[Quarto Accesso] East Gate Of Sound

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  1. Ade Geist
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    ~ The Red Capes are coming!

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    Le maniere forti di Oto
    Capitolo Secondo


    Atto VI
    Faccia di Bronzo o Incoscienza. †
    Più sentivo il sibilo che il suo corpo produceva nell'emettere suoni, più udivo la sua voce scorrere e infrangersi contro la mia in discorsi, più quell'uomo mi sembrava una presenza oscura. La scostanza delle sue parole, le espressioni che mutavano di istante in istante sul suo volto, la cordialità che le sue mani mostravano e l'asprezza dei suoi movimenti erano un continuo susseguirsi di contraddizioni. Quando gli concessi di sapere che Itai non mi andava a genio - cosa che non avevo nascosto al Mizukage stesso - lui rispose sì similmente ma si lamentò poi dell'abilità e della cura con cui cercavo di ubriacarlo con le parole. Non era un sprovveduto ed una semplice bugia non poteva bastare per occultare l'errore che le circostanze mi avevano portato a compiere: essere nel posto sbagliato al momento sbagliato con la persona più sbagliata che quest'universo potesse concedere. « Qui ci sono solo io. E io sono tutto ciò che conta. » Disse, lapidario, a chiusa del suo discorso. Quelle parole mi portarono a pesare ogni singola frase che avrei detto da quel momento in poi. E non avrei certo deluso una autorità di quel carico.
    Concluso il mio discorso riguardo il come avevo ottenuto quelle informazioni, Febh non esitò a darmi un saggio del suo incredibile potenziale: portò dapprima con naturalezza la mano all'interno dei suoi pantaloni e poi, con una velocità disumana e che mai io avrei potuto raggiungere, mi pose una carta ninja davanti agli occhi. Ero quasi certo che quel movimento fosse volto a colpirmi ma i miei riflessi erano decisamente troppo lenti anche solo per cercare di minimizzare i danni di un ipotetico pugno. Non sarei dovuto, per nessun motivo al mondo, intrattenermi a combattere con quell'uomo, specialmente disarmato come ero. « Una carta ninja eh? » dissi, mentre l'uomo mi stava dicendo il suo personale metodo per sbugiardarmi. « Credo di poterle fornire informazioni migliori, Amministratore. » aggiunsi, con un vistoso sorriso. Se dovevo mentire, dovevo farlo bene: una banale bugia ad un uomo capace di mobilitare un intero Villaggio non sarebbe bastata. Dovevo, come già accennato, scoprirmi e mostrare qualcosa di cui soltanto io ero capace. Ero un Artista, no? Quindi perché non ricamare su questa mia incredibile abilità? Il mio interlocutore nonché ninja di grado più alto mi fece cenno di alzarmi dopo averlo fatto a sua volta e quindi, senza esitare, eseguii l'ordine. « Rileggilo e dimmi se è tutto corretto. Manderò subito una squadra a cercare questo sfortunato mentecatto ed interrogarlo. Come ho detto sarai mio ospite fino ad allora, poi avrai tutto il mio supporto per la tua piccola ricerca, abbiamo parecchio negli archivi sotto l'Amministrazione e qualcosa potrebbe tornarti utile, perché andarsene a mani vuote, no? » mi disse, con fare davvero cordiale, atteggiamento collidente in toto con il tono spigoloso e acre che aveva assunto la discussione inizialmente. « Non servirà a niente interrogarlo. Non possiede più alcun ricordo di quell'incontro. » dissi, riportando lo sguardo fisso su di lui. « Ho detto di essere uno studioso, mi sbaglio? Non amo ripetermi ma non vorrei tralasciare nulla. Sono specializzato nel ricercare informazioni e nel custodirle ... gelosamente. » Diedi particolare enfasi a quest'ultima parola, cercando di incuriosire lo Yakushi. Poi glissai leggermente, passando ai ringraziamenti di rito riguardo la sua ospitalità. « La ringrazio molto della possibilità che mi sta offrendo e sarò onorato di indagare più approfonditamente la mia ricerca. »
    Quando poi ripresi parola ed ironizzai sul fatto che fossi un semplice Genin, lo Yakushi mi indicò di diffidare dall'affidarsi ad un grado, tornando ad utilizzare un tono decisamente meno cordiale. Non potevo che concordare maggiormente con lui: non è una semplice riconoscenza o carica a definire un ninja ma la sua personalità e la sua inclinazione morale al comando, in primis, ed all'onore in secondo luogo. La mia età, sicuramente, era segno d'esperienza maggiore rispetto a quella dell'Amministratore di Oto, l'esperienza stretta nelle arti ninja era, tuttavia, dalla sua.
    Passò poi a raccontarmi altri trascorsi interessanti tra Kiri ed Oto ma troppo lontani perché io potessi saperne qualcosa. Il nome del mio Kage, Shiltar Kaguya, pronunciato con così tanto disprezzo dall'Amministratore mi fecero però desistere da qualsiasi ipotetica forma di curiosità o commento. Non potevo affatto scherzare né trattare, dalla mia posizione, con un individuo così lunatico. Già mi stavo spingendo troppo oltre con le mie fandonie.
    Infine, Febh volle darmi un ultimo, raggelante squarcio sulla sua personalità con un discorso ai limiti del macabro e della violenza gratuita. « Ah...se saltasse fuori che il panzone non ne sa niente o non è mai passato per l'East Gate...allora avviserò il Mizukage di venirti a riprendere se garantirà per te. E nel frattempo io e te ci divertiremo parecchio. » Tra i due, forse, non ero l'unico dunque a coltivare l'Arte della Tortura. Nonostante le parole raccapriccianti dello Yakushi ed il terrore che esse avevano suscitato nel sottoscritto, cercai di rimanere calmo e di esporre ciò che mi era venuto in mente prima. « Come ho già detto, l'interrogazione sarà vana e se me lo concede, vorrei mostrarle perché. Permette? » Dovevo infilare una mano nella tasca interna del mio cappotto, non potevo quindi farlo senza destare sospetti. Per sicurezza, chiesi il permesso al mio interlocutore, indicando con la mano destra il taschino cui mi riferivo e portando la sinistra in avanti, aperta, alta, davanti al petto come a voler dimostrare la mia inoffensività. Se Febh me lo avesse concesso, avrei estratto dalla tasca con la mia mano abile l'unico filatteriopozione che mi ero portato dietro quel giorno, altrimenti avrei proceduto a parole. « Sono un Artista dei Filatteri e sono capace di immagazzinare interi ricordi in queste piccole ampolle. Non solo, le mie capacità mi permettono di estrarre, letteralmente, i ricordi dalla testa delle persone e di inserirli qui dentro, come è avvenuto nel caso del nostro caro ubriacone fetente. » Dissi, con una lieve nota di disprezzo. Avevo una considerazione terribilmente bassa di chi buttava via la propria vita. Anche quando si trattava di individui fittizi. « L'anonimato, quando si cercano segreti, è importante, credo lo sappia meglio di me e di certo non potevo lasciare le cos al caso. Tendenzialmente sono solito rendere questi miei filatteri leggibili solo al sottoscritto per via delle informazioni che contengono ma quest'oggi potrei fare una eccezione. Il problema è che questo filatterio è già stato usato ed è l'unico che ho dietro al momento. » Rallentai su questa frase, riprendendo per un istante fiato. « Necessiterei dunque di un po' tempo e di riposo per poterne costruire un altro nel quale instillarci il ricordo che ho sottratto a quell'individuo. Abbisogno di sangue di mia proprietà e la concentrazione necessaria è molta. Nonostante questo credo che per questa sera potrei essere in grado di fornirgli le informazioni necessarie che lei stesso potrà sperimentare con mano. » Gli dissi, porgendogli il filatterio che gli avevo mostrato. « Può prendere questo come pegno finché non avrò dimostrato quanto devo. » Similmente a come si era comportato il ninja che avevo davanti mi rilassai un secondo, prima di metter su, con gli occhi, un'espressione simile a quella di un animale affamato, desideroso, bramoso di mettere le fauci su una succulenta, piccola preda - anche se per me il caso era opposto. Non sapevo se la mia fosse faccia di bronzo o incoscienza. Probabilmente entrambe.


    « Oppure potrei accorciare i tempi necessari a questa operazione di molto, forse meno del tempo necessario per andare e tornare da quella locanda, pur rimanendo necessario il mio riposo, se mi fornisse lei del sangue che le appartiene. Se il sangue non è suo, il chakra che infonderò nelle ampolle non la riconoscerà e non le farà rivivere ciò che vuole sapere. Solo il proprietario del sangue o l'Artista possono leggere dal filatterio. »




    Legenda


    Narrato
    « Citato! »
    « Parlato! »
    « Pensato! »
    Anima di Saruhyondo.
    Anima di Keiji.

     
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