Amministrazione di Kiri[Amministrativo]

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  1. Kaystar
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    Gli Abiti della Nebbia


    Il Rituale Del Sangue



    La grande sala era ormai piena di ninja kiriani, tutti quelli che avevo già conosciuto più la nuova arrivata, avevo già capito che il discorso degli accadimenti di Azumaido si sarebbero protratti in un altro momento. Tutto ciò però mi infastidiva, nella mia mente era troppo importante capirci qualcosa in più.. Stavo per prendere parola per finalmente fare le mie richieste quando la voce del Mizukage ruppe il silenzio, poco prima della mia. Mi zittii subito, quasi inconsciamente, la sua voce mi provocava una sensazione di inferiorità, mi sentivo schiacciare solo udendolo. Il suo discorso iniziò con delle parole di monito, dovevamo diventare qualcosa di più, diventare i migliori..fosse così facile, forse il Mizukage non si ricordava degli avvenimenti al villaggio, quando febh si era presentato senza preavviso, migliori anche di un ninja come lui? Impossibile.. o almeno non al momento. Comunque non mi soffermai molto su quei pensieri. Continuavo imperterrito a battere le dita sul mio polpaccio, come in preda ad un tic nervoso in piena regola che sembrava non volersi fermare. Il discorso si spostò sulla situazione tra Kiri e Oto, una situazione che sembrava rosea ma che fece venire a galla alcuni dei progetti del Mizukage stesso. Si sentiva un forte astio verso l'accademia nelle sue parole che volesse smantellarla in qualche modo insieme ad Oto? Un compito difficile se non impossibile ma che iniziò a togliere quelle brutte sensazioni dal mio corpo. La frase che più mi colpì di più fu proprio: "La pace è una menzogna. C'è solo la passione" Cosa intendeva? è vero che la pace è difficile da raggiungere e ancora molto lontana anche sotto l'organizzazione accademica ma sicuramente non è una menzogna. Iniziai a pensare a quelle parole sempre più intensamente..Cos'è la pace? e cosa la rende tanto speciale e necessaria? ma soprattutto..raggiungere la pace tramite la guerra è davvero giusto? o ci porterebbe semplicemente in un circolo vizioso che non farà altro che scatenare nuovamente altre guerre? Se fosse proprio la pace il problema? il cercare con così tanta convinzione quel barlume di speranza in una parola che ormai sembrava aver perso il suo vero significato..Portare felicità, tranquillità e benessere. Forse questo mondo era creato apposta proprio per essere governato semplicemente da dolore, sofferenza e futilità e in tutto questo non c'era spazio per quella che noi chiamiamo pace. Potrebbe davvero esistere un mondo di soli vincitori? un mondo di sola pace? un mondo di solo amore?

    Quando il Kage finì il discorso ci chiese di ferirci per lui e lasciare cadere il nostro sangue a terra. Quasi senza pensarci smisi di picchiettare la gamba e guardai il palmo della mia mano destra da cui, pochi attimi dopo, iniziò a fuoriuscire un piccolo ricevitore appuntito. Con un gesto veloce della mano feci in modo di recuperarlo a mezz'aria per poi andare direttamente a ferire il palmo della mano opposta. Il sangue iniziò a colare, goccia dopo goccia, sul pavimento dove il rituale era cominciato. Davanti ad ognuno di noi si generò un piccolo altare con sopra una spada dalle forme invidiabili e dalle decorazioni eccelse. Un dono degno di un Daymio a dei semplici genin? Cos'erano quelle spade? ma ancor più importante era il fatto che solo cinque dei ninja ne avevano davanti una ad una occhiata più approfondita. Davanti a me, sull'altare, era presente semplicemente un rotolo mentre il luogo dove doveva essere posizionata la lama era vuoto. Guardai con attenzione e notai anche un piccolo sigillo proprio in mezzo agli altri due oggetti. Cos'era tutto questo?

    Fudoh sembrò reagire per primo iniziando subito un discorso impegnato e esponendo le sue perplessità su ciò che aveva appena detto il Kage. Non sembrava essere d'accordo con lui, anzi.. ad un primo ascolto sembravano proprio su due strade differenti quasi al cento per cento. Sapete.. mi sentivo molto confuso, tutti quei discorsi mi stavano continuamente mettendo in testa una miriade di domande a cui non riuscivo a trovare una risposta. Parlavano di giustizia.. alleanza.. ma sapevano davvero di cosa si trattava? I miei pensieri tornarono a poco prima fino a che non presi il coraggio di intervenire. Non ho ancora molta esperienza ma dirò la mia. Senza farmi scrupoli di nessun tipo. feci una piccola pausa di riflessione. Alleanze, giustizia, doversi difendere dagli attacchi di altre organizzazioni o villaggi.. è tutto sbagliato. E' proprio il mondo ad essere sbagliato. Un mondo in cui i bambini vengono rapiti dalle proprie madri, un mondo dove, cercando di instaurare una pace, facciamo nascere nuove guerre, un mondo dove la ricerca del potere è così importante.. Questo è un mondo marcio. fino all'osso.. nuovamente mi fermai per riprendere fiato. Io credo che Kiri possa creare ciò che gli altri non vedono. un mondo di soli vittoriosi. Un mondo di sola pace. Un mondo di solo amore. un mondo perfetto sotto un'unica bandiera riportante il simbolo della nebbia. Mi fermai a quel punto. Ero sicuro di aver detto ciò che davvero pensavo? cosa avrebbe pensato il Kage delle mie parole? in me si sarebbe potuto vedere un piccolo sentore di indecisione che venne spazzato via dall'immagine del viso di Kimiko. In un mondo del genere lei sarebbe stata ancora al mio fianco..

     
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