Casa del Moccioso

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  1. Hoshi
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    Casa del Moccioso
    ..Datemi una Corda..
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    Era evidente che quel giorno gli dei Chikuma lo stessero mettendo alla prova. L’ingresso in casa di Febh, la presenza di Zong e l’arrivo di Haruki erano solo un presagio della tempesta che ben presto si sarebbe abbattuta sulla sua povera casa, o meglio sulla casa dei suoi genitori. Colui che giunse questa volta in casa Chikuma, prese vie ben diverse da tutti i presenti decidendo di sfondare direttamente il tetto della casa del povero Chikuma per piombare esattamente dove il rosso aveva allestito il modesto rinfresco per gli amici. In una nuvola di polvere e cocci Succo di Frutta fece il suo ingresso in campo come se nulla fosse successo mentre il rosso lo fissava incredulo intento a versare dell’acqua in un bicchiere -Eh?!.. Akira!!.. sei tu?!.. ma che diavolo?!..- il rosso non aveva ancora focalizzato l’accaduto che la porta di casa esplose letteralmente mentre una donna si faceva avanti cercando ad alta voce Febh. Fu in quel momento che rosso lasciò cadere a terra quel che era rimasto ancora di intatto per cercare una corda con la quale impiccarsi e farla finita -..io ci rinuncio.. vado a uccidermi.. ormai questa casa è condannata..- il rosso ormai era in preda alla disperazione più totale. Sua madre lo avrebbe ucciso sicuramente utilizzando una delle sue marionette che tanto lo spaventavano fin da quando non era altro che un ragazzino.


    -Dei Chikuma!.. mi rivolgo a voi.. prendetemi subito.. qui ed ora..- mentre tutti pensavano bellamente ai cazzi loro il rosso si era inginocchiato al centro della stanza alzando le braccia al cielo pronto ad essere elevato ad una vita migliore nell’aldilà, tanto ormai non aveva più speranze di poter continuare a vivere li nel mondo terreno -..PRENDENTEMI CON VOI VI PREGO!!!- il suo grido disperato si spense solo al discorso di Febh e all’interesse suscitato nella sua mente. Ritrovata lucidità il rosso si sarebbe rialzato in piedi mentre con un gesto della mano muoveva l’aria attorno ai presenti creando un tornado d’aria in grado di sollevare tutto quel casino ed ammassarlo in un'unica nuvola di detriti sopra le loro teste -..waaah.. do nuovamente il benventuto a tutti voi.. non so quale strana coincidenza vi abbia portati tutti qui a casa mia oggi.. ma ormai siamo qui quindi.. come ha detto il buon Akira.. tanto vale festeggiare!!!- il solito sorriso del rosso era tornato sul volto del rosso mentre muoveva i detriti fuori dalla porta che Hebiko aveva bellamente sfondato. Avrebbe pensato poi a sistemare sedia, tavolino e tutto il resto per ora ciò che importava era fare gli onori di casa quindi rivolgendosi ad Akira il rosso avrebbe detto -E’ bello rivederti Succo di Frutta!.. mi sembri più in forma dell’ultima volta che ti ho salutato a Tsuya.. eheheh.. non che io fossi messo tanto meglio.. forza prendi uno sgabello e mettiti comodo fin che vado a prendere qualcosa da bere..- il rosso quindi si sarebbe mosso verso Hebiko per prendere le mani della ragazza mentre gli occhi si piantavano su quelli della Vipera con fare seducente -E’ un piacere averti qui in casa mia.. ehm.. non ricordo il tuo nome.. ma sono sicuro di averti già vista da qualche parte!- il rosso aveva cambiato di colpo espressione passando dal figo del giovedì a quello di un concorrente da telequiz -..oh beh.. se sei amica di Febh allora sei anche mia amica quindi siediti pure dove vuoi.. e non fare complimenti!- il rosso l’avrebbe così lasciata con un sorriso mentre si muoveva per la stanza per dare modo a tutti di sedersi attorno a quello che restava del tavolino -..sedetevi li e cercate di non fare esplodere ulteriormente la dimora della mia famiglia.. provo a recuperare qualcosa da bere e da mangiare.. dovrei avere ancora qualcosa nella dispensa..- il rosso quindi si sarebbe allontanato lasciando la ciurma da sola nella speranza che non scoppiasse di li a poco qualche disastro. Il Chikuma sapeva bene che doveva trovare il modo di tenere impegnati tutti quei pazzi in qualche modo e cibo e bevande erano la soluzione più pacifica e meno pericolosa di tutte. Doveva sfondarli di leccornie se voleva avere qualche speranza. Mentre osservava i presenti in lontananza dalla cucina il rosso pensava a come poter fermare quella tempesta -..sono in pericolo.. se non li tengo impegnati qui va a finire male.. quelli da soli hanno abbastanza forza da riuscire a radere al suolo un intero villaggio.. e ora sono tutti dentro casa mia..- il rosso era preoccupato mentre rosicchiava l’unghia del pollice dentro -..è come avere un demone libero dentro casa.. non mi resta che utilizzare la mia arma segreta!..- aveva preso una decisione forse avventata, ma non gli avevano lasciato alcuna scelta.


    Sceso in cantina il rosso aveva aperto ciò che mai doveva essere aperto in casa sua, il sacro frigo delle meraviglie. Nel frigo la famiglia del rosso aveva depositato cibi e pietanze introvabili e dannatamente rare per non parlare poi delle pregiatissime bottiglie di vino e altro -..devo correre il rischio.. questa è collezione personale di mio padre.. posso affrontare lui.. ma non mia madre.. lei e le sue marionette no..- il Chikuma tremava al solo pensiero -..mmh.. mi servirà qualcosa su cui poter appoggiare tutta la roba.. mmh.. oh ci sono!!!- quell ache si stava preparando ad affrontare era una missione di grado S, uscirne vivi non sarebbe stato semplice.




    [...]




    Fu così che il rosso tornò dall’allegra compagnia con una miriade di leccornie, un vero e proprio banchetto che stava trasportando per mezzo di uno strano vassoio fiammeggiante di chakra azzurro. Il Chikuma senza badare a niente e nessuno si era fatto avanti appoggiando tutto in mezzo ai presenti mentre sosteneva il vassoio tramite quelle che sembravano essere proprio delle cazzo di impugnature -..ecco qua.. prendete e mangiatene tutti.. queste sono le mie leccornie offerte in sacrificio per voi.. oh.. chi aveva già detto questa frase?!.. bah.. un deja-vu..- mentre aspettava che tutti prendessero qualcosa il rosso avrebbe così rivolto l’attenzione a Febh per rispondere a ciò che gli aveva chiesto poco prima -Oh Febh.. tornando a noi.. se vuoi incontrare delle danzatrici non ci sono problemi.. pensavo di portarti da Deidara.. ma è da molti anni che non abita più a Suna.. so che si era trasferita con il fratello in un altro paese per motivi familiari.. però posso presentarti Haruka.. il capo della palestra dove si allenava.. tipa tosta quella e niente male..- il volto suino del rosso era trasparito senza alcuna censura -Shinichi invece è da un po’ che si è dato alla macchia.. ha avuto qualche piccolo problemino con il suo clan e ha preso un periodo di ferie.. credo.. vallo a capire quello li!..- il rosso aveva fatto spallucce ricordando le varie avventure trascorse assieme all’amico. Sapeva che prima o poi sarebbe tornato al villaggio, ma per ora non si sentiva preoccupato di cercarlo, se si era allontanato doveva avere i suoi motivi. La parola pronunciata da Febh poi lasciò il rosso perplesso -Hakai?!.. mai sentiti prima..- il rosso non ne sapeva niente tuttavia Zong sembrava conoscere quella parola quindi forse l’Otese poteva trovare aiuto dal mercenario anche se Hoshi sembrava interessato alla possibilità di poter aiutare l’amico in altro modo -..non so chi siano gli Hakai tuttavia.. credo di sapere come poter sbloccare ricordi del tuo passato se è quello che vuoi.. ultimamente ho condotto diversi esperimenti su me stesso in tal senso..- il rosso aveva tentato diverse volte di accedere ai falsi ricordi impiantati da Diogene, ma senza successo. Sapeva che l’Otese aveva fatto in modo di estirpare qualsiasi collegamento a lui nel caso fosse stato scoperto, ma Hoshi nel provare a gabbare quelle imposizioni aveva scoperto qualcosa di interessante che forse poteva aiutare Febh -..si tratta di un esperimento piuttosto semplice.. un metodo inventato completamente dal sottoscritto per il recupero di informazioni bloccate nel subconscio delle persone.. se ti vai possiamo provare più tardi!.. ti dico già che non sarà nulla di pericoloso o invasivo e che nessuno a parte te avrà accesso a qualsiasi informazione tu possa scoprire..- il tono del rosso era rilassato mentre parlava della cosa. Conosceva davvero un modo per sbloccare ricordi di quel genere, ma stava a Febh fidarsi o meno dei metodi del Chikuma.


    Il rosso intanto non si era fermato nell’offrire ai presenti qualsiasi cosa avessero voluto prendere dallo strano vassoio che risultava essere estremamente funzionale in quella occasione -Forza ragazzi.. non fate i timidi.. prendete pure quello che più vi aggrada.. ah fate solo attenzione ai bordi di questo vassoio.. perchè sono leggermente affilati..- certo sotto tutta quella roba sarebbe stato difficile capire che quello in realtà non era un vassoio, ma una delle antichissime e preziose spade di kiri, Hiramekarei. La sua luce sfolgorava da sotto le pietanze e bottiglie varie -..ah non avrei mai pensato di riuscire ad usarla anche come vassoio.. eheh..- il rosso stava parlando più tra se e se che con i presenti -..e pensare che la scorsa settimana l’ho usata per fare le pizze durante la cena annuale dei guardiani delle mura.. ahahah.. le pizze avevano uno strano retrogusto di pizza alle acciughe.. ma va beh.. forza mia bella signora!.. non essere timida!..- il rosso aveva spostato il gran vassoio verso Hebiko per permetterle di prendere qualcosa. Chissà come avrebbe reagito Akira a quello scempio.


    OT/ Tira fuori i 10.000 dannato Kiriano dai capelli blu!
     
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