Prigione di Suna

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  1. Boreanz
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    [Suna]

    Proprio come Kairi si era aspettata, Yami non rispose quando lei fece notare che Suna sembrava trovarsi in un periodo difficile. Continuò invece ad avanzare verso le Prigioni, ma dalla sua espressione era evidente che non fosse felice dello stato di fatto... a dire il vero, sembrava proprio che covasse un profondo conflitto interiore, ma non ne parlò in alcun modo. Poi, quando la Uchiha gli chiese del cugino, la mente del Chikuma riprese subito a concentrarsi sulla missione che le aveva affidato.



    « ... »

    Una lunga tirata dalla sua sigaretta, mentre ponderava la risposta.

    « Eligor è il bastardo più lugubre su cui tu abbia mai posato gli occhi. Alto, in forma ma tendente al magro, con capelli lunghi color cenere nonostante sia poco più che trentenne. E sì, è scaltro e quando si fissa su qualcosa non c'è modo di fargli cambiare idea. Se la missione fosse facile non l'avrei affidata ad una Uchiha con le tue caratteristiche. »

    Aggiunse, come a spronarla a darsi da fare mentre le faceva un complimento, prima di chiosare:

    « Non c'è il rischio che si alteri: è una certezza. Tuttavia, se vuoi la sua attenzione, dovrai iniziare dandogli ragione almeno in parte, oppure mettendo del tutto in discussione ciò in cui crede. Entrambe le vie hanno dei rischi. A te la scelta. »

    [...]

    [Livello 1]

    Inizialmente, dopo essere entrata nella casetta che camuffava l'ingresso delle Prigioni ed aver azionato la leva nascosta che portava diversi piani più in basso, fino ad un'enorme sala in mattoni con varie catene pendenti dal soffitto, Kairi aveva suscitato una viva sorpresa nelle tre guardie presenti nella sala, che l'avevano accolta piuttosto in malo modo.



    "Che diavolo ci fa una Fogliosa qui", "L'ingresso è un segreto" e "Che stanno combinando quegli idioti degli Iga" furono tutte frasi che i Sunesi borbottarono dopo che lei si presentò. Non c'erano prigionieri lì, solo un enorme caldo. Eppure, diverse porte pesantissime sembravano condurre a corridoi dove, senza dubbio, gentaglia della peggior specie aveva molto tempo per riflettere. Per questo, i tre uomini - che, notò, erano vestiti in modo inusualmente elegante per un lavoro di quel tipo - avevano comunque il portamento di guerrieri che sapevano il fatto loro [3x Chunin Rossa].

    Quando, però, Kairi menzionò il nome di Yami Sukehiro Chikuma, i tre d'improvviso assunsero l'espressione di agnellini impauriti ed uno di loro si fece avanti per controllare le credenziali offertale dal Capitano dei Sand Scorpions. "Sembra tutto in ordine", disse l'uomo, che aveva l'espressione di chi non aveva idea di cosa diamine stesse succedendo ma che al contempo non aveva alcuna intenzione di approfondire la vicenda. La pecora nera dei Chikuma della casata cadetta, a quanto pare, aveva una certa reputazione nel Villaggio.

    Così, l'uomo accompagnò la kunoichi verso una delle pesanti porte e, dopo averla aperta con un rumoroso mazzo di chiavi, le disse di procedere fino in fondo al corridoio, lungo circa una trentina di metri e cosparso di inferriate da entrambi i lati - evidentemente celle, anche se da quel punto non si potevano scorgere i prigionieri. Alla fine, le dissero, avrebbe trovare lo studio privato del Primo Torturatore, l'unico tra loro ad avere accesso ad un livello più in basso delle Prigioni (se era per quello, il Primo Torturatore aveva accesso a tutte le Prigioni, ma le guardie non lo sapevano).

    Se si fosse incamminata, Kairi avrebbe potuto scorgere che non tutte le celle del corridoio erano occupate. Alcune erano vuote, altre utilizzate come ripostiglio per otri, sedie o ciarpame, mentre altre rinchiudevano ragazzini denutriti, oppure ladri da quattro soldi, oppure ancora uomini e donne che sembravano solo aver appena trascorso una nottataccia o due, per quanto poté notare l'occasionale tizio dall'aria dura. Tra i fischi vari che ricevette per il solo fatto di essere donna, a poco oltre metà della galleria, avrebbe potuto udire una strana frase giungere alla propria sinistra.

    « ... -ro che sia vergine ♥ »

    Se avesse guardato dentro la cella, avrebbe visto una ragazza giovanissima e biondissima, con un taglio di capelli all'apparenza costoso almeno quanto gli abiti bianchi che indossava, giacere comodamente su un triclinio, mentre davanti a lei una donna dall'aspetto più mondano reggeva la testa di un ragazzo all'apparenza svenuto, che giaceva invece sul duro pavimento di pietra con solo un po' di paglia sotto di sé.

    Se quello avesse aperto gli occhi, una kunoichi con lo spirito di osservazione degli Uchiha non avrebbe avuto problemi a notare gli occhi bianchi così caratteristici dell'unico altro clan in tutto il continente che padroneggiava un'arte oculare altrettanto temibile. Se le cose così fossero andate, sarebbe stato tutto da vedere se Kairi avrebbe provato ad interagire e, nel caso, come i tre occupanti della cella avrebbero reagito. Per il momento, la ragazza bionda sollevò solo lo sguardo quando lei passò e, corrucciata, bisbigliò:



    « ... che ci fa una vecchia megera qui nella mia zona relax? »

    Se Kairi avesse poi proseguito, sarebbe riuscita ad arrivare fino alla fine del corridoio senza grossi problemi. Sbucò in una stanza arredata in modo semplice ma elegante, con gusto militaresco e a tratti arabeggiante. Sembrava davvero un luogo predisposto da un beduino che aveva abbandonato i propri costumi per un modo di presentarsi più ricercato... e forse così era. Un'enorme figura, alta quasi tre metri, era seduta infatti ad un tavolo al lato della stanza, all'apparenza alle prese con alcune creature con diverse zampe rinchiuse in una cesta di vimini. Quando la kunoichi entrò, tuttavia, l'uomo si alzò e su voltò verso di lei, rivelando un volto a dir poco inquietante! [Jonin Nera, Veleno dello Scorpione V, Torturatore]



    « ... »

    A lato dei due, subito di fronte all'ingresso in quella stanza (dove la calura non era così insopportabile, al contrario del resto delle Prigioni), si trovava una seconda scrivania, dall'aspetto più ufficiale, con una grossa targhetta in ebano che recitava: "Mazeran Soshi, Primo Torturatore della Sabbia". Era lui, dunque, il padrone assoluto di quell'inferno sotterraneo. « Chi sei, straniera? Che ci fai nelle mie Prigioni? » , chiese, tornando a voltarsi verso qualunque cosa che stava facendo dopo solo una brevissima occhiata. La voce dell'uomo era profonda e roboante ed egli emanava un vago odore di zolfo. Se Kairi avesse ripetuto la spiegazione data alle guardie all'ingresso, l'uomo avrebbe grugnito - che in gergo universale maschile significa "capisco" - e sarebbe andato a sedersi sulla scrivania ufficiale, che era quasi comicamente grossa per accomodare le sue dimensioni, chinandosi a trafficare con i cassetti senza guardare la kunoichi.

    « Sukehiro, eh? Quel Chikuma randagio è sempre stato un combinaguai fin da ragazzo, ma quella sua tecnica segreta e la sua reputazione nei Sand Scorpions sono del tutto impressionanti. Sapevi che è di recente stato nominato Capitano? » , chiese, mentre continuava a trafficare con i cassetti. « Ciò significa che adesso è un mio parigrado, nonostante tutto. E dire che sono jonin da più di vent'anni ormai! Uahahaha. » Da un cassetto tirò fuori una piccola ampolla nera, dal quale emanava un odore pestifero. « Ma sto divagando. Posso offrirti da bere? Estratto di scorpione, erbe dell'Anauroch più qualche altra cosa. Temo che sia velenosa, ma il veleno aggiunge quel sapore che rende unica la bevanda. » Senza attendere una risposta, si tirò su, mise due bicchieri sulla scrivania, e iniziò a versare il liquido nerastro all'interno di entrambi, osservandolo mentre colava.

    « Dunque, Kairi Uchiha. Devi sapere che le Prigioni di Suna sono divise in Cinque Livelli. Più è profondo il Livello, peggiore è la feccia che ospita. Il prigioniero a cui tu mi chiedi accesso appartiene a niente meno che il Quarto Livello. Abbiamo diversi nukenin ricercati in almeno tre o quattro Paesi lì dentro, e persino uno che una volta ha organizzato un colpo di stato. Capirai bene quindi che se, da una parte, la cortesia professionale mi impone di accettare la richiesta di un parigrado, dall'altra parte non posso far entrare chiunque. I prigionieri sono rinchiusi e indeboliti, ma a quella profondità rimangono comunque pericolosi. Quindi, temo di dove- »

    Il suo sguardo cadde finalmente su Kairi, a distanza ravvicinata, e sulle sue curve bene in mostra.

    jpg

    « CHE PUPA, SONO INNAMORATO!!! »

    A Kairi gestire la situazione...

    [Più in profondità]



    « Hey, feccia, di' il mio nome! »

    L'uomo che aveva parlato trasudava violenza e torreggiava sulla maggior parte dei presenti. Era alto poco meno di due metri, con un fisico denso di muscoli allenati alla perfezione. Il bagliore blu dei suoi occhi, del colore del cielo d'estate come i suoi capelli scompigliati, era sconcertante, ma ad attirare di più l'attenzione erano forse le ossa ferali che indossava sul volto e la pittura da guerra che aveva sugli occhi e l'addome, forse traccia di una qualche usanza ancestrale. Indossava un hakama da battaglia e una giacca leggera, entrambi dai bordi neri ma di colore bianco: le giuste tele su cui disegnare fantasie di straordinaria bellezza con il sangue delle sue vittime, o tale era la filosofia che lo aveva portato a scegliere quel tipo di abbigliamento.

    « Uh? Che cazzo vuoi, idiota coi capelli blu. Sparisci prima che ti stacchi un braccio e una gamba. »

    Davanti a lui, in quell'ambiente simile ad una foresta sotterranea, con fitti alberi brulli a causa del calore ed un'erba bruciata a terra, si trovava un individuo dall'aspetto non particolarmente minaccioso: un ragazzo con i capelli neri a caschetto, alto forse un metro e settanta, ma con un'espressione di innegabile malizia dipinta in volto. In quel mondo, homo homini lupus! I due erano evidentemente in rotta di collisione e quello era un momento interessante per Yato: per i suoi motivi, si era presentato al leggendario Mazeran Soshi, il torturatore più esperto dell'Accademia nonché vice-capoclan Soshi, e gli aveva domandato di addestrarlo nella sua arte.

    L'uomo, sostenendo che il miglior torturatore è l'uomo che non può permettersi di non ottenere una risposta, aveva gettato Yato nel Livello Tre delle Prigioni di Suna, intimandogli di consegnarli entro un mese almeno una informazione sul gruppo terroristico noto come Kurotenpi. Prima di abbandonarlo nella foresta essiccata, che in qualche modo era sorvegliata da diverse guardie di Suna e persino due Torturatori, Mazeran lo aveva informato della presenza in quel Livello di ben due membri di quell'organizzazione, senza specificare altro.

    « Ahhh, capisco. Era da un po' che speravo di imbattermi in una vittima come te. Vuoi pensarci tu a cavargli gli occhi? »

    Cinque giorni prima, origliando da lontano una conversazione circa un qualche tipo di genjutsu, Yato era riuscito a comprendere che il tizio dai capelli blu sembrava un pezzo grosso anche in quel Livello (se avesse saputo di Eclissi, origliando la conversazione avrebbe subito fatto il collegamento, ma l'esistenza di una dama al di sopra delle Nove Calamità era un segreto custodito gelosamente da alcuni dei nukenin più potenti del continente, proprio come l'esistenza del Mazziere per Ame). Dunque lo aveva seguito, per giorni, fino a trovarsi nella situazione attuale... finché questi, invece di lanciarsi sul ragazzo con i capelli a caschetto, si voltò improvvisamente e lo guardò dritto negli occhi, a prescindere da dove si stesse nascondendo.



    « Ho detto, vuoi pensarci tu che ti nascondi a cavargli gli occhi? »

    L'uomo rise selvaggiamente, prima di aggiungere:

    « Pensavo volessi attaccarmi nel sonno, ma sono giorni che mi segui ormai. Allora il tuo obiettivo deve essere un altro. Fai come ti dico e potrei fermarmi a parlare con te. Altrimenti, farò una splendida collana con le ossa di entrambi, GAHAHAHAHAH! »

    Il ragazzo si alzò, tergendosi il sudore dalla fronte, e qualcosa di scuro sembrò apparire nei suoi palmi.

    « Figlio di puttana, ti faccio vedere io, caldo o non caldo. E chiunque sia là dietro: stanne fuori o travolgerò anche te. »

    A Yato decidere come agire.

    OFF GAME

    Operazione Utopia

    Kairi Uchiha: Benvenuta nella Fase 2! Hai più di un modo per muoverti, sbizzarrisciti ma occhio sempre bene a tutto (soprattutto ciò che non è in piena vista)!

    Febh: Benvenuto a Operazione Utopia! Inizi nella Fase 2, quindi hai meno informazioni degli altri PG. Avrai, tuttavia, la possibilità di rifarti... ma non sarà per nulla facile! Ricordati inoltre che a Yato si applicano le condizioni della prigione, dato che è "infiltrato" da settimane. Quindi, al momento ha Vitalità dimezzata e Chakra ridotto a 1/3!

     
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