Vecchio Palazzo dell'Amministrazione

[Amministrativo]

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  1. **Kat**
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    I ~ Ikuuya: La convocazione


    L

    a stabilità di un Albero si fondava sulla profondità delle sue radici, che permettevano di alimentare floride e smeraldine foglie. Il Villaggio di Konohagakure no Sato era simile ad una secolare quercia, la cui corteccia era stata forgiata e temprata dalle mille difficoltà che il Paese del Fuoco aveva dovuto affrontare. Gli Hokage si erano susseguiti in nome della Volontà del Fuoco e la Radice, una segreta organizzazione della Foglia era stata più e più volte sciolta per motivi politici ma da secoli custodiva un unico obbiettivo: garantire la prosperità del Villaggio. E proprio nei meandri della Vecchia sede, situata nelle profondità di Konoha, iniziavano a germogliare alcuni semi.
    Raizen-sama, Decimo Hokage, aveva riformato quest’ordine di Shinobi e Kunoichi pronti a tutto pur di proteggere la propria patria. In passato la Radice si era macchiata di stragi e sangue d’innocenti pur di riequilibrare le forze all’interno del Paese del Fuoco. Ma il colosso della Foglia aveva ricostruito questo gruppo di ANBU nella speranza di proteggere il Villaggio da ogni pericolo con impegno e sacrificio.
    Il Germoglio dei Fuyutsuki passava ormai molto tempo nel suo laboratorio alchemico nei meandri della Sede della Radice. Era una delle poche stanze in cui riuscivano a filtrare i raggi solari grazie ad un complesso sistema di Torii ed Arcate. Accanto al laboratorio c’era anche una piccola Sala medica per permettere alla Genin di poter prendersi cura dei membri della Radice. Ed una piccola dispensa, direttamente fornita dai migliori ingredienti del Paese del Fuoco, permetteva alla ragazza di affinare le proprie capacità con Veleni ed Antidoti.
    Al centro di alcune arcate in pietra, ormai corrose dal tempo e dagli orrori che si erano susseguiti nei secoli, c’era un’antica iscrizione, che riassumeva un tempo il Nindo della Radice.

    "Nella radice... non esistono nomi, non esistono sentimenti...
    Non esiste il passato... e nemmeno il futuro. Esiste solamente la missione...
    Non scordarti mai dei nostri propositi, che sostengono il grande albero della Foglia, dalle profondità invisibili del terreno."


    Parole appena leggibili, che avevano portato la Fuyutsuki alla riflessione, confrontandole soprattutto con la nuova Radice di Raizen-sama. Aveva avanzato oltre quell’arcata per recarsi in un posto molto più tranquillo e solitario.
    Illuminata solo dalla luce di un candelabro, Ayuuki, o meglio Ikuuya, come si faceva ormai chiamare nelle Forze Speciali del Villaggio, leggeva alcune antiche pergamene sulle proprietà di Veleni sperimentati su cavie anche umane negli anni precedenti al tramonto della Radice. Quelle mura erano complici d’indicibili esperimenti, e la Fuyutsuki ne approfittava per ampliare il proprio bagaglio di conoscenze, anche se considerava deplorevole ciò che era stato commesso in quella Sede. Accanto a sé c’era un Erbario ben fornito con ingredienti per Antidoti ben catalogati con raffigurazioni curate a mano.
    I suoi studi vennero interrotti da un’ombra. Oboro scivolava come sempre alle sue spalle senza produrre alcun rumore per avvertirla di una improvvisa convocazione. Aspettava da giorni ormai che Raizen-sama la convocasse. Da quando aveva concluso la missione medica con Inoichi Yamanaka, aveva aspettato pazientemente progressi sull’interrogatorio del falso Sommo Sacerdote di un piccolo villaggio di artigiani. Disordini e fanatismo religioso celava ben altro. - Va bene. - L’essere, come piaceva definirsi l’Aburame, le consigliò d’indossare la maschera. - Non servirà. Mi fido dell’Hokage e non metterebbe mai in pericolo la mia sicurezza. Sicuramente avrà chiamato una persona fidata per risolvere questa faccenda. - Nonostante le insistenze della donna-insetto la Fuyutsuki preferì indossare solo la divisa da Radice con un cappuccio per celare in parte il suo volto.

    [ … ]

    Raggiunse rapidamente gli Uffici Amministrativi per essere ricevuta immediatamente dall’Hokage. Sperava in alcuni sviluppi sulla faccenda del Sacerdote, che aveva cercato di assassinare Inoichi-kun per placare l’ira del suo Dio. Il Fanatismo religioso aveva quasi destabilizzato gli equilibri politici del piccolo Villaggio di Artigiani a Sud di Otafuku. Aveva cercato di ostacolare, insieme ad alcuni Adepti, le cure mediche per i cittadini della piccola comunità in seguito ad una misteriosa epidemia.
    La situazione si era risolta per il meglio, ma la Fuyutsuki sentiva che c’era ancora qualcosa d’irrisolto. Attendeva con ansia i risultati degli interrogatori sul misterioso uomo, che era stato catturato a fine Missione. Era stata proprio la Genin a metterlo K.O. mentre sferrava il suo attacco mortale contro l’ex-studente della Foglia. Tirò un sospiro di sollievo non appena fu davanti alla porta dell’Hokage. Bussò. - Ohayou Gozaimasu! - S’inchinò al cospetto del Colosso di Konoha. Testa china, busto rigido e ginocchio destro a terra. - Raizen-san! - Era ancora difficile per lei non accompagnare il nome dell’Hokage con il suffisso onorifico “-sama”. Le sembrava di mancargli di rispetto, anche se nutriva un profondo affetto quasi fraterno per quell’uomo. Forse aveva anche una mezza cotta infantile per quell’energumeno, ma meritava tutto il suo rispetto. A quanto pare a Raizen-sama non erano mai piaciute troppe cerimonie e lui stesso l’aveva invitata ad omettere ogni formalità. - Ikuuya, Radice di Konoha e membro della squadra degli avvelenatori! - Era la sua nuova identità. Scostò solo leggermente il cappuccio per farsi riconoscere. Anche se non aveva dubbi in merito. - Oboro-san mi ha informata che volevate parlarmi. Ci sono sviluppi con il prigioniero? - Chiese stavolta senza giri di parole.


     
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