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F e n i x.
Piccolo, come un dente
Kubomi sollevò gli occhi al cielo, l’ostentata noia di un bambino che imitava gli adulti nelle sue espressioni.
È quello il vantaggio, ci passo in mezzo ai tuoi denti.
Strizzò un occhio, era uno spettacolo vedere le piccole scaglie muoversi sotto la contrazione dei muscoli, era una forma di vita così differente da quella umana che persino un gesto come quello se osservato sufficientemente vicino lasciava a bocca aperta.
Probabilmente anche in mezzo a quelli del Mizukage e del sudaticcio tipo qui.
Indicò Akira con una zampetta, quasi liquidasse un insetto fastidioso.
E comunque se le tempistiche non mi ingannano sei più giovane tu…
Disse mentre sollevava una ad una le dita artigliate come se contasse a mente.
Si, si, penso proprio di si.
Ma il piccolo drago sembrava irremovibile nella sua visione, soltanto come i bambini sanno esserlo, dopotutto Raizen era la prima cosa che aveva visto al mondo.
Il talento di sfruttare, semmai.
Non fortuna.
Finì di ascoltare le discussioni tra i due e poi fece un rapido giro su se stesso, impaziente di parire.
Allora, si va?
Io sono pronto!
Nemmeno il tempo di dirlo che già era nuovamente fuori dalla finestra dopo aver armeggiato qualche secondo con la maniglia se questa fosse stata chiusa..
