Fantasmi

Atto VI
Proposte d'azione †

La calma serafica e la pacatezza di Sho mi erano ostili. Ero convinto che se l'argomento non fosse stato tanto delicato e per me fonte di disprezzo, rabbia e passione, avrei sicuramente perso il controllo molto presto. Keiji rimaneva nascosto sono chili di pece, tormento ed odio, soggiogato dai rimorsi e dai rimpianti di ciò che aveva per sempre perso quel giorno a Kiri durante l'assalto dei Canthiani. Ma come si sarebbe comportato in una situazione di maggiore calma? Cosa sarebbe accaduto in missione, in quei momenti d'intimo contatto, di maggiore rilassatezza? Era ancora presto per saperlo. Se volevo mantenere il controllo su quel mio corpo e sulla mia mente era certo che dovessi divenire più forte. A qualsiasi costo. Però ti supplico, padre, non lasciare che l'odio offuschi il tuo giudizio. Non potei non rispondere sentendo quelle parole. Non è il mio giudizio che devi temere diventi poco accorto. Non sono stato io ad indicare altri nemici anziché Cantha. Commentai a chiosa di quel discorso.
Quando chiesi se avesse già contattato qualcuno la sua risposta non fu affatto bene. Mi rattristii nel sentire di non essere esattamente tra i primi. Un gigante ossessionato dalla Vendetta, dici? Conoscevo una sola persona con quelle caratteristiche ma Ru Wai, per quanto ne sapessi, non era certo il suo nome. Non era la prima volta, però, che venivo a sapere che colui che avevo in mente, lo Shogenin del Deserto, il Fabbro che aveva plasmato le mie sembianze, si nascondeva sotto molti pseudonimi. Non sono sicuro di chi tu sia parlando ma credo di saperlo. Glissai sulla presenza di Raizen. Era qualcosa di cui non potevo privarlo, pur volendolo. Conosco benissimo gli altri due ninja, Akira in particolare. Sono contento che tu abbia trovato così tanti alleati nella Nebbia. Ho qualche altro nome da presentarti, se sarà necessario e quando sarà il momento. Quando si parlò di Suna immediatamente il mio pensiero andò al Bambino Prodigio e al Rosso. Entrambe persone con cui, per un motivo o per l'altro, ero legato. Avrei molto piacere nel ritornare a Suna, se me lo concedi. Credo che almeno uno tra Hohenheim Kakita, il Kazekage, e Hoshikuzu Chikuma si unirà più che volentieri a questa impresa. Conosco anche un altro ninja piuttosto abile di que paese, la cui abilità oculare è estremamente potente: Daishin Iga. Non conosco però la sua propensione e disponibilità. Feci poi una breve pausa su Oto. Ad Oto ho pochi punti di riferimento. Il Kokage, su tutti. Ancora sorridevo al pensiero di come si era conclusa la riunione nel Ferro e di quanto piacevole fu l'incontro durante lo scontro tra il Tokugawa e la jinchuuriki del due code. Febh è forse il ninja più potente che conosca ma riuscire ad avere la sua attenzione è ... difficile. Posso provarci, se vuoi. Oto è per me una visita molto gradita. Avrei dunque accettato qualsiasi incarico mio figlio mi avesse richiesto di compiere, principalmente perché rincontrare uno chiunque tra quelle persone mi avrebbe fatto estremo piacere - oltre che tornarmi estremamente comodo. Come mai non mi hai nominato tuo fratello, Oda? Immagino che anche lui parteciperà. Avrei chiesto, ingenuamente. E se posso consigliarti un ninja di Konoha per quest'impresa, forse non ancora del giusto grado ma indubbiamente promettente, ti suggerirei Yato Senju.
Qualsiasi che fosse stata la sua risposta, mi sarei avvicinato e gli avrei porto la mano, la destra. Ti auguro un felice viaggio di ritorno, Sho. Stammi bene. Le porte di Kiri per te sono sempre aperte.

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