Amministrazione di Kiri

[Amministrativo]

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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Al draghetto sarebbe andata decisamente meglio se avesse taciuto. Sopratutto perché a rispondere non fui io, teoricamente più diplomatico e tranquillo, ma Yogan che fulminò Kubomi con lo sguardo. La temperatura - già estiva - nella stanza parve alzarsi sensibilmente. In maniera assai letterale. Yogan stava emanando calore furioso e sembrava essere pronta ad usare Kubomi come clava per testare la resistenza dei muri.
    Parli troppo per essere lungo quanto un mio dente commentò allora la dragonessa, balzando giù dalla scrivania, avvicinandosi al draghetto. Non poteva trasformarsi a patto di distruggere tutto, ma Kubomi avrebbe potuto percepire che un altro della sua specie, non grande ma forte almeno quanto Ou, stava rivolgendogli pensieri poco salubri.
    Forse hai scordato come sono andate veramente le cose, moccioso bé, dal punto di vista di Yogan probabilmente Kubomi lo era. Anche Yogan non era poi così adulta, ma lei era speciale. Persino tra i draghi.
    Lascialo perdere Yogan, Raizen ricorda come... ma Yogan mi ignorò ed alzò una mano con un gesto secco.
    Non accetto che qualcuno pensi di essere tanto più competente di te, sopratutto un drago mezza-calzetta espirò con così tanta furia che due fiammelle uscirono dalle narici umane della dragonessa, che tornò a rivolgersi a Kubomi.
    Itai sapeva di Diogene prima che Raizen glie lo rivelasse. L'ha scoperto da solo, grazie al quel brocco di Seinji Akuma che ha pensato bene di svenire nel sushi dopo averlo detto esclamò Yogan.
    Basta così Yogan dissi allora alla dragonessa. Un rivolo di sudore scese dalla mia fronte. Probabilmente Akira - che era un Hozuki - avrebbe accolto anche peggio quel cambio climatico. Dopo quelle mie parole però la temperatura calò ancora e la brezza marina che entrò dalla finestra aprta stemperò rapidamente il calore.
    Io e Raizen collaboriamo, Kubomi. Io sono venuto a sapere del Mikawa da me, Raizen che ha avuto la fortuna di sfruttare un errore di Diogene con il suo sottoposto, il resto. Stiamo facendo il bene dell'Accademia e dei nostri villaggi entrambi. Raizen mi ha dato qualche informazione in più, ma il corso delle mie azioni è stato modificato molto poco: Kiri era ormai allertata quando ho saputo tutto il resto. cercai di essere più paterno possibile col cucciolo di drago Per cui non ci sono crediti, o debiti. Non per questa storia almeno. Forse è Suna ad avere un debito con Konoha per la storia di Hoshi. Era bene che Kubomi lo comprendesse. Quantomeno per tacere in presenza di Kage stranieri. Se Raizen pensava quelle cose non lo sapevo, ma finché non me le avesse dette in faccia non ci avrei dato il minimo peso.
    E poi il Sushi glie lo avevo offerto. E lo aveva rifiutato.


    Tornai dunque a rivolgermi ad Akira. Nutro forti dubbi sul fatto che Hoshi sappia qualcosa di Shiltar. Dubito sospetti che siano la stessa persona, da quel che ricordo Hoshi non è in grado di leggere il chakra spiegai ad Akira Ma è meglio che lo sappia. Non ho idea di dove si possa nascondere, ma se ti dovessi imbattere in lui non devi combattere e su quel punto fui decisamente fermo.
    Akira non era pronto per affrontare Shiltar Kaguya. Poteva resistergli, ma sarebbe servito solo a metterlo in fuga.
    La sicurezza di Kiri viene prima di tutto, hai detto bene, ed io intendo parlare a questo... "Shiltar Kaguya". Se si deve arrivare allo scontro, io ho più possibilità di uscirne vivo che di te. Se dovessi trovarlo, voglio che tu gli dica che il Mizukage intende parlargli. Cerca di organizzare un'incontro in un punto neutro, cerca di farlo venire da solo. Ma io voglio parlargli. Voglio capire, se è Shiltar Kaguya, perché non è tornato a Kiri. Cosa è successo. Perché ha dato tutte quelle informazioni a gente non di Kiri. E magari gli frantumerò qualche osso per questo l'irritazione nella mia voce era chiara. Potevo anche accettare che qualche evento traumatico l'avessero spinto ad allontanarsi dal Villaggio e dalla sua posizione. Non potevo accettare che mentre si godeva l'aspettativa cantasse senza remore dei segreti di Kiri. Se aveva deciso di diventare un nemico del Villaggio ne avrebbe pagato le conseguenze. Ed io non ero più lo Shinobi di una volta. Ero più paziente, più ragionevole, ma anche tremendamente più forte di tempo.

     
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