[Terzo Accesso] North Gate of Sound

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  1. Hitomi Genma
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    Oto.. Sounds Good

    Il bizzarro individuo parlava di cose a me incomprensibili. Per me il "Chuda" era un pesce crudo da mangiare con le verdure o qualcosa di simile, non una persona e, speravo, non fosse un termine riferito alle mie fattezze. - Io non so cosa sia un Chuda, Guardiano di Oto.. - Mi tirai di nuovo il cappuccio in testa, vergognandomi della reazione avuta dallo Shinobi. Che motivo c'era di mostrarsi così.. stupiti? Avevo avvisato di avere dei problemi al volto, mi sentivo un pochino frustrata dalla situazione, ma poi quello se ne uscì dicendo di aprire il mantello, per confermare che non avevo armi con me, e poi filare in Amministrazione, dove forse c'era qualcosa nei miei riguardi.

    - Si.. - Slacciai il mantello, lentamente, mostrando che al di sotto avevo solo una vecchia divisa da Chunin logora ma ancora indossabile. - Va bene così?.. La vecchia mi ha preso tutto quello che avevo, tranne il copri fronte.. e non mel'ha mai ridato. - Sospirai, appena, anche se uscì una specie di sibilo invece che un semplice sbuffo.

    Poi mi misi a seguire il Guardiano, richiudendo per bene il mantello e restando in assoluto silenzio. Quella era Oto.. e non la ricordavo per niente.. ma, tutto sommato, un brivido nella schiena mi diceva: Sei a Casa.


     
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    Sembrava davvero disarmata..a meno di Lame interne, ma quelle avrebbero certificato il suo essere una kunoichi di Oto, in linea di massima. Daccordo così. Forza vieni..APRITE IL CANCELLO! Le guardie cominciarono la procedura per consentire l'ingresso nel villaggio, mentre Febh faceva cenno alla ragazza di precederlo. Non sarebbe stato così poco accorto da dare le spalle a una nuova arrivata, per quanto non sembrasse affatto pericolosa (senza contare che lui aveva la pellaccia dura, per usare un eufemismo)

    In amministrazione forse c'è qualcosa su di te. Chissà chi era quella specie di copia di Orochimaru...che fosse un Clone di qualche tipo? O magari una sua allieva...o una figlia! Certo, in effetti poteva anche essere solo una coincidenza quella somiglianza, ma è sempre meglio non dare nulla per scontato in un mondo di Shinobi.

    [CONTINUA QUI]
     
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    Ledah si assicurò d'ave portato con sé tutti gli abiti più pesanti, oltre al mantello ed al cappello nero a tesa larga che portava sempre, probabilmente avrebbe ripreso la vecchia sciarpa rossa e diversi altri strati di maglioni per evitare di prendersi un colpo una volta raggiunto il paese del mare.

    La soluzione migliore era vestirsi a cipolla, in ogni caso, approcciando il gate, il ragazzo attese che le guardie registrassero la data e le motivazioni della sua uscita.
    La solita burocrazia insomma.
     
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    TU! Inutile feccia, come osi mostrarti qui senza un cuore sanguinante ancora caldo in mano??? Un ringho da sopra le mura annunciò la comparsa di un ragazzo biondo, con l'aria estremamente pericolosa, armato di coltelli dall'aria affilata. I suoi occhi azzurri erano attraversati da lampi di pura e semplice follia. Sono Gau, e soo gli assassini possono passare per il MIO gate...oppure i cadaveri che ho prodotto personalmen...GAAAAAAKK!! Una manina paffuta era emersa dal basso, segno che, a chiunque appartenesse, si trattava di una persona decisamente bassa...ma la cosa più rilevante riguardo a questa mano era la sua direzione..dato che impattò in pieno sul plesso solare del biondo, spezzandogli il respiro e facendolo accasciare.

    Una faccia paffuta, con un'espressione pressochè nulla fece capolino da sopra le mura e con un cenno della mano a mò di saluto, fece segno di passare.

    Il Gate di Oto si stava aprendo per lasciare uscire il primario dell'ospedale...
     
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    Ladah assistette alla scenata senza battere ciglio, come suo solito, limitandosi a fare un cenno di saluto tenendosi la punta del cappello a tesa larga per rispondere al gesto della manina paffuta.

    Era incredibile come alcune delle nuove guardie fosse così piena d'energia ma al contempo, così svogliata da non essersi informata a dovere su chi siano le persone più importanti del villaggio.

    D'altronde, se proprio voleva, Ledah un cuore in mano poteva pure portarselo, ma non era molto pratico per viaggiare e se si fosse trattato di altri otesi, il cuore sarebbe dovuto venire da un loro compaesano.

    Non era ilc aso di riflettere oltre sulla stupidità di quella guardia comunque, quando si aprirono le porte il medico uscì e come suo solito, si morse un dito per evocare Harley, la sua rapida cavalla dal pelo nero come la notte e dagli occhi rossi come il fuoco.

    Salendole in groppa, il medico intraprese il lungo viaggio per Kiri.

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  6. Alkaid69
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    Non sappiamo ancora i motivi che hanno spinto il bambino a seguire la Stellina fin sotto le porte di questo villaggio.
    Si tratta di porte che il senzatetto ha già visto circa due anni fa, quando si è imbattuto in un emblematico Colosso che gli ha temporaneamente sbarrato la strada per poi lasciarlo andare dopo aver pronunciato poche criptiche parole.
    Non si tratta di ricordi particolarmente importanti per lui, anche se paradossalmente è stato proprio in seguito alla sua visita in questo luogo e al viaggio nel paese dei vulcani, che Ryuwhan ha incontrato la Stellina per la prima volta.

    Dunque la Stellinai fa parte di questo villaggio? Sì. Tuttavia la sua provenienza al bambino non interessa.
    Nei giorni di viaggio che dal Letamaio lo hanno portato al Suono, Ryuwhan ha passato tutto il tempo con la Stellina, la quale però è riuscita ad avere ben pochi momenti di pace: infatti il bambino ha utilizzato ogni occasione e ogni distrazione del suo compagno di viaggio per attaccarlo e tendergli imboscate. Sarebbero potuti sembrare semplici giochi di bambino, se non che fossero stati incredibilmente pericolosi. Una sorta di giochi mortali. Le conseguenze di ciò preferiamo non specificarle.

    Uno degli attacchi, avvenuto più o meno all'altezza del villaggio della foglia, ha visto il bambino attaccare la Stellina durante il sonno, servendosi ancora una volta di sigilli esplosivi e lame.
    Un altro, avvenuto a metà strada fra la Foglia e il Suono, ha invece visto il bambino creare durante la notte e posizionare durante il giorno varie copie, le quali hanno tentato di assalire la Stellina in qualsiasi momento di maggiore distrazione.

    E la lista di agguati durante quei giorni potrebbe andare avanti ancora per molto.
    Soltanto ora, ricordando questi avvenimenti, comprendiamo il vero motivo per cui Ryuwhan ha deciso di seguire la Stellina: riconosciuta la forza di lui a Loro pari, il senzatetto ha pensato bene di sfruttare il suo compagno di viaggio per arrivare al pari dei Sensei, mettendo continuamente alla prova sé stesso e le sue conoscenze. Il vantaggio in questo caso è che egli può stare accanto ad una forza al pari dei Sensei senza per questo mettere in pericolo Loro stessi, come le ultime volte: nel peggiore dei casi metterà in pericolo la Stellina, ma questo a lui non importa.

    Se domandato sui motivi reali del suo comportamento, il bambino risponde senza farsi troppi problemi che lo sta sfruttando per migliorarsi. Non ha alcun motivo di nascondere i suoi veri motivi, né gli interessa farlo.

    E così ha inizio questo strambo siparietto fra i due.
     
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    [Un Viaggio Movimentato]

    Non era stato esattamente il viaggio più piacevole e rilassato degli ultimi anni, questo bisognava ammetterlo, ma al contempo non era nemmeno uno dei peggiori: Febh ancora ricordava il terrificante viaggio verso il territorio di Mizukumi a Grimdad, con Shika Nara che lo bersagliava di devastanti trappole (in realtà si trattava di una lotta con il pennarello indelebile) e il gigantesco Krom Kasov che li aveva coinvolti in una carica di tori impazziti! Se poi si andava a scavare saltavano fuori altri viaggi piuttosto devastanti come il folle rapimento al Paese dei Vulcani o quello stupido inseguimento in un parco giochi per recuperare quell'idiota di Yari.

    Ma non divaghiamo... avrebbe detto Febh al ragazzino legato come un salame, poco dopo averlo catturato dopo l'ennesimo tentativo di assassinio sventato. Per la somma gioia del ragazzino si era messo a delirare sui vari viaggi, mescolandoli in un guazzabuglio assolutamente incomprensibile prima di liberare la sua preda. Vedi, tu prendi questa faccenda un pò troppo sul serio. Ti concentri troppo, focalizzi l'attenzione e fai tutto in maniera meccanica...in questo modo finisci per risaltare troppo e rendere evidenti le tue intenzioni! Spiegava col tono di chi da un consiglio da adulto ad un bambino mentre con le mani cercava di disegnare un quadrato. Sei troppo quadrato, ecco! Devi imparare ad avere un pò di nonchalance, o non riuscirai mai ad ammazzare qualcuno come si deve. Ecco, forse non erano proprio i classici consigli da adulto... Ma torniamo un attimo indietro.

    Tutto era cominciato già dal primo giorno di viaggio, quando il ragazzino tentò di accoltellare lo Yakushi alle spalle non appena questi evocò l'enorme lucertola che avrebbero usato come trasporto per attraversare il mare. Seduto sulla groppa dell'animale, Febh percepì chiaramente il sibilo dell'attacco ma reagì con una violenta spinta di repulsione emessa dalle spalle, con il risultato di sbilanciare il suo aggressore. Non è molto carino fare così, lo sai? A proposito, come è che ti chiamavi? Ma non era che l'inizio di un luuungo viaggio.

    Durante una notte di riposo, poco dopo essere sbarcati ed aver finalmente poggiato la testa su un cuscino, il sonno dello Yakushi venne turbato da un qualcosa che gli veniva appiccicato ai vestiti. Sul momento non si svegliò nemmeno reagendo come di istinto ed isolandosi con il chakra protettivo: era abituato ai vecchi rompiscatole del Palazzo Yakushi che cercavano di attirare la sua attenzione per aiutarli nelle faccende più disparate (riparare latrine, fare il bucato, cambiare batterie al telecomando, spegnere la luce)...e solitamente utilizzavano sfere esplosive e dragoni elettrici per questo nobile scopo. Alla fine aveva imparato ad isolarsi per puro istinto di sopravvivenza. Certo, poi lo spostamento d'aria lo svegliò di botto, appena in tempo per vedere la lama che provava ad accoltellarlo al rallentatore. Due sberle ed un calcio e Ryuwhan sarebbe stato a terra con il muso sotto il suo tacco. MA TI PARE CHE SVEGLI COSI' LA GENTE???? LA NOTTE E' FATTA PER DORMIRE DEFICIENTE! SE VUOI AMMAZZARMI ABBI LA DECENZA DI FARLO SENZA FAR RUMORE!

    Ed in effetti il ragazzo lo prese in parola, cercando già il giorno successivo una serie di attacchi da ogni lato portati tramite i cloni che aveva piazzato. Un clone provò a trapassare il polmone di Febh gettandosi dall'alto mentre questi si chinava a raccogliere un oggetto scintillante (una stupida biglia!), ma l'ombra in arrivo dall'alto accese l'attenzione del Jonin che fu lesto a schivare, afferrare il clone e usarlo come scudo umano contro i due attacchi successivi. Si può sapere quanti cloni hai creato? Di questo passo finirai senza chakra! Ed in più si era bagnato, perchè il disgraziato creava cloni composti da liquido Come se non bastasse lo stress...ma ti ci vuole poi tanto a dimenticare e perdonare? Chiese irritato, asciugandosi del tutto con una semplice passata di mano che raccolse tutta l'acqua sul palmo.

    All'ennesimo tentativo Febh aveva infine reagito con una nuova gabbia di fili di Nylon adesivi, riducendo il ragazzino all'impotenza, inchiodandolo con le sue chiacchiere deliranti ed infine andando a spiegargli come gestire meglio i suoi omicidi. Io non sono un assassino professionista, sia chiaro...tutta quella furtività non fa per me. E poi in mia presenza le cose tendono a fare più rumore del solito...ma divago ancora. Stavo dicendo che sei troppo rigido...quando a diplomazia e capacità sociali sei a zero assoluto eh? Ma se vuoi ammazzare qualcuno devi prima cercare di conquistarti la sua fiducia...oppure imparare a dare meno nell'occhio. E un bambino muto, che ti guarda strano con l'aria di chi non prova nessuna emozione puoi credermi sulla parola ma da nell'occhio. E anche se ogni tanto qualche emozione la tiri fuori comunque sembri troppo "strano"! Disse con una punta di esasperazione.

    Sull'essere muto non penso si possa far nulla. Ma sul'integrarsi in società credo di poterti dare una mano io! Se seguirai i miei consigli saprai mescolarti in ogni ambiente senza che nessuno si accorga della tua presenza. Probabilmente CHIUNQUE conoscesse Febh Yakushi a quel punto si sarebbe fatto una risata colossale, dato che quel ninja era un vero e proprio cataclisma ambulante, capace di sembrare strano a una riunione di stramboidi. Tanto per dirne una aveva un pollo come avversario fisso al poker del venerdì. Un pollo vero, assolutamente normale. E tipicamente perdeva.

    In ogni caso alcune ore dopo erano giunti alle mura di Oto, dove non ci furono problemi a superare gli ostacoli. Febh non obbligò nemmeno il ragazzino a deporre le sue armi. Dunque, c'è solo una piccola questione da risolvere. Tu sei di Kiri, no? Quindi non è che posso tenerti qua ad oltranza, ma devo in qualche modo mettere in pari il conto per quel piccolissimo inconveniente ai Vulcani. Solo che non so come fare ora come ora. Fece spallucce avvicinandosi ad uno dei bocchettoni antincendio oltre le mura. Quindi fino ad allora ti terrò ospite a Palazzo Yakushi...c'è sono un problema. Levò il sigillo ruotando la manopola fino ad ottenere un rivolo d'acqua che presto iniziò a scorrere sul pavimento quasi fosse un serpente. Se ti porto conciato a questo modo davanti a Ogen-dono quella mi rinchiude nella sala delle torture per un mese, e secondo come ti da fuoco....quindi.... E si voltò con un sorriso colmo di malignità.

    kiyo905



    E' il momento di farti un bel bagno e sistemarti!

     
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  8. Alkaid69
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    La Stellina non è contenta delle "attenzioni" che il bambino gli riserva, e più volte ha da ridire sui suoi metodi, anche se stranamente quello che le sue parole esprimono è tutt'altro che convenzionale: si tratta più che altro di velati consigli, criptici commenti sul suo modo di essere, di agire, di pensare. Consigli pratici per l'assassinio, che il bambino è ben felice di mettere in pratica.

    Le sue parole erano a più riprese contraddittorie; se da una parte si definiva incapace di non portare caos ovunque andasse, dall'altra si propone di insegnare al senzatetto la sottile arte dell'impersonare e del dissimulare. Non sembra che questo shinobi sia in possesso di tutte le sue facoltà mentali, ma d'altronde chi lo è delle comparse che il bambino ha incontrato? Ryuwhan si è ormai rassegnato all'incomprensione con questi individui, e l'accetta stoicamente.
    Tuttavia non può fare quello che la Stellina gli chiede: la sua ancora non ben precisata condizione di mutismo glielo impedisce, assieme al suo sguardo, entrambe condizioni che loro avevano tentato di correggere ma che mai erano riusciti a fare. Sembra esserci qualcosa di incredibilmente potente nella sua psiche a protezione di queste poche leggi fondamentali del suo essere. Non è qualcosa che può essere superato con la semplice forza di volontà o l'allenamento; ma questo la stellina non può saperlo.
    L'altra cosa che non può sapere è che il bambino non sta portando avanti una sorta di vendetta per il torto subito ai vulcani, niente affatto. Egli cerca soltanto di mettersi costantemente alla prova contro una comparsa di capacità fisiche (e solo fisiche) superiori a sé.

    QUOTE

    « Non c'è niente da perdonare »


    Sentenzia il bambino con una scritta per aria, intimando al fatto che Ryuwhan non porta alcun rancore verso la stellina. Perché mai dovrebbe?

    Dopo pochi giorni sono alle mura del Suono, ma nulla è semplice come sembra. Sebbene Ryuwhan abbia seguito la stellina per scoprire i segreti della sua forza (fisica) e sfruttarlo per temprare il suo corpo e la sua mente, il prezzo che ora la stellina gli chiede di pagare è forse troppo grande per lui.

    QUOTE

    « Vivo per strada »


    Con un'altra scritta il bambino sancisce quella che è la sua condizione, ma spiega anche l'assenza di necessità di stare in questo "Palazzo Iàcusci", di cui la stellina parla, e quindi di conseguenza anche l'inutilità di doversi sottoporre ad alcun lavaggio.
    Per quale motivo le comparse prendono così tanto in considerazione un'entrata "pulita" all'interno di ogni mura di villaggio? E' così tanto importante per loro l'apparenza? Questo il bambino non può saperlo e non gli interessa; quello che invece vuole evitare a tutti i costi è finire vittima di qualche losco tranello della stellina, ora intenzionata a vendicarsi - forse - dei giorni passati in quella maniera meschina e subdola.
     
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    [Bagnetto!]

    E ti pareva...lo so che sei irritato ma ora non fare lo gnorri come se non ti importasse niente di quella brutta faccenda. Ti hanno mai detto che hai un caratteraccio? Rimbrottò lo Yakushi, del tutto insensibile alle ragioni del bambino che pure sembrava poco propenso a seguire il cammino di espiazione proposto dal ninja. Quando poi "disse" che stava per strada ci fu una reazione del tutto inaspettata. Febh gli si sarebbe avvicinato, abbassandosi un poco e magari poggiandogli una mano sulla spalla, con un'espressione assolutamente affranta.

    Si...capisco che è stata dura vivere per strada, ma non ci saranno problemi. A palazzo trattano abbastanza bene i nuovi arrivati e gli ospiti. Cioè...discretamente. Diciamo che se tieni un basso profilo dovresti uscirne illeso, la gente là dentro è un pochino pazza. Ma tornando a noi, vedrò di farmi perdonare per averti abbandonato in mezzo al nulla. Tecnicamente lo aveva abbandonato in una grotta che si stava riempiendo di magma incandescente. Posso solo immaginare quanto tu abbia sofferto stando per strada dopo quegli orribili esperimenti. Annuiva con convinzione, cercando per larga misura di guadagnare consensi più che esprimere i suoi reali sentimenti.

    E quindi capisco che l'idea di un bagno ossa sembrarti strana, ma non ci vorrà molto tempo. Quindi con una manciata di sigilli irrorò il suo chakra nell'acqua che stava scorrendo al suolo, sollevandola in una sorta di ampio spruzzo tutto intorno. In realtà quella tecnica era stata pensata per pulire i pavimenti infiniti del palazzo Yakushi, ma poteva essere facilmente modificata per fare un primo bagno al giovane kiriano che Febh si era portato dietro. Prima un pò d'acqua. quindi tirò fuori dalla sacca porta armi un detergente per pavimenti e uno strofinaccio. Il suo sguardo si fece affilato come quello di un provetto distruttore di sporcizia, prima che pronunciasse la sua sentenza: E ora si passa alle maniere forti.

    Non era propriamente un esperto nel pulire la gente, ma poteva cavarsela. E il detersivo era delicato sulla pelle, per non rovinarla e costringere all'uso di fastidiose e seccanti creme!

    CITAZIONE
    Ondata Purificante
    Villaggio: Oto - Personale
    Posizioni Magiche: Tigre, Cavallo, Drago, Serpente (Veloce)
    L'utilizzatore, previa la presenza di almeno 2 SD di acqua, può sollevarla e poi disperderla al suolo in un'area di 15 m di raggio, cancellando tutte le macchie. Le macchie più vecchie o complesse possono richiedere l'aggiunta di un detergente apposito all'acqua.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 5 / Consumo: Medio)
    [Da Genin in su]
     
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    Febh, vieni all'ingresso Nord domani mattina. Dobbiamo parlare.


    La scritta di Sangue era inconfondibile ed inequivocabile: era giunto il momento di ritornare sugli eventi del Palazzo della Vipera e capire la rotta da far prendere al villaggio.

    Aloysius si sarebbe fatto trovare lì, sul pinnacolo più alto delle mura, nel punto migliore per osservare il Bosco dei Sussurri addentrarsi nei territori del Fulmine. Era il momento di rispondere alla minaccia di Kumo e riorganizzare il villaggio per l'incerto futuro che attendeva tutti i ninja del Suono. Nella sua prima apparizione fuori dalle mura della Villa, il Mikawa era tornato nel pieno delle forze, dopo aver debellato la malattia, con le idee più chiare su chi considerare alleati e cosa fare per rendere il suo sogno realtà. Febh era uno degli ultimi tasselli da posizionare per comporre il tavolo dei giochi a cui tutti, volenti o nolenti, avrebbero fatto parte.

    Una missiva era stata inviata anche al Daimyo e il fidato corvo dal becco rosso incaricato di custodire la lettera del Mikawa attraverso le vaste terre delle Risaie. Al suo interno, l'avviso che ad ora di pranzo, il duo si sarebbe presentato alla magione in cotto rosso con il nome del nuovo Kage del Suono.

    5864fde9485af



    CITAZIONE
    OT/ Pensavo di fare una visita al Daimyo dopo aver parlato un po noi due Febh ;) /OT
     
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    E' una questione...politica...
    I


    Febh si aspettava quella chiamata prima o poi. Immaginava che Diogenes, dopo essersi ripreso del tutto, non senza un suo intervento abbastanza pesante, decidesse che era il momento di far venire i nodi al pettine. Era passato più di un anno da quando avevano compiuto quell'atto che, se reso pubblico, li avrebbe resi de Nukenin agli occhi dell'Accademia, senza contare gli altri piccoli segreti di cui lo Yakushi era a conoscenza...ignaro dell'effettiva entità di ciò che non sapeva, di quanto fossero ramificate le trame che si venivano ordite nel mondo della segretezza, proprio sotto il naso dei Cinque Paesi. Alla luce di tutto questo e dell'aspettativa che quell'incontro e le sue possibili implicazioni rappresentavano, Febh pensò bene di presentarsi alle dieci e venti al North Gate, con un concetto di "primo mattino" che era quantomeno opinabile, proprio perchè la sua voglia di impegnarsi in una cosa del genere era praticamente nulla, anche se sapeva di non potersela evitare.

    jpg



    Non ho nessuna voglia di fare discorsi seri. Odio i discorsi seri...però la questione comincia a farsi un pò troppo grossa da gestire. Ci diamo un taglio ora che sei tornato, che ne pensi? Atterrò davanti al Gate in uno spiazzo erboso, restando inginocchiato o seduto, apparentemente in pieno relax, anche se i ricordi delle recenti conversazioni con Hebiko (alla quale aveva detto che andava a fare un sopralluogo al Gate con una nota recapitata da Ssalar) lo spingevano a voler risolvere la faccenda in tempi quantomeno brevi. Per questo non salutò nemmeno, cominciando subito il discorso che aveva meno voglia di fare in quel momento. La gente è abituata a un Kokage assente, ma il silenzio comincia a diventare un pò assordante. Spiattelliamo la verità cambiando giusto la data o inventiamo che ha dato di matto e abbiamo dovuto reagire? In realtà non mi cambia granchè.

    Oh, e sia chiaro...se osi propormi anche tu per l'incarico giuro che ti riattivo la mucca che hai dentro e ti faccio tornare una gelatina rosa coi campanellini. Aggiunse con tono piatto, forse scherzoso, ma non proprio del tutto. Che poi...perchè tieni i capelli in quell'acconciatura assurda? Non sarebbe male vederti pettinato come una persona normale una volta tanto! Aggiunse con tono deciamente più leggero prima di tornare serio. Ah, e c'è anche la questione della Kusanagi da piazzare...e i Sigilli. Sbuffò. Nemmeno immagini quanto io detesti questa roba! Dobbiamo anche capire dove è stato quel tizio che ha dato una mano al palazzo, l'ex guardiano, anche se onestamente non lo riconoscevo per niente.

    Tante domande, e una conversazione che stava solo iniziando.
     
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    " Il sigillo ha preso a prudere nuovamente...è proprio vero che gli errori di gioventù si portano per il resto della vita. "

    Disse il colosso con tono malinconico mentre si grattava il collo con la mancina lì dove il segno maledetto era stato applicato dal Nidaime stesso molti anni prima. Febh aveva sollevato diversi punti, tutti di fondamentale importanza per il villaggio ma, forse, aveva dimenticato di citare il più importante, quello che metteva loro tutti in grave pericolo. Lo Yakushi parlava con il suo solito tono leggero e anche i suoi modi di fare erano gli stessi di sempre, e il presentarsi con tutto quel ritardo ne era un esempio lampante. Ma Aloysius aveva visto cosa davvero celava quell'involucro di carne; l'Oni che si nascondeva al suo interno era tutto ciò che un ninja può pensare di raggiungere. Il Garth si era dovuto affidare ai poteri dei Kenkichi per andare oltre i suoi limiti mentre Febh doveva solo scavare dentro di lui per trovare altra forza, e questo era un dato di fatto che rendeva irrequieto il Colosso.

    " A volte vorrei che tu non esistessi..."

    Disse guardando sempre in direzione di Kumo, oltre i confini delle terre del Suono dove da più di un anno io nemico ammassava forze per spazzare il vicino tanto odiato. A quelle parole avrebbe voluto aggiungerne di altre, spiegare che sapeva quanto era importante per Oto quel ninja tanto folle quanto forte e che se ora era tornato nel pieno delle forze e per merito suo...ma non disse nulla. Fece passare qualche secondo nel quale, forse, l'altro Jonin avrebbe potuto dire qualcosa ma senza trovare orecchie tese ad ascoltare.

    " ...mi correggo, vorrei che esistesse solo l'altra parte di te. Quella che ha spezzato le catene di sangue che mi intrappolavano, quella che ha trucidato Orochimaru senza pietà...quella e che rifiuti di accogliere come unica realtà. Con Lui potrei parlare dell'inquietudine che provo quando vedo il degrado della mia Villa, quando passeggio per il villaggio e noto povertà e delinquenza. Noi dovremmo essere l'armata del Paese, ma se puntiamo uno specchio su noi stessi è facile capire come del Suono conti poco all'interno dell'Alleanza e del continente intero. "

    E meno male che il ragazzo aveva detto di non voler prendere parte a discorsi seri; probabilmente di più importante di quello c'era ben poco di cui discutere.

    " Dopo l'Aunaroch ti dissi che Kumo era pronta ad invaderci seriamente e, non so come, siamo ancora qui. Non possiamo vincere questa guerra se rimaniamo passivi Febh ed è proprio per questo che dobbiamo fare noi la prima mossa. Hai parlato dei sigilli, bene, assegniamoli ai più meritevoli e prepariamoli alla guerra; hai parlato della Kusanagi, diamola a chi ha il potere di brandirla e usiamola in battaglia; hai parlato di ninja ritrovati e io aggiungo anche gli estranei amici di Oto, diamolo loro un motivo per combattere e rendiamoci più credibili agli occhio di tutti!

    Sono stato lontano da Oto per tanto tempo e poi mi sono ammalato nella mia bramosa ricerca del potere...ma non sono rimasto con le mani in mano. Ho ammassato un esercito, indebitandomi non poco; aiutami a condurlo per rendere il Suono più forte. Non pensare all'Accademia per un momento, non credere in questa Pace degli ignavi che siamo tutti tanto bravi a mascherare: Zanna, Cremisi, Hayate e ora anche i Nukenin di Ame sono stanchi del letargo forzato che ha arricchito solo alcuni Paesi. Per non parlare degli extra Accademici che si stanno rafforzando alle nostre spalle e aspettano solo la famosa goccia che fa traboccare il vaso per ritrovare lo splendore del passato. "


    Si voltò quindi verso quel compagno di tante avventure, forse l'unico ninja con il quale non aveva mai avuto problemi di sorta e a cui stava chiedendo esplicitamente di fare il passo necessario a risollevare Oto.

    " E perchè limitarci a Kumo? Hai sentito della peste che sta decimando il paese della Nebbia? Quale occasione migliore per levarci i numerosi sassolini dalle scarpe che abbiamo con loro? Non è bastata la morte di Yami? E l'attentato di Godsan? Il trattamento riservato ad Eiatsu? Kiri non ci ha mai visti come alleati e la direzione indotta dalla politica di Itai è la conferma che non si vuole cambiare rotta. Tu sapevi che c'è un emendamento che impedisce ai Kiriani di far entrare gli Otesi nel loro villaggio?
    E poi Ame, per quanto vogliamo dimenticare l'attacco del Flagello e la scomparsa di Doveraux? So che si trova lì; un amico ritornato dalla tomba può aiutarci ad entrare anche in quel covo di malfattori e fargli pagare l'affronto fatto! Anche Yashimata si è rintanato lì dopo l'esplosione del bordello...chi vendicherà quei morti? Eh?

    Abbiamo il potere di fallo, insieme. Abbiamo un demone, che Suna ha ben pensato di affidarci reputandosi inadeguata a gestirlo. Usiamolo contro i nostri nemici! Ho parlato anche con Raizen di tutto questo e la sua visione non è molto diversa dalla mia: è il momento di tappare le ali a chi nel tempo è diventato un problema e anche a chi sta iniziando a diventarlo. "


    Il Mikawa era serio, l'unico modo per affrontare il tema della guerra. Aveva sufficiente esperienza per capire le conseguenze dell'uso della forza ma anche la consapevolezza che in un mondo di ninja lo scontro è inevitabile. Se nell'incontro alla Villa l'Hokage aveva espresso un concetto pienamente condivisibile, era proprio che gli shinobi non sono in grado di accettare la monotonia della pace scendendo a compromessi iniqui.

    " Aiutami a convincere il Daimyo a finanziare questa campagna e ti farò vedere i centri di produzione e tutte le forze che ho ammassato in questi anni. Non so perché il Fulmine ci ha concesso questo tempo ma è giunto il momento di riorganizzare le nostre risorse e pianificare l'attacco. L'unico freno alla sete di Sangue che ho accumulato per tutti questi anni è il voler portare Oto in alto insieme a te, quindi ora tu mi dirai che sei pronto a levarti gli occhiali senza lenti che porti...altrimenti le nostre strade non potranno più andare parallele."

    1NWUOqCU

    Rapido e diretto; non c'era altro modo per parlare con Febh di queste cose; altri cinque minuti e avrebbe perso la concentrazione per stare a sentire...ma continuare ad aggirare il problema non era più possibile. Aloysius doveva capire se poter fare affidamento su uno dei ninja più forti del continente senza bisogno di dover trovare ogni volta la scusa per motivarlo. Come aveva detto Jotaro, il Garth non si sarebbe più nascosto nell'ombra e sarebbe tornato ad essere il Leader di cui Oto aveva un disperato bisogno.

     
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    ...una gran presa...per culo!
    II


    Al sentirsi dire che l'altro avrebbe voluto che lo Yakushi non esistesse Febh si accigliò, sollevando immediatamente le sue lamentele. Ehi! Io faccio un figurone alle feste! Molti avrebbero giurato e spergiurato il contrario anche sotto minaccia armata, incapaci di mentire davanti a un orrore come Febh Yakushi scatenato sulla pista da ballo. E poi non è che tu sia esattamente la persona più allegra con cui trattare: hai una faccia che sembri uscito da un paio di incubi, per non parlare di quella cosa che sanguini in giro per strada! Mai cominciare una gara di insulti con Febh Yakushi, poteva arrivare a vette di complessità mai percepite. Solo l'Hokage gli era pari e, nel turpiloquio, persino superiore. E ascolta quando ti parlo! Aggiunse con l'espressione imbronciata di un bambino a cui non viene prestata la giusta attenzione. Un bambino egocentrico. E molesto.

    Stava per alzarsi e tirare i capelli al Garth quando quello riprese a parlare, incontrando fondamentalmente un'alzata di sguardo al cielo e un paio di labbra tirate in un sorrisetto sghembo. Dopo quel primo scambio verbale Febh sbuffò rumorosamente, parlando senza più guardare il Guardiano e fissando invece l'orizzonte nella stessa direzione, verso Kumo. Non c'è nessun "Lui", bestione. Sarò anche un tipo un pò strano ma non sono uno svitato con le voci in testa e con le personalità multiple. Non commettere l'errore che fanno tutti. Febh è solo uno. Qualcuno avrebbe anche potuto ringraziare il cielo per questo, tralasciando il premio Eufemismo dell'Anno al definire lo Yakushi "un pò strano". Semplicemente fare il serio è qualcosa che non mi diverte per niente, quindi mi impongo di tenere spenta il più possibile quella parte razionale...credo di averlo fatto per tanto di quel tempo che ormai è quasi una sorta di autoipnosi...o forse c'è lo zampino degli addestramenti a cui mi hanno sottoposto da bambino, ma sono sempre e comunque io a pensare e decidere. Quando la situazione lo richiede, molto semplicemente, mi limito a concentrarmi su una sola cosa alla volta. Per come è fatta la mia testa è parecchio faticoso e noioso, quindi non lo faccio volentieri, ma anche in quello stato sono comunque io. Fece spallucce, guardando di sbieco il Mikawa. E fidati, in quello stato non me ne fregherebbe nulla delle tue ansie o dei tuoi pensieri, non servirebbe a nulla confidarti. Le cose sono bianche o nere quando faccio sul serio, e lo faccio solo per uno scopo preciso. Oto stessa o la tua incolumità sarebbero del tutto irrilevanti se andassero contro l'obbiettivo che mi sono preposto in quel momento. Ridacchiò. Sei ancora sicuro di volermi in quelle condizioni? Io preferisco di gran lunga essere rilassato e accettare la grande e meravigliosa scala di grigi della nostra realtà...per quanto a Oto sia un tantino più opaca che altrove.

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    Un pò più serio, anche se quel discorso già esulava dalle sue effettive capacità. La realtà è quella che hai davanti e a cui stai parlando. Oni è solo una specie di meditazione che taglia fuori tutte le cose inutili. Non mi importa di niente e nessuno quando scelgo di fare così, conta solo me stesso e ciò che voglio ottenere in quel preciso momento. Se facessi sul serio e tu fossi un ostacolo ti ammazzerei senza pensarci due volte. Piegò le labbra in un sorriso amaro. Capisci perchè se posso evito di pensare in quel modo? Ma Diogenes non aveva finito di parlare e tirò in ballo la questione di Kumo, che con qualche trucchetto era rimasta stazionaria per quasi un anno, anche se le cose restavano parecchio agitate sul confine...probabilmente la Guerra Civile interna aveva indebolito il fronte del nuovo Raikage che si era dedicato ai problemi interni per qualche tempo. L'argomento non era dei più divertenti, perchè pensarci voleva dire preoccuparsi, e Febh odiava preoccuparsi. Uffa...l'idea di fondo di dare sigilli e spade ai ninja la avevo già, che ti credi? E anche per rafforzarci contro Kumo, ovviamente. Ma volevo un parere su A CHI darli, signor capelli-a-istrice. E Kumo è un problema, ok. Detesto i problemi. Non posso andare io e fargli crollare il villaggio addosso? Posso farlo, se voglio. E poi la menzione dell'esercito. Esercito? Febh inarcò un sopracciglio. I ninja sono l'esercito regolare dei Paesi. Non vedo dove si possano trovare altre truppe più utili dei ninja. Le guardie normali che trovi qua e là e i mercenari sono carne da cannone al confronto. Che razza di idea hai avuto a indebitarti per una cosa così stupida? Non conveniva investire nel Villaggio?

    Glissò completamente sulla questione dell'Accademia descritta come Pace degli Ignavi, ma non potè trattenersi sul gran numero dei possibili nemici. Per i Kami, Gene...ci sono SEMPRE nemici. La storia è un ciclo continuo, non cambia che qualche nome o ideale, ma il succo rimane quello. Fatto secco un nemico se ne creerà un secondo. All'interno o all'esterno. E così via. La cosa migliore è cercare di mantenere una situazione di stallo piuttosto che risolvere in maniera muscolare. La coerenza di chi aveva appena proposto di distruggere un villaggio da solo. Se uno alza troppo la testa lo schiacci, ma se non esagera lo si lascia in pace. Hai idea di quanta fatica costi tenere sempre la guardia alzata? Ma Diogenes non sembrava interessato al solo tenere la guardia alta, tanto che lo Yakushi gli rivolse uno sguardo preoccupato mentre quello parlava di vendette contro Kiri...difficile non leggere un "ma che stai farneticando?" negli occhi dell'Amministratore.

    Diogenes...questi sono discorsi abbastanza...esagerati. A Kiri puzzano di pesce e vanno trattati peggio che fossero cani lebbrosi, ma da qui a vendette con tanto di esercito il passo è lungo. La rappresaglia si fa contro il singolo, non contro un intero villaggio. Fosse vivo prenderei Shiltar da parte per un paio di sberle date come dico io fino a quando mi sarà passata la questione per Yami. E i Kaguya incassano parecchio, lo so per esperienza. Itai è un brocco con un furetto interiore e mi par di capire che sta lontano ora che c'è questa epidemia, forse per trovare la cura. Ma attaccare...sarebbe assurdo. Non avremmo nulla da guadagnarci se non un sacco di guai e complicazioni. E io detesto i guai e le complicazioni. La cosa era abbastanza evidente, ma rincarare la dose non è mai male, anche se una certa diffidenza cominciava a salire al crescere delle argomentazioni del Colosso di Oto, così come il tono che si fece più aggressivo da parte dell'Amministratore. Ho già detto che del Flagello mi sarei occupato personalmente. Non serve che ti ci arrovelli anche tu. Mentre Yashimata possiamo anche attaccarlo assieme, anche se era un tuo conoscente, se non ricordo male. E infine quello che verosimilmente fu il primo, vero errore di argomentazione del Mikawa, che andò a toccare qualcosa che gli era già stato detto di non menzionare più, subito dopo una terribile avventura nei deserti di Suna.

    Gene...

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    Ho già detto una volta che quel Bijuu non ci appartiene ed è solo in custodia temporanea. Cosa ti fa pensare che io possa cambiare idea? Hoshi ha l'unica chiave per raggiungerlo e io ho garantito che non verrà toccato da altri che da suna. Il tono più tagliente era decisamente scevro della naturale ironia dello shinobi che, pur negli interventi seriosi precedenti, aveva mantenuto un certo grado di relax. Ora quello era l'atteggiamento di chi non ha più alcuna voglia di scherzare. E il solo fatto che quel pivello di un Hokage possa approvare anche solo una minima parte di questi vaneggiamenti mi convince che questa sia solo un'accozzaglia di pessime idee.

    Esattamente che cosa hai in mente di fare, Diogenes Mikawa? Nome e cognome. Brutto segno. Piantala di girarci intorno e di vaneggiare sulla credibilità e la grandezza di Oto. Ricorda chi siamo noi che abitiamo il Suono...ninja che inseguono il potere per ottenere ciò che vogliono. Quindi...cosa vuoi TU, Mikawa? Non disse ciò che era implicito. Non disse che quando due desideri contrapposti si incontrano, di solito uno dei due viene sottomesso, quando si tratta di Oto.
     
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    " Bene, se è con te che posso parlare allora risponderò alla tua domanda. Cosa voglio IO?"

    png

    Disse scendendo con una balzo dalla cinta muraria per poi avvicinarsi al Jonin fino a pochi metri, ora che sembrava preso a sufficienza dalla questione:

    " Voglio il controllo. Voglio vedere il simbolo di Oto su ogni terra conosciuta. Io voglio un impero.
    Tu mi dici di investire sul villaggio...ahahah Per anni ho allenato i giovani otesi, sono perfino entrato in ogni singola abitazione a prelevarli. Per anni ho addestrato le guardie al rigore e alla disciplina; ho dedicato il mio tempo a rendere il villaggio più forte! Ho recuperato il Nibi, ho sottratto Eiatsu ed Omoi al controllo del Nidaime! Ma più mi sforzavo di incrementare la nostra forza più mi accorgevo di rimanere solo: Shinodari, Yami, Jotaro, Ledah, Luis che manda un ragazzino al suo posto, e Shinken solo da poco rientrato e molti altri ancora...ci hanno lasciati tutti. Ho realizzato che la via del ninja non è più un'alternativa valida per gli abitanti di questo villaggio, che non si sento partecipi di alcun progetto. Un pugno di shinobi, ecco cosa è rimasto della forza militare del Suono! E tu cosa facevi mentre tutto andava a rotoli? Sdraiato sulla poltrona del tuo ufficio a giocare con le lucertole. "


    Un colpo basso ma arrivati a quel punto tornare indietro non aveva più senso, quel giorno sarebbe andato dal Daimyo con o senza Febh e avrebbe dato il via ad una nuova fase del suo progetto. Inoltre stava gesticolando con quelle enormi braccia, una cosa che non faceva mai normalmente; ma la faccenda lo faceva arrabbiare più di ogni affronto rivolto dagli altri verso Oto perché, in questo caso, era lei stessa che stava desiderando di morire.

    " Non ti ho mai reputato un problema per questo villaggio, anzi, ma ora mi sei di intralcio. "La cosa migliore è cercare di mantenere una situazione di...stallo" ?! Ma sentiti! A te piace questa situazione? Ti basta essere rilegato nel tuo orticello? Se questo è il tuo pensiero, allora non sei molto diverso da quel folle del Nidaime, rinchiuso nel suo laboratorio a far nulla di concreto per tutti noi.
    Si, è vero, siamo nati come un aggregato di singoli individui, ognuno focalizzato sui propri interessi...ma io voglio cambiare questa realtà soffocante. Io sono diverso: voglio il potere ma per rendere il mio Villaggio grande e, se tu non lo vuoi, allora vattene, sei solo un freno. "


    In altre parole stava dicendo all'Amministratore di non essere più utile al villaggio.

    " Io otterrò quello che voglio, l'ho sempre fatto in ogni fase della mia vita. Combatterò contro ogni popolo che si frapporrà tra me e il mio progetto e lo farò con la forza del Sangue e tutti gli alleati che sono riuscito a raccogliere o assoldare in questi anni. Io sono un guerriero, il mio sangue mi impone di farlo. "

    Non aveva staccato per un attimo gli occhi dal ragazzo senza bisogno di usare la differenza di stazza per calcare il peso di quelle parole.

    " Inizierò con Kumo e poi sarà il turno di tutti gli altri.
    Quindi a domanda rispondi, Febh. Sei con me questa volta o no? "


    Rottura. Un no avrebbe attivato i geni del sangue in grado di accelerare a dismisura la circolazione del Mikawa [TB, Tecnica Rapida, Circolazione Bestiale + Bestia da Soma]. In quel caso vi erano solo due possibili soluzioni: lo scontro o l'abbandono. Ma davvero Febh era come gli altri ninja che lo avevano abbandonato nel momento del bisogno? Avrebbe combattuto per se o per il suo villaggio? Aloysius era pronto a scoprirlo: se si doveva arrivare allo scontro allora, anche nel caso in cui avesse fallito quel confronto, doveva accertarsi di lasciare Oto in buone mani. Non si stava mettendo in dubbio il valore del combattente, di quello se ne era già accertato nello scontro con Khorne, bensì quello dell'uomo che avrebbe potuto guidare il Suono!
    Una reazione bellicosa di Febh sarebbe stata immediatamente sedata da un'onda di chakra in grado di far tremare anche un Cercotero in forma libera; il Garth non stava affatto scherzando [TA, Aura di Paura + Non mi fai paura!, Status: Scoordinato].

    5867885b71805



    CITAZIONE
    OT/ A me Diogenes mi fa commuovere...in fondo è solo un orsacchiotto deluso dalla vita :noh: / OT
    Circolazione Bestiale
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può incrementerà le proprie statistiche fisiche accelerando il flusso sanguigno. L'utilizzatore guadagna 2 tacche a 2 statistiche primarie a scelta.
    Tipo: Ninjutsu - Chiiton
    (Livello: 4 / Consumo: Mediobasso - Mantenimento: ½ Basso a colpo)
    [Richiede Manipolazione del Sangue I]

    [Da Genin in su]
    Bestia da Soma
    Speciale: L'utilizzatore, a patto che sia attiva Circolazione Bestiale, può entrare in uno stato di trance, paragonabile ad un tonico da guerra, subendo -2 tacche a Concentrazione. In questo modo aumenta di 1 tacca le due statistiche potenziate della tecnica.
    [Da genin in su]
    Aura di Paura - Osore no Ki
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Nessuna (Veloce)
    L'illusione si attiva entrando nell'area di effetto se si ha almeno un'energia in meno dell'utilizzatore. La vittima sarà terrorizzata dal potere dell'utilizzatore: causerà uno status a scelta dell'utilizzatore tra Scoordinato, Semiparalizzato o Stordito per 2 round. L'area di effetto è pari a 18 metri.
    L'efficacia è pari a 30.

    Tipo: Genjutsu - Tameshi
    (Livello: Variabile / Consumo: Alto)
    [Da chunin in su]
    Non mi fai paura!
    Talento: L'utilizzatore può estendere l'aura di paura anche ai parienergia. Non è possibile utilizzare altre abilità "talento" in combinazione. Utilizzabile 1 volta ogni 2 round.
    [Da genin in su]
     
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    In questa nuova...repubblica... (o Impero?)
    III


    Sembrava che le parole di Febh avessero raggiunto il Mikawa almeno quanto quelle di quest'ultimo avessero colto nel segno quando aveva tirato in ballo il demone sigillato che Oto aveva segretamente in custodia. Il Guardiano scese dalle sue mura, avvicinandosi minaccioso e sempre più preso dalla sua stessa retorica, nemmeno stesse cercando davvero di convincere lo Yakushi a seguire quel suo ragionamento come se fosse una persona normale, capace di essere trascinata dal carisma del primo predicatore di passaggio. Che poi, bastava una televendita per convincere Febh di quanto fosse essenziale avere uno sbucciakiwi, ma per le cose più serie aveva, suo malgrado (e dei suoi interlocutori) una discreta resistenza.

    Lo Yakushi ascoltò tranquillamente, fissando il massiccio Mikawa mentre una parte della sua mente si chiedeva se fosse il momento giusto per fare una battuta sul fatto che il simbolo di Oto fosse già diffuso in tutto il continente...bastava aprire qualunque spartito! Ma qualcosa gli suggeriva che forse era il caso di tenersela per dopo. Ma ti ascolti quando parli? Guardati! Stai gesticolando nemmeno fossi quel cretino che ho visto stamattina che cercava di chiedere qualche spicciolo alla vecchia Ogen per comprare un paio di calzoni nuovi. Hai perso il controllo, Gene. Scosse il capo, con l'aria saggia e comunque circospetta di chi sa il fatto suo ma sa anche che l'interlocutore può essere pericoloso. Per inciso, il cartellino del prezzo era ancora attaccato alla tasca posteriore dei suoi pantaloni. La via ninja non è un'alternativa valida? E sentiamo, quali sarebbero le tue mirabolanti alternative. Le armi da fuoco che usano a occidente, almeno secondo le voci che ho sentito? Quelle specie di ridicoli fuochi d'artificio portatili? A cosa serve roba del genere se con tre movimenti delle mani puoi far saltare in aria un palazzo? Si imporporò un poco, al sentir parlare del suo lavoro d'ufficio. Ehi! Tanto per cominciare la mia poltrona non è reclinabile e al massimo stavo sull'Amaca. E non gioco con le lucertole, io! A dama, a scacchi, a Ninjiko, a basket coi documenti importanti arrotolati. Mi ci sono trovato in quel ruolo, non lo ho certo chiesto io. Come non ho chiesto il contratto delle lucertole nè altro. Aggiunse con aria risentita. Anche se io non sono tagliato per amministrare comunque siamo arrivati vivi fin qui nonostante tutto. E poi di recente le cose vanno meglio, abbiamo migliorato le fatture e c'è un sacco di utilità! Era "fatturato" e "utili", decisamente migliorati rispetto allo sfacelo precedente all'arrivo della segretaria Hebiko...ma non per questo Febh aveva imparato a far davvero il suo lavoro.

    Quindi sbuffò cercando di calmarsi dopo quelle puerili giustificazioni. E vuoi un Impero? E cosa te ne fai di un impero quando a malapena sai gestire una Villa, eh? A guardar in alto per troppo tempo si finisce per inciampare, non te lo hanno mai detto? A cosa serve avere un Impero? Non può comunque durare, Diogenes. Alla prova del tempo qualunque cosa tu costruisca sparirebbe comunque in una manciata di generazioni, o cambierebbe in maniera tale da renderla irriconoscibile. Abbatti tutti i dissidenti e ottieni solo che se ne formino altri, perchè il mondo funziona così. Non so bene in che giri tu ti sia infilato, ma gli Yakushi bazzicano da parecchio e anche se non sembra ho una discreta esperienza di queste faccende. Non a caso faceva ancora da riscossore del pizzo per la capoclan. Mi sembra solo che tu ti senta abbandonato e ferito. Credi che a me non manchino tutti quelli che sono andati via? Ma io sono uno Yakushi, Diogenes. Se non mi ammazza qualcuno io vivrò qualche secolo...in ogni caso perdere le persone che ho vicine è una cosa che devo considerare e accettare. Alla fin fine quel che conta è rimanere fedeli a sè stessi. Era la visione di chi vedeva la morte naturale come un appuntamento terribilmente lontano, ma non tutti avrebbero potuto condividerlo, per ovvie ragioni.

    jpg



    Ma le cose stavano solo degenerando, con Diogenes che partiva con l'antica arte del rinfacciare le cose. Febh nello specifico era esperto in quella materia, specialmente quando rinfacciava cose mai accadute, ma lo faceva con tanto trasporto da vincere la competizione in genere. Peccato che in quel caso particolare aveva ben poche argomentazioni con cui difendersi, e il paragone col defunto Kokage lo fece irritare oltre misura. EHI! Io NON sono come quel dannato serpente rubabambini! Replicò a muso duro, alzandosi da terra e puntando un dito contro il Guardiano. Tanto per cominciare io non mi sono rintanato a complottare per creare chissà quale arma da folle. E poi si, lo stallo non è una cosa tanto sbagliata, perchè permette di fare le cose senza che ci siano troppi problemi. L'equilibrio è la vera chiave, è l'unica via da adulti a questo mondo, mentre solo i bambini spaccano le cose che non gli piacciono! E' molto più difficile stare in stallo che spaccare tutto e poi sperare che i cocci si rimettano a posto. Una guerra totale sarebbe solo un mucchio infinito di guai senza nessun vero vantaggio! E Oto è casa mia, col cavolo che me ne vado. A meno che qualcuno non provasse a nominarlo Kokage contro la sua volontà, sia chiaro. Aveva minacciato chiaramente Ogen con un suo abbandono in quel caso. E' il tuo concetto di "utilità" a essere tarlato, razza di drogato d'adrenalina che non sei altro. Via a combattere per sentirsi tanto macho sul momento, e al diavolo il fatto che tutto poi ci crollerebbe addosso! Adesso era lui a gesticolare. Oto Grande? Si può anche fare, ma azioni brusche hanno ripercussioni che nemmeno immagini! Che nemmeno vorresti immaginare! Io per primo non le vorrei. E spiegami un attimo cosa centra quel cretino di Raizen con questa storia! Non gli era sfuggito quel commento dell'altro.

    E poi venne l'ultimatum del Mikawa. Oh, no, non te la cavi dando le ultimatum, bestione. Lo ammonì agitando un dito quasi fosse una vecchia zitella a cui un monello aveva rotto il vetro. Le ultimatum qui le do IO. Mettersi a litigare tra noi significherebbe solo che Oto perderebbe un suo Guardiano, perchè quanto son veri i Kami io ci ridipingo le mura col tuo sangue, ma poi tutte queste alleanze e storiacce che hai intessuto finirebbero per rovesciarsi su Oto e portarmi altri problemi, già me lo immagino! Allargò le braccia, alzando gli occhi al cielo. Vuoi schiacciare Kumo per prima? Benissimo. Schiacciamo Kumo. Come ho detto, quando le minacce alzano troppo la testa vanno schiacciate, ma fintanto che sono sotto il livello di guardia dar loro la caccia è un inutile spreco di energie. Kumo ha alzato la testa, quindi stavolta faremo sul serio. E niente Yonbi, quello cancellatelo dalla testa. Non è nostro, solo Hoshi potrebbe dirmi di usarlo in qualche modo. Poi, una volta sterminati quei quattro campagnoli di Kumo, se avrai ancora voglia di farti riempire il cervello di buonsenso a suon di calci potremo parlare ancora.

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    Perchè di questo stai sicuro, Diogenes Mikawa...fintanto che io sarò qui tu non porterai l'inferno di una guerra senza senso a Oto.
    Alla fin fine Febh combatteva solo per sè stesso e per la sua tranquillità. E stare a Oto, nel posto che gli era stato affidato da Shinodari, era parte della sua traquillità, anche se non lo avrebbe mai ammesso a parole. Tutto stava a vedere se Diogenes avrebbe acconsentito a quel prendere tempo...a quel cercare anche in quel momento una situazione "di stallo", o se avrebbe reagito violentemente...affrontandone però le conseguenze.
     
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