cade, non può spostarsi in aria). Le mie mani, che dopolìeventuale spostamento, volontario o non, del mio avversario avrebbero toccato il terreno, compiendo gli ultimi particolari della tecnica. Non guardavo lui, non ne avevo bisogno, calcolavo solo la traiettoria della sua caduta persino se lo avessi visto scomparire dietro al menir. Non poteva eludere la balistica! Una scienza fisicomatematica perfetta!

Dove sarebbe andata a finire la Zanna Rocciosa? Ovunque avesse potuto impalare quel bamboccio bastardo!

Evidentemente lo avevo stuzzicato a dovere.
Improvvisamente comparve un sorrisetto sadico sul mio volto, ero riuscito a smascherare quel farabutto e, per altro, avevo appena assistito alla conferma che non fosse un semplice studente. C'erano poche tecniche che conoscevo, anzi quasi nessuna, ma la tecnica della sostituzione ero in grado di riconoscerla anche ad un miglio di distanza. Lo avevo quindi beccato, un chunin in territorio sunese. Merda.

Maledizione!

Il mio sorrisetto sadico non scomparve dal mio volto, ma improvvisamente dovetti fare i conti con una serie di interrogativi assai delicati. "Tradiresti mai il tuo villaggio?"; le parole di quel vecchio rimbombavano senza sosta nella mia testa. Se un chunin di un'altro villaggio era nel paese del vento qualcosa non andava; come potevo sapere se aveva i permessi per farlo o se stava precedendo un invasione? Per altro mi aveva attaccato; aveva attaccato un genin di Suna. La situazione era grave. Dovevo avvisare il mio villaggio, dovevo fare in modo che venissero erette le difese necessarie per contrastare un eventuale invasione! Dovevo salvare il villaggio!

Il mio avversario, per altro era scomparso; sapevo che la sostituzione gli aveva permesso di spostarsi senza essere visto. Non sapevo precisamente dove fosse ne quale fosse la distanza massima dello spostamento.

Poi la sua voce rimbombò dietro di me. Mi girai, preso alla sprovvista, e cercai di capire da che direzione proveniva la sua voce. Immediatamente scattai nella direzione in cui era meno probabile si fosse spostato, dove non c'erano protezioni naturali nelle vicinanze, correndo [I Slot Azione]. Mi aveva fregato e, sinceramente, ero in pericolo contro un avversario simile. Cercai di raggiungere la roccia più lontana dal menir e dalla presunta voce avversaria. Avrei perso l'argilla ma avvisare il mio villaggio aveva la priorità su tutto. Saltai sopra al masso e mi girai, guardando la mia posizione precedente.

E così il mio nemico ricomparve. Vicino al menir che avevo abbattuto poco prima, cosa avesse fatto in quel lasso di tempo morto? Non lo so, ma di certo non ero felice di averlo perso di vista per così tanto tempo. Mi parlò, sfidandomi e cercò di avvicinarsi. Fortunatamente ero molto lontano. Mi sentivo al sicuro; ma non bastava. Così, convinto che la fuga potesse essere l'unica soluzione, anche io gli urlai contro, proprio mentre compievo un singolo sigillo, purtroppo ben in vista, preparandomi a coprire la mia posizione [Slot Tecnica avanzato].

Saltai indietro, nascondendomi dietro al masso, mentre la mia immagine residua avrebbe evitato di farmi bersagliare, almeno per un tempo necessario a arretrare maggiormente. Dai miei lanci precedenti notai che quel ninja sembrava assai meno veloce di me, ma come potevo esserne certo? Mentre correvo, spalle all'avversario, misi velocemente mano alla mia sacca porta oggetti arrotolando nuovamente una cartabomba ad un Kunai Pesante e rinserendolo all'interno della mia sacca [II & III Slot Azione]. Ora eravamo distanti circa venticinque metri, la mia immagine residua distava a circa tredici/quattordici metri da lui e a circa undici dalla mia posizione. Mi girai, affaticato, e ripresi fiato.

Non appena mi girai vidi il mio avversario.
Aveva indubbiamente compreso la mia tattica, tanto che ora si era posizionato per sbeffeggiarmi accanto al costrutto illusorio. Eravamo sufficientemente lontani da poter sfruttare al massimo le mie capacità di lancio e, contemporaneamente, rimanere a distanza sufficiente da non rischiare di essere colpito. Subito mossi la mano verso la mia sacca e, senza pensarci su, inserii un tonico di recupero minore nel cavo orale, recuperando all'istante la giusta quantità di energia che mi serviva per non rimanere senza energie [I Slot Azione - Recupero chakra: Medio]. La mia immagine residua svanì improvvisamente, facendomi rimanere senza copertura. Un batter d'occhio e si moltiplicò, sparendo dalla mia visuale e lasciandomi perplesso sul da farsi. Feci scomparire le mie mani nelle tasche e mi preparai a reagire. Mantenevo una distanza di circa dieci metri, pronto a reagire. Aspettavo una sua mossa per poter comprenderne la posizione ed attaccare prima di continuare la mia ritirata.

C'era un piccolo particolare che ancora mi incuriosiva; il mio avversario si era certamente moltiplicato con qualche stramaledettissima tecnica kiriana ma, al contempo, quello che poi apparve ai miei acutissimi occhi, non erano normali copie. Quei costrutti di chakra che erano apparsi in massa avevano una sottile differenza; da parte mia ebbi bisogno di guardarli meglio, più attentamente.

Notai come i particolari che già prima scarseggiavano erano cambiati, se durante le sue movenze si era lasciato sfuggire qualcosa ora tutto quello che avevo notato era cambiato, era più scuro, visibilmente più scuro.

Una, due, tre, quattro, cinque... otto... quindici. Quindici copie tutte uguali, senza nessuna differenza degna di nota. Qualcosa però non andava: non si era lasciato scoprire e, se si nascondeva fra le copie, ora, aspettava, attendeva che fossi io a scoprirmi sfruttando la copertura. Giochiamo allora, giochiamo.

Tu non ti fai vedere e io mi metto nella posizione tale da non lasciare a te il colpo sicuro. Giochi a fare il leone eh? Vediamo chi la vince questa

Dai vicoli del paese del vento alla steppa che ora avevo davanti. Un vero cecchino sapeva perfettamente una cosa, se il nemico è in superiorità numerica, sei in svantaggio. Questo implicava un unica e spietata conseguenza, eliminare la superiorità numerica di quel chunin. Come? Come solo la polvere del mio paese sapeva fare.

Mi feci circondare, senza fare altro se non saltare sopra alla roccia che avevo di fianco. Portai le mani ai fianchi e, senza far vedere la mano nella tasca, presi il necessario.

Che carini che siete tutti quanti! Però nessuno di voi si è reso conto che avete la vita breve! Ecco i rinforzi!

Certo, bleffavo, e con un cenno del capo nella direzione delle montagne, e quindi della mia tenda, provai a distrarlo. I fuuma shuriken che vennero lanciati erano troppi per esser schivati ma, appena lasciarono le mani di quelle copie, mi limitai a compiere un unico e modesto saltino per scendere dalla roccia, facendo passare sopra alla mia testa tutte quelle simpatiche armi. Probabilmente quel ninja di Kiri non avrebbe visto nemmeno il momento dell'impatto dato che la roccia su cui ero detonò alzando una grande quantità di polvere e detriti. Prima di saltare avevo fatto cadere la cartabomba ed il kunai proprio sulla base della roccia, ovviamente dalla parte opposta al mio salto. Risultante? Niente danni per me e visuale azzerata per lui! A quel punto, coperto dalla roccia e dai detriti, composi velocemente una quantità enorme di sigilli. Se si nascondeva, lo faceva vicino alle sue copie. [Slot Tecnica Avanzato + 2 slot azioni]

Quattro esplosioni coinvolsero l'area circostante alla roccia semidistrutta, tanto da colpire praticamente quasi tutte le copie. Inoltre, non avevo nemmeno bisogno di guardare dove colpivo, dovevo solamente rimanere a contatto con il terreno e ricordarmi bene dove far detonare e dove no. Non aspettai che la polvere delle esplosioni si diradasse, un sigillo e pufh! niente più Aamon! [Slot Tecnica Base]