Le Stelle di Iwa

"Il tuo comportamento ti fa onore, Sanga...ma sappi che la tua è una sconfitta, non avresti avuto la meglio su questo martoriato corpo. "

Conclusi così, lasciando andar via il ninja della Zanna e con lui i suoi compagni abbattuti. Gli avevo lasciato una stella, la missione era per 2/3 completata, per ora. La promessa di un futuro incontro era stata pronunciata ma in caso contrario avrei contribuito io al suo mantenimento.
La situazione di Shiltar, tuttavia, era critica...pensai subito non si trattasse delle ferite subite, l'ultimo colpo non era stato così violento, quanto più alle troppe energie consumate. Ed allora la realizzazione di quello che stava per succedere giunse immediata: quel fortissimo combattente stava per morire. Era stato il mio sensei, gli avrei dato il mio aiuto per il semplice fatto che mi aveva insegnato qualcosa; ma proprio per il tipo di rapporto che ci legava la mente prese il sopravvento sui sentimenti e la consapevolezza di non essere in grado di salvarlo non mi fece muovere un dito. Sarebbe morto lì, al termine di una complessa missione mantenendo alto il suo credo ninja: la fine più onorevole per ognuno di noi. Oltre questo nulla più; il concetto di morte aveva assunto un significato tutto particolare per me, come se fosse uno stato di transizione non definitivo che, volendo, poteva avere un seguito nella vita terrena...si, il mondo Ninja avrebbe sicuramente rivisto Shiltar calcare i palcoscenici più importanti.

Mi accasciai a terra, provato da uno degli scontri più difficili che avessi mai affrontato...il pensiero riandò per un attimo alla divinità spezzata e al suo strabiliante potere. L'avevo scampata per un pelo, potevo ammetterlo liberamente. Hoshi intanto rimaneva nel suo animalo status; in effetti non avevo la minima idea se fosse morto o semplicemente sottratto allo scorrere del tempo. Era chiaro che quelli erano gli effetti della Stella di Iwa che era riuscito ad agguantare con il mio aiuto e, sapevo anche, che le sue condizioni fisiche fossero a dir poco precarie...che il prezioso lo avesse salvato da una morte certa? Non potevo saperlo con certezza...

Dunque cosa fare? Il Mizukage non si sarebbe svegliato; dunque avrei dovuto lasciarlo li per diventare una carcassa consumata da ratti e pipistrelli? No, Shiltar meritava ben altro...avevo grandi progetti per lui.
Ma anche io non avevo più chakra e avevo già assunto due tonici di recupero...non ci pensai più di una volta: mi rialzai per accovacciarmi sul corpo del kiriano alla ricerca della stella. Non conoscevo i suoi poteri ma i kaguya non sembrava avere alcuna mutazione né danno derivante da essa...avrei dunque rischiato e atteso di vedere qualche miglioramento. E la mia scommessa venne premiata: sentii nuove energie rinvigorire il mio corpo; quelle pietre erano davvero potenti. Si, un giorno avrei recuperato anche la terza dalle mani del potente Sanga.
Composi i sigilli necessari per la tecnica del richiamo; una spesa di chakra ponderata sufficiente ad evocare la creatura più adatta in quel frangente. Kaori-Kama, la mia donnola da trasporto, sarebbe apparsa nella solita nuvola di fumo. Ci aspettava un lungo viaggio.

" Kaori siamo poco distanti da Iwa, nel Deserto Dipinto, e mi serve il tuo aiuto per trasportare questi due corpi fino ad Oto. "

" Sono due settimane di viaggio per vedere le mura del South. Abbiamo qualcuno alle calcagna? "

" Penso di no, ma meglio procedere spediti. Questo qui è morto, durante il viaggio userò il mio controllo sanguigno per tenere i tessuti irrorati di sangue e non farli andare in putrefazione...l'altro invece...bhè, vedi anche tu in quali condizioni si trova."

" Diavolo Diogene, ma che diavolo di missioni svolgi? Aspetta, aspetta ma quello non è il Mizukage?! "

" Già. "

" O cacchio! Vedo nubi nere all'orizzonte...se tu ce la fai a mantenere il mio passo porterò io il kiriano ed il sunese; lui starà sui cento chili e se la statura ne fa massimo altrettanti non li sentirò nemmeno. Quei fili di nyilon rinforzato possono essere utili per bloccarli sulla mia schiena, che ne dici? Prenditi un tonico di ripristino; hai il braccio sinistro andato e un viaggio del genere non può che aggravare la ferita. Immagino che dovremo cercare di non farci notare per tutto il tragitto; per tua fortuna già ho compiuto questo viaggio in passato. Faremo quattro soste nel paese della Roccia per arrivare ottimisticamente tra dieci giorni nelle terre della Cascata; da li prenderemo la via per il bosco dell'Upupa sul suolo del Kotetsu Bara. A quel punto Oto non è lontana. "

" Si, conosco i territori della Rosa d'Acciaio. "

Kaori si rivelò ancora una volta un alleato prezioso. Era in grado di organizzare al meglio ogni viaggio, sfruttando la morfologia del territorio. Aveva esplorato mezzo continente e aveva una memoria di ferro in grado di fargli memorizzare tutti i luoghi visitati. Sebbene fosse inadatto a combattere sapeva anche come uscire da un agguato o, se in possesso di precise informazioni, aggirare i controlli di un posto di guardia o di piccoli villaggi. Mi sarei affidato alla sua esperienza; inoltre avrei potuto mantenere il suo passo anche così conciato rispettando i suoi prolungati tempi di marcia. Inoltre non sapevo se Eiatsu aveva bisogno di un corpo fresco per i suoi giochetti da chirurgo...avrei dovuto mantenere il corpo di Shiltar in buone condizioni e questo mi avrebbe tenuto impegnato non poco. No, non sarebbe stato divertente tornare a casa. Per fortuna avevo ancora due tonici da poter utilizzare.
Afferrai quindi la grande falce di Luna, l'arma con cui il Kaguya aveva affettato decine e decine di rivali, e ripulii la zona di ogni traccia di sangue e oggetto intruso. Un inseguitore avrebbe potuto ricostruire comunque la scena ma i sensi di un ninja non addestrato in quest'arte non avrebbero fatto intuire granchè. In pratica un accorgimento che in caso di specialisti tra possibili (ma improbabili) inseguitori mi avrebbe dato ben pochi benefici.
Se gli altri rivali non si erano fatti vedere voleva dire che l'altro gruppo accademico stava ancora combattendo...chissà quanti di loro sarebbero sopravvissuti a questa missione. Un giorno gli avrei rincontrati e ci saremmo scambiati le rispettive storie, più o meno truccate secondo il proprio beneficio.