Il Lazaretto II - Bosco dei Sussurri-

[Oto] | [QdV]

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    Neala prese un'altra pasticca prima di tornare a leggere la lettera che le avevano inviato dall'amministrazione di Oto, finalmente si erano decisi a mandarle qualcuno che rimpiazzasse l'ultimo che aveva provato a portarle gli ultimi ingredienti necessari a creare una cura definitiva per quella malattia.

    Diogenes Aloysius Mikawa ed Eiatsu Nai, due ninja d'alto livello, ma anche Akashi lo era ed in fondo, era ovvio che proprio quello stupido Mikawa era il loro obiettivo, altrimenti si sarebbero mossi prima.
    Poche settimane prima lei l'aveva intravisto in un monitor, era mutato profondamente, ma era ancora vivo ed era divenuto il paziente più pericoloso dell'intero istituto, dannazione a lei ed a quando s'era lasciata convincere a far svolgere la prova all'interno della struttura, almeno avrebbe avuto una seccatura in meno.
    E dannazione ad Orochimaru ed a quando s'era fatto venire quella bella idea!

    Al solo pensiero, provò un'ira irrazionale, con mano tremante, la donna prese un'altra pasticca e la ingoiò.
    Erano passati due anni e quella medicina, per quanto capace di rallentare gli effetti della malattia, non era tuttavia in grado di bloccarla, pertanto, si ritrovava a prendere più pillole che in passato ed ad essere comunque vittima di sbalzi d'umore ed attacchi d'ira, stava lentamente entrando nel novero dei pazienti di secondo livello, il tempo a sua disposizione oramai stava per scadere.

    [...]



    Qualche ora dopo, giunsero i due ninja a farle visita, la donna rivolgeva loro lo schienale della sedia, un televisore sul muro s'accese al loro ingresso, mostrando le immagini di due anni prima:

    -Trasmissione di due anni prima-



    Dopo l'uccisione della ragazzina da parte di Akashi, il filmato s'interruppe e la donna si voltò con lo schienale, palesandosi ai due ospiti e rivolgendosi loro sarcasticamente:

    "Allora gente, spero che vi siate rinfrescati la memoria riguardo all'ultima volta che qualcuno tentò quest'impresa."
    image



    Stringeva in mano il barattolo con le pasticche, dal quale ne estrasse una che portò alla bocca.
    Il suo aspetto era peggiorato rispetto a due anni prima, in particolare, le erano spuntati diversi speroni ossei, alcuni partivano dalle tempie, alcuni dalla clavicola ed altri dal braccio.
    Incrociando le braccia e con aria annoiata, la donna disse:

    "Piaciuto lo show?
    Spero di non dovervi ricordare che dal momento in cui avete messo piede quà dentro siete condannati al mio stesso destino e che l'unica vostra possibilità di riuscita consiste nel portare a termine la missione che vi assegnerò.
    Ad ogni modo, è troppo tardi per frignare come il vostro predecessore, percui fatevene una ragione e mettetevi in testa che dovrete pendere dalle mie labbra in quanto sono l'unica in grado di curarvi..."


    Prendendo alcuni fogli di carta, indicò due sedie poste di fronte alla sua scrivania:

    "Sedetevi prego, prima di lasciarvi entrare in questa reggia, devo illuminarvi a dovere su cosa affronterete, cosa s'annida dentro di me, dentro di voi e nelle persone che incontrerete...ma prima di tutto voglio sapere per quale assurdo motivo abbiate deciso di venire qui a suicidarvi."

    E rimase a fissarli con l'unico occhio visibile da sotto la lunga frangia in attesa di una risposta.
     
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    Non c'è voluto molto ad Eiatsu per convincermi; dopotutto è mio compito di capoclan vegliare sui Mikawa e Akashi è ormai disperso da troppo tempo nei meandri di Oto (o almeno così il Kage ci ha detto a suo tempo). Inoltre devo molto al soggetto in questione; è stato il primo ad iniziarmi all'arte del sangue e la spada che ancora porto sul fianco è un suo dono. Ha contribuito alla mia formazione e ad arricchire il clan...per questo merita il mio massimo rispetto. Sotto un punto di vista più pratico e distaccato Akashi è un promettente chunin del villaggio e al momento Oto non può perdere un altro rilevante suo shinobi.

    Nonostante ciò questa non sarebbe stata la Mia missione. Le mie parole nei confronti del giovane (?) eliminatore di cadaveri sono state precise:
    " ti accompagno solo per verificare con i miei occhi le condizioni del compagno Mikawa perduto, per riportarlo al clan se vivo o per conferirgli degna sepoltura se morto."

    :::

    Il lazzaretto si trova nel bosco dei sussurri; un luogo da cui sempre sono stato alla larga, forse a causa di un fato non propenso al nostro "incontro". Vaghiamo dunque nel bosco non propriamente certi dell'ubicazione del posto. Il bosco si agita al nostro passaggio; siamo degli intrusi ma non osano negarci il cammino. Dopotutto non è la prima volta che i simpatici animaletti di Oto mi vedono da queste parti...

    Quando troviamo la grossa porta metallica è trascorsa quasi un'ora. Ma prima di entrare:

    " L'amministrazione non ci volle più far vedere le registrazioni della prova di Akashi, quindi io come te sono al completo oscuro di cosa ci sia oltre questa porta. Ma tieni bene a mente una cosa: se Akashi Mikawa non è riuscito ad uscire da questo luogo stai ben certo che non deve essere facile...non commettere stronzate; non ho intenzione di riportare ad Oto i corpi di due chunin morti. "


    Entro senza esitazioni e subito ad accogliermi parte il filmato della prova del mio cugino Mikawa. Rimango in silenzio mentre con lo sguardo cerco di analizzare ogni cosa all'interno della stanza. La sedia della scrivania è girata e si intravede il lembo di una veste nera e un corno(?) all'altezza di un ipotetico gomito. Per il resto nulla di anomalo se non uno strambo disegno posizionato proprio dietro la cattedra: un mutante dotato di arti a dir poco spaventosi.


    "Quell'individuo è stato l'unico capace di mantenere la propria razionalità, certo, in maniera limitata, ma comunque c'è riuscito, ovviamente dovrai fare attenzione agli altri pazienti, più scenderai, più la loro malattia avanzerà rendendoli più potenti e furiosi e sopratutto, affamati.
    Ora, ci sono due cose che puoi fare arrivato a questo punto Mikawa, decidere di gettare la spugna o andare avanti, ma dovrai tenere a mente una cosa, sei già stato contagiato!"


    Intanto il discorso va avanti e gran parte del mistero che si cela in questo luogo viene svelato. Siamo già infettati dal virus...e la cura risiede nel corpo di un paziente parzialmente infetto. Magnfiico! Poi la missione di Akashi continua e quando appare la scena dell'ascensore, uno smorzato sorriso esce dalle mie labbra.

    image

    "Come sapete, mi chiamo Akashi Mikawa. Sono nato fuori dalle mura accademiche, ma vivo a Oto dopo aver tradito Suna. Volevo solo dire a quelli che guardano di non aspettarmi a casa da morto. Perchè da questo schifo uscirò più vivo che mai.

    Eheh...un vero spirito Mikawa, non c'è che dire. Eppure a lui è andata male; nè la forza dei suoi muscoli, nè e abilità del clan nè la sua grande testardaggine e forza di volontà gli sono stati utili per ultimare la prova.


    image

    Quando la bambina gli si para d'innanzi so già come va a finire e scostando lo sguardo dallo schermo mi rivolgo alla direttrice:

    " Quel corno che ti sporge dal gomito sinistro a quel tempo non c'era, Naela..."

    Poi si mostra a noi e con un fare poco coinvolgente ma senz'ombra di dubbio a suo modo affascinante ci invita a sederci. In genere non si risponde con una domanda ad u'altra posta, indiretta che sia, ma in questo caso avrei fatto un'eccezione:

    " Ti serviamo, non è vero? Il tuo corpo sta iniziando ad abituarsi al farmaco presente nelle pillole da te create; la mutazione avrà la meglio...quindi non ti presentare a me come mia salvatrice. Diciamo che, ora, siamo tutti in ballo nella faccenda. Ognuno serve all'altro perchè stai ben certa che non troverai ninja tanto più forti di noi interessati alla tua causa.
    Chiarito questo primo punto, la nostra presenza è unicamente finalizzata al ritrovamento dello shinobi di cui poco fa ci hai fatto vedere l'inizio di missione...io sono Aloysius dei Mikawa, capoclan, e ho intenzione di riportare Akashi, vivo o morto che sia, alla sua Famiglia."

     
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    Eiatsu era raggiante. Quella storia aveva preso esattamente la piega che aveva voluto. Tutto era iniziato quando aveva conosciuto Diogenes e le sue abilità straordinarie. Abilità che, ovviamente, Eiatsu voleva a tutti i costi. Solo che come prenderle?
    Certo non era così avventato da combattere contro quello che si dicesse dovesse essere il prossimo Kokage in quanto, nonostante le sue notevoli abilità, non era a livello. Però la fame lo divorava. Così aveva iniziato a fare ricerche sul suo clan cercando altre persone con le abilità Mikawa possibilmente morte. Così aveva trovato che durante il secondo torneo per i sigilli di Oto un Mikawa era andato disperso, un ninja dalla discreta potenza, probabilmente paragonabile alla sua, del quale si erano perse le tracce nel noto Lazzaretto di Oto. Il fatto che fosse famoso lo scoprì dalle ricerche. In realtà la notorietà del posto era cresciuta durante il torneo, ma stava rapidamente declinando.
    Ad ogni modo Eiatsu aveva trovato il suo pollo. Ora: il fatto che un chunin, con capacità paragonabili alle sue, avesse fallito una prova del genere rendeva difficile, sulla carta, credere che se Eiatsu fosse andato a recuperare il suo cadavere(?) non avrebbe fatto la medesima fine. Ragionando era venuto il lampo di genio:perché non chiedere a Diogenes?
    Si era sempre mostrato sensibile alle tematiche riguardanti il suo clan. Così andò da lui parlandogli del disonore del corpo di Akashi andato perduto(ammesso fosse morto, come credeva) e una serie di altre storie. Lui giustificò il suo interesse legandolo al suo lavoro e Aloysiusu non fece altre domande. Fu molto chiare però che il suo aiuto sarebbe stato minimo...
    Questo andava bene, per ora, all’eliminatore di cadaveri, per cui in breve stipularono un accordo verbale, parlarono con chi di dovere e furono spediti nel bosco dei Sussurri.

    [...]

    Dopo un giro alla ricerca della precisa ubicazione del posto, il duo raggiunse l’entrata al Lazzaretto:una grossa porta metallica. Lì Diogenes lo fermò:

    " L'amministrazione non ci volle più far vedere le registrazioni della prova di Akashi, quindi io come te sono al completo oscuro di cosa ci sia oltre questa porta. Ma tieni bene a mente una cosa: se Akashi Mikawa non è riuscito ad uscire da questo luogo stai ben certo che non deve essere facile...non commettere stronzate; non ho intenzione di riportare ad Oto i corpi di due chunin morti. "

    Il so tono era come al solito altero e borioso, ma Eiatsu non se la prendeva. Aveva deciso che fino in fondo si sarebbe mostrato debole, perché non trovava nessun vantaggio nel mostrarsi in maniera diversa.

    “Su dai non essere così serio, e poi ci sei tu che mi guardi le spalle no?”

    Disse ilare prima di attraversare la porta chiusa.
    Entrati ,si ritrovarono in una stanza, un specie di hall dove al centro era presente una scrivania e una poltrona che volgeva ai due lo schienale. Nella parete subito dietro era presente un orribile disegno mostrante le mutazioni di un corpo umano. Poi, improvvisamente, partì un video.
    Il suo contenuto era alquanto terrificante. C’era una donna con evidente mutazioni che spiegava ad un ninja( Akashi appunto) le modalità nonché gli obiettivi della prova. L’inquadratura rappresentava esattamente quella stanza per cui Eiatsu si ritrovò gelare il sangue quando seppe di essere già stato contagiato da quella malattia che gli avrebbe mutato il corpo.

    “ Da ora in poi non si torna più indietro”

    Pensò divenendo serio tutto ad un tratto. In realtà le sue espressioni erano sempre occultate dalla maschera...
    Akashi era proprio come Diogenes: aveva un fisico davvero potente sebbene leggermente meno vigoroso e la stessa boria e spavalderia del capoclan. Una spavalderia che il Colosso dimostrava anche adesso ridendo alle battute del suo parente sullo schermo, ridendo addirittura alla notizia di essere stato a sua volta contagiato e di dover affrontare orde di mostri per salvare la propria pelle oltre che ritrovare il corpo del cugino. Eiatsu non era della sua stessa pasta, questo era evidente, ed un poco lo invidiava un poco lo ammirava. Tuttavia si rendeva conto di essere ben più sveglio…non ne aveva dubbi.
    Il filmato continuò per poco, terminando immediatamente dopo l’uccisione di una bambina mutata dalla malattia dalla mano di Akashi...Vedendo quello scempio, Eiatsu si ritrovò ad odiare ancora di più Orochimaru,un astio che gli derivava dal suo sensei,il Nidaime in persona.
    Quando il filmato fu concluso, Neala si voltò, ruotando la sedia che prima volgeva loro lo schinale. La sua mutazione era peggiorata dal filmato e la sua dipendenza dal farmaco era aumentata al contempo. Questi due fattori non sfuggirono ad Aloysius il quale non si trattenne dal sottolinearli quando Neala disse di essere la loro unica salvezza.
    Avere un compagno così egocentrico era alquanto ingombrante, ma Eiatsu lo accettava di buon gusto perché la figura del Mikawa faceva apparire più piccola alla sua. Infatti anche quando si sedettero fece parlare nuovamente il Mikawa aggiungendo solo:

    “ Inoltre è interesse del Kokage eliminare tutte le brutture del suo predecessore, e quindi trovare una cura a questa malattia generata dagli esperimenti di quel pazzo è una cosa fondamentale.”


    Forse aveva esagerato alquanto nell’esaltare il ruolo del Kokage in quella faccenda sebbene fosse autentico il suo interesse nel debellare il male Orochimaru dal villaggio. In sostanza non aveva quindi detto nulla di male...


     
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    All'osservazione di Diogenes sul suo gomito, Neala rispose sarcartica:

    "Che acuto spirito d'osservazione, lo hai detto ad alta voce per trasmettere l'informazione al tuo amico?"

    Dopodichè passarono avanti, quando lei ebbe finito di parlare, si attendeva delle risposte, invece si trovò una nuova domanda ed una sorta di giustificazione da parte del ninja più giovane, la donna prese un'altra pillola e rispose a Diogenes, senza filarsi minimamente Eiatsu:

    "Dunque dunque, fammi capire bene...il fatto che io abbia bisogno di voi comporta il fatto che voi non dobbiate pendere dalle mie labbra?
    Sbaglio o devo ricordarti che non sei il primo a venire qui?
    Magari sarete gli ultimi certo, ma io non ho bisogno di voi due in particolare, a me servono due enegumeni con quel tanto di cervello da tenere da conto ciò che dirò e con la forza necessaria a tenere a bada quell'imbecille che mi avete mandato l'ultima volta, visto che è lui il vostro obiettivo, sappiate che ora è un malato di livello 4 stando a ciò che ho potuto vedere, il che unito al suo addestraento lo rende altamente pericoloso."


    Assumendo un tono più freddo aggiunse autoritaria:

    "Pertanto ricordati che sono l'unica che conosce come funzioni la malattia e che ha un'idea di come siano strutturati i piani inferiori e l'unica che potrà guidarti sino alla fine della missione e guarirti una volta che l'avrai conclusa con successo.
    Ora siamo sulla stessa barca e se ognuno farà la sua parte ci salveremo tutti, tu dammi retta e vedrai che andrà tutto bene, come ninja d'alto livello dovresti essere in grado di seguire gli ordini."


    Poi votandosi verso Eiatsu aggiunse col tono usuale:

    "E tu non credere di farmi bere queste stronzate, se al Kokage fosse importato qualcosa di questo posto, avrebbe mandato qualcuno a completare la missione di Akashi due anni fà, io vi ho chiesto le vostre motivazioni in quanto ci consentirà di muoverci meglio, se siete qui per Akashi, io vi posso fornire qualche informazione su di lui e posso indicarvi in quali tunnel cercarlo, se io penso che voi siate qui solo per la missione, vi direi come evitarlo ed in caso, potreste sempre dividervi se i vostri scopi fossero diversi.
    Allo stesso modo, il fatto che voi siate affetti dalla malattia vi consente di sfruttare i suoi punti forti se la lascerete fare, è una tattica rischiosa, ma potete farlo con le mie conoscenze.
    In pratica, siate sinceri in modo che non si perda tempo, tanto a me intressa solo la cura."


    A quel punto, Neala si tirò indietro sullo schienale, attendendo una risposta, una volta finito, si riavvicinò al tavolo:

    "Ora che ci siamo chiariti, direi di passare oltre ed arrivare alle cose serie."

    Indicando il manifesto alle sue spalle, la donna disse:

    "Fate finta di dividere il corpo umano in otto parti, i quattro arti ai quali si aggiungono due metà del busto e due metà della testa.
    Questa divisione orientativa, ci aiuta a dividere le quattro fasi del Corpus, ad ogni livello infatti assegnamo due parti mutate, le parti sono casuali in genere ed arrivano a comporre una simmetria solo al quarto livello, a mutazione completa.
    Durante il primo livello i pazienti sono abbastanza docili, dal secondo cominciano ad attaccare, al terzo, già non capiscono più nulla, al quarto, sono dei mostri terribili.
    Fate conto che la mutazione aumenta gradualmente la sua potenza, persino io, con la forza di un primo livello potrei abbattere una porta con un pugno, cosa normale per energumeni come voi, ma non per gente comune come me."


    Prendendo un paio di contenitori di pillole e degli strumenti per la raccolta dei campioni del loro bersaglio, il medico proseguì:

    "Questo è il vostro kit per sopravvivere qui dentro, pillole per tenere a bada la malattia ed il necessario per estrarre i campioni dal nostro obiettivo, dovrete farvi strada per i quattro livelli di questa struttura e prelevare questi campioni o in alternativa, portarmi il cadavere del soggetto.
    In passato, un Chunin come Akashi sarebbe stato più che sufficiente a tenere a bada i quarti livelli usando delle precauzioni, adesso c'è lui con le potenzialità di un quarto livello.
    Per fortuna, adesso non potrà più usare i jutsu, ma la sua forza e la sua velocità sono aumentate ulteriormente, come anche la sua resistenza, se non sarete cauti, vi ucciderà senza fare complimenti, ricordate che non è più quello di un tempo."


    Facendo apparire un immagine su di uno schermo grazie al telecomando, Neala mostrò loro una sorta di vecchio telefono:

    "Ce n'è uno ad ogni livello, usatelo per contattarmi e farmi sapere come andate, Akashi doveva usarli per le chiamate o per fuggire, ma oramai lui è oltre la salvezza, al quarto livello, il tuo cervello è irrecuperabile...ah già."

    Neala pose sul tavolo un Kit da Pronto Soccorso, dicendo ad Eiatsu:

    "Mi hanno detto che sei medico, in caso di bisogno, prendi questo."

    Poi, rivolgendosi a tutti e due chiese:

    "Ci sono domande?
    Meglio chiederee fare la figura degli stupidi che morire da stupidi."
     
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    Neala era una tipa davvero niente male. Rispose a tono alle parole di Diogenes senza trattenersi minimamente cosa o dovuto proprio al suo carattere, oppure agli effetti della malattia che avanzavano. Concedendole il beneficio del dubbio, Eiatsu non se la prese troppo per le parole dure che rivolse loro, così quando Neala si rivolse direttamente a lui disse:

    “E’ libera di credere quello che più l’ aggrada. Per quanto riguarda Akashi non volgiamo assolutamente evitarlo come abbiamo già detto.”

    Il tono era come al solito piatto e professionale.
    In seguito il medico si dilungò nel parlare della malattia che avrebbero dovuto affrontare. Esistevano quattro stadi e, ad ogni stadio, la malattia mutava due parti del corpo, nonché virava il carattere del malato verso stadi sempre più aggressivi .A quanto avevano capito la missione che stavano per intraprendere era ben più complessa di quella di Akashi perché ora Akashi stesso era diventato un ostacolo di massimo livello sul loro cammino. Tuttavia non avrebbe potuto usare dei jutsu e questo era già tanto. Ad ogni modo Eiatsu confidava fortemente sul supporto di Diogenes la cui forza era indubbia.
    Neala accennò anche alla possibilità di sfruttare i primi stati della malattia per potenziarsi fisicamente, una cosa che Eiatsu non gradiva:

    “Già, anch’io concordo che una strategia del genere sarebbe troppo pericolosa. Per quanto mi riguarda converrebbe tenere il malanno quanto più sotto controllo.”

    A tal proposito il medico consegnò a lui una cassetta con le pillole contro il Corpus nonché altri utili utensili per il completamento della missione quali, per esempio, tutto il kit per prelevare campioni dal Soggetto. Certo il fatto che lo potessero riportare morto avrebbe semplificato di molto le cose, qualora il compito si fosse mostrato eccessivamente complesso.
    Infine li informò che su ogni livello erano presenti dei telefoni tramite i quali avrebbero potuto comunicare. Neala avrebbe detto loro il percorso da seguire e immaginava come gestire la malattia. Su questo punto Eiatsu aveva molte domande:

    “Si ho delle domande. Prima di tutti vorrei sapere quale è il tempo di sviluppo del Corpus per passare da uno stadio a quello successivo. Inoltre come dovremmo gestire le pillole per tenere sotto controllo il morbo..”

    Una volta che gli venne risposto, continuò dicendo:

    “Avete avvistato il soggetto in questione durante il tempo intercorso tra la missione di Akashi e la nostra? Avete altre informazioni sul suo aspetto?La sua posizione è cambiato all’interno dei livelli?”

    Non c’era dubbio che Eiatsu considerasse molto pericolosa la faccenda in cui si era cacciato. Tuttavia la voglia di possedere l’anima di Akashi era troppo forte. Ovviamente questo significava che l’avrebbero dovuto uccidere, ma in fondo che altre alternative avevano?
    Se il chunin si fosse mostrato a tal punto violento non sarebbe stato proprio possibile risparmiarlo ed ,inoltre, Eiatsu non era certo che arrivato ad uno stadio così avanzato della malattia fosse possibile curare il malato.
    Avrebbe atteso le osservazioni di Diogenes e poi avrebbe detto:

    “Se non c’è altro converrà andare. Stiamo perdendo già molto tempo...”

     
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    Questo Lupus assomiglia molto ai sigilli di Oto. Chissà se realmente non si possa trovare un modo per controllare completamente la malattia. Naela, pensa quale potrebbe essere il vantaggio per Oto se ogni guardiano o semplice soldato fosse infettato e sotto controllo...non ci sarebbe paragone con gli altri villaggi. Un’armata di super uomini tutti al servizio del Suono! Lascio che la mente trattenga questo pensiero ancora per un po prima di ripensare con più attenzione a quello che la nostra “salvatrice” ci ha appena detto...
    Le varie fasi. La sintesi è che avremmo potuto riconoscere lo stadio di infezione su di un bersaglio dalla “quantità” di corpo interessata alla mutazione e che un primo livello abbatte una porta con un pugno...interessante. Anzi è sbalorditivo pensare ad una vecchietta senza alcuna preparazione ninja fare una cosa del genere!
    La nostra "salvezza" sono delle pillole utili per ritardare la malattia, probabilmente le stesse che la direttrice del lazzaretto usa per se, e il nostro unico modo di comunicare con l'esterno è tramite dei telefoni situati su ogni piano.
    In definitiva ci stiamo per addestrare in un carcere pieno di soggetti pericolosi…praticamente sono a casa HAHAHAHAHAHAHAHAHAHA
    Si passa al momento più costruttivo, ovvero quello delle domande. Sarei rimasto sul vago proprio nella parte che forse più mi interessa…già un perverso piano si insinua nella mia mente. Ascolto prima i quesiti del giovane eliminatore e le risposte della cornuta in nero per poi aggiungere:

    " Uno: quanto varia la potenza ai vari passaggi di livello? Hai detto che con un pugno tu riusciresti ad abbattere una porta; un livello tre invece cosa sarebbe in grado di fare?
    Due: ci sono malati, oltre akashi, che di base hanno ricevuto una educazione e formazione ninja? Akashi un tempo sarebbe stato in grado di contratare i quarti livelli presenti nella zona; sarebbe lo stesso adesso o, come immagino, il numero di soggetti pericolosi è aumentato? O magari lo stesso quarto livello con il passare del tempo acquista più potere?
    Tre: ci sono stati casi anomali da quando è iniziato il tutto? Non parlo dell'unico soggetto che è riuscito a mantenere un certo autocontrollo ma di un diverso sviluppo della malattia.
    E in ultimo, forse meno importante: le telecamere all'interno sono ancora attive?"


    Bugia.

     
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    Neala al fiume di domande rispose pacata:

    "Proverò a spiegarvi qualcos'altro, innanzitutto, Orochimaru studiò il Corpus in modo tale da poterlo riprodurre, il soggetto che cercate, è il possessore originale di una Kekkei Genkai che in qualche modo ricorda quella che è stata utilizzata come base per i sigilli dei guardiani, la trasformazione in un virus pertanto, fù operata da Orochimaru stesso."

    Neala si pose le mani sotto al mento, guardando i due shinobi con aria annoiata:

    "Questi studi vanno avanti sin da prima della mia nascita in quanto Orochimaru ha costruito questo posto ben 80 anni fà ed io sono su questa terra da 50, non si direbbe che io sia così vecchia vero?"

    Rivolse la domanda con un sorriso a Diogenes il quale sembrava molto più vecchio dei suoi anni, poi riprese:

    "Stando ai documenti di cui dispongo, Orochimaru provò a replicare le potenzialità della Kekkei Genkai impiantandola in altri esseri, persone normali, come barboni o prigionieri, il risultato imprevisto fù la trasformazione della Kekkei Genkai in un virus, che pertanto fù in grado di riprodursi da solo ed infettare altri organismi, il che portò alla creazione di altri livelli sotterranei per stipare i contaminati, per ora ne abbiamo quattro.

    Lo scopo della missione di Akashi consisteva nell'ottenere quelle informazioni sulla Kekkei Genkai di base che permetterebbero di eliminare il fattore di contagio e di annullare l'effetto nocivo sul cevello, in tempi più recenti, il nostro Ex-Kokage portò qui alcuni promettenti e giovani ninja e li utilizzò come cavie, contando sulla loro straordinaria intelligenza e sulla loro preparazione fisica per ottenere nuovi dati, la ragazzina uccisa da Akashi era l'ultima alla quale inniettò il virus, ne restano altri quattro distribuiti per i vari livelli."


    Neala si appiattì sullo schienale e dopo essersi stiracchiata prese un'altra pasticca:

    "Queste informazioni non le avevo date ad Akashi in quanto gli avrebbero fatto perdere tempo prezioso, con voi preferisco dilungarmi visto che ci siamo, dovete sapere che il periodo di trasformazione e di passaggio da un livello all'altro cambia da persona a persona, molto è dato dall'età e dall'indole, ad esempio, Akashi è arrivato al quarto stadio in soli due anni essendosi rivelato particolarmente fragile a livello mentale, come avrete notato nelle registrazioni, la sola notizia d'essere infetto lo fecero scoppiare in lacrime.

    Al contrario invece, la bambina che ha ucciso era qui da sette anni e cominciava a dare i primi segni di squilibrio che precludevano al secondo livello.
    Testato su soggetti tanto giovani, scoprimmo che il Corpus bloccava la crescita, a 19 anni compiuti, la giovane Natsuki appariva ancora come una bambina di 12 e pochi minuti dopo, Akashi incrociò una sorta di neonato.

    Sia chiaro pertanto, non fatevi ingannare dalle apparenze, ma non andate in giro a fare massacri, i pazienti sino al secondo livello dovrebbero poter essere salvati senza problemi, mentre per quelli del terzo, resteranno danni al cervello.
    Quindi, cercate di non ucciderne troppi e ricordate che conoscono il territorio molto meglio di voi, certo, abbiamo qualche vecchia planimetria, ma crolli e tunnel creati dai pazienti le hanno rese inattendibili e le poche telecamere rimaste non possono fornire dati completi, specialmente dei livelli inferiori."


    Neala prese un telecomando e dando dei comandi, apparvero sullo schermo immagini in bianco e nero della videosorveglianza, spesse volte, apparivano schermate completamente nere:

    "Come potete vedere, molte sono difettose, ma se mi chiamerete attraverso i telefoni, cercherò di farvi avere notizie fresche su eventuali avvistamenti."

    Spegnendo lo schermo, tornò a rivolgersi ai due shinobi dicendo loro:

    "Ora, per rispondere in modo più diretto ad alcune domande...possiamo dire che il quarto livello non porti a potenzialità infinite, il Corpus applica una mutazione che in quattro fasi diviene completa, una votla completata, non ci sono ulteriori aumenti di potenza, apparte Akashi, gli altri ninja aveva un addestramento più basilare, quindi dovreste poterli affrontare con tranquillità, forse ce ne sarà qualcuno al vostro livello, ma non è detto.
    L'aumento da una primo livello ad un quarto, vediamo...diciamo che dando un valore numerico alla forza del mio pugno, facciamo 225 (bianca +5 tacche), arrivando al quarto livello, arriverei a 325 (Bianca +9 tacche).
    Inoltre, non è la sola forza che aumenta, col tempo questi potenziamenti si estendono a più parti del corpo modificate ed aumentano resistenza e velocità, il vero problema con Akashi, oltre al suo alto potenziale iniziale, sono le capacità fisiche garantite dal sangue Mikawa che ne aumenta ulteriormente la forza e la velocità, percui mi raccomando, se lo trovate, siate molto cauti perchè nessuno di voi due può batterlo con la sola forza.
    E non sottovalutate gli altri, alcune mutazioni offrono poteri particolari e con quel tipo di vita, ci si rafforza rapidamente."


    Neala prese un'altra pillola dicendo:

    "Il nuovo Kokage voleva approfittare del torneo per impadronirsi di questa forza, ma il fallimento di Akashi fece abbandonare il progetto, non sò se questo studio giungerà finalmente a termine e sarà posto al servizio del villaggio, ma almeno, se riuscirete saremo tutti salvi.

    No posso dire molto sul nostro obiettivo, l'abbiamo visto una volta di fuggita e lo credevamo morto da un pezzo, ha una folta barba bianca, il che lascia intendere che l'invecchiamento prosegue in qualche modo sull'originale, una cosa è certa, per quanto a forza dis tare chiuso qui dentro gli sia saltata qualche rotella, è l'unico con un cervello pensante lì dentro e sit rova al quarto livello, come Akashi.

    Considerate solo che trovandosi l'uscita bloccata al primo livello, i pazienti scendono al livello inferiore sperando di trovare l'uscita e lo fanno solo quando sono sufficientemente potenti per affrontare da pari i nemici nei sotterranei."


    Prendendo una pillola, disse poi ai due:

    "Prendetele se vedete apparire i segni del corpus, macchie rosse o escrescenze sono i primi segnali, attenti alle vostre emozioni, oppure potreste favorirne lo sviluppo, con le pillole, potrete mantenere la vostra sanità mentale per tutta la durata del primo livello, giusto alla materializzazione delle due mutazioni rischiate di perdee il controllo per la rabbia o la fame, se sentite il desiderio di mangiare carne umana, prendete una pillola, ve ne posso lasciare un gran numero.

    Se sarete bravi, potrete far durare il primo stadio per 22 anni come me e per allora, mi aspetto che abbiate fatto la vostra parte."


    Poi, indicando una porta disse:

    "Quando vi sentirete pronti, prendete pure l'ascensore, altrimenti, chiedete pure."
     
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    Neala si dilungò molto nel rispondere nella maniera più esaustiva alle numerose domande dei ninja .Vagliò dal principio la storia di quel luogo, raccontando di come Orochimaru avesse fatto egli esperimenti cercando di estrapolare il potere del corpus per poter dare più forza ai suoi ninja e saziare la sua nota sete di conoscenza. Un argomento, questo, che sembrava vagamente interessare il compagno di avventura di Eiatsu...
    Eiatsu ascoltò con molta attenzione i dettagli che Neala inseriva nel suo discorrere. Per esempio dei tempi di degenerazione della malattia. Eiatsu rimase affascinato dalla resistenza della bambina massacrata da Akashi e dalla forza mostrata da Neala. Non solo perché era riuscita a rimanere al primo stadio per ventidue anni,ma soprattutto perché, considerando che dovesse stare circa al terzo stadio, contando le placche ossee che fuoriuscivano dalle escrescenze sula pelle, era assurdo come avesse mantenuto il controllo sulla mente e sulle sue emozioni .Certo grande merito era sicuramente delle pillole che lei trangugiava ad una velocità inaudita...

    “Anch’io sarò forte come loro..”

    Pensò Eiatsu che credeva fortemente di avere la forza di volontà per contrastare al malattia. Sicuramente non come quella bambina o come Neala, ma almeno abbastanza da completare la missione.

    “Bhè spero vivamente di non impiegarci così tanto...”

    Ascoltò con altrettanto interesse le risposte alle domande poste da Aloysius. A quanto pareva Akashi era il più potente tra i malati del quarto girone, ovvero il più pericoloso e, da come lo descriveva Neala, sembrava avesse acquisito poteri eccezionali. Anzi: era sicura che con la sola forza fisica i due ninja non sarebbeo riusciti a batterlo...

    “Ed in effetti non le do torto...se l’esempio numerico che ha fatto ha il suo fondamento, probabilmente a quest’ora Akashi sarà addirittura più potente di Diogenes...forse. In effetti non conosco nemmeno io le capacità reali del guardiano, come lui non consoce le mie...”

    Del resto, Eiatsu contava molto di poter soggiogare il Mikawa soggiogare con le sue tecniche e la sua abilità, senza considerare l’apporto di Diogenes.
    Trovò inoltre molto interessante l’analisi che Neala fece dei malati, o meglio trovò interessante il comportamento di questi ultimi. Non sapeva perché, tuttavia trovò molto intelligente come essi si erano organizzati. Forse li sottovalutava avendo saputo che la malattia trasformava in bestie... ad ogni modo sembrava che i malati ,essendo bloccata l’uscita superiore, fossero tutti spinti a cercare un’uscita verso il basso con l’unico problema che nei piani inferiori vi erano i malati più pericolosi. Questo li spingeva a diventare più forti per poter attraversare senza pericoli le zone più in profondità...
    Avevano scavato tunnel e passaggi così che fosse impossibile per loro avere una perfetta planimetria della zona con le poche telecamere rimaste funzionanti, e questo sarebbe stato un problema .Senza contare il fatto che stavano per andare in un luogo che poteva essere considerato una trappola mortale...
    Ed infine la gestione delle pillole.

    Prendetele se vedete apparire i segni del corpus, macchie rosse o escrescenze sono i primi segnali, attenti alle vostre emozioni, oppure potreste favorirne lo sviluppo, con le pillole, potrete mantenere la vostra sanità mentale per tutta la durata del primo livello, giusto alla materializzazione delle due mutazioni rischiate di perdee il controllo per la rabbia o la fame, se sentite il desiderio di mangiare carne umana, prendete una pillola, ve ne posso lasciare un gran numero.


    Eiatsu rabbrividì non poco all’idea di poter desiderare di mangiare carne umana, e ora quel pensiero stomachevole gli stava tartassando la mente. Dio solo sapeva Come faceva Neala a resistervi...
    Prese tutte le pillole che il medico gli poteva dare...
    Infine, quando tutte le raccomandazioni e le spiegazioni si furono esaurite,Eiatsu si alzo dalla sedia.

    “Allora andiamo...cercheremo di contattarti non appena arriveremo al primo telefono.”

    Aspettando anche Aloysius, Eiatsu si diresse verso l’ascensore e premette il pulsante per farne aprire le porte. Era molto eccitato ma non poteva provare anche ansia. Nonostante fosse un medico, non gli piaceva avere a che fare con le malattie. Questa, poi, era una vera e propria condanna a morte. Dietro alla maschera tutto però era impassibile, sebbene dentro il ninja fremesse.
    Ad ogni modo, quando anche Aloysius fu entrato e l’ascensore avesse iniziato il suo moto gli avrebbe chiesto:

    “Hai paura?”


     
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    Le domande sono consumate, le nostre menti saziate. Naela ci illustra perfettamente lo scenario in cui siamo immersi con la stessa accuratezza del letterato più pignolo. Eppure si mantiene sempre chiara nella sua esposizione. Di tutta la discussione la cosa che mi rimane più impressa sono le seguenti parole: "siate molto cauti perchè nessuno di voi due può batterlo con la sola forza". Si parla di pura potenza, ma perchè questa affermazione mi da così fastidio? Al tempo io ed Akashi eravamo più o meno sullo stesso livello...possibile che la malattia abbia annullato ogni mio miglioramento fisico degli ultimi tempi? Non è detto, Neala non può sapere quale sia la mia reale potenza; è probabile che abbia volto calcare la mano sugli effetti del quarto livello su di un corpo ben addestrato e prestante come quello di Akashi...
    Penso ancora a questo mentre ci informa delle potenzialità della mutazione e su quando prendere i farmaci. Pare che le telecamere non siano in funzione …molto bene. Di certo Orochimaru e l’attuale Kokage non sono degli sprovveduti; la mia idea di armare tutto l’esercito di Oto con quest’ arma batterica è saltata anche alla loro mente…la differenza sarebbe stata che con me sarebbe divenuta realtà.
    Nahela iniziati a preparare che d’ora in avanti ne avrei di lavoro da fare.

    :::

    Entriamo in ascensore e poco prima che si chiudano le porte affermo verso la ragazza, rivelatasi in realtà una signora dall'età avanzata:

    " Non stare troppo in pensiero per noi ahahahaha"

    Forse con quella espressione avrei risposto anche alla successiva domanda dell'eliminatore. Eppure direttamente non gli avrei detto nulla; avrei solamente allargato la bocca in una ampio sorriso a 32 denti.
    Le ante meccaniche si chiudono: la missione ha inizio.

     
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    I due ninja ascoltarono le parole di Neala con attenzione, cosa che le diede un pò di fiducia riguardo al fatto che avessero un cervello funzioante, a quel punto, giunse il momento dei saluti e Neala si limitò ad augurare ai due:

    "Mi auguro che possiate uscire tutti e due interi da qui e magari, avere la gratiudine dei pazienti che potrebbero guarire grazie a voi, me compresa."

    Una volta entrati nell'ascensore, la donna si appiattì contro lo schienale, emettendo un gran sospiro prima di tornare a guardarsi il piede sinistro.
    Da dove erano i ninja non era possibile vederle i piedi, sino a quel momento lei era stata colpita in più o meno due zone, adesso però, il piede destro era diventato tutto rosso e le stavano crescedno rapidamente le unghie, ingoiando un'altra pillola, si costrinse a pensare che dopo 22 anni, poteva reggere ancora un pò se ci si metteva, ora che aveva una speranza di farcela.

    Vrrrrrrrrr-rrrrrrrrr-rrrrrrrrrr-STONK!

    L'ascensore era arrivato a destinazione ed i due ninja poterono ritrovare di fronte a loro l'atrio nel quale Akashi aveva incontrato ed ucciso la bambina.
    I due si ritrovarono le narici piene degli odori più nauseabondi, senza considerare quelli dovuti all'edificio ed all'umidità, erano distinguibili quello degli escrementi, del vomito e dell'urina mischiati a quello del sangue.
    Ed all'uscita dalla prima porta blindata, i due trovarono una bizzarra cretura che si stava nutrendo di un arto mozzato.

    image



    La creatura alzò il "volto" ed arretrò leggermente, esibendosi in un sorriso ebete, ad un'occhiata più accurata si notava che prima d'aver contratto la malattia, fosse stata una ragazza sui 15 anni, la quale adesso si ritrovava costretta a camminare come una quadrupede, con le mani e parte delle avambraccia ridotte a zampe ed il collo reso iperlungo dalla deformazione, gli artigli erano formati da ossa delle dita uscite all'esterno delle stesse.
    La creatura presentava anche qualche leggera ferita al dorso e sulla coscia, oltre che il consueto strato di sudiciume e le macchie di vario genere che si ritrovava addosso.

    image



    La creatura rimase a guardarli, pronta a mettersi sulla difensiva in caso di attacchi, forse non li considerava eccessivamente pericolosi dato che non presentavano mutazioni e bene o male, pareva che avesse già mangiato.
    Cos'avrebbero fatto i ninja?

    CITAZIONE
    Eccoci qui, elenco la progressione della vostra malattia e gli equip ottenuti da Neala qui:

    Stato Diogenes: Infetto ma senza segni visibili

    Stato Eiatsu: Infetto ma senza segni visibili

    Equipaggiamenti concessi: 1 Kit Medico di Pronto Soccorso (Eiatsu), 1 Kit di Raccolta Campioni (Entrambi), un pacchetto da 10 pillole per contrastare il Corpus (Entrambi).

     
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    Il rumore dell’ascensore fu l’unico a sentirsi per circa una quindicina di secondi, ovvero il tempo che servì al macchinario per raggiungere il piano inferiore, il primo livello del lazzaretto, quello che conteneva i malati agli stati iniziali della malattia.
    Quando le porte si aprirono, lanciando entrare la luce artificiale di quei luoghi, Eiatsu venne avvolto da un marasma di odori nauseabondi.Pareva di essere in una di quelle celle di animali selvatici ridotti in cattività, sebbene in più fosse evidente il sentore di vomito e sangue..
    Istintivamente il ninja si portò una mano al naso, ma la poso subito, sapeva che antro una decina di minuti il suo olfatto si sarebbe abituato a quell’odore pestilenziale e non lo avrebbe più distinto...almeno in teoria...
    Usciti, lo sguardo del ninja cadde su un essere insolito.Doveva essere stata una bambina di quindi anni circa quando era stata contagiata dalla malattia che letteralmente l’aveva piegata e ridotta a camminare su quattro zampe, deformandone il collo allungandolo oltre il normale.Quell’essere che Eiatsu si sforzava di considerare umano, stava divorando un arto amputato forse che aveva strappato essa stessa da un altro dei malati.
    Era inquietante pensare che quel viso d’angelo e sguardo perso fosse un mostro dal corpo bestia...

    “Oto ha commesso davvero cose terribili...”

    Disse non potendo non pensare al fatto che anche lui aveva commesso atrocità simili imparando l’arte proibita dell’Edo Tensei...

    “Almeno riuscirò a riparare questo torto”

    Mentre così pensava Eiats si accorse che Diogenes si era lanciato verso la ragazzina.Fu quasi istintivamente che disse:

    “Aloysius non uccidere quella bambina, ricordati che è ancora recuperabile.Piuttosto stordiscila che mi è venuta un’idea...”

    A quel livello del lazzaretto, Eiatsu non credeva che Diogens avrebbe avuto problemi ad eseguire un compito così semplice.Altro discorso sarebbe stato se si fossero trovati qualche livello più giù, ma soggiogare una bambina infetta non sembrava un grande problema.
    Ad ogni modo, se il suo compagno avesse eseguito perfettamente il suo compito, il chunin si sarebbe avvicinato al corpo deforme della ragazza e avrebbe appoggiato una mano sulla sua fronte dopo aver composto il simbolo della tigre.

    “I miei poteri sono molto versatili, questa è la prima cosa che imparerai su di me Aloysius”

    Detto questo rilasciò il suo chakra affinchè si attivasse la tecnica:


    CITAZIONE
    Interrogazione mentale
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre

    Tramite la composizione di un unico sigillo e il contatto con la vittima, l’utilizzatore sarà in grado di interrogarla mentalmente, cercando di estorcerle le informazioni direttamente dalla propria psiche. Per questo motivo, mentire sarà praticamente impossibile. Questa tecnica potrà essere utilizzata anche su soggetti svenuti o incoscienti, senza distinzioni. È possibile resistere all’illusione tramite un consumo di chakra pari a Medio ogni aggressione.
    L’efficacia della tecnica è pari a 30. Non è possibile utilizzarla durante uno scontro.

    Tipo: Genjutsu ― Tameshi
    (Livello: 4 / Consumo: MedioBasso)


    In realtà Eiatsu comprendeva bene che l’utilizzo di una tale tecnica su un soggetto affetto da una malattia quale il Corpus che danneggiava anche la psiche del soggetto, poteva rivelarsi una perdita di tempo. Tuttavia era abbastanza fiducioso del fatto che avrebbe potuto estorcere qualche informazione, soprattutto considerando la banalità delle domande e il fatto che ,essendo ad uno stadio non avanzato ,le capacità cognitive della ragazza avrebbero dovuto essere tali da rispondere.
    Le informazioni che avrebbe cercato di ottenere erano sulla locazione del telefono e del passaggio per passare al piano inferiore.Avrebbe cercato di scoprire la presenza di qualche paziente , a quel livello, più pericoloso degli altri e avrebbe chiesto se sapeva qualcosa di un malato dalla folta barba bianca.

    Finito l’interrogatorio, Eiatsu avrebbe condiviso le informazioni ottenute con Diogenes per poi nascondere il corpo della bambina:infatti lasciarla svenuta in un posto così pericolosa probabilmente avrebbe significato ucciderla.
    Sia che avesse ottenuto o meno le informazioni desiderate, la loro meta fu il telefono del primo livello:ovviamente se la bambina avesse dato loro tale informazione avrebbero impiegato meno tempo che non cercandolo.Ad ogni modo si sarebbero spostati velocemente e cercando di rimanere nascosti, evitando le vie grosse ed “evidenti”.
    Raggiunto il telefono, Eiatsu avrebbe preso la cornetta:

    “Neala.Abbiamo raggiunto il telefono al primo livello.Abbiamo interrogato una ragazza contagiata.Ci serve una conferma sul passaggio al secondo livello e un’indicazione sulla posizione del prossimo telefono.”

    Infine avrebbe dato un’occhiata la suo corpo e a quello di Diogenes , ragguagliandola sulle loro condizioni di salute.

     
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    Il tanfo nauseabondo di quel luogo mi fa salire un brivido freddo lungo la schiena, come se non basasse il morbo che da un momento all’altro potrebbe farmi diventare una bestia demente. Eppure chi se non il capoclan dovrebbe aver cura dei membri della sua famiglia?Una degna sepoltura nella casata dei suoi avi sarebbe il minimo delle onorificenze da attribuire ad un così degno membro del clan Mikawa.
    Per questo ignoro la se sanzione di vomito che si sta facendo largo nelle profondità della gola e guardo avanti, verso il lazzaretto. Anche noi, come Akashi, veniamo accolti da un essere i cui tratti di bambina sono mostruosamente mutati. Guardo il mio compagno che sembra pensieroso: queste nuove leve non hanno proprio uno spirito guerriero, come al solito mi toccherà sbrigare personalmente queste quisquiglie così da non perdere tempo.
    In una frazione di secondo il mio corpo si muove alla volta del mostro, mentre la mano sinistra a ha impugnato la lama di una katana. Quando la distanza con l’avversario è praticamente ridota zero un salto poco elevato mi permette di raggiungere la sommità del sovrasviluppato collo , mentre il ginocchio destro è è teso e alzato a novanta gradi, nell’esecuzione di una ginocchiata sotto il mento della bambina.
    Nella mia strategia di attacco sarebbe seguito il fendente conclusivo al collo del mostro, eppure le parole di Eiatsu arrivano alle mie orecchie abbastanza in tempo per far mutare il mio colpo:dalla lama al manico con una potenza e velocità tale che sarebbe dovuta bastare a far perdere i sensi alla creatura.
    Il kimono svolazza leggermene mentre creo una certa distanza tra me e lei, lasciando spazio all’eliminatore di intervenire. Nel mio sguardo la domanda che ho in mente è celata dall’impassibilità del mio volto. L’eliminatore si avvicina componendo un unico sigillo e pronuncia parole sprezzanti.

    “Non ti montare troppo la testa”

    Distolgo lo sguardo da quello che sta facendo per rivolgerlo a ciò che mi circonda. Il pericolo è ovunque intorno a noi, e sarebbe una pessima idea distrarsi in questo frangente, soprattutto considerando che per qualche momento Eiatsu non potrà badare a se stesso.
    Quando termina mi racconta quello che ha scoperto, dopo di che nasconde il corpo. Velocemente ci dirigiamo verso il prossimo obiettivo, quasi spalla a spalla, e adeguo la mia velocità alla sua più modesta.
    Cerchiamo il primo telefono e al contempo tentiamo di non farci scoprire dai malati, un atteggiamento alquanto vigliacco dal mio punto di vista. Tuttavia avevo già concordato che la mia presenza sarebbe stata di puro supporto, quindi non interferisco con le decisioni dell’eliminatore, come prima con quella bambina mostro, altrimenti non mi sarei lasciato controllare così facilmente.
    Stiamo cercando di arrivare nei paini inferiori, dove forse varrà la pensa di combattere in maniera seria, e dove forse scoprirò qualcosa di più sulle abilità di questo ninja che mi affianca, sebbene sembra che tenga più al proprio stato di anonimato che alla propria vita:che tipo particolare!

     
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    La povera creatura non ebbe modo di difendersi da un avversario di quel genere e si ritrovò a perdere i sensi ancor prima del colpo portato col manico della katana, bastò la semplice ginocchiata a stenderla ed ella deve la vita solo all'estrema resistenza e flessibilità del proprio collo.
    Mentre lei cadeva a terra stordita, una camera nascosta, la stessa che aveva ripreso Akashi anni prima, trasmetteva le immagini a Neala, la quale commentò tra sé e sé:

    "Si vede che quel tipo è un Mikawa, ma il suo compare sembra molto diverso..."

    Eiatsu si mise al lavoro e tramite una tecnica misteriosa e pose diverse domande rivolte alla vaga coscienza della ragazza, la quale rispose:

    -Dov'è il telefono?

    ...non squilla mai...polvere...strani occhi di vetro...una porta chiusa...puzza...

    -Dov'è il passaggio per arrivare al piano inferiore??

    ...uscita?..sangue...annusare...sangue...pericolo...pericolo...

    -Ci sono individui più pericolosi?
    Come posso evitarli?


    ...buio...frastuono...fuggire...fuggire...

    -Hai mai visto nessuno con una folta barba bianca?

    ...nonno?...nonno..nonno...NONNO...NONNO..NONNONONNONONNO!!!!!!!!!

    In quello spazio mentale, Eiatsu ebbe una vivida allicinazione, nella quale la testa della ragazza si ridestava dallo svenimento, tutto intorno a loro divenne buio e quella testa si avvolse col collo al braccio proteso del medico, piangendo e gridando disperatamente la parola "nonno", una stretta salda e sempre più forte, dolorosa al punto da divenire insopportabile.

    Sciogliendo la tecnica, Eiatsu sarebbe tornato nel mondo reale, la ragazzina giaceva di fronte a lui come prima, dai suoi occhi, scendevano delle lacrime e sul dorso della mano del ninja, quella a contatto con la malata, era divenuta visibile una macchia rossa, leggermente in rilievo e che al tatto, apparve piuttosto dura.

    Il medico, oltre a ponderare su ciò che gli era capitato, avrebbe riferito le informazioni ottenute, perlopiù enigmatiche e scostanti, ma pur sempre degli indizi sui quali procedere una volta occultato il corpo inerme della ragazzina.

    Girovagando per la struttura, all'itnernod ella quale abbondavano ossa, carogne e ci si sentiva sempre osservati, cominciarono gradualmente a fare senso quando trovarono un'area con grandi strati di polvere, come se non ci andasse mai nessuno e con un forte e penetrante profumo che per chi s'era abituato al fetore dell'area, doveva essere molto fastidioso.
    Entrando in una porta chiusa, come riferito dalla bambina, i ninja si ritrovarono in una stanza ancor più polverosa, e subito sentirono uno squillo, ritrovando il telefono sotto ad innumerevoli ragnatele, avrebbero trovato Neala dall'altra parte della cornetta:

    "Eiatsu, ho visto tutto, puoi mostrare la mano alla tua destra?"

    Seguendo le istruzioni, avrebbe esposto il dorso della mano ad una camera nascosta, la donna avrebbe quindi detto:

    "Qualunque cosa tu abbia fatto, ha generato un contraccolpo, fai attenzione quando ci riproverai e se vuoi, spiegami esattamente ciò che è successo."

    Dopo il resoconto del medico, gli avrebbe dato il proprio parere (Lascio a te la libertà di decidere cosa dirle e cosa no) in base a ciò che sapeva o intuiva, dopodichè, cercò di far luce sugli indizi:

    "Allora, rivolgendosi all'uscita ha parlato di sangue, questo perchè è un punto nel quale si battono spesso quelli che scendono di livello in cerca di salvezza ed alcuni che li aspettano al varco, la vittima probabilmente c'è stata visti i segni di graffi che aveva sul corpo e ne è fuggita...in questo senso, il consiglio per evitare i più pericolosi è banale, fate attenzione ai passaggi bui e per arrivare all'uscita dovrete passarvi, visto che il passaggio costruito è bloccato."

    CITAZIONE
    -Sidequest-
    Poi, chiese di farsi passare Diogenes, dicendogli:

    "Hey Mikawa, senti, hai fatto caso all'odore di questo posto vero?
    Devi sapere che s'è sviluppata una pianta otese molto particolare in questa stanza e se riesci a rintracciare qualche elemento del tuo parente, forse riuscirete a trovare una riserva d'acqua e di cibo, ricordate che non sappiamo quanto tempo dovrete passare lì e che la mancanza di cibo ed acqua non hanno aiutato Akashi."


    Cercando un pò, fuori dall'occhio delle telecamere, Diogenes avrebbe notato uno shuriken macchiato di sangue rappreso, il quale aveva addosso alcune porzioni di vegetazione che vi era cresciuta attorno, quasi si nutrisse del sangue, mentre in altri punti della stanza, altri shuriken con gocce di sangue rappreso erano privi di segni vegetali.
    la pianta appariva di colore rosso e nella stanza, c'erano numerose crepe anche piuttosto grandi, ma troppo buie per guardarvi dentro, inoltre, tutto era nascosto dalla polvere, eppure Akashi doveva essere stato vicino a trovare ciò di cui parlava Neala, forse la chiave erano le abilità Mikawa...

    Usciti dalla stanza dei telefoni, con o senza provviste, avrebbero trovato un corridoio, per poi arrivare ad una grossa sala d'aspetto, molti pazienti in quel momento si limitavano a fuggire, alcuni erano semplicemente intimoriti dalla minoranza numerica, altri semplicemente, non avevano fame o dormivano.
    In fine, si trovarono in una stanza di circa 20 metri quadrati, cadente come il resto e con un'intera parete crollata, ma accanto ad essa, si poteva vedere un tunnel, probabilmente, dopo il crollo qualcosa aveva cercato d'andare dall'altra parte scavando, ma cosa poteva attirare quelle creature a tal punto?
    La risposta sembrava evidente, cos'avrebbero fatto i due ninja?
    Sarebbero entrati nel tunnel o sarebbero tornati sui loro passi per trovare un altro passaggio più sicuro?

    CITAZIONE
    OT- Scusate la lentezza ma andremo avanti nonostante il periodo d'esami.
    Allora, nella prima parte, Hohe dovrà descrivere ciò che prova Eiatsu durante l'interogazione mentale il suo corpo non risulta affetto da cambiamenti, potrà decidere lui se ci saranno effetti evidenti come respiro affannoso o che altro, inoltre, dovrebbe dirmi con quale delle due mani decide di toccarla, potrebbe essere importante in futuro visto che la macchiolina appare sul dorso di quella mano.

    Poi ovviamente, dovrete girare un pò per il posto e come sapete, non è un'esperienza piacevole, arrivati al telefono, Eiatsu potrà anche mentire spudoratamente a Neala sulle sue condizioni se ne avrà motivo, ad esempio, se non volesse far sapere a Diogenes che ha ricevuto un contraccolpo leggendo la mente della bimba.

    Poi c'è la sidequest, qui dovete limitarvi a dire come intendete cercare il cibo, ricordo gli indizi:

    -Akashi ha provato con shuriken e sangue, qualcosa ha trovato
    -Le piante sono rosse e sembrano nutrirsi del sangue ed emanano un forte odore
    -Ci sono grosse crepe che nascondono chissà cosa
    -C'è molta polvere

    Poi alla fine, vedete voi cosa fare, la mia idea è quella di lasciarvi a dei bivi, in base alla decisione presa, vi ritroverete ad affrontare conseguenze differenti, le sidequest sono utili a guadagnare bonus utili in futuro, ma non sono obbligtorie.

     
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    Poggiando la mano sulla fronte della bambina, il chunin lasciò che la sua coscienza penetrasse all’interno della mente della ragazza.Conoscendo affondo la tecnica che si stava accingendo ad usare, il chunin prevedeva di incontrare alcune difficoltà, come già detto, tuttavia nona avrebbe mai immaginato che tale azione si sarebbe rivelata addirittura pericolosa.
    Dall’esterno Diogenes avrebbe visto il suo compagno chiudersi in religioso silenzio, mentre con occhi chiusi invadeva il subconscio dell’essere.Una volta che la tecnica abbe fatto presa su di lei, il chunin iniziò la sua serie di domande.I pensieri della ragazza erano sconnessi, ben diversi dalla fluidità di quelli di una persona lucida che avesse il pieno controllo delle proprie facoltà mentali. Era evidente , inoltre, quanto questi fossero solo umanizzati e non umani.Infatti erano quasi totalmente privi della logica degli esseri umani, e si limitavano alla sfera sensoriale ed emotiva istintuale .Praticamente era come leggere la mente di un animale.
    Solo all’ultima domanda un barlume di umanità fu letto dal chunin nella mente della ragazza.Questa chiamava addirittura nonno la figura dalla lunga barba bianca decritta dall’ eliminatore di cadaveri. L’attendibilità della notizia era molto bassa, tuttavia vedendo quello che stava succedendo, Eiatsu non potè non pensare che i sentimenti della ragazza fossero straordinariamente reali, e quindi veri.
    Infine accadde qualcosa che non si aspettava.Le emozioni scatenatesi nella ragazza a causa dell’interrogatorio, scossero la struttura del subconscio della stessa.Improvvisamente Eiatsu sentì il controllo sulla tecnica venire forzato dalla mente della bimba mentre il braccio del suo alter ego mentale veniva avvolto dal lungo collo della ragazza che piangeva sempre di più invocando il nome del nonno.Il dolore per la stretta si fece sempre pi forte e probabilmente anche Aloysisu si sarebbe accorto che qualcosa non andava: infatti il volto del chunin si sarebbe corrucciato in un’espressione di dolore.
    Infine , per liberarsi dalla morsa mentale della ragazza, il chunin dovette rilasciare le tecnica.Così facendo si alzò quasi di scatto.Con la destra stringeva il braccio sinistro, quello impegnato nel contatto.Nel suo sguardo, che scandagliava il corpo dell’essere, si poteva leggere una leggera ansietà e incredulità per quello che era successo.
    Ed infine sopraggiunse una punta di paura quando, facendo scivolare la destrosa sul braccio sinistro, i polpastrelli sentirono una protuberanza dura sulla mano sinistra.

    “Merda...”

    Si guardò quella specie d pustola rossastra...

    “Dobbiamo sbrigarci, ti racconto mentre avanziamo...”

    [...]

    Quando i ninja si imbatterono nella zona maldestramente descritta dalla bambina il telefono iniziò a squillare.Fu Eiatsu a prendere la cornetta.Neala all’altra capo del filo, gli chiese di mostrargli la mano e quindi di raccontargli cosa gli fosse successo.
    Il ragazzo disse rapidamente:
    “Il Jutsu che ho usato mi ha permesso di leggere nella mente della ragazza.Mi ha parlato di questo posto e del passaggio ai piani inferiori.Tuttavia quando le ho chiesto del nostro bersaglio, le sue emozioni sono diventate tanto forti da costringermi a sciogliere la tecnica.Mi sono ritrovato con questa escrescenza sulla mano.Mi consigli di prendere la medicina?”

    Mentre così parlava, osservò che Diogenes che si stava guardando attorno con curiosità.Notò che il suo sguardo andava su una pianta dal colore rosso che emanava un intenso odore.
    Poi continuò dicendo:

    “Neala, la bambina ha detto che il nostro bersaglio è suo nonno e io credo che sia vero.Se così fosse credo che avremo un’ottima leva nei confronti del nostro bersaglio qualora si dimostrasse restio a collaborare...”
    [Lascio a Diogenes il da farsi per quanto riguarda la sidequest]
    Prima di lascare la stanza il chunin avrebbe detto:

    “L’odore di questa pianta potrebbe esserci di aiuto.Forse il suo forte profumo potrebbe fare da repellente contro i pazienti meno ostinati, o al più potrebbe coprire le nostre tracce.Conviene portarne un pò con noi”

    [...]

    Arrivare all’ingresso del secondo del secondo girone fu facile, anche perché i due ninja non trovarono alcun intoppo.Invece una volta lì, scoprirono che il passaggio era crollato ed un altro era stato scavato...una cavità nera e oscura, esattamente ciò che era stato consigliato loro di evitare.Tuttavia che quello fosse il posto giusto non era in dubbio a causa del forte odore di sangue che si sentiva...

    “Non ho problemi con il buio, tuttavia credo sia meglio agire con prudenza.Questo è un posto perfetto per le imboscate: ci serve un diversivo.Se tu organizzassi qualcosa con il tuo sangue potremmo deviare l’attenzione dei possibili assalitori così da farli uscire alla scoperto.Noi potremo aggirarli occultando il nostro odore con quello delle piante prese nella stanza de telefono.Che dici?”


     
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    Mi accorgo ben presto che qualcosa non va liscio e forse ancor prima di Eiatsu stesso noto la macchia rossa comparire sul dorso della mano, punto di contatto con l'infetta. La rigidezza dei suoi movimenti mi suggerisce l'anomalia e mi pare di vedere proprio la paura nei freddi occhi dell'eliminatore di cadaveri. Ma non ne sono certo, la maschera non mi consente di prendere visione della reale sua espressione. Mi dice di seguirlo e basta...e io lo faccio, forse ha buone ragioni per non dirmi, subito, cosa ha visto. Tuttavia la sicurezza con cui si inizia a muovere da un certo tratto del percorso mi fa ben intendere che ha già visto questo posto, il cambio di passo è evidente...com'è vero che Oto ha quattro Gate, Eiatsu è che sa indagare la mente delle persone; abilità non di poco conto. Ecco la prima cosa che ho imparato del giovane otese. E' come scontato che dietro quella porta ci sia l'apparecchio telefonico..forse più strani sono i segni caratteristici di quella stanza, eppure il chunin non sembra preoccuparsene molto, al momento. Finalmente parla e conferma praticamente tutte le mie sensazioni e ad aggiungersi a queste, il rapporto di parentela tra la bimba e il nostro bersaglio è una notizia ben accetta. Ma quasi assente pronuncio le parole alla fine del discorso del mio compagno; altro ha ripreso a catturare la mia attenzione.

    " Chiedile anche se quella bimba è veramente la nipote del nostro bersaglio...lei avrà pure degli schedari su chi c'è o c'era qui dentro... "

    " Vuole parlare con te, Gene. "

    Preso possesso della cornetta ascolto la voce della rettrice mentre con lo sguardo continuo ad osservare i particolari della stanza.

    "Hey Mikawa, senti, hai fatto caso all'odore di questo posto vero?
    Devi sapere che s'è sviluppata una pianta otese molto particolare in questa stanza e se riesci a rintracciare qualche elemento del tuo parente, forse riuscirete a trovare una riserva d'acqua e di cibo, ricordate che non sappiamo quanto tempo dovrete passare lì e che la mancanza di cibo ed acqua non hanno aiutato Akashi."


    " Ricevuto. Non essere troppo in pensiero per noi, cara."

    E con irruenza metto giù la cornetta. Intanto anche Eiatsu sembra aver iniziato a preoccuparsi della cosa ma forse i suoi giudizi sono frettolosi.

    " Osserva la quantità di polvere in questa stanza. Eppure non c'è un'orma a terra e questo può significare due cose: la prima è che appunto l'odore delle piante è in grado di allontanare gli infetti, o almeno questi del primo livello; la seconda, meno probabile ma comunque possibile, è che hanno paura di questo posto specifico o di quello che nasconde. "

    Allontanandomi dalla zona passo ad ispezionare la stanza. Le crepe sono la prima cosa che si fanno notare. Sono passati due anni da quando Akashi è venuto in questo posto, un tempo sufficiente a cancellare ogni impronta; che anche prima fosse così? Il ritrovamento poi degli shuriken, ed in particolar modo di quello con attorno la pianta mi permette di formulare ipotesi. In realtà già un'idea ben precisa mi è entrata in testa; devo solo accertarmi di alcune cose. Infatti sul fatto che quelle armi appartenessero ad Akashi ci sono pochi dubbi o meglio credere che non siano state le sue avrebbe implicato non credere alle parole di Neala; la pianta inoltre è viva nonostante staccata dal ceppo originario in completa assenza di acqua e elementi nutritivi. Dunque in primis mi sarei accertato che il sangue sugli shuriken fosse proprio quello del mio consanguineo. Oramai l'ispezione del liquido dal vermiglio colore è una pratica a me nota da tempo [Competenza: Ematologo]. Fatto ciò avrei preso in esame la pianta: avrei verificato che da essa provenisse lo stesso odore che fortemente caratterizza il posto. Con un Kunai mi sarei aperto una ferita di leggera entità sul palmo della mano sinistra e attivato i miei geni; d'ora in avanti li avrei tenuti sotto costante risveglio [Maestria Innata; Sangue III]. Avrei poi avvicinato il piccolo costrutto di sangue liquido creato appositamente alla pianta dal colore rosso acceso e ne avrei osservato gli effetti. Mi sarei aspettato da quella una reazione ed in particolar modo un richiamo verso la linfa vitale. Successivamente, tramite lo stesa arma usata in precedenza avrei sezionato la piantina andando a ricercare vecchie e/o nuove tracce dello stesso tessuto connettivo fluido. In caso affermativo di almeno una delle due azioni la risposta a quel piccolo dilemma forse l'avrei trovata: probabilmente gli shuriken intinti di sangue erano delle trappole utili per catturare qualcosa che risiede all'interno delle fessure. Una volta "addentato" tramite controllo sanguigno non sarebbe stato difficile per un Mikawa abbastanza esperto come lui riportare indietro l'arma dalle profondità delle crepe con il bottino della caccia. Certo sarebbe stato possibile ottenere un effetto simile utilizzando un filo ma decisamente in stile meno Mikawa, inoltre Akashi poteva non esserselo portato per la missione. Come me ha sempre amato il combattimento corpo a corpo...io stesso adesso non ne trasporto di alcun tipo HAHAHA Continuando su questa linea di pensiero al tempo lui non poteva manipolare a più di 8-9 metri di raggio...sarà meglio iniziare dalle crepe più vicina alla singolarità trovata con porzioni di vegetazione. Non avrei propriamente seguito il suggerimento dato dal mio predecessore: tre costrutti sanguigni della dimensione di kunai e forma di spiedi sarebbero penetrati nelle fessure. La percezione poi mi avrebbe concesso di osservare istante per istante la situazione; viste le ridotte dimensioni la copertura delle mie creazioni non sarebbe stata completa e quindi favorevole ai miei intenti. Come un abile pescatore muovo le esce fino alla massima distanza consentitami dal muro, se finito, dal mio controllo, a 18 metri di profondità, o da qualunque cosa abitasse quelle fessure. Tentando un paio di volte per crepa le avrei "visitate" tutte.
    Il resto sarebbe dipeso dagli sviluppi.

    :::

    " Manderemo un mio clone di sangue e ci terremo a distanza considerevole."

    Se ne avessimo trovata nella giusta quantità, inoltre, l'utilizzo della pianta sarebbe stato di grande aiuto. Se le nostre idee a riguardo sono corrette, quei tipi cercano di evitarla e di ammazzare quattro mezzi umani senza più ragione non è ho proprio voglia. Il mio alter ego, creato abbastanza resistenze per l'occasione, avrebbe preso forma da un flusso di sangue maggiorato e lasciato uscire dalla stessa ferita fatta in precedenza [Chii Bunshin]. Spiegatagli la situazione, quello si sarebbe incamminato nel buio del tunnel e solo dopo circa 25 metri anche noi avremmo intrapreso quella via.

     
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