Casa del Moccioso

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    III
    Le Confessioni Pericolanti



    Febh contemplò senza troppo entusiasmo l'esplosione in technicolor che avvolse la vedova direttamente dalle fauci del Kaguya, ma a parte un minimo arricciamento del labbro, schifato, cercò di non farsi prendere troppo dalla cosa, tornando al Mercenario. Tu dici? non ricordavo Hoshi come un gran bevitore...sarà migliorato dopo che finalmente gli è arrivata la pubertà con quei tre centimetri di altezza che ha guadagnato. Il concetto di essere gentili coi propri ospiti era qualcosa che Febh conosceva, ma spesso ignorava deliberatamente senza alcun motivo particolare. Come le principali regole del galateo, se non gli erano utili. Ma in ogni caso non mi sono mai ubriacato...nè posso ubriacarmi quindi direi che non proverò mai l'ebbrezza della cosa...se mi passi il gioco di parole. E ridacchiò tra sè. Lui poteva bere senza mai ubriacarsi perchè detossificava all'istante le sostanze ingerite. Quanto ai bordell... Cominciava a dire, con un minimo di rossore sulle gote, quando la situazione già complicata peggiorò ulteriormente con l'arrivo di Akira di Kiri, che creò ancora più confusione di quanta non stesse già venendo su.

    Febh si guardava intorno. Hoshi stava pregando qualcosa mentre guardava disperato i resti della sua casa. La Vedova doveva essere davvero cieco per essersi messo quella roba addosso (tanto che lo Yakushi inarcò un sopracciglio). Akira sembrava in preda a qualche droga per comportarsi a quel modo (e da dove era arrivata l'acqua?). Ma ciò che fece scattare il ninja come se gli avessero legato una frusta elettrificata alla schiena fu la voce che arrivò poco dopo, sferzante nel riprenderlo come sempre. Difficile non notare gli occhi sgranati mentre la ragazza otese faceva il suo ingresso, ben poco attenta all'etichetta proprio come il suo superiore, proprio attraverso il foro sul soffitto. Oh...errr... ciao...ehm...come mai da queste parti? Tentò di abbozzare un sorriso a denti stretti mentre il tono della voce saliva di due o tre ottave, segno evidente di quanto in quel momento fosse come un bambino scoperto con le mani nella marmellata. Lei è Hebiko. La presentò, mantenendo quel sorriso da paresi facciale e il tono acuto. La mia segretaria, si. Che al momento pensavo fosse estremamente impegnata con alcune faccende d'ufficio e... Cercare di blandirla era evidentemente inutile visto che, guadagnato l'interno, lei gli si avvicinò con pochissima voglia di chiacchierare e moltissima di castigare.

    Non..non è una festa con deviati e pervertiti, sono arrivato anche senza invito. Sono solo ospite di deviati e pervertiti per parlare di cose importanti e personali! C'era qualcosa che gli suonava storto in quella giustificazione ma al momento non riusciva a identificarla con esattezza, ma aveva gesticolato nel dirlo e questo nella sua testa gli dava maggior forza espressiva. E quello è cieco, comunque, non essere offensiva! Aggiunse cercando di abbozzare un minimo di protesta nella vana speranza di spiazzarla...peccato che il cieco in questione avesse addosso indumenti che inneggiavano alle attenzioni sessuali verso le donne più anziane. Sembrava che lei e Hoshi si conoscessero già ma non ci fu il modo di approfondire la cosa perchè mentre lui si spostava per recuperare un vassoio o qualcosa del genere per festeggiare gli eventi di Tsuya (erano giunte voci anche a lui, ma di fatto non sapeva granchè della cosa fatti salvi i rapporti ufficiali) la ragazza catturò tutta la sua attenzione con una lunga filippica sui danni a quella povera casa, e a nulla servirono le sue proteste. Ma non lo ho fatto io! Ho solo distrutto la poltrona ma il soffitto lo ha fatto quello là! Indicando Akira, ma l'ingiunzione di risistemare tutto era sempre là. Ma non sono stato...oh, al diavolo! Sbuffò, alzandosi nuovamente in piedi e cominciando a intrecciare le dita in una lunga serie di sigilli. Lo faccio solo perchè non ho voglia di stare a spiegare! E come completò l'ultimo sigillo, col chakra che iniziava a vorticargli attorno tanto denso da essere quasi palpabile, finalmente aprì gli occhi scatenando tutto il potere del suo Jutsu più complesso e dal più alto potenziale [Tecnica]Seisei no Keshin - Purificazione Incarnata
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Drago, Tigre, Cavallo, Ariete, Serpente, Drago, Tigre, Cavallo, Ariete, Serpente, Drago, Tigre, Cavallo, Ariete, Serpente
    L'utilizzatore estrae dallo spazio-tempo una porzione di spazio in un raggio di 300 metri. All'interno dell'area il tempo si ferma, e l'utilizzatore e le sue copie si dedicano alle pulizie e al rassettare. Non è possibile modificare l'ambiente o le persone in nessun altro modo, nè è possibile ottenere informazioni di alcun tipo. Al termine del jutsu non è passato che un istante nel mondo reale, ma è tutto perfettamente pulito e ordinato.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 1 / Consumo: Critico)
    [Da Jonin in su]

    Tecnica Economica: -50%
    Azione Rapida
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    Seisei no Keshin



    Fu come se il mondo sfarfallasse per un istante, riorganizzandosi, ma nel tempo di un battito di ciglia la stanza era perfettamente pulita, così come gli abiti di Haruki, lavati, stirati e profumati, il tetto risistemato alla meglio e i mobili riparati alla buona, il giusto per essere presentabili anche se certo avrebbero meritato maggiore attenzione. In quel breve istante in cui il mondo stesso si era fermato per il quartiere, un esercito di Febh generati dal jutsu aveva sistemato ogni cosa, anche se non erano certo carpentieri (per quanto i restauri a palazzo Yakushi li avesse fatti lui). C'era stata una particolarità durante il tempo sospeso, come una specie di interferenza nera, ma sfortunatamente piegare le leggi del tempo e dello spazio aveva un costo, e al riprendere del normale flusso degli eventi lo shinobi non aveva memoria di nulla di ciò che era accaduto, quindi non potè certo allarmarsi. Ecco fatto. Mormorò, barcollando appena per lo sforzo. Ora sei contenta? Chiese quasi con risentimento alla segretaria. non sono stato io per davvero. E poi sono davvero qui per questioni personali estremamente importanti!

    Hoshi rientrò, forse un pò colpito da come tutto fosse tornato se non a posto, perlomeno passabile, ma tra vino e buffo vassoio Febh chiese qualcosa di Tsuya senza concentrarsi troppo su Hebiko. Quindi eravate tutti e tre là? Ma c'era davvero un osso di gomma gigante che poi è diventato un albero di natale? Non aveva letto bene i rapporti, diciamo. Che poi...ma quella non è la spada che abbiamo...recuperato...rischiando l'osso del collo? Quella col nome impronunciabile che volevi restituire a Kiri? Tante ciarle gli impedirono di fermare Hoshi prima che potesse ritornare a rispondergli, e la scelta di termini fraintendibili poteva essere più che pericolosa in presenza della kunoichi. Tanto per cominciare quando parlò di Danzatrici che Febh voleva incontrare...vai a sapere se Hebiko sapeva che erano un clan di letali spadaccine e non un gruppo di libidinose contorsioniste (e lui aveva detto di essere là per motivi personali, ricordiamo). Oh, ok, vorrà dire che farò un pò di ginnastica con Haruka. Parole innocenti, per lui che conosceva il contesto e che rispose senza pensarci troppo. Peccato per Shinichi...uhm...vabbè, mi inventerò qualche alternativa.

    Comunque, gli Hakai sono...beh, credo un clan senza villaggio. Immagino. Il Mercenario si mise in mezzo e nonostante la sua fosse una domanda, sembrava piuttosto che sapesse qualcosa a giudicare dal tono, o che almeno avesse già sentito quel nome. Febh si morse le labbra, incerto se continuare o meno a spiattellare i fatti suoi davanti a tutta quella gente, ma in fondo poteva non avere altre possibilità di incontrarsi con Zong Wu, vistoc che il lavoro che faceva non lo rendeva esattamente reperibile. So che...uhm...che sono un clan molto piccolo e con particolari...capacità. E...forse potrei averci avuto a che fare in passato, anche se non ricordo bene la cosa. Sembrano tipi un pò inquietanti...cioè, mi ricordo che lo potrebbero essere. Credo. Pur sforzandosi non riusciva bene a focalizzare le sue informazioni, fatte perlopiù di ricordi frammentari come immagini, suoni e odori. Oltre a quella voce che incitava alla distruzione che aveva sentito quando, all'apice della concentrazione, aveva lottato contro il sangue infetto di Diogenes. Sbuffò, avvicinandosi al divano e lasciandocisi cadere sopra con aria evidentemente combattuta, non senza uno sguardo di sbieco a Hebiko, che fra tutti era quella con cui aveva più a che fare e verso la quale era convinto di avere una reputazione da solido e stoico capo. Era convinto, appunto.

    Ciò che certo non potè mancare agli occhi di tutti sarebbe stato il caos che nacque da quell'azione apparentemente innocua, per quanto solo gli occhi più allenati avrebbero visto realmente ciò che accadeva. Intorno allo Yakushi, per appena un istante, si sarebbero sviluppate delle piccole scariche elettriche completamente nere, appena un guizzo che avrebbe attraversato le sue gambe e braccia trasferendosi immediatamente al divano che, manco a farlo apposta, sotto il suo peso cedette di colpo con le gambe che si spezzarono. La brusca perdita di equilibrio fece sollevare una gamba al ninja che urtò il tavolino appena riparato (e precedentemente rotto da Akira) lanciandolo con forza addosso a Zong Wu, attraversato anch'esso da scariche nere per una frazione di secondo prima di incendiarsi a mezz'aria. Difficilmente avrebbe causato danni, ma quante probabilità c'erano che un materiale inerte prendesse fuoco spontaneamente semplicemente venendo calciato per caso? UUAAAHH!! Ecco, lo vedi? Lo vedi? Vedi cosa succede di recente? Non ci capisco più niente! E dopo che pulisco casa è anche peggio del normale, come se questi danni collaterali del tutto casuali e mai accaduti prima si vendicassero sul tentativo di mettere ordine! Chi lo conosceva avrebbe potuto pensare che nulla era diverso dal solito, ma la distruzione incontrollata sembrava essere aumentata rispetto alla norma...e Febh non pareva minimamente accorgersi di quei fulmini neri, appena accennati e istantanei...che forse il Mercenario aveva già visto intorno a una persona anni prima.

    Mi spiace...ma certo che li fate fragili voi i divani...e sono convinto che quel tavolino ha preso fuoco perchè gli ha fatto qualcosa il Kiriano! Come sempre Febh era pronto ad accettare le proprie colpe e farsene carico in maniera adulta e responsabile. Venne però il momento di Hoshi e della sua idea, alla quale lo Yakushi sbiancò. Ri-ricordi? Ecco... Si ritrasse quasi istintivamente. Non mi piace che la gente giochi con i miei ricordi. Nemmeno con l'interrogazione mentale. Ho...brutte esperienze al riguardo. Ma aveva davvero alternative? Esattamente...di cosa si tratta? Chiese con molta esitazione. E in che modo puoi escludere altri? Certo...contando quello strano potere sul quale non aveva controllo e di cui non si rendeva nemmeno conto l'esperimento poteva andar male in molti modi, ma lì per lì non ci pensò, anche se l'idea era potenzialmente utile, non sembrava affatto convinto.
     
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