Quando le Leggende Sono Pericolosamente Reali

[Kiri] | [Richiamo]

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  1. Fujiko M.
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    { Se sopravviveremo...fantastico... } Eliminati i pesci, potevano trarre un sospiro di sollievo.

    « Penso che vi sottovalutiate. Vi manca un pizzico di grinta. Da come eravate partite credevo fosse una totale disfatta » commentò Fujiko prima che loro iniziassero a parlare.

    Ma quando meno se lo aspettarono ecco una voce nuova, mai udita, giungere dall'entrata della grotta dalla quale erano usciti.
    Un uomo, uno shinobi, un kiriano probabilmente. E il suo parlare era poco raccomandabile.

    Fujiko rimase ad ascoltare e a guardare nel mentre cercava di decifrare qualcosa in più su quella nuova figura. E senza possibilità di replica vide partire Haikara all'attacco, già dolente, per esser atterrata poco dopo ed, uccisa.

    L'amministratrice era incredula e il suo volto ne dava la conferma. Haikara, per ammissione dell'altro era stata assorbita.
    Fujiko trovò la forza di parlare alle sanguisughe, senza alzare troppo la voce.

    « Dobbiamo andarcene » e si guardò attorno.

    Un'area piena di fanghiglia. Senza un rifugio.

    « Ma dove? » si domandò.

    « Ragazza, non muoverti » le comunicò Yusoo.

    Improvvisamente, la grande sanguisuga che era anche la meno adatta a quel tipo di scenario, la inghiottì.
    Fujiko si ritrovò immediatamente all'interno del corpo cavernoso dall'animale.

    « Che è successo? » urlò lei.

    Subito una voce familiare la tranquillizò.

    « Sei dentro il mio corpo, ragazza. Ci stiamo muovendo sott'acqua. »

    Infatti, all'esterno le sanguisughe si erano tuffate in mare per raggiungere una zona più sicura.

    « Nonna Yusoo è in grado di portare qualsiasi cosa al suo interno. »

    Era stata la sanguisuga più grandicella delle due piccole che ancora aveva sulle spalle l'amministratrice.

    « Ah, capisco. »

    Fujiko si guardò attorno camminando per quanto poteva, ispezionando così l'interno di una sanguisuga. Ma quella parte non era proprio l'interno bensì una sorta di sacca che si espandeva e restringeva a piacimento fino alle massime dimensioni consentite.

    « Dove siamo diretti? » chiese Fujiko.

    « Stiamo cercando un punto dove metterci al riparo »

    Attendendo Fujiko fece una prima conoscenza.

    « Voi due come vi chiamate? » domandò alle centimetriche sanguisughe.

    « Io mi chiamo Nusumimimasu » disse la più grande di qualche millimetro.

    « E io sono Nusumimimasu Chiisai »

    « Che fantasia... » replicò ironica la ragazza.

    « Perchè? E' bellisssssssssimo il nostro nome »

    « Oh sì certo...un vero e proprio scioglilingua »

    « Sciogliche? »

    « Lascia stare...io mi chiamo Fujiko. Ora ci siamo conosciuti tutti, dico bene? »

    « Sì sì, Fuji-Fuji. Eh eh. Fu-fufuji. Ih ih ih »

    Fujiko lanciò un'occhiata alla sanguisuga che si stava divertendo a storpiare il suo nome.


    [...]


    Arrivarono in un'altra grotta dopo qualche minuto passato a fuggire. Fujiko venne risputata fuori dal corpo di Yusoo assieme ai due piccoli animaletti.

    « Ecco, qui dovremmo essere al sicuro per qualche tempo »

    « Posso sapere cos'è successo alla vostra compagna? E quello era per caso la persona di cui parlavate prima? »

    « Possibile non esista un modo per affrontarlo senza subire un danno consistente? Pare abbia la situazione troppo in pugno. »

    « Ha parlato di una Marea Viola...si tratta di qualcosa di rilevante? »

    Dopo l'ultima risposta da Yusoo Fujiko azzardò un'ipotesi.

    « E' indubbio che un problema va affrontato. Qualsiasi cosa che sapete su di lui dovete dirla. Cerchiamo di trovare una strategia per bloccarlo. Se non può muoversi non può nemmeno farci del male. Quindi abbiamo poi bisogno di sapere come invertire il processo. »

    Fujiko non sapeva ancora quali erano le vere capacità delle sanguisughe ma tentò ugualmente un abbozzo di piano.

    « Attiriamolo se possibile in un vicolo cieco, come questa grotta, e immobilizziamolo. Non era lui ad averci attaccato col fuoco prima, vero? »

    In caso di risposta affermativa il piano non era ottimale e dovevano affrontare il nemico all'esterno dove era più facile prevedere un attacco ma non elaborare una strategia basata sull'attesa.

    In quel caso, la risposta di Fujiko sarebbe stata unica.

    « Farò da esca mentre voi starete nascoste e attaccherete quando non se l'aspetta, alle spalle. »


    Edited by Fujiko M. - 5/6/2010, 00:13
     
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