I Veri Batuman

[Locanda]

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    I veri Batuman

    iveributaman



    D'avanti, un semplice negozietto, famoso per i suoi Batuman, serviti da una signora anziana ferma sull'uscio del negozio. Tuttavia, il locale ha una seconda entrata, gestita dalla figlia dell'anziana signora. Qui, oltre che servire deliziosi Dango e altri tipi di dolci, è possibile gustarsi delle ottime birre ed ogni altro genere di bevanda.

    Nonostante sia famoso principalmente per i dolci, è possibile consumare ogni genere di pasto, il che lo rendo uno dei locali più frequentati dai, seppur pochi, mercanti o affiliati al villaggio. Inoltre, è provvisto anche di numerosi posti letto, dove passare la notte per prendersi una pausa dalle copiose piogge che di continuo bagnano il suolo del villaggio.

    Edited by F e n i x - 16/10/2016, 23:37
     
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    Tornare ad Ame a cercare Etsuko non era, probabilmente, la migliore idee mai messe in atto da Seinji Akuma. Certo, il ragazzo non brillava come un abile stratega delle missioni. Spesso falliva; altre volte veniva salvato per chissà quale ragione. Sempre, però, riusciva a ottenere informazioni più o meno preziose e portar via il suo culo dal luogo di probabile morte. In questo veniva aiutato dal Fato, e da qualche piccolo stratagemma che riusciva a inventarsi sul posto. Così era andato con Shiltar Kaguya, che lo aveva lasciato morente, senza occhi e orecchio, in una spiaggia lontano da Kiri; così era stato con Raizen, quando questi decise di picchiare l'arrivato a Konoha; lo stesso successe anche con Hoshikuzu Chikuma, quando il Rosso si presentò, fiero, nella Sala Giochi di Takurama a portar via le pergamene di Takurama da Seinji. Qualcosa di molto identico accadde svariate volte anche con Itai Nara e da questo punto di vista Seinji poteva dirsi davvero fortunato. Insomma, gli mancava di essere picchiato solo da qualcuno di Oto per fare poker. Ma non è che ci teneva più di tanto e presentandosi ad Ame cercando suo scomparso da ormai molto tempo fratello, voleva sopratutto svolgere un viaggio dedito alla ricerca. Niente scontri, niente violenza, niente esplosioni in piazza stile Diogenes Mikawa, niente carneficine e così via. Ad Ame erano legati molti ricordi che nutriva Seinji Akuma. Qui aveva trascorso un bel periodo della sua vita, a fare da guardia alle mura. Qui aveva incontrato membri di organizzazioni criminali. Qui aveva lasciato Etsuko Akuma ferito per mano di Atasuke Uchiha. Sempre in questo posto aveva incontrato Diogenes Mikawa con i suoi due adepti ed erano stato portato verso un luogo di Ame, salvo poi trasferirsi a Oto. Sempre nel Villaggio della Pioggia Seinji Akuma aveva aperto il suo primo (e forse l'ultimo) ristorante di sushi, con cui si guadagnava da vivere lontano dalle vicende degli shinobi.
    "Ricordi..." - pensò Seinji attraversando le mura nel mentre pioveva a dirotto. Le grandi gocce sbattevano violentemente contro gli edifici del Livello I, e sull'orizzonte il cielo non sembrava volersi schiarire. I raggi di sole continuavano a venir bloccati dalle cupi nuvole grigie e ovunque regnava l'atmosfera di umidità e bassezza tipica di Amegakure.

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    Attraversato le mura, Seinji si formò componendo un solo sigillo per assumere le sue sembianze originali.

    CITAZIONE
    Tecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra
    L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 6 / Consumo:Basso )

    large



    Lì lo conoscevano con quella faccia, - la sua maschera originale, - e con quel viso aveva più possibilità di ricevere informazioni a proposito di Etsuko Akuma. Forse non lo avrebbero riconosciuto subito. Del resto, lui era sparito con Diogenes salvo non ritornare più ad Ame. Il suo ristorante si era chiuso e tutto ciò che aveva costruito nel villaggio era andato perduto. Però qualcuno si sarebbe certamente ricordato di lui. Non solo in veste di abitante del Villaggio della Pioggia. Ma anche e sopratutto come un abile ninja, che da tempo ormai aveva smesso di nutrire il profondo odio e rancore verso l'attuale Mizukage kiriano e che, anzi, aveva imparato a conoscerlo meglio, persino collaborandoci.

    Entrato nel villaggio, Seinji percorse in modo fulmineo svariata distanza, raggiungendo in poco tempo il Livell II di Ame e schivando le varie pozzanghere fino ad arrivare al locale di I Veri Batuman, - suo primo luogo di accoglienza dopo il tradimento di Kiri. Non perse tempo, e usando la propria vista per formare un piccolo fotoritratto di Etsuko Akuma (per come se lo ricordava ancora), si precipitò al bancone, ove ordinò ben due Batuman, un bicchiere di succo di frutta all'arancia e un gelato alla fragola. Tutto questo ricordandosi che spesso i prodotti di Ame puzzavano di pioggia.
    «E anche un piatto di ramen,» - aggiunse pagando il tutto con monete illusorie che sarebbero sparite non appena l'Akuma se ne sarebbe uscito dal raggio d'azione e posizionando sul bancone la foto di Etsuko. - «Ditemi, mica lo avete visto?» - domandò preoccupato. Alla risposta negativa Seinji pensò bene di prenotare anche una stanza per trascorrere la notte e ripartire il giorno dopo, pagandola sempre con monete illusorie.
    Nel mentre andò a mettersi seduto vicino a un tavolo, dove attese tutto il suo cibo e iniziò a mangiare senza attendere oltre. Era davvero affamato e non poteva più resistere. Tuttavia, anche mangiando non dimenticò mai le regole dell'essere uno shinobi e continuò a guardarsi intorno, magari osservando se non avesse visto qualche visto a lui conosciuto, oppure se non avesse visto Etsuko stesso in quel locale.
    E mangiando, pensò anche bene di concentrarsi per attivare la sua Vista Vitale. Se tutto fosse andato come dovuto, sarebbe riuscito a guardarsi intorno per chilometri, osservando il possibile colore dell'energia vitale di Etsuko Akuma.


     
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    Incontri inattesi

    Era tornato ad Ame, lì dov'era noto come Ru-Wai, lì dov'era un Asso in prova, l'Asso di Picche, qualunque cosa ciò potesse significare.
    E devo dire che stai facendo un lavoro veramente pessimo nel cercare di portare avanti le richieste che ti hanno fatto...
    Abbiamo i nostri obiettivi, petulante idiota!
    Ame, se ben ricordo, era parte del percorso per raggiungerli, questi obiettivi, o mi sbaglio?
    La vogliamo finire? Siamo ritornati in questo luogo piovoso da nemmeno una settimana e già riprendete a litigare? Anzi, scusate, non avete più smesso da dopo la Colonna...
    Il Risorto li ascoltava in silenzio, seduto com'era al bancone, ma non poteva negare che la voce della Bestia fosse corretta: era arrivato ad Ame con il Flagello quasi un anno prima e dopo tutto il casino che avevano combinato che cosa aveva pensato bene di fare? Andarsene!
    Gli avevano offerto una posizione di comando, ma lui si era allontanato, aveva lasciato l'identità di Ru-Wai per riprendere quella di Zong Wu e, saltuariamente, quella di Feng Gu il Mercenario.
    Certo, in tutto quel tempo aveva aiutato nel recupero dei Kiseki, aveva recuperato un'arma leggendaria (anche più di una), aveva ripreso contatto con le Fenici e tanto altro ancora, ma non era andato avanti come Asso di Picche.
    Dai, non ci girare intorno, sappiamo tutti quanti qui dentro perché hai pensato bene di andartene da Ame: ti sentivi debole! AHAHAHAHAHAH
    Di certo, dopo la brutta figura con l'Uomo di Latta, non posso biasimarti!

    Tu rischi ogni momento di più un bagno nel mare di fiamme!
    Potremmo focalizzarci di più sul pensare al futuro e non al passato? Siamo ad Ame, è fra i tuoi obiettivi ottenere il ruolo che ti hanno offerto, quindi tanto vale lavorare in tal senso, no?
    Non è facile come sembra, temo... nemmeno Tendora qui, vuole parlare con lui!
    Definire Tendora, la locandiera, in effetti, entusiasta quando lo aveva visto di ritorno, sarebbe stata una menzogna: in quei pochi giorni gli aveva accordato la stanza di sempre, ma poco più, a malapena si erano parlati; Medo, al contrario, era stato più allegro all'idea di rivederlo lì, il ché era una fortuna, almeno non doveva pagarsi da bere.

    Questi i pensieri del Risorto, mentre rigirava il boccale fra le mani, prima che una voce, inaspettatamente famigliare, lo portasse a voltarsi.
    E questo che diavolo ci fa qui? E per quale miracolo ha di nuovo gli occhi e tutto il resto?
    La reazione della voce che era del defunto Mizukage, in effetti, fu la stessa che, per qualche istante, trasparì dallo sguardo di Ru-Wai stesso, prima che lo abbassasse, notando con ulteriore stupore, che quello aveva per le mani una foto di Etsuko!
    Tante domande passarono per la mente del Risorto in quel momento, mentre studiava la foto, il tizio davanti a lui e la sua richiesta di un pasto parecchio ricco: come faceva Seinji ad avere di nuovo occhi e restanti parti? Perché cercava Etsuko ad Ame? Anche Etsuko aveva tradito Kiri?
    Perché non scoprirlo? AHAHAHAHAH
    Stavolta, non hai tutti i torti...
    Così Ru-Wai aspettò che Medo portasse l'ordinazione al tavolo dove s'era seduto l'Akuma e poi, preso il proprio boccale, si avvicinò.
    Seinji era pericoloso? Possibilmente. In fondo quel che sapeva delle abilità del clan degli Akuma erano legate alle abilità illusorie di quei due ninja che Shiltar aveva conosciuto, c'era persino una parvenza di rispetto, un tempo, fra l'ormai defunto Mizukage e quello che probabilmente era l'ex Primario di Kiri.
    Si ricordò persino, il Kaguya, che nel suo viaggio ad Ame di circa un anno prima aveva scoperto come subito dopo l'Akuma, a cui si stava avvicinando, erano entrati nel villaggio Diogene, il suo eliminatore di Cadaveri e Yashimata che, sapeva ormai da un paio d'anni, era ormai bello che morto.
    Molte domande si aggiungevano alle altre, ma non poteva certo puntare a forza, in quel momento, le risposte da quello che sperava fosse il suo interlocutore, piuttosto, intanto, gli si sarebbe semplicemente avvicinato.
    Seinji riusciva a leggere le particolarità del chakra? Era un Sensitivo?
    Non ne ho idea, mai ragionato su questo tipo di cose ai tempi.
    Per ogni buon conto, il Kaguya disattivò il proprio chakraPasso Perfetto
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può occultarsi del tutto dalle conoscenze che percepiscono il chakra; non può essere percepito il chakra dell'utilizzatore finché attiva questa tecnica. L'utilizzatore non può utilizzare il chakra altrimenti la tecnica si scioglierà e potrà essere percepito.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 3 / Consumo: Basso )
    [Da chunin in su]
    , mentre poggiava il boccale davanti al ricco pasto dell'altro e si presentò: Chiedo scusa se la disturbo, il mio nome è Ru-Wai, ero seduto lì al bancone e non ho potuto fare a meno di notare l'immagine che stava mostrando... per caso il tizio che sta cercando è un ninja medico che proviene dal Paese dell'Acqua?, chiese con tono pacato.
    Attento, fratello, c'è già troppa gente che sa che tu sei Risorto, non rischiare troppo con questo tizio...
    Bé, sappiamo dai tempi della Orihara che il suo chakra non è il mio... poi ci sono gli Hai Urami qui dentro, che dovrebbero deformare ogni percezione per quanto lui possa mai essere simile a com'ero io prima di essere ucciso!
    Se posso chiedere: come mai lo cerca?, avrebbe continuato, mentre le voci dibattevano sul pericolo di quel tanto inaspettato incontro, dentro la sua testa.
     
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    Quel tizio conosceva Etsuko? Fu uno dei primi pensieri che si palesarono nella mente di Seinji, quando vide avvicinarsi al tavolo un nuovo individuo. Non lo aveva mai visto prima di allora ad Ame, e a meno di clamorosi vuoti di memoria del suo tradimento con la successiva vita nel Paese, poteva soltanto rientrare nel suo pensiero precedente: il villaggio era cambiato. Nuovi abitanti di Ame si erano insediati fra quelle pericolose mura nel mentre Seinji Akuma prestava servizio a Kiri (ma questo ad Ame non lo sapeva nessuno). All'avvicinarsi di quel strano individuo, Seinji abbandonò completamente il suo pasto, rivolgendo tutte le possibili attenzioni versio Ru-Wai, o com'è che si chiamava quel tipo. Alla sua domanda lo squadrò per un attimo, salvo poi ritornare a mangiare con avidità.
    «Non mi disturba,» – rispose tra un boccone e un altro. - «Sto cercando Etsuko Akuma, proprio un ninja medico d'origine di Kiri.» – Una volta risposto, continuò a mangiare la roba che aveva ordinato, senza importarsi troppo di quell'individuo arrivato lì. Quelle domande gli sembravano strane, ovviamente. Se conosceva Etsuko Akuma poteva, probabilmente, fornire a Seinji qualche consiglio prezioso su dove trovarlo, ma contava sul fatto quella conversazione i sarebbe sviluppata da sé, senza troppo sforzature. Quando chiese del perché Seinji lo cercasse, questi abbandonò il cibo rivolgendo all'arrivato una fugace occhiata.
    «L'ho lasciato qui un paio di mesi fa e speravo di ritrovarlo,» – spiegò brevemente, salvo poi domandare lui stesso:
    «Perché tante domande? Conosce Etsuko Akuma? Sa dove posso trovarlo?» – Se quel tizio poteva aiutarlo a trovare il fratello, tanto valeva avvalersi del suo aiuto. Magari conosceva davvero il posto in cui era finito Etsuko, a cui, tra l'altro, doveva la vita. Intanto attivò completamente la sua vista, gli occhi s'illuminarono di rosso, e il Jonin di Kiri inizò a guardarsi intorno con l'intenzione di vedere qualche shinobi conosciuto.





    SPOILER (click to view)
    Seinji
    Vitalità: 18 / 18 leggere
    Energia Vitale: 30/30
    Chakra: 500 bx

    Recupero Abilità:


    Equipaggiamento:
    -CartaBomba liv. II X2 legata a 2 kunai
    -CartaBomba liv. III X3 legata a 3 kunai
    -CartaBomba liv. III Distruttiva X2 legata a 2 kunai
    -Kunai X8 (a 7 dei kunai sono già legate delle bombe)
    -Tonico di Recupero Superiore X3

    Illusione: ///

    Slot Difesa 1: ///
    Slot Difesa 2: ///
    Slot Difesa 3: ///

    Slot azione 1: ///
    Slot azione 2: ///
    Slot azione 3: ///
    Slot azione Bonus: ///

    Slot Tecnica 1: ///
    Slot Tecnica 2: ///
    Slot Tecnica 3: ///
     
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    Leggera variazione sul tema

    Seinji rispose confermando che stava effettivamente cercando Etsuko e lo definì "ninja medico di origine di Kiri".
    Il fatto che sia solo di origine di Kiri, implica che non è più kiriano?
    Spiegami, che problema ti dà il fatto che ci siano altri ninja che hanno tradito Kiri? Non mi sembra che tu sia corso subito a casa quando risorto! AHAHAHAHAH
    Non è la stessa cosa! Lui non è di Kiri, io sì! Questi due Akuma pure!
    Ru-Wai, intanto, era andato avanti con le sue domande, anzi, con la sua unica domanda, a cui l'altro aveva risposto con un'altra informazione interessante: Seinji aveva lasciato Etsuko ad Ame mesi prima.
    C'è da capire se i mesi sono tanti, cioè prima che tu tornassi con il Flagello, o pochi, cioè che te ne sei andato, finita la storiella di Gendo...
    Vero pure questo
    Intanto l'Akuma aveva fatto la sua di domanda, una domanda che Ru-Wai si aspettava, tanto che semplicemente si poggiò alla schienale della sedia, tranquillamente, rispondendo: Non ci siamo mai presentati, se è questo che intende, ma l'ho incontrato... a Kiri, lui era, se ben ricordo, il Primario dell'Ospedale del Villaggio della Nebbia, erano tutte informazioni corrette: finché Shiltar Kaguya non gli aveva tolto quel ruolo, Etsuko Akuma era stato il Primario dell'Ospedale della Nebbia e, in effetti, quando lui aveva un altro volto ed un'altra vita, lo aveva incontrato con quel ruolo, inoltre come Ru-Wai non gli si era mai presentato.
    Erano i particolari quelli leggermente deformati, ma in generale le sue affermazioni erano tutte vere, non stava mentendo.
    Sul perché delle mie domande, bé, mi permetta di essere schietto: lei sta cercando un individuo che so essere un ninja di Kiri qui, ad Ame, il ché, normalmente, implica tutta una serie di opzioni.
    La prima, la più ovvia, la persona che lei cerca è un nukenin del villaggio della Nebbia e lei è qui forse per trovarlo e catturarlo, o comunque, non per il suo bene.
    Però mi ha detto di averlo accompagnato lei qui ad Ame, quindi immagino sia da scartare almeno la seconda parte di questa opzione; quindi è qui per ritrovarlo, ma non per Kiri.
    Io sono tornato ad Ame da qualche settimana, se vuole una mano per cercarlo, con qualche informazione in più su come lo ha lasciato qui: in buone condizioni, pessime, in compagnia, da solo, desideroso di rimanere qui o che altro, potrei aiutarla a ritrovarlo. Dietro dovuto compenso.
    , avrebbe spiegato il Risorto con un sorriso tranquillo,Interessato?, avrebbe chiesto infine, lasciando all'altro tempo e modo di decidere cosa dirgli.
     
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    Quel tizio conosceva Etsuko Akuma. Ormai era chiaro. Sapeva che era stato un primario all'Ospedale di Kiri, molti anni addietro, quando riuscì a salvare Seinji dopo che questi fu letteralmente trafitto dalla lama di una spadaccina sunese. A dirla tutta a Seinji sembrava che lo conoscesse persino fin troppo bene. Se quel tizio era stato a Kiri, dove ha incontrato Etsuko, era probabile che Seinji in quel periodo fosse di già un nukenin. Osservandolo con i suoi occhi non seppe dire di chi si trattava, ne se lo aveva mai vista prima di allora. I suoi occhi, - seppur potenti, - non gli dicevano assolutamente niente. Ascoltò la risposta dello straniero, - che la allungò anche forse più del dovuto. Ascoltò anche della ricompensa, al ricordo della quale sbuffò leggermente. Aiutare a cercargli Etsuko poteva significare una serie di cose; e anche la "ricompensa" era qualcosa di troppo astratto per accettare sin da subito. Amava Etsuko, - come un fratello, ovviamente, - ed era disposto a sacrificare i suoi pochi ryo pur di trovare il ninja che egli stesso, tramite le sue parole, aveva fatto diventare nukenin.
    «L'ho lasciato qui ferito,» - tagliò corto Seinji ricordandosi di come andarono i fatti. Ferito per mano di Atasuke Uchiha (a sua volta ferito da Seinji), Etsuko aveva tradito il gruppo accademico affermando che i legami di sangue erano più forti di quelli accademici. Subito dopo le vicende del bambino posseduto dal demone che fu liberato (e il bambino decapitato) da un componente del team accademico stesso, Seinji lo aveva portato, - sempre ferito, - lì ad Ame. Probabilmente nel villaggio della Pioggia Etsuko aveva avuto le cure necessarie per sopravvivere (non era certamente deceduto). E mentre lui si curava Seinji era stato reclutato da Diogene Mikawa e portato a Oto, da dove poi egli era fuggito per incontrarsi con Itai Nara (a cui aveva sblaterato di una parte dei piani del Colosso di Oto). Una storia lunga che a Seinji non andava di raccontare, specialmente a uno sconosciuto qualsiasi. E anche perché a dirla tutta non credeva che quel tizio sarebbe riuscito a dargli una mano per rintracciare Etsuko.
    «La mia intenzione può essere buona o cattiva, a seconda di Etsuko stesso,» - aggiunse. In effetti era vero. Seppur sembrando un nukenin, egli era ora fedele a Kiri. E come tale avrebbe dovuto riportare Etsuko al villaggio. - «Ma fintanto che sono un nukenin, non lo riporterò di certo al villaggio.» - Per quanto riguardava la proposta, si staccò del cibo, presentandosi al tizio.
    «Io mi chiamo Seinji Akuma. Tempo fa sono stato un chunin di Kiri, ma ora la mia unica preoccupazione è di trovare una persona a me cara e vivere felicemente lontano dal villaggio. Per quanto riguarda la Sua proposta, la accetto di buon grado a patto che mi dica che tipo di ricompensa desidera ottenere. Sfortunatamente non ho molti soldi.» - E rendendosi conto della contraddizione, - il suo pasto era abbastanza ricco, - aggiunse: - «Giusto qualche spicciolo per mangiare... Desidera condividere con me il mio pasto?» - All'altro la risposta.
     
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    Questo tizio è spilorcio di parole in modo impressionante
    Più che altro siamo noi, o almeno alcuni di noi, ad avere la tendenza a parlare pure troppo... non credete?
    Ha lasciato Etsuko qui ferito. Un comportamento strano, decisamente...

    Ru-Wai lasciò parlare sia le voci nella sua testa, sia l'Akuma davanti a lui: la frase sulle sue intenzioni era quanto di più sibillino ci potesse essere al mondo, cosa che portò il Risorto a sorridere, mentre l'altro si presentava ed affermava di non avere altri soldi, oltre quelli per il pasto che gli offrì cordialmente.
    Il Kaguya sollevò semplicemente una mano, No, grazie, non ho fame al momento., disse semplicemente, il ché era anche vero, poi rimase qualche secondo in silenzio, a rielaborare specialmente la prima risposta, seppur, forse potevano essere più di una le informazioni, agli occhi dell'altro, che stava valutando. Di certo, al Risorto era ben chiaro cosa volesse dall'altro.
    Informazioni, ad Ame è una moneta di scambio valida ed utile quanto i ryo stessi, non crede anche lei, Akuma-san?, esordì con tono cordiale ed un sorriso furbo sul volto, Se riuscirò ad essere d'aiuto nel ritrovare questo ex-Primario di Kiri, lei mi ripagherà con alcune informazioni che sto cercando, mi sembra un patto più che valido., suggerì, prima di poggiarsi più comodamente sulla sedia dov'era posizionato.
    Mi permetta di colmare alcuni punti vacanti delle mie informazioni, così da vedere quanto possa io esserle d'aiuto, le va bene? Lei ha lasciato qui ad Ame Etsuko Akuma, ferito, alcuni mesi fa, a suo dire e questo già mi porta domande e riflessioni da fare: in primis, il suo legame con Etsuko è di amicizia e di clan, per le sue stesse parole e per il cognome che condividete, giusto?
    Fratello, hai involontariamente sottolineato che gli Akuma sono un clan, non solo un cognome a loro comune, ti rendi conto che non è salutare per la tua segretezza? Sì, te ne rendi conto...
    Ha poi detto che Etsuko era ferito quando lo ha lasciato qui ad Ame, il ché implica una marea di conseguenze, vediamo se ci azzecco su alcune: se lo ha portato ad Ame ed ora lo sta cercando, voleva che sopravvivesse, ma non l'ha portato in un qualsiasi ospedale accademico, che non fosse in uno dei villaggi principali, perché o nemmeno il suo consanguineo poteva andarci, o non voleva rischiare per se stesso, ma sospetto sia più il primo caso, anche per le altre sue parole e quindi anche questo Akuma sia un nukenin di Kiri.
    Inoltre qui si parla dell'Ex-Primario di Kiri, non di un ninja che a malapena sapeva qualcosa di arti mediche, quindi poteva essere ben capace di curarsi da solo, a meno che le ferite riportate non fossero troppo gravi, o in una posizione troppo scomoda perché si curasse da se e, altresì, lo ha lasciato qui ad Ame, quindi lei è andato via dal villaggio, per un certo periodo, forse anche in modo inaspettato, se adesso che è tornato, sempre che non sia qui già da un bel pò, sta cercando questo suo consanguineo.
    , si fermò un attimo il Risorto dal parlare, attendendo di vedere se le informazioni avevano qualche reazione sul volto di Seinji.
    Se ho ragione o meno, può dirmelo solo lei, ma a questo punto la prima domanda è: che tipo di ferita si era procurato questo Etsuko? A seconda della gravità, si potrebbero cercare informazioni dai ninja medici di Ame, magari quelli del Primo Livello, oppure si dovrebbe vedere in uno degli Obitori del villaggio, temo., concluse, lasciando all'altro la parola.
     
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    Quando rifiutò il cibo, Seinji si scompose un po'. Generalmente nessuno ad Ame era abbastanza ricco da rifiutare un pasto caldo, e se qualcuno lo faceva era perché aveva di già abbastanza denaro (oppure perché aveva la nonna che abitava da quelle parti). In ogni caso, già da quel primo gesto Seinji intese che quel tizio, probabilmente, non cercava i soldi, il che era positivo considerando che Seinji non ne aveva molti. La risposta al suo dubbio arrivò subito dopo: non voleva i soldi, ma le informazioni. E in tal caso, che tipo d'informazioni poteva desiderare un tipo simile? Al di la del fatto che ora nella mente di Seinji sarebbero potuto nascere complotti e controcomplotti davvero unici nel loro genere, egli preferì staccarsi un attimo dal cibo incrociando le braccia sul petto.
    «Informazioni,» - ripeté curioso. - «Non ne possiedo molte... Spero che questo Le sia ben chiaro prima di "collaborare". » - Questo, forse, fu sufficiente al tizio per svolgere le sue mini-indagini, - dinnanzi alle quali Seinji era abbastanza scettico, sebbene non lo dava a vedere, - e porgli alcune domande. La prima di essere riguardava il legame tra Seinji e Etsuko.
    «Profonda amicizia e rispetto,» - tagliò corto l'Akuma. Ed era la verità. Si erano aiutati in più occasioni e si erano salvati le vite a vicenda pià di una volta. Sul fatto che il tizio conoscesse gli Akuma come un clan non si sorprese. Molti ne erano a conoscenza.
    «Non potevo semplicemente portarlo in ospedale accademico, perché io sono nukenin e anche lui lo è diventato. Ci avrebbero cavato gli occhi, tagliato le lingue e le orecchie nel migliore di casi. » - Quest'ultima replica avrebbe potuta risparmiarsela, ma voleva essere chiaro con il tizio di fronte. L'idea di portare Etsuko in un villaggio accademico era un incubo, semplicemente. Le altre considerazioni del tizio erano giuste: un ex-primario poteva curarsi da sé. Oppure farsi aiutare.
    «Era stato ferito con una katana,» - una ferita da taglio, quindi. Il che era prevedibile da Atasuke Uchiha: uno che sapeva usare la katana, ma non il resto. - «La ferita era d'entità mediograve,» - concluse, quasi come a voler spiegare che sì, forse Etsuko si era curato quando Seinji aveva abbandonato il villaggio. Ma poi dove era sparito.
    «No,» - tagliò secco dopo. - «Non è morto. O almeno non è morto per colpa di quella ferita... Probabilmente si è curato da solo, ma nel caso possiamo finire il pasto e recarci all'ospedale ove interrogare i medici del posto.» - A quel punto Seinji avrebbe rotto la sua posizione di prima, mettendosi di nuovo a mangiare come se nulla fosse successo. Ove dei grossi, grossi dubbi sul fatto che avrebbero ricavato informazioni su Etsuko dai medici di Ame.
    Ma tanto valeva provarci.
     
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    Alle prime parole di Seinji sul non possedere troppi segreti, Ru-Wai sorrise cordiale: Se c'è una cosa che ho appreso vivendo ad Ame, Akuma-san, è che ognuno di noi ha dei segreti, per quanto piccoli... ed ogni piccola informazione può dare molto in un contesto più grande. Di certo nemmeno quelle in suo possesso sono da meno, se giustamente collegate., spiegò con tono cordiale il Risorto.
    E, in effetti, c'era almeno un'informazione che lui sapeva di poter avere da Seinji: sapeva ormai da quasi un anno che in qualche momento del passato l'Akuma era passato dalle porte più o meno in tempi brevi rispetto a quelli di Diogene Mikawa e Yashimata e voleva sapere decisamente cosa collegava il Colosso di Oto con l'ormai defunto Nukenin di Kiri.

    L'Akuma, intanto, andò avanti spiegando i punti ancora poco chiari dopo il ragionamento del Kaguya: sì, Etsuko aveva anche lui traditori Kiri e per quello non aveva potuto portarlo in un qualsiasi ospedale accademico, inoltre la ferita che aveva subito sembrava non essere così letale da richiedere una simile necessità.
    Non penso che siano così drastici come lei suppone, Akuma-san, nel trattare i nukenin, fu il primo commento, alla descrizione della punizione che, in effetti, il Mizukage ormai defunto aveva, un tempo, applicato su Seinji stesso.
    Vedo che ancora si ricorda, spero che abbia anche compreso la lezione che c'era dietro...
    Lo hai torturato, che lezione ci poteva mai essere dietro?
    Che ogni azione provoca delle reazioni...
    Sei proprio un insegnante fantastico... non c'è che dire! AHAHAHAHAHAH
    Spero almeno per ora tu non abbia idee del genere in mente, fratello!
    No, non ho alcun interesse nel fare del male a Seinji.
    Ru-Wai stesso è un Nukenin, o forse un Mercenario, come si definisce ogni tanto, ma comunque è un Kaguya che vive al di fuori di Kiri, sarebbe incoerente se applicassi su altri una punizione che ormai non applicherei su me stesso, o su di Ru-Wai, comunque.

    Contorto, ma a tuo modo coerente.

    Mentre quel discorso andava avanti nella mente del Risorto, lui ascoltava anche le parole finali di Seinji, che supponeva che Etsuko non fosse morto per quella ferita: In effetti un ninja medico come il suo amico difficilmente può essere morto per una ferita del genere e considerando ciò, oltre al tempo passato, inverosimilmente qualcuno potrebbe ricordarsi di lui in Ospedale, però, dato il lasso di tempo passato, l'ex-Primario di Kiri doveva pur tirare a campare in questo periodo, no? Potrebbe essere entrato comunque nell'Ospedale di Ame come medico, però, oppure potrebbe lavorare negli Obitori, so che ci sono dei discreti traffici pure lì. Oppure c'è una terza opzione: potrebbe essere andato via dalla Pioggia ormai... aveva per caso qualche altro associato o luogo da raggiungere, che lei sappia, Akuma-san? Altrimenti le uniche opzioni di ricerca sono l'Ospedale o uno degli Obitori., stava all'altro dire la sua.
     
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    I segreti. In effetti aveva proprio ragione. Ognuno dei shinobi aveva dei segreti che poteva mettere sul tavolo delle trattative in qualità di moneta, ma sarebbero stati sufficienti quei segreti a ripagare il debito? Fino a quel punto la conversazione con lo sconosciuto era andata abbastanza liscia. Quasi l'Akuma non ci credeva per davvero che qualcuno gli avrebbe aiutato; ma la cosa diventava maggiormente reale se pensava all'eventuale moneta: informazioni. Chissà cosa avrebbe voluto quel tizio? E sopratutto: Seinji Akuma si sarebbe rivelato abbastanza folle da ripagare il debito? Certamente la cosa dipendeva da cosa gli avrebbe chiesto il Risorto, sempre se gli avesse aiutato a ritrovare Etsuko Akuma, vivo o morto che fosse. In quel caso, però, forse qualche piccolo segreto sarebbe riuscito realmente a metterlo sul piatto. Tutto dipendeva dall'altro, come sempre. Come sempre la danza veniva fatta in due.
    «Bene,» - disse semplicemente nella sua maniera abbastanza corta, quasi come a voler approvare quel scambio affermando che sì, qualche piccolo segreto poteva darlo a quel tizio. Ma solo qualche piccolo segreto che, se inserito in un contesto più ampio e con il giusto uso dei neuroni, avrebbe potuto aprirgli qualche segreto più grande. Continuò allora a mangiare, accorgendosi che il cibo, piano-pian, stava diminuendo sempre di più e che la sua pancia, in compenso, veniva riempita. Il tutto gratis, grazie alle sue doti illusorie. Il che non era proprio un'ottima idea, considerando che in passato aveva utilizzato i suoi occhi per barare a poker.
    Però quella era un'altra storia.
    Alla domanda del Risorto, rispose semplice:
    «Se non è qui, è altrove,» - deduzione logica e comprensibile, specialmente se si veniva considerati dei Capitan Ovvio di turno. Poi però aggiunse, dubbioso: - «Ma non ho idea di dove possa essere.» - E se, dopo la dipartita di Seinji, Diogene era tornato ad Ame in cerca di altri nukenin e vi aveva trovato Etsuko? In tal caso, come aveva ipotizzato anche davanti a Itai Nara, c'erano delle discrete possibilità che Etsuko Akuma si trovasse proprio a Oto, tra le grinfie del Mikawa. Se non lo avessero trovato nell'Ospedale o negli Obitori, e se non l'avessero visto ad Ame (e Seinji con i suoi occhi era avvantaggiato da questo punto di vista), l'unica opzione alternativa era Oto. Ma questo non gli avrebbe detto al Risorto. - «Magari iniziamo dall'ospedale,» - sentenziò continuando a mangiare. Gli sembrava l'idea migliore, ma chissà se li avrebbero avuto qualche informazione in più.




     
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    Ultima domanda...

    Quasi alla replica di Seinji, il Risorto ebbe uno sguardo di disappunto, quasi.
    Gli ci volle molta forza di volontà su quel "è altrove", per non guardare con un certo disappunto l'Akuma che aveva reincontrato dopo così tanto tempo, per fortuna (forse d'entrambi), l'altro poi aggiunse qualcosa, cioè ammise che non aveva idea di dove Etsuko potesse essere.
    Che dica meno di quanto sa? Seinji è sempre stato paranoico, oltre che intollerante verso i non kiriani, ma uno stupido? Orgoglioso sì, avventato, sordo alle parole degli altri...
    Abbiamo capito, non serve che fai un elenco delle lodi che gli rivolgi, fratello.
    Se non gli dai un supporto a ritrovare Etsuko, le informazioni che t'interessano, saranno difficili da recuperare, prova a cavare qualche notizia in più con l'ultima e più corretta domanda.
    Quelli i pensieri quando l'altro suggerì d'iniziare dall'ospedale, pensieri che, per quanto seguendo un doppio filo logico, condussero alla medesima domanda: Un'ultima cosa, Akuma-san, l'ultima possibilità che mi viene in mente, per caso c'era qualcun altro che entrambi conoscevate qui ad Ame? Qualcuno da cui, magari dopo essersi curato, o comunque mentre stava riprendendosi, l'ex Primario potesse andare? Che so, un altro nukenin di Kiri, o qualche conoscenza comune che le viene in mente? Se ci fosse anche questa opzione, la aggiungerei all'elenco, con Ospedale ed Obitori., avrebbe proposto, lasciando all'altro la possibilità di replicare all'ennesimo dubbio.
     
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    Probabilmente il Risorto non era felice della risposta che Seinji Akuma gli diede, ma anche lo stesso kiriano non era chissà quanto felice di aver dato quella risposta. Intuiva dove poteva essere Etsuko per davvero. Sapeva bene che una volta non trovato Seinji nei suoi appartamenti, Diogene avrebbe subito cercato altri nukenin. E se si era recato ad Ame di nuovo, era probabile che avesse reclutato Etsuko. Dirlo a un'altra persona, però, comportava tutta una serie di rischi. Specialmente perché rispondendo che forse Etsuko era con Diogene, il campo sarebbe stato riempito con altre domande, tra cui la più importante era: perché? Da quella domanda ne sarebbero nate altre, finché non si sarebbe scoperto che Seinji già da mesi non viveva ad Ame, che non si era visto nel villaggio e che non era più nemmeno un nukenin, ma che lavorava per il bene di Kiri allora. Tutto ciò doveva restare segreto. Aveva un'altra identità e doveva fare in modo da proteggerla a qualsiasi costo. Tuttavia, se avesse fatto finta di non sapere per troppo tempo avrebbe insospettito quel tizio, che alla fine si era messo in gioco per aiutarlo. E se quel tizio si fosse insospettito più del dovuto, alla realtà dei fatti sarebbe potuto arrivarci da solo scoprendo la doppia identità di Seinji. In tutti questi giochi mentali Seinji avrebbe dovuto raggiungere il suo risultato: mantenere celata la propria identità, in contempo facendosi aiutare da quel tizio. Ci sarebbe riuscito? Per farcela si avvolse di un piccolo trucchetto.
    «Che io sappia, no» - ed era vero. Gli era difficile dire se Etsuko conosceva per davvero Diogene Mikawa. Probabilmente no. O probabilmente sì. Il fatto che il Mikawa avesse accettato un Akuma nel suo team, che poi era sparito, significava soltanto che avrebbe potuto accettarne anche un altro se l'avesse trovato. O se questi si fosse fatto trovare.
    «Per quanto ne so, quando ero via Ame ha subito un attacco,» - sospirò Seinji grattandosi il mento. - «Sono morte diverse persone... e... coloro che hanno attaccato il villaggio potrebbero aver portato via Etsuko.» - Se il Risorto avesse chiesto chi erano quelle persone che hanno attaccato Ame, Seinji non avrebbe risposto pur sapendo che era stato Diogene con Yashimata e l'altro. Il tutto sotto ai suoi occhi. Indagando, però, sperava che avrebbero "scoperto" questo durante le interrogazioni. In tal modo Seinji avrebbe avuto l'occasione per recarsi a Oto insieme all'altro, - se questi avesse accettato, - a cercare Etsuko lì. O magari semplicemente a sorvolare il villaggio come Itai gli aveva suggerito. In tal modo avrebbe raggiunto entrambi i suoi obiettivi.
    «Andiamo all'ospedale...» - si alzò l'Akuma dopo aver mangiato. - «E se non dovessimo trovare delle informazioni utili a proposito di Etsuko, chiediamo a proposito dell'attacco. Magari ci dicono chi è stato e avremo un appiglio.» - Il piano, insomma, era chiaro, e se non avessero avuto informazioni di Etsuko nell'Ospedale o nell'Obitorio, Seinji avrebbe usato la sua vista per controllare Ame da capo a piedi e poi sarebbe probabilmente partito verso Oto.

     
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    Accordi presi

    Le risposte di Seinji erano incredibilmente vaghe, o almeno lo furono finché non diventarono "curiose", sull'ultima domanda, infatti, l'Akuma iniziò ad accennare ad un attentato.
    Dubito parli del tentativo del Flagello di abbattere il palazzone centrale del Terzo Livello, o dei nostri affari con Gendo di un annetto fa...
    Ne dubito anche io, decisamente...
    Secondo quale collegamento dei terroristi potrebbero aver rapito Etsuko? O c'è qualcosa che non ci sta dicendo, o è paranoico oltre i limiti del possibile...
    Nessuna delle due è da escludere, ma temo sia più probabile la prima, fratello.

    Akuma-san, quanto sa di questo attentato? Chi lo ha compiuto e perché potrebbero aver puntato ad Etsuko alla fine dello stesso? C'era qualcuno che gli stava dando la caccia? Dubito che i ninja di Kiri farebbero un attentato per rapire un loro traditore... a meno che l'attentato non coprisse semplicemente le difficoltà per catturarlo., suppose il Kaguya, riflettendo su quanto gli aveva detto Seinji.
    Non ci credi nemmeno tu che dei kiriani possano fare un casino del genere, tanto più che c'è sempre la regola per entrare ad Ame... come potevano entrare ed uscire con facilità?
    Vero pure quello, ma soprattutto, perché far passare la cattura di un nukenin per un attentato?
    E ho una domanda ancora migliore: perché Itai dovrebbe scatenare un casino del genere, se effettivamente così fosse, per Etsuko, ma non per Yashimata? Che noi sappiamo essere morto da un paio di anni, ma chissà se lo sa pure il nuovo Mizukage...

    Tutte ottime osservazioni, migliori di quelle dell'Akuma che, comunque, non pareva avere informazioni sull'attentato, o almeno non sui responsabili, per poi suggerire una volta finito di cenare, che sarebbero andati in cerca di Etsuko prima all'ospedale e poi all'obitorio.
    Fu la parte conclusiva che lasciò ancora il dubbio affiorare nella testa del Risorto: chiedere dell'attentato, a Seinji di quel particolare evento interessava, tanto quanto della sorte del suo compagno di clan, possibilmente, forse per qualche motivo riteneva le due cose collegate, ma non voleva ammetterlo con Ru-Wai.
    E Ru-Wai decise di stare al gioco per il momento: Va bene, Akuma-san, andiamo a visitare l'Ospedale di Ame e poi un giro per qualche obitorio potrebbe anche aiutare., concordò il Kaguya, avviandosi assieme all'altro verso l'uscita.
    Chi l'avrebbe mai detto che mi sarei trovato a lavorare con Seinji... o almeno che ci ti saresti trovato tu...
    Non aveva tutti i torti quella voce nella sua testa.
     
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    La strada verso il villaggio della Pioggia era lunga e tortuosa. Quei territori non erano sicuri. Quei territori erano caotici. E gli piacevano. Da quando aveva abbbandonato un villaggio, una strada per un'altra, il Caos era proprio ciò che gli serviva per giungere a un livello superiore. Per vivere davvero e mostrare agli altri quanto questi si sbagliavano. Da sempre sottovalutato, considerato una pecora nera, deriso, l'aveva sognato quel momento. Il momento in cui avrebbe definitivamente rigettato il suo passato da inetto, con i suoi compagni arroganti e i genitori troppo esigenti. Aveva sempre sognato di cominciare una nuova vita, una vita giusta, fintanto che quell'altra era sbagliata. E ora la vedeva, la nuova vita. Il villaggio della Pioggia si poneva dinnanzi a lui possente e oscuro. Non ci era mai entrato dentro. Solo da alcune voci conosceva che era un villaggio di nukenin, che era un villaggio pericoloso, che vi avrebbe potuto perdere la vita se avesse fatto dei passi sbagliati. Come previsto, tutt'intorno pioveva e Minoru aveva il suo stesso volto: i lunghi capelli bianchi erano già bagnati e il volto contorto in un'apparenza di sconforto.
    Quella pioggia gli dava tanto fastidio quanto la sabbia di Suna. - "Beh, almeno non fa caldo..." - pensò Minoru facendo spallucce. Attraverò il gate di Ame senza troppi problemi. Probabilmente le guardie locali erano preoccupate per altre questioni e non avevano tempo per controllare documenti e identità, come facevano a Suna. E poi, chi mai sarebbe potuto giungere lì di cosi pericoloso? In un posto in cui tutti erano pericolosi? Probabilmente, entrando Ame si rischiava ben più di quanto poteva sembrare. Non era come gli altri villaggi, ove le mura servivano per proteggere gli ambiti che ci si nascondevano dietro. Ad Ame sembrava funzionare il contrario: le mura sembravano proteggere il mondo da ciò che in quel villaggio bolliva. O almeno Minoru ebbe quella strana impressione. Forse sbagliata, ma chi lo poteva dire?
    Durante il viaggio si era fatti molti pensieri a proposito di come iniziare, da dove partire e così via. Ma ora che era lì tutto era cambiato. I grandi edifici, la pioggia, quella strana atmosfera di oscurità e molto altro ancora gli incutevano timore e i pensieri venivano meno. Da ogni parte, da ogni angolo egli iniziò a percepire una minaccia. Quasi come se da dietro l'angolo poteva spuntare un Jonin sunese e riportarlo a Suna. Che era ancor peggio della morte...
    Sbuffò e cercando di non pensarci più entrò in una locanda di cui nemmeno vide il nome. Gli serviva un piatto caldo, delle bevande e magari un letto. Ma non aveva nemmeno un ryo con sé: quei dannati di Suna lo avevano lasciato senza monete. Eppure... aveva una fame incredibile! L'ultima volta aveva mangiato prima di tradire e aveva ucciso un coniglio per strada. Poi... solo fame.
    Si avvicinò al bancone stanco, bagnato e con le tasche vuoto. Lì si appoggio con le braccia incrociate e guardò il cibo che mangiavano gli altri con gli occhi pieni della volontà di mangiare. Poi si rivolse al tizio dietro al bancone.
    «Buongiorno...» – gli disse. - «Sono... straniero. Posso farle una domanda?» – Quando l'uomo dietro al bancone avrebbe acconsentito, Minoru gli spiegò il suo dilemma. - «Sono un uomo d'affari...» – "e anche un artista incompreso" – «Voglio aprire la mia attività commerciale qui ad Ame. In particolare un negozio che vende bombe di vario genere. Non è che potrebbe indicarmi degli... agganci? Dei posti migliori in cui vendere?» – Quindi, affamato, avrebbe guardato in giro per il locale, notando il cibo ingoiato dagli altri mentre nel suo stomaco c'era soltanto il vuoto.




    Vitalità: 16 leggere
    Chakra: 60 bassi

    Equip.: CartaBomba II X7 kegate a 7 spiedi
    Tonico di Recupero Medio X3
    Spiedi X7 legate a 7 cartabombe II
    Filo di Nylon X2 legato a 2 spiedi

    Slot Azione:
    I
    II
    III

    Slot Difesa:
    I
    II
    III

    Slot Tecnica:
    I
    II

    Slot Gratuito:
     
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    Opportunità lavorative

    Era una giornata tranquilla, come tante, in quel di Ame: la pioggia batteva contro l'esterno della Locanda dei Veri Batuman mentre la gente entrava per bere.
    Medo, il barista, stava semplicemente servendo tutti quelli che si trovava davanti, come ogni giorno, senza particolari problemi, nemmeno quando un perfetto sconosciuto (giacché non ne aveva riconosciuto la voce), gli chiese per delle informazioni e voltandosi vide un nuovo cliente seduto al bancone.
    Lo "straniero", poiché con tale appellativo si presentò al barista, disse di essere un uomo d'affari che voleva aprire un negozio dove produrre bombe in quel di Ame e chiedeva informazioni e suggerimenti in tal senso.
    Medo era sul punto di fare spallucce e chiudere lì la questione, quando pensò al suo capo: non la cugina, attuale proprietaria della locanda, bensì l'altro suo capo, l'individuo che lo addestrava ad apprendere le basi delle arti ninja: Ru-Wai, che si trovava nel suo "ufficio" nel retro della locanda.
    Aspetta un attimo qui, straniero, forse conosco qualcuno che può aiutarti. e con quelle poche parole, il barista avrebbe fatto un cenno alla locandiera, di controllare il banco per alcuni minuti, mentre lui si dirigeva nel retro.

    Il retro della locanda era, di fatto, il ripostiglio per gli alcolici e lì, seduto su una cassa, con un foglio ed una penna davanti, il Risorto era intento a fare un pò di conti, ma, soprattutto, a disquisire ad alta voce, con le presenze nella sua testa.
    Dico che ci potremmo rientrare con i costi, o mi sbaglio?
    Avere un certo margine di manovra economica non ci farebbe male, fratello...
    Ma abbiamo un margine di manovra!
    Margine di manovra? Abbiamo a malapena il denaro, dopo aver comprato il lotto di terra, per iniziare tutti e due i lavori! AHAHAHAHAH
    Si è unito anche il ragione dal guscio di tartaruga?
    Fratello, ha ragione: dopo aver comprato il pezzo di terreno dove creare il covo, non so se abbiamo abbastanza denaro anche per il resto... dobbiamo iniziare a lavorarci, quello sì, ma ne abbiamo il denaro?
    Se non iniziamo, non finiremo mai e le spese di certo non si pagano da sole: vedrò di recuperare un pò più denaro con le nostre prossime missioni...
    Oh, ti sei degnato di partecipare alla discussione? Ma poi, considerando che il nostro obiettivo principale dovrebbe essere la Zanna, che ce ne facciamo di questi edifici?
    Vogliamo entrare fra i capi di Ame? Vogliamo avere delle leve con cui sollevare la Zanna nella direzione che vogliamo? Bé, ci serve anche il denaro per questo!
    La discussione fra il Risorto e le sue voci, discussione che solo lui poteva sentire per intero, fu interrotta dall'arrivo di Medo che, dopo un primo attimo di perplessità, subito scomparso, conoscendo le stravaganze del suo "maestro" che riteneva, come molti, leggermente folle, prese la parola: Ru-Wai, c'è un tizio di là, cerca informazioni su dove aprirsi un negozio, dice di essere bravo a creare esplosivi...
    Il Kaguya per qualche secondo osservò il giovane barista, poi fece spallucce, Conoscere un fabbro in un ambito che non mi è proprio non mi farà male., quindi si alzò e seguì Medo nell'altra sala.

    [...]

    Non avrebbe dovuto attendere troppo lo "straniero": nemmeno una decina di minuti ed il giovane barista sarebbe tornato con un massiccio uomo al suo fianco, un uomo che, dopo che il ragazzino gli aveva indicato proprio l'esperto bombarolo, si avvicinò a quest'ultimo e si sedette vicino a lui, poggiando un gomito sul bancone: Piacere, straniero, puoi chiamarmi Ru-Wai. Il nostro amico qui, il barista, mi dice che vuoi aprire un negozio e ti occupi di esplosivi, giusto? Anch'io sto lavorando per aprirmi un negozio, anche se sono più esperto nell'ambito di armi da corpo a corpo e corazze... forse potremmo aiutarci a vicenda. Dimmi un pò, quale è la tua storia?, avrebbe chiesto in modo secco e diretto.
    All'altro la parola.
     
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