Il MIZUKAGEecco dunque, non si poteva più rimandare, sapevo che prima o poi quel momento sarebbe giunto, l'avevo immaginato diverse volte da quando avevo rimesso piede a Kiri, consapevole che la scelta di tornare avrebbe comportato il confronto con i fantasmi del passato.
era come se tutti quei fantasmi, che per anni mi avevano tormentato, ora fossero tutti presenti in quella stanza.
lasciai che i presenti uscissero uno ad uno, quando anche l'ultimo ebbe abbandonato l'ufficio del Mizukage, tirai un sospiro. non l'avrei definito di sollievo, no, diciamo che non l'avrei proprio definito. osservai per qualche secondo il capo di Kiri, insicuro su come proseguire, sarei apparso titubante? non m'importava, perchè ero esattamente quello che trasparivo. per la prima volta, dopo tanto tempo, come qualcuno mi aveva insegnato negli ultimi mesi, ero finalmente me stesso.
non farlo non capirà... e tu sarai bandito da Kiri o peggio...
scacciai dalla mente la voce di Masamune, ripromettendomi che quella sarebbe stata una faccenda da risolvere al più presto se me ne fosse concessa l'occasione.
vediamo, da dove cominciamo?il discorso fu lungo e se l'uomo che gli era davanti non mi avesse interrotto, avrei continuato senza fermarmi. Gli raccontai di quando ero a Kiri, il primario, fedele al villaggio della nebbia e dedito alla protezione dei ninja che lì risiedevano. di quando Godsan,, il vecchio amministratore un giorno l'aveva convocato e l'aveva scelto, si era proprio accaduto ciò, scelto per essere complice della sua sparizione che in realtà non era mai avvenuta, del cambio di sesso dell'amministratore e cambio d'identità. dell'attacco dinamitardo alla vecchia amministrazione, erano stati i due a demolirla, assicurandosi ovviamente che nessuno fosse coinvolto, per poi ricostruirla, simbolo di una nuova era per kiri, una "Rinascita", doveva chiamarla utopia? noi all'epoca ci credevamo fortemente.
passai poi al discorso Senji, di come l'avessi preso sotto la mia protezione, poteva biasimarmi? certo che avrebbe potuto ma la famiglia per me era tutto in quel periodo, così narrai di come l'avessi aiutato a fuggire di prigione, dopo che Shiltar l'aveva mutilato e punito per aver tentato la fuga dal villaggio. Che quella mia azione sarebbe stata un errore? forse lo sapevo sin da allora, l'Akuma era un ragazzo problematico, dotato di una innata capacità magnetica ad attirare su di se ogni forma di guai che gli gravitasse attorno. gli narrai di come Shiltar fosse venuto a conoscenza della mia complicità nell'evasione di Senji e di come mi avesse punito, sottraendomi da ogni responsabilità diplomatica per Kiri. Non aveva compreso, che così facendo mi avrebbe distrutto, è così fu, persi ogni fiducia nel mio villaggio, abbandonai gli esperimenti segreti in laboratorio per l'acquisizione delle seconda tecnica segreta e lasciai tutto per esiliarmi a Genosha. gli narrai persino di come avessi perso il mio legame con i draghi neri del Sud, magari mi avrebbe potuto fornire una spiegazione, forse loro avevano perso fiducia in me, perchè allora udivo la voce di Masamune, drago leggendario del sud e capo del faro meridionale che mi accusava di averli abbandonati?
gli raccontai infine di come avevo deciso di ritornare, semplicemente perchè inconsapevolmente mi ritrovai pronto ad affrontare tutto questo, ad affrontare persino una punizione e se questo significava abbandonare il villaggio, beh questo almeno non sarebbe dipeso da una mia scelta era questa la cosa che mi aveva fatto più male in tutti questi anni.
ecco, questo è davvero tutto.avevo deciso di fidarmi, così come in quell'ultimo periodo mi aveva insegnato Sho, avevo finalmente ripreso ad avere un senso, per me stesso e per gli altri. se le cose sarebbero dovute andare diversamente, io sarei stato pronto ad affrontare qualsiasi cosa ADESSO.
