Il Passato che Ritorna!

[Energia Verde per Rinnen]

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  1. Kalastor
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    La Storia della Piccola Nuvola.
    Passato e futuro, una situazione inaspettata!


    Finalmente era arrivata la primavera! Quell'anno l'inverno sembrava essersi mangiato tutte le stagioni e quando finalmente un bel sole caldo fece la sua comparsa, anche in un posto cupo e deprimente come Oto sembrava essere tornata la vita. C'era un bel venticello fresco che portava le risate dei bambini e nell'aria si sentiva il profumo dei fiori e dell'erba fresca. Per le strade c'era molta gente, fatto insolito nel Villaggio del Suono, e persino i mostri della foresta avevano rinunciato a fare casino, così che tutti potessero godersi la giornata senza il rischio di rimanere uccisi. Insomma, era il tipico giorno in cui chiunque si sente grato di essere al Mondo e niente può andare storto. Per festeggiare un giorno così lieto, Rinnen era stata inviata da sua madre a prendere qualche dolce ed una bottiglia di tè in città, dove aveva da porco aperto un certo negozietto che importava qualche specialità direttamente da Kumo. Armata di tutto quello che era riuscita a recuperare, non le restava quindi che fare ritorno.

    La prima cosa che notò fu probabilmente la porta d'ingresso aperta per metà e forse i frammenti di una finestra sparsi fra l'erba. Una volta dentro, quello che l'esterno aveva lasciato presagire assunse una sinistra concretezza. La casa era stata messa a soqquadro. I mobili erano riversi a terra in pezzi, alcuni muri erano stati sfondati e persino il pavimento era stato spaccato a colpi di martello. Fogli di carta era sparsi ovunque ed assieme all'imbottitura dei divani creavano un marasma caotico di materiale sollevato dal vento e trasportato in giro. Il piano superiore era ridotto nelle medesime condizioni con la differenza che le camere erano quasi sicuramente il luogo dove la furia degli assalitori si era concentrata perchè non c'era un solo oggetto che non fosse stato ridotto in briciole. Persino i cassetti della biancheria erano stati rivoltati, persino i materassi. Ma lo spettacolo più atroce attendeva Rinnen nella sua camera. Proprio sotto la finestra, c'era un cadavere. A giudicare dalla piega innaturale del collo e dalla depressione a forma di pugno che ne deformava il cranio, quel povero diavolo doveva essere morto di morte ultraviolenta. Indossava una casacca girgia abbastanza anonima ed aveva il volto troppo spappolato per poterlo riconoscere. Ma in compenso gli era stato fissato un foglio al petto con un kunai.


    Abbiamo i tuoi genitori. Se vuoi rivederli vivi, recati al Villaggio delle Terme nel Paese delle Sorgenti Calde. Vieni sola o li ammazziamo, la casa è sotto controllo!


    Probabilmente, il cadavere stesso faceva le veci della firma.
     
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  2. Rinnen Raikawa
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    La storia della piccola Nuvola.
    La Nuvola che Vola nel Vento.


    Stavo tornando a casa dopo aver fatto spese per mia madre: Non che quell'attività mi entusiasmasse quanto uccidere i criminali o fare da giustiziera notturna con Jyazu, ma la cosa non mi preoccupava molto, alla fine erano pur sempre oneri necessari se volevo mangiare, dormire e farmi accudire fino a che non avessi raggiunto la mia totale autosufficienza. Kopì, dal canto suo, era un tipo sveglio e mi aiutava come poteva a sistemare le mie faccende, pulire la camera, persino a portare i sacchi della spesa più leggeri.. e poi, arrivata vicino alla casa, notai che qualcosa non quadrava propriamente bene. Non parlavo solo della strana atmosfera solare e positiva, insolita e se non unica per Oto, quanto per una finestra danneggiata e la porta d'ingresso socchiusa, quasi qualcuno l'avessi dimenticata aperta.. Sulle prime pensai che mia madre avesse rotto per errore qualcosa durante la pulizia di primavera, ma quando misi piede in casa lo spettacolo mi fece rivedere immediatamente tutte le mie posizioni. Sembrava che un tornado avesse preso dimora la dentro, era tutto a soqquadro, un disastro.

    Appoggiando la spesa sopra il tavolo di cucina, iniziai a chiamare a gran voce i miei, ma non c'erano risposte, il cuore mi iniziò a battere forte e uno scambio di sguardi con Kopì confermò la mia inquietudine. Mi ero cacciata in guai grossi, molto grossi, ed avevo fatto si che molta gente si indiavolasse con la mia persona aiutando Jyazu nei suoi piani di vendetta.. ma se fossero stati i Munoto o qualche altro gruppo di decerebrati, non mi era dato modo di saperlo. Il piano superiore era messo persino peggio del piano inferiore: Le camere erano invivibili, i cassetti distrutti e la zona dei bagni implosa su se stessa.. era come se chiunque fosse entrato la dentro cercasse qualcosa, qualcosa che non voleva lasciare andare ad ogni costo. In camera mia, ovviamente, c'era la sorpresa più bella di tutte.. un cazzo di cadavere con la faccia scoppiata ed una nota appuntata con un Kunai. - Kopì! Vieni qua, subito. - Gli mostrai la situazione, mi risultava difficile capire che diavolo volessero dai miei genitori.. se mi avevano richiamata, forse, non volevano semplicemente uccidermi.. altrimenti avrebbero fatto discretamente prima ad attendermi la dentro e farmi secca!

    - Devo andare, non ho tempo di chiamare Jyazu o Deve, stavolta dobbiamo cavarcela da soli piccolo. - Rovistai tra le mie cose, afferrando le mie armi ed il mio equipaggiamento, che era stato sparso per metà della casa. - Se mi sbrigo dovrei arrivare prima di notte, devo tenerti alla cintura per farti passare inosservato, non so contro quanta gente dovrò vedermela.. tieni, prendi questo Kunai.. - Gli infilai il Kunai nel nastrino che portava come cintura. - Assicurati di colpire per uccidere quando lo usi, non voglio che ti facciano del male.. d'accordo? - Gli regalai un bacio sulla morbida fronte di stoffa, legandolo poi in modo sicuro al fianco in modo che potesse viaggiare senza dondolare troppo. Afferrai anche il mio zaino da viaggio cacciandoci dentro cibarie di vario tipo, due bottiglie d'acqua e una di Sakè, non avevo tempo per nient'altro, ogni secondo che passavo ad organizzarmi i miei rischiavano il collo.

    Dovevo stare calma, tranquilla e lucida, anche se la situazione volgeva al maledetto peggio ed eravamo soli contro chissà chi. Se mi fossi lasciata prendere dall'odio e dalla rabbia, non avrei avuto alcuna chance di riuscire a sopravvivere abbastanza.. dovevo giocarmela d'astuzia, come avevo fatto contro i gorilla del locale di Shin, cervello batte corpo, sempre. Uscendo mi assicurai che la porta fosse chiusa a chiave: Non volevo che qualche demente ficcasse il naso e scoprisse l'inghippo allertando le autorità, altrimenti per me non ci sarebbe stato scampo.. specialmente se la casa era sotto controllo. Già.. se solo fossi stata più esperta avrei potuto persino capire chi la stava controllando e prendermi un vantaggio non indifferente, ma non lo ero.. non ancora.. e dovevo seguire le regole di quel gioco di merda. Mi voltai dando le spalle alla casa e immettendomi assieme ai passanti nella strada principale del quartiere; Quando avrei potuto afferrare il collo di quel bastardo che aveva anche solo osato mettere piede in casa mia, ci avrei affondato le dita così in profondità da strappargli l'esofago e farglielo ingoiare di nuovo.
     
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  3. Kalastor
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    La Storia della Piccola Nuvola.
    Passato e futuro, viaggio alle sorgenti termali!


    Un tempo il Paese delle Sorgenti Calde possedeva un Villaggio Ninja ed al tempo della Grande Guerra combatté al fianco di Taki, distinguendosi soprattutto per le proprie squadre d'elite, capitanate da uomini immortali. Una volta conclusosi il conflitto, i Daimyo locali decisero che in tempo di pace i costi per mantenere una forza militare propria erano decisamente superiori ai vantaggi e decisero di smantellare l'esercito, trasformandosi in un Paese commerciale. Facendo leva sulle loro lussuosissime stazioni termali divennero meta di un gran numero di turisti, il cui denaro permise alla regione di prosperare ed al tempo stesso di ingaggiare mercenari dal Paese della Casca, riuscendo a rimanere sia libero che ricco in un colpo solo. Non fu quindi difficile trovare una carovana disposta a portare Rinnen in quella regione ed in poche ore fu pronta per partire. Il viaggio durò appena mezza giornata e come la ragazza aveva previsto arrivò che il Sole ancora doveva tramontare. La fama del Paese era decisamente meritata. Grandi edifici sorgevano ovunque in armonia con la natura, unendo strade in terra battuta a piccoli boschetti. Ristoranti e locali illuminavano la strada con la luce delle loro insegne ed anche a quell'ora le strade erano piene di gente, uscita per godersi il fresco della sera. Era difficile credere che un posto del genere si trovasse così vicino ad Oto.

    Alla stazione carovaniera, qualcuno attendeva Rinnen. Un metro e ottanta di muscoli rinchiuso in uno kimono blu scuro di foggia tanto antica da risultare ridicolo teneva fra le mani un pezzo di cartone su quale il nome "Raikawa" era scritto con una grafia piuttosto incerta. Il tipo indossava un paio di occhiali da sole che nascondevano parzialmente una lunga cicatrice sull'occhio destro ed aveva i capelli pettinati all'indietro, classificandosi immediatamente come uno dei criminali che la giovane Ninja di Oto aveva ben imparato a conoscere. Anche se sembrava ben messo dal punto di vista fisico, la posizione piuttosto rigida lasciava intendere che non fosse uno Shinobi, o quantomeno non uno bravo. Attendeva di fianco ad un calesse a due posti trainato da due cavalli e si guardava attorno, ma era evidente che in mezzo alla folla non avesse ancora notato la ragazza. Rinnen poteva scegliere se presentarsi spontaneamente, aspettare di essere trovata, pestarlo oppure andarsene.
     
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  4. Rinnen Raikawa
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    La Storia Della Piccola Nuvola.
    Un Passaggio attraverso le Sorgenti.


    Se fossi arrivata in quel luogo in altri momenti, probabilmente, mi sarei dedicata allo shopping sfrenato o a visitare i vari locali che sorgevano ai lati della strada.. ma purtroppo, ero la per motivi molto meno belli e dovevo necessariamente portare a compimento quello che mi era stato chiesto, altrimenti avrebbero fatto del male ai miei, non potevo permetterlo. Fortunatamente, come previsto, arrivai che il sole non era ancora scomparso quindi la gente del luogo stava ancora girando allegramente alla ricerca di un luogo dove cenare o dove fare l'ultimo acquisto giornaliero.. mentre io.. io cercavo quello che mi avrebbe accompagnato nel punto di recupero previsto dal biglietto.

    Qualcuno c'era, un energumeno della peggiore specie, di quei buzzurri che si vedevano nelle bettole Otesi sempre pronti a prenderti a pugni per un tozzo di pane ed un sacchettino di monete. Si era pure messo in mano un cartello con scritto il cognome dei miei genitori biologici, nemmeno il mio nome vero, era una cosa che mi faceva innervosire non poco, ma dovevo restare nei gangheri se volevo ancora avere qualche possibilità di cavarmela in quella situazione. Non sembrava avermi notato ed avevo qualche secondo per preparare una sorpresa ad Hoc nel caso che la situazione si fosse fatta calda: Afferrai le mie due carte bomba mettendole rispettivamente attorno all'impugnatura della Wakizashi e del Dadao per poi rimettere le due armi al sicuro nei foderi in modo che non si vedessero essendo parzialmente coperte dalla casacca di pelle e da Kopì. Se solo avessi saputo dove erano i miei genitori mi sarei avventata su quel tizio strappandogli fuori i denti fino a che non mi avesse portata in braccio al luogo dove i suoi capi tenevano in ostaggio la mia famiglia. Però non potevo fare niente di quanto la mia mente perversa mi stava suggerendo, persino Kopì mi guardò con l'aria di chi si aspetta una tragedia imminente, ma lo rassicurai con una carezza sulla testa facendogli capire che mi sarei trattenuta in ogni modo possibile fino al momento opportuno.

    Mi avvicinai con aria neutra al tizio, fermandomi a pochi centimetri da lui e costringendomi ad alzare la testa per guardarlo oltre le lenti, a mo di sfida, sorridendo. - Sono io quella che cerchi. Immagino che tu sia il mio Autista e che questa sia la mia carrozza.. - osservai il carro dove avrei dovuto viaggiare ed i cavalli che lo trainavano.. oggettivamente era strano che mi mandassero a prendere con un calesse.. volevo dire, il loro scopo finale era farmi la pelle o la manicure!? Iniziavo a pensare di aver fatto qualche errore di calcolo in quella situazione: Io non conoscevo assolutamente nessuno in quel paese, le bande con cui mi ero scontrata non mi risultavano avere filiali in altre regioni del paese.. ma non potevo certo avere la sicurezza assoluta di quello che stava accadendo attorno a me. Decisi di salire e prendere posto dietro, lasciando che il bruto si accomodasse a sua volta prima di porgli qualche domanda insidiosa a cui non era certa avrebbe risposto.

    - Per chi lavori?.. non siete di Oto voialtri.. perchè i tuoi capi cel'hanno con me? Non mi hanno lasciato scritto assolutamente niente e non vorrei dovermi ritrovare ad avere problemi con qualcuno che conosco per un malinteso. - Ero pronta, nel caso, a trafiggerlo come un maiale e fargli scoppiare la testa con un pugno.. ma dubitavo che quell'animale fosse qualcosa più che un semplice sgherro sudicio e malconcio a cui avevano messo addosso un kimono costoso e di alta manifattura solo per farlo mimetizzare al meglio. - .. Dove andiamo, soprattutto?. -

     
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  5. Kalastor
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    La Storia della Piccola Nuvola.
    Passato e futuro, domande improbabili.


    Lo scagnozzo non si rivelò particolarmente incline al dialogo. Quando Rinnen si presentò lui si limitò ad abbassare lo sguardo e dopo averla squadrata per qualche secondo le indicò lo sportello aperto della carrozza, intimandole poi di salire con un grugnito. L'interno della carrozza era decisamente raffinato, con cuscini morbidi e tende scure sui finestrini ed odorava di pulito, creando un ambiente confortevole. Nello spazio ristretto dell'abitacolo sembrava ancora più imponente ed era infatti costretto a rimanere piegato per non sbattere la testa contro il soffitto. Visto da vicino rivelava dei tratti vagamente scimmieschi, simili a quelli dei gorilla di montagna. Batté sulla parete ed in un attimo la carrozza si mise in movimento. Non cedette subito alle pressanti domande della ragazza ed anzi provò diverse volte a metterla a tacere grugnendo ma quando capì di non avere a che fare con una facile alla paura storse il naso e si decise a rispondere. La sua voce era gutturale con una sfumatura ruvida, come se avesse un qualche danno alle corde vocali.

    Basta domande! - Nonostante tutto parlava con calma, senza alzare il tono più del necessario. - Mi è stato detto di prenderti alla stazione per poi portarti in un certo luogo segreto, non so altro. - Il bordi delle labbra si abbassarono mettendo in tensione i muscoli del collo. - Non conosco l'uomo che mi manda, ma ti assicuro che non è del posto.


    [...]


    Il viaggio durò circa una mezz'ora. Facendo attenzione Rinnen si rese presto conto che la carrozza stava girando in tondo, probabilmente per confondere la ragazza riguardo il percorso seguito. Alla fine si fermarono in uno spiazzo di terra battuta di fronte a quella che sembrava essere una stazione termale abbandonata, con tanto di assi alle finestre ed insegna avvolta nella tela di sacco. La ragazza venne fatta scendere e poi scortata nel retro dell'edificio dove c'era una porta di metallo chiusa. Tre volpi brevi, due lunghi ed uno breve, si aprì uno spioncino e la porta venne spalancata, permettendo l'accesso. L'ambiente all'interno era abbastanza desolante. Una stanza enorme rivestita di legno del tutto spoglia, ad eccezione di un tavolo posizionato al centro ed un paio di sedie, delle quali una era occupata. L'uomo indossava un kimono nero dal taglio pregiato sotto il quale s'intravedeva una casacca di seta ed un fisico allenato ma non prestante. Aveva lunghi capelli neri di media lunghezza che gli cadevano in studiati ciuffi sul viso dai tratti affilati, che non dimostrava più di una ventina d'anni ed indossava un paio di occhiali dalle lenti tonde a specchio. Era seduto comodamente di fronte ad una bottiglia d'acqua e teneva le mani unite con le dita intrecciate. Seguì Rinnen con lo sguardo sin dal momento in cui entrò.

    Prego, siedi pure. - La voce cordiale aveva una nota decisamente viscida. - Sei la benvenuta. - Accennò con gesto della mano alla sedia libera. - Desideri dell'acqua? - Schioccò le dita ed il gorilla riempì un bicchiere per poi avvicinarlo alla ragazza. - Hai proprio una bella bambola! - Sorrise e nel farlo chinò un poco la testa, rivelando un paio d'occhi castani ed un sorriso accattivante. - I tuoi genitori stanno relativamente bene, anche se si sono dimostrati piuttosto restii a farsi catturare. - Il sorriso rimase immutabile, come se fosse scavato su una maschera. - Vorrei che tutto si risolvesse celermente, quindi direi di andare subito al punto. - La sua voce era calma e controllata ma non rivelava nessuna emozione spontanea, risultando in questo terribilmente fredda. - Allora, dove si trova il Cristallo?

     
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  6. Rinnen Raikawa
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    La Storia della Piccola Nuvola.
    Il Cristallo.


    Come previsto, nessuno aveva voglia di parlare in quell'ambiente, ed io non potevo mettermi a fare troppe pressioni per evitare che si insospettissero e mi perquisissero o cose simili, sventando ogni mia possibile difesa in itinere. Kopì recitava bene la sua parte, non respirando e non emettendo rumori di sorta era praticamente finto legato al mio fianco, anche se il solo contatto con la sua testolina mi faceva sentire al sicuro e protetta abbastanza da tentare il tutto per tutto alla prima occasione.

    [ ... ]



    Non badai nemmeno troppo ai tentativi di confondermi che stavano facendo con la carrozza, ero concentrata sullo studiare un piano d'attacco immediato per poter liberare mamma e papà ed uccidere tutti quelli che avevano avuto l'ardire di fare danno alla mia famiglia. Inoltre, se quel tizio non era di Oto ne del paese del Riso, che diavolo voleva dalla mia famiglia? I Miei non erano più nel ramo bellico da diversi anni, si dedicavano ad una vita tranquilla con i preventi della pensione da militari e con una piccola attività di Allenamento delle reclute, nulla di più.

    Mi venne intimato di scendere e proseguire dentro una vecchia stazione termale dismessa. Cercavo di capire quante chance avessi di darmela a gambe o di fuggire in quella situazione, ma la cosa non prometteva bene, solamente il fatto che ci fosse un codice a colpi mi faceva pensare che quelli non fossero semplicissimi buzzurri di periferia ma veri e propri criminali con una loro testa e obiettivi da seguire senza esitazione. La cosa peggiorava di secondo in secondo, se non avessi dovuto restare ferma per la salvaguardia della mia famiglia a quel momento mi sarei ribellata facendo una carneficina di chiunque mi si fosse parato davanti.. Eppure non potevo.

    L'uomo che mi stava attendendo pareva essere il leader indiscusso del luogo, sia per il vestiario che per l'atteggiamento leggermente migliore rispetto ai suoi sottoposti. - Sto bene anche in piedi. - Risposi stizzita e poco incline al dialogo Ignorai il commento su Kopì, dato che se l'avessi preso in considerazione mi sarebbero partiti una serie di Rendan all'indirizzo di quella bella faccia impomatata da quattr'occhi che aveva. - Non ho nemmeno sete, smettila con questa farsa del cazzo, voglio i miei genitori, dimmi che diavolo ne hai fatto prima che decida che la conversazione mi ha stufata. - E, stranamente, anche lui era della mia stessa opinione nei riguardi delle buone maniere: Non era proprio tempo per restare la a farsi mille problemi riguardo al bon ton, quel bastardo voleva un cristallo. - Un che? Sei ritardato per caso? Ti pare che una neo genin del Suono possieda un cristallo? Fanculo, se l'avevo non mi dovevo accontentare della vita da militare! - Sbottai facendo qualche passo verso il mio interlocutore, di cui mi accorsi solo in quel momento non conoscere le generalità, prima di fermarmi un istante a riflettere.

    Un momento.. se non era di quelle parti.. e cercava un cristallo.. ed era venuto a cercare Me.. c'erano buone probabilità che fosse un emissario di Kumo o un inviato della mafia locale. Mi sovvenne subito il collegamento dato che durante il mio viaggio a Kiri il guardiano del cancello aveva notato che all'interno di Kopì c'era un artefatto molto particolare, motivo per il quale il mio piccolo riusciva a parlare e a vivere pur non sapendo come questo gli fosse possibile. Se avevo ragione, e per Dio non avevo motivo di dubitare di me stessa, quel tizio era venuto a cercare quello che mia Madre, la mia vera Madre, aveva lasciato dentro Kopì quando era stata costretta a fuggire da Kumo. Fanculo! Ecco cosa diavolo erano venuti a fare da me, volevano il mio cucciolotto. - Io non Ho Nessun fottuto cristallo, tel'hò già detto! Non sono ricca e non possiedo niente di paragonabile a un Diamante o roba simile, fattene una ragione e libera i miei genitori, e sii consapevole che se gli hai torto un solo capello ti strappo le braccia, le frullo, e te le faccio bere dagli Occhi. -

     
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  7. Kalastor
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    La Storia della Piccola Nuvola.
    Passato e futuro, la vera faccia del nemico!


    Cambiò in un attimo. La sua faccia diventò rossa come se un uomo invisibile lo stesse strangolando. Le mani si chiusero a pugno e gli occhi assunsero una strana sfumatura, che ricordava vagamente il cielo prima di una tempesta, mentre le labbra si ridussero ad una fessura tremante. Si alzò di scatto e preso il tavolo da un lato lo scagliò via, mandandolo a diversi metri di distanza. Nella stanza vuota il rumore del vetro fu come un'esplosione il cui eco rimbalzò per diversi secondi. Respirando emetteva un rumore raschiante ed i suo muscoli sporgevano da sotto il vestito. Fissò Rinnen con un'espressione carica di odio, poi cominciò ad urlare con una voce carica di rabbia, completamente diversa da prima, che si poteva capire essere la sua vera voce.

    MI PRENDI PER IL CULO, RAGAZZINA!? - Le fu addosso in un attimo con il viso a pochi centimetri dal suo. - Non sto parlando di un cristallo qualsiasi, ma del Cristallo Blu Combalto!! - Sputava saliva mentre parlava e grugniva. - Il cristallo che so essere il tuo possesso!! - La colpì in faccia con un manrovescio che quasi le staccò la testa dal collo. - QUINDI NON AZZARDARTI A SCHERZARE CON ME!!



    Com'era iniziato tutto finì. Il respiro si fece più calmo lasciando che la faccia smettesse di essere rossa. Aprì le mani abbandonando le braccia lungo i fianchi. Sembrò persino che perdesse un paio di centimetri in altezza, come se si fosse sgonfiato. Si schiarì la voce e sistemò gli occhiali sol naso, coprendo così gli occhi. La sua espressione tornò calma e cordiale.

    Chiedo scusa. - Accennò un sorriso accomodante. - Un altro tavolo. - Schioccò le dita e due scagnozzi comparirono trascinando un altro tavolo, un pò più grande del primo. - Desto essere contraddetto ed a volte perdo la calma. Succede a tutti, immagino. - Si sedette, accavallando le gambe. - Dicevo, so che il Cristallo è in tuo possesso, non è necessario mentire. - Ora che Rinnen aveva visto la sua vera faccia poteva cogliere l'artificiosità di quella voce così gentile. - Io faccio parte di un'organizzazione che è interessata al suo recupero per motivi che non posso dirti. - Sudava ed aveva il fiato corto. - Avanti, dimmi dove si trova. - Aprì le braccia. - Sono sicuro che potremmo giungere ad un accordo vantaggioso per entrambi.



     
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  8. Rinnen Raikawa
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    La Storia Della Piccola Nuvola.
    C'è una sola cosa che non devi fare..


    L'avevo detta grossa, evidentemente, dato che quel tizio non sembrava davvero convinto dalle mie parole. In parte non avevo mentito, non potevo essere sicura di quanto stava accadendo e se il cristallo era davvero Kopì, ma non avrei certo lasciato che lo scoprissero da soli. Quando lanciò via il tavolo mi abbassai portando le mani sulle armi istintivamente, ma non sembrava desideroso di agire in modo potenzialmente offensivo, era solo diventato rosso come un maiale e stava urlando come un ossesso a pochi centimetri dal mio viso. - E NON URLARE PORCA PUTT.. - Mi arrivò un ceffone per cui barcollai un istante. Non avevo previsto una cosa del genere, per assurdo bruciava più lo smacco del gesto che il dolore di per se, nonostante il cervello mi stesse rimbombando in modo preoccupante. Si, diavolo, quello era decisamente uno della mia maledetta stirpe di mentecatti di Kumo.. e se mia madre mi aveva affidato Kopì bhe.. Non lo avrebbero riavuto indietro.

    battlerinnen



    Sputai per terra un grumo di sangue, asciugando una lieve abrasione apertasi sulla guancia col dorso della mano. - Non si dovrebbe colpire una ragazza indifesa.. - Era un momento propizio: Gli scagnozzi stavano sostituendo il tavolo ed erano probabilmente impreparati ad una mia reazione, dato che avevano i miei genitori in ostaggio, quel tizio inoltre si era messo a sedere proprio davanti a me, a pochi passi e a braccia aperte. O In quel momento o mai più. - E va bene, hai vinto, non voglio vedere morire i miei genitori.. E non voglio che mi vengano spaccati tutti i denti.. - Mi avvicinai lentamente al tavolo, appoggiando una mano sulla testolina del cucciolo e stringendola in modo tale che capisse le mie intenzioni e si preparasse ad agire. - Il mio cristallo è nascosto qua dentro.. - Liberai Kopì dai nastrini della cinta, lanciandolo sulla scrivania.

    battlekop



    Ovviamente, essendo lui pronto e armato, si risvegliò immediatamente afferrando il Kunai e cercando di cadere sul petto del criminale. Se vi fosse riuscito, tenendo il Kunai con le due zampette, avrebbe tentato di infilzare i testicoli dell'uomo con tutta la sua forza. [Azione I&II Vel 100 For 100] Nello stesso momento appoggiai le mani sopra la scrivania, scavalcandola di prepotenza per giungere dall'altro lato. A metà del momento estrassi il Dado con la destra e menai un fendente all'altezza del collo del Ninja della Nuvola. [Azione I Vel 200 For 200, Pot +15] immediatamente dopo, volutamente e a tradimento, afferrai la Wakizashi con la mancina, attivando la carta bomba a contatto con l'elsa ed effettuando un veloce e brutale colpo, mirato ad affondare nel fianco dell'uomo. [TA: Estrazione Mortale][Vel 250, For 250, Pot +20] La bomba era innescata ed entro tre secondi avrebbe ridotto in briciole la mia Spada. Non c'era il tempo per fare altro se non agire in preda all'istinto combattivo assoluto, colpì la sedia con una pesante spazzata nella speranza che questo facesse perdere l'equilibrio al mio avversario e gli impedisse di reagire prontamente alla mia aggressione. Contemporaneamente allungai la mano libera dopo aver mollato la spada, cercando di afferrare Kopì e portarlo a me, lontano dal raggio di deflagrazione della bomba. [Azione II&III Vel 200, For 200] Se vi fossi riuscita mi sarei tirata a un metro di distanza con un rapido movimento all'indietro, onde evitare l'esplosione delle schegge metalliche.

    Mi aveva colpita, mi aveva colpita in faccia e voleva persino prendersi Kopì. Oh, quel tizio non aveva nemmeno idea di quello che aveva scatenato in quella notte. Ma presto tutti quanti lo avrebbero capito: Con Rinnen e Kopì non si scherza.

    Status




    Vitalità


    Chakra


    Forza: 200
    Velocità: 200
    Riflessi: 200
    Resistenza: 200

    Agilità: 200
    Precisione: 200
    Senjutsu: 200
    Concentrazione: 200

    Tempistica


    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuito

    1° Slot Difesa:
    2° Slot Difesa:


    1° Slot Azione: Fendente al Volto con Dadao
    2° Slot Azione: Sbilanciamento Sedia
    2° Slot Azione: Recupero di Kopì


    Slot Tecnica Base: Estrazione Mortale Su Wakizashi
    Slot Tecnica Avanzata:


    Appunti


    Conoscenze Utilizzate


    Estrazione Mortale
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna ( 0 )
    Premesso che l'arma sia presente all'interno del proprio fodero o comunque non estratta, l'utilizzatore può estrarre la stessa effettuando un rapido attacco. L'agilità e la velocità del colpo saranno migliorate entrambe di 2 tacche. È possibile effettuare questo attacco anche con qualsiasi arma che non è impugnata ma solamente riposta.Tipo: Taijutsu
    (Livello: 6 / Consumo: Basso)
    [Da studente in su]

    Dadao [AdCC]
    Il dadao è una particolare sciabola di tradizione cinese, lunga circa 45cm. È definita a una mano e mezza, in quando è utilizzabile sia con una che con due mani. Non è particolarmente sofisticata, per questo efficace nei combattimenti ravvicinati anche tra ninja novizi. Tipo: Lama - Taglio
    Dimensione: Media
    (Potenza: 15 | Durezza: 3 | Crediti: 40 )
    [Da studente in su]

    Cartabomba I [Bomba]
    Le cartabombe sono dei piccoli fogli sui quali è incisa una formula, che causano un esplosione di diametro pari a ½ metro. Con un consumo pari a ½ basso sarà possibile farla esplodere dopo circa tre secondi. Esistono diversi modelli. Distruttiva: La potenza della bomba è incrementata di 10
    Tipo: Speciale - Ustione
    Dimensione: Minuscola
    (Potenza: 30 | Durezza: 1 | Crediti: 40 )
    [Da genin in su]

    Wakizashi [AdCC]
    La Wakizashi e' una spada corta che veniva portata dai samurai insieme alla Katana. Veniva chiamato anche spada d'appoggio, a una mano. Essendo più corta rispetto alla Katana, circa 60cm, era più adatta per battersi negli interni. Wakizashi e' più maneggevole rispetto alla Katana. Tipo: Lama - Taglio
    Dimensione: Media
    (Potenza: 20 | Durezza: 3 | Crediti: 60 )
    [Da genin in su]




     
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  9. Kalastor
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    La Storia della Piccola Nuvola.
    Passato e futuro, la vera faccia del nemico!


    Quando il freddo acciaio penetrò nella sua virilità, l'uomo cacciò un urlo acuto come quello di un maiale al macello. Immediatamente il suo volto tornò a tingersi di porpora e strabuzzò gli occhi fino quasi a farli uscire dalle orbite, cercando invano di soffocare quel suo grido di dolore. Quando Rinnen scattò verso di lui provò a sollevare le braccia in un vano tentativo di difesa, che risultò solamente nel vedersi mozzate un paio di dita, con la lama che inesorabilmente gli recise la gola. Dalla ferita esplose un getto di sangue scuro e denso che colpì in piena faccia la ragazza ed il suo orsetto. A quel punto quell'altro non sapeva più che fare se non guardare esterrefatto i moncherini, incapace di una qualunque reazione consapevole. La wakizashi e la cartabomba furono solo la degna conclusione di un massacro annunciato e tutto quello che sentì Rinnen furono una potente esplosione e lo spostamento d'aria che la spinse a qualche metro dal tavolo. L'uomo si disintegrò letteralmente e pezzi del suo corpo e dei suoi vestiti si sparpagliarono in un raggio di sei metri. L'odore del sangue e della carne bruciata invase la stanza e dopo qualche istante gli scagnozzi accorsero, probabilmente sorpresi quanto lo scagnozzo nel momento prima della sua morte. Estratte le spade, chiusero un cerchio attorno a Rinnen. Erano quattro in totale.

    Dalla posizione e dalla presa sulle katane non sembravano shinobi esperti. Facevano un sacco di movimenti inutili e tenevano le gambe troppo divaricate, il che corrispondeva al modo migliore per farsi sbilanciare e finire inchiodati a terra come scarafaggi. Però avevano dalla loro la superiorità numerica e delle spade molto più lunghe, che per quanto poco era in grado di tagliare la carne e le ossa anche se brandita da un perfetto idiota. Presero a girare senza un minimo di coordinazione e sembravano pronti ad attaccare da un momento all'altro. Quando il primo scattò lo fece senza seguire uno schema preciso, limitandosi a scattare in avanti con la spada ben sollevata sopra la testa. Un altro si unì subito a lui, attaccando Rinnen dal lato opposto con un affondo a due mani rivolto al ventre. Gli altri due rimasero in attesa, ma solo per attaccare a loro volta non appena i compagni si fossero ritirati. Prima un colpo orizzontale di decapitazione, poi un altro calante alla testa. Usavano colpi molto simili, o per meglio dire similmente scadenti.




    Complimenti per la rapida liquidazione del povero stronzo, praticamente non s'è manco accorto di essere morto! Considera gli scagnozzi come Studenti Energia Gialla con uno slot azione a testa.
     
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  10. Rinnen Raikawa
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    La Storia della Piccola Nuvola.
    Il Lavoro di Squadra.


    Lo scoppio devastante della mia Wakizashi assieme al tizio non mi fece ne caldo ne freddo, al massimo il sangue che grondava dalla mia faccia e dai miei vestiti poteva crearmi qualche fastidio.. ma avevo imparato ad apprezzarlo in diverse circostanze. Adesso avrei dovuto vedermela con quei quattro sfigati che avevano appena assistito alla morte violenta del loro capo, ergo avrebbero subito una sorte molto simile se non peggiore.. tutti tranne Uno, quello mi serviva per avere le informazioni che cercavo e la posizione dei miei genitori. Kopì saltò nuovamente per terra, brandendo il Kunai con due zampe come se fosse una grossa katana da guerra, fissando i nostri nemici con quei bottoncini tutti imbrattati di sangue. - Pronto?.. - Lui Annuì e, pochi istanti dopo, i primi due caricarono in mia direzione.

    Scartai di lato, evitando il primo aggressore ed il suo colpo [Difesa I] Kopì, invece, corse contro le gambe dell'atro tentando di farlo inciampare e comunque rendendo vana l'aggressione. [Azione I] Se il suo avversario fosse caduto, ritrovandosi faccia a terra, Kopì ne avrebbe approfittato saltandogli sulla schiena e tentando di affondare il Kunai nella spina dorsale dello scagnozzo. [For 100 Vel 100 Azione II] Nonostante la scarsa potenza del colpo era chiaro che la zona colpita fosse vulnerabile e che anche un minimo danno avrebbe potuto (in teoria) creare danni seri alla mobilità di quel bastardo. Ma io non potevo badare a come stava il mio piccolo: Gli altri due mi avevano caricata, minacciando di falciarmi via la testa con una velocità degna di Nota. Mi abbassai per evitare il colpo, [Difesa II] Ma in questo modo mi esposi alla lama dell'ultimo aggressore: Riuscì appena in tempo ad anteporre il Dadao sopra la testa, di piatto, facendo in modo che la lama battesse sull'acciaio e non mi spaccasse in due il cranio. Nonostante quella mia difesa, però, il colpo vibrato colpì la testa facendomi un lieve danno da contusione. [0.5 Leggere].

    Se il nemico distratto da Kopì non fosse caduto, il cucciolo avrebbe cercato di colpirlo alle caviglie, trafiggendogli quella destra con il Kunai più a fondo possibile, sfruttando tutte le sue energie nell'azione. [Vel 150, For 100 Azione II].

    Per quanto riguardava me, invece, iniziava lo spettacolo. Puntai immediatamente i due ultimi aggressori, posizionati frontalmente rispetto a me e abbastanza vicini tra di loro, alzando il braccio con il manipolatore d'aria caricai l'onda tagliente prima di spararla veloce e letale dritta nei loro corpi. [TA: Onda Tagliente][Pot: 25] Mi rialzai immediatamente dopo, menando un violento fendente al primo aggressore, all'altezza del collo, nel tentativo di sgozzarlo come un porco in un solo colpo. [Azione I Vel 200 For 200 Pot +15] Ma dato che non credevo quei tizi così ritardati, una volta effettuato il colpo partì con un secondo, stavolta un affondo, diretto al centro del petto dello scagnozzo. Tuttavia quella era solo una finta per distrarlo il tanto necessario a mollargli un feroce calcio nei testicoli con la punta del piede. [Fintare Migliorato][Azione II Vel 225, For 200] E per finire, per evitare che gli altri due tornassero immediatamente alla carica dopo l'onda d'urto che avevo lanciato, afferrai con la mancina quattro Kunai, tirandoli direttamente verso i due. [Azione III Vel 200 Pot +8] Quell'ultima azione doveva servire solamente per prendermi un minimo di vantaggio durante la difesa immediatamente successiva e non per fargli dei veri e propri danni. Sfruttai infatti quei brevi istanti per indietreggiare di un Metro e mettermi in guardia. [Slot Gratuito] - Deponete le Armi e forse non vi ammazzerò come Porci. -

    Status




    Vitalità


    Chakra


    Forza: 200
    Velocità: 200
    Riflessi: 200
    Resistenza: 200

    Agilità: 200
    Precisione: 200
    Senjutsu: 200
    Concentrazione: 200

    Tempistica


    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuito

    1° Slot Difesa: Schivata Laterale
    2° Slot Difesa: Abbassamento
    3° Slot Difesa: Blocco con Spada


    1° Slot Azione: Colpo Alla Gola
    2° Slot Azione: Finta&Calcio
    3° Slot Azione: Lancio Multiplo


    Slot Tecnica Base:
    Slot Tecnica Avanzata: Onda Tagliente

    Movimento 1 Mt.

    Appunti


    Conoscenze Utilizzate



    Onda Tagliente - Zankuuha
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (Veloce)
    Tramite i manipolatori d'aria, l'utilizzatore può modificare la pressione dell'aria per creare un'onda d'urto dalla potenza pari a 25. La gittata è pari a 21 metri, con un'ampiezza di 3.
    Dal grado Chunin possono essere utilizzate entrambe le braccia sfruttando uno slot tecnica base e raddoppiando il consumo; è possibile creare un onda dalla potenza e ampiezza doppie oppure due indipendenti.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Medio )
    [Necessita di almeno un Manipolatore d'aria]
    [Da genin in su]

    Fintare Migliorato [ 1 ]
    Abile: L'utilizzatore, una volta al round, può effettuare due finte di seguito senza causare AdO. Le finte, inoltre, saranno più efficaci e realistiche.


     
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9 replies since 25/4/2012, 17:26   84 views
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