Vecchio Palazzo dell'Amministrazione

[Amministrativo]

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  1. Yato Senju
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    Amministrazione di Konoha
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    La Prima Vera Prova della Missione.::


    Hokage-sama. Mi inchinai dopo la sua lunga disquisizione sulle condizioni del governo di Konoha e della malagestione che lo aveva preceduto, continuando a sostenere il suo sguardo mentre chiudevo, almeno da parte mia, quella parte del discorso. Io non vi ho chiesto di giustificarvi. Ho solo espresso la mia personale opinione sul quadro politico...oltre alla mia pessima opinione personale su di voi e sul vostro atteggiamento. Avevo già detto che ero pronto ad essere punito per quelle mie parole, tanto valeva sostenerle. Ho alzato i toni, di questo mi scuso, ma non mi scuso per i contenuti. Non sta a me giudicare la storia, ma suppongo mi sia ancora consentito avere delle opinioni. Quando lui decise di chiamare altri per visionare il nostro breve incontro mi trovai a inarcare un sopracciglio, sinceramente colpito dal fatto che la paranoia dell'Hokage arrivasse a tanto, così come la sua insicurezza: stava chiedendo supporto perché non era in grado di valutare la situazione da solo...dubitava del suo stesso giudizio dopo aver visto fallire i tentativi di intimidazione con cui disperatamente voleva avere qualche conferma di chissà quale lontano sospetto.

    Come meglio credete. Siete il Kage e sono ai vostri ordini. Almeno finchè sarete Kage...ma avendo fatto trenta e volendo fare trentuno...ogni vostra reazione da quando sono entrato non ha fatto altro che rafforzare le mie convinzioni. In un certo senso per questo vi ringrazio. Incrociai le braccia, attendendo così l'arrivo degli uomini e delle donne che erano stati chiamati. Avevo sentito il nome di Atasuke Uchiha, ovviamente, ma anche Youkai non mi era sconosciuto...solo non capivo per quale assurdo motivo volesse chiamare un ninja di così basso rango...forse per valutare che non ci fossero idee come le mie tra i giovani shinobi del villaggio? Feci un respiro profondo, poi, tornando al suo discorso. E' tanto forte che ovviamente non sono in grado di combatterlo, ma frequento Otafuku da diversi anni come parte del mio addestramento e so come raccogliere informazioni. Il mio unico intento è di indagare senza dare nell'occhio, e un ninja di basso rango che fa domande sicuramente è più efficiente di un viso noto...appena scoperto qualcosa di solido avrei passato la mano a shinobi più adeguati alla lotta. Forse degli aiutanti sarebbero utili, ma non più di due, per non complicare le cose. Tutto qui. Un po' generico e abbozzato come piano, ma sapevamo talmente poco che ogni informazione poteva essere una conquista.

    Ed eccoli là: il Guardiano delle Mura, lo stesso Youkai che avevo conosciuto in passato, un Uchiha sconosciuto e una ragazza che non doveva essere molto più grande di me, alla quale dedicai una lunga ed attenta occhiata. Per quale motivo era stata chiamata là con noi? Cosa aveva di speciale? O Youkai, come mai proprio lui? Forse L'Hokage mi faceva seguire e sapeva che ci eravamo incontrati? Ma se era vero...quanto poteva essere radicata la sua paranoia? Chiusi gli occhi, facendo mente locale: non dovevo permettermi di cadere a mia volta nella trappola della paranoia. Con le mie capacità era impossibile pensare a troppe mosse tutte assieme, mi dovevo concentrare sul presente.

    Il primo a parlare fu Atasuke Uchiha, che non fu parvo di domande sulla faccenda della Mela Marcia, come avrebbe dovuto esserlo il Kage, secondo la mia modesta opinione, se non fosse stato troppo attento ad arrovellarsi sullo sguardo carico d'odio di un ragazzino che conosceva appena...e penso che quei pensieri fossero più che chiari sul mio viso mentre ascoltavo tutto. Stavo per rispondere quando l'Hokage si intromise, forzando il Guardiano a una seconda risposta...e a quel punto aspettai che anche gli altri dicessero la loro. Sono Yato, del clan Senju, come avrete certo appreso dal video. E poi su Youkai. E noi ci conosciamo già. Confermai le parole dello strambo ragazzino senza approfondire. Ayuuki, la ragazza, partì in quarta con una difesa spassionata dell'Hokage, piena di accalorate espressioni alle quali tuttavia non feci una piega...l'Uchiha invece, come ogni persona normale, diede decisamente più importanza alle mie parole su Otafuku che non al modo in cui le avevo riferite e per finire Youkai spese appena due parole superficiali prima di appartarsi col Kage...ma chi diavolo era per fare una cosa del genere? Impossibile non accigliarmi e guardarlo con sospetto.

    Alla fine venne il momento delle risposte, prima delle quali guardai tutti con estrema attenzione e feci un breve inchino. Vi ringrazio per le vostre parole e critiche...ogni cosa che possa aiutarmi a crescere è bene accetta. Per poi guardare sottecchi l'Hokage. Anche se di alcune cose farei volentieri a meno. Mi riferivo ovviamente agli sviluppi di tutta quella faccenda. Permettetemi di cominciare dal principio...ho incontrato il Kage il giorno della festa del suo insediamento...o forse un suo clone visto che al contempo era sul palco. Ci siamo incontrati in un vicolo dove mi erano atterrati davanti tre cadaveri. Ho chiamato aiuto, e la prima cosa che ha fatto è stata accusarmi di averli uccisi, senza uno straccio di prova! Col senno di poi ho compreso che volesse solo prendersi gioco di me, ma questo non fa che rendere la cosa ancora più bieca. Feci un lungo respiro. Sospetto si trattasse di terroristi di qualche genere e che fosse stato lui stesso a sconfiggerli con qualche tecnica non vista, ma non ho prove di questo...le sue accuse sono continuate solo per umiliarmi e farmi ammettere la mia debolezza...e il mio desiderio di superarla a ogni costo. Scossi il capo. Mai lo avessi detto...perché a quel punto le sue provocazioni immotivate sono solo aumentate, e così le umiliazioni, fino a fargli dire che il mio voler diventare più forte per soddisfare l'onore del clan era un ostacolo per lui. Il che in effetti erano le esatte parole del Kage. Solo cinque minuti, ma sufficienti a farmi capire che genere di persona orribile fosse il nuovo Kage...e niente mi farà mai cambiare idea su di lui da questo punto di vista. E in effetti era quello, e SOLO quello il motivo del mio odio. La missione del doverlo uccidere era assolutamente slegata da ogni forma di rapporto personale con Raizen Ikigami, ma in quell'occasione lui era riuscito a farsi odiare, con le sue sole forze, senza che io dovessi metterci nulla di mio. Forse era un motivo infantile...alla fin fine riducibile all'essersela presa per il fatto che aveva preso in giro me e il clan, ma nessuno di loro poteva sapere come mi ero sentito in quell'occasione, e certamente il loro giudizio era del tutto irrilevante rispetto alle emozioni che mi aveva scaturito quell'incontro.

    Quanto alle implicazioni politiche, non ho nulla da aggiungere rispetto a quanto detto prima, che avete visto nel video. Non sta a me legittimare o meno qualcosa, ma un vero Kage è qualcuno che viene scelto dai ninja che lo seguono e che ne ha la fiducia. Non è il ninja più forte che si trovava da quelle parti e ha deciso di prendere la situazione in mano, anche se fosse il più abile amministratore e stratega esistente. E anche quello era un punto fisso della mia educazione: ero molto ferrato in studi civici, dovendo uccidere il Kage dovevo essere in grado di discriminare sempre chi fosse quello legittimo in caso di divisioni interne o complicazioni burocratiche.

    A quel punto rimasi in silenzio qualche istante, per poi arrivare alla questione più pressante: la Mela Marcia. Atasuke-sama, posso comprendere che sia inverosimile, ma il mio rapporto è assolutamente veritiero e può essere confermato anche dall'altro genin là presente: Jin di Suna. Ci siamo incontrati mentre concludevo la mia Missione di rango D, e lui mi ha parlato di alcune voci riguardanti i ninja più forti dell'Accademia che giravano liberamente. Pareva che fosse un uomo col soprannome di... Esitai, sapevo che dirlo mi avrebbe reso ancor meno credibile, ma non potevo fare altrimenti ...Uggiolo, un frequentatore abituale del Bordello di Babà la Zuccherosa, a sapere qualcosa al riguardo, quindi abbiamo chiesto alla sua prostituta preferita dove potevamo trovarlo, e lei...lui...non che sia così importante. Meglio non indagare troppo sugli attributi sessuali di Cioccolatino Croccante. Comunque siamo finiti alla biblioteca della città. Mi voltai verso Sasori. Se davvero frequentate Otafuku saprete anche che quella città brucia ogni qualche mese...gli incendi sono assai frequenti ma mai nella storia recente quell'edificio è mai andato a fuoco...e abbiamo scoperto il perché. Sopra era una normale biblioteca frequentata da loschi individui persino più deboli di uno studente, che abbiamo messo in fuga. Abbiamo identificato Uggiolo che è scappato di sotto inseguito da Jin...che si è trovato davanti a un'enorme archivio di informazioni sotterraneo. Io intanto catturavo e interrogavo una delle guardie. L'interrogatorio andava bene, ma alla fine l'uomo col mantello rosso è intervenuto e ha fatto piazza pulita. Lo chiamavano Mela Marcia...ma non ho idea del perché ci abbia risparmiato. Questo era tutto quel che sapevo su quella vicenda, e che avevo riportato nel rapporto, più qualche altro dettaglio che avevo saltato per non dilungarmi ma che avrei fornito se richiesto.

    E come dicevo prima, forse nella parte che il video non ha registrato, io sono perfettamente consapevole di non poter combattere contro un individuo che si muove con velocità almeno pari all'Hokage. Serrai le labbra. Ma posso almeno investigare senza dare nell'occhio. Sono almeno cinque anni che frequento Otafuku come parte del mio addestramento e posso muovermici tranquillamente. Appena saprò qualcosa passerò l'informazione al villaggio per organizzare una squadra capace di combattere! Poi verso Ayuuki. Mi chiedi quale sia il mio obbiettivo? E' semplice: diventare più forte per portare onore al mio Clan e al mio Villaggio. E l'unico modo in cui potevo essere accettato era uccidere l'Hokage...e come avrei potuto farlo senza diventare forte? Non per me, ma per loro. Per i miei genitori, i miei nonni e i miei zii. Forse può sembrare un valore vuoto o superficiale per altri, ma per me è tutto quello che conta. Per il bene di Konoha e dei Senju. Odio l'Hokage, ma questo non mi impedisce di obbedire ai suoi ordini. Se ci fossero altri candidati certamente non sosterrei Raizen Ikigami, ma finchè sarà Kage, lui sarà il mio Kage, anche se lo odio. Mi avvicinai a lei. L'odio è un veleno potente che può sporcare tutto, io posso odiare, ma non lascio certo che sia l'odio a muovermi, altrimenti non sarei certo venuto qui a parlare della Mela Marcia con un uomo detestabile solo per il bene del villaggio!
     
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