[Primo Accesso] South Gate of Sound

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  1. Nevi
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    C6VD1F9
    Doveva ammettere che in quella giornata i servitori si stavano comportando in una maniera più strana del solito.
    Normalmente quando scappava perchè la richiamavano per assegnarle un qualche compito di minore importanza, se lei non si faceva prendere sgattaiolando tra cespugli e anfratti vari quelli la lasciavano perdere ad una certa, consci che tanto l'avrebbero punita i più grandi dopo appena l'avessero incontrata.
    Quella volta però stavano dannatamente insistendo!
    Possibile che fosse qualcosa di veramente importante? Insomma se correvano così tanto voleva dire che i piani alti gli avevano detto che avrebbero finito per punire anche loro, e non solo lei nel caso non si fosse presentata.
    Eppure per assurdo viste le loro capacità altetiche superiori alle sue doveva essere un gioco da ragazzi per loro, tuttavia vista la scarsa conoscenza che avevano del posto lei finiva sempre per riuscire a filarsela in qualche modo.
    Come sentì i passi sotto la tettoia allontanarsi e passare oltre l'angolo, si sporse reggendosi appena con le ginocchia e le dita mentre guardava a testa in giù di sotto per vedere se c'erano ancora delle persone.
    Non le sembrò di vedere nessuno, probabilmente erano davvero passati oltre!
    Sul suo viso si andò a formare un sorriso enorme mentre si catapultava giù di sotto, facendo appena una capriola a mezz'aria e riatterrando in piedi quasi in posa teatrale, sghignazzando divertita.
    Adorava prendere in giro quei tizi! Si credevano così furbi e le facevano sempre la voce grossa, però sapevano bene che lei poteva fregarli quando più avesse voluto e preferito!
    Da che per un istante era rimasta con le braccia allargate in alto, le riportò morbide lungo i fianchi intenzionata così a spostarsi nuovamente.
    Prima però com'era sua abitudine si sarebbe fatta sentire così da farsi rincorrere ancora, e visto che era una bella giornata di sole non avrebbero di certo avuto problemi a sentire la sua voce!
    Fece per voltarsi nella direzione in cui erano scomparsi, preparando già le mani a imbuto attorno alla bocca così da amplificare il suono quando proprio voltandosi, andò a sbattere contro qualcosa finendo così a terra.
    Si massaggiò appena per qualche istante la fronte, per poi rialzare lo sguardo e ritrovarsi davanti Goudo, il più anziano dei servitori nonchè quello che la conosceva meglio di tutti.
    A giudicare dal suo sguardo era tutto tranne che felice di vederla, però lei non se ne accorse nemmeno avendolo davanti. Anzi sorrise tutta contenta piegando leggermente il capo verso destra, mentre dondolava le gambe distese per lungo.

    Ehi Goudo! Che bello vederti! Come va? Mi hai portato i miei dolci? Eh? Eh?

    Un istante dopo si ritrovò caricata di peso sulle sue spalle per poi essere ficcata in un sacco nero della spazzatura.
    Inutile dire che iniziò a muoversi non capendo dov'era finita, vista la velocità a cui il tutto era avvenuto.
    Passarono circa dieci minuti prima che riuscisse a rivedere la luce del giorno, peccato che le persone davanti a lei non erano esattamente quelle che lei considerava i suoi amici più stretti.
    Il sacco fu cappottato a mezz'aria, lasciandola così irremediabilmente cadere fuori rotolando, per poi ritrovarsi ancora una volta seduta a terra con le gambe distese in lungo.
    Davanti a lei vi erano alcuni membri del consiglio che la stavano guardando torvi, le vene sulle loro fronti pareva stessero per esplodere!

    Oh! Anziani da quanto non ci vediamo! Come stanno le vostre mogli? Volete forse fare merenda con me?

    Improvvisamente uno dei due sbattè una mano a terra crepando il pavimento e facendo sobbalzare Goudo alle sue spalle, tuttavia lei non battè ciglio guardando sempre i due con aria divertita e spensierata.
    A volte c'era da chiedersi come mai le permettessero di fare quasi tutto, giustificandola ogni volta quando altri membri del Clan erano finiti morti ammazzati per meno.
    Lei però non si era mai posta dubbi del genere, era stata abituata a potersi comportare così e di certo non avrebbe smesso quel giorno.
    L'altro anziano che ancora non aveva dato in escandescenze prese parola, sebbene stesse faticando a mantenere un tono di voce basso.

    Yuzuki abbiamo un compito importante da assegnarti. Devi sapere che c'è stato un cambio al vertice un po' di tempo fa, per tanto vogliamo che te incontri il nuovo Capoclan e gli riferisci il nostro messaggio.

    Come sentì la notizia la ragazzina si portò entrambe le mani sulle guance, assumendo un espressione stupefatta per poi andare a poggiare i palmi sulle ginocchia e sporgersi in avanti verso i due.

    Ooooh! Quindi è uscito fuori qualcuno di ancora più forte?! Meglio così, non che mi stesse simpatico il vecchio! Eheheh!

    Si lasciò andare ad una risatina che i due non parvero particolarmente apprezzare, tuttavia a parte occhiatacce, promesse di punizioni non accadde altro e una volta che le fu detto cosa riferire l'incontro ebbe termine.
    Con un gesto della mano la congedarono mentre Goudo l'afferrava per la "collottola" della tuta trascinandola via, lei dal suo canto rimase per terra salutando con la mano a mezz'aria gli anziani mentre scompariva dietro l'angolo della porta, inoltrandosi così nel corridoio.
    Ora iniziava a capire come mai i servitori si erano impegnati così tanto quel giorno!
    Doveva ammettere che l'idea di incontrare il nuovo pezzo grosso la entusiasmava, se non altro sperava fosse meglio del precedente!
    Come il vecchio servitore la mollò nella propria stanza, quasi lanciandovela dentro, lei preparò tutto l'equipaggiamento e in breve fu pronta a lasciare il villaggio della Rosa d'Acciaio.

    [...]

    Dopo alcuni giorni di viaggio finalmente vide in lontananza le mura di Oto, in particolare il Cancello che si trovava a Sud.
    Doveva ammettere che non erano niente male e incurante di come potesse sembrare visto dall'esterna una persona che correva verso quello che era una sorta di posto di blocco, vi si lanciò contro senza attendere oltre.
    L'idea di vedere un nuovo Villaggio la mandava su di giri non poco! E poi chissà com'erano le persone del posto!
    Aveva sentito delle voci a riguardo però poca roba, e poi lei voleva conoscerle di persona.
    Una volta che giunse in prossimita delle mura rallentò un po' alla volta la corsa, trasformando quasi la camminata in saltelli alterni dati con una certa frequenza.
    Infine si fermò davanti a piedi uniti con un ultimo saltello, agitando visibilmente la mano mezz'aria e urlando a squarciagola.

    Eeeeeehiiiii!! Mi aprite per favore?! Vengo dal Villaggio della Rosa d'Acciaio e devo parlare con una persona!

    Come finì di dire queste parole tornò in posizione eretta da che si era sporta leggermente in avanti, portando entrambe le mani dietro la schiena congiungendole e sorridendo divertita.


    Edited by Nevi - 9/1/2016, 17:03
     
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