Terza Giornata

Riprese i sensi quella mattina, in uno strano mondo. Di sicuro non era la realtà. Sentiva qualcuno piangere, ma intorno a sé non c'era nessuno. Si sentiva in balia degli eventi, al momento non poteva far nulla per uscire da quella situazione. Era come se si trovasse in un mondo illusorio, per caratteristiche era simile a un genjutsu, ma di questo non poteva esserne sicuro. Inoltre, se lo stavano portando da qualche parte, dovevano essere in molti, per trasportare i corpi di coloro che costituivano l'Ato. Dannazione,pensò, anche se potesse attivare lo sharingan ed uscire da quel mondo, di sicuro, senza i suoi compagni, non avrebbe avuto la benchè minima speranza di sopravvivenza contro i probabili rapitori. Non bisognava far altro che attendere. L'attesa era l'aspetto che di più al mondo odiava, non perchè fosse una persona impulsiva ed irrazionale, ma perchè, paradossalmente, i tempi di attesa sono molto lunghi rispetto ai periodi di attività, qualunque essa sia. Non appena si fosse risvegliato, avrebbe coordinato la squadra. Infatti oggi essendo il terzo giorno, sarebbe toccato a lui ricoprire il ruolo di capogruppo. Questo pensiero non lo terrorizzava, ma lo motivava fortemente a fare in modo che tutti tornassero a casa sulle proprie gambe, una volta raggiunto l'obiettivo. Era la regola numero uno che insegnano in Accademia, ed era determinato ad applicarla fino alla fine.

[...]

Visite...

Il tempo sembrava essersi fermato, come per incanto. Finalmente la maniglia del porta iniziò lentamente a ruotare, fino a raggiungere l’angolo di apertura previsto. Altrettanto lentamente la porta si spalancò, celando i tre come previsto, alla vista scrutatrice del guardiano.
Quest’ultimo si limitò a verificare in maniera molto sommaria, dall’uscio. Sasori aveva ogni senso in allerta, pronto ad sopraffare l’uomo in caso di pericolo. Non si potevano permettere di essere scoperti in piena base nemica. Come capogruppo, quel giorno non poteva permettere che qualcosa andasse storto. In quegli istanti, la tensione era al massimo. Il guardiano dopo aver effettuato il proprio lavoro superficialmente, dopo un semplice "strano",pronunciato, la porta si chiuse. Immediatamente fece cenno di fare silenzio. Dopo alcuni passi, si sentì aprire un altro portone e poi il nulla.

Era sembrato troppo facile. Un dubbio si insinuò nella sua mente. Possibile che il guardiano non fosse a conoscenza della loro presenza nel covo ? Questo potrebbe significare forse che non erano stati rapiti da questi farabutti, ma allora da chi altro?
Non trovando per ora risposte, decise che era meglio iniziare ad uscire da lì ed in fretta. Non potevano continuare ad avere fortuna in eterno.
Quindi, fece segno ai suoi compagni di squadra di avvicinarsi. Era necessario un briefing per capire come procedere. Non avevano troppo tempo.

Quindi esordì nel modo seguente:

-In sintesi, qualcuno ci ha rapito e ci hanno portato qua senza un reale motivo. Ho raccolto delle carte utili che si trovavano là....-

Indicò velocemente la scrivania. Non potevano permettersi di fare troppo baccano. Poi riprese come se nulla fosse:

-....La visita che abbiamo ricevuto poco fa, era del comitato di accoglienza. Ecco perchè ci serve un piano per avanzare in questo posto. Idee? -

Guardò uno per uno i suoi compagni, Jin fu il primo a prendere parola:

Uccidiamo tutti i nemici. Potrebbe essere una rapida soluzione.

Shoichi replicò:

Ma sei fuori? così abbiamo tutti addosso....Proporrei invece di agire nell'ombra magari facendo fuori soltanto coloro che guardano le vie di collegamento tra una zona e l'altra.

Sasori a quel punto disse:

-Oki, agiremo come proposto da Shoichi. In più aggiungerei solo l'accortezza di essere discreti e silenziosi. Come avrete notato poco fa, se scatta l'allarme, è finita. Tutto chiaro ?-

Il silenzio mise d’accordo tutti. Quindi si poteva procedere. Sasori girò la maniglia della porta e davanti a sè si aprì un corridoio di nuda roccia illuminato da delle torce. Sullo sfondo rischiarato dalla flebile luce si intravedeva il portone dal quale il guardiano era uscito.

E così iniziarono le seccature...

Gli insetti svolsero il loro lavoro. Identificarono tre fonti di chakra, all'interno della stanza. Si trovavano uno a fianco a l’altro. Quello che mostrava un quantitativo in chakra maggiore si trovava al centro. Gli altri due erano a fianco a lui. Da una prima ricognizione, le dimensioni della stanza erano analoghe a quella dove si trovavano precedentemente. Shoichi comunicò alla squadra quanto appreso dalle sue creature. Seguirono attimi di silenzio, pieni di riflessioni. I pensieri dell'Uchiha erano fondati, evidentemente aspettavano visite. Bisognava trovare un piano per irrompere nella nuova stanza. Erano ad otto metri dal portone che si trovava di fronte ai fogliosi.

Sasori chiamò a sé i suoi compagni di team,parlando con un tono udibile solo dai suoi compagni, iniziò così il briefing per l’irruzione all’interno della nuova area:
-Allora, data la disposizione avversaria, possiamo procedere nel modo seguente… -

Indicò Jin, e a quel punto proseguì:

-Jin, tu aprirai il portone quanto basta per permettere a Shoichi di introdurre la bomba abbagliante. Non appena la bomba è dentro, distogli lo sguardo dall’interno per evitare di essere abbagliato anche te.-

Guardando quindi Shoichi:

-Te, invece non appena reputi lo spazio sufficiente per far passare la bomba,lanciala dentro. -

Poi riferendosi ad entrambi:
-Se va bene questa prima parte, dovremmo avere un netto vantaggio sugli avversari. Considerando il fatto che non conoscono la nostra posizione, accecati da quella bomba, abbiamo alte probabilità di concludere la faccenda in poco tempo, se tutto va per il meglio.-

Fece una breve pausa:

-Stabilendo una strategia offensiva, ci spartiremo nel modo seguente gli avversari: Io prendo quello che ha la stessa nostra riserva in chakra. Voi due, vi occuperete degli altri due.-

Fece una breve pausa per riprendere fiato poi disse:

-Prendo quello con più chakra rispetto agli altri due, non perchè non mi fidi di voi o delle vostre capacità, ma perchè grazie alle mie caratteristiche conto di finire più velocemente possibile lo scontro.-

-Ci sono domande?-

Non sembravano avere perplessità riguardo alla strategia elaborata ad hoc da Sasori per l’occasione, ma regnava una certa tensione. Erano la prima volta che si trovavano in quella strana situazione. In caso qualcosa andasse storto aveva già in mente un piano B. Per il momento quella strategia nelle loro condizioni, poteva bastare. L’importante è che una volta entrati, dovevano sopraffare immediatamente il nemico per cercare di non dare adito a possibili controffensive avversarie.

La strategia dunque sarebbe stata la seguente:
Jin avrebbe aperto la porta e non appena ci fosse stato lo spazio sufficiente, Shoichi avrebbe tirato all'interno la bomba abbagliante. Passati gli istanti sufficienti alla bomba per fare il suo lavoro, con l’accortezza di non guardare all’interno, avrebbero fatto irruzione nella stanza. Sarebbero entrati in velocità, nella formazione precedentemente descritta e avrebbero corso alla loro massima velocità lo spazio che separava i contendenti per il controllo della nuova zona ed una volta percorso lo spazio che li separava, si sarebbero disposti in riga:
Jin in quell’istante sarebbe stato vicino al fianco sinistro dell’Uchiha, mentre Shoichi si sarebbe trovato sulla destra dello stesso. Questa disposizione era la classica che in Accademia gli era stata impartita durante i corsi genin nel caso avessero avuto a che fare con un combattimento multiplo.
Immediatamente ognuno avrebbe attaccato l’avversario in precedenza accordato.

L’uzumaki decise di entrare subito nel vivo del corpo a corpo, sferrando il pugno destro cercando di colpire lo stomaco avversario. [I slot azione]

Se il colpo fosse andato a segno: si sarebbe spostato quanto bastava a sinistra per infilare un kunai,estratto con la mano sinistra, nel collo avversario senza pietà o indecisioni. A quel punto avrebbe sferrato un calcio destro sul ginocchio incrementato di un basso cercando di portarlo a rottura.[II e III slot azione]


Se il colpo non fosse andato a segno: facendo attenzione ad eventuali attacchi avversari, avrebbe cercato di scartarlo leggermente a sinistra e a quel punto avrebbe sferrato un calcio circolare a mezzo addome, incrementato di un basso. Quel calcio aveva come scopo quello di cercare di spezzare il fiato avversario.[II slot azione]

Se fosse riuscito nel suo intento: essendo molto vicino al suo avversario avrebbe cercato di conficcare un kunai, incrementando la propria forza di un mezzo-basso, nel fianco a lui visibile, poco sotto l’ascella avversaria, spingendo con forza in profondità. Il suo obiettivo era cercare di conficcarlo il più in profondità possibile, cercando di arrivare a perforare il polmone. [III slot azione]

Se non fosse riuscito nel suo intento: avrebbe provato con un montante destro di colpire l’avverario in pieno busto incrementando in un basso la propria forza.[III slot azione]

Non appena avrebbe terminato la propria offensiva, si sarebbe messo in guardia in attesa del suo avversario.

Nel frattempo l’Uchiha si sarebbe scagliato a tutta velocità contro il proprio avversario, quello centrale, a quel punto, avendo, come al solito, la propria wakizashi equipaggiata sul fianco sinistro, avrebbe cercato, estraendola, di decapitare letteralmente l’avversario, mirando poco sopra l’attaccatura del collo avversario e per rendere l’azione più fulminea, decise di incrementare di un basso la propria velocità del braccio destro per l’estrazione.[I slot azione]


Nel caso che questo primo attacco, non fosse andato a segno: con una rapida rotazione del polso destro avrebbe rivolto la lama verso il proprio avversario e subito avrebbe eseguito una rasoiata con l’intento di tagliare in diagonale da destra verso sinistra il busto avversario, dalla spalla destra fino al fianco sinistro nemico. Anche in questo caso avrebbe incrementato di un basso per rendere l’azione rapida.[II slot azione]


Nel caso che anche questo secondo attacco non andasse a segno e l’avversario si fosse spostato in qualunque direzione per evitare di essere ferito: avrebbe rincorso l’avversario ed avrebbe eseguito un affondo, continuando a correre contro il proprio avversario, cercando di infilzarlo poco al di sotto dello sterno. In questo caso per conferire maggiore stabilità e potenza avrebbe eseguito l’affondo a due mani, incrementando di un basso entrambe le braccia.[III slot azione]
In caso l’arma fosse rimasta conficcata: Sarebbe indietreggiato di circa un metro e si sarebbe messo in guardia in attesa del suo avversario.
In caso l’arma non fosse rimasta conficcata: Sarebbe indietreggiato di circa un metro e si sarebbe messo in guardia in attesa del suo avversario, in guardia con la wakizashi a proteggere il corpo.

Mentre gli altri due avrebbero approcciato l’avversario, l’Aburame avrebbe ordinato agli insetti distruttori, in particolare 4 slot dimensionali, di andare ad aggredire il proprio avversario,avendo pagato a suo tempo il relativo mantenimento della propria tecnica speciale. Quindi avrebbe approfittato del momento di sgomento del proprio avversario per andare a conficcare, correndo alla sua massima velocità, un kunai in gola al suo avversario.[I slot azione]


Se non fosse andato a buon fine: sarebbe arretrato di 2 metri dal suo avversario e si sarebbe tenuto pronto a reagire in caso di problemi. In ogni caso i suoi insetti sono attaccati all’avversario per succhiare il chakra nemico.

Il tempo è tiranno !

Gli avversari della squadra della foglia caddero sotto il loro colpi. Gli insetti dell'Aburame vennero richiamati a tornare all'interno del proprio corpo. La battaglia si era conclusa, come previsto da Sasori, rapidamente. Il baccano prodotto dallo scontro era inevitabile. Per questo, avevano solamente il tempo di esplorare la stanza.

Fece cenno ai suoi due compagni di cercare qualunque cosa fosse utile tra quegli scaffali, che aveva visto non appena avevano fatta irruzione all'interno della stanza. Intanto avrebbe controllato personalmente uno scatolone che lo aveva incuriosito parecchio.
Guardando bene nella scatola, aveva trovato un oggetto inaspettato. Era una wakizashi, stupenda bianca con una riga nera che la attraversava in tutta la sua lunghezza.



Aprì il fodero per vedere in che condizioni fosse, sembrava essere come nuova. Non aveva mai visto una lama come quella. Non perse tempo e la prese con sè.
Poi non trovando nient'altro di utile, tornò dai suoi compagni, per vedere se avessero trovato qualcosa.

Sasori a quel punto esordì nel modo seguente:
-Prendete solo le cose utili e seguitemi. Non abbiamo troppo tempo.-

Avevano dovuto uccidere per necessità, per rimanere vivi, per cercare di cogliere di sorpresa i loro prossimi avversari, altrimenti si sarebbero trovati l'intero gruppo nemico sulle loro traccie e questo non poteva permettere che accadesse.
Senza esitare prese la porta a sinistra,la sua scelta fu molto casuale. Quindi, per cercare di minimizzare le perdite di tempo si diresse, in maniera del tutto automatica, in quella direzione. Si sarebbero spostati nella formazione impostata in precedenza da Sasori.

Perciò Jin, aprì la porta senza esitazioni e al di là della quale c'era un corridoio, lungo una decina di metri che terminava con un'altra porta. Era del tutto incustodito. Shoichi non appena varcata la soglia, avrebbe provveduto a chiudere la porta dietro di sè. In questo modo qualora qualcuno fosse sulle loro traccie, avrebbe contribuito a ridurre il numero delle forze inseguitrici qualora ce ne fossero.

Questa volta furono costretti a percorrere, il corridoio, più velocemente a passo svelto, ma non di corsa. Mentre si avvicinavano all'altra porta, la sua mente era già occupata a riflettere sul tipo di strategia da adottare. C'era solo un modo di procedere in questo caso, per rimanere nell'ombra, uccidere più velocemente possibile. Il tempo che avevano a disposizione iniziava ad assumere un peso sempre maggiore nelle decisioni dell'Uchiha.

Irruenza

Dovevano andare di fretta, dovevano uscire di lì il più in fretta possibile. Non c'era tempo per moralismi, indugi o pietà. In preda a quelle riflessioni Sasori e gli altri due suoi compagni di squadra si trovavano davanti alla nuova porta. Senza perdere ulteriore tempo, l'Uchiha diede le disposizioni già in precedenza concordate: la formazione doveva essere rispettata durante gli spostamenti e le modalità di irruzione e attacco nelle nuove aree erano le medesime, almeno per il momento.

Questa volta rispetto al caso precedente, non c'era il tempo per effettuare una ricognizione con gli insetti. Il tempo era il fattore determinante per la loro sopravvivenza in quella situazione. Questa volta l'irruzione sarebbe stata eseguita alla cieca, non sapendo nulla del nuovo ambiente che si sarebbero trovati di fronte.

Con un cenno Sasori diede il via. Jin fece irruzione seguito da tutto il resto del team. La stanza era regolare come la precedenza. Al centro di essa erano presenti sei shinobi che lavorano su qualcosa e quindi non notarono il loro rapido ingresso. Quindi si sarebbero avventati sui loro avversari.

L'Uzumaki, nel ruolo di apripista, avrebbe provveduto a tenere occupati due dei sei avversari che si trovavano all'interno della stanza. Non appena il team avrebbe fatto irruzione all'interno del nuovo ambiente, avrebbe preso in consegna i due che si trovavano sulla destra. Avrebbe lanciato loro contro sei kunai, tre per mano, diretti al centro dei busti dei due avversari, per richiamare la loro attenzione. A quel punto si sarebbe messo in guardia e sarebbe stato pronto ad ogni reazione avversaria.[I e II Slot Azione]

Sasori, avrebbe preso in consegna, quelli che si trovavano sulla sinistra guardando dalla loro prospettiva. Optò anche lui per l'attacco a distanza. Prese sei kunai, tre per mano, diretti al centro dei busti dei due avversari, per richiamare la loro attenzione. A quel punto si sarebbe messo in guardia e sarebbe stato pronto ad ogni reazione avversaria con la mano al di sotto del suo mantello pronta in caso di necessità a sguainare la sua lama. [I e II Slot Azione]

Shoichi, prese i due rimanenti che aveva disposto di fronte a sè . In questo caso, decise di usare gli Insetti. Pagò perciò il consumo per l'attivazione della propria abilità innata,che aveva disattivato in precedenza dopo aver sistemato il suo primo avversario. Decise di usare tutti e quattro gli slot dimensionali a propria disposizione, dimezzandone in maniera equa la quantità sui due,cercando di bloccare entrambi gli arti superiori di ciascun avversario. Dopo di che prese un kunai e si mise in posizione di guardia pronto a reagire in caso di necessità. [I slot Azione]

Contrattacco !!

I loro attacchi andarono a buon fine. Gli occupanti della stanza erano troppo impegnati nel loro "lavoro" e la distrazione specie in questi casi era davvero preoccupante.
L'offensiva portata non era letale perciò era scontato che ci sarebbe stata una replica alle loro mosse. Poco male, pensò in quegli istanti Sasori che era impaziente di levarsi dai piedi quei poco di buono.

Questi, con un rapido movimento, si portarono a circa sette metri dai propri contendenti. A quella distanza, avrebbero sfoderato le loro balestre e attaccato, quasi in simultanea, scagliando dodici frecce, in particolare, tre a testa. Visto che i fogliosi si trovavano ancora in prossimità della porta,avendo effettuato degli attacchi a distanza, decisero di sfruttarla per ripararsi da quella pioggia di frecce. [Potenza freccia singola: 5 ; Valore di rottura porta: 30][Esito: si conficcano le frecce sul portone]

Dopo aver evitato nella maniera più conveniente l'offensiva scagliata. Troppo tempo, questo stava pensando Sasori in quegli istanti e troppo casino. Doveva finirla qua.
Quindi fece segno di andare senza pietà ad attaccare il nemico che li stava fermando.

Il primo obiettivo erano quei due che avevano le braccia temporaneamente occupate.Se ne sarebbero occupati rispettivamente Jin e Sasori.

L'Uzumaki, senza fare troppi complimenti, si diresse a tutta velocità impastando di un basso nella corsa e sfoderando un kunai all'ultimo istante con la mano destra avrebbe cercato di colpire la base del collo, impastando di un basso nello sferrare il colpo per aumentare il potere di penetrazione dell'arma.[I Slot Azione]

Qualora il suo avversario fosse morto, avrebbe ingaggiato il proprio avversario con le stesse modalità, questa volta però portando un attacco con entrambe le mani con due kunai, uno per mano, miranti entrambi rispettavamente ai lati del collo. Il suo avversario era anche in questo caso, quello con le braccia impegnate dagli insetti.[II Slot Azione]


Qualora il suo avversario fosse morto, avrebbe ingaggiato il proprio avversario con le stesse modalità, questa volta però portando un attacco con la wakizashi mirando all'attaccatura del collo con il torace. Il suo avversario era anche in questo caso, quello con le braccia impegnate dagli insetti.[III Slot Azione]


Sasori,si sarebbe diretto su quell'altro. Avrebbe sguainato la sua fedele wakizashi cercando di trapassare il torace del malcapitato, incrementandone la rapidità con un basso. Avrebbe corso incontro al proprio bersaglio, al massimo della sua velocità. [I Slot Azione]

Anche in questo caso, qualora avesse centrato il cuore avversario provocandone la morte, avrebbe riestratto l'arma dal corpo e si sarebbe diretto al massimo della sua velocità contro il suo nuovo avversario sempre con le braccia entrambe occupate dagli insetti. Avrebbe cercato in questo caso di decapitare il poveraccio. [II Slot Azione]


Anche in questo caso, qualora avesse centrato il suo obiettivo provocandone la morte, si sarebbe diretto al massimo della sua velocità contro il suo nuovo avversario sempre con le braccia entrambe occupate dagli insetti. Avrebbe cercato come prima di infilzare il poveraccio mirando al cuore. [III Slot Azione]


ShoichiNon appena i suoi due compagni avrebbero ingaggiato il nemico, subito Shoichi avrebbe provveduto a spostare la colonia da quei due, verso gli altri due avversari, per evitare che avessero il tempo di fare qualcosa.[I slot Azione]

Analogamente, avrebbe spostato la colonia verso gli altri due avversari.[II slot Azione]


A questo punto, se qualcuno dei suoi avversari fosse rimasto in piedi, sarebbe rimasto allerta e pronto a difendersi da una sua eventuale controffensiva. Nel caso in cui tutti i loro avversari fossero passati a miglior vita, si sarebbero diretti nella direzione appositamente scelta per la fuga da quella zona.

Andare Avanti...

Nonostante la timida reazione di quegli shinobi, la Foglia si sbarazzo in men che non si dica dei suoi bersagli. Sasori rimase perplesso sulle qualità difensive ed offensive dei loro avversari. Che finalmente gli innumerevoli addestramenti accademici erano stati limati ed appresi? Soltanto dopo questa missione si potevano tirare le somme della propria preparazione riguardo al combattimento. Da adesso in avanti le cose si facevano più complesse.
Nonostante fosse consapevole di questo,la sua espressione trasmetteva fiducia al gruppo. La rapidità era la chiave per la vita. Questa frase la assunse come il parametro essenziale per la loro strategia.

Per il momento, la necessità era di uscire, il più velocemente possibile, da quello che poteva essere tranqullamente chiamato "inferno" sotterraneo. Quelle riflessioni erano la maggiore preoccupazione dell'Uchiha,designato per quel giorno, come capogruppo. Fino a quel momento era andato tutto secondo quanto aveva previsto. Sperava di non dover mai rallentare l'andatura. In tal modo le possibilità di rinforzi calavano in maniera esponenziale. Inoltre ridurre il tempo del combattimento consentiva alla squadra di non sprecare energie eccessive; in una frase che poteva essere così riassunta: Il massimo fine con il minimo sforzo.

Il rumore dell'ultimo shinobi caduto senza vita al suolo, destò il giovane Uchiha da tutto quel vortice di pensieri che invadeva ogni angolo del suo cervello. Con la coda dell'occhio, vide quindi Shoichi disattivare la propria Kekkai Genkai. Non c'era tempo per crogiolarsi sulla vittoria appena conseguita, dovevano andare avanti. Quindi,nonostante notò lo strano simbolo presente sul pavimento, decise di proseguire attraverso quella porta a Nord. Come al solito, il team avrebbe rispettato la formazione ideata da Sasori.