Amministrazione di Kiri

A quanto pare la cosa era urgente, ma non così urgente.
Oh, certo. A me fai fare tardi ai pranzi organizzati da Meika. Esclamai, mentre Itai procedeva verso la finestra.
I cazziatoni tanto li prendo io, che ti frega a te. Mi alzai dalla sedia, salutandolo con un cenno del capo. "Chiamiamo Akira solo quando serve, e poi spariamo dalla finestra in volo con Yogan". Questo dovrebbe essere il tuo slogan delle prossime elezioni. Incominciai a dirigermi verso la porta. Io ti voterei.
Seguii il cenno di saluto del capo con quello della mano destra. Forse. Yogan, se torni prima vienimi a cercare, altrimenti parto da solo. Sono contento di avere la possibilità di rivedere Hoshi almeno, in mezzo a tutto il casino di questa storia! E mentre Yogan con Itai sparivano inghiottiti dall'orizzonte, le lunghe scale del palazzo dell'Amministrazione erano le uniche cose che mi separavano dall'ira di Meika per aver fatto ritardo ad un suo ennesimo invito.
Avrei atteso i tre giorni previsti e, visto il veloce ritorno di Itai e Yogan alla base, sarei partito con il fedele drago rosso alla volta di Suna, in cerca di un ex Mizukage creduto morto che amava spacciarsi per un monaco.
Dura la vita di uno shinobi.