Ospedale della Foglia

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  1. Shinodari
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    Ospedale di Konoha

    Emergenza x Grida x Mistero

    I


    Tamashii
    Narrato Parlato Pensato Linguaggio natio



    AAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Un urlo agghiacciante, delle grida femminili svegliarono di soprassalto il ragazzino nomade che si era addormentato su uno dei divanetti della sala d'attesa adiacente alla stanza dove era stata portata la bambina dopo l'operazione di appendicite.
    Cosa ci faceva Tamashii all'interno dell'ospedale di Konoha nel cuore della notte?


    Ripercorriamo gli avvenimenti delle ultime ore con calma.

    Dopo aver sbrigato le faccende burocratiche per ottenere il permesso di soggiornare all'interno del villaggio e consegnato le armi al Gate come prevedevano le procedure di sicurezza, il giovane sunese aveva preso alloggio in una piccola locanda a conduzione familiare.
    I proprietari, una giovane coppia che aveva rilevato da pochi mesi una villetta in stile tradizionale ad un unico piano per adibirla a ryokan, avevano preso subito in simpatia quel ragazzino dagli abiti esotici e l'accento straniero. Per quanto fosse uno shinobi, informazione che non aveva nascosto ai proprietari, c'era qualcosa in lui che metteva a proprio agio le persone. Una capacità preziosa per uno shinobi, peccato che Tamashii non stesse recitando una parte per mantenere un basso profilo. Lui era così di suo: un tredicenne che appariva più piccolo della sua età, dai modi educati e dal temperamento solare.
    Aveva trascorso le ore pomeridiane a riparare un antico carillon che aveva smesso di funzionare a causa di alcuni ingranaggi usurati. L'oggetto era un prezioso ricordo di famiglia, appartenuto alla nonna materna della proprietaria.
    Quando le prime note di una melodia dai toni delicati si era diffusa all'interno dell'abitazione, il ragazzino si era guadagnato un invito a cena alla tavola della coppia con somma felicità della loro unica figlia, Umiko, una bambina di dieci anni, che a causa delle sue precarie condizioni di salute non aveva molte occasioni di relazionarsi con gli altri ragazzini.
    La serata era trascorsa in un clima cordiale con scambi di storie, soprattutto da parte del sunese che aveva raccontato a Umiko dei suoi anni trascorsi a girovagare assieme al suo clan natio nelle lande desertiche del Paese del Vento e la nascita della sua amicizia con Koryukaze.
    Mentre Tamashii stava narrando una leggenda del suo popolo, la bambina si era accasciata all'improvviso sul pavimento in preda a forti dolori addominali.
    Grazie alla sua preparazione medica il nomade aveva tempestivamente diagnosticato una probabile appendicite e aveva aiutato i genitori a trasportare la figlia il più rapidamente possibile in Ospedale, dove era stata presa in cura da uno dei team medici presenti al pronto soccorso.
    Pur non potendo entrare in sala operatoria, il sunese aveva deciso di restare nel complesso in attesa di notizie facendo compagnia ai suoi familiari.
    Per fortuna tutto si era concluso nel migliore dei modi e le condizioni post operatorie della bambina erano stabili.
    Sollevato dalla notizia Tamashii si era concesso qualche ora di sonno nella saletta accanto, in attesa che Umiko si svegliasse.

    Il grido angosciato aveva fatto scattare in piedi il ragazzino nomade, che si era catapultato all'esterno della stanza in un lampo, seguito dal Coelurosauravus.
    Dopo essersi assicurato che Umiko e suoi genitori stessero bene, aveva lasciato il reparto alla ricerca di informazioni.
    Non era stato facile capire cosa fosse successo, non dopo che era stata allertata una squadra di ninja intenzionata a non coinvolgere nessun esterno.
    E se da un lato, nella fretta di correre in Ospedale, Tamashii aveva lasciato il suo coprifronte in stanza, cosa che poteva essere d'aiuto per non farlo sbattere fuori dalla struttura in quel momento di crisi come presenza inopportuna, dall'altro risultava poco credibile che un ragazzino della sua età avesse conoscenze mediche degne di tale nome.
    Incurante di ciò si era diretto verso una delle guardie che tenevano lontani i curiosi.
    Il suo tentativo di instaurare un dialogo non ebbe l'esito sperato.
    Si era espresso in tono determinato, sforzandosi di mettere a tacere la vocina mentale di Satoru san a cui aveva promesso di non fare nulla che potesse provocare un possibile incidente diplomatico tra i due villaggi, ma i suoi sforzi erano stati vani.

    So che sia difficile da credere, ma sono un medico,... ok, un ninja medico di Suna. In fondo siamo tutti accademici, no? Non esiste una sorta di alleanza, tregua tra i villaggi? Se mi deste una possibilità di parlare con un vostro superiore... Mi bastano anche solo due minuti, cosa vi costa? Mi assumo ogni responsabilità e conseguenze del caso...

    Purtroppo anche quest'ultimo appello andò a vuoto.
    E se non intendeva oltrepassare il servizio di sorveglianza in maniera poco diplomatica, non restava che attendere.

    Riuscì comunque a raggiungere una delle vetrate che davano sul cortile interno dove si erano radunati la maggior parte degli shinobi presenti. Tra di loro gli parve di intravedere il ninja che aveva operato tempo prima all'ospedale sunese: Kenzaru Kurotsuchi.

    Al termine del briefing, però, quello che doveva essere il capo delle operazioni, un tizio biondo con il codino, scomparve prima di poterlo intercettare.

    A questo punto aveva due scelte: tornare indietro da Umiko e i suoi genitori, oppure seguire una delle squadre di shinobi per cerare di capire cosa fosse realmente accaduto all'interno della struttura ospedaliera.
    Neanche a dirlo optò per la seconda possibilità, mettendo a tacere gli eventuali sensi di colpa con la scusa che lo stava facendo anche per la sicurezza della bambina.
    Non avendo tempo per altre riflessioni si incamminò dietro due ninja, una kunoichi poco più grande di lui, dai capelli chiari e dal colore delle iridi molto simili alle sue, quasi fosse una sua lontana parente, e un ragazzo dalla chioma castano chiaro che lo sovrastava grandemente in altezza.

    Riassunto
    Tamashii si ritrova in ospedale causa un'emergenza medica.
    Prova a cercare informazioni, ma non essendo uno shinobi di Konoha non è ammesso al briefing.
    Per tentare di capire cosa stia succedendo e cosa abbia causato quelle grida, decide di seguire Tsuzuki Haruhi e Shisui Uchiha.

    Note
    Ho chiesto e ho ottenuto il permesso di partecipare dall'organizzatore dell'Evento.
    Naturalmente è mia intenziona concludere l'arrivo al Gate.
    Ho tenuto conto in questo post delle regole sull'equipaggiamento per gli shinobi stranieri: il mio pg, Tamashii, ha lasciato in custodia le sue armi per poter accedere all'interno delle mura.
     
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