Sul dorso di Yogan, che sfrecciava rapidamente tra le nuvole alte nel cielo, non si impiegò che poco più di una dozzina di ore a far ritorno alla Nebbia.
La fortuna volle che, partendo con il calar del sole, passai praticamente tutto il viaggio a dormire beatamente.
Erano diventate tante, forse troppe, le volte in cui avevo viaggiato da solo in groppa a Yogan, il che mi aveva fatto abituare alle sue dure scaglie scarlatte e al suo modo di sfrecciare nell'aria.
La nebbia di Kiri fece capolinea sull'orizzonte proprio mentre mi svegliavo. Wow... Già arrivati... Esclamai debolmente, tra uno sbadiglio e l'altro. Meglio di una compagnia low-cost. Andiamo direttamente dal biondino. Lo sai com'è anziano e ansioso, se non ci vede arrivare in giornata gli si chiude lo stomaco. Dichiarai alla dragonessa, mentre allungavo le braccia verso l'alto, sgranchendomi muscoli e ossa. E poi, effettivamente, abbiamo un bel po' di cose di cui parlare. Continuai, parlando più tra me e me, ripensando alle molteplici rivelazioni del giorno precedente.
Come in una combinazione astrale, ero riuscito a capitare a Suna nel momento migliore possibile.
Avevo incontrato l'amministratore di Oto, Hoshikuzo e anche Zong Wu o quel che era, colui che si credeva essere Shiltar Kaguya; avevo recuperato la Rombosogliola, avevo scoperto l'esistenza della setta di Hayate, che il suo cuore era nascosto da qualche parte a Kiri e che, nel Paese dell'Acqua, era tenuta da qualche parte un'arma originaria di Iwa di distruzione di massa.
Mica poco per qualche ora fuori dalle mura.
Ecco perché non mi piaceva muovermi. Appena lo facevo combinavo guai. O li attiravo a me, ancora dovevo capirlo.

Yogan sorvolò le alte mura di pietra, diretta verso il centro del villaggio, al suo palazzo più alto: l'amministrazione. Al piano superiore, la finestra dell'ufficio di Itai era già aperta. Ok, entriamo da lì. Diedi un paio di pacche al dorso del drago, mentre questa già incominciava la trasformazione a pochi metri dall'uscio della finestra. Con un tempismo perfetto, e un piccolo balzo, Yogan si sedette sul piccolo balconcino ed io arrivai, piegato sulle ginocchia, e con il mio solito sorriso sornione e un occhiolino stampato in volto, nell'ufficio di Itai. Ciao capo. Mi sono comprato un souvenir nel deserto... Vediamo se lo riconosci! Esclamai, sfilandomi dalla schiena la Rombosogliola, appoggiandolo con la punta a terra e abbracciandola con il braccio sinistro. Che ne dici? Carina? Ridacchiai, per poi alzarmi e andarmi a mettere comodo su una delle due sedie di fronte alla scrivania di Itai. Non fare domande, fammi parlare, ho un sacco di cose da raccontare! Allora, con ordine... Tossii, schiarendomi la voce. Vediamo... Riassumendo al nocciolo. Sono arrivato a Suna insieme a Febh e ad una sua segretaria, entrambi stavamo cercando il Rosso quindi, accompagnati dal tizio triste e cieco ci siamo diretti verso la casa di Hoshikuzo. Lì, neanche a farlo apposta, ho trovato anche il Kaguya! Zong Wu o come si fa chiamare. Il nome non è che mi convince, a Tsuya si era dato un altro nome. Comunque... Hoshi aveva recuperato questa bellezza in una missione precedente... Ed io ho pensato bene di alleggerire le mie tasche di 10.000 ryo per rimborso e ringraziamento per questo regalino... Insomma, stiamo parlando pur sempre della Rombosogliola! Cosa non si fa per Kiri... Ovviamente con l'occasione ho parlato anche con il Kaguya... Ah, si, gli ho tirato anche una spadata in volto, ma in amicizia... Stavamo discutendo civilmente, d'altronde. Strani punti di vista. Il problema era che ero serissimo. Il tizio è strano. Molto strano. Lui afferma con convinzione di non essere Shiltar Kaguya, ed io, sinceramente, non ne ho la più pallida idea se dice la verità o meno. E neanche mi interessa. Quello che mi interessa di quell'uomo è che conosce un sacco di cose su Kiri e di Kiri. Ti spiego. Mi ha raccontato di un uomo, Hayate Tamasizu. Il conflitto tra i Tamasizu e i Kaguya. Di come questo Hayate sia scampato allo sterminio dei Tamasizu e di come ora sia al comando di una specie di setta che vuole renderlo immortale, sempre se non ci sia già arrivato ad essere immortale. Fino a qui, chi se ne frega. Il problema è che Hayate è senza cuore, non so se letteralmente o romanticamente parlando, e di fatto questo cuore è stato nascosto dal fu Shiltar proprio a Kiri, non so bene dove. Ne sai qualcosa? Guardai Itai prima di continuare. Oltre a questo, penso di aver scoperto l'obiettivo del Kaguya. Lui dice sia quello di vendicarsi di Hayate per la ritorsione che avevano subito i Kaguya per colpa dei Tamasizu, ma a me non torna. E' stato troppo contraddittorio nei suoi discorsi... Non sono un genio del sotterfugio, ma è stato proprio palese... Lui ha reagito in un particolare modo solo al sentir pronunciare un nome... Kazuhiro Kuei. Un uomo-pipistrello che ho incontrato qualche tempo fa durante la mia disavventura ad Azumaido insieme a Keiji. Un ninja di altissimo livello, ma anche un gran infame. Non so che legami abbia con questo, ma sono quasi certo che il suo vero obiettivo sia lui e non Hayate. Comunque gli ho fatto credere di aver creduto alla sua storia, lui crede che io pensi che lui stia cercando Hayate e la sua simpatica cricca. Quel nome ti dice qualcosa? Mai sentito parlare di questo Kazuhiro? Provai a domandare.
Ah... So che non dovevo agire di iniziativa, ma ormai ero in ballo, non potevo tirarmi indietro... Mi grattai la testa. Il prossimo primo settembre, tra un anno esatto, ho già fissato un incontro con il Kaguya. Abbiamo un accordo per... Beh, per... Calma Akira, trova un modo per non far preoccupare Itai.
Deve sembrare che hai tutto sotto controllo.
Sai mica qualcosa di un'arma di Iwa di distruzione di massa nascosto nel Paese dell'Acqua?
Questo era il modo giusto, non c'è che dire.

_{Cronache di Armi e Cuori}

_I

Quando Yogan ed Akira entrarono nell'ufficio la dragonessa si gettò seduta nella poltrona che era praticamente solo suo, sbadigliando rumorosamente, oramai esausta.
Ed i due portavano decisamente succose novità. Avevo dato un incarico semplice ad Akira ma il ragazzo aveva voluto strafare e recuperare la Rombosogliola mi impressionò positivamente, per quanto l'unico sforzo che avesse fatto era stato sganciare un po' di soldi da coloro che l'avevano ritrovata.
Ascoltai il racconto con calma, rilassandomi contro la sedia del mio ufficio. Alla fine rimasi in silenzio per alcuni istante, con un'espressione pensierosa in volto. Gli spunti di riflessione erano numerosi.
Beh, ti avevo detto di non combatterci sopratutto per la tua incolumità. Se fosse stato Shiltar Kaguya non sarebbe stato un avversario da prendere troppo alla leggera. Se gli hai rifilato una spada nei denti e sei qui per raccontarlo va bene per me. Non avevo di certo intenzione di lasciarmi spaventare dal fatto che avrebbe potuto provocare un cadavere redivivo!
In ogni caso sì, conosco quel nome. Ma per spiegarti bene come sono andate le cose dovrei parlarti del Flagello. Sai quel Nukenin che andava sterminando villaggi qui e lì. Bene, un ninja di Oto mi confessò che lui era alla ricerca di un oggetto, un Cuore e che quell'oggetto si trovava nelle mani di niente popò di meno che Shiltar Kaguya. Una cosa che non credo sapessero molte persone al mondo. Io h ritrovato il Cuore, mesi fa. Chissà come avrebbe accolto quella rivelazione.
Quest'uomo mi convince sempre meno. Dice di non essere Shiltar Kaguya, eppure sembra sapere tutto ciò che avrebbe potuto sapere Shiltar Kaguya. Se ne è così convinto forse devo pensare che questa affermazione possa essere vera e che di fatti questo mercenario non sia Shiltar Kaguya ma che in qualche modo sia a lui stettamente correlato. Feci una breve pausa Il che non lo rende meno pericoloso per Kiri. Come ha avuto accesso alle informazioni del Kaguya? Non so cosa sia successo a Shiltar dopo quella maledetta missione ad Iwa e qualsiasi ipotesi sarebbe eccessivamente fantasiosa. Ma dopotutto che ci importa della vera identità di Shiltar? Se lui è Shiltar o meno non importa, ciò che mi importa che sembra saperne di Kiri almeno quanto il Kaguya e questo è un pericolo.
Dunque il discorso si spostò su un'arma di distruzione di massa nascosta a Kiri e per poco la mia mandibola non cadde sulla scrivania. Riuscii a mantenere un contegno esterno ma la cosa mi preoccupo' tremendamente.

Questa è una novità di merda. Dissi senza troppi giri di parole. Yogan era rimasta in silenzio fino a quel momento ma tirò il busto in avanti per ascoltare.
No, non ne so nulla. Di certo è alquanto complesso trovarle visto che sbucano a caso com'è successo a Tsuya con quella storia dello Spettro. Maledizione se è nel paese è un danno tremendo e potrebbe essere davvero ovunque.
Beh, basta trovarla e provare a farla fuori no? Disse Yogan con tono eccessivamente pratico ed ottimista.
...Oppure fare in modo che rimanga sepolta... scossi il capo Così da rimandare solo il problema. No, non nasconderò la polvere sotto al tappeto. A questo incontro andremo insieme Akira. Non era di certo una richiesta quella Questo mercenario ha un punto debole, che è questa sua voglia di vendetta noi confronti di questo nemico. Un uomo che è disposto a tutto per ottenere qualcosa è anche un uomo che può essere manipolato in qualche modo. Questo Kazuhiro Kuei quando l'hai incontrato... hai per caso avuto idea da dove provenisse?

A quanto pareva Itai era già più avanti di me in molte questioni che riguardavano Kiri, e per fortuna, dato che lui era il Mizukage.
Conosceva bene la storia del cuore di Hayate, che si collegava con il nukenin di cui mi aveva accennato il monaco Kaguya, ovvero il Flaggello con manie egocentriche che si aggirava tra i vari paesi del continente, ma non solo: il cuore era nelle mani di Itai, recuperato da qualche parte a Kiri.
Beh, ogni tanto una buona notizia! Almeno abbiamo la nostra moneta di scambio! Esclamai, prima di restare in silenzio mentre il Nara continuava le sue riflessioni ad alta voce.
Che il Kaguya fosse un tipo strano, poco ma sicuro. Che sapesse cose che non doveva e non aveva ragione di sapere, poco ma sicuro. Una cosa, però, attirò la mia attenzione.
O meglio, una parola.
Iwa? Chiesi, mentre il cervello incominciava ad elaborare e focalizzare vecchi ricordi.
Shiltar Kaguya era, quindi, sparito nel paese della Roccia.
Shiltar Kaguya era amico di Hoshi.
Le immagini e le parole continuavano a scorrere, come un film, nella mia testa, mentre Itai non aveva di certo preso bene le mie parole su quell'enorme pericolo presente a Kiri. O sotto Kiri.
Il kage avrebbe potuto percepire chiaramente come qualche cosa, nella mia espressione, era cambiata, mentre, tassello dopo tassello, il puzzle riprendeva forma. Ovvio che all'incontro andiamo insieme... Come ho detto prima di te, quel tizio è un pericolo per Kiri... Non so perché Hoshi si fida di lui... Ma il Rosso è di buon cuore, anche più di me... Ripeti quello che hai detto prima: dove abbiamo perso le tracce di Shiltar Kaguya? E, in quella missione, c'era per caso anche Hoshi?! Se Itai avesse ripetuto la parola Iwa e avesse chiesto spiegazioni, avrei incominciato a ragionare ad alta voce, con lo sguardo fisso sull'orizzonte che appariva dalla finestra dell'Amministrazione. Sai, Itai, io di questo tizio, oltre a qualche nome di suoi compagni e allievi, so poco e niente... Disse di avere una questione da sbrigare nel Paese dei Fiumi... Ha un compagno di team dal mio stesso nome, un certo Akira Gen, e un allievo di nome Genjo Enma. L'ultimo è uno spadaccino molto particolare, e, almeno dalle loro parole, anche l'altro deve esserlo... So poco di più. Ma c'è un ultimo dettaglio, forse importantissimo. Mi alzai dalla sedia. Shiltar Kaguya scompare durante una missione ad Iwa. Riappare questo Feng Gu, che sembra proprio essere Shiltar Kaguya, faccia a parte... E' amico del Rosso, un ninja molto bravo nell'uso dei cloni... Ed è molto suscettibile ad un nome, ovvero quello di Kazuhiro Kuei, sebbene lui sostenga che il suo obiettivo sia uccidere Hayate Tamasizu e la sua combriccola... Adesso, le cose sembrano del tutto separate, ma le tue ultime parole mi hanno fatto ripensare ad un dettaglio. Forse insignificante. Ripresi fiato, guardando negli occhi Itai. Forse vitale. Strinsi il pugno destro. Ho il collegamento tra Kazuhiro e Iwa: l'uomo pipistrello, mentre combattevamo, mi incitò a fare del mio meglio, affinché potessi spingerlo oltre i suoi limiti come un uomo aveva già fatto. E l'aveva fatto proprio ad Iwa. E, sono quasi sicuro, che il ragazzo dai capelli rossi a cui fece riferimento durante il nostro breve scontro, a questo punto, sia Hoshi. Avrei spalancato le braccia. Cominci a capire? Si, lo so, pare stia divagando, ma la cosa è più complessa di quel che sembra! Lo avrei guardato negli occhi. Shiltar Kaguya ed Hoshi hanno incontrato Kazuhiro! E, guarda caso, un tizio che sembra proprio Shiltar Kaguya, ma che dice di non esserlo, sbuca dal nulla con un sacco di informazioni segrete su Kiri... E' amico di Hoshi... E sono quasi sicuro che voglia vendicarsi di Kazuhiro! L'uomo pipistrello è vivo e vegeto, purtroppo, quindi deve essere stato Shiltar Kaguya a risultare sconfitto in un eventuale scontro accaduto ad Iwa!
Ora, però, veniva la domanda fatale.
Direi che adesso son ben più che semplici congetture... Siamo molto vicini a venire a capo all'intera faccenda, ne sono certo. Ma se Shiltar Kaguya fosse sopravvissuto a Kazuhiro, sebbene sconfitto, perché non è tornato a Kiri? Perché cambiare nome?
Forse anche Itai aveva nuovi pezzi da aggiungere al puzzle prima di completarlo.