[Quarto Accesso] East Gate Of Sound

[Free GdR] [Macro GdR]

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  1. Nevi
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    Stentava a credere quanto stava sentendo dire da Febh.
    Non le importava una beneamata minchia dei loro problemi personali, di chi comandava, di faceva giochetti alle spalle dell'altro e via discorrendo. Per assurdo in effetti sapeva diverse cose riguardo l'ultimo argomento, tuttavia in quel preciso istante non gliene fregava nulla. Potevano benissimo giocare a farsi la guerra l'un l'altro, tutto quello che le interessava era non essere messa da parta in quel momento.
    Cosa che invece stava accadendo nella maniera più assoluta.
    La sua pazienza andò in mille pezzi quando l'Amministratore fece per liquidarla come qualcosa di poca importanza, e quest'ultimo parve notare la cosa arrivando difatti a rivolgerle più di qualche parola.
    Inaspettatamente non l'avrebbe appoggiata, non quella volta.
    Vista la situazione attuale e il nemico che avevano difronte, Febh non era intenzionato a rischiare di vedere la portatrice del Nibi venire catturata nè tanto meno voleva che quest'ultima lo rallentasse.
    Abbassò leggermente le papebre visibilmente su di giri, mentre le sembrava di sentire come un tuono rimbombarle all'interno del corpo.
    Lei rallentarlo?
    Credeva veramente che valesse così poco? Che fosse così inutile?!
    Non lo accettava. Non accettava la cosa proprio per niente.
    Si sarebbe rifiutata ora e per sempre di dimostrare che Febh aveva ragione, mai e poi mai gli avrebbe lasciato una soddisfazione del genere! Piuttosto si sarebbe impiccata con le sue stesse mani!
    In un istante tutti i freni inibitori che l'avevano tenuta bloccata fino a quel momento andarono in mille pezzi, distrutti dall'ira che stava crescendo in lei momento dopo momento.
    Anche quando vide il dito dell'Amministratore venirle puntato contro a pochi centimetri di distanza, non si mosse di un passo nè tanto meno abbassò il suo sguardo.
    Non si era mai comportata così, mai, nemmeno una volta in tutta la sua vita e anche quando si era opposta a Diogenes di sicuro la reazione era stata ben lontana da quella che stava avendo adesso.
    Si poteva tranquillamente leggere nei suoi occhi che non si sarebbe fatta fermare dalle sole parole, aveva tutte le intenzioni del mondi di andarsene per cavoli suoi come Febh si fosse allontanato.
    Tuttavia come ad aver intuito questi suoi pensieri, l'Amministratore decise di darle una dimostrazione pratica del divario che vi era tra lei e lui, tra lei e il loro nuovo nemico.
    Peccato però che furono proprio le sue parole a darle la spinta necessaria, l'ispirazione che la spinse ad opporsi con tutta sè stessa al suo gesto.
    Lei non si sarebbe piegata. Mai.
    Catene, fili, torture... Potevano inventarsi quello che volevano! Ma lei non avrebbe mai permesso a nessuno, nessuno di ridurla al tappetino per la loro porta di entrata.
    Fosse stata anche una Divinità in persona, piuttosto si sarebbe ammazzata da sola che dare una soddisfazione del genere a qualcuno!!
    Sentì chiaramente il Demone che andava mettendosi seduto, torreggiando alle sue spalle nel Mondo Interiore mentre sghignazzava divertita.
    Sapeva bene quello che la ragazzina stava pensando, sentendo... E ne era estremamente incuriosita oltre che divertita.
    Certo le aveva detto poco fa che non avrebbe potuto donarle più potere di quello attuale, non ancora. Però lei per prima aveva una questione personale con l'Amministratore, per tanto non le avrebbe negato il chakra che attualmente poteva sopportare.
    Inoltre voleva vedere fino dove si sarebbe spinta la sua portatrice, ormai aveva chiaro che fosse una testa calda però non era ancora stata in grado di capire esattamente fino a dove si sarebbe spinta.
    Se veramente voleva ottenere tutto il potere possibile e immaginabile da lei, dal Nibi No Nekomata, allora doveva assicurarsi che possedesse il giusto temperamento, altrimenti non l'avrebbe considerata degna.
    Le sue iridi cambiarono improvvisamente, assumendo un colore verdastro con sfumature nero pece che si agitavano come il mare in tempesta in in una notte di luna piena.
    Il sigillo diventò pienamente visibile, difatti la nuova parte che si era aggiunta recentemente dopo la visita da Itai fece la sua comparsa sul suo braccio, lasciando così vedere una serie di simboli apparentemente privi di significato. Fatto sta che non era più il semplice e banale blocco che veniva imposto su tutti i Portatori, era chiaro che Nakora aveva raggiunto un altro livello per quanto riguardava quella questione.
    Inoltre sebbene ci furono questi cambi fisici seppur minimi in un certo senso, non fu avvolta dal Chakra bluastro con sfumature di nero del Demone, anche se era facile capire cosa stesse accadendo.
    Aveva tutte le intenzioni di gettare Febh nel torto, di dimostrare che si sbagliava sul suo conto e che il legame che aveva ormai con il Nibi era una cosa completamente diversa da quello che avevano tutti gli altri Portatori.
    Abbassò appena leggermente il viso, oscurando la fronte tra i capelli mentre sgranava gli occhi guardandolo con le labbra semiaperte ormai fuori di sè.
    Successivamente e con una calma a dir poco innaturale, pronunciò poche parole che però rendevano il significato di tutto quello ben chiaro.






    3yXUxQy

    Allora è giusto che io mi opponga per far valere il mio desiderio.



    Come finì di dire quelle parole l'Amministratore avrebbe incontrato una nuova forza, una resistenza fuori dal normale e completamente innaturale per una kunoichi del suo livello.
    La cosa assurda di tutto quello era che il suo corpo apparentemente non stava soffrendo cambiamenti di alcun tipo, nessuno sforzo lo stava attanagliando sebbene fosse chiaro ormai che aveva richiamato a sè stessa il Demone.
    Il Chakra della bestia fluì in lei violentemente, come una diga a cui erano stati distrutti gli argini in seguito ad un esplosione ecco tutta quella mole si riversò nel suo flusso incontrollato, portando le sue capacità fisiche ad un livello fuori scala almeno per quello che doveva essere lo standard di una normalissima Genin.
    Lei dal suo canto non staccò nemmeno per un singolo istante gli occhi da Febh, non sbattè nemmeno le palpebre e non esitò. Rimase con i suoi occhi inchiodati su quelli dell'Amministratore, fregandosene totalmente di chi era e di quali potevano essere le conseguenze di quel suo gesto.
    Era stato lui a provocarla, lui a dirle che solamente il desiderio più forte avrebbe vinto.
    Allora lei di certo non sarebbe rimasta in silenzio lasciando che lui avesse la meglio, no, si rifiutava categoricamente.
    Non si era piegata ad un Demone, una bestia secolare e guardiana dei morti che camminava su quel continente da prima che loro nascessero e che se fosse stata libera, avrebbe potuto tranquillamente distruggerli nell'arco di pochi secondi. Per tanto un semplice umano qualunque non l'avrebbe mai e poi mai portata in ginocchio, piuttosto si sarebbe spezzata le ossa, le avrebbe fatte fuoriuscire dalle proprie gambe così che le ginocchia toccassero terra solo una volta che si fossero separate dal proprio corpo. Lei però non si sarebbe mai prostrata a terra davanti a qualcuno, Mai.
    Le gambe da che dovevano piegarsi in un istante iniziarono ad opporre una strenua resistenza e anche quando lei per prima capì che non era ancora abbastanza, che se non avesse ceduto avrebbe finito unicamente per farsi ancora più male, decise di ignorare la cosa e di continuare ad opporsi.
    Un po' alla volta la pelle iniziò a lacerarsi, mentre lei stringeva talmente forte i denti da iniziare a farli sanguinare.
    Tuttavia neanche per un momento abbassò lo sguardo, non le sfuggì un solo lamento e rimase fissa a guardare Febh.
    [Chakra del Demone, Ts II][Possessione Demoniaca][Furia Demoniaca][Furia del Demone][Overcap][Impasto Mezzobasso][Resistenza 600][Ferita Grave Arti Inferiori]Possessione Demoniaca: +1 Tacca Resistenza
    Furia Demoniaca: +3 Tacche Resistenza
    Furia del Demone: +2 Tacche Resistenza
    Overcap: +4 Tacche CAP Massimo; Gambe Semiparalizzate 2 Round(CAP Totale Massimo: +8)
    Impasto Mezzobasso: +2 Tacche Resistenza

    Si riuscì a sentire chiaramente i capillari esplodere ed essere ridotti in poltiglia, mentre il rumore di alcune ossa che andava scricchiolando risuonava nell'aria.
    Il sangue copioso ormai le scendeva tra i denti, bagnandole le labbra.
    Lei tuttavia non si lasciò andare nemmeno ad un verso di sofferenza.
    Le gambe furono piegate fino ad un certo punto, sì, tuttavia a dispetto forse di quanto si sarebbe aspettato l'Amministratore... Non riuscì a farle toccare terra.
    Questa era l'unica cosa di cui le importava, oramai era una questione di principio.
    Tuttavia quella sua testardaggine e il fatto che si fosse opposta così tanto alla forza dell'altro, aveva fatto sì che delle ferite aggiuntive si andassero a creare sul suo corpo.
    Era sicuro che i danni subiti l'avrebbero costretta a subire un qualche genere di trattamento in infermeria, tuttavia visto il ritmo a cui era in grado di riprendersi dalle ferite grazie al Nibi la cosa non la impensierì più di tanto. Ormai aveva mentalmente mandato a quel paese anche la missione, le interessava solo dimostrare che Febh aveva torto.
    SLhyErC
    Con il viso sporco di sangue e i muscoli visibilmente in tensione, continuò a resistere decisa fintanto che l'altro non avesse mollato la presa.
    Indubbiamente se la cosa fosse andata avanti ulteriormente prima o poi sarebbe stata costretta a toccare terra, visto com'erano state danneggiate le sue gambe.
    Però in quel caso ci avrebbe pensato poi, difatti non in tal caso non ci sarebbe stata alcuna esitazione da parte sua per quanto riguardava il tagliarsi via le gambe. Anche questo era disposta a fare, pur di non dare a Febh alcuna soddisfazione.
    Oramai era una questione di principio.

    Eheh... Debole dici, Febh? avrebbe biascicato appena quelle parole, sputando poi a terra un grumo di sangue per poi tornare su di lui e sorridere divertita. Forse. Non abbastanza però per essere ridotta in ginocchio.

    Per quanto la riguardava l'Amministratore avrebbe potuto dire quello che voleva, lei però era stata talmente presa da quella questione che le bastava di dimostrare che non poteva ridurla in ginocchio e atterrarla come avrebbe voluto.
    Si era addirittura dimenticata della presenza di Diogenes, il quale avrebbe potuto assistere a tutto quello tranquillamente.
    In ogni caso non sarebbe finita col sedere a terra, anche a costo di vedersi le gambe ridotte ad un colabrodo... Non che ci mancasse così tanto in effetti a raggiungere questo risultato.
    La ramanzina gliel'avrebbero potuta fare successivamente, ora per quanto la riguardava... Tutto il mondo poteva bruciare!
    Nel frattempo il Demone stava sghignazzando divertita come non mai, adorava quella ragazzina! Diavolo se l'adorava!
    Era una sorpresa continua e non smetteva mai di deluderla, sempre pronta a commettere l'ennesima follia!
    Alla fine aveva fatto bene a fidarsi, Itai ci aveva visto giusto... Quel corpo, quella Portatrice: Nakora. Poteva veramente riuscire a imbrigliare tutto il suo potere e la sua follia, certo avrebbe richiesto tempo però per il Nibi questo non era un problema. Doveva solamente attendere.
     
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