Quando le Leggende Sono Pericolosamente Reali

[Kiri] | [Richiamo]

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  1. Fujiko M.
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    { Se sopravviveremo...fantastico... } Fujiko era scettica sull'intera faccenda. Inoltre si chiedeva come potevano aiutarsi. Ora che si trovava lì non aveva molte possibilità anche se avesse chiesto di tornare indietro. Tanto valeva stare al loro gioco e vedere cosa accadeva.

    « Va bene... »

    La sanguisuga che sostava all'ingresso si mosse e la caverna si riempì in parte di luce nuova. E mentre Fujiko cercava di adattarsi alla nuova condizione ambientale Yusoo, una delle sanguisughe più grandi e a dire delle piccoline anche più saggia, avrebbe spiegato la storia in breve.

    Una storia di compassione e tradimenti. All'amministratrice venne rivelata la scoperta di un nuovo passaggio, dell'arrivo a Kiri e di come inutili furono i tentativi d'aiuto richiesti da Ookii che controllava l'accesso. Fintanto che non avvenne il disastro per colpa di un kiriano come lei. E da quel giorno la vita delle sanguisughe fu un vero inferno.

    Proprio alla conclusione della storia Ookii avvertì le sue sorelle del pericolo. Fuggirono subito all'esterno prima che una fiammata divampasse dentro dov'erano e fossero ridotti in cenere.

    Là fuori era una pozza scura e poco salutare. Le faceva schifo quella visione. Tutte le sanguisughe si stavano avvicinando l'una all'altra come se sapessero, se si stessero preparando a qualcosa.
    Nami le suggerì che poteva camminare sull'acqua qualora avesse potuto farlo. Si stava ancora domandando cosa sarebbe potuto accadere di lì a poco quando intravide degli elementi sbucare dall'acqua i quali le ricordavano sagome di pesci.

    « E quelli? Sono mica loro che hanno attaccato? » chiese Fujiko indistintamente alle sanguisughe.

    « Solo un decimo? Scarsette eh... » era alquanto stupita e preoccupata della cosa. L'avevano convinta con l'inganno a fare tutto il lavoro sporco o c'era dell'altro?

    Fujiko si doveva far venire in mente un piano in fretta per fermare quei pesci che ora apparivano giganti ed in quantità di sei.
    Come poteva coordinare le sanguisughe senza conoscerle e affrontare quei giganti pesci? Un'idea ce l'aveva ma serviva una coordinazione da parte di tutti per la perfetta riuscita.
    I pesci nel frattempo avevano già iniziato ad attaccare saltando fuori dall'acqua. La loro velocità, notò Fujiko, era di poco superiore alla sua; prevedeva quindi un uso notevole di chakra per schivarli man mano ed essere più veloce nel colpirli.

    « Voi due » alzò la voce « statemi attaccate » riferendosi alle piccoline.

    Schivò lateralmente un pesce che si era diretto verso di loro [Riflessi 425 - Velocità 400 + Basso -> 475].
    Le sanguisughe avevano fatto più o meno gli stessi movimenti ed ora si preparavano a contrattaccare.

    « Dovete cercare di ributtarli davanti a noi! » urlò Fujiko pensando al suo piano d'attacco.

    Certamente coordinare il movimento di tutte per bloccare sei pesci enormi era assai difficile.
    Per cui la ragazza prese di mira uno degli animali; era una partita che si disputava otto contro sei sebbene due sanguisughe fossero troppo piccole per poter competere minimamente. Pertanto il vantaggio numerico era già pareggiato.

    Raccolse due spiedi l'amministratrice e con due tiri distinti li lanciò negli occhi di un pesce che stava attaccando Chiisai [Velocità + Basso -> 475 / Precisione 425 + Maestria Spiedi Intermedia -> 500 / Potenza 8+10]. Andando a segno quel colpo la sanguisuga non avrebbe di certo avuto problemi a neutralizzarlo.

    Nel mentre Ookii stava dando il meglio di se supportata da Nami. Insieme avevano corroso parte della superficie squamata di un altro pesce. Fujiko ancora non comprendeva appieno i poteri di quelle creature ma era ben convinta a vedere come si profilavano le cose.

    Davanti a lei ora giganteggiavano due pesci che, non sincronizzati, le saltarono addosso a denti aperti. Prima l'uno e poi l'altro.
    Il primo pesce riuscì ad evitarlo nuovamente [Riflessi 425 - Velocità 400 + Basso -> 475] ma il secondo le era già addosso.
    Fu Yusoo a salvarla dall'impiccio buttandosi molto goffamente contro il lato sinistro del pesce, scaraventandolo di nuovo in acqua.
    E mentre il primo pesce riprendeva la carica Fujiko estrasse il suo pugnale, un tanto, correndo verso quella che era Haikara.
    Grazie alla rincorsa le salì lungo la schiena.

    « Ehi, ma che stai facendo ragazzina, scendi immediatamente » le urlò girandosi verso la sua schiena.
    Fujiko balzò in aria nella direzione dalla quale era giunta mentre la sanguisuga trampolino veniva azzannata da un pesce. « Aaaaaah! » urlò.

    La donna, a mezz'aria, si trovava poco sopra la schiena dell'avventore di prima. Con la più possibile veloce torsione del busto si ritrovò a testa in giù favorendo l'avvicinarsi delle spalle sulla schiena dell'altro.
    Il pugnale, che presto prese a due mani, lo infilzò vicino l'attaccatura della testa per cercar poi di tagliare di netto lungo il corpo. Alla fine sarebbe saltata via verso la zona centrale dell'atollo.

    Erano rimasti all'incirca tre pesci ancora attivi e uno mezzo moribondo.
    Con un attacco di Ookii mediante alcuni aculei sparati da delle protuberanze, Haikara venne liberata dalla morsa riportando però una grave ferita nel suo corpo centrale.

    « Haiki-chan!!!! » urlarono insieme le due piccole sanguisughe alla vista della loro compagna ferita.

    « Tranquille...è solo un morso » le rassicurò come se niente fosse successo.

    In quel mentre un violento scossone ribombò attorno. Fujiko cadde a terra pesantemente mentre i pesci rimasero momentaneamente disorientati.
    Era stata Ookii a gettarsi a corpo morto sul terreno creando una scossa che si ripercosse anche nelle vicine acque.

    La situazione era certamente più a loro favore ore che i pesci pericolosi erano stati ridotti a tre. Haikara però era ferita e non si sapeva quanto potesse continuare ancora. Yusoo era affaticata e poco utile a quello scontro, così come le due più piccole.
    Solo Chiisai, Nami e Ookii parevano tener botta nonostante qualche graffio lungo la loro pelle viscida.

    I pesci si erano avvicinati tra loro pronti a partire minacciosi con i loro occhi vitrei.

    « Ora più che prima dobbiamo tenerli in acqua vicini tra loro! » suggerì alle altre.

    Non era certa di colpirli tutti e tre ma provò ugualmente a prendere tre spiedi mentre veniva affiancata dalle tre sanguisughe ancora capaci.
    Tentò di velocizzare i suoi lanci, uno spiedo per un occhio di ogni pesce, mentre questi già portavano alla carica. A Fujiko, per un attimo, ricordarono i piranha.

    Tutte e tre le sanguisughe sputarono del liquido dalla loco estremità superiore diretto addosso ai pesci.
    Questo nel mentre Fujiko aveva lanciato gli spiedi [Velocità + MedioBasso -> 500 / Precisione 425 + Maestria Spiedi Intermedia -> 500 / Potenza 8+10].
    Uno di essi colpì l'occhio di quello più a sinistra, il secondo andò a colpire il corpo e non più un punto cruciale in quanto l'attacco di Nami era arrivato prima del suo e il pesce si stava dimenando dal dolore.
    Infine il terzo spiedo andò a vuoto.

    E mentre si stavano ricomponendo Fujiko si affrettò a comporre dei sigilli. Caricò il chakra in una mano che impiegò a terra, a fil d'acqua. Una scarica elettrica percorse una distanza frontale sino ai pesci. Era quella la tecnica dell'omicidio elettromagnetico.

    Ora il gruppo di resistenti poteva contare sullo stordimento degli attaccanti. Le sanguisughe, intuendo la situazione, si fiondarono dirette in acqua per attaccare subito i pesci.
    Infatti, grazie a quel breve attimo di tregua furono addosso avvinghiandosi con le loro bocche e i denti. In quella situazione era difficile scappare.
    Fujiko attivò il chakra sotto i piedi per poter camminare sopra l'acqua e andare ad aiutare le altre.
    Quando fu abbastanza vicina si prodigò in un salto verso la testa del pesce aiutando così Ookii alla sua destra. Estrasse un kunai e cercò di piantarglielo dritto nella zona del cervello. Impresa non difficile per mancanza di una struttura ossea protettiva.

    In due poi si precipitarono ad aiutare le altre. Con la stessa manovra di prima Fujiko intercettò gli occhi di uno dei pesci con la lama di un secondo kunai.
    Voleva colpire pure il restante pesce ma la velocità delle sanguisughe era maggiore e la loro presenza ricopriva interamente l'animale che nel breve sarebbe morto.

    Nel parapiglia Chiisai e Haikara erano rimaste sull'atollo a darsi manforte notando come un pesce era ancora vivo e tentasse un disperato attacco.

    L'intero scontro, due minuti dopo, era diventato un campo da battaglia pieno si sangue. Ma la pelle, come aveva urlato Ookii prima, l'avevano portata a casa.
     
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16 replies since 3/5/2010, 22:19   444 views
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