Amministrazione di Kiri

[Amministrativo]

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  1. -Max
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Jukyu stava diventando incredibilmente brava. La scoperta della sua capacità di combattimento - superato lo shock iniziale - aveva avuto due effetti su quel altrimenti tranquillo (quasi monotono) ambiente famigliare. Il primo, che era diventata molto più indipendente rispetto alla sua età. Certo, era anche amentata la magnitudo dei guai che era in grado di combinare, ma con Natsuhiko che aveva poche settimane di vita questo mi consentiva di portarla con me e tenerla lontana il più possibile da Ayame che, quando il bambino non dormiva, voleva solo star tranquilla. Giustamente. Inoltre passava molto più tempo con me rispetto a prima ed io dedicavo buona parte del mio tempo libero ad allenarla nelle più svariate arti ninja. Ed anche in quel momento, in ufficio, lei si allenava. Avevo piazzato un bersaglio di legno quadrato da una parte dell'ufficio, avevo dato una deicna di Shuriken alla bambina e le avevo detto "ecco, adesso colpisci il bersaglio".
    Lei ne era stata entusiasta e dovevo ammettere che il rumore degli Shuriken che colpivano il legno non mi disturbava durante il lavoro burocratico. Certo, il muro dietro il bersaglio stava subendo le conseguenze della fame di apprendimento di Jukyu, ma sarebbe rimasto intatto.
    Papà! Ci son riuscita! Esclamò allegra la bambina fiera di essere riuscita finalmente a colpire il centro del bersaglio con il proiettile. Alzai lo sguardo dal rapporto che stavo leggendo e le sorrisi, annuendo non senza una certa dose di orgoglio.
    Com'era l'effetto? Le domandai. La bambina allora prese un altro Shuriken e caricò il tiro per farmi vedere. Aveva la lingua di fuori per la concentrazione ed un'espressione buffa sul viso. Mosse il braccio come una frusta e con uno scatto del polso impresse un movimento rotatorio allo shuriken che si spostò dapprima verso destra e dunque rientrò verso sinistra all'improvviso, conficcandosi poco sotto il primo.
    Molto bene, bravissima dissi, con approvazione.
    Questa mocciosetta finirà per prenderti a calci nel sedere entro un paio d'anni se continua così disse Yogan. La dragonessa era svogliatamente seduta sulla scrivania, osservando Jukyu che lanciava gli Shuriken, dandole consigli di tanto in tanto.
    Yogan, incollati la lingua al palato continuava ad arricchire il vocabolario di Jukyu di termini non proprio adatti ad una bambina di quasi sette anni.
    Oh che strazio che sei, ho detto "sedere" mica c... e mentre Jukyu se la rideva Yogan si interruppe. Aveva notato qualcosa fuori dalla finestra: un suo simile.
    Che c'è? dissi, mentre la dragonessa si avvicinava alla finestra.
    Toh, un altro marmocchio disse Yogan. Avevamo capito entrambi che doveva essere una delle evocazioni di Raizen. Era l'unico altro Shinobi che conoscessi legato ai draghi. Yogan aprì la finestra ed il draghetto entrò, rilasciando la nebbia per scherzo. Yogan non fu per niente impensierita, ma Jukyu saltò addosso al draghetto, atterrandogli in groppa per poi stringerlo tra le braccia.
    ...dai fai sparire questa nebbia protestò Yogan e quando accadde si ritrovò Kubomi con Jukyu addosso. Una scena alquanto comica, che strappò una risata ad entrambi.
    Certo che questo è evocativo rise Yogan, afferrando Jukyu per le ascelle tirandola giù da Kubomi.
    Non dovresti saltare addossi ai draghi dissi alla bambina, per poi alzarmi dalla sedia. Scommetto che ti manda Raizen.
    Quello alto che hai incontrato a Konoha?
    Sì.
    Non mi piace.
    Ce l'aveva ancora con lui per avermi portato via da quella festa.


    Presi il messaggio che portava con se e lo lessi rapidamente, enigmatico. C'era qualcuno che cantava i segreti del villaggio così facilmente? Uno Shinoi di Kiri? Se era vero dovevo prendere immediatamente provvedimenti.
    Oh, fantastico. Dissi con irritazione, prendendo poi la carta ninja. Analizzai il chakra. Lo analizzai bene, perché la sensazione che ebbi doveva essere suggestione. Non poteva essere giusta.
    Questo... dissi a bassa voce, mentre il mio viso veniva deformato da un'espressione a metà tra il furioso ed il sorpreso.


    È il chakra di Shiltar Kaguya mormorai più a me stesso che agli astanti.
    Eh? Disse Yogan, evidentemente sorpresa.
    Chi è questo qui? Devi partire, vero? Jukyu aveva aggirato la scrivania, tirandomi una manica. Il mio volto era duro, ma riuscii a trovare la forza per darle un bacio sulla fronte.
    Non lo so amore, ma ora torna a casa.
    Ma!
    Niente ma, torna a casa di corsa Jukyu. Yogan il mio tono era alquanto urgente. La bambina sbuffò e mani in tasca e piedi sbattuti iniziò a camminare verso l'uscita.
    Yogan, cerca Akira Hozuki e portalo qui, immediatamente. Dovrebbe essere al Villaggio in quel momento avevo bisogno del capo della Squadra Speciale. Doveva essere informato di un ex-Mizukage vivo che a quanto pare non sembrava essere così poco ansioso di raccontare tutti i segreti del suo Villaggio. Che fosse vivo mi sorprendeva, ma da quando eravamo divisi a Iwa non avevo più avuto suo notizie. Avevo dato per scontato che fosse morto.
    Che succede...?
    Shiltar Kaguya è vivo dissi, gelido. Ero furioso. Se era vivo, aveva tradito il Villaggio. Se aveva tradito il Villaggio c'era fuori un Nukenin tremendamente potente che non aveva avuto problemi a raccontare al primo ninja straniero di passaggio cose che non aveva avuto nemmeno la premura di lasciar scritte ad un suo eventuale successore.
    Va' dissi solamente in risposta al silenzio di Yogan, che voltandosi, uscì.
    Kubomi, aspetta qui ancora per un po', non è un problema, vero?

     
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