Vecchio Palazzo dell'Amministrazione

[Amministrativo]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Mberu?
        Like  
     
    .

    User deleted


    Il primo incontro con l'hokage

    la foglia della meditazione



    La paura non intendeva diminuire ed raggiunse il suo l’apice quando, dopo qualche convenevole, il torturatore mise in mostra tutti i suoi strumenti.
    Chissà quante volte erano già stati utilizzati, chissà su quante persone innocenti o non meritevoli di quel trattamento.
    Se pur per gioco, Hiro capì cosa si poteva pensare e sentire qualora ci si fosse trovati nei panni del torturato e non l’avrebbe augurato a nessuno.
    In quei pochi attimi una certezza si fece spazio nei pensieri del genin: non avrebbe mai fatto il torturatore.

    A salvarlo dopo qualche istante fu ovviamente il kage, il quale, accompagnandosi con dei sonori colpi alla nuca del torturatore, proruppe in una poderosa cazziata, degna di uno statista della sua importanza.
    Immediatamente Hiro si rilassò, non sarebbe passato sotti i ferri di nessuno quel giorno.
    Il rimprovero continuò con un altro scambio di battute. A quanto pare il torturatore aveva esagerato con un’anziana signora, alla quale aveva strappato un osso del braccio.
    A quelle parole, il ragazzo dai capelli rossi pregò di non finire mai sotto le mani di nessuno dei due, del torturatore per il suo sadismo e per la sua incoscienza, dell’Hokage per la sua esplosiva rabbia e potenza.
    In oltre, dal discorso dei due, si era capito che Sho, questo era il suo nome, era il custode di una bestia codata.
    In definitiva, Hiro aveva davanti a sé due temibili shinobi, con una potenza sopita indescrivibile.

    E io cosa c’entro qui?

    Non volendo intromettersi tra i due, il neogenin tenne i propri pensieri per sé.
    Per punizione, Sho avrebbe dovuto “meditare”, tentando di tenere attaccata alla propria fronte un foglietto di carta a forma di foglia con il chakra.
    Hiro avrebbe dovuto fare il guasta feste, tentando di rubare il foglietto dalla fronte del torturatore, utilizzando a sua volta il chakra. Quello sarebbe stato il suo compito per la giornata, certo non era una missione B, ma almeno sarebbe uscito da lì con qualche competenza in più.

    Ok penso di riuscire a farcela

    Disse quando il kage finì di parlare, non voleva passare per uno in grado solo di muoversi e di non proferire parola, anche mostrare un minimo di grinta sarebbe potuto servire per ingraziarsi il kage.
    Attese quindi che il torturare acquisisse la giusta posizione e che iniziasse ad avere dei risultati, mantenendo il foglietto sulla sua fronte.
    Quando reputò che Sho stesse iniziando a prenderci la mano e a controllare un minimo il foglietto, si avvicino con il palmo della mano destra e concentrando una discreta quantità di chakra tentò di attrarre a sé il foglietto. La finta foglia però non si smosse di un centimetro, riprovò ancora un paio di volte fino a quando il pezzettino di carta non iniziò a vibrare.

    Dai cazzo!

    Soddisfatto del traguardo ma stanco, dovette appoggiarsi un attimo sulla scrivania, vicino all’Hokage. Giusto il tempo di riprendere un attimo fiato, si rimise a lavoro, ponendo la solita mano destra in prossimità del foglietto. Quindi si concentrò con più vigore di prima, convinto di riuscire a smuovere di un altro poco la foglia di carta.
     
    .
386 replies since 27/9/2005, 14:45   9494 views
  Share  
.