Vecchio Palazzo dell'Amministrazione

[Amministrativo]

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  1. Yusnaan
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    The new girl in town

    IV


    Parlato Kiyomi
    Parlato Raizen
    Parlato Febh

    La ragazza non riuscì neanche a finire di parlare, che il suo interlocutore accettò già la situazione, riprendendo a parlare come se non ci fosse un domani e lasciandola con la sua drammatica recitazione a metà dopo averle dato un paio di inutili avvertimenti.
    Ma che palle.
    In men che non si dica riprese a discutere con Raizen delle faccende di cui stavano parlando prima che si mettesse in mezzo la proposta di trasferimento, come se niente fosse successo. Ancora una volta, Kiyomi rimase a bocca aperta ad osservare quello strano ometto passare da un discorso all'altro senza pensarci, capendo ormai che razza di soggetto avesse davanti.
    E' pazzo.
    Perlomeno erano riusciti a sistemare le cose, sebbene avesse fatto praticamente tutto da solo, ma l'importante era che non ci sarebbero stati altri fastidiosi problemi sulla sua situazione. A quel punto poteva anche liberamente andarsene, non avendo più niente da fare con quei due e volendo rimanere il meno possibile insieme a quello svitato, ma rimase particolarmente interessata nel sentire che quei due avrebbero dovuto partecipare ad una specie di festa in maschera, soprattutto quando il tipo con la testa piccola tirò fuori da non si sa dove un becco da papero.
    In quel momento non seppe spiegarsi perché, ma trovò che gli donava particolarmente, forse del via del suo chiacchiericcio irritante. A chiunque altro sarebbe scappata sicuramente una risata, ma lei non era proprio il tipo, avendo il senso dell'umorismo praticamente inesistente e non ricordando neanche quando avesse riso l'ultima volta.

    Rimase a fissarlo con la testa appoggiata sul palmo della mano, incuriosita dal voler vedere fin dove si arrivava con quella situazione e fregandosene altamente se qualcuno avesse pensato che lei fosse fuori luogo. La sua richiesta fu accontentata nel giro di pochi secondi, quando il ragazzo fece apparire da un rotolo un costume gigante da volpe, che avrebbe dovuto indossare Raizen.
    TA DAH!
    La vista di quel ridicolo costume ed il pensiero che sarebbe dovuto essere quel gigante dall'aspetto minaccioso ad indossarlo, le risollevò completamente il morale, spostando lo sguardo continuamente tra il volpone e Raizen per vedere la sua reazione, ma curiosamente non ebbe obbiezioni da fare. Una volta indossato, però, non sembrò proprio dello stesso pensiero e glielo si poté leggere chiaramente in faccia, con grande soddisfazione della ragazza.
    Oh ma guarda, ti sta benissimo. Direi addirittura che sei adorabile, se non detestassi gli animali.
    Finalmente aveva avuto una piccola rivincita morale, quindi col pensiero di "il mio lavoro è finito" si apprestò a lasciare la stanza mentre l'Hokage in borghese dava delle istruzioni alla sua segretaria. Stava infatti per per salutare i presenti e lasciarli alla loro simpatica escursione, se non avesse sentito una frase pronunciata allo stesso Hokage che la bloccò all'istante.
    Kyomi, devi venire anche tu, voglio portarti con noi, la Corte sembra un luogo in cui si può trovare di tutto e beh, avrai capito che il tuo percorso si basa sull’esperienza e le basi del controllo del chakra non le hai ancora apprese… per cui…
    "Per cui"?! "Per cui" cosa?
    Il suo sguardo perplesso si pietrificò quando finalmente comprese le vere intenzioni dell'Hokage e vide un orrendo costume simile ad un rettile afflosciato che a quanto pare lui volesse che indossasse.
    Direi che anche tu devi vestirti a modo.
    Alla vista di quell'obbrobrio e dopo che Raizen le disse esplicitamente che avrebbe dovuto indossarlo, non poté che finire in un solo modo. Non aveva mai indossato un costume in vita sua, figuriamoci come quello, e sapendo che Raizen conoscesse fin troppo bene quanto ci tenesse al suo aspetto esteriore, la prima cosa che le venne da fare fu scoppiare istintivamente in una sonora risata, non credendo possibile che glielo stesse chiedendo seriamente.

    PfffHAHAHAHAHAHAHAHA


    Involontariamente era riuscito in un impresa che fino a pochi minuti prima chiunque avrebbe pensato fosse troppo ardua, eppure l'aveva fatta ridere con quella che avrebbe dovuto essere l'unica cosa seria presente in quella stanza, per lei. In effetti non era chiaro se fosse una vera risata o lo stesse semplicemente prendendo in giro, sta di fatto che non avrebbe mai e poi mai accettato l'idea di farsi vedere in giro conciata in quel modo, quindi dopo essersi sfogata, rispose molto garbatamente all'invito.
    Devo ammetterlo, questa era buona, però credo proprio di dover rifiutare l'offerta.
    Adesso, se volete scusarmi, devo andare in giro a fare cose serie come farmi notare dal nuovo vicinato, ma voi divertitevi alla festa, siete bellissimi. Matane!

    E se nessuno (Raizen) avesse tentato di fermarla se ne sarebbe andata per la sua strada come da programma, non avendo la minima intenzione di indossare quello schifo di costume, né tanto meno le importava di apprendere chissà cosa sul chakra, specie da un tipo schizzato come quello, ma se avesse insistito con quella storia, si sarebbe ritrovata a dover rispondere in maniera decisamente meno garbata pur di difendere i suoi interessi.
    Leggi le mie calde e morbide labbra: No!
    Io non metterò quel costume e non mi interessa di imparare i... cosi del chakra. E in ogni caso non vedo perché non sarebbe possibile farlo in un altro momento, né perché dovrei venire a fare questo viaggetto con voi, "per cui" non se ne parla. Febh-sama, è stato un piacere, grazie di tutto eccetera eccetera e buona serata a entrambi.

    Ancora una volta avrebbe cercato di svignarsela col suo sorrisetto avvicinandosi alla porta, fregandosene delle parole di Raizen, ma se questi avesse avuto il coraggio di tirare fuori certi argomenti davanti a febh, come scusa per farla partecipare al viaggio, si sarebbe fermata sull'uscio della porta a riflettere sulla situazione. Non avrebbe badato minimamente agli altri 2 presenti, rimanendo immobile e di spalle per pensare ad un modo per evitare quella cosa, ma alla fine si sarebbe arresa, voltandosi e strappando il costume dalle mani di Raizen per andarlo ad indossare nello stanzino dove poco prima era entrato lui.
    Non ci sarebbe voluto molto a capire che era proprio di umore più che nero, perché chi non avesse notato la sua espressione furibonda, lo avrebbe sicuramente potuto intuire dai gesti del tutto privi di grazia, o anche perché da quel momento non avrebbe detto più una parola se non per rispondere a Raizen nel caso avesse osato fare un commento su come le stesse il costume: Fottiti.
     
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