Vecchio Palazzo dell'Amministrazione

[Amministrativo]

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  1. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    La Corte dei Gufi degli Idioti 一

    ~Una Assurda Convocazione~


    Ci sono giorni in cui una persona non vorrebbe nemmeno essere nata. Esistono giorni in cui tutto va per il verso sbagliato, giorni in cui gli dei sembrano avercela a morte con te, giorni in cui ti sembra di giocare una simultanea a scacchi contro l'intero universo, oltre che la quotidiana partita contro la morte. Quello, era uno di quei giorni.
    Già dalle prime luci dell'alba, infatti, Atasuke aveva uno strano sentore, come di fastidio e spossatezza. Era una situazione rara, molto rara oltre che molto fastidiosa, tuttavia, il fastidio maggiore, non era dato da quella sensazione di stachezza, quanto piuttosto dall'essere cosciente di una cosa: Quella era la ormai chiara e constatata allerta di una pessima giornata. Solo non poteva immaginare quanto in basso potesse cadere.
    La giornata, di per se non sembrò cominciare male. La solita routine, i soliti saluti, le solite scartoffie. Mentre al gate non sembravano esserci particolari disturbi, fatto salvo dell'arrivo di Febh Yakushi, il quale aveva creato non pochi problemi nel cercare, in maniera decisamente fallimentare, di fare un'epica entrata in scena, finendo per farsi saltare in aria.
    Stava infatti finendo di rassettare i documenti ed archiviare il caso, quando un messaggero venne a chiamarlo al palazzo dell'Hokage, dove sapeva essersi diretta quella lucertola otese.
    Senza porsi troppi problemi, preparò tutto il necessario, il che significava di fatto prendere il mantello dall'attaccapanni, indossarlo e dirigersi al palazzo con rapidità.

    [...]


    Giunto al palazzo, nulla avrebbe potuto prepararlo a quanto stava per accadere. Non bastò immaginare i peggiori scenari nel vedere l'enorme buco che evidentemente quell'idiota aveva fatto nella parete penetrando nell'edificio. Non poteva bastare quella premonizione del mattino. Non poteva bastare quanto già aveva visto ed udito al gate, compresa l'auto-detonazione dello Yakushi.
    Nulla poteva prepararlo a quanto avrebbe visto appena aperta la porta dell'ufficio dell'Hokage.

    “Non è facile immaginare, lo so.”

    °Oh, no, immagino benissimo... specialmente vedendo Kyomi dentro a quell'affare gonfiabile°

    “Ma non temere, c’è una spiegazione a tutto, compresa la tua presenza qui. ”


    «Non servono spiegazioni Hokage-sama, evidentemente è stato mandato il messaggio sbagliato, devono aver confuso Momosuke con Atasuke... è certamente lui l'”uomo” che stavate cercando, vedrò di andare a chiamarlo, scusate per l'intrusione»


    E senza fare una piega, quasi meccanicamente richiuse la porta davanti a se, preparandosi ad andarsene, venendo però bloccato dall'altra sgualdrina che ronzava attorno all'Hokage che portava il nome di Hitomi.

    “Oh, no, Uchiha-san, nessun errore. L'Hokage ha espressamente richiesto di voi”

    «Per gli dei, cosa diavolo ronza nella mente di quell'uomo? Cos'è, dalle sue ultime perversioni si è anche dato al cosplay?»

    “Le “perversioni” dell'Hokage non sono un vostro problema”


    Rispose ella, guaadagnandosi una delle peggiori occhiatacce che l'Uchiha avesse mai lanciato prima.

    «Lo sono, invece. Specialmente quando in qualche modo sembrano avere a che fare con me...
    E non ci vuole un genio per intuire che finirà male»


    Alla fine aveva un tono rassegnato. Non aveva idea di che cosa volesse l'Hokage in quel momento da lui, ne poteva anche solo immaginare che cosa si sarebbe trovato dinnanzi. Tuttavia, spinto più dall'orgoglio personale che dai “doveri” che aveva verso quell'uomo, si fece forza, aprendo nuovamente la porta e spingendosi letteralmente all'interno della stanza.

    «Ditemi di che si tratta»


    Omise di riferirsi all'Hokage, lasciando la cosa per sottintesa, ritenendosi decisamente fuori luogo nell'usare l'appellativo dovuto verso un tizio all'interno di un pulcioso e lurido costume da volpe idrofoba.

    […]


    Atasuke ascoltò quindi la breve spiegazione dell'Hokage in merito alle abilità anti-trasformazione che erano presenti in quel luogo. Un'abilità a dir poco utile se non fondamentale per il suo ruolo al gate. Con una simile conoscenza, nessuno più sarebbe riuscito a farla franca oltrepassando il gate della foglia in incognito, fatto forse salvo per i maestri trasformisti che cambiavano il volto mascherandosi a modo e non come sembrava che si sarebbero apprestati a fare loro.

    «D'accordo, parteciperò alla missione, ma solo per ottenere quelle informazioni per proteggere il villaggio»

    “Ma come immaginerai il tuo vestiario non è consono alla sortita.
    Ma mi sono già premurato di badare anche a questo.”


    °Starà scherzando spero...°


    Pensò, vedendo l'atrocità che gli veniva proposta davanti. Certo un bel costumino da fatina con tanto di dettagli rosa e compagnia bella. Un costume che avrebbe di certo fatto impazzire una qualsiasi bambina, ma che riempiva l'Uchiha di ribrezzo.
    Lui, capo dei guardiani del villaggio, maestro della Karyuuken, detentore del contratto delle Kitsune, baldo membro del clan Uchiha, sennonché pretendente al titolo di capoclan, vestito da fatina. Un'immagine che nella sua mente scacciava perfino i demoni più tenebrosi.

    «Mai»


    Sentenziò, monosillabico e con tono fermo e deciso. Un unica parola, un unica sillaba per definire quello che era il suo totale rifiuto nell'indossare quell'atrocità.

    «Sebbene comprenda l'importanza della missione, sebbene possa, a fatica, accettare che voi per primo indossiate un ridicolo costume vista la vostra carica, ebbene: Non accetterò mai di indossare un simile costume, ne ora ne mai.»

    “È l’unico modo di mimetizzarsi alla corte, c’è gente strana li.
    Sbrigati a cambiarti dobbiamo partire subito.”


    L'Hokage replicò repentino, forte della sua assurda teoria, forse convinto che in quel modo lo avrebbe in qualche modo smosso su quel fronte, cosa che non sarebbe mai accaduta, anche a costo di finire in cella. Cosa che comunque difficilmente sarebbe accaduta dato che non era credibile una condanna per “essersi rifiutato di mascherarsi da fatina”.

    «Con tutto il dovuto rispetto, rifiuto. Parteciperò alla missione, se vorrete. Potrò anche mettermi in maschera, se vorrete. Ma non mi vedrete mai vestito da donna. Spero di essere sufficentemente chiaro su questo punto.»


    Ottenuta o meno una risposta da parte dell'Hokage in merito, Atasuke avrebbe quindi comunicato ai suoi di procurargli qualcosa, anche se non aveva fatto i conti con chi stesse ascoltando la sua comunicazione, prodigandosi nel trovare un qualcosa al limite della sopportazione dell'Uchiha.

    «Hokage-sama, i miei stanno recuperando un costume, spero non abbiate troppa fretta di partire»


    Non ci vollero in effetti più di una mancita di minuti ed acco Sougo in persona presentarsi all'ufficio dell'Hokage con una scatola di cartone dalla banale fattura al cui interno doveva essere presente il costume che era stato recuperato.

    «Sougo... Il fatto che sia proprio tu a consegnarmelo mi inquieta»


    Sibilò con fare velatamente minaccioso al sottoposto, prendendo con cautela il pacco.

    "Atasuke-sama... voi mi deludete... sapete quanto io sia dedito alla causa..."

    «Si, alla causa di farmi fuori... bastardo. Ad ogni modo, ora vai, in mia assenza ti occuperai tu del gate. Anche solo un filo d'erba fuori posto e te ne farò pentire»


    Una minaccia, tutto fuorchè velata uscì dalle labbra dell'Uchiha verso il biondino del clan Okita. Una minaccia che non sembrò prendere troppo male, limitandosi ad andarsene con un rispettoso inchino di saluto a lui ed a tutti i presenti.

    «Ah... Sougo...»

    "Si, comandante?"

    «Hai due secondi netti per consegnarmi quella videocamera che stai nascondendo nella manica, altrimenti mi prenderò anche il resto del braccio»


    I presenti non potevano vedere lo sguardo minaccioso dell'Uchiha, ma chiunque lo avesse scorto all'interno del corridoio, avrebbe notato, senza problema alcuno, una strana luce nei suoi occhi, una luce demoniaca che andava ben oltre il livello di minaccia dello stesso famigerato sharingan.
    La calma ostentata delle sue parole aveva un qualcosa di sinistro, che alla fine sembrò convincere l'Okita, il quale senza fare storie consegnò la videocamera che Atasuke distrusse in meno di un secondo, eliminando ogni prova di quanto era stato visto e filmato in quel luogo.

    «Ora vai»

    "Si, signore"

    «Ah, Sougo... Spero per la tua anima che quella non sia la registrazione...»

    "N-no, signore"

    «Bene... perchè se malauguratamente lo fosse... Sei un morto che cammina»


    Non aggiunse altro e Sougo svanì nel nulla, veloce come il vento, lasciando il quartetto da solo, pronti a partire.

    «Bene, sembra che siamo pronti a partire... ci metterò appena un attimo, giusto il tempo d...»


    Aprendo la scatola vide il premuroso costume che l'Okita gli aveva recapitato. A prima vista sembrava il costume di un uovo, anche se guardandolo meglio, aveva due pinne che forse dovevano essere delle ali ed un becco... per non parlare delle scarpe che sembravano essere delle zampe pinnate gialle.

    °C-Che diavolo è questa roba!?°


    Non si espresse, isolandosi in un mondo suo, a se stante, con lo sguardo cupo ed omicida. Quasi non riusciva a credere che dopo tanto tempo e tanta fatica nel debellare il suo "io" malvagio... In quel giorno, fossero riusciti a riesumarlo, riportandolo letteralmente in vita.
    Ad ogni modo, sconsolato, non ebbe altra scelta, se non indossare quell'orrenda cosa che quantomeno aveva il pregio di celarlo completamente, fatto salvo per il volto che compariva all'interno del becco, il quale sembrava essere in effetti l'unica apertura presente in quel costume.
    In quell'istante, apprezzò di trovarsi all'interno di quell'oscura cavità dove, ritraendosi, poteva celarsi senza mostrare la sua faccia in giro.
    Evidentemente aveva fatto adirare gli dei, ma non sapeva quando e come avesse fatto a portarli ad un punto tale da meritare una simile punizione.



    OT - Scusate il ritardo e no. Non avrete mai Atasuke vestito da fatina, maid o femmina in generale :cxz: - /OT
     
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386 replies since 27/9/2005, 14:45   9494 views
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