La Tana del Lupo Ubriaco

[Taverna]

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    La ricerca di Itai

    Il jonin della Nebbia non si era dato per vinto, perseverando nella convinzione che ci potesse essere, in quella stanza, qualcosa che avrebbe potuto nuocere al suo amato villaggio. Tuttavia gli oggetti che controllò, quelli di Eiatsu, non avevano nulla di particolare e non recavano alcun sigillo che potesse far pensare ad una qualsivoglia bomba. Il soffitto, ugualmente, non mostro nulla di anomalo, ragnetti compresi; e così in qualsiasi altra parte della stanza il jonin avesse controllato.
    Forse veramente quel chunin di Oto non aveva nulla da nascondere,ma come esserne certi? Del resto quante altre cose poteva ancora tentare di fare Itai! Poteva scardinare tutte le assi del pavimento e delle pareti, alla ricerca di possibili nascondigli, avrebbe potuto compiere analisi altrettanto approfondite in tutte le altre stanze della locanda e nelle cantine: del resto, se era un ninja così esperto, quanto poteva essere difficile non farsi beccare dal proprietario mentre gironzolava nella sua proprietà? Ma certo! L'uomo che stava al bancone! Era davvero lui? Oppure era una copia dell'otese che si era sostituita all'originale, il quale chissà dove poteva essere? Se non voleva correre rischi il jonin avrebbe fatto meglio a controllare.

    Ma perchè ragionare ad un livello così infimo? Quel chunin poteva aver mentito anche sul fatto di essere un chunin! Poteva essere un sennin di impareggiabile potenza e quindi poteva essersi accorto del pedinamento di Itai.In quel caso poteva aver rigirato le carte in tavolo e aver intrappolato il jonin della nebbia in un'illusione talmente potente da sembrare reale! Eppure doveva essere necessariamente così, oppure no? Perchè se ci fosse stato qualcosa che non andava in quella locanda, e la sua psiche non fosse stata alterata, sicuramente a quel punto l'avrebbe trovata!

    Mai che, per una volta, quel chunin avesse detto la verità e non nascondeva proprio nulla?

    In definitiva il jonin Itai aveva ancora molto lavoro da compiere alla Tana del Lupo ubriaco e certo non avrebbe impiegato poco tempo nel rastrellare da cima a fondo quel posto. Tuttavia, e questo non lo poteva sapere, avrebbe anche potuto smantellare l'ostello pezzo per pezzo, mattone su mattone, guardare sotto ogni asse o trave, sotto ogni tavolo , sgabello o sedia, attraverso ogni muro, fessura o orifizio di quel posto che non avrebbe trovato assolutamente nulla. E questo per un semplice motivo: non c'era nulla che andasse trovato in quel posto!

     
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Lì non c’era nulla. Guardai un’ultima volta, uno sguardo fugace in quella stanza perfettamente (un tempo) ordinata e mi diressi in bagno. Non avrei cercato al di fuori di quelle mura, il resto della locanda era davvero un posto impensabile per piazzare qualcosa, soprattutto perché, nel bene o nel male, l’avevo tenuto d’occhio per un bel po’. Ma non in bagno. I bagni non avevano finestre normali, per la privacy degli utenti avevano sempre finestre oscurate che mi avrebbero in qualsiasi caso impedito di vedere cosa stesse accadendo lì dentro. Poteva essere il posto perfetto!

    Aprii la porta del bagno e l’osservai, cercando qualsiasi cosa che potesse essere utile, inquadrando chiaramente i vari ambienti prima di perquisirli scrupolosamente. Dopodiché la copia sarebbe sparita, avendo ormai esaurito il suo compito. Era tutto finito per lei. Chissà, forse per Itai si aprivano scenari turbolenti o assolutamente menefreghisti. La copia osservava, evitando di dedurre dopotutto, a quello ci avrei pensato io.
     
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  3. The_Drake
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    Il viaggio dalle mura fino alla taverna non era durato poi molto: la città sembrava abbastanza normale in quel periodo, senza nebbia o freddo gelante, mostrando dei raggi di sole tra le nuvole e un'aria frizzantina; Lo stomaco di Drake brontolava di continuo e in maniera incessante, come se una qualche sorta di bestia si fosse inrtanata e si stesse preparando a svegliarsi da un lungo sonno.
    Al suo fianco c'era il suo amico Itai e sua sorella Hanako; Appena vide l'insegna del bar, scattò come un pazzo, quasi divelgendo la porta, destando ovviamente l'attenzione di tutti dai loro affari, costringendoli a guardare cosa fosse successo; Non curante il ninja dai capelli turchesi si mosse verso il bancone e fece cenno al barista di volere un tavolo, anche se era quasi ovvio. Forza che ho fame! Mi dia un tavolo subito e mandi il conto ad Itai Nara, che offre lui per me! Disse, con voce squillante, anche se ci fosse stato il compagno al suo fianco.
    L'ordinazione fù immensa o quasi: quasi il 70% delle cose erano varietà di carni e di pesce, quasi tutto tipico del luogo, considerando che il giovane non aveva mai messo piede su quell'isola, servito con boccali di Sakè o comunque bevande rinfrescanti e pesanti.
    La sua era una visita di cortesia, dopo gli affari di Suna, si sentiva più leggero e tranquillo; Con tutti i soldi che aveva guadagnato poteva comprarsi l'intero locale e ingrandirlo senza grossi problemi, ma comunque non volendo dare nell'occhio, preferì il comportamento da spilorcio.
    Quando il trio fù abbastanza comodo, potè iniziare a parlare liberamente del più e del meno.


    Allora Itai come và!? Come stanno le bambine? E tua moglie non ti ha ancora lasciato? Quante zone di Kiri hai raso al suolo con la tua bestiola? Ovviamente riferendosi al Demone che portava dentro alla pancia: sapeva che l'amico riusciva a controllare il suo potere quasi alla perfezione, quindi la domanda era solo per prenderlo un pò in giro. Mi devi promettere che poi mi farai conoscere i tuoi parenti, penso di non averli mai visti...è la prima volta che visito Kiri, quindi vorrei godermela. Per ora sembra un posto veramente tranquillo, non caldo come Suna, non come Oto...diciamo che è un buon posto per far divertire le mie rane, con le varie pioggia e il mare. Tagliò corto: ricordandosi che aveva fatto una promessa qualche tempo addietro, ma che ancora doveva rispettare; Prima o poi sarebbe dovuto tornare al Monte Myoboku, più il tempo scorreva e più si avvicinava il momento che fosse messo difronte le sue responsabilità più alte.
    Non che non volesse farlo, ma ogni volta era sempre una prova quasi mortale per il suo fisico e comunque, conoscere il suo futuro non era sicuramente una cosa bella: poi se come lui, non aveva possibilità di scelta.



     
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Io, Hanako e Drake c'incamminammo verso la taverna. Drake stava morendo di fame e mia sorella sospirò consolata quando – appena la taverna fu visibile – Drake vi si lanciò come il peggiore dei predatori. Ci accomodammo a un tavolo un po' isolato e ben presto qualcuno venne a prendere le ordinazioni. Lasciai fare tutto a Drake e lui – come al solito – esagerò. Al ché diedi un colpetto di gomito a mia sorella, tanto per capire se per caso l'aveva tenuto a stecchetto durante il viaggio.
    Ma ha mangiato questi giorni poi Drake, nell'attesa delle molte portate, iniziò una bella raffica di domande amichevoli su me, la mia famiglia, la mia felice bestiolina e commenti sul clima. Era bello poter discorrere senza pensare alla guerra, una volta ogni tanto.
    Le bambine ed Ayame stanno benissimo e anche la bestiola sta benissimo, purtroppo e comunque, idiota, non ho altri parenti oltre quelli che conosci e lo sai dissi A parte poi Shinodari Jaku e Miyori Uchiha. La conosci? Dovrebbe essere arrivata da poco a Konoha
    Sembrava essere la pace quella. Un po' mascherata, ma pur sempre pace. Peccato che non fosse autentica e profonda peccato che, una volta tornati tutti alle nostre case ci saremmo dovuti scontrare come sempre col destino che ci attendeva. Eppure non era uno scorcio di felicità quello?
     
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  5. Hanako Nara
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    Drake non si mostrò sicuramente paziente. Aveva fame e lo fece capire compiendo uno scatto da centometrista non appena adocchiò la taverna. Così io rimasi indietro con mio fratello, sospirando un po' sconsolata e un po' divertita. Era inutile cercare di tenere il muso con Drake, anche quando – con la complicità del mio caro fratellino – si metteva a fare discorsi volgari e maschilisti.
    Una volta accomodati Drake ordinò una montagna di roba che avrebbe fatto pagare a Itai – il quale stoicamente non fece una piega – al che, mio fratello mi chiese se avesse mangiato durante il viaggio.
    Eccome... difficile pensare che Drake non mangiasse per più di otto ore di fila dopotutto. Chissà perché poi, evidentemente aveva bisogno di molta energia.
    Ehm, Drake-kun datti un minimo di contegno! eppure, mentre pronunciai imbarazzata quelle parole, ridevo. Era impossibile non ridere. Forse perché per la prima volta dopo un lungo periodo ero semplicemente felice e senza pensieri, anche se la realtà era dura, anche se il futuro tremendo e inaspettato era dietro l'angolo.
     
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  6. The_Drake
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    Ascoltò i due, non sentendosi minimamente in imbarazzo per come mangiasse: dopo la sua visita a Suna e i quaranta giorni, precedenti tal fatto, di forgia continua, con lo stress per controllare una squadra di cloni che aumentavano solo la sua fatica a fine giornata, aveva perso molta della sua fibra fisica, dimagrendo visibilmente; Non lo dava a vedere ma aveva ancora i muscoli della schiena e delle braccia completamente indolenziti.
    Certo nella mente del ragazoz era solo allenamento e nient'altro.
    Forse l'unico problema in tutta quella storia fù che durante tutto quel periodo antecedente alla visita a Kiri, avesse evocato più volte delle rane, facendo le solite promesse: forse qualcuno si era indispettito più del dovuto e aveva deciso di dare un taglio netto; Ryouji prometteva di tornare al Monte da oramai quasi un anno, da quando riuscì a fuggire ad una missione suicida dove venne ferito mortalmente e perse tutti i compagni di squadra: non voleva ammetterlo ma da quella volta in poi le sue missioni si erano drasticamente ridotte, prendendo solo quelle di rilievo sociale altissimo, preferendo rimanere in salvo dentro Konoha.
    Non si poteva sapere se per paura o altro.


    Scusa hanako-chan, ma penso il viaggio mi abbia stancato molto e non riesco a controllarmi!
    Comunque, si conosco Miyori, le ho dato io il coprifronte del villaggio del Fuoco e fù io a farla entrare dalle porte d'ingresso: sicuramente un ottimi ninja per la Foglia!
    L'altra l'ho solo sentita nominare ma non sò assolutamente chi sia...


    Con un solo sorso buttò giù il sugo della zuppa di carne che aveva difronte, non accorgendosi che dei sigilli iniziarono a divagare sopra il tavolo: Itai e Hanako forse si sarebbero sorpresi della scena che si stava per creare.
    Quell'infinita di circoli e scritte era il classico di una evocazione inversa di una qualche creatura.
    Quella volta furono due, anziane e già conosciute dai due, in teoria viste a Kurohai e altri momenti, Fukusaku e Shima; Il chunin mettendo giù la ciotola rimase a bocca aperta, vedendo chi aveva difronte. Ok, prima cazzeggi per Suna, poi ti ritrovo a Kiri dentro un ristorante a fare la bella vita! Porta rispetto per il tuo compito e di chi prima di te ha percorso le orme dei rospi! Non cè più rispetto... Disse, affranto e urlante il rospo anziano. Caro ragazzo, Gamaken e Ganahiro ci hanno avvertito dei tuoi affari...sappiamo che non sono affari nostri, ma a me sembra che il tempo sia ormai giunto...tu sai a cosa ci riferiamo. Disse, calma a differenza del marito. Vi ho già detto che sarei tornato prima o poi per finire gli affari del Monte, ma non voglio esser continuamente ripreso...sono qui a godermi una vacanza che mi merito per le fatiche fatte! Disse, sbattendo le mani nel tavolo. Idiota! Tu sai benissimo che stai solo cercando di scappare dai tuoi doveri...come prima di te altri lo fecero, non serve che ti dica chi! Comunque non potrai più scegliere...il tuo viaggio a Kiri si conclude qui...preparati a tornare al Monte Myoboku! Disse serio, afferrando per il collo il ragazzo e sbattendolo verso il basso della superficie del tavolo; Nel mentre Shima, amorevole come al solito si rivolse ai due ignari. Scusate il disturbo, ma ora il giovane verrà con noi...forse fra qualche settimana tornerà per darvi notizie o ci penseremo noi, in caso muoia prematuramente. Arrivederci! Quanta cattiveria.
    Detto questo tutto scomparve in una nuvola di fumo, che divampò dal tavolo e si sparse per la sala del ristorante: Drake era scomparso insieme ai rospi, lasciando lì nulla apparte le ciotole vuote, il cibo da finire e i due suoi amici.


     
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