I Veri Batuman

[Locanda]

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    Il Fiore Lupo

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    I Veri Batuman

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    Rimasi in silenzio dopo aver chiesto di incontrarmi, incontrarci, con il proprietario del locale. Il barista con tono gentile corresse alcuni dettagli. La persona che stavamo cercando formalmente non era il proprietario del locale, lo era bensì la cugina. Sorrisi, delicatamente. Un classico escamotage per evadere eventuali tasse, percentuali o pizzi da garantire ai Quadri o altri elementi poco raccomandabili di Ame. Nulla di fuori dall'ordinario.

    In ogni caso superato quello scoglio iniziale l'uomo, il barista, molto chiaramente ci fece intendere che non erano ammesse terze persone al di fuori di me e dell'Oleandro. In pratica Ortensia era stata esclusa dall'incontro. Annuii in segno di assenso a tale richiesta Non oserei mai sfidare le regole di casa, e Ortensia è una mi accompagnatrice. Per lei non sarà un problema restare qui. E se ti interessa potrà intrattenersi con te a dovere. In qualunque modo tu lo voglia. Come gentile concessione della Lacrima D'Argento e come scambio tra locali di Ame. Mercificazione pura di un essere umano. Terribile a dirsi, tanto più a farsi. Ma quella era Ame. Ogni cosa, essere o potere era scambiabile ad un prezzo. E Ortensia era nel vortice di quel sistema Come lei desidera, Yuri-sama. Concluse Ortensia.

    Poi venne il momento di incontrarsi con la persona in questione e quando varcammo la soglia con difficoltà cercai di trattenere lo stupore nel vedere chi davanti a noi ci stava aspettando. Lo conoscevo, o meglio lo avevo visto in azione. Era il Mercenario delle Fenici. Uno dei tanti guerrieri che avevano combattuto all'Abete! Mai avrei pensato che l'Oleandro fosse connesso con un Nunkenin di tale livello. Lo avevo visto in azione, ancora quando ero Chunin ed ero Kato contro la mostruosità a difesa del trono dell'Arma di Iwa. Sapevo fino a che punto poteva spingersi, ed ero perfettamente conscia che poteva distruggermi con molta facilità.

    Tuttavia lui non poteva, almeno senza usare mezzi avanzati ninja, riconoscermi e di certo non potevo tirarmi indietro a quel punto. Avrei creato fin troppi sospetti, e dunque non mi restava che danzare in un ballo decisamente rischioso.

    Mi inchinai leggermente, lasciando volutamente intravedere le forme del mio petto e dei miei seni all'uomo, e dopo qualche attimo di pausa alzai lo sguardo verso di lui mostrando un volto fiero e deciso. Cercai di incrociare lo sguardo con il Mercenario, il mio passato non doveva in alcun modo compromettere il rapporto che avrei instaurato con lui ora. Anzi doveva essere a mio vantaggio. Almeno quello era la mia speranza È un vero onore incontrarla. Tramite il contatto dell'Oleandro, motivo per il quale lo ringrazio, ho chiesto di parlare con un persona di fiducia ad Ame ma esterna ai Fiori... dunque eccoci qua. Ru Wai sama non le chiedo né di essere un buttafuori, né di dispensarmi un favore. Le chiedo di partecipare come Mercenario al nostro fianco. Non pronunciai al nostro servizio, le parole avevano un peso e porsi virtualmente sopra ad un elemento del genere era decisamente poco saggio Stiamo organizzando una spedizione per ottenere vari elementi utili a me e all'Oleandro. Tuttavia non siamo a conoscenza dei pericoli effettivi contro cui andremo contro. Potremmo affrontare mostruosità, aberrazioni, ma non dovremmo immischiarsi con Accademici e sicuramente non con altri semi di Ame. Quello che metto sul piatto in cambio del suo supporto è un corrispettivo in Ryo, che andremo io e l'Oleandro a saldare. Cinquemila Ryo a testa. Non aggiungo altro, Ru Wai sama. Almeno non prima di aver sentito una sua risposta. Conclusi, tesa come una corda di violino. Stavo giocando con il fuoco, letteralmente.
     
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    Un Fiore a forma di Picca

    Villaggio di Amegakure - Chapter II





    Varcata la soglia del Veri Batuman, la chitarra di Tamura suonò la sua ultima nota. La folla si ammutolì di colpo e gli sguardi dei presenti caddero come macigni sui corpi seducenti di Yuri e Ortensia. Davanti a quella reazione, Namae continuò ad avvicinarsi al bancone, palesemente contrariato dall'attenzione catturata e dalle occhiate maliziose che la sua compagnia elargiva a ogni cliente.
    Lì' erano al sicuro, ma fuori cosa sarebbe accaduto? Se era vivo dopo anni di carriera, Namae lo doveva soprattutto alla sua capacità di non attirare l'attenzione. Più di chiunque altro sapeva mescolarsi tra i criminali e i drogati di Ame senza brillare come facevano le due ragazze.
    Medo si dimostrò abbastanza professionale, riuscendo a guardare Namae negli occhi.
    Buonasera Medo-san. Quando il ragazzo fece notare che l'appuntamento con il suo capo era riservato solo a due persone, l'Oleandro si scusò per la disattenzione.
    Hai ragione, è stata colpa mia Si voltò verso la sua nuova Nukenin per chiederle di lasciar fuori Ortensia, ma la donna lo anticipò, offrendo al barista la possibilità di trascorrere del tempo "interessante" (e gratis) con l'accompagnatrice.
    Sempre al sesso pensano. Aggrottò la fronte e senza volerlo davanti ai suoi occhi gli apparve il volto deformato di Goemon, il suo vecchio boss che da mesi era diventato il suo nemico numero uno.  

    [...]



    NLi7rRnfk
    Dovresti ammodernarlo un po' questo posto. Esordì al cospetto di Ru Wai, o di Feng Gu, come si era abituato a chiamarlo nel villaggio della Zanna. Altrove si sarebbero definiti amici, ma ad Ame era più comune utilizzare la parola "collega in affari". Avrebbe scelto la parola socio, ma tra l'Asso e l'Oleandro non esisteva alcun business regolare.  Tuttavia, rispetto ad altri ninja con cui stringeva accordi regolarmente, Namae aveva una profonda stima dell'uomo a capo delle Picche, e talvolta sorvolava (non che potesse far molto) su quanto la Fenice usasse Ame solo per i suoi scopi.
    O almeno così gli era sembrato, quando nel corso degli anni, per diversi motivi, tra i due vi era stato un lungo scambio di favori, con l'ago dei debiti che pendeva verso l'Oleandro.
    Oh stanno andando bene, non posso lamentarmi. Commentò, senza aggiungere altro.
    La discussione si spostò sul motivo della loro visita. Scivolò alle spalle della signorina, e non per fissargli il culo, ma per sedersi sopra una grossa cassa e ascoltare comodo le frasi scelte dalla ragazza.  Yuri sapeva chi Ru Wai fosse; si sarebbe dimostrata all'altezza della situazione? Essere al cospetto di un Asso era diverso dal presentarsi a sorpresa al Nettare dell'Orchidea, anche se la differenza di classe dei due locali era abissale.

    Non se la cavò male. Aveva parlato con scioltezza, senza balbettare, sicura di sé e con il giusto rispetto. Ma aveva omesso informazioni molto importanti.
    Altrove la sua strategia sarebbe stata giudicata sensata e oculata, ma al cospetto del Signore delle Fenici e Asso delle Picche, tanta riservatezza era priva di senso.
    Non sarà una spedizione qualunque. Afferma di conoscere la posizione di un vecchio laboratorio di Orochimaru Intervenne Namae, che osservandosi l'avambraccio destro, dove si era fatto installare un potente lanciaspiedi, aveva deciso di palesare sul tavolo cosa la ragazza gli aveva offerto.
    Alzò lo sguardo su di lei, sulle ciocche rosse che emergevano come punte di lance dalla sua chioma nera corvina. Come avrebbe reagito alle sue parole? Sebbene fossero entrambi affiliati ai Fiori, in quella stanza era lei l'estranea. Ru Wai e Namae avevano già collaborato in passato.
    Non è la persona giusta con cui rimanere sul generico. L'ammonì, ma senza essere troppo severo con lei.
    E tranquilla, non penso ci siano aberrazioni peggiori di quelli che abbiamo già affrontato io e Ru WaiScese dalla cassa e si avvicinò alle spalle della Lupa dei Fiori, sorridendo all'Asso, che sicuramente ben ricordava il tempio di carne e il Padre delle Genti.
    La mia sorella nei Fiori ha aggiunto che ci saranno oggetti piuttosto particolari. Aggiunse, alla destra della ragazza. I suoi occhi erano fissi su quelli del Mercenario.
    Questa ragazza ci sa fare e non penso stia bluffando Gli lanciò una fugace occhiata. Per questo ho pensate a te. Tirò su con il naso.
    Se ci avrà ingannato, pagherò io la sua parte... più un extra. E lei? Bhè...in quel caso la testa mozzata della donna sarebbe stata donata ai bambini del suo quartiere come nuovo pallone con cui giocare a calcetto.

    NLi7rRmmL


     
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    Falce dei Kaguya


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    Medo era, prima di tutto, un professionista, secondariamente, un discepolo del Risorto.
    Una delle tante lezioni del suo "maestro" era... bé, qualcosa che si potrebbe riassumere con "Se si fanno pagare, non ti fidare.", suggerita in un momento di ubriacatura molesta di Ru-Wai, quando la discussione era scaduta sulle fanciulle ed i problemi di cuore del giovane barista.
    Al di là di questi dubbi aneddoti, basti dirsi che, alla proposta dello scambio culturale fra i due locali, Medo, con estrema gentilezza, avrebbe replicato: Si figuri, niente di così estremo, potrà bere un pò di birra, o vino, ed aspettare senza che nessuno la disturbi..

    [....]

    In realtà questo è il magazzino, quindi lo ammoderniamo spesso: portiamo birre, vino ed altro da ogni dove. Tendora ha di recente preso accordi per importarne dal paese del Fuoco, prevedo casse nuove piene di gustose bevande in tempi brevi. , avrebbe scherzato il Risorto alle parole di Namae.
    Le chiacchiere comunque, furono ben poche, oltre quel piccolo scambio di battute amichevoli fra l'Oleandro ed il Kaguya, poiché la proprietaria della "Lacrima d'Argento" passò immediatamente a parlare di affari.
    Ma com'è gentile ed educata... una vera signorina.
    Non la prima parola che mi viene in mente per descriverla, dai modi e l'aspetto, ma sì, decisamente dà molto peso a come presentarsi, Mostro.
    Stanno organizzando una spedizione con l'Oleandro?
    E mi pare di capire che non vogliono altri Fiori nel mezzo, quindi è per ricavare qualcosa che ai Fiori potrebbe interessare.
    E loro ne vogliono il monopolio, non è poi un ragionamento così sbagliato, Discendente, specie in questo villaggio.
    Innegabilmente, Antenata.
    Non c'è il rischio di incontrare accademici, o elementi di Ame, in questa spedizione, ma c'è la possibilità di trovare aberrazioni o mostruosità.
    Cosa che a noi capita un giorno sì e l'altro pure, quando ci impegniamo.
    Spiritoso, Mostro, spiritoso.
    E ci offre un sacco di ryo! Ok, mi rimangio tutto: la ragazzina è noiosa! Mangiamo anche lei!
    Mostro, devo ricordarti che non siamo cannibali come te?
    Vero, anche voi siete noiosi!
    Vogliamo finirla? Aspetta una nostra risposta, anche se non ci ha detto praticamente niente di utile.
    Stava per fare presente questo suo ultimo pensiero, il Kaguya, quando si intromise l'Oleandro che diede una notizia davvero interessante: un covo del primo Kokage era la loro meta.
    Questo produsse il primo sorriso sul volto del Risorto, rimasto serio, mentre la ragazza parlava, un sorriso di chi pregusta qualcosa di appetitoso.
    Il Fante di Ame fu persino più generoso sui particolari.
    Ci si aspetterebbe da questa ragazzina che sia meno abbottonata, invece è Namae-san, qui, a sbottonarsi sui dettagli.
    Mi trovi d'accordo, Fratello, ironica inversione dei ruoli.
    Ci potrebbero essere oggetti particolari? Interessante...
    Gentile il tuo amico, Ossicino, si preoccupa anche di sottolineare, che se ci ha ingannato lui pagherà un extra...
    Giustamente, lei sarà morta a quel punto, è un segno di educazione da parte dell'Oleandro, Mostro.
    Vi rendete conto, tutti e due voi sociopatici, che quando parla di aver ingannato noi, Namae parla di se stesso e di te, Fratello? Non di noi... noi.
    Non cavilliamo, Fratello, non cavilliamo.

    Ammetto che, senza i dettagli di Namae-san, non mi avevate ancora convinto: non tanto per la questione di mostruosità ed abomini... ne ho incontrati diversi negli anni, alcuni meno di un anno fa, proprio assieme al mio amico dei Fiori qui presente.
    Era il pagamento in ryo a non suscitare la mia curiosità, oltre il fatto che questa spedizione mancava dei dovuti dettagli per essere valutata.
    , ammise il Risorto con tono pacato.
    Mostruosità: abbiamo affrontato quattro Armi di Iwa e siamo qui per raccontarlo.
    E non scordiamoci del gigante viola con i tentacoli.
    Ed ovviamente ci sei tu, Mostro.
    Spiritoso, Ossicino.
    Vede, Yuri-dono, il denaro muove molto qui ad Ame, come ripete spesso anche un mio allievo, ma il denaro non è tutto nella vita, c'è altro di ben più importante.
    Proprio in funzione di ciò, l'opportunità di visitare un laboratorio del Primo Kokage, mi interessa, quindi eccovi una controproposta sul pagamento.
    , avrebbe continuato cordialmente.
    Qualunque sia l'oggetto, o prodotto, che volete ricavare da questo viaggio, è vostro, basta essere chiari su questo.
    Da quel che so su Orochimaru, però, lui aveva alcune passioni: serpenti, sigilli e immortalità.
    Le prime due cose non m'interessano, ma sull'ultima, magari il Primo Kokage potrebbe aver trovato, involontariamente, nelle sue ricerche, una qualche cura a questa malattia chiamata immortalità: quello lo riterrei un ottimo pagamento.
    Semmai non ci fosse niente di così utile, o altri oggetti che possano attirare la mia curiosità, allora, sì, mi accontenterò della somma che mi avete offerto.
    E non credo sia necessario spiegare perché sarà Namae a pagare la sua parte, se lei proverà ad imbrogliarci, Yuri-dono.
    , concluse serenamente il Risorto.
    Il signorino si accontenterà di Diecimila ryo...
    Il denaro NON è tutto, Fratello, lo sai bene.
    Cos'è tutto, invece, Ossicino?
    La Vendetta è TUTTO!!!
    Dovevi chiederlo per forza, vero?
    Era da tanto che non glielo sentivo dire! AHAHAHAHAH!!!!
     
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    Il Fiore Lupo

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    Ortensia si limitò ad un cenno con il capo, nascondendo malamente un sorriso malizioso. In cuor suo sapeva quello che veramente voleva Medo ma che non poteva avere. Forse la sua posizione o i suoi obblighi lo fermavano. Poco male, pensò tra sé e sé prima di sedersi in un angolo del locale e limitarsi ad osservare gli avventori. Non avrebbe bevuto nulla. Se non necessario nessuna delle Matrone e nemmeno io stessa osavo assaggiare o degustare, il rischio di avvelenamento ad Ame era qualcosa di concreto.

    In realtà le cose si fecero decisamente interessanti dal lato mio, dell'Oleandro e di Ru Wai. Il Fante di Ame si sbilanciò molto di più di quanto mi sarei aspettata, fornendo indicazioni decisamente riservate. Conosceva sicuramente meglio di me il nostro interlocutore e non a caso l'avevo chiamato insieme. Fu una scelta saggia, perché mai d'altro canto mi sarei aspettata di trovarmi di fronte ad un Ninja così navigato. Senza considerare che con la presenza del Fante i sospetti eventuali sul mio conto vennero sicuramente rimodulati.

    E dunque senza il suo supporto difficilmente sarei riuscita ad attirare la giusta dose di attenzione da parte del Mercenario. La chiave di volta fu proprio il fatto di andare ad indagare su un laboratorio di Orochimaru. Inconsapevolmente Ru Wai mi fornì qualche informazione in più rispetto a quella che io conoscevo sul vecchio e morto Kokage. Serpenti, sigilli e immortalità. A stento trattenni le emozioni. In qualche modo ero connessa a tutte e tre le cose. Il serpente era il simbolo del mio Jigoku. Il Sigillo del fulmine fu il mio lasciapassare ad Ame e infine l'immortalità era l'ultimo scopo dei confratelli di Hayate.

    Quello che però destò la mia preoccupazione fu che lui era alla ricerca di una cura per l'immortalità. Difficile dire cosa volesse veramente intendere ma una cosa era certa: Hayate non poteva in alcun modo interfacciarsi con lui al momento. Io per prima non potevo immaginarmi le sue connessioni e questo mi allertava in qualche modo.

    Dopo qualche attimo di pausa presi parola Ru Wai sama so che il suo tempo è prezioso e sarò sintentica...per me la sua controproposta è valida e accettabile, se a Namae, l'Oleandro... pensai che prima d'ora non avevo mai sentito pronunciare il suo nome ... può andare bene non mi resta che procedere con la descrizione della missione. Mi voltai così verso il Fante in attesa di una sua risposta e se fosse stata affermativa avrei continuato Dunque Ru wai sama se durante la missione verrò a conoscenza di alcuni elementi sull'immortalità sarà il primo con il quale condividerò tali informazioni non era vero, avrei cercato di carpirle per condividerle con Hayate, se fosse stato in qualche modo possibile tuttavia quello che io e l'Oleandro cerchiamo è molto più veniale, pratico. Vogliamo liberare e rendere sicuro questo laboratorio di Orochimaru, nascosto in un'isola, per recuperare ogni elemento chimico, o strumento possibile, per riportarlo ad Ame e produrre per conto nostro una propria filiera di sostanze. Aprire una nostra seria attività nei Fiori. Ecco perché non abbiamo coinvolto altre figure dei Fiori. Inoltre sono d'accordo con l'Oleandro, e le chiedo di fare altrettanto, che se si dovesse in qualche modo imbattere in una sorta di Inchiostro tale oggetto mi deve appartenere di diritto. avrei atteso qualche secondo Si tratta di un inchiostro contenuto probabilmente in qualche vaso, o contenitore. Si tratta di un inchiostro assolutamente privo di valore per chi non ha l'esperienza di usarlo. Anzi potrebbe essere mortale al solo tocco, per quanto ne possiamo sapere. Io sono l'unica Ninja di Ame a poterlo maneggiare e gestire. Non è un modo per fregarla, lo giuro sulla mia vita. Davvero, non dovrà toccarlo. Per nessun motivo. E soprattutto se nel caso malaugurato volesse in qualche modo tenerlo e venderlo non è possibile. Non ha mercato, nemmeno ad Ame. lasciai passare qualche buon secondo Se siete d'accordo su questi due punti e accettate allora dovete darmi la possibilità di organizzare la spedizione. Ho un contatto che potrebbe darmi una mano nel procurarci una nave e una ciurma adatte a questa missione. Dopo di che si potrà partire. Non ho alcuna intenzione di fregarvi, questo perché Ame ora è la mia casa, e anche se è poco educato da sentirsi dire da una signora come me una cosa del genere... ma pisciare come un cane sulla propria cuccia non è decisamente la più saggia delle scelte. Quindi avete la mia parola. Conclusi, mostrando uno sguardo deciso e fiero.




     
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    Affare fatto

    Villaggio di Amegakure - Chapter III




    L'intervento inaspettato e improvviso di Namae accese la curiosità di un Ru Wai che, fino a quel momento, aveva ascoltato la proposta di Yuri senza particolare interesse.
    Si poteva immaginare il motivo di tanta riservatezza della ragazza, ma Namae aveva altri interessi, tra cui un debito da ripagare che lo obbligava ad essere sincero sin da subito. O forse, si era permesso di rovinare i piani della donna dai capelli neri corvini per poter studiare la sua reazione.
    L'avrebbe vista adirarsi? O si era sarebbe limitata a sospirare e ad alzare lo sguardo verso il soffitto?
    Il sorriso dell'aspirante Fante non subì mutazioni.
    Interessante. Sa chi è e non ha avuto alcun tentennamento. Giudicò, mentre si portava affianco alla sua "collega". Il suo profumo gli penetrò le narici e coprì quello che si respirava nel retro del Veri Batuman.
    È sicura di sé. E questo poteva rivelarsi pericoloso. O è abile a nascondere le emozioni. Concluse, mentre Ru Wai avanzava la sua controproposta: nessuna somma di denaro da versargli prima e dopo il viaggio, ma la concessione di qualsiasi oggetto che riguardasse l'immortalità. Il Mercenario era stato molto più preciso; aveva parlato di una generica "cura" per l'immortalità.
    Strana richiesta. Pensò Namae, alle prese con una curiosità che lo invitava ad approfondire meglio la questione, ma da bravo ninja di Ame non osò nemmeno riflettere sulle ragioni di tale prezzo.
    Su cosa l'Oleandro bramava allungare le sue mani?
    Armi e Veleni. Si rispose senza incertezze, mentre il cervello usurato dalle sostanze gli giocava un brutto scherzo: su una parete laterale, per un gioco di luci provenienti dalla sala alle loro spalle, sottili ombre in movimento si intrecciavano per raffigurare il momento esatto in cui Namae avrebbe ucciso colui che era stato il suo boss. Lord Goemon.
    Presto o tardi ci sarebbe riuscito.

    CITAZIONE
    ma pisciare come un cane sulla propria cuccia non è decisamente la più saggia delle scelte.

    Così mi cade un po' giovane Yuri. Ridacchiò quando la donna pronunciò quel simpatico detto. Una ragazza come lei. Aggiunse, felice di avere il Mercenario come compagno di viaggio.



    Namae Taiyo

    Statistiche Primarie
    • Forza: 600
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 600
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 600
    • Concentrazione: 600
    • Intuito: 600
    • Precisione: 600
    Chakra
    100/100
    Vitalità
    18/18
    Slot Azione

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. ///

    2. ///


    Note

     
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    Falce dei Kaguya


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    Accordi Conclusi

    Un Nuovo Viaggio



    La Proprietaria della "Lacrima d'Argento", dopo le parole dell'Oleandro e le osservazioni del Kaguya stesso, diede qualche nuova informazione, spiegando il loro vero obiettivo.

    Posso dire che questo modo di fare mieloso e servile è fastidioso?
    Su questo hai ragione, Mostro.
    Una rarità da sentirti dire, Ossicino.
    E non ha neanche capito cosa vogliamo relativamente all'Immortalità!
    Non che tu sia stato eccessivamente chiaro, Fratello.
    Vogliamo sentire cos'ha da dire?
    Sì, giusto, Antenata.
    Dunque vogliono portare le sostanze di questo Orochimaru qui ad Ame e rivenderle, e fin lì, tutto chiaro.
    E non vogliono altri dei Fiori perché così resta tutto nelle loro mani... altra informazione che non ci sorprende, direi.
    Inchiostro?
    Probabilmente, mentre la ragazza parlava, si sarebbe accorto di come il volto del Risorto si spostava dall'incuriosito al perplesso.
    Secondo me...o è un pò tonta, o non è esattamente un genio della strategia.
    Fratello!
    O finge molto bene di non esserlo.
    Ad ogni modo, "Ru-Wai" lasciò che l'altra finesse di parlare, sorrise persino al commento dell'Oleandro, questo prima di dire la sua.

    Tutto molto chiaro, Yuri-dono, e non dubito che lei non voglia pisciare nella sua cuccia, ma mi permetta un chiarimento, per dimostrare la mia lealtà a questo nostro piccolo accordo.
    Lei si è tirata un colpo di zappa sui piedi, metaforicamente parlando, in questo suo piccolo discorso finale.
    Mi ha detto che c'è un inchiostro che non mi deve interessare, e già questo è un modo per incuriosire una persona, poi ha aggiunto che non avrebbe mercato per nessuno e che solo lei sa usarlo, quando le ho già detto che non ho interesse nel denaro di per se, quindi tale spiegazione, mi permetta, è segno di sfiducia.
    Però il vero errore è stato dire che è mortale al solo contatto: considerando che le ho esplicitamente detto che cerco una cura alla malattia nota come Immortalità, non le sembra che sia poco saggio dirmi che ci potrebbe essere un contenitore con un inchiostro mortale per chiunque ci entri in contatto?
    Io non lo venderei un oggetto del genere, lo prenderei e lo spaccherei addosso ad un presunto immortale, per una prova, così da saggiare se può curare la sua spiacevole condizione.
    Non si vende per forza qualcosa che non si capisce, Yuri-dono, lo si usa con inventiva per i propri scopi.
    , spiegò cortesemente il Risorto, sorridendo ad ogni singola parola.

    Per quanto devo dire che sarebbe molto comico, Ossicino, vederti far cadere in testa al Flagello, o alla Speranza, o chissà a chi altro, un contenitore d'inchiostro.
    Un pò ha ragione, Fratello.
    Spiritosi.

    Detto questo, Yuri-dono, abbiamo un accordo, non le prenderò il suo inchiostro senza valore.
    Quindi si tratta solo di aspettare che lei organizzi il viaggio.
    , concluse il Risorto.

    Che dici, Ossicino, è il caso di spiegarlo?
    Che cosa, Mostro?
    Dai, che lo sai anche tu, Pennuto.
    Che non si deve preoccupare di pisciare nella sua cuccia, ma piuttosto sulle zampe di cani più grossi.
    AHAHAHAHAHAHAH!!!!
     
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    Rimasi in religioso silenzio mentre ascoltavo le parole del Mercenario dalle ali di fuoco. Il mio sguardo era concentrato e teso, focalizzato sulle parole o meglio sulla risposta che Ru Wai andò ad esprimere al termine della mia lunga spiegazione.

    C'era molto da dire, e da una parte ero dispiaciuta dal fatto che si era creata qualche confusione. Avrei subito cercato di porvi rimedio Sono desolata, Ru Wai sama. Ma credo che sia nata un po di confusione. Mi conceda l'occasione di spiegarmi meglio. Dal mio punto di vista non credo di aver commesso errori, perché semplicemente non ho di fronte un avversario bensì un mio futuro compagno di viaggio. Sapere che cosa cerco, e sapere quali sono i pericoli sono informazioni che ritengo cruciali da condivire, visto e considerato che l'affare e l'accordo è già di per sé concluso lasciai qualche attimo di respiro Inoltre temo di deluderla. Questo inchiostro può, potrebbe, essere mortale... ma tanto quanto come un kunai piantato nel cuore. Di conseguenza non andrebbe di certo ad impensierire un immortale... e se intuisco bene quello a cui si riferisce non può "togliere" l'immortalità. Non è mortale in quel senso, non intendevo quello. Glielo garantisco. Mi dispiace, Ru Wai sama era vero, il Leone dell'Inferno che avrei cercato non aveva poteri del genere. Nemmeno il Jigoku no Hebi, quello che possedevo, poteva uccidere un immortale... o meglio poteva colpire un immortale almeno in teoria. Bloccarlo, spezzarlo, renderlo l'ombra di se stesso ma non ucciderlo. Forse mescolando più Jigoku, perfezionando ulteriormente l'arte degli Inchiostri infernali potevo aspirare ad ottenere un risultato del genere... ma a che pro? Io per prima cercavo, con i miei fratelli della Setta, la forma di immortalità perfetta. E le dichiarazioni di Ru Wai mi spinsero a pensare che non fosse per nulla un simpatizzante di Hayate... tutt'altro.

    Solo altre due parole. Consideri questo inchiostro come un pezzo di legno grezzo, la cui potenzialità può essere veramente espressa da un abile intagliatore. Io sono quella persona. Devo vedere prima che tipo di legno è, per definire i suoi limiti. L'unico avviso è che se Orochimaru ha provato a toccarlo e usarlo... beh non possono che essere uscite aberrazioni in quanto solo tramite una conoscenza specifica si può manipolare l'inchiostro a dovere, cosa che dubito Orochimaru possedesse. lo avrei saputo altrimenti, pensai tra me e me. Comunque il mio interesse principale è quello di Namae, riscattare il laboratorio per mettermi in proprio in una misura superiore e molto concorrenziale. Infine... sì, non mi resta che sistemare alcune faccende, sentire il mio contatto per la barca e l'equipaggio e poi naturalmente radunarsi e partire alla volta della nostra destinazione. Ovviamente mi farò presente io, voi sapete dove trovarvi nel caso di dubbi o perplessità. feci trascorrere qualche minuto Se non avete altre domande Ru wai sama tolgo il disturbo, lasciandovi alle vostre faccende. Naturalmente... è stato un piacere fare la vostra conoscenza. Così mi sarei alzata, e con un rispettoso inchino avrei dato le spalle al duo di Nunkenin, congedandomi. Di certo avrei sicuramente richiamato per l'ultima volta la loro attenzione, o meglio i loro occhi che lascivi sarebbe caduti inevitabilmente sulle forme del mio corpo.


     
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    Il Fiore Lupo

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    Era una notte come tante altre ad Ame. E se la pioggia cadeva incessantemente, come ogni altro giorno, nella Città dei mercenari lo stesso valeva per tutte le persone che l'abitavano. Persone intente a portare avanti i loro scopi, i loro interessi, i loro progetti. La differenza però dalle altre città era che ad Ame non esisteva il concetto di giusto o sbagliato, ma solo quello dei Ryo. O di tutto ciò connesso alla moneta sonante.

    Per quello il mio sguardo era puntato verso l'alto, verso le insegne della Locanda dei Veri Batuman. Ortensia grazie ad un ampio ombrello proteggeva entrambi dalla pioggia battente, e dopo aver lasciato correre un lungo sospiro mi decisi di fare un ulteriore passo, prima di varcare la soglia del locale.

    Una volta all'interno, probabilmente ancor di più della prima volta che ci passai, avrei attirato le attenzioni, e l'appetito, di tutti. Era al massimo della forma, radiosa e splendente, nelle forme e nei vestiti. Tutto questo non era il frutto degli sforzi continuativi e migliorativi nel mio essere Yuri, il Fiore Lupo.

    Avvicinandomi al bancone, cercai il barista dell'altra volta, e in ogni caso avrei parlato a chi di dovere Sono Yuri Zahard, proprietaria della Lacrima d'Argento. Sono qui perché chiedo di parlare con il proprietario del locale... e non intendo la cugina. Conclusi, con un sorriso malizioso in volto.

     
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    Quando la porta della locanda si aprì, accogliendo ancora una volta la proprietaria della "Lacrima d'Argento" e la sua fedele accompagnatrice, di certo molti individui rimasero sbalorditi, tanto quanto la prima volta, nel vedere le due "professioniste", se tali si potevano definire, lì dentro.
    Quando Medo, il barista, fu avvicinato dalle due, era, come già la volta precedente, "incantato" dalle suddette fanciulle, così, fece per prima cosa un cenno di sì con il capo, poi deglutì e finalmente ritrovò il dono della parola: Sì, siete fortunate, il Sensei è tornato qualche giorno fa., si fermò un attimo Medo, probabilmente i dettagli erano, o a lui sconosciuti, o non poteva parlarne, poi voltò la testa verso la porta chiusa del magazzino.
    Una smorfia si dipinse sul suo volto, stava riflettendo su qualcosa: Ehm... temo che dovrò però chiedervi di aspettare qualche minuto. Stava... ecco... stavano... sì, aspettate qualche minuto, per favore., avrebbe cercato di dire, senza dare un pieno senso alle sue parole, ma facendo cenno a Tamura, il giovane con un braccio solo, di avvicinarsi al bancone.
    Il musicista monco avrebbe anche lui rivolto uno sguardo "ammirato" alla "Lupa dei Fiori" e la sua seconda, prima di avvicinarsi a Medo con un sorriso un pò inebetito sul volto.
    L'altro gli bisbigliò qualcosa, poi il monco rivolse lo sguardo verso la porta del magazzino, quindi disse chiaramente: Te lo scordi! M'è rimasta una mano sola, vedi? Vuoi che mi mozzi anche quella? Vacci tu!, avrebbe obiettato.
    Uff... io ci tengo alle mani ed anche alla testa. Dov'è il vecchio Janki?, avrebbe chiesto Medo all'altro, che, con una mezza risata, avrebbe fatto spallucce.
    Probabilmente a rifornirsi di fumo da qualche parte, devi andarci tu, amico mio!, ridacchiò Tamura, dandogli una pacca sulla spalla con l'unica mano rimastagli, prima di affiancarsi a lui al bancone e lasciargli lo spazio di passare.
    Il barista si voltò verso Yuki ed Ortensia: Scusate, vado subito ad avvisare il Sensei. Tamura, qui, vi darà qualsiasi cosa vogliate da bere., avrebbe rassicurato Medo, prima di allontanarsi, leggermente bofonchiando imprecazioni sotto voce.

    E QUESTO CHE..., si sentì appena urlare da una voce femminile, prima che Medo richiudesse la porta (probabilmente avrebbero potuto intuire che il magazzino era insonorizzato).
    Ci sarebbero voluti alcuni minuti, in cui Tamura sarebbe stato più che disponibile a dare da bere alle due, prima che la porta si riaprisse, mostrando sia Medo a dir poco spaventato, sia sua cugina [Tendora]
    Penso che lei possa entrare, Yuki-sama., avrebbe semplicemente detto a quel punto il monco, mentre, avvicinandosi con Medo, l'effettiva proprietaria della locanda avrebbe rivolto un'occhiataccia alle due.

    Quando avesse varcato la porta del magazzino, la "Lupa" dei Fiori avrebbe ritrovato ancora una volta il Mercenario delle Fenici lì dove lo aveva incontrato alla sua precedente visita.



    Mi dicono che mi cercava, Yuki-dono.



    Avrebbe esordito il Risorto.
    Come mai questa visita? Pensavo ci saremmo incontrati direttamente per partire assieme a Namae-san., avrebbe continuato distrattamente.

    Ed abbiamo interrotto con Tendora per questo? Ci urlerà contro per una settimana come minimo...
    Fratello, non puoi criticarla: la povera Tendora non ti vede quasi mai, stai sempre alla Zanna!
    In effetti, preferisci condividere la casa del Sanga, che il letto con la barista! AHAHAHAH!!!!
    La Vendetta prima di tutto, idiota di un Mostro!
    Esatto! E se Tendora non vuole capirlo, che si faccia una doccia fredda!
    Addirittura? Dai più valore alla Vendetta che alla...
    MOSTRO! Un minimo di eleganza!
    La Vendetta è TUTTO!!!
    Fenici Immortali, aiutatemi... vogliamo farla finita? Sentiamo che cosa vuole la signorina qui!

    Così, il Risorto si mise ad ascoltare cosa volesse la nuova arrivata.
     
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