Casa di Kotaro Fuuma

Zona del clan Fuuma

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  1. ƒ r a n z
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    SPOILER (click to view)
    Al più presto fornirò una descrizione.
     
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  2. S h a y
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    La Villa del "Nobile Kotaro"

    Quel tizio alla dogana era stato sin troppo gentile, lo sciarpone di lana teneva particolarmente in caldo la zona della gola e delle spalle, nonostante il gelo feroce. Faticai non poco per raggiungere il quartiere dove, in teoria, doveva risiedere Kotaro. Sapevo che era una specie di benestante o di nobile, da quello che mi aveva accennato e dal modo in cui si poneva agli altri, però non mi sarei mai aspettata che vivesse in una villa del genere. Cancellata rifinita, mura di cinta del giardino, quella neve leggera dava un tocco quasi festoso al paesaggio tetro e misterioso di Kiri a notte inoltrata.

    Non era realmente tardi, forse le 18.00 del pomeriggio o giù di li, ma il cielo accennava a diventare scuro come la pece da un minuto all'altro. Chiesi informazioni ad almeno otto o nove persone, non ricordo bene, alla fine riscì a trovarla.

    Avevo la mano involtata nel guanto di cotone, tremavo, però ero abbastanza felice di essere arrivata in un luogo del genere, l'aria di Kiri era una delle migliori che avessi mai respirato, freddo e pura, direttamente dai mari. Bussai due volte, dolcemente, prima di di suonare anche il campanello. Non passò molto prima che arrivasse un membro della servitù a chiedere informazioni su chi disturbava i Fuuma. - Sono Shay, Shay Hyuga, una Amica di Kotaro, è in casa? - L'anziano inserviente mi fece cenno di attendere, andando ad avvisare della mia presenza i membri della famiglia. Scrutavo dentro al giardino, quasi congelato, un'atmosfera surreale e magica che mi trascinò in fretta nel mondo della fantasia.

    Solo il ritorno del servo, con tanto di scuse per l'attesta, mi riportò alla realtà. Mi fu concesso di varcare la soglia del cancello ed arrivare vicino all'ingresso dell'abitazione dove, presumibilmente, mi doveva attendere Kotaro. Era un pò che non lo rivedevo, magari era cambiato in quel tempo, però volevo ugualmente fargli una sorpresa, quindi nascosi dietro di me il piccolo alberello sempreverde, incartato, sorridendo. - Ciao Kotaro! Che piacere Rivederti, spero tu stia bene.. bbbrr.. ehm.. il clima di Kiri è sempre così "Magico"? - mi lasciai sfuggire una risatina, di cuore. - Questo è .. un pensiero dai boschi della Foglia - Portai davanti a me il piccolo Bonsai. - E' un sempreverde, così non soffrirà per via del freddo.. - Arrossì appena. Non ero certo diventata un Leone nelle relazioni personali, però sapevo di avere dalla mia la gentilezza di un gesto amichevole ed affettivo. - Spero che ti piaccia! -.

    Mi sarei trattenuta ancora un poco, se Kotaro l'avesse desiderato, gli avrei parlato del mio desiderio di andare a trovare Fujiko prima che l'Amministrazione chiudesse i battenti, il che implicava una certa rapidità, prima che facesse notte, si intende.. Per il resto, mi gustai amabilmente la compagnia di un "vecchio" amico e del calore della sua casa.
     
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  3. ƒ r a n z
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    Home Sweet Home
    1/?


    Sedeva a gambe incrociate su di un cuscino, intento a leggere un libro per ingannare il tempo in maniera diversa dal solito allenarsi o dal giocare a shogi con qualche membro del clan; con l’arrivo del freddo dalle gelide terre innevate di Genosha apprezzava molto di più le mura di casa, ma la compagnia era sempre la stessa e quindi avrebbe preferito di gran lunga fare qualcosa all’aperto ma con qualcuno di coinvolgente per passare il tempo in maniera più piacevole.

    Un colpo di tosse attirò la sua attenzione, facendogli alzare lo sguardo dalle pagine del libro verso uno dei membri più anziani della servitù; l’uomo aveva i capelli bianchi raccolti in una piccola coda di cavallo e teneva i baffi e la barba perfettamente curati.
    « Nobile Kotaro, una ragazza dice di essere arrivata qui per voi – disse il vecchio abbassando lo sguardo per non incrociare quello del ragazzo – dice di chiamarsi Shay Hyuga e di essere arrivata da Konoha per vedervi » aggiunse.

    Kotaro rimase sorpreso da quelle parole, poggiando a terra il libro senza curarsi di tenere il segno della pagina a cui era arrivato; « falla entrare e portala da me, per favore » rispose lui sistemandosi un haori* per accogliere degnamente la sua amica giunta inaspettatamente.
    Dopo il corso genin non l’aveva più vista né aveva avuto sue notizie; più volte si era proposto di recarsi in viaggio a Konoha ma avrebbe preferito farlo con la primavera, così da poter visitare il villaggio durante il periodo di massima fioritura della vegetazione.

    Intanto si diresse verso l’ingresso, dove intanto Shay era stata accolta nella casa; « per quanto inatteso, il tuo arrivo mi fa molto piacere – disse con un inchino – immagino che il viaggio ti abbia affaticato: vieni a sederti » aggiunse pregandola di seguirlo nella sala comune. Quando si sedettero lui ordinò che venisse portato del tè caldo per entrambi ed una coperta per Shay; lei in cambio gli offrì un bonsai, proveniente direttamente da Konoha.
    Kotaro le prese in mano, ringraziando con un sincero sorriso di gratitudine; « è magnifico – commentò rigirando il vaso tra le mani – lo farò sistemare di fronte alla mia stanza e lo curerò personalmente » aggiunse poggiandolo al proprio fianco.

    Arrivò una brocca fumante di tè con due tazze, e prima che il servo potesse versarne in entrambe le tazze Kotaro lo pregò di lasciarli da soli; il servo posò la coperta accanto a Shay e si allontanò, chiudendo il tatami scorrevole alle proprie spalle. « Questa tua visita mi fa molto piacere Shay, stavo giusto pensando di venire sul continente per un paio di settimane e recarmi anche a Konoha e Suna – disse versando del tè in entrambe le tazze – così da fare visita sia a te che ad Ame » aggiunse porgendone una a Shay.

    « Se non hai altri impegni ti chiederei di essere mia ospite questa sera e ti propongo di rimanere qui per la notte se non hai altri posti per dormire – disse sorseggiando dalla sua tazza – sai, qui dopo il calar del sole fa molto freddo e credo ti convenga muoverti di giorno per le strade di Kiri… c’è anche gente poco rassicurante qui in giro » aggiunse con tono seccato pensando ai marinai che aveva affrontato poco tempo prima nella locanda del villaggio.
    Posò la tazza sul vassoio e tornò a sorridere; « ma dimmi, come è andato il viaggio da Konoha? »

     
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2 replies since 30/11/2010, 20:32   36 views
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