Vecchio Palazzo dell'Amministrazione

[Amministrativo]

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    A carnevale Ogni missione vale







    Dopo che Febh accettò il passaggio di Kyom,i Raizen, inspirò lentamente.

    Tranquillo, non ci sarà problema riguardo quello, mi premurerò io stesso che le vostre tecniche non vengano divulgate, se mai ne vedrò tra qualche konohaniano sarai il primo ad esserne informato.

    Se era vero che Febh non era totalmente idiota era altrettanto sicura la sincerità delle parole di Raizen.

    Firmami prima i fogli per la ragazzetta, io non ho testa e rischio di dimenticarlo, e ora che sono sovraccarico è già tanto se riesco a ricordarmi come infilarmi la divisa, tanto son quattro cosi da mettere su altrettanti fogli, ti ci ho pure messo la carta carbone per non farti fare troppe firme!

    Compilati i fogli, semplici moduli standard accademici vergati appositamente per situazioni simili ma senza riferimenti alle precise motivazioni di trasferimento, si sarebbe alzato sospirando.

    Beh, avevo chiesto qualche giorno ma a sto punto direi che si può pure partire.

    Si stava alzando dalla scrivania quando Febh iniziò a parlottare descrivendo la Corte, iniziando a rabbrividire quando gli venne descritta la modalità di infiltrazione.
    Era rimasto immobile, pietrificato con i pugni poggiati sul legno e il capo chino a fissare il pavimento mentre Febh parlava, il suo istinto sapeva, LUI sapeva cosa quella spiegazione avrebbe comportato, SAPEVA della piega ridicola che tutta quella storia avrebbe preso.
    Proprio per queste ragioni sollevò lentamente la testa dalla scrivania, tenendo aperto un occhio e strizzando l’altro come se si preparasse a subire del dolore fisico.

    PFFFT!

    Le guance gli si gonfiarono all’istante mentre il volto gli diventava paonazzo alla velocità della luce, non stava ridendo, ma probabilmente più di una vena gli era esplosa nel cervello per evitarlo, nemmeno il costume da volpe che avrebbe dovuto indossare riusciva a togliergli di mente l’immagine ridicola di Febh con quella maschera addosso.
    Probabilmente proprio a causa di quell’ondata di felicità il suo cervello riuscì ad accettare il costume.

    MALEDETTO UMANO SCIROCCATO!
    METTITI QUELLA ROBA ADDOSSO E TI DIVORO DALL’INTERNO!
    TI GIURO CHE TROVERò il modo di…f…art…i… male…. Dov…essero…secoli!


    Nonostante tutto il Colosso guardò con entusiasmo Febh e il costume che aveva in mano, rispondendo quasi con euforia alla sua domanda.

    SI!

    Prese il costume di mano all’otese e sparì dietro una porta, indossarlo, piazzarsi davanti ad uno specchio e sentire il pessimo odore che quella roba emanava lo riportò nella realtà a suon di ceffoni

    …giu..ro del …male, co…sì tanto… che ti ricorderai QUELLA SOFFERENZAPER IL RESTO DELLA TUA VITA
    SAPPILO!


    Si guardò allo specchio mettendosi una zampapng davanti al viso, evidentemente disperato.

    Chi me l’ha fatto fare?
    Chi?
    E soprattutto perché?
    Perché diavolo sono dentro questo sacco puzzolente?


    Tuttavia la realtà lo portò anche a riflettere sul motivo di quel costume e si rese conto che quella della corte poteva essere una meccanica interessante da poter far apprendere ad un guardiano.

    Hiiiiitomiiiiiiii!

    Vociò da dentro lo stanzino per attirare l’attenzione della sua segretaria.

    Nessuna domanda su questa roba, comunque, fammi venire qui Atasuke, mi serve portarmelo dietro, che venga equipaggiato per partire in missione.

    Uscì dalla camera rientrando nell’ufficio con la faccia più lunga che avesse mai avuto, se Febh avesse domandato del motivo, pur di non ferirlo dato che pareva ci tenesse al costume, avrebbe cercato la scusa della presenza di Atasuke ormai prossima.

    Kyomi, devi venire anche tu, voglio portarti con noi, la Corte sembra un luogo in cui si può trovare di tutto e beh, avrai capito che il tuo percorso si basa sull’esperienza e le basi del controllo del chakra non le hai ancora apprese… per cui…

    Bussò due volte sulla porta dell’ufficio per poi aprirla, facendosi passare un costume tutto scaglie, sembrava di plastica.

    Direi che anche tu devi vestirti a modo.

    Una volta indossato non sarebbe rimasto altro da fare che gonfiarlo, compito che una volta portato a termine avrebbe quantomeno risollevato l’umore a Raizen.
    Fu così che Atasuke, all’ingresso nell’ufficio dell’Hokage avrebbe trovato tre beoti conciati nei peggiori dei modi immaginabili.

    Non è facile immaginare, lo so.
    Ma non temere, c’è una spiegazione a tutto, compresa la tua presenza qui.


    Raizen spiegò infatti in poche parole di cosa la corte fosse in grado di fare con le tecniche di trasformazione, per poi esporre la sua idea ad Atasuke e chiedergli di seguirli nella piccola missione per apprendere come in quel luogo fossero in grado di riuscire a nullificare gli effetti di quella tecnica basilare ma al contempo generalmente efficace.

    Ma come immaginerai il tuo vestiario non è consono alla sortita.
    Ma mi sono già premurato di badare anche a questo.


    Altri due tocchi sulla porta e un nuovo costumedespicable-me-2-fairy-gru passo per essa, di uno sgargiante rosa acceso, munito di parrucca e ciglia finte, pareva venisse venduto tutto compreso.

    È l’unico modo di mimetizzarsi alla corte, c’è gente strana li.
    Sbrigati a cambiarti dobbiamo partire subito.


    La giustificazione non faceva una piega.
     
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