[Quarto Accesso] East Gate Of Sound[Free GdR] [Macro GdR]

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  1. OldCannella
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    Parte II - Al Cancello Est di Oto


    E chi lo faceva così sveglio, il nostro Guardiano del Ciuffo? In effetti quella della lettera non era stata la mossa più saggia da parte di Hebiko. Nella mia profonda ignoranza del mondo ninja, non avevo pensato alle possibili implicazioni del pretendere di avere una lettera per un'alta carica di un altro Villaggio. Non che, se anche ne fossi stato a conoscenza, avrei fatto qualcosa per impedirlo. Gli altri scelgono il proprio destino, io mi limito ad assecondarlo.
    In questo caso, però, mi trovo in una posizione spiacevole. Intendiamoci, non avrei problemi a raccontargli tutto. Hebiko mi piace, ma alla fine, questo è ciò che può succedere a chi prova a piegare le trame della propria vita. C'è sempre il rischio di venire spazzati via dalla corrente. No, il mio problema è che voglio davvero andarmene da questo posto. Ho visto abbastanza, diciamo. Consegnare Hebiko non renderebbe più propenso questo bellimbusto a lasciarmi partire. Sembra prendere parecchio sul serio il suo lavoro di portinaio.
    Facciamo un altro piccolo tentativo, va'.
    Sfodero la faccia più deferente che mi riesce di trovare.

    Signor Guardiano, voi sapete certamente il fatto vostro! In effetti, confesso che anche a me era venuto il sospetto che questa cosa fosse strana. Insomma, io non sono un esperto, è da quando sono piccolo che sono lontano dal mondo ninja, ma mi era parso che l'Hokage fosse una personalità un po' troppo importante per essere raggiunta da me. E allora mi è venuta in mente una cosa.

    Gli allungo la lettera, che la prenda.

    E se fosse un test? Un modo per mettere alla la mia determinazione ad entrare davvero a far parte del vostro Villaggio, intendo. Pensateci: mi viene assegnata una missione praticamente impossibile, perché dubito che i vostri omologhi della Foglia sarebbero meno sospettosi di voi, vedendomi arrivare, povero straccione senza coprifronte del Suono, alla loro porta. Già passare da questo cancello si sta rivelando difficilissimo. Hebiko-san, perché lei è stata a darmi questa missione, doveva sapere che voi avreste fatto scrupolosamente il vostro lavoro. Mi ha messo di proposito in una situazione difficile, per spronarmi a dimostrare fino a che punto sono disposto a spingermi!

    Assumo un'aria pensierosa, ignorando l'atteggiamento minaccioso di Kato.

    Ha senso, considerando anche che mi ha chiesto di riportare una prova della consegna della lettera. Sono un bel po' di rischi, come avete fatto notare voi, ma nel caso ci riuscissi, allora mi si potrebbe davvero considerare degno di fiducia. Oh, e dubito che la lettera contenga davvero qualcosa di importante, potrebbe anche essere vuota. Nessuno sarebbe così folle da affidarmi davvero dei segreti del Villaggio, considerato che sono uno sconosciuto di cui ancora non ci si può fidare. Ma il punto è proprio questo: devo guadagnarmela, la fiducia. L'importante è che io credessi che mi era stata affidata una missione importantissima, per sottopormi al carico della responsabilità, e vedere come avrei reagito!

    Lo guardo con occhi entusiasti, poi mi rabbuio di colpo.

    Ma voi sospettate che io voglia semplicemente battermela, non è così? E cosa avrei da guadagnarci? Se non tornassi più mi sarei fatto dei nemici decisamente potenti, visto che oltre a voi, adesso anche l'Amministrazione si aspetta che ritorni qua. La mia fuga da Kiri non ha portato a conseguenze gravi, perché è avvenuta prima che diventassi uno shinobi. Ma qui, ora, uscire dal Villaggio per non tornare più, quando mi è stato ordinato di farlo, vorrebbe dire estromettermi per sempre dalla possibilità di collaborare con l'Accademia. Mi verrebbe messa una taglia sulla testa come un comune bandito, e addio rientro nella civiltà. Sono cinque anni che vivo da eremita, Signor Guardiano, non voglio tornare a vivere nei boschi...

    Questo è vero, almeno. A non tornare più rischio di beccarmi un avviso di cattura, ma ci penserò poi. Ed è vero anche che i boschi, dopo un po', stufano.

    Signore, vi prego. Controllate pure la lettera, anche se mi era stato ordinato di non farla aprire a nessuno. È giusto che voi facciate il vostro lavoro al meglio. Ma se, come sospetto, la lettera non conterrà niente di importante, vi chiedo di lasciarmi partire, affinché possa provare la mia fedeltà al Villaggio e guadagnarmi il diritto a portare le vostre insegne. Al mio ritorno, vi giuro solennemente che troverò il modo di sdebitarmi per la fiducia che mi vorrete accordare.

    Cado in ginocchio, e una lacrima mi scorre sulla guancia. Non è difficile evocare un po' di pianto, considerata la mia situazione. Piango di disperazione, per quella via che il Fato mi sta mettendo davanti.

    Vi supplico, Signore, non voglio disobbedire ad un ordine, né vostro, né dell'Amministrazione. Voglio solo dimostrarmi degno di fiducia. Se vorrete investigare ulteriormente sulla Serpe, non sta a me dirvi di non farlo. Ma vi prego, fatemi partire. Arriverò a Konoha, tenterò probabilmente senza successo, di consegnare questa lettera, poi tornerò indietro. Vi scriverò, una volta arrivato là, se gradite. Ci fosse davvero qualcosa di strano dietro questa lettera, potrei indagare per voi a Konoha!

    Rimango inginocchiato, a capo chino. Andiamo, Ciuffo, lasciami partire! Che te ne frega se un povero disperato lascia il Villaggio, eh? Sei tu che mi hai fatto entrare, dannato! Dovessi scappare potresti davvero mettermi una taglia sulla testa, non te ne rendi conto?
     
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