Vecchio Palazzo dell'Amministrazione

[Amministrativo]

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    L' alibi







    Guardava Keiji mentre questo parlava, senza staccargli gli occhi di dosso per un solo secondo, non curandosi di nascondere minimamente il fastidio che questo gli provocava.

    Sai, noi siamo persone decisamente agli opposti da un certo punto di vista, e lo siamo in un dettaglio che ci rende odiosi l’uno all’altro.
    Pensi che l’etichetta sia tutto e finchè questa viene rispettata il resto passi in secondo piano, sincerità compresa.
    Io al contrario metto questa al primo posto. E come ti ho anticipato non mi aggrada per niente quando il prossimo non lo fa.
    Ma c’è una sottocategoria di questo genere di persone che mi fa letteralmente uscire dai gangheri: i finti tonti.


    Lasciò passare qualche secondo di modo che la mente corta del kiriano potesse tentare di comprendere che gli veniva detto.

    Metti da parte i Sama e le tue inutili porcherie da trincea, se ci tenessi davvero e non fossi qui a fare un teatrino del cazzo non cercheresti di convincermi della tua buona fede col fatto che tu sia venuto qui di tua spontanea volontà

    Sorrise sarcastico.

    E a proposito di questo, e del finto tonto… quando si cerca di costruire un buon alibi azioni come la tua rientrano nel copione.
    Quindi si, per quanto mi riguarda sei qui semplicemente per rafforzare il tuo alibi, travestendo chissà quale errore da pura e sincera confessione, e perché no, abbellendola con questo tuo rispetto per le cariche militari con cui mascheri pateticamente il tuo disprezzo.


    Face spallucce.

    Io non ho cercato di intimorire nessuno, ti sei sentito intimorito perché ti senti accomunato al kiriano svitato?
    Dopotutto ho solamente riportato una piccola disavventura avvenuta qui, se ti senti minacciato mi fai pensare male.


    Si lasciò sfuggire una piccola risata.

    Tu non sei un messaggero, non stai portando il messaggio di nessuno, solo una montagnola di scuse che ti scagionino da chissà quale scaramuccia, ed il fatto che tu prema così tanto su questo fattore non va a tuo favore.
    Non si può essere il messaggero di se stessi.
    Ti manca il talento per mentire, e lasciatelo dire, non esiste un ninja che sia considerabile un messaggero, un messaggero è disarmato e inoffensivo.


    Fino a quel momento, per quanto ci si impegnasse Raizen non riusciva a vedere della sincerità nelle parole del kiriano che tentava di frapporre tra se e l’ostilità dell’Hokage cavilli burocratici e status sociali atti a proteggerlo da ritorsioni, perché mai volersi tutelare se aveva la certezza di essere nel giusto?

    Il fatto strano è che tu abbia potuto vedere tutto questo senza poter fare nulla.
    Vedi quando lui entra nell’altra stanza, vedi che si accascia, nonostante stesse bene fino a poco prima e vedi che usa una bomba causando il disastro… CASUALMENTE, tutte le vicende beneficiano del tuo occhio vigile, ma nessuna di esse può essere fermata, casualmente, chi ha messo in atto il piano nonostante tutto non si salva… ma tu si.
    Curioso.


    Alzò un sopracciglio prima di continuare.

    Una missione costruita per la tua fortuna, se andavi li sotto da solo il SOMA sarebbe stato tuo, invece questi maledetti konohaniani sono stati proprio d’impiccio.
    Tu.
    Viscido essere, eri il capo missione, non cercarti scuse.
    Tu.
    Hai lasciato morire i tuoi compagni.
    Tu.
    Sei un fallimento, hai riportato informazioni insufficienti e perso due shinobi senza nemmeno occuparti di fare rapporto nei tempi richiesti.
    Sai secondo me com’è andata la missione?
    L’esplosione, se non hai inventato tutto di sanapianta, non è stata usata da Torke, e hai ucciso Ryo per non avere testimoni, dopotutto erano entrambi nettamente inferiori a te. E per farti bello mi porti anche un piatto con informazioni utili alla Foglia.
    Tutto ciò che avviene al SOMA resta al SOMA, no?
    Ma per ora andiamo avanti.


    Sorrise, ma non con i sentimenti tipici che animavano quei muscoli.

    Sentiamo, cosa mi avresti portato?

    Nel mentre che Keiji riprendeva a parlare lui avrebbe preso carta e penna con uno sbuffo.
    In una calligrafia precisa e ordinata avrebbe stilato una lettera per il Mizukage, anche se i modi, vista la confidenza tra i due, non erano tra i più nobili.

    Ho uno dei tuoi qui.
    Ho alcuni dubbi su un suo rapporto riguardo una missione di qualche tempo fa.
    Dai un occhio tra le tue scartoffie se hai il rapporto della missione XXX - XX - XXXXXX non sapevo che numero inserire, mettetelo a piacere erano coinvolti anche dei miei shinobi, ora morti.
    Trovato o meno, mettilo da parte, ne riparleremo.
    Saluti, Raizen


    Non avrebbe faticato troppo per impedire a Keiji di leggere la lettera, dopotutto per lui era capovolta e la velocità di scrittura non gli avrebbe permesso di leggere tutto prima che concludesse.
    Cinque sigilli e una goccia di sangue evocarono Kubomi che dopo essersi attorcigliato affettuosamente al braccio di Raizen si sarebbe messo sull’attenti, aspettando direttive.

    Consegnalo ell’evocatore di miss Steroidi.

    C’era da vedere se Keiji avesse realmente fatto rapporto al suo villaggio.
    Se il kiriano non avesse ancora ultimato il suo rapporto avrebbe prestato a lui tutta l’attenzione, anche se era evidente che durante la scrittura della lettera non si fosse comunque distratto, continuando a prestare orecchio senza sosta. Intanto cercava di inquadrare Keiji, e vedendolo così attaccato al suo grado non riusciva a comprendere come mai gli riservasse tutta quell'antipatia, dopotutto se la sua formazione era marziale doveva essere forte in lui il senso del cameratismo, quello che spingeva Raizen ad indagare sulla morte dei propri uomini.


    Edited by F e n i x - 25/5/2017, 16:39
     
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