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-Hidan.
A Casa del Moccioso
II
Atterrato con gran stile nella casa del Rosso, mi rialzai come se nulla fosse, spolverandomi le spalle con le mani per gettare a terra i resti di cibo e truciolato del banchino sul quale ero rovinosamente caduto.
Ehy! Esclamai, rivolgendomi verso Febh, puntandogli contro un dito.
Mi avete lasciato solo alle mura, quindi ho preso... Ci pensai un attimo. Una scorciatoia, ecco. Cercai di giustificarmi, mentre raccoglievo quel che restava di una caraffa d'acqua ormai mezza vuota. Che tracannai ovviamente con eccessiva virulenza, per poi rimetterla lì dove l'avevo trovata, ovvero sul pavimento.
E mentre cercavo un posticino libero su una poltrona, nuovamente rinfrescato dopo l'eccessiva calura di quel Villaggio, la casa del Turbine Rosso si riempì di una nuova figura, una ragazza che parlava in un modo molto strano e che sembrava essere tipo la tutrice dell'Amministratore di Oto.
Salutandola con un cenno della mano destra, mi presentai sorridente come sempre. Ciao, Akira Hozuki! E al caos generale, si aggiunse il bestione Kaguya, mio vero obiettivo di quel viaggio a Suna, che (ri)cominciò a vomitare addosso al povero monaco cieco. Se c'era una persona sfigata in quel mondo, era proprio il giovane ragazzo dai rigorosi modi.
Ehi! Parlavo con te, Zong-qualcosa! Ripresi, con più voce. Ero venuto a Suna per chiedere a Hoshi se sapeva dove potevo cercarti, non credevo di trovarti qui! Ho un messaggio per te, dal Mizukage. Cercai di attirare l'attenzione del monaco con quelle parole. Ma comunque anche una bella bevuta con Hoshi prima non si rifiuta! Battei le mani, estasiato dalla proposto dell'Amministratore di Oto, prima di allargare le braccia al cielo. Qui sono riuniti tre dei ninja che salvarono il mondo a Tsuya! Esclamai. Bisognerà pur festeggiare prima di passare agli affari, no?! E che affari..