Amministrazione di Kiri[Amministrativo]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Fujiko M.
        Like  
     
    .

    User deleted


    Mappa del villaggio

    586c3bfdb229b



    CITAZIONE
    Legenda: 1 porto | 2 mura | 3 piazza centrale | 4 ospedale | 5 tempio | 6 complesso amministrativo | 7 palude | 8 isola ex spadaccini | 9 isola addestramento | 10 quartiere Akuma | 11 quartiere Kaguya | 12 quartiere Shinretsu | 13 mercato principale del pesce | 14 torre di guardia nord | 15 zone abitative e quartiere Terumi | 16 quartiere Kenkichi | 17 quartiere Kakita | 18 quartiere Hozuki | 19(x3) zone industriali (fabbri, officine, serre) | 20 zona commerciale


    L'Amministrazione di Kiri



    La sede politica ed amministrativa di Kiri ha come luogo fisico un imponente palazzo circolare nei pressi della Piazza Centrale, all'incirca al centro del Villaggio.
    Edificato su diversi piani d'altezza, una decina, all'interno la vita è frenetica. Il piano terra è un imponente salone d'accoglienza zeppo di uffici sui tre lati dove è possibile sbrigare la maggior parte delle carte burocratiche inerenti al Villaggio.
    Opposta all'ingresso vi è solamente una scala che porta ai piani superiori (nessun'altra via pubblica è disponibile). A fianco di questa lunga scalinata diverse targhe di competenza recanti l'ubicazione nel palazzo.
    Ogni piano presenta una sala d'accoglienza, due sale riunioni e numerosi uffici spaziosi dotati di finestre vista città.
    Ogni settore ha un proprio responsabile, generalmente detto "Responsabile", con i relativi vice, delegati, impiegati e segretari.
    Direttore di questo centro è l'Amministratore di Villaggio che opera su mandato del Mizukage e prende le decisioni in sua assenza.
    Al 3° piano vi sono le ambasciate estere dei Villaggi.
    Al 4° piano vi è presente una zona relax per i dipendendi e le guardie.
    Dal 5° piano in su vi è sempre una coppia di guardie armate (Genin Rossa senza Chakra) che si alternano ogni 8 ore con altre due coppie per ogni piano (54 guardie totali). Nei primi piani invece ve ne sono solamente due (alternate ad altre quattro) che girano in maniera casuale.
    La biblioteca è chiusa da sigilli di protezione sbloccabili solamente dall'Amministratore o dal Kage.

    L'amministrazione di Kiri è così sviluppata:
      Piano Terra
        Accoglienza: Di fronte all'ingresso, al centro dell'ampia sala, vi è una struttura quadrata dedita alle informazioni e allo smistamento dei visitatori
        Segretarie: Fumiki - Kiyomi - Mutsumi

        Sportelli Veloci: Ogni sportello consente di far recapitare le proprie comunicazioni all'Amministrazione come fosse un punto di contatto. Inoltre rilasciano permessi veloci per viaggiare fuori Kiri (v. Spostamenti Intervillaggio)
      1° Piano
        Risorse Umane: Questo sportello si premura di raccogliere le richieste di lavoro all'interno di Kiri garantendo inoltre il più basso tasso di disoccupazione possibile. Presentando domanda, se originari di Kiri, si avrà la possibilità di trovare lavoro
        Responsabile: Yoko

        Censimento: E' l'anagrafe cittadina. Qui ogni cittadino è segnalato sin dalla nascita. Copia con maggiori dettagli sulla vita di ogni singola persona è custodita nella Biblioteca Privata
        Responsabile: Juichi

        Catasto: E' l'ufficio che contiene i documenti, mappe ed atti, i quali elencano e descrivono i beni immobili, con l'indicazione del luogo e del confine, con il nome dei loro possessori e le relative rendite, sulle quali debbano calcolarsi tasse e imposte.
        Responsabile: Shusaku
      2° Piano
        Politiche del Commercio: Il commercio, in particolare quello ittico, per Kiri è molto importante. Questo ufficio ha il compito di trovare le soluzioni interne ed esterne più vantaggiose per il Villaggio intrattenendo i rapporti con tutti gli enti commerciali sul mercato
        Responsabile: Hyosuke

        Attività Produttive: Scopo di questo ufficio risiede nel controllo delle attività presenti sul territorio garantendone il loro regolare andamento
        Responsabile: Miho

        Armadietti dipendenti: Zona di accesso ad uso esclusivo dei dipendenti tramite tessera di riconoscimento, impronta digitale e numero segreto. All'ingresso in Amministrazione dovranno timbrare un cartellino prelevato direttamente dal loro armadietto.
        Ogni dipendente è sottoposto ad un trattamento di sigillo in merito ai suoi parametri d'accesso
      3° Piano
        Politiche Estere: L'ufficio che regola i contatti tra Kiri e gli altri Villaggi
        Responsabile: Kazuma

        Dipartimento Konoha: Stanza per un rappresentante di Konoha
        Rappresentante: -

        Dipartimento Oto: Stanza per un rappresentante di Oto
        Rappresentante: -

        Dipartimento Suna: Stanza per un rappresentante di Suna
        Rappresentante: -

        Stanze Private per l'alloggio: Una decina di stanze a doppio letto per i diplomatici esterni
      4° Piano
        Stanze Relax: Stanza adibita a punto di svago e riposo per tutti i dipendenti. Essa è rifornita di ogni genere di svago, dalla macchina per le bevande al divano, dalla mensa al tavolo da scacchi. Si espande per tutto il piano del palazzo
      5° Piano
        Affari Interni: Viene gestito il governo nella sua parte più generale demandando agli altri uffici le problematiche più spinose
        Responsabile: Ieyoshi

        Sanità: Si occupa dell'infrastrutture mediche e delle problematiche generali
        Responsabile: Risa

        Sviluppo e Ricerca: Ufficio specializzato nelle ricerche, nel progresso e nello sviluppo scientifico. Qui si passano al vaglio i progetti finanziabili e supportabili
        Responsabile: Michi

        Relazioni Pubbliche: Ufficio adetto ai comunicati e garante delle corretta informazione per mezzo dei mass media
        Responsabile: Suzue
      6° Piano
        Difesa: Si occupa di coordinare il lavoro delle infrastrutture e del personale adetto ad esse in merito di difesa del territorio del Villaggio e del controllo estero
        Responsabile: Seihachi

        Sicurezza Interna: Branchia dell'ufficio dedito alla Difesa, questo settore è presente per raccogliere le informazioni interne a Kiri, le fughe di notizie e saper prevedere eventuali complotti. Le mura di Kiri e il porto sono di competenza di questo settore
        Responsabile: Tsuneo

        Reclutamento: Ufficio che vaglia il reclutamento di nuove leve per la difesa del territorio
        Responsabile: Momoru
      7° Piano
        Biblioteca Privata: La biblioteca contiene importanti saggi sulla storia completa di Kiri, sui certificati di nascita e morte dei cittadini nonchè preziose informazioni sui Clan, sulle proprie tecniche e quant'altro. E' una stanza chiusa al pubblico, sigillata e controllata a vista. L'accesso a tale area è esclusivo dell'Amministratore di Kiri o del Mizukage mediante tecnica di sigillo.
        Responsabili: Itai Nara
      8° Piano
        Ufficio dell'Amministratore: Per poter conferire è necessario un permesso/invito personale
        Responsabile: -
      9° Piano
        Ufficio Mizukage: Una stanza pari a quella dell'Amministratore ma con accesso anche al tetto dal quale è possibile osservare tutta Kiri.
        Responsabile: Itai Nara

    E' possibile presentare una lettera di reclamo/proposta/chiarimento (mediante giocata GDR) compilando il seguente cartiglio:

    CITAZIONE
    Richiedente:
    Ufficio di Competenza:
    Richiesta:

    Lettere anonime verranno cestinate.


    Edited by Jotaro Jaku - 4/1/2017, 01:09
     
    .
  2. Fujiko M.
        Like  
     
    .

    User deleted


    La serie di eventi che accaddero in quei quattri giorni fu talmente veloce che Fujiko dovette tagliare corto con le emozioni del nuovo incarico.

    Il giorno stesso della sua proclamazione si era presentata in Amministrazione dall'allora capo. Incredulo o basito esso accettò la lettera di Shiltar il quale raccomandava la persona che gli era di fronte, in questo caso Fujiko.

    Tra il primo e il secondo giorno vi fu un iniziale excursus della vita amministrativa, doveri principalmente. Diritti e quant'altro erano di secondo piano.
    Così come le domande che dovetterò trovare spazio solo al terzo giorno.

    Il terzo giorno, per l'appunto, subentrarono le domande più spinose e particolari sulla gestione amministrativa. E con esse le prime idee.

    Al quarto giorno ci si dovette fermare per mandare avanti il lavoro e anche perchè si sarebbe tenuta la riunione dei ninja kiriani. E loro due, impiegato e Fujiko, non potevano mancare.

    Il quinto giorno, infine, non era ancora tutto pronto che già un primo incarico le spettava; e lo sapeva dato che già giorni addietro aveva ricevuto una lettera dallo stesso Mizukage: dovevano andare a Suna per un importante incontro diplomatico.

    I fatti più importanti, emotivamente per la ragazza, avvennero però il terzo e quinto giorno.

    [Terzo giorno]

    « Ecco, questo sarà il tuo ufficio, per il momento » disse l'impiegato di fronte ad una porta.

    La stanza dava sullo stesso corridoio dell'impiegato di modo che entrambi avrebbero potuto comunicare senza troppi problemi.
    Inoltre, quella stanza era appertenuta a Shiltar, ora Mizukage.

    « Questo è stato l'ufficio di Shiltar quando ancora era Amministratore. Spero tu possa essere all'altezza, allieva » spiegò ancora l'uomo cercando di marcare un minimo di situazione dove lui doveva cingersi nella parte di chi l'aveva istruita e cresciuta. Così voleva il Mizukage.

    « All'interno troverai alcune cose fatte preparare appositamente per te. Poi, se vorrai cambiare, togliere o aggiungere, vedremo come fare » concluse prima di avvicinarsi ed aprire la porta.

    Solo che l'uomo non sapeva quanto sarebbero diventate fatali quelle ultime parole nei giorni successivi.

    La porta aperta lasciò guardare all'interno della stanza, semplice, con una mobilia limitata, ma funzionale. Entrarono entrambi, prima Fujiko per "galanteria" dell'uomo.

    « Bene, cioè, non mi pare manchi niente. Se non altro si può iniziare da subito » parlò finalmente la ragazza che già si era portata dietro la scrivania e seduta su una comoda poltrona in pelle.

    « Uhm...comoda. Per iniziare va più che bene. Poi senz'altro l'abbellirò secondo i miei gusti »

    Nel primo pomeriggio, dalla stanza dell'impiegato arrivò un tonfo particolarmente pesante. Era caduta la sedia dell'impiegato.
    Chi si affacciava da fuori non poteva notare la scena ma probabilmente poteva sentire qualche strascico di discorso a causa dell'alto volume della voce dell'uomo.

    « CHE COSAAAAAA???? » urlò « Ti avevo detto che ne avremmo discusso insieme. E non che avevi carta bianca!!! Sei impazzita??!!??!! » continuava ad urlare mentre Fujiko, davanti alla scrivania rimaneva impassibile con qualche foglio di carta in mano.

    « Perchè? Sono l'amministratrice. Decido autonomamente cosa va bene e cosa no. Se ho qualche dubbio vengo di certo a chiederlo. Cosa c'è di così male nella ristrutturazione dell'Amministrazione? » spiegò con un tono di voce assai calmo e cordiale.

    « Cosa c'è di male? Cosa c'è di male? » sempre spazientito stava per tornare ad alzare la voce « Ma tu lo sai a quanto ammontava il nostro fondo cassa kiriano? Lo sai o no? »

    « Sì » rispose con tranquillità.

    « No che non lo sai! Per aver fatto una cosa del genere devi essere pazza. Anni di risparmi per situazioni d'emergenza ed ecco, una...una...NO...uno...insomma! Tu, arrivi qui e prosciughi tutto! » era in escandescenza e il suo viso era un pomodoro rosso.

    « Suvvia, ho solo fatto sì che questa amministrazione fosse più funzionale » si giustificò.

    « Più funzionale non vuol dire prendi tutti i soldi dell'amministrazione e facci quello che vuoi! » cercò di tornare su un livello di relativa calma.
    « Indubbiamente l'idea è buona ma ora dimmi, cara Fujiko...come pagheremo i nostri dipendenti se non abbiamo più l'ombra di un ryo in tasca? »

    Fujiko ci pensò un attimo.

    « Mhmmm... » fece ancora per pensarci e poi rispose « Con i soldi del fondo cassa del Mizukage »

    Un sorriso a trentadue denti si stampò sul volto della donna mentre l'impiegato si lasciò cadere a terra, svenuto.

    [Quinto giorno]

    Ormai le carte erano firmate. Volenti o nolenti l'amministrazione già dal giorno stesso stava iniziando a cambiare. Erano passati due giorni e le impalcature si prodigavano lungo tutta la parete est per i lavori di ristrutturazione.
    Quel giorno però Fujiko non sarebbe potuta rimanere per seguire l'andamento e tanto meno per procedere con i suoi compiti di revisione.
    Il giorno prima, la sera prima, aveva dato l'ok per partecipare all'incontro-scontro di Suna.
    Lasciò giusto due parole al capo degli impiegati prima di partire. Non molto data la sua breve carica; poi si preparò per il viaggio.

    Al ritorno sperava di trovare le novità richieste. Avrebbe pensato poi a spiegare come mai il Mizukage non aveva più i fondi a sua disposizione.
     
    .
  3. Fujiko M.
        Like  
     
    .

    User deleted


    La seconda fase che portava alla creazione della nuova amministrazione era, oltre che di vagliare i diversi progetti, coordinare le risorse e sperare in una pioggia miracolosa di Ryo per risanare i fondi dei dipendenti, era quella di dare una forma a tutta la struttura.
    Quello che aveva in mente Fujiko non era solo un nuovo edificio che desse prestigio a Kiri in sè, sulla base di quanto aveva avuto modo di vedere girando per i vari villaggi. Era proprio un'organizzazione interna delle competenze, degli uffici, del personale.
    Era una sfida con se stessa, una rivoluzione a Kiri perchè mai, da anni, vi era stato un così netto cambiamento a livello politico sociale...Eccezione fatta per la residenza di Shiltar Kaguya: un monumento tutt'ossa.
    Se avesse avuto l'occasione senz'altro Fujiko avrebbe messo le mani pure là. Ma non era suo compito. Poteva al più giudicare e inchinare la testa in casa altrui.

    Quello che aveva studiato con gli architetti della famiglia Fudoosan era un'organizzazione modulare e lineare dei dieci piani che componevano l'intera struttura. Vi era anche qualche piano sotterraneo ma ancora nulla di definitivo. A Fujiko importava completare il resto.

    Ogni piano era stato studiato e diviso per rispondere a richieste diverse. Vi era tutta la parte della comunicazione ai cittadini disposta al piano terra, facilmente raggiungibile.
    C'era un settore commerciale, militare, sanitario, e tanti altri. Erano previsti uffici per le delegazioni straniere con tanto di alloggi. Il piano di Fujiko era collocato in alto, all'ottavo. Sopra di lei avrebbe fatto costruire un ufficio comunicazioni mentre per la prima volta, al settimo piano sarebbe sorta una biblioteca archivio ad uso amministrativo.

    I Gyoosha erano invece addetti alla realizzazione fisica dei vari piani. Disponevano di innumerevoli manovali e il lavoro sarebbe finito in poco tempo nella maniera più precisa possibile.

    Ogni informazione che circolava era ben protetta dai capi cantiere che avevano l'espresso divieto di divulgare informazioni sui materiali usati, sui sistemi di allarme e quant'altro. I progetti erano rinchiusi in rotoli sigillati e ogni lavoratore aveva un solo piano dove lavorare. Mai più di uno. E comunque non potevano conoscere i dettagli in quanto in ogni piano vi erano diverse persone con competenze molto specifiche.
    Stessa cosa valeva per i Fudoosan.

    Fujiko aveva motivo di credere che quella seconda fase era più impegnativa di tutte le altre. Ma altrettanto sicura era nel pensare che quel lavoro avrebbe permesso una miglior gestione di Kiri.
     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    It's just YOU against YOU

    Group
    Y Danone
    Posts
    3,786
    Reputation
    +278
    Location
    Roma

    Status
    Anonymous

    Il Premio per gli Affari

    Il Ritorno


    Continua da qui

    Finalmente, dopo tanto tempo, ero a casa.
    Amavo il viaggio, l'avventura, l'ignoto, il dovermi mettermi sempre alla prova... Ma dopo quasi tre settimane fuori da Kiri, con sempre lo zaino in spalla, a seguire voci e pettegolezzi, alla ricerca dell'Artista, anche uno con me era ormai esausto e desiderava solo mettersi con il sedere sopra un'amaca al fresco, riposando tranquillamente senza troppi pensieri. Per il viaggio di ritorno servirono cinque giorni quasi: sbarcai a Kiri nella tarda mattinata del quinto giorno e, senza passare a salutare nessuno, Ryo incluso, mi diressi verso il centro del Villaggio. La strada che dal porto portava a Kiri era una sola, e quel giorno potei notare più gente del solito trafficare lungo il percorso: mercanti, pescatori e ogni altro genere di persone si dirigevano nel Villaggio, oltrepassando il grande cancello. In prossimità di questo, come sempre, un paio di guardiani sopra le mura, e un paio di sotto ai lati del portone stesso, controllavano l'ingressoe l'uscita dal Villaggio. "Controllavano"... Gran parola... Un ninja che avesse avuto intenti violenti o istinti suicidi da kamikaze avrebbe impiegato tempo zero ad eludere le portentose sentinelle delle mura. Gran penuria di ninja a Kiri, come sempre, d'altronde, in quel periodo. Per fortuna avevamo un Mizukage abbastanza attento alla sua popolazione, fatta eccezione per quel momento di buio di quasi due anni, ma tant'è... Ci si poteva ritenere anche fortunati per quel tempo.
    Passato le mura, proseguii dritto versa la Piazza Centrale per il lungo Viale, finché, dopo pochi minuti di strada, l'enorme struttura Amministrativa di Kiri già incominciava a stagliarsi, per altezza e grandezza, rispetto a tutte le altre strutture del Villaggio. Valicai la grande porta, ritrovandomi nell'atrio principale della struttura. L'enorme salone sferico, con il grande bancone con gli impiegati dietro in fondo, era come sempre abbastanza pieno di gente, ognuno con il suo problema da risolvere o questione da rappresentare agli impiegati che, quotidianamente, dovevano subirsi richieste di ogni genere, anche le più disperate... Come, ad esempio, sarebbe stata la mia. La fila non era chilometrica, ma di tempo ne avevo già perso abbastanza. ~ Di sicuro, la fila non la faccio... ~ Quindi incominciai a superare indifferente le due dozzine circa di persone che stavano attendendo in piedi davanti al bancone, tra spallate e/o richieste di permesso, attirando, ben presto, l'ira di molte persone. « Ehi, giovanotto! Ti sembra il modo?! Sono mica scemo io?! » Scrollai le spalle. « Io non l'ho mai detto, eh... L''hai detto tu! » La risposta ad un uomo sulla quarantina con un paio di grossi baffi. « Si-gno-ri-no! Ma come si permette? » « Si si, io la faccio per passione la fila! Pensa che appena arrivo al bancone torno indietro! » « E questo qui adesso che fa?! Insomma! » E via dicendo. Lamenti su lamenti. Imprecazioni e gestacci. La mia risposta però arrivò solamente quando riuscii a raggiungere il bancone. « Signore, Le chiedo gentilmente di fare la fila come tutte le altre persone... » La guardai in modo curioso, quasi come se non avessi sentito, quindi saltai, letteralmente, sulla porzione di bancone davanti a lei. Le urla di protesta aumentarono, a cui si aggiunsero anche degli striduli schiamazzi delle impiegate. « SIGNORI! » Alzai la voce, e al contempo le mani, come a chiedere scusa, in direzione della coda in visibilio. « Scusate, scusate tutti! Ma sono un ninja di Kiri e ho assoluta necessità di conferire immediatamente con il Mizukage! Vengo da una missione importantissima, e questa notizia ne va la sicurezza del Villaggio! Perdonatemi! » Facendo brevi e veloci inchini di scusa verso la folla. Quando si parlava della loro sicurezza tutte le persone erano sempre meglio predisposte a subire degli abusi, piccoli o grandi che essi siano. Scesi dal bancone, andando a finire proprio in mezzo a due impiegate. « Oh, mamma mia! Ma cosa sta succedendo? » Mi chiese l'impiegata che pochi secondi prima soltanto mi aveva ripreso, con un'espressione alquanto preoccupata. « Niente di che, ho bisogno di parlare con il Mizukage... Digli che Akira Hozuki vorrebbe parlargli subito, ha questioni molto urgenti e importanti da riferire... » La donna annuii precipitosamente. « Come "niente di che"? Siamo a rischio attacco? » La guardai come se avesse detto una cosa da pazzi. « Ma che dici! Quando mai! Non pensavi veramente che avessi fatto tutta la fila, vero? Mi dovevo inventare qualcosa, altrimenti mi linciavano... » Risposi, in modo del tutto naturale. Questa mi guardò con un tale sguardo che pensai, per un momento, che avrebbe tentato di istigarmi la folla contro. Per fortuna - mia, soprattutto - ingoiò il rospo e maledicendomi, con tutta probabilità, entrò in una stanza alle spalle del bancone.
    Forse non era così pericolosa come descritta quella situazione, ma ero sicuro che Itai mi avrebbe perdonato.
    Quante volta capita l'occasione ad un Kage di avere, in esclusiva per lui e per il suo villaggio, una fornitrice di artefatti eccezionali?


    Giocata Free GdR tra me e Max.


    Edited by H¡dan - 27/5/2015, 11:42
     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

    Group
    S. Mod
    Posts
    29,631
    Reputation
    +1,307

    Status
    Anonymous

    L'Artista



    L'Ufficio del Kage in Amministrazione era stupendo. Questo a Fujiko dovevo concederlo. Come Consigliere poteva aver fatto alcuni danni (dei quali avevo perso il diritto di lamentarmi) e come Kunochi non si era dimostrata molto affidabile (la questione di quel "Jin") bruciava ancora particolarmente, ma aveva avuto buon gusto riguardo le scelte architettoniche della nuova Amministrazione. Dalle ampie finestre si godeva del panorama completo del villaggio e potevo semplicemente girando la sedia vedere tutta Kiri che si snodava da quel punto in ogni direzione.
    Ci fu un rumore di passi, dunque un suono di nocche che battevano contro il legno della porta.
    Mizukage-sama? Chiamò una voce al di là del legno. La riconobbi: era Kiyomi, dell'Accettazione. Aggrottai le sopracciglia: che ci faceva qui su? Generalmente lì si limitavano a smistare i visitatori nei vari piani. Abbassai la penna e lanciai uno sguardo verso le mura, appena apprensivo.
    Avanti, entra pure. Dissi.
    La ragazza entrò, richiudendosi la porta alle spalle. Aveva le guance arrossate ed una leggera aria irritata sul viso. Che succede?
    Un ragazzo! Un tale Akira Hozuki chiede di conferire con lei. L'avrei cacciato volentieri, ma sembrava insistente. Dice che ha cose importanti di cui discutere con lei. Alzai un sopracciglio, appena incuriosito - ed incerto sull'essere divertito o meno - ... Ok..? Mi chiedevo che cosa potessi fare a riguardo.
    Non è possibile! Lavoriamo duramente per mantenere l'ordine, non può avvallare questi comportamenti! La ragazza iniziava a scaldarsi alquanto. Sospirai, posando la fronte contro le dita delle mie mani come unite in una specie di preghiera.
    Scendi, fallo salire. Digli che se la cosa non è urgente lo lego ad un palo a fare la sentinella alle mura ogni notte per il prossimo mese.
    Ma... la ragazza fece per protestare, ma alzai una mano appena sorridente Oh tranquilla! Se è urgente avrai fatto bene a farlo passare, altrimenti sarà lo Spaventapasseri di Kiri per il prossimo mese.
    ... Potrebbe andarmi bene.


    Dopo un po' la donna fu nuovamente al piano terra. Tornò dall'Hozuki e gli fece cenno di seguirla fino ad una porta. Lei l'aprì, rivelando una serie di scale che salivano in alto per nove piani, fino al mio ufficio.
    Sali in alto, fino all'ultimo piano. Se hai detto la verità per saltare la fila il Mizukage non avrà nulla da dire... altrimenti....
    Lasciò la frase in sospeso.
    La risposta l'avrebbe trovata nove piani ed una pesante porta in legno dopo.
     
    .
  6.     Like  
     
    .
    Avatar

    It's just YOU against YOU

    Group
    Y Danone
    Posts
    3,786
    Reputation
    +278
    Location
    Roma

    Status
    Anonymous

    Il Premio per gli Affari

    Le Scale del Successo


    Semi-nascosto dalla folla, dietro il grosso scaffale che mi nascondeva dall'inopportuna vista della fola nella sala d'attesa, attendevo la risposta di Itai.
    Sorseggiavo un bicchiere d'acqua con tre bei cubetti di ghiaccio, gentilmente offerto da un'altra delle segretarie addette all'accoglienza e allo smistamento delle persone. Essere scambiato per un salvatore della patria aveva, dopotutto, i suoi vantaggi. Tranne che per l'irritata signorina che era andata a chiedere udienza per me al Mizukage, tutte le altre si erano dimostrate gentilissime e pronte ad offrirmi ogni tipo di comfort per allietare la mia attesa. Decisi di non abusarne troppo, soprattutto per non incorrere nel rischio che, una volta scoperta la mia messa in scena, avrebbero potuto scagliare su di mie la loro frustrazione di impiegate stressate e sottopagate del Villaggio. Alla richiesta di un bicchiere d'acqua fresco, però, non ero stato in grado di dire di no. Quel semplice gesto aveva trasformata la lunga attesa in un momento di ristoro.
    Dopo poco più di 5 minuti, la grande porta si riaprì nuovamente, rivelando la signorina far ritorno dalla sua mansione. Restai appoggiato con la schiena allo scaffale, attendendo che la signorina arrivasse da me. A quanto pare, avrei avuto il mio colloquio, ma l'impiegata non era stata del tutto esplicita con me. « Immagino che dopo il suo "altrimenti" sia in verità prevista una minaccia, neanche troppo velata o presunta, nei miei confronti da parte del Mizukage, alimentato anche da una sua possibile, per non dire certa, lamentela nei miei confronti. Le chiedo scusa, signorina... » Le sorrisi come meglio non potevo. « Non volevo abusare della sua gentilezza e dell'accoglienza delle sue colleghe, solo che sono veramente di ritorno da un lungo viaggio, e quella fila era troppo lunga. Mi capisce, non è vero? Per farmi perdonare la potrei invitare a bere qualcosa quando finisce il turno magari! Che ne dice? » Non ci speravo un granché, ma non potevo certo permettere che il mio bel nome fosse macchiato da una tale sciocchezza, quindi cercai di recuperare qualche punto. Sollevai le spalle dallo scaffale. « Allora vado da lì? » Indicai il solito portone infondo alla sala. « Ultimo piano, immagino, giusto? » Se la risposta fosse stata positiva mi sarei diretto verso il portone, superandolo.
    Entrai in una piccolissima stanza dove una doppia rampa di scale, presumibilmente speculari, incominciavano a salire circolarmente lungo il diametro dell'Amministrazione stessa. Probabilmente quelle scale erano utilizzate esclusivamente dagli impiegati dell'amministrazione. ~ Ma un'ascensore no, eh? ~ A quanto pare, le fatiche erano tutt'altro che terminate. Sbuffai, a metà tra l'intristito e lo scocciato, quindi incominciai la scalata, che si rivelò molto più pesante del previsto.
    Nove piani. Nove altissimi piani mi separavano dal termine della missione; oltre a una chiacchierata con il Kage, ovviamente. La pendenza delle scale non era esagerata, ma ciò rendeva il tutto ancor più pesante perché allungava il percorso da compiere per raggiungere ogni piano. Unica nota positiva era che, ad intervalli regolari, si aprivano delle finestre che permettevano una visione, al termine del percorso da un piano all'altro, di tutta Kiri. Un'ascensore in vetro avrebbe sortito lo stesso effetto. Aggiunsi quella modifica tra le cose da fare una volta che avrei raggiunto una posizione di privilegio nella scala gerarchica del Villaggio.
    Alla fine, dopo abbondanti 5 minuti, raggiunsi il nono, ed ultimo, piano. Le scale speculari portavano, alla fine, alla stessa destinazione: un atrio ben illuminato con un solo e grande portone in legno ben curato. Sopra di esso, lo stemma del Villaggio, mentre, al suo lato, una targa placata oro con inciso il nome dell'attuale Kage di Kiri: Itai Nara. Mi avvicinai al portone e bussai tre vigorose volte con il pugno destro. ~ Meh... Tanto già sa chi sono e mi starà aspettando... ~ E spalancai la porta, facendo ingresso nell'ufficio di Itai, comodamente seduto dietro una scrivania ad ammirare il Villaggio. Richiusi il pesante portone dietro di me quindi, dopo un rapido inchino, feci qualche passo in avanti. « Mizukage-sama, Akira Hozuki. Ho bisogno di parlarLe. Ho ottime notizie. » Sperai che anche lui, da lì a pochi minuti, avrebbe concordato con me.

     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar

    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

    Group
    S. Mod
    Posts
    29,631
    Reputation
    +1,307

    Status
    Anonymous

    L'Artista



    Ero curioso di sapere cosa avesse da dire Akira. Certamente il Genin si era dimostrato intraprendente e più volte avevo pensato di dargli un incarico di maggior responsabilità nel villaggio, adatto alla sua ancora scarsa esperienza ma in quel momento fondamentale.
    Il mio sguardo andò verso ovest dove potevo vedere uno scorcio delle mura e dei cancelli di Kiri, aperti. Quella sensazione di vulnerabilità che quella situazione continuava a donarmi mi inquietava e forse Akira poteva essere la persona giusta se avesse voluto essere la persona giusta a quell'incarico estremamente noioso eppure importante. Vitale.
    Io stesso avevo iniziato da lì. Ore ed ore a fissare il nulla. Sentii bussare ed il suono interruppe i miei pensieri.
    Vieni avanti. Dissi.
    Akira entrò e mi disse di avere ottime notizie. Aggrottai le sopracciglia e cercai di richiamare alla memoria se per caso l'avessi mandato in qualche missione ultimamente, ma non ricordavo.
    Ottime dici? Incrociai le braccia al petto in maniera rilassata, muovendomi sulla sedia che iniziava a diventare troppo scomoda per quanto ci stavo seduto. Lo spero bene, mi hanno fatto promettere che se non fosse stato così avrei dovuto incollarti alle mura come spaventapasseri per un mese per la simpatica farsa giù. Ah, ma non lo dire in giro, anche io odiavo le file. Cambiai ancora una volta posizione sulla sedia. Avanti, mi hai incuriosito.
    Ed era assolutamente vero.
     
    .
  8.     Like  
     
    .
    Avatar

    It's just YOU against YOU

    Group
    Y Danone
    Posts
    3,786
    Reputation
    +278
    Location
    Roma

    Status
    Anonymous

    Il Premio per gli Affari

    Riguardo all'Artista


    Il mio ingresso, o le mie parole, sembrarono suscitare interesse in Itai. Le speranze della giovane impiegata di qualche ritorsione sembra allontanarsi.
    Entrato nel grande ufficio circolare, il Mizukage mi rivelò quel che avevo già abbondantemente immaginato: se le notizie non si fossero rivelate rivelanti, avrei passato un mese legato ad un palo sulle mura del Villaggio. « Suvvia! Era solo uno scherzo! E poi, chi meglio di Lei può capire quanta stanchezza c'è dopo un lungo viaggio... Comunque... » Avanzai, andandomi a sedere davanti al Mizukage stesso, dall'altra parte della scrivania. Se mi aveva invitato ad entrare, non vedevo il motivo di restare in piedi. Una volta a mio agio, ripresi il discorso. « Allora... Vediamo da dove iniziare per non farla troppo lunga... » Incrociai le braccia davanti a me. « Più di due settimane fa ero andato a trovare mio nonno, ad Aogashima, l'isola da cui proviene il clan di mia madre. Senza voler cadere in inutili romanticismi e sentimentalismi, ho promesso a mio nonno di riforgiare l'antica lama della mia casata e ho inseguito, letteralmente, per due settimane, voci riguardanti una donna misteriosa... » Il tono della mia voce si fece più serio, quasi a donare una certa solennità al discorso. « Una donna, che si diceva, in grado di forgiare artefatti incredibili. In poche parole, volevo sapere se era in grado di aiutarmi. Dopo un lungo viaggio tra Kusa e Taki, alla fine l'ho trovata... Lei non ha potuto aiutarmi, ma qui viene la parte migliore della storia. » Mi chinai in avanti sulla sedia. « Questa donna, Hyori Matsumoto, o, come preferisce lei, l'Artista, non è un fabbro... E' in grado di fare cose mai viste. E' in grado di infondere in armi poter ed abilità dei cadaveri che tratta! Mi ha mostrato un bastone in grado di creare del legno oppure un guanto da battaglia in grado di ingrandirsi! Questo era frutto di un suo lavoro con un Hozuki, comunque... » Deglutii, ancora spaventato dall'immagine di una mia possibile collaborazione lavorativa con l'Artista per creare quel guanto. « Sono riuscito a stringere una collaborazione, un accordo con questa Artista. Se gli portiamo dei cadaveri interessanti, lei è disposta a pagare profumatamente... Ma non è questa la parte migliore: è disposta a vendere a Kiri le sue armi. Certo, potrebbero esserci anche altri inconvenienti... » Decisi di non parlare per primo, avrei atteso una risposta del Mizukage per continuare a dire ciò a cui avevo pensato durante il viaggio di ritorno.
    « Allora... » Sorrisi. « Ho attirato la sua attenzione? »

     
    .
  9.     Like  
     
    .
    Avatar

    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

    Group
    S. Mod
    Posts
    29,631
    Reputation
    +1,307

    Status
    Anonymous

    L'Artista

    Pericoli



    Ascoltai quasi attonito quel racconto. Sulle prime non era un granché emozionante, era una cosa di famiglia ma alla fine quella notizia aveva le dimensioni di una bomba. E la cosa poteva assumere contorni più che inquietanti se sfruttata male.
    Ciò che difatti l'Hozuki aveva trovato era sì una fonta di potere per il villaggio, ma questa tale Artista stando a quanto mi aveva detto non aveva di certo l'intenzione di collaborare in esclusiva con Kiri. Il che la rendeva un pericolo per la stabilità Accademica stessa.
    Poco ma sicuro ce l'hai, Akira. Dissi serio in viso, con un tono che non aveva molto dell'entusiasmo che forse l'Hozuki aveva sperato di instillarmi. Ciò che hai detto è interessante ma due volte più pericoloso. Certo, sarebbe quasi splendido poter usare tali armi, ma poniamo una situazione ipotetica: un Nueknin di Konoha, con lo Sharingan. Lo uccidi, dai il cadavere a costei e lei crea un'arma splendida usando quelle pericolosissime arti. Metti il caso che Konoha lo venga a sapere, credi che la prenderebbe bene? Credi che prenderei bene se i segreti del nostro villaggio fossero tramutati in armi o venduti ad una donna le cui alleanze sono fumose o non esistono? È pericoloso Akira, così pericoloso che mi viene voglia di rinunciare a questa occasione e porre fine a questi commerci. Feci una pausa, guardando dritto l'Hozuki in faccia. A colpi di spada. Aggiunsi, puntualizzando la situazione.
    Tuttavia per quanto credessi nell'Alleanza accademica lasciare che Kiri si indebolisse troppo a discapito degli altri villaggi poteva porla in una situazione di netto svantaggio sul piano di trattative future. Bisognava sempre innovare e rafforzarsi, il punto focale degli equilibri mondiali stava nell'uso che si faceva di tali conoscenze.
    Tuttavia, solo gli stolti ricevono un'occasione e spaventati la distruggono piuttosto che farne l'uso corretto. Mi alzai e diedi le spalle ad AKira, guardando un attimo il villaggio attraverso le grandi finestre dell'ufficio.
    Ti è fatto divieto assoluto di parlarne con chiunque, Akira. Nessuno. Né il tuo migliore amico, né fratelli se ne hai, né amanti. Nessuno. Questo è un segreto del villaggio e solamente i ninja di grado superiore potranno conoscerne l'esito. Mi voltai a guardare nuovamente Akira, aspettando una sua conferma su quell'ordine.
    Visto che hai portato tu questa informazione e che hai conosciuto l'Artista, da ora in poi sarai tu ad occuparti delle relazioni con lei in nome del Villaggio. Ma ti è fatto divieto, come lo è fatto a tutti i ninja del Villaggio, di sfruttare questa informazione a fini personali. Kiri non si sozzerà le mani nella ricerca di cadaveri per guadagni personali o per armi straordinarie. Qualora avessimo cadaveri da utilizzare, deciderò io o i miei Consiglieri se usarli o meno. Potremo usare anche cadaveri di ninja Kiriani se necessario purché questi siano trasformati in armi e non venduti. Feci una breve pausa, poi proseguii. Sfrutteremo questa Artista, Akira. I cadaveri che le porteremo dovranno essere approvati e non voglio che le siano venduti, creeremo solo armi. In poche parole Akira, faremo affari con lei, ma nessun ninja di Kiri potrà farlo direttamente: ci metterà il cadavere che troverà, i soldi necessari ed avrà l'arma ma ci sarà sempre l'intermediazione e l'approvazione del Villaggio e sarai tu ad interfacciarti con lei.
    Mi risedetti ancora, pensando a ciò che avevo detto e fatto ancora una volta. Non potevo permettere che i ninja di Kiri fossero tentati dall'uccidere shinobi di villaggi alleati al solo scopo di ottenere facili guadagni. Questa era una terribile ma affascinante opportunità, ma che se sfruttata male poteva portare a conseguenze disastrose: nulla suscitava le ire dei villaggi quanto il furto delle loro conoscenze.
    So di sembrare stringente forse, ma il pericolo è enorme se non si sta attenti. Allora Akira, accetti di fare da intermediario?
     
    .
  10.     Like  
     
    .
    Avatar

    It's just YOU against YOU

    Group
    Y Danone
    Posts
    3,786
    Reputation
    +278
    Location
    Roma

    Status
    Anonymous

    Il Premio per gli Affari

    Intermediario


    La mia storia aveva attirato l'attenzione del Mizukage, insieme a molti dubbi e preoccupazioni.
    Non che mi fossi aspettato niente di diverso, d'altronde era il Kage di Kiri, però non fui per niente sorpreso del fatto che Itai comprese subito le eventuali complicazioni che quella storia avrebbe potuto prendere. Nessuno dei Villaggi ninja sarebbe stato contento di sapere le loro abilità segrete fossero portate in armi e consegnate ad un altro Villaggio e, allo stesso modo, non avevamo nessuna certezza che quella donna avesse trattato solo con noi. Annuii alle osservazioni del Kage. « E' proprio come dice Lei. Questa Artista non è affidabile, o meglio, non possiamo porci alcuna fiducia. Seppur abbia detto a me personalmente che avrebbe stretto una collaborazione con Kiri, non ha mai parlato di esclusività. Da quel poco che l'ho conosciuta, se si presentasse anche il nostro peggior nemico alla sua porta con un bel gruzzolo di ryo, questa non ci penserebbe due volte a vendergli i suoi artefatti. » Ma da quel punto ad arrivare a tagliare, letteralmente, quella collaborazione - e quella donna - ce ne passava un bel pò. Un pò di accortezza e saremmo stati in grado di assicurare per il Villaggio una buona fonte di potere. « Non mi sembra il caso di essere così drastici, orsù... » Dissi, quasi spaventato, ma solo del fatto di aver buttato al vento due settimane e più di peripezie. Per fortuna Itai rinsanì. Mi fece giurare di non farne parola con nessuno, indipendentemente dal grado di parentela, di amicizia o affettivo. Annuii, convinto delle sue parole, quindi mi alzai in piedi, raggiungendo Itai che nel frattempo aveva lasciato la sua comoda poltrona, e con fare autoritario mi rivolsi a lui. « Avevo già immaginato la sua richiesta e quindi mi sono prevenuto di venire fin qui immediatamente per conferire con lei proprio per questo motivo... Giuro di non farne parola con alcuno al mondo, finché non avrò ordine contrario. » Dopo un attimo di serietà, sorrisi, ritornando ad essere sciolto e seduto sulla sedia. Itai aggiunse, quindi, che sarei stato io, se avessi voluto, a fare da intermediario tra lui, e quindi Kiri, e l'Artista. Il pericolo era enorme: quanti ninja di Kiri avrebbero potuto tradire rivelando ad altri Villaggi quella informazione? Oppure quanti avidi assassini si sarebbero messi alla ricerca di cadaveri pur di ottenere una lauda ricompensa? Non si poteva rischiare, l'informazione sarebbe dovuta essere segreta a tutti i costi. Tutti i cadaveri sarebbero stati, eventualmente, messi a disposizione da Itai o i suoi consiglieri, e con il solo fine di ottenerne delle armi. Annuii ancora una volta. « Sono d'accordo Mizukage-sama, ed è per questo che accetto il ruolo. Conosco abbastanza bene questa donna, ormai, e anche se Lei avesse voluto... Beh, toglierla dal mercato, le assicurò che non sarebbe stato semplice. Certo, Lei è il Mizukage, però mi è sembrata una donna estremamente pericolosa, seppur il suo aspetto, per quanto austero, non lo dia a vedere. Inoltre è protetta da un energumeno, un vero omone tutti muscoli che lei chiama Orso. Insomma... Sono sicuro che saprebbero difendersi da eventuali malintenzionati, però è meglio non rischiare: l'avidità fa brutti scherzi. » Incrociai le braccia. « E per sua fortuna ha qui uno dei ninja più riservati, capaci e meno avidi di Kiri! I soldi non mi interessano un granché, e di sicuro non sono il tipo che andrebbe in giro a fare stragi per un pò di ryo, almeno questo lo dovrebbe aver capito... Però alle armi, e soprattutto alle spade, sono molto interessato... » Ridacchiai. « Quale miglior ruolo potrei mai richiedere? »

     
    .
  11.     Like  
     
    .
    Avatar

    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

    Group
    S. Mod
    Posts
    29,631
    Reputation
    +1,307

    Status
    Anonymous

    L'Artista

    Una nuova guardia



    Ironico come la punizione potesse diventare un premio. Lanciai un lungo sguardo verso Akira dopo la sua ultima frase, dunque lo invitai ad alzarsi dalla sedia. Mi avvicinai alla finestra che dava verso ovest e verso le mura di Kiri. Aperte e sguarnite, con chiunque potesse entrare. ià quando erano sorvegliate ebbero attacchi e lasciarono passare uomini di scarsa attendibilità. In quel momento più che mai serviva non continuare a lasciare le porte del villaggio aperte.
    Vedi le mura Akira? Non c'è nessuno. Nessuno che possa tenerle in riga, nessuno che possa sbarrare la strada quando necessario. Dissi, pensando a quando io avevo passato giorno e giorni lì, a cercare di essere la prima ed ultima linea di difesa del villaggio. Ci ho pensato molto ultimamente. Kiri deve tornare forte, ma non può farlo se le sue porte sono aperte a qualsiasi tipo di nemico Akira. Dunque lo guardai per un istante, saggiando la sua eventuale reazione a ciò che gli stavo per proporre.
    Sicuramente non l'avrebbe piaciuto. A nessuno piaceva. Ti sei comportato bene Akira. Anche ora, sei stato abbastanza sensibile alle necessità del Villaggio da ricordarti di passare qui piuttosto che tenere per te un'informazione che poteva fruttarti molto. Lo apprezzo enormemente, e per questo credo che tu sia pronto ad avere ruoli di maggior responsabilità qui nel villaggio. Se c'era potenziale, esso non andava sprecato. Protetto sì, ma responsabilizzato. Solo con l'effettivo lavoro cresceva l'affezione e solo con l'affezione cresceva la voglia di divenire più forti per proteggere. Gli scopi che muovevano una persona erano personali e incrollabili, ma ad essi si poteva sempre aggiungere la voglia di proteggere la patria.
    Non avrei temuto che Akira non fosse pronto. Non quando l'alternativa era il nulla: se Kiri questo offriva, questo avrei coltivato. E saremmo tornati grandi. Akira, ti nomino nuovo Guardiano di Kiri. Odierai questo compito, mi maledirai più e più volte, ma stare lì alle mura ti farà comprendere molte cose su Kiri e la sua protezione. Mi sentii un attimo nostalgico. Accetti?
    Non aggiunsi altro. Volevo saggiare la sua determinazione di far bene che troppo facilmente poteva confondersi con la voglia di apparire migliori. Per far bene si doveva accettare anche qualcosa che si odiava ma che non era meno importante.
     
    .
  12.     Like  
     
    .
    Avatar

    It's just YOU against YOU

    Group
    Y Danone
    Posts
    3,786
    Reputation
    +278
    Location
    Roma

    Status
    Anonymous

    Il Premio per gli Affari

    Fregatura


    Non potevo crederci, eppure l'aveva appena fatto. Mi aveva fregato.
    Non poco, tra l'altro, e con una certa classe, dovevo ammetterlo. Rimasi seduto, sbigottito e con gli occhi sbarrati. Tutti i muscoli del mio corpo erano tesi, irrigiditi, sorpresi quanto me. Leggere insinuazioni, dapprima, sguardi ambigui, poi, ma capii quasi subito dove stava per arrivare. Alle sue parole seguirono timori ed incertezze sulla reale forza e sicurezza del villaggio, ed infine arrivarono anche qualche complimenti... ~ Ora lo dice, ora lo dice... ~ Infatti, lo disse. Mi aveva nominato guardiano delle mura. E non era un sogno.
    Al più, era un incubo.
    Mi affossai nella sedia, testa china sul mio palmo destro. Di tutte le ricompense che avrebbe potuto darmi, questa era la peggiore. Io relegato, per non si sa quanto tempo, su delle mura. Io, la mia testardaggine, il mio spirito... Eravamo stati tutti confinati a tempo indeterminato. « Accettare... » Bisbigliai appena. « Veramente dovrei accettare? O meglio, posso rifiutare? » RIalzai la testa, e guardai, come Itai, verso le grandi mura. « Questa è la peggiore delle punizioni per me, altro che premio! » Mi alzai di scatto dalla sedia, incominciando a compiere cerchi concentrici con i miei passi, in modo frenetico e ansioso, quasi folle. « Ma veramente non c'è nessun altro? Un chunin, un genin esperto, uno spaventapasseri? Proprio io sono meritevole di questo compito? » Sbuffai vistosamente. « Per me equivale a gettarmi in prigione, questo ruolo, sappilo! » Le mie buone maniere erano terminate. Il tono non era sicuramente minaccioso o oltremodo irrispettoso, ma leggermente scocciato e rassegnato. Come quello di un imputato ormai dichiarato colpevole. « Sarai in grosso debito verso di me, Itai! Io vengo qui con una notizia sensazionale, e tu, tu... Mi getti sulle mura! » Fermai la mia frenetica camminata, direzione Mizukage e le mura. « Promettimi, che appena ci sarà qualcuno che sarà in grado di sostituirmi, mi cambierai incarico! Io sono un animo libero, un avventuriero, non posso restare circoscritto per troppo tempo sulle mura... Ne vale la mia salute mentale. » Ormai ero arrivato quasi a supplicare. « Allora, Mizukage, me lo puoi promettere? Anche se non è vero, ma ho bisogno di sentirmelo dire. Dimmi che quello che sto facendo è solo per il bene di Kiri. »
    Le menzogne, in quei momenti, d'altronde, potevano essere dette a fin di bene. Se il bene è quello comune, ancor di più.

     
    .
  13.     Like  
     
    .
    Avatar

    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

    Group
    S. Mod
    Posts
    29,631
    Reputation
    +1,307

    Status
    Anonymous

    L'Artista

    L'Inizio



    Cercai di trattenere una risatina, ma la reazione di Akira aveva quel non-so-che di comico del tutto atteso che rende la situazione ancora più esilarante. Con un certo sforzo mi diedi un contegno e fermai Akira, posandogli una mano sulla spalla. Le sue preoccupazioni erano del tutto infondante del resto.
    Non ti sto mica chiedendo di andarci a vivere sulle mura. Certo, avrai i tuoi obblighi, ma faremo in modo di non lasciarti solo per troppo tempo. Dunque mi feci più serio, abbandonando l'ilarità che quella simpatica scenetta mi aveva scatenato. Se avevo scelto Akira c'era un motivo del resto.
    Akira, Kiri ha bisogno di affidarsi alle nuove generazioni di ninja emergenti. Quello delle mura è solo il primo passo per te: quando sarai uno shinobi migliore ti darò un nuovo incarico di maggior responsabilità, ma solo se te lo meriterai. Per cui, non rilassarti troppo. La minaccia di rimanere bloccato a vita a fare la guardia alla nebbia poteva essere la miglior motivazione per chiunque. Era forse un caso che i miei anni di guardia erano corrisposti al maggior sviluppo delle mie capacità quale shinobi? Probabilmente sì, ma ripensando alla noia di alcuni giorni ci credevo a stento.
    Mi voltai ancora una volta a guardare le mura, in lontananza. Nuovamente una lieve nostalgia mi colse-
    Io ho iniziato da lì, Akira.
    Non aggiunsi altro. Quella frase, pronunciata con tono un po' nostalgico, significava forse qualcosa o forse nulla. Certo però era la promessa che chiunque, impegnandosi, avrebbe potuto ottenere tutto. Ma solo se prima avesse capito cosa voleva dire avere sulle proprie spalle la prima linea di difesa di Kiri.


    Akira Hozuki ottiene il Ruolo di Guardiano.

    Le informazioni riguardo la localizzazione dell'Artista ottenute da akira potranno essere conosciute dai ninja di Kiri da Chunin in su. La diffusione di queste informazioni ad altri villaggi o ninja di grado inferiore sarà considerata reato e dunque punibile. Le informazioni riguardano solo la possibilità di creare armi da cadaveri approvati e che non creano dissapori all'interno dell'Accademia pagando un bel po' di soldi. Non si dice dove e chi li fa.

    Per i Kiriani che vogliono fare affari con l'artista, dovranno rivolgersi in AMministrazione. Per i Kiriani è fatto divieto di contattarla direttamente qualora dovessero scoprirne la posizione.
     
    .
  14.     Like  
     
    .
    Avatar

    It's just YOU against YOU

    Group
    Y Danone
    Posts
    3,786
    Reputation
    +278
    Location
    Roma

    Status
    Anonymous

    Il Premio per gli Affari

    Non è la Fine


    La mia seria - per una volta - reazione non provocò altro che un'impercettibile, per quanto Itai cercò di non darlo a vedere, accenno di ilarità. Non proprio quello che pensavo.
    Ero abbattuto e sconsolato, ed il Mizukage cercò di tirarmi su di morale, riprendendo il controllo sull'espressione del suo volto. Mi poggiò una mano sulla spalla, quindi ribadì come Kiri avrebbe dovuto risorgere con le forze delle nuove leve, della nuova generazione di shinobi, tra cui, a quel punto, capii di fare parte a pieno diritto. Ninja come me o come Meika Akuma avrebbero dovuto risollevare le sorti del Villaggio, e da quella responsabilità derivavano molti sacrifici. Il mio era solo il primo di una lunga lista. Annuii, con piena coscienza di me e con un autocontrollo ritrovato, alle parole del Mizukage: tutto quello non mi piaceva, ma per Kiri avrei fatto questo ed altro.
    Non era la fine, ma solo l'inizio. Raramente questi erano luminosi, spesso si doveva passare nell'oscurità più cupa prima di tornare a riveder le stelle.
    Le ultime parole di Itai mi colsero, però, di sorpresa: anche lui era stato guardiano al suo tempo. Non capii subito perché mi disse quelle semplici parole, ma la mia mente spaziò tra molti pensieri diversi. Uno tra tutti prevalse, anche se non ebbi coraggio di pensarci per più di pochi istanti. Rialzai la testa chinata, quindi osservai le mura in lontananza. « Va bene. Allora io vado. Te lo dico però, eh... Farò fare qualche modifica alle mura. Sono così... Retrò... » Ovviamente parlavo prettamente da un punto di vista funzionalistico e difensivo, non avevo certo intenzioni di farle pitturare. « Qualsiasi cosa, adesso sai di preciso dove trovarmi. Mizukage-sama... » Piccolo inchino, nel mio classico stile. « Mi piacerebbe dire che è stato un piacere, ma mentirei, quindi mi limito ad un "arrivederci"! » Detto questo, sorrisi rivolto ad Itai, quindi mi incamminai verso l'uscita dell'ufficio. Una volta richiuso le porte dietro di me, chiusi gli occhi buttando fuori l'aria.
    Tra una e l'altra, ancora non mi ero riposato, e la stanchezza del viaggio, tutta d'un colpo, come un macigno, piovve su di me. Immaginai la mia amaca nel fresco del mio giardino nel quartiere Hozuki, quindi parlai da solo ad alta voce, con un sorriso sornione stampato in faccia, come se qualcuno avesse potuto vedermi. « Le mura potranno aspettare fino a domani mattina... »
    Ottimo inizio, non c'è che dire.


    Fine giocata.
     
    .
  15.     Like  
     
    .
    Avatar

    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

    Group
    S. Mod
    Posts
    29,631
    Reputation
    +1,307

    Status
    Anonymous

    Deception

    I - Prima vidi che era morto.



    Non potevo certo lasciare in sospeso la questione di Seinji per un solo giorno di più. La sua permanenza a Kiri però doveva essere breve ma dovevo capire molte cose. Innanzitutto, dovevo comprendere cosa poteva essere fatto per risvegliare Seinji. Da quando eravamo partiti da Iwa era rimasto incosciente ma vivo, impossibilitato a fare qualsiasi cosa che non fosse giacere inerme.
    Avevo tentato più volte di svegliarlo, ma non rispondeva minimamente agli stimoli esterni. Qualsiasi cosa gli fosse accaduta doveva averlo colpito all'improvviso. Dal basso delle mie scarse conoscenze mediche pensai che potesse trattarsi di una qualche malattia o di un veleno.
    Ma c'erano decine di motivi per cui - in un mondo come il nostro - qualcuno poteva svenire senza più riprendersi all'improvviso mentre parlava. Ero a conoscenza dell'esistenza dei sigilli che impedivano alla gente di parlarle. Che fosse una versione ben più pericolosa e potente di questa? Non ne avevo idea, ma prima di ogni altra cosa dovevo comprendere cosa affliggeva Seinji.
    Un medico poteva dirmelo, così diressi Yogan verso Kiri, cambiando i miei piani originari.
    Mentre sorvolavo il mare, a circa un'ora di distanza da Kiri, evocai Sojobo, avevo bisogno di qualcuno di rapido per parlare in mia vece. Itai? Cosa accade?
    Sojobo-san, ho ritrovato Seinji Akuma. Dissi indicando il corpo dell'Akuma disteso sulle scaglie di Yogan.
    L'hai steso? Scossi il capo in segno di diniego No, si è steso da solo... o qualcosa lo ha steso. Non lo so, ma non ho fatto nulla. Lo sto portando a Kiri. Ascolta, ricordi che la missione concordata con Raizen Ikigami è saltata perché Seinji era scomparso da Ame? Bene, vorrei che tu andasse a Konoha e che glie lo riferissi. Non fermarti ad arguire alle mura questa volta, va dritto da lui e bussagli alla finestra dell'ufficio, meglio se in forma animale. Vorrei che nessuno sappia che Seinji è a Kiri. Sojobo annuì alla mia richiesta.
    Devo dire qualcosa in particolare?
    No, Sojobo-san. Accennagli al fatto che Seinji Akuma è a Kiri, non accennare alle condizioni. Digli che intendo interrogarlo prima... guardai il corpo dell'Akuma ... e giustiziarlo poi.
    Mi guardò, incuriosito, come se avesse notato un lampo nel mio sguardo. Va, Sojobo, preferisco non rivelarti tutti ora.
    Sojobo poteva comprendere perché volevo vedere Seinji appeso ad una corda, ma uccidere un uomo che sembrava morto non era praticamente inutile? Tuttavia comprese che dovevo avere un qualche piano e spalancò le ali, volando verso Konoha rapido come il vento.


    Sorvolai Kiri e discesi sull'Amministrazione, Yogan si trasformò nella ragazzina coi capelli rossi che era la sua forma umana. Caricai Seinji in spalla ed entrammo dalla porta sul tetto e da lì al mio ufficio all'ultimo piano. Era piena notte e non c'era nessuno nell'edificio ed io avevo tutte le chiavi per entrare senza detsare sospetti. Liberai la scrivania e ci posai sopra il corpo di Seinji, dunque evocai Qan.
    Yo boss! Hai evocato anche il vecchio, hai bisogno anche di me?
    Sì Qan risposi Va da Meika Akuma, ti scrivo l'indirizzo. Dille di presentarsi immediatamente in Amministrazione, il Mizukage ha bisogno di lei. Immediatamente, buttala già dal letto e trascinala qui in pigiama se necessario.
    Ooooook!

    Triste a dirsi ma l'Akuma era l'unico medico di Kiri. Non sapevo se poteva curare Seinji, ma almeno poteva ragguagliarmi sulle sue condizioni di salute.
     
    .
275 replies since 12/4/2010, 10:32   7399 views
  Share  
.