Viaggio Verso Occidente

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    Atto I - Inizio






    Ryujin Omoi terrorizzato dalle minacce ricevute nei mesi scorsi, ormai forgiata la spada che la famiglia Kobayashi gli aveva commissionato quasi un'anno prima, si era in segreto recato da quell'organo mondiale che tutti chiamavano Accademia Ninja.
    Lì in vista del suo viaggio, aveva richiesto una scorta di 4 ninja, proprio per tutelarsi da eventuali aggressioni o furti dell'oggetto inestimabile.
    Aveva promesso una cospiqua donazione all'accademia in cambio della buona riuscita del suo viaggio di consegna.
    L'accademia senza esitare aveva contattato 4 differenti shinobi, quelli che non erano al momento impiegati in nessuna missione.
    L'impiegato si fece dunque descrivere i dettagli dal Fabbbricante di spade, ed all'istante inviò 4 missive a 4 rispettivi ninja.

    Gli Shinobi suddetti, avrebbero ricevuto 5 giorni prima della data di inizio missione una semplice postilla, un Falco dai colori sgargianti avrebbe consegnato ad ognuno di loro le importanti lettere accademiche, ovunque si fossero trovati.
    Aprendo la missiva ognuno di voi avrebbe letto:

    CITAZIONE
    Gentile "Nome PG",
    lei è stato scelto per prendere parte ad un'importante missione, un fabbricante di spade del villaggio di Konoha, esige una scorta per poter attraversare il continente.
    Esso ha subito delle minacce, perciò l'Accademia ha deciso di assecondare le sue richieste.
    Sappiate che l'esito positivo di questo viaggio significherà anche stabilità politica tra la famiglia Kobayashi ed il villaggio della Foglia.
    Il Fabbro ha con se una lama da consegnare ad essi, la priorità è che l'oggetto ed il costruttore giungano ad Ovest sani e salvi.
    Non ci sono restrizioni di metodo.
    Dunque tra 5 giorni esatti, alle ore 09:00, ognuno di voi dovrà trovarsi esattamente di fronte alle porte di Konoha.
    Lì troverete il Costruttore, siate puntuali.
    L'accademia vi augura buon viaggio, ed una buona riuscita.





    Intanto in un luogo imprecisato e che non vi è lecito conoscere, alcuni individui sono seduti attorno ad un tavolo in legno...
    Discutono tra loro animatamente, come allarmati da alcuni fatti recenti.
    Ad un tratto un uomo, seduto a capotavola, si alza sbattendo le mani sul tavolo in legno.



    E' giunto il tempo... FINALMENTE!



    Ognuno di essi ride sguaiatamente, battendo sul tavolo o facendo altri rumori, qualcosa di strano stava per compiersi, ma questo non vi era dato saperlo.





    Esattamente il giorno prescritto dalla Lettera, Omoi, il costruttore di spade, seguito da un ragazzino piuttosto snello, stava camminando circospetto, gli mancavanno solo poche centinaia di metri per giungere al luogo di incontro con la sua scorta.
    Nervosamente si guardava dietro le spalle, di lato cercando qualsiasi segno di un'imminente aggressione.
    Il ragazzino sembrava essersene accorto, così chiese al Vecchio:



    Cosa la disturba Signor Omoi?



    Il Vecchio scosse la testa, affrettando il passo verso le mura di Konoha, finalmente dopo pochi secondi il duetto raggiunse il luogo di incontro con i 4 Shinobi accademici.
    Ryujin Omoi era un vecchio, sulla settantina, con i capelli bianchi e lunghi, tipici abiti giapponesi, portava inoltre una sciarpa lunga di seta, di color viola scuro ed i suoi occhi erano color del ghiaccio.
    Una lunga barba gli scendeva giù dal mento, raccolta in una treccia tenuta assieme da un filo d'argento.
    Esso si appoggiò ad un albero, attendendo l'ora dell'incontro.
    Omoi era accompagnato da un piccolo giovane snello ed asciutto, capelli corti e neri, un paio di occhiali squadrati, ed una grossa cicatrice sul collo.
    Anche lui indossava abiti similari a quelli del vecchio, ma completamente di colore rosso.
    Alla cinta portava all'interno di due foderi, una coppia di spade che sembravano di buona fattura.
    Il Ragazzo rimase vicino al suo padrone, senza fiatare.
    Il Vecchio avrebbe salutato ogni Shinobi che avrebbe esposto la lettera di convocazione, e solamente quando il gruppo si fu riunito, al completo, avrebbe parlato:



    Salve io sono Ryujin Omoi
    Mi Rallegro giovani shinobi, l'accademia mi ha assecondato....
    Bene, poichè molta è stata la mia ansia nei mesi passati.
    Pare che qualcuno non voglia che i Kobayashi ricevano questa mia lama deliziosa...
    Posso dirvi fin da ora che non ho mai avuto inimicizie particolari con nessuno, quindi non capisco a che cosa queste persone mirino...



    Tirò fuori una fiaschetta e bevve da essa alcuni sorsi per rinfrescarsi, poi aggrottando la fronte, continuò a parlare:



    Vedete, al contrario di quanto sapevate dalle vostre lettere, non sono solo...
    Ci accompagnerà anche il mio alllievo Yuma, è lui che acquisirà il mio ruolo alla mia morte.
    Adesso, per rispettare i tempi di consegna, abbiamo esattamente 12 giorni esatti, ma come potrete notare io sono un vecchio, ed un' unica traversata del continente mi sarebbe fatale...
    Quindi avevo già programmato alcuni luoghi dove il nostro gruppo potrebbe far sosta, ovviamente se voi siete d'accordo....




    Il vecchio porse agli shinobi una mappa ben dettagliata del continente, con segnati i probabili punti di sosta del gruppo.
    Sarebbero stati 4, e sarebbe stato possibile raggiungerne uno in tre giorni di marcia.
    La loro posizione era lungo le vie di commercio principali.
    Ovviamente non ci sarebbe stato modo di attraversare così tanto terreno senza mai fermarsi.



    Direi che se non ci sono problemi, possiamo partire, il viaggio è lungo...



    Il vecchio signore, pareva non troppo sicuro che quei giovanotti potessero riuscire a proteggerlo, chiunque avrebbe potuto capirlo dalla sua espressione.
    Se non ci fossero stati problemi, il gruppo sarebbe potuto paartire, dalle porte di Konoha, diretto ad ovest, destinazione il limite del continente conosciuto, dove i Kobayashi dominavano le vie commerciali.










    Edited by Cougar™ - 15/4/2011, 14:45
     
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    Il fabbricante di spade

    Rapida e leggera una figura sfrecciava sui tetti di Konoha per evitare le vie affolate del mattino. Erano circa le otto e un quarto e sebbene l'incontro fosse per le nove nell'Accademia vigeva la tacita regola di incontrare il proprio gruppo missione almeno una mezz'ora prima di quanto indicato nella lettera d'incarico. Gìà, perchè di una missione si trattava. Vergil aveva come al solito ricevuto la comuncazione da un servo, che l'aveva ricevuta a sua volta da un falco dell'Accademia.

    Niente di eccessivamente complesso, a quello che sembrava. A meno di spiacevoli sorprese infatti una missione di protezione come quella sarebbe dovuta filare liscia come l'olio. Il livello della missione era C+ e di conseguenza era probabile che lui fosse l'unico chunin, scelto per fare da capogruppo a due o tre genin. Si prospettava una giornata tranquilla, nei canoni di un ninja ovviamente. Arrivò al punto d'incontro per le otto e venticinque circa, qualche minuto prima del tacito orario d'arrivo per gli altri shinobi.


    Una volta arrivati gli altri membri del gruppo Vergil si presentò.

    " Vergil Hyuga, chunin della Foglia e vostro capogruppo quest'oggi. "

    Attese poi che gli altri shinobi facessero lo stesso, rivelando nome, grado e villaggio di provenienza. Una volta sbrigate le formalità, proseguì.

    " Da voi pretendo disciplina, coesione ed efficienza. Da parte mia vi faccio una promessa: finchè seguirete le mie indicazioni non esiste nemico che ci impedirà il completamento della missione. "

    Un'affermazione forte, a cui lo Hyuga sapeva però di poter prestare fede. Era un chunin, il capogruppo, e le vite degli altri membri del team dipendevano dalla sua forza e dalle sue decisioni.

    " Ora, per una migliore possibilità di cooperazione voglio da ciascuno di voi un breve rapporto sulle vostre capacità individuali ed aree di specializzazione, se ne avete. "

    Allo stesso tempo, non era necessario che i genin ricevessero simili informazioni dallo Hyuga. La collaborazione era la chiave per il successo di ogni missione, ma se i gradi esistevano c'era un motivo. E anzi, ben più di uno. Era chiaro inoltre che se gli altri shinobi avessero avuto osservazioni o domande da fare il momento adatto era quello.

    [...]

    Allo nove infine il fabbricante di spade arrivò alle porte di Konoha, accompagnato da un ragazzino vestito con un singolare kimono rosso. Il vecchio, che si presentò come Ryujin Omoi, sembrava piuttosto fragile e debole, e questo non era un bene. In caso di necessità avrebbero dovuto caricarlo in spalla, ma anche in quel caso la mobilità non sarebbe stata delle migliori. Il ragazzino, inoltre, nè era previsto nè tantomeno era gradito. Una presenza in più su cui vegliare era un intralcio alla missione. Il vecchio proseguì, fornendo ulteriori informazioni sulla missione e sostenendo di non avere nemici particolari da cui dovesse temere. Nel complesso, lo Hyuga non era per nulla contento. Staccandosi dagli altri shinobi avanzò verso il vecchio, arrivandogli a circa due metri di distanza.

    " Vergil Hyuga, chunin della Foglia e capogruppo. "

    Prima di esporre il proprio pensiero, ovviamente, era necessario informare delle proprie qualifiche.

    " Prima di partire, ho bisogno che lei mi assicuri la massima collaborazione. Se le ordino di abbassarsi, lei si abbassa. Se le ordino di scappare con uno di noi, lei scappa. Chiaro? "

    Il tono era calmo e la voce salda e potente, ed era chiaro che non stava per nulla scherzando. La domanda era ovviamente retorica.



    " In secondo luogo, il ragazzo resta qua. Il gruppo è attrezzato per una missione di protezione ad una persona, ovvero la sua. Nessuna eccezione. "

    Il tono era definitivo.

    " Il percorso da lei tracciato è troppo esposto. Da questo momento, la sua vita è nelle mie mani e non correrò il rischio di fallire la missione per farle avere un viaggio più confortevole. Penseremo noi a lei. "

    In una missione di quel livello il rischio era più che reale. La famiglia Kobayashi, inoltre, era ricca e ben conosciuta ed era probabile che fossero dei loro nemici a voler impedire che ricevessero una lama di simile fattura, ad aumentare ulteriormente il prestigio della casata. Infine, un ultimo accorgimento.

    " Dal momento in cui usciremo dalle terre sorvegliate dalla Foglia è possibile che verremo osservati. Con le me abilità dovrei accorgermene, ma le precauzioni non sono mai troppe. Per questo motivo lei porterà la lama da consegnare solo il primo e l'ultimo giorno di viaggio. Nei rimanenti ce la passeremo, a turno, noi ninja. In questo modo in caso di attacco sarà meno probabile che il nemico sappia dove il manufatto si trova. "

    Una piccola pausa, poi alcune parole dal significato tetro.

    " Sempre che mirino a quella, ovviamente. "

    Forse una cosa spiacevole a dirsi, ma era la verità.

    " A meno che non abbiate altro da aggiungere, in marcia. "

    Lformazione degli shinobi sarebbe stata a croce, con il vecchio in centro e lo Hyuga in avanguardia.
     
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  3. -Diablo-
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    Forza di Sopportazione

    Il viaggio non era durato molto, la distanza che separava Konoha e Suna sarebbe stata molto più lunga, se a percorrerla fosse stato un uomo qualsiasi, ma non era quello il caso. Il Genin di nome Luxeifer era ormai a mezz'ora di cammino dal luogo di incontro con gli altri ninja addetti alla missione e ancora si chiedeva il motivo dell'assegnamento di una missione a partire da Konoha... ad uno shinobi di Suna. O ci tenevano realmente a mantenere rapporti amichevoli, oppure non avevano elementi all'altezza della missione di quel giorno. In entrambi i casi, il ragazzo ormai era lì, e chiedersi il motivo di tale viaggio non aveva più alcun senso. Semmai avrebbe dovuto pensarci qualche giorno prima, quando un falchetto (animale ormai utilizzato quasi da tutti i villaggi a quanto pareva) aveva consegnato nelle sue stesse mani la missiva recante la missione. Quel giorno il suo abbigliamento non variava più di tanto dal consueto modo di vestire dei monaci di Yamantaka: indossava una tunica aperta che ricopriva solamente il braccio sinistro e metà torso, il tatuaggio sul braccio destro infatti era in piena mostra. Il dragone verde infatti sembrava muoversi con il ragazzo, un tutt'uno di forza e spiritualità. Intorno al collo, una collana fatta di perle rosse e piuttosto larga pendeva verso il centro del torace, mentre a staccare dal colore nero della tunica v'era il verde della cintura, la cui fibbia recava il simbolo di Suna. Ancora lunga la tunica terminava poco più sopra delle caviglie, nascondendo dei pantaloni anch'essi neri e piuttosto larghi, adatti a qualsiasi movimento. Tutto il suo equipaggiamento a parte le fasce da combattimento, naturalmente già avvolte attorno alle mani e ai piedi, era nascosto in varie tasche fra pantaloni e tunica. Probabilmente a prima vista, si sarebbe potuto dire che fosse solamente un monaco innocuo.
    Nel luogo dell'incontro, c'era già un individuo, che però riconobbe subito come ninja: ne aveva il portamento, lo sguardo fiero, la figura velata da un kimono largo e nero. Non sono il primo, meglio così si disse mentre si avvicinava. Non appena arrivarono tutti, egli si presentò per primo, imponendo subito la sua decisione:
    CITAZIONE
    Vergil Hyuga, chunin della Foglia e vostro capogruppo quest'oggi

    A primo attrito, quella frase lo sollevò. Non amava fare il capogruppo, anzi le sue abilità al comando erano decisamente scarse a causa della sua naturale concezione di uguaglianza che gli impediva di dare ordini come se gli altri fossero subordinati... ma si sarebbe presto ricreduto.
    <Mi chiamo Luxeifer, Genin di Suna. E' un piacere Vergil-Sama> disse porgendo un leggerissimo inchino di cortesia.
    CITAZIONE
    Da voi pretendo disciplina, coesione ed efficienza. Da parte mia vi faccio una promessa: finchè seguirete le mie indicazioni non esiste nemico che ci impedirà il completamento della missione

    La decisione era sicuramente un ottimo attributo, soprattutto per un leader, ma l'eccessiva fiducia nelle proprie abilità lo avrebbe portato alla rovina. Non parlò però, sapeva che con individui del genere non c'era possibilità di appello, quella missione sarebbe andata così, Lux avrebbe fatto leva sulle sue capacità di meditazione per ignorare il senso di superiorità del ragazzo, che per altro era anche più giovane di lui a quel che pareva: Mai sopravvalutare se stessi, mai sottovalutare l'avversario. Se il fabbricante di spade si è sbagliato a valutare il pericolo, potrebbero esserci avversari che neanche questo Hyuga può contrastare. Sarà meglio unire le forze.
    CITAZIONE
    Ora, per una migliore possibilità di cooperazione voglio da ciascuno di voi un breve rapporto sulle vostre capacità individuali ed aree di specializzazione, se ne avete.

    Decise di rispondere per primo, simulando una collaborazione che concedeva solamente con l'intento di far riuscire la missione. Nessuno, nemmeno il Buddhismo, diceva che doveva andare d'accordo con Vergil: <Sono un cultore del Taijutsu, la nobile arte del corpo a corpo, non prediligo mai uno scontro a distanza se posso avvicinarmi al mio avversario. Utilizzo tecniche di Doton per incrementare la potenza dei colpi senza armi e qualche Ninjutsu difensivo Fuuton per difendermi dagli attacchi a lunga gittata> disse piuttosto fiero del suo metodo di combattimento, appreso durante lunghi anni di studio nel monastero di Yamantaka, non avrebbe potuto avere altro stile se non quello prediletto dal suo stesso Yidam.
    Terminato il giro dei presenti attesero l'arrivo del fabbro, che inaspettatamente, aveva un altro accompagnatore al seguito. Vergil non perse tempo a chiarire anche all'anziano i ruoli e quindi a richiederne la collaborazione. Sicuramente un'ottima mossa, anzi, necessaria... ma il tono fin troppo cameratesco che usava rendeva il monaco un po' irrequieto: Ha la stoffa del capo, ma non altrettanta modestia.
    In appena due secondi, il capogruppo aveva distrutto ogni elemento messo in piedi dal costruttore di spade: aveva intimato che il suo allievo rimanesse a Konoha, non aveva accettato il percorso descritto e quindi aveva ideato un sistema di rotazione per il trasporto dell'obbiettivo, sottolineando per altro che potessero non mirare alla spada. Certo, sicuramente erano tutte osservazioni estremamente strategiche e fatte con cognizione... ma era sempre il tono, che tradiva la saggezza di quanto detto: Per quanto giuste siano le sue parole, le pronuncia come degli ordini inflessibili e questo cambia il modo in cui questo Genin potrebbero rapportarsi con lui. Non tutti amano essere comandati a bacchetta come pensa di fare.
    Assorto in quel pensiero, raccolse attenzione solo quando sentì la parola "marcia", segno che stavano per partire.
     
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  4. ¬Chris
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    VIAGGIO VERSO OCCIDENTE

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    Si incontrarono di notte.
    In alto, manciate di stelle distanti e immobili. In basso, le rocce nere della falesia, che proteggevano i confini del mondo come un grande animale addormentato. Un vento sottile increspava il mare di erba, facendolo mormorare piano.
    Fermo sulla cima di un ramo, un falco dal collare bianco osservava l'oscurità. I suoi occhi liquidi scrutavano i movimenti dell'erba, alla ricerca di una preda, ma il suo becco adunco tradiva un dubbio: questa non era una notte adatta alla caccia, nè ai cacciatori. E non si sbagliava.
    Si guardavano in faccia, gli occhi di Danzou, nero scuro, incrociarono quelli dell'uomo dal volto sciupato, sulle guance l'ombra della barba e negli occhi ricordi di giorni passati al freddo e con lo stomaco vuoto. Silenzio. Il raggio di luna illuminò i volti dei due uomini, una lacrima illuminata dal mondo scese lungo la guancia. Lasciò cadere la borsa in una cacofonia di rumori metallici, e vettovaglie.
    Un abbraccio caloroso, il vecchio venne quasi soffocato dalla mole del figlio, poi la vergogna, si staccarono con un movimento secco.

    « Padre... » Di nuovo silenzio. « Muoviamoci, tua madre non ti vede da almeno, aspetta...» Alzò le dita lentamente, andando a mente « Circa da 7 anni! » « Hai ragione papà, andiamo! Come sta andando in negozio? »

    Passò circa un mese dal suo ritorno, sua madre, quando l'aveva rivisto pensava da prima di vedere un fantasma, ma quando Danzou, riuscì a farle capire che era ancora vivo, e che finalmente era tornato, gli occhi le si riempirono di lacrime. Fu un mese in cui i vicini, parenti, amici, parenti dei vicini e degli amici, andavano a trovarli, volevano sapere tutto sul suo viaggio. Durante la prima settimana, la cosa poteva anche risultare divertente, ed era felice rivedere parenti e amici di vecchia data, ma dopo un mese di continui saluti e convenevoli, Danzou, che era passato dalla più completa solitudine alla pieno affolamento, scappò.
    Ci mise circa una mezz'ora, finalmente arrivò nel luogo dove aveva passato la maggior parte della sua infanzia, una casetta sull'albero, ora che era alto quasi due metri, fece fatica ad entrarci, ma con un po di concentrazione ci riuscì, l'aveva costruita insieme al suo più caro amico, una lacrima scese lungo la guancia e i ricordi riaffiorarono.

    image

    Si passò una mano lungo i capelli, si assicurò il Fuuma Kunai alla spalla, le armi, i tonici, tutto perfettamente sistemato, socchiuse gli occhi, nuovamente chiamato al dovere decise di incamminarsi verso le porte di Konoha, la lettere gli era arrivata cinque giorni prima, all'interno le informazioni. Decise di non informare i genitori, non avrebbero preso bene l'informazione. Camminò con calma lungo le strade della foglia, che lentamente iniziarono ad affollarsi, gli mancava l'aria, non riusciva più a respirare, ad un certo punto provai nostalgia per i boschi isolati, o le praterie piatte e selvaggie, dove nessuno passava. Impastò del chakra nelle gambe e salì sui tetti delle case, in lontananza vide un ninja dirigersi verso le mura, era veloce, notò solo un kimono bianco, o un mantello, svolazzare portato dal vento.
    Decise anche Danzou di allungare il passo e finalmente arrivò al portone, ecco, colui che aveva visto, lo aveva preceduto di cinque minuti, era stato raggiunto da un secondo ninja, pelato. Probabilmente monaco, si disse fra sé e sé. Si lasciò cadere dal tetto, ammorbizzando la caduta, piegando leggermente le gambe, la polvere della strada s'alzò, le camminai attraverso. Erano giovani, più di me. Serrai le labbra, leggermente infastidito ascoltai il chunin, dedicai maggior attenzione al tatuaggio del pelato, un drago verde, molto bello, osservai i particolari del disegno con interesse.

    « Sono Danzou Kanji, genin della foglia, piacere conoscervi. Sono un esperto di ninjutsu prediligo il Katon, ma conosco qualche tecnica difensiva Suiton, ciò non significa che sono un combattente dalla media distanza, non ho nessun'arma da distanza, sono più un combattente individuale, non ho mai combattuo in team...
    Cercherò di rendermi utile, il più possibile - Si lasciò sfuggire un sorriso, socchiudendo leggermente gli occhi, quindi osservò il drago del suniano - Molto interessante, ha un significato o ha un solo scopo estetico? »

    Quindi strinse i lacci dei bracciali e dell'armatura, il respiro gli mancò per qualche secondo, ma era pronto per partire, assecondò tutti gli ordini del capo team, sebbene potesse essere più giovane di lui, aveva le idee ben chiare e non sbagliate. Eravamo in tre, mancava ancora un componente, poi eravamo pronti per partire.



     
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  5. Leracs
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    VIAGGIO VERSO OCCIDENTE

    Atto 1/?
    "Vecchie glorie"




    La luce lunare lambiva ancora le mura del villaggio, preparandosi a lasciare il posto al tenue chiarore dell'aurora.
    Quel giorno mi ero deciso a svegliarmi presto, da quando ero a Konoha non era passata giornata in cui non avessi avuto un grattacapo
    per la testa; ora avevo bisogno della frizzante aria mattutina e di una bella camminata in luoghi sconosciuti per rinfrescarmi un po' lo spirito.
    La periferia ovest della città e tutto quello che c'era oltre mi erano ancora ignoti, decisi di recarmi lì a scoprirne i segreti più nascosti.
    Mentre uscivo dalla mia pidocchiosa baracca incrociai lo sguardo di un gatto nero che mi passava davanti.

    Cominciamo bene.

    Pensai. Soffocai l'istinto omicida verso il micio, la superstizione dopotutto è solo un modo per esorcizzare le proprie paure. Avevo una brutta sensazione, come un presentimento, ma mi diressi comunque verso la porta di ponente di Konoha. I tetti del villaggio mi guizzavano sotto gli occhi come tante macchie scure, le strade, che di giorno brulicavano di vita, erano percorse solo dalle piccole fiammelle delle lanterne dei gendarmi.

    E' davvero imponente

    Fu la prima cosa che pensai davanti al gigantesco portale incastonato nelle mura. La sorveglianza era serrata, le guardie andavano su e già intervalli regolari. Approfittai di una loro distrazione e balzai oltre la fortificazione

    Se questo é il modo in cui difendono la città, non prevedo un futuro molto roseo per Konoha.

    Una parete di alberi giganteschi mi si stagliava contro, senza pensarci decisi di immergermi in quel groviglio nero e di correre fino a quando non mi sarebbero esplosi i polmoni. Correvo, saltavo, mi tuffai in un lago: l'acqua era gelida. Nuotai fino alla riva, uscii e guardai il cielo. Al nero della notte si era sostituita la chiara luce del sole; mentre i vestiti che mi ero tolto si asciugavano, decisi di sdraiarmi ad osservare le nuvole che galoppavano in quel grande mare azzurro

    Questa sì che è libertà.

    Dopo qualche minuto il mio sguardo fu catturato da un puntino nero che girava in circolo sopra di me. La piccola macchia si ingrandiva sempre di più e presto riuscii a distinguere il corpo di un rapace, un falco forse, che sembrava puntare proprio verso di me. Mi alzai allarmato, ma non feci neanche in tempo a raccogliere i miei stracci, che l'uccello era già planato su una roccia lì vicino.

    Perchè mi fissa?

    Pensai. Mentre mi avvicinavo lentamente, notai un piccolo oggetto giallognolo legato alla zampa del pennuto. Capii subito,

    Come diavolo mi hanno trovato?!

    Lessi velocemente il messaggio, conteneva la convocazione per una missione.

    Tsk, devo proteggere uno di quei vecchi palloni gonfiati che pensano di essere sempre i migliori in quello che fanno; sarà una noia mortale.

    Visto che ormai la giornata era rovinata, decisi di tornare a casa. Durante il viaggio non pensavo ad altro che a quanto fosse sciocca la politica: i buoni rapporti tra i Kobayashi e Konoha, e quindi la vita di tante persone, si sarebbero giocati nient'altro che su un'arma forgiata per ucciderne delle altre.

    Gli uomini non cambieranno mai.

    Ma non c'era tempo per altre elucubrazioni, già ero in vista delle grandi facce degli Hokage che mi osservavano con severa indulgenza.


    Il giorno della prestabilito mi ero svegliato male. Lo stomaco era indolenzito, digiunavo ormai da 36 ore. Se non altro in missione avrei avuto i fondi per nutrirmi. Mancavano ancora 2 ore alle 8 e 30, potevo prepararmi con tutta calma.

    Forse potevo comprarmi qualche nuovo vestito.

    Pensai guardando i miei stracci ridotti in brandelli. La lama della wakizashi era opaca, mi presi qualche minuto per nettarla per bene. Un'ombra scura l'attraversò fulmineamente, ma non vi feci caso.

    Bene, wakizashi, vestiti, equipaggiamento vario... dovrei avere tutto.

    Uscii di casa e chiusi la porta, i cardini cigolarono rumorosamente per lo sforzo.

    Questa catapecchia ha i giorni contati.

    Mi ritrovai a percorrere lo stesso percorso che alcuni giorni prima mi aveva portato al suburbio ovest di Konoha, quando arrivai al luogo dell'incontro mancava un minuto alle 8 e 30, tuttavia gli altri shinobi erano già presenti. Li guardai tutti negli occhi e li salutai con un cenno. Il caposquadra, un chunin che si identificò con il nome di Vergil, era piuttosto altero. Mi presentai anch'io:

    Shinji Kazama, Genin di Konoha.


    CITAZIONE
    "Da voi pretendo disciplina, coesione ed efficienza. Da parte mia vi faccio una promessa: finchè seguirete le mie indicazioni non esiste nemico che ci impedirà il completamento della missione. "

    Dentro di me crebbe una leggera nota di disappunto ma in fondo sapevo che quelle parole poggiavano su una solida preparazione e un forte senso del dovere.
    Quando mi chiese le mie abilità decisi di rispondere in modo piuttosto supponente, forse sarei riuscito ad incrinare quella sua aria spocchiosa.

    Un vero shinobi deve adattarsi, deve saper fare di tutto.


    Le mie speranze vennero deluse, si limitò a storcere leggermente il labbro e a guardarmi con sufficienza.

    Comunque prediligo l'uso delle mani e sono piuttosto veloce.


    Ormai era tardi; il suono di foglie calpestate annunciava l'arrivo del nostro committente.

    Il vecchio cominciò a spiegarci le modalità di esecuzione della missione, ma Vergil pose subito delle condizioni da rispettare.
    CITAZIONE
    " In secondo luogo, il ragazzo resta qua. Il gruppo è attrezzato per una missione di protezione ad una persona, ovvero la sua. Nessuna eccezione. "

    Stranamente ero d'accordo con lui, infatti, se fosse venuto con noi, il ragazzo sarebbe stato solo un peso inutile.








     
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    Atto II - Sospetto.







    Il vecchio ascoltò con piacere le presentazioni congiunte di tutti i componenti del gruppo di shinobi, ed anche le proposizioni dello shinobi che si era presentato come Hyuga Vergil, vennero considerate.
    Il signor Omoi si portò una mano sotto il mento, e con sguardo pensoso restò alcuni momenti in silenzio, quasi escopgitando qualcosa.
    Poi rivolto verso colui che si era designato capogruppo, pronunciò alcune parole:



    Bene giovanotto, hai la mia completa disponibilità, anche se non vedo in quale maniera possiate voi pensare di raggiungere la nostra destinazione in soli 12 giorni, se non percorriamo la via più rapida...
    Di certo affrontare un viaggio di fretta ci esporrà a probabili e maggiori attacchi.
    Comunque se tu Hyuga riuscirai a trovare un'altro percorso con lunghezza simile rispetto mia proposta, sarò ben lieto di assecondarti...
    Ovviamente il Territorio dei Kobayashi si trova nella regione che sulla mappa è identificata come settore A 10.



    Omoi prese dunque una pausa dal parlare, e riflettè su come meglio spiegare la situazione con Yuma, lui era indispensabile per la consegna, non poteva rimanere indietro, era l'unico modo.



    E c'è anche un'altro fattore, l'arrivo di Yuma dai Kobayashi è necessario almeno quanto il mio, in quanto potrò consegnare la spada solamente tramite il suo aiuto.
    Ora vi chiarisco la situazione...




    Il vecchio costruttore iniziò a togliersi la parte superiore del suo Kimono, e quando se ne fu liberato, tutti avrebbero potuto notare un tatuaggio che ricopriva tutto il suo busto, nella parte anteriore vi era il disegno di una spada, una Katana decorata con fregi, iscrizioni ed altro, dai dettagli impareggiabili.
    Il Vecchio annuì.



    La spada non si trova quì con me, si trova invece sigillata al mio interno, dove nessuno riuscirà mai a toccarla.
    Infatti con un tatuaggio, non si combattono molto bene i nostri nemici...
    Quì entra in gioco il mio ragazzo.
    Esso è l'unico a questo modo che può far assumere all'oggetto una reale forma fisica, donando parte della sua linfa vitalee cospargendo essa sul mio disegno.
    O siamo in due, oppure al missione non può avere esito, per questo la tua richiesta Vergil Hyuga non può essere da me ottemperata.
    Detto questo spero che comprenderai...



    Il ragazzino sembrava preoccupato, visto che mai e poi mai si sarebbe separato dal suo maestro.
    Mentre Ryujin Omoi si rivestiva, nascondendo di fatto il tatuaggio ad occhi indiscreti, il ragazzino parlò, senza che nessuno lo avesse interpellato.



    Sentite signori shinobi, io sono piccolo, ma con le lame sò combattere, quindi se non volete proteggermi baderò io stesso alla mia vita.
    Adesso però sarebbe consigliabile partire, visto che rimanere fermi ci fa divenire delle prede facili per chiunque.




    Il vecchio costruttore annuì, e consigliò il gruppo di tracciare sulla mappa in suo possesso, un percorso meno esporsto, visto che lo Hyuga così aveva suggerito.
    MAPPA CONTINENTE
    Non appena gli shinobi avrebbero deciso, Omoi avrebbe visionato il percorso, e se risultante degno, avrebbe acconsentito a partire.
    Una volta che il gruppo avesse intrapreso il cammino, la disposizione dettata da Vergil sarebbe stata assecondata dai due, anche se il vecchio ancora non troppo fiducioso nei confronti degli shinobi assegnatigli, si sarebbe guardato spesso attorno, come preoccupato, in ansia ed impaurito riguardo a qualcosa.
    Se interpellato, sarebbe stato diposto a scambiare qualche chiacchera con i membri del gruppo e suoi protettori, magari rivelando anche qualche informazione in più rispetto a quelle che possedevano attualmente.
    Il ragazzino invece sarebbe stato incollato al suo signore, cercando di estendere i suoi sensi e di concentrarsi, in modo da poter difendere il vecchio in caso di agguati o altro.





    Per circa 3 ore di cammino, i ninja avrebbero trascorso momenti tranquilli e pacifici, ed anche i due da proteggere sarebbero stati al passo dei ninja.
    Ad un tratto però il gruppo potè notare a circa 300 metri da loro, una grande carovana, ferma, sulla strada che loro avrebbero dovuto percorrere per proseguire il loro viaggio.
    Era una grande carrozza in legno, ampia e spaziosa, sembrava una di qualle utilizzate per i commerci o viaggi molto lunghi.
    Riverso a terra, vicino ad essa, vi era un uomo, completamente immerso in una pozza di sangue, con il volto che guardava verso il terreno.
    Una situazione strana di sicuro, forse esso avrebbe dovuto allarmare il gruppo o quanto meno far scattare qualche interruttore.
    Non si muoveva niente, solamente se i membri del gruppo si fossero avvicinati, forse avrebbero potuto scoprire qualcosa o capire che stava succedendo.
    Come mai una carrovana mercantile su un percorso secondario?
    Stava al gruppo capirlo.






    Edited by [.:RoUgE:.] - 4/11/2010, 16:23
     
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    Chi ben comincia...

    Tutti gli shinobi si presentarono, chi con - seppur forzata - cortesia, chi no. Tutti i genin erano di Konoha ad eccezione di uno, che pareva un qualche tipo di monaco del deserto. Ad ogni modo, che si piacessero vicendevolmente o meno, sembrava che avrebbero collaborato senza storie. Un ostacolo in meno, pensò lo Hyuga. Una frase di uno degli shinobi della Foglia, l'unico tra i tre che sembrava avere più o meno la sua età, lo colpì appena.

    " Confido che saprai tener fede alle tue parole in caso di necessità, Kazama. "

    Facile dire che un vero shinobi avrebbe dovuto sapersi adattare a tutto, un po' meno provarlo. Ad ogni modo, non approfondì la questione.

    [...]

    Sembrava che la missione non sarebbe filata poi così liscia, dopotutto. Già all'inizio ben due disposizioni dello Hyuga non avrebbero potuto essere messe in pratica per cause di forza maggiore. La bellezza del tatuaggio del vecchio era qualcosa di particolare, che Vergil apprezzò davvero, ma il fatto che la lama non potesse essere separata dal vecchio e che la chiave per ridarle forma tangibile fosse il ragazzo non era di aiuto alla missione.

    " Avrebbe dovuto farne parola all'Accademia. Il ragazzo viene con noi, ma in caso di pericolo la nostra priorità sarà unicamente la sua protezione. "

    Prese la mappa del vecchio, la studiò un paio di minuti e gliela restituì compililata in maniera differente
    [E11] - [E12] - [D10] - [C8] - [C10] - [B14] - [A10]

    . La strada tra Konoha e Suna era troppo esposta ma allo stesso tempo un percorso troppo vicino ad Ame era da evitarsi. Avrebbero tagliato il più possibile verso Suna, per poi costeggiarne le mura nord ed infine dirigersi direttamente verso l'obbiettivo. Erano più vulnerabili nella prima e particolarmente nell'ultima parte del viaggio, dove l'attenzione sarebbe dovuta esserre massima, mentre vicino a Suna era improbabile trovare problemi. Erano finalmente pronti a partire.

    " Formazione a croce: Kazama e Luxeifer ai lati, Kanji ad aprire la formazione. Voi due, al centro. Io sarò la retroguardia e controllerò il perimetro circostante. Adesso in marcia. "

    [...]

    Il gruppo, marcia da ormai tre ore, era da poco entrato nella regione E12 e alla vista degli shinobi si presentò uno spettacolo insolito. Erano al di fuori dalla vie commerciali, eppure a qualche centinaio di metri da loro stava una carrozza mercantile, per di più completamente ferma. Dietro al gruppo, Vergil attivò il Byakugan[Slot Tecnica Base]. La prima cosa che gli balzò all'occhio fu un cadavere a lato del carro, seguito da altri due al suo interno. Tutti riversi in una pozza di sangue. Diede immediatamente l'ordine di fermarsi. Voltandosi, gli altri avrebbero potuto vedere il cambiamento negli occhi dello Hyuga.

    " Fermatevi. Nella carrozza davanti a noi ci sono tre cadaveri, a giudicare dal sangue abbastanza freschi. Non avvicinatevi per nessun motivo a quello in terra. "

    Tacque un momento, considerando quello che avrebbero dovuto fare.

    " La zona circostante sembra sgombera, ma non abbassate la guardia. Chi ha fatto questo potrebbe aspettarci a poca distanza oltre il carro. E non avvicinatevi al cadavere fuori dal carro, c'è qualcosa di strano sotto di lui che non riesco ad identificare con precisione. "

    La carrozza ed i cadaveri potevano avere a che fare con la missione, come potevano non averne. Doveva prendere la decisione migliore per la riuscita della missione.

    " Kanji, fa' da retroguardia. "

    Allo stesso tempo lo Hyuga si portò alla testa del gruppo. Ripresero a camminare, ed arrivati a circa una ventina di metri dal luogo lo Hyuga intimò nuovamente l'alt.

    " Manderò un clone a controllare. Se non ci saranno ostacoli passeremo a destra della carrozza senza fermarci. "

    Un sigillo, ed una perfetta copia di Vergil apparve al suo fianco[Slot Tecnica Avanzata]. Gli tornò per un attimo in mente la curiosità che quella tecnica aveva suscitato in lui la prima volta che l'aveva vista, quando Masaru l'aveva eseguita durante l'addestramento per il Byakugan. Chissà se anche per gli altri era lo stesso, si chiese brevemente. Il clone si avvicinò silente all'uomo per terra, scrutando l'area circostante con il suo Byakugan. Con cautela, infine, girò il cadavere dell'uomo per scoprire cosa fossero quelle strisce che aveva scorto in precedenza.

    Mente osservava la scena da lontano, Vergil era in guardia con i sensi in allerta. Non sembravano esserci pericoli evidenti, ma la sua esperienza gli aveva insegnato che tutto era possibile nel mondo degli shinobi e che quindi una disattenzione sarebbe potuta risultare fatale.



    OFF GAME

    Vergil Hyuga, Chunin Rossa

    Stato Mentale: Vigile
    Ferite: Nessuna

    imageTesta: 60/60
    imageBraccioSx: 50/50imageBusto: 100/100imageBraccioDx: 50/50
    imageGambaSx: 50/50imageGambaDx: 50/50

    Chakra Rimanente: 169/200
    Spese di Chakra:

    -Basso(10)[Attivazione Byakugan]
    -Medio(30 - 9[30% di risparmio dovuto alla Concentrazione Aumentata] = 21)[Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo]

     
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  8. -Diablo-
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    In breve tempo arrivarono anche gli altri membri della squadra, e man mano che si presentarono, Lux capì di essere l'unico estraneo lì in mezzo: tutti provenivano da Konoha. Questo voleva dire che era l'unico esponente di un altro villaggio, e per questo doveva cercare di far ancora di più la sua bella figura, per mantenere alto il nome del suo paese.
    Fu piuttosto contento della domanda postagli da Danzou riguardo al suo tatuaggio:
    CITAZIONE
    Molto interessante, ha un significato o ha un solo scopo estetico?

    Lux senza troppi arrovellamenti gli rivolse lo sguardo e con il suo solito tono pacato rispose: <Il drago rappresenta il massimo equilibrio tra forza e saggezza, nonché il mio obiettivo spirituale...> terminò con un calo di voce, come se avesse già detto troppo.
    [...]
    Pur non possedendo doti innate da leader, anche Lux fu decisamente contrariato da quanto scoperto dal vecchio: Questo rende molto più difficili le cose. Com'è possibile che questi dettagli non vengano mai segnalati? Gli shinobi non sono a prova di imprevisto, se è questo che pensano tutti. Ottemperando alle richieste (o imposizioni?) del commissionante, lo Hyuga creò un percorso alternativo più sicuro e tornò a dare disposizioni come un vecchio generale che aveva fatto solo quello nella vita:
    CITAZIONE
    Formazione a croce: Kazama e Luxeifer ai lati, Kanji ad aprire la formazione. Voi due, al centro. Io sarò la retroguardia e controllerò il perimetro circostante. Adesso in marcia.

    Sentito il suo nome, Lux asserì con un semplice <OS!> per poi mettersi il più velocemente possibile nella posizione designata, ampliando il più possibile le proprie percezioni, attento ad ogni dettaglio, movimento o imprevisto: La buona riuscita di questa missione dipende dalla catena che forma il gruppo. Un anello debole, spezzerà gli altri.
    [...]
    Avevano camminato per un tempo relativamente corto, quando qualcosa disturbò il viaggio. Anche se in lontananza, il monaco vide piuttosto chiaramente la situazione: una carrozza ferma e vicino un cadavere a terra: Le prime complicazioni all'orizzonte...
    Dando un paio di ordini tutto sommato ovvi Vergil fece la sua parte di caposquadra, intimando di non andare a toccare il corpo né avvicinarsi. Poi un dettaglio diede al monaco da pensare: Come fa a sapere che sotto al corpo c'è qualcosa? Che vista ha? si voltò un secondo verso lo Hyuga, solo un secondo, per notare le sue iridi completamente bianche. Aveva letto qualcosa, nei libri accademici, ma vedere quella tecnica di persona era un onore: Byakugan! Interessante!. Capì improvvisamente perchè quello DOVEVA essere il loro capogruppo, anche se non conosceva a fondo quell'innata.
    Si avvicinarono ancora un po', abbastanza per poter prevenire un attacco improvviso, quindi Vergil ancora una volta sfruttò la sua posizione per fare tutto da solo. Creando un clone di se stesso, lo inviò come cavia per controllare la situazione, una mossa molto astuta non c'era che dire. Il gruppo rimase in formazione, attento e vigile, Lux non si lamentò, dicendosi che effettivamente non aveva tecniche per aiutare in quelle situazioni: Se comparisse un avversario però...
     
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  9. Leracs
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    VIAGGIO VERSO OCCIDENTE

    Atto 2/?
    "Imprevisto previsto"



    CITAZIONE
    Confido che saprai tener fede alle tue parole in caso di necessità, Kazama.

    Annuii con sguardo fermo alle parole del caposquadra. Era sicuro di sé, eppure doveva essere poco più grande di me.
    Mi tornarono alla mente le parole usate da Vergil per presentarsi al vecchio committente: "Vergil Hyuga, Chunin della Foglia". Capii subito il motivo del suo fare altezzoso, la superbia è una caratteristica del clan degli occhi bianchi.
    La mia attenzione venne catturata dalle parole del vecchio, che spiegò la presenza del giovane. Dopo la puntuale risposta del caposquadra, presi la parola io.

    Il nostro obiettivo primario è lei, signor Omoi. Ad ogni modo faremo in modo di proteggere anche il ragazzo, per quanto ci è possibile. Vero Vergil?


    Speravo che si ricordasse di quanto fosse importante la missione per la stabilità politica fra i Kobayashi e Konoha. Non potevamo permetterci di perdere la chiave per la spada.
    Quando il vecchio si tolse il kimono, rimasi sorpreso da ciò che vidi: quel tatuaggio, quella pelle rugosa trasformata in un'opera d'arte, quella katana perfetta, circondata da parole oscure e misteriose. Nonostante non ami molto questo genere di "pittura", devo ammettere che quel tatuaggio era stupendo, solo guardandolo si poteva capire quanto la lama fosse pervasa da quella forza nascosta che solo alcuni maestri potevano infonderle; una volta estratta sarebbe stata forse una delle migliori spade in circolazione. Non potei fare a meno di notare quanto l'apprendista fosse attaccato al suo maestro. Mi incuriosiva quella sua forza d'animo, quell'ansia di essere utile al vecchio, quel suo coraggio.. eppure era poco più che un bambino.

    Mi ricorda qualcuno..


    Pensai. Quando, dopo che Vergil ebbe tratteggiato il nuovo itinerario, diede ordini per la formazione.
    CITAZIONE
    " Formazione a croce: Kazama e Luxeifer ai lati, Kanji ad aprire la formazione. Voi due, al centro. Io sarò la retroguardia e controllerò il perimetro circostante. Adesso in marcia. "

    Sissignore.


    Risposi prima di incamminarmi.



    Osservando il ragazzo tornai con la mente a quando io e mio padre giocavamo agli shinobi: anche io da bambino avevo la stessa luce negli occhi. Durante le tre ore di tragitto mi capitò anche di scambiare qualche parola con il vecchio artigiano, poche a dire il vero. Gli porsi domande sulla sua arte e sul sigillo che aveva utilizzato, ma l'anziano signore rispose quasi sempre elusivamente.

    Vecchio e scorbutico, un classico.


    Sussurrai a Luxifer, che era accanto a me in formazione.
    Stavo per chiedere al ragazzino quanti anni avesse, quando ci si parò di fronte una carrozza mercantile ferma. Notai subito l'uomo riverso a terra, ma prima che potessi aprire bocca arrivarono puntuali gli ordini di Vergil che, come potei notare girandomi verso di lui, aveva già attivato il Byakugan per osservare i dintorni e trovare eventuali pericoli. Ci intimò di fermarci.

    Tsk, forse succede qualcosa di interessante.


    Mi dissi. Secondo lo Hyuga nella carrozza c'erano altri due cadaveri, ci spiegò anche che sotto il corpo di quello morto all'esterno c'era qualcosa di non identificabile. Utilizzò quindi una copia per analizzare da vicino la scena. Non potemmo fare altro che osservarla mentre si avvicinava al corpo riverso a terra e lo rovesciava supino.

    Vecchio, ne sai qualcosa? Non è che conosci queste persone?


    Avrei atteso la risposta del vecchio per poi rivolgermi allo Hyuga.

    Vergil, ordini?


     
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  10. ¬Chris
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    VIAGGIO VERSO OCCIDENTE

    2/?


    Guardai, dai miei due metri d'altezza il ninja di Suna, poi mascherai la mia irritazione con innalzamento del soppraciglio, infine sbuffai allontanandomi da esso. Piccolo, monaco e spocchioso. In un team, la coesione del gruppo era importante, non puoi fare il fastidioso, cazzo. Scrollai le spalle, come se quel movimento potesse allontanare la mia irritazione. Infine osservai il secondo tatuaggio ben più interessante, sorpatutto per il suo fine, rimasi affascinato nel vedere anche solo l'elsa della spada, era lavorata con ottima cura dei particolari rimasi estereffato, e poi, proprio come in un bel sogno mi risvegliai quando la spada sparì.
    Infine osservai il quarto compagno, anch'esso un genin di Konoha, aveva i capelli lunghi, un impermeabile nero sfilacciato sul fondo. Lo osservai, attentamente, con occhio critico e poi dopo un sorriso a trentadue denti dissi allungando la mano

    « PIACERE! Sono Danzou Kankji, anche io di Konoha. » Mi lasciai sfuggire un'altro sorriso « Bene ragazzi, andiamo!»

    Venni messo alla punta del gruppo, non sapevo se esaltarmi o meno, il motivo per il quale il capo team non si fosse messo lui ad aprire il gruppo, non lo sapevo. Rinvangai il passato, che tornò come un fiume in piena. Shinji aveva il corpo di un vero ninja, slanciato su quelle gambette muscolose correva, saltando da un albero all'altro. Facevo fatica a seguirlo, ero sempre stato una buona forchetta, e non avevo mai esitato ai pranzi dalla nonna, ove ci si sedeva a mezzo giorno e ci si alzava alle quattro. Non mi avevano fatto sicuramente bene. Eppure quando lui si distaccava, mi sentivo un perdente, con la mia cicca, e i miei pensieri tristi, come poteva uno dei geni della casata Uchiha volemi come amico?
    Avevo addirittura appoggiato la mia idea strampalata di viaggiare, girammo prima per il paese del fuoco, visitando anche Ame, mi lasciò molto affascinato, come Kumo magnifiche.
    Poi...
    Scrollai i ricordi con le spalle, ricacciai indietro le lacrime, il suo volto sorridente, la sua voce soadente, la cosa che mi piaceva di più di lui è che sebbene fosse uno dei genin più forti di Konoha non se la tirava, anzi, era un ragazzo umilissimo. Un esempio per me, un'utopia.
    Dopo quel tragico evento, aveva deciso di seguire le sue orme, avevo intensificato gli allenamenti salutando la pancetta che prima mi caratterizzava, alzandomi, pure, di qualche centimetro.
    Mi dedicai, quindi, ad ascoltare i rumori della natura, interrotta soltanto dai passi del gruppetto di ninja e protetti.
    Con i nervi tesi, posai la mano, sul Fuuma Kunai, un carro fermo in mezzo alla strada e un uomo supino, che ad una prima occhiata non sembrava stesse molto bene. Maledizione, mi dissi, prima destra, poi a sinistra osservai il limitare del bosco, accettai volentieri di andare in retroguardia con un cenno di consenso verso il capo team. Dev'essere un gran combattente, mi ispirava sicurezza, e quindi gli diedi piena fiducia, feci uscire la lama dal fodero, e la impugnai con decisione.
    Osservai la copia del senpai andare a controllare fare da esca, se non fosse che il nostro obbiettivo era proteggere il vecchio e giovane io avrei agito in maniera diversa, lasciando indietro due genin da scorta, insieme ad un terzo sarei andato a controllare. No. In quel modo avrei lasciato scoperto l'obbiettivo, e l'esito sarebbe stato lasciato soltanto al fato. Non ero ancora maturo per fare il capo team, e questo era un chiaro esempio, sorrisi fra mè e mè.
    Quindi mi riconcentrai.

    « Allerta, ragazzi.. »


     
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  11. [.:RoUgE:.]
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    Atto III Primo Assalto!






    Il gruppo dunque decise di avvicinarsi alla carovana, lo Hyuga aveva brillantemente usufruito della sua abilità oculare, della quale il Vecchio Omoi, rimase notevolmente sorpreso.
    Così come il ragazzino, che fino a quel momento aveva sentito solamente voci a proposito.
    Lo Sguardo penetrante del Chunin di Konoha riuscì a comprendere la situazione che il gruppo si trovava di fronte. vi erano 3 cadaveri, due interni alla carrozza, ed uno riverso a terra al di fuori di essa.
    Il capogruppo ordinò dunque ai sottoposti di disporsi in formazione, e componendo alcuni sigilli, inviò uno dei suoi cloni corporei nel tentativi di esaminare il cadavere fuori dalla Carovana, esso presentava al di sotto alcune strisce, piccole e brevi, di un materiale sconosciuto e non identificabile neanche dal Byakughan del Chunin.
    Il clone venne creato, e gli venne impartito l'ordine di voltare il corpo.
    Esso eseguì l'azione ala lettera, e quando fu voltato sul ventre, l'uomo morto aveva appiccicate esattamente 6 piccole strisce di carta bianca con un disegno comune, un Kanji.
    Non appena la luce del sole irradiò i foglietti, essi iniziarono a scintillare, proprio come le comuni cartebomba.
    Ma dopo circa 2 secondi esse non esplosero, anzi tutto tacque.
    Liberarono al contrario un'enorme coltre di fumo, che andò a riempire l'area circostante, sommergendo pure il gruppo di Shinobi.
    Era un Fumo denso, e si estendeva per circa 80 metri quadri.
    Forse per i tra genin la visibilità sarebbe stata notevolmente ridotta, infatti ognuno di essi avrebbe visto solamente ad un metro e mezzo di distanza, non oltre, tanto che il fumo era compatto.
    Vergil non sarebbe stato intaccato da questa peculiarità finchè avesse mantenuto attivo il Byakughan.
    Qualcosa però è molto strano, e tutti voi potete avvertirlo, infatti il fumo sembra irretire anche l'udito ed il tatto per qualche sua caratteristica.
    Che fosse un illusione, oppure qualche sostanza?
    Restava il fatto che anche nel casdo in cui qualcuno avesse provato a non respirare gli effetti della coltre, sarebbero pervenuti lo stesso.
    Ryujin Omoi, vene colto alla sprovvista da quella stranezza, e subito si portò più vicino possibile al Genin che fungeva da retroguardia del Gruppo, tremando quasi di paura, i suoi incubi si stavano probabilmente realizzando, qualcuno stava cercando di ledere il gruppo di shinobi, mandando a monte la missione.
    Il vecchio cercò di esprimere il suo disagio, mentre il ragazzino sfoderava le sue due lame gemelle, e si posizionava a far scudo al suo signore.



    Maledizione! Come avete fatto a cascare in un trappola simile?Siamo Finiti!



    Si sarebbe potuto pensare che quel vecchio scorbutico portasse sfiga, poichè tutto il gruppo, vergil in maniera migliore degli altri, avvertì un singolo fischio simultaneo, generato però da più di un oggetto, e dopo pochi secondi, il Byakughan di Vergil avrebbe potuto individuare arrivare nella sua direzione, due oggetti che emanavano luce rossastra, erano pervasi dal chakra, e non era un chakra normale, era di tipo esplosivo, i due cosi erano di forma simile a dei fuochi artificiali Cinesi.
    Questi due miravano verso il capogruppo, che non avrebbe avuto molto tempo per pensare a cosa fare, poichè erano molto veloci, e nel caso fossero esplosi nei pressi del chunin avrebbero causato un bel Botto[Potenza: 30 x2; Velocità: 450].
    L'esplosione generata, avrebbe avuto un raggio di circa 1.5 metri, i due razzi sarebbero esplosi simultaneamente.
    Non appena l'esplosione ebbe luogo, Luxeifer e Kanji, non avrebbero avvertito provenire dal loro fianco destro due uomini, che non appena furono entrati nel loro ristretto campo visivo, si sarebbero presentati come due figure di media statura, completamente vestite con un'abito tradizionale da assassino, con il volto coperto, tranne per gli occhi, di entrambi rossi.
    Entrambi avrebbero cercato, armati di strani pugnali ricurvi, di trafiggere i due Genin, con un semplice affondo diretto ai loro cuori spaventati[Potenza: 15; Velocità: 375].
    Shinji, invece, sempre simultaneamente all'esplosione nella quale Era stato bersagliato Vergil Hyuga, sarebbe stato attaccato dal retro, infatti un'altro Uomo vestito similarmente i precedenti, avrebbe cercato, ancora armato dello stesso pugnale, di trapassargli il polmone, colpendo però da dietro[Potenza: 15; Velocità: 375].
    In tutto quel Chaos, Vergil se avessse rivolto la sua attenzione a rintracciare la provenienza dei razzi, usufruendo del Byakughan, avrebbe intravisto due figure incappucciate ed ammantate di nero, leggermente differenti dagli uomini che attualmente attaccavano i genin, scomparire lentamente, abbassandosi, come entrando sottoterra, anche se senza alcun movimento percepibile.
    I sensi del gruppo, sarebbero stati dunque limitati dall'azione particolare della coltre di Fumo, probabilmente si trattava di ben più che semplice fumo.
    Per questo motivo ognuno di loro avrebbe dovuto prestare particolare attenzione, se non voleva rimetterci la vita, e pensare che erano trascorse solamente tre ore dall'inizio della missione.
    Chi era dietro a questo sabotaggio, di sicuro non aveva paura di essere intercettato da squadre di ricognizione di Konoha.
    Il giovane allievo di Ryujin Omoi, vedendo Kanji attaccato, riuscì con un abile fendente di una delle sue lame, a procurare una piccola ferita sulla coscia dell'aggressore di Danzou, questo però non riuscì a sventare l'attacco diretto verso il Genin, ma forse l'aveva reso più incerto.
    Il fumo sembrava permanere, chiaro segno che era qualcosa di starno, altrimenti in pochi secondi si sarebbe diradato, adesso stava al gruppo di Shinobi, attivarsi al massimo per proteggere il Costruttore e la Chiave dello scrigno.
    La situazione non era certo una delle migliori.
    Allo Hyuga sarebbe sembrato strano non aver notato quelle figure, in precedenza, quando aveva scrutato a fondo la zona con la sua abilità oculare, ma vi era altro in quella storia che non glielo aveva permesso.




     
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    Agguato

    Quello shinobi, oltre ad essere ingenuamente presuntuoso, era anche maleducato. Aveva chiamato lo Hyuga, il suo capitano, per nome, senza utilizzare appellativi come taicho o sama. Allo stesso tempo, si rivolgeva al cliente chiamandolo "vecchio". Molto scortese da parte sua. E lo Hyuga disprezzava la scortesia. Era meglio mettere le cose in chiaro.

    " Visto che è la chiave per rimaterializzare la katana, proteggere il ragazzo sarà un obbiettivo secondario della missione. Priorità alla vita di Omoi. "

    La sua disapprovazione, canalizzata da un solo, inquietante sguardo, fluì verso il Kazama mentre vergil pronunciava alcune parole con voce glaciale.

    " E tu, Kazama, impara a stare al tuo posto. "

    Avrebbe provato disagio, forte disagio, accompagnato da un brivido gelido lungo la schiena. Quella era la differenza tra le loro capacità[Egida della Disciplina].

    [...]

    Non appena il clone voltò l'uomo la trappola scattò, ma non quella che lo Hyuga si aspettava. Quelle strisce di rivelarono un immenso fumogeno, che ricoprì interamente l'area. Dove per lui non era un problema sapeva che lo stesso non valeva per il resto del gruppo, inoltre quel fumo sembrava inibire in qualche modo anche udito e tatto. Pessima situazione. Agì senza indugiare un attimo. Sia Vergil che il clone controllarono il perimetro di nuovo, scoprendo questa volta parecchie cose interessanti, e l'originale urlò due ordini, lapidari, con voce chiara e ferma.

    " Voi due, a terra. Stringetevi attorno a loro e attenzione al fianco destro. "

    Il clone concentrò tutta l'energia di cui era dotato negli arti inferiori, sfruttando il chakra repulsivo per effettuare un rapidissimo salto in aria ed intercettare, uno con il gomito destro e l'altro con il busto, i due proiettili rossastri che aveva scorto dirigersi verso lo Hyuga originare[Slot Movimento Clone][Chakra Repulsivo" Il ninja può, tramite un consumo pari a ½ basso, aumentare l'altezza o la lunghezza del proprio salto del 50%, rendendolo inoltre più veloce di 2 tacche. "][RIFL:475][AGIL:475]. Contemporaneamente alle due deflagrazioni il clone concentrò per un breve attimo la visuale alle spalle, dove scorse due figure in nero che affondavano nel terreno, poi venne distrutto, riversando le informazioni nello Hyuga.

    Mentre il clone saltava, lo Hyuga si era già mosso. L'avvertimento che aveva gridato sperava fosse sufficiente ad agevolare la difesa dei due genin. Già, due, perchè attivando il Byakgan Vergil aveva visto chiaramente che proprio il Kazama stava per essere attaccato alle spalle prima che avesse la possibilità di chiudere il cerchio attorno ad Omoi. Così, proprio mentre il suo clone intercettava le esplosioni, Hyuga comparve alle spalle dell'assalitore del genin, tentando di colpirlo al collo con il taglio della destra e allo stesso tempo di perforare il cuore con la mancina, sulla quale durante il movimento erano comparsi gli artigli di drago[Counter][Slot Tecnica Base & I Slot Azione][Tecniche Rapide][Fiore Lampo][TEMP:400][VEL:500]. La maestria di Vergil in quel tipo di attacco - che suo padre, quando lo aveva visto eseguire, aveva battezzato "Senka" - era assoluta, e le probabilità di colpire elevate.



    Subito dopo, a prescindere dall'esito dell'attacco, lo Hyuga corse velocemente accanto al vecchio fabbricante di spade, afferrandolo per un braccio ed urlando un avvertimento.

    " Sono in cinque, due sottoterra in arrivo. "

    Un secondo dopo, senza nemmeno capire come, Omoi si trovava sul ramo di un grosso albero a circa trenta metri dal luogo dell'attacco, Vergil al suo fianco[Movimento Gratuito & Slot Tecnica Avanzata].

    " Rimanga qui, immobile e in silenzio. Tornerò a prenderla. "

    Fece per voltarsi, ma ricordando l'espressione di sfiducia iniziale del vecchio e le parole da quello pronunciate al momento dell'attacco, si girò nuovamente per un attimo.

    " E stia tranquillo. Non possono battermi. "

    E finchè non lo avessero eliminato, o messo fuori combattimento, il vecchio avrebbe potuto stare tranquillo. Inoltre Vergil lo aveva portato su un albero non senza le suo buone ragioni: primo, il ramo era in alto, lontano dalla battaglia e forniva copertura; secondo, se i tizi che il clone dello Hyuga aveva scorto avevano l'abilità di viaggiare nel terreno allora era probabile che potessero percepire i movimenti sulla superficie dello stesso. Strappando il vecchio dalla terra, Vergil contava di aver spaesato il nemico.

    Si voltò ed iniziò a correre verso il luogo della battaglia, dove tre genin sotto la sua responsabilità si stavano battendo. Fece un giro largo saltando di ramo in ramo, in modo che i nemici, nel caso probabile che potessero in qualche modo vedere, lo scorgessero arrivare da tutt'altra direzione rispetto a quella dove il vecchio ora si trovava. Viaggiano sui rami, inoltre, si era assicurato che il nemico - a meno di dimostrare capacità davvero sorprendenti - non riuscisse a rintracciare la sua posizione[II & III Slot Azione][VEL:450]. Arrivò fino all'ultimo albero prima della strada, anch'esso immerso nella nebbia, e scrutò con il Byakugan l'intera area per controllare la presenza di ulteriori eventuali nemici e per scoprire l'attuale posizione, anche sottoterra, degli altri due assalitori.



    OFF GAME

    Vergil Hyuga, Chunin Rossa

    Stato Mentale: Vigile
    Ferite: Nessuna

    imageTesta: 60/60
    imageBraccioSx: 50/50imageBusto: 100/100imageBraccioDx: 50/50
    imageGambaSx: 50/50imageGambaDx: 50/50

    Chakra Rimanente: 98/200
    Spese di Chakra:

    -Mezzobasso(5)[Mantenimento Byakugan]
    -Medio(30 - 9[30% di risparmio dovuto alla Concentrazione Aumentata] = 21)[Sublime Passaggio della Foglia]
    -Alto(60 - 18[30% di risparmio dovuto alla Concentrazione Aumentata] = 42)[Tecnica del Teletrasporto in due]
    __________________

    Competenze UtilizzateEgida della Disciplina
    [Arte]: A condizione di avere a che fare con persone che si dimostrano scortesi, volgari o irrispettose di un superiore, lo Hyuga è in grado di esternare la sua gelida furia tramite una terribile aura di potere emanata dalla sua persona. Entro dieci metri da lui, più ogni dieci metri ogni Basso ulteriore impiegato(consumo massimo pari a Medio), le persone oggetto della sua influenza avvertiranno un'improvvisa sensazione di pericolo e un brivido gelido lungo la schiena. Subiranno inoltre un effetto aggiuntivo variabile a seconda della differenza di energia. Non ha effetto su superiori di energia.[Attivazione: Basso]
    ___

    Fiore Lampo - Senka
    [Abile]: L'attacco alle spalle è una delle specialità di Vergil: lo utilizza con perizia indifferentemente per aprire uno scontro, per terminarlo o anche nel bel mezzo dello stesso. Per questo motivo, ogni volta che effettua un attacco alle spalle - di persona o utilizzando un clone - Vergil ottiene un bonus alla Velocità pari a due tacche, valido per un solo slot azione. Tale attacco deve essere frutto di un'oculata strategia e non di un fortunato momento. Per tale ragione il bonus si avrà solo se lo Hyuga avrà sfruttato lo slot azione o tecnica precedente all'attacco per porsi in posizione vantaggiata rispetto al suo avversario, sia essa fisica o psicologica. Può essere utilizzato un numero di volte per scontro pari agli slot Competenza utilizzati.



    Edited by Boreanz - 10/11/2010, 19:16
     
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  13. -Diablo-
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    Stava procedendo tutto stranamente troppo bene per essere una missione di protezione. Quell'impreviso, si trasformò in appena qualche secondo in un problema serio. La copia del capogruppo Vergil Hyuga mosse il corpo, incapace di vedere cosa si nascondesse sotto di esso tramite i suoi occhi bianchi, dando però il via alla trappola: tre strisce di carta che somigliavano molto alle carte bomba (del quale aveva imparato a diffidare dopo un combattimento finito non troppo bene) non si rivelarono tali. Una coltre di fumo fitta e molto espansa li avvolse completamente, impedendogli di vedere qualsiasi cosa non fosse entro il metro e mezzo di raggio... decisamente una pessima situazione: Non avevamo dubbi fosse una trappola, ma che fosse così ben strutturata...
    Non ebbe il tempo di pensare che il Chunin li avvertì di un pericolo:
    CITAZIONE
    Voi due, a terra. Stringetevi attorno a loro e attenzione al fianco destro.

    Lux immediatamente agì come ordinato. Non sapeva cosa ci fosse alla loro destra, non sapeva cosa aspettarsi, ma ubbidì, perchè a dirlo era il suo capogruppo, perchè a dirlo era uno Hyuga con il Byakugan attivo: A destra, perfetto si disse posizionando le mani nel segno della scimmia. Pur essendosi preparato, eseguì il primo ordine: stringersi. Muovendo qualche passo verso i due clienti si avvicinò[Slot Movimento Gratuito: 2m]. Quindi con un impasto Medio (20) di chakra, il ninjutsu si formò proprio alla sua destra, creando un muro di ventoMuro di Vento
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche: Scimmia
    Questa tecnica consiste nel creare rapidamente innanzi all'esecutore un muro di vento alto e largo poco più dello stesso. Dopo aver composto i seal davanti al ninja si formerà un visibile turbinio causato dalla quantità discreta di chakra, il quale potrà essere utilizzato come difesa per il round corrente. Il muro ha una potenza difensiva di 20 e protegge solo da attacchi frontali.
    Tipo: Ninjutsu
    (Livello: 5 / Consumo: Medio)
    che lo avrebbe protetto da qualsiasi cosa (o quasi) sarebbe sopraggiunto come previsto da Vergil. Da lì a pochi secondi, dalla nube comparve una figura che si presentava ottimamente come un assassino, con il volto coperto e gli occhi rossi, senza farsi attendere si mosse verso il monaco, cercando di pugnalarlo proprio in direzione del cuore. Il colpo insieme al movimento stesso venne bloccato sugli ultimi centimetri dal muro creato tramite l'impasto di chakra e vento. Questo a causa dell'urto molto violento, dopo aver assolto alla sua funzione svanì come era stato creato, lasciando libero lo spazio tra la preda e il predatore... a quel punto dello scontro però, chi era il primo e chi il secondo? Un pessimo errore avvicinarsi così a me... Yamantaka, avrò forza di combattere questo male! si incoraggiò scattando in avanti[Slot Azione I: Movimento 1.5m], coprendo quel minuscolo spazio di un metro e mezzo tra loro. Prima però, sfruttando la sua abilità di prestigiatoreIl ninja ha una precisione e una finezza nei movimenti delle mani che sfiora il sovrannaturale. Può compiere facilmente giochi di prestigio con le carte o nascondere nell'incavo delle mani, o nelle maniche o dietro al polso oggetti non più grandi di un Aikuchi. Possono inoltre combattere normalmente anche con i suddetti oggetti "occultati", come se non li avessero, e possono passarseli da una mano all'altra in un tempo infinitesimale, tanto rapido che un parigrado privo di Sensi Potenziati (vista) non possa rendersene conto. estrasse con la maggior velocità possibile i suoi Tirapugni con Lama, indossandoli nel contempo. Una volta a tiro, cioè in un lasso di tempo infinitesimale, Lux avrebbe tentato di portare la sua offensiva: La potenza dello Yidam, la determinazione di un suo discepolo!. Impastando un Basso (10) per incrementare la propria velocità durante l'esecusione dell'attacco, avrebbe tentato una tripletta formata da un pugno, una finta ed un calcio, rispettivamente un gancio destro[Slot Azione II: Pugno destro
    Velocità=375
    Potenza +8 Tirapugni con Lama
    diretto verso il petto mirato a far mettere in posizione difensiva l'assassino, una finta[Slot Gratuito] con il mancino facendogli credere che lo avrebbe colpito al volto e quindi, sfruttando tale convinzione, una ginocchiata[Slot Azione III: Calcio
    Velocità=375]
    con la gamba destra sul costato sinistro dell'avversario. Che fosse riuscito a colpirlo o meno, si sarebbe preparato alla conseguente offensiva dell'assassino, per non essere preso alla sprovvista. Non conosceva le sue abilità nè di cosa era capace, ma una cosa era certa, non doveva sottovalutarlo: Vediamo se sei in grado solo di colpire alle spalle e non visto!


    Tabella di Combattimento
    Slot Difesa I:
    Slot Difesa II:
    Slot Gratuito: Finta pugno mancino
    Slot Attacco I: Movimento 1.5m
    Slot Attacco II: Pugno destro
    Slot Attacco III: Calcio destro
    Equipaggiamento:
    Kunai [5/5]
    Fasce da Combattimento [4/4]
    Wazikashi [1/1]
    Tirapugni con lama [2/2] Indossati
    Filo Nylon [20m]
    Chakra: [120/150]
    Vitalità: [140/140]
    Movimento: 15metri/round
    Salti: 5metri
    Slot Tecnica Base:
    Slot Tecnica Avanzata: Muro di Vento
    Forza: 300
    Velocità: 300
    Riflessi: 300
    Resistenza: 300
    Agilità: 300
    Precisione: 300
    C. Chakra: +0%
    Senjutsu: 300
    Tempismo: 300
    Vista: 300
    Udito: 300
    Olfatto: 300
    Tatto: 300
     
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  14. Leracs
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    VIAGGIO VERSO OCCIDENTE

    Atto 3/?
    "Ciak, azione"



    Le mie parole ebbero l'effetto voluto: lo shinobi dagli occhi bianchi fece sfoggio di tutta la sua presunzione e altezzosità, ma non prima di aver messo le cose in chiaro riguardo al vecchio Omoi.. o meglio il "committente".

    CITAZIONE
    Visto che è la chiave per rimaterializzare la katana, proteggere il ragazzo sarà un obbiettivo secondario della missione. Priorità alla vita di Omoi. E tu, Kazama, impara a stare al tuo posto.

    E mentre il caposquadra pronunciava quelle poche parole, sentii un brivido gelido salirmi lungo la schiena e una strana sensazione, forse pericolo. Riuscii solo a balbettare qualcosa prima di chinare il capo.

    Sis-Sissignore. Mi scusi, Vergil-sama.


    Cosa mi aveva fatto? Non riuscivo a capirlo. Mi ripromisi di tentare a non rivolgermi più in maniera scortese allo Hyuga, non volevo altre grane.



    Grazie per le eloquenti risposte, signori.


    Pensai fra me e me. Dopo notai che sotto il cadavere sollevato dalla copia di Vergil si nascondevano delle cartebomba che esplosero dopo due secondi. Contrariamente a come pensavo, una volta esplosi gli ordigni crearono una coltre di fumo densa che limitò la visibilità di tutto il gruppo. Prima ancora che potessi dire qualcosa arrivarono gli ordini del caposquadra.

    CITAZIONE
    " Voi due, a terra. Stringetevi attorno a loro e attenzione al fianco destro. "

    Non feci in tempo a muovermi che una figura soggiunse alle mie spalle. Me ne accorsi tardi, forse troppo, per sicurezza impastai repentinamente del chakra nella schiena per difendermi da eventuali aggressioni alle spalle [Basso] [Resistenza 350] e feci per girarmi.


    (Se Vergil NON RIESCE a uccidere l'aggressore di Shinji prima che lo colpisca)
    Prima di girarmi sentii una lama perforare la mia schiena. Fortunatamente grazie al chakra impastato non fece gran danno e riuscii a cavarmela con una ferita non grave [Ferita Leggera]. Subito dopo mi voltai [Slot Gratuito], estraendo la wazikashi nera e, impugnandola a due mani tentai di trafiggere il mio aggressore a livello del cuore, dall'alto verso il basso [Slot Azione I]. Solo a quel punto avrei notato lo Hyuga alle spalle dell'uomo dagli occhi iniettati di sangue, anch'egli stava tentando di colpire l'assassino; che stesse cercando di proteggermi?

    (Se Vergil RIESCE a uccidere l'aggressore di Shinji prima che lo colpisca)
    Mi girai e vidi due figure. La più vicina a me sanguinava, mentre quella più lontana era Vergil. Dedussi che il mio caposquadra mi aveva appena salvato la pelle, uccidendo il mio aggressore.

    Grazie, Vergil-sama


    Non feci in tempo neanche a finire la frase che il caposquadra era già corso via in direzione del vecchio, urlando un avvertimento.

    CITAZIONE
    Sono in cinque, due sottoterra in arrivo.

    Sottoterra? Diamine.. ricevuto!


    Un'abilità come quella dello Hyuga mi sarebbe tornata comoda in quel momento, ma preferivo fare affidamento soltanto sulla mia cara wazikashi.

    Vergil-sama, come ha fatto a non vederli con il Byakugan? Da dove sono sbucati questi?


    Urlai prima di mettermi in posizione di difesa e notare che il vecchio era stato portato in un posto sicuro da Vergil.


     
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  15. ¬Chris
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    VIAGGIO VERSO OCCIDENTE

    2/?


    Quindi lasciai scorrere la mano, lungo il fianco, impiantando con decisione il fuuma Kunai per terra. Impastai il chakra e compii i sigilli con velocità, grazie alle caratteristiche particolari del nostro capo team, sapevo che sarebbe arrivato un nemico dal mio fianco, mi bastò vedere la sua sagoma tra il fumo. Al fianco desto, da dove proveniva il mio avversario si creò un muro di acqua, dalle fattezze enormi, l'acqua si era creata dal nulla. [Slot Tecnica Avanzata - Muro d'Acqua - Talento usato: Tecnica Svincolata. Potenza difensiva: 50] L'affondo del nemico, vestito in una tuta mimetica non mi permise di osservare bene il suo stile, infati il mio sguardo si getto subito sui suoi occhi, nei quali intravidi del rosso. Abbassai subito lo sguardo, se fosse stato un Uchiha ero fregato. Quindi il suo attacco si infranse sul mio muro, l'acqua vorticava trattenuta dal chakra con cui la modellavo.


    La copia del senpai si era avvicinata al carro, aveva rivoltato il corpo, attivando probabilmente un sigillo del richiamo, o qualcosa di simile, infatti da esso ne uscì un fumo denso, non poteva scampare alla folata di veleno, che lo scoprii solo dopo che lo era, mi ovattava l'udito e sentivo il tatto diminuito. Il vecchio e il bambino mi si erano avvicinati, dovevo proteggerli, mi osservai attorno, non capii molto. Solo la voce del senpai superò il caos della mia mente, ora ero più concentrato che mai, solo con la coda dell'occhio riuscii a notare il senpai - per fortuna - che prendeva sotto braccio il vecchio lasciandomi in custodia il bimbo. Mi lasciai sfuggire una smorfia, sembrava stessi sostituendo Shiniji Uchiha, il mio amico d'infanzia (Scusate ma nel mio BG c'è un Shiniji, e "sfortunatamente" anche in quest, mi rivolgerò a lui come Shinji Uchiha e a Leracs come Shiniji e basta. :wuor: )
    Fino a qualche anno fa, questa quest sarebbe stata affidata a lui, io non sarei stato accettato se avessi fatto richiesta di partecipare ad una missione; e ora ero lì a tenere bada ad un membro essenziale per l'obbiettivo.

    « Non ti muovere »


    Gli dissi dopo aver estratto con forza il fuuma kunai dalla terra, feci una piroetta su me stessa, circumnavigando il muro, mi trovai alla sinistra del mio avversario, infatti esso teneva a destra il coltello e gli sarebbe stato più difficile difendersi, la prima finta fu semplice: un affondo a velocità ridotta [Velocità: 200]Quindi, dopo aver fatto un altro passo cercando di colpirlo da dietro, impastai una buona quantità di chakra puntando a recidere il collo [Un basso e mezzo speso per potenziare vel. for. Velocità 300 -> 375 | Forza 300 -> 350 | Potenza: 25 + 5= 30 | Agilità -> 325 Abilità]
    Il fumo non mi avrebbe permesso di usare una mia tecnica molto interessante, l'unico Genjutsu nel mio repertorio. Mi abbassai leggermetne, caricando un colpo mirando al ginocchio avversario con un fendente. [Vel 300 | For 300 | Pot= 30] dopo provai un nuovo attacco, un secondo affondo, questa volta vero che puntava a trafigergli un polmone. [Vel 300 | For 300 | Pot= 30]





    QUOTE
    Chakra: 100/165
    Fisico: Perfetto

    QUOTE
    Muro d'Acqua - Suiton: Suijinheki
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Capra
    L'utilizzatore è in grado di creare un resistente muro d'acqua. La resistenza sarà pari a 50, se rettangolare, oppure 40 se cilindrico, che difenda l'utilizzatore a 360°. Richiede almeno 9 slot dimensionali d'acqua entro 12 metri l'utilizzatore. È possibile mantenerlo un solo round.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 4 / Consumo: Medioalto)

    [Da genin in su]

     
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46 replies since 31/10/2010, 18:40   733 views
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