Vecchio Palazzo dell'Amministrazione

[Amministrativo]

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    L'ultima prova





    L'ultimo colpo Ruppe il collo dell'automa che, dopo le parole di Raizen, si immobilizzò, seppur rimanendo in piedi.
    Sembrava che il mio compagno non avesse dato tutto questo aiuto con i suoi colpi, ma sapevo che, nonostante le parole del kage, mi aveva aiutato, anche solo per aver distratto il mio avversario.
    Durante le parole del decimo mi avvicinai al genin e gli detti un lievissimo pugno sulla spalla destra come per fargli capire che non era andato poi così male, se Raizen gli diceva qualcosa era solo per migliorarlo, era severo con i suoi modi, ma anche giusto.
    Ascoltai poi l'hokage parlare della sfera che cingeva tra le mani, di come essa fosse estremamente liscia e difficile da non far scivolare tra le dita, si trattava chiaramente di un minuzioso lavoro di cesellatura del chakra adesivo, era evidente.
    Mi avvicinai a Raizen e lasciai che questo mi poggiasse la sfera sulle mani, che tenevo a conca.
    Non appena questa venne in contatto con la mia pelle percepii il freddo del metallo, portai quindi le mani vicino al volto, per studiare meglio quell'oggetto.

    -Vi lascio in pasto a triplo zero gne gne gne..-

    Sussurrai, sapevo benissimo che i sensi del kage avrebbero potuto percepire le mie parole, ma nel mio cuore speravo che capisse la battuta, scherzare con Raizen era la cosa che più si avvicinava al detto "scherzare col fuoco".

    "Ehy è pure il Kage della foglia, nel paese del fuoco, ahahahah....... Dio che tristezza, meglio pensare al chakra va..."

    Notai quindi che la sfera non era veramente in contatto con la mia pelle, bensì sembrava levitare e pochissima distanza, quasi impregnata di un qualche potere, ne analizzai attentamente la superficie e non vi vidi pori dai quali potesse uscire dell'aria, non era quindi un meccanismo del genere a farla volare, che fosse magnetizzata? O magari un qualcosa del genere, poco importava, il mio focus adesso era non farla cadere, non tanto per la punizione che aveva promesso il kage, una promessa che avevo certezza avrebbe mantenuto, bensì per l'onore derivato dal non fallire.
    Ovviamente la sfera richiedeva un utilizzo particolare del chakra, altrimenti non sarebbe stato un esercizio logico, avrei semplicemente potuto utilizzare il chakra adesivo nella stessa modalità con cui restavo attaccato alle pareti ed avrei risolto il problema.
    Fare quel tentativo fallimentare mi avrebbe però permesso di capire meglio la natura dell'esercizio.
    Lasciai la sfera scivolare sul palmo sinistro e distanziai le due mani, entrambe con i palmi rivolti verso l'alto, dopodiché sulle vai la sinistra e spostai la destra in modo che fossero l'unta sopra l'altra.
    nella mano che cingeva la sfera, quella più in alto, lasciai scorrere libero il chakra adesivo con la stessa modalità con cui avevo mantenuto adeso il foglio di chakra all'inizio delle prove, vi cinsi quindi attorno le dita e rivolsi la mano verso il basso, la sfera scivolò agile tra le mie dita andando a cadere sulla mia mano destra, come mi aspettavo.

    "Sembra che il chakra adesivo non abbia alcun effetto, ma è davvero così?"

    La sfera doveva essere soggetta all'effetto di tale abilità , dovevo solo capire in che modalità utilizzarla.
    Provai due altre volte nella medesima maniera e con lo stesso risultato, non mi aspettavo certo un risultato diverso, volevo solo capire perfettamente la sensazione che mi dava la sfera scivolando dalle mie dita, ero convinto che il segreto per la riuscita si trovasse lì.
    Tenevo la sfera nella mano destra, col palmo rivolto a conca verso l'alto, ma decisi di concentrarmi sulla mano libera che cominciai ad aprire e chiudere lentamente mentre nella mia mente si muovevano i meccanismi cognitivi che mi avrebbero aiutato a capire cosa fare.
    Osservai molto attentamente la mia mano che si apriva e si chiudeva, concentrandomi prima sulla totalità del movimento e poi sulle singole dita, fino a che non ebbi un'idea.

    "Mmmm, che sia possibile? Per cingere un qualsiasi oggetto l'evoluzione ha dato all'uomo il pollice opponibile, proprio per opporre la direzione della sua forza a quella delle altre dita e creare quindi una presa salda."

    Ripetei quindi il movimento che avevo effettuato fino ad allora, ma stavolta il flusso che chakra che proveniva dalla punta del mio pollice andava in senso contrario a quello delle altre mie dita, da ogni apice partiva una corrente che non solo esercitava una forza traente verso il dito stesso, bensì anche un flusso adesivo che si dirigeva verso il centro del palmo della mano stessa, come sarebbe avvenuto se avessi chiuso un oggeto in una presa.
    La sfera restò per qualche istante immobile , ma quando esercitai maggiore forza sulle dita per eseguire l'esercizio dato dal kage, scivolò sulla mia mano sottostante.

    "Ottimo!"

    Il metodo era esatto si trattava solamente di affinare la precisione di flussi, una cosa che fu piuttosto rapida in fin dei conti.
    Provai altre tre volte prima di riuscire ad ottenere una presa salda sulla sfera, a quel punto tolsi la mano di sicurezza che vi tenevo sotto e mostrai al kage come l'oggetto metallico rimanesse tra le mie dita senza scivolare.

    -A te la palla, Hiro.-

    Dissi poggiando la sfera tra le mani del mio compagno di allenamenti.

    "GG easy."
     
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