Vecchio Palazzo dell'Amministrazione

[Amministrativo]

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    Avrebbe gradito che la situazione iniziale fosse stabile, invece quella che la kunoichi aveva addosso pareva solo essere l’ultima muda di un insetto che ai primi movimenti del corpo cadde in grosse scaglie, rivelando che al di sotto si celava ben altro.
    Non seppe come reagire a quella mutazione, fino a quando durò lo scambio di parole mascherò il profondo disagio con una faccia di profondo dispiacere, per poi defilarsi una volta ultimato.
    Si ritrovò solo, in uno stanzino, al limite di una crisi isterica.

    Ohhh, avanti, almeno ora è particolare.

    Una risata divertita si accese nel profondo mentre lui ancora con gli occhi sbarrati si schifava per il disgusto provato verso la ragazza che aveva contribuito a rendere… mostruosa.
    Provò più di una volta ad accettarsi ed accettarla, ma più di tutto era difficile comprendere l’arrendevolezza con cui aveva accettato quella condizione, senza la minima espressione o dispiacere, era per lei quasi un cambiamento dovuto, come se la sua vita fosse dedita ad uno scopo nettamente superiore che non richiedeva avere un corpo accettabile.
    Si torturò le mani per ore, seduto in chissà quale stanzetta isolata trovata aperta, alla ricerca di una soluzione per cui si stupiva di non aver ricevuto nemmeno richiesta.
    Sentiva il peso delle colpe sulle spalle decuplicate da quelle di un animo così particolare da non desiderare minimamente che gravassero su di esso.
    Si strinse le tempie più di una volta prima di convincersi che senza una richiesta non poteva fare nulla, quale essere mostruoso doveva essere per dire alla ragazza che era diventata un incrocio biologico sgradevole e che avrebbe fatto di tutto per ripristinare la sua apparenza?
    Ben più grande del Kyuubi.

    Hey. No, aspetta. Non vado mica a dirgli che è brutta, quel grillo parlante di mio fratello la troverebbe addirittura bella, a me onestamente non mi cambia nulla, sei tu che sei abituato a labbra carnose e seni imponenti quanto basta da non poter accettare un’altra forma di vita.
    Per quanto orrenda sia AHAHAHAHAHAHAH


    Gli bestemmiò più di una volta il nome di suo padre nel viso prima di lasciarlo a ridere.
    Avrebbe lasciato la kunoichiai suoi comodi per tutto il tempo di cui necessitava, ancora a disagio con lei quanto con se stesso in sua presenza.
    L’ultimo giorno che tornò a sorvegliare i progressi della ragazza era riuscita ad espandere la colonia quanto bastava per potersela innestare in un modo che lo fece parzialmente ricredere riguardo alla disgrazia accaduta nei giorni precedenti.

    Ah, è un abitudine quindi.

    Trattenne nuovamente la viscida bestia del vomito che gli si contorceva nello stomaco con una professionalità che aveva dell’incredibile [recitazione]

    Oboro, qualche giorno fa abbiamo sfiorato la tragedia, hai un maggiore controllo sugli insetti ora?
    Puoi dimostrarmelo o spiegarmi perché dovresti avercelo?
    Ho visto che hai subito dei cambiamenti non indifferenti ma… insomma, come ti senti?
    Tu, gli insetti, tutto.


    La squadrò più di una volta cercando risposte anche nello stato del suo corpo.
     
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