Ospedale della Foglia

[Gestionale]

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  1. Naruto Legend Staff
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    [Al Briefing]

    C'erano fin troppi studenti per i gusti di Hangetsu...una manciata di Genin, qualche Chunin e decisamente pochi Jonin. Le missioni ed i problemi recenti (come l'attentato terroristico che aveva danneggiato pesantemente il villaggio) avevano limato i ranghi dei ninja abili al combattimento, e sebbene sguinzagliare un branco di studenti dietro ad un pericoloso Jinchuuriki non fosse certo la sua più grande aspirazione non aveva altra scelta. Sperava solo che non fossero tanto pazzi da seguirlo fuori dalle mura.

    L'inizio della riunione aveva impedito ad Atasuke di condurre indagini approfondite, tanto che non era nemmeno riuscito a determinare le cause della morte del medico in quel breve tempo...di certo non aveva ferite evidenti e non c'era sangue al suolo o sui mobili, ma più di questo non si sarebbe potuto dire.


    [Fuori dalle Mura - Atasuke]

    Atasuke era stato affiancato ad un gruppo di due altri shinobi, entrambi Chunin palesemente scocciati dal suo basso grado. Spero almeno che tu sappia usare quello Sharingan di cui andate tanto fieri! Sbottò quello più grosso, calvo e sulla trentina, chiamato Saburo Tokugawa, mentre l'altro era più basso, con la schiena curva e gli arti stremamente magri...il suo nome era Kojiro Togashi. Questi due erano ninja di grande esperienza ma tutt'altro che cordiali...tanto che non parlarono praticamente mai durante la lro breve uscita. Gli era stata assegnata la perlustrazione di un'area della foresta ad occidente delle mura, del tutto priva di particolarità geografiche che avrebbero in qualche modo offerto riparo o vantaggi ad un fuggitivo, tanto che era altamente improbabile che vi trovassero qualunque cosa...ciònondimeno i due chunin avevano un'espressione dura e concentrata, come se la piccola possibilità di incontrare realmente il loro obbiettivo fosse la cosa più importante a quel momento.

    Era forse questo l'atteggiamento di un ninja di grado superiore, o si trattava di una particolarità comune solo a questi due? Difficile dirlo.

    Ad ogni modo avanzarono con una formazione a triangolo con Saburo come vertice anteriore, battendo rapidamente il territorio in cerca di impronte od anomalie. Non sembrava però esserci nulla di particolare...e Kojiro, esperto in Inseguimenti, a suo dire, non riusciva in nessun modo a trovare segni recenti del passaggio di chicchessia. Sarebbero degli stupidi a assare da queste parti. Solo alberi e una radura qua e là. Nessun vero nascondiglio. Nessun fiume per mascherare l'odore. Nessun modo per confondere le tracce. E nonostante tutto...proprio con quest'idea in mente potrebbero aver deciso di sceglierela via meno sospetta, non possiamo abbassare la guardia.

    Ma davvero non sembrava esserci nulla...salvo forse...

    Ad un certo punto sarebbe stato Atasuke a notarli: a forse duecento metri sulla sinistra c'era un gruppo di persone! Almeno in tre, ma era difficile stabilirlo con tutti gli alberi in mezzo alla visuale...e sembrava che anche quegli individui li avessero notati, perchè quando il gruppo si fermò ecco che anche gli sconosciuti si sarebbero fermati. Le loro figure erano indistinte, come se sottoposti ad un qualche jutsu che rendeva i loro contorni indefiniti, e soprattutto non avrebbero risposto ad eventuali richieste di riconoscimento! E tuttavia, se il gruppetto di Atasuke avesse cominciato ad avvicinarsi quei tre sconosciuti avrebbero fatto lo stesso...con una precisione che dopo un poco divenne quasi inquietante, dato che i tre "nemici" avrebbero riprodotto alla perfezione ogni singolo movimento dei tre ninja di Konoha..ogni manovra di avvicinamento, ogni tentativo di occultamento...ogni manovra evasiva..

    Si comportavano ESATTAMENTE come loro, e man mano che si avvicinavano il gruppo potè comprenderne il motivo...non erano altro che un riflesso! Dopo appena cento metri di spostamento Atasuke si sarebbe ritrovato faccia a faccia con un suo doppio. Era, in buona sostanza, uno specchio. Uno specchio in mezzo alla foresta che replicava tutto ciò che stava intorno. Non mi arrischierei a toccarlo...è un Genjutsu per caso? Chiese Kojiro, facendo un cenno all'Uchiha, ma anche lo Sharingan non avrebbe notato alcuna alterazione. Saburo intanto si era spostato rapidamente, scoprendo che quello specchio era circolare, con un diametro di una cinquantina di metri, oltre ad essere parecchio più alto degli alberi circostanti. Secondo la mappa dovrebbe esserci una radura qui...comincio a pensare che abbiamo trovato qualcosa di molto utile. Ragazzo, lancia uno dei razzi di segnalazione! Infatti avevano lasciato ad Atasuke la particolare cartabomba che generava una piccola colonna di fumo lineare sul posto [Attivazione 1/2 Basso e slot tecnica]

    Ma prima che l'Uchiha potesse fare alcunchè ci fu un movimento nel loro campo visivo! E quello chi è?? Sbottò Kojiro, puntando il dito verso uno degli alberi davanti a loro, nel riflesso: un individuo armato di lancia, con una maschera nera sul volto ed un corpetto rinforzato era appena uscito da dietro un'albero! Ehi! Identificati! Aggiunse Saburo a sua volta, per ricordare solo dopo che... Un attimo, QUESTO E' UNO SPECCHIO! Quindi è alle nostre SPALLE!! Si voltò più rapidamente che potè, e lo stesso fece Kojiro...

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    Un errore fatale.



    Il petto di Saburo sarebbe letteralmente esploso verso l'esterno, mentre la lancia del nemico lo trapassava da dietro, scaraventando il massiccio Chunin verso un albero ed impalandolo sul posto. Un colpo perfetto che lo uccise senza nemmeno dargli il tempo di mostrare la sopresa sul volto! Il nemico non era alle loro spalle: non c'era nessuno là...quell'uomo era oltre lo specchio ma li aveva attaccati comunque! NO! MALEDETTO! Kojiro reagì immediatamente, arretrando ed impugnando tre Kunai per mano. Tutte le sue armi a distanza erano avvelenate ed aveva una grande fiducia nella forza delle sue pur esili braccia! CREPA! Un lancio tremendo a cui il silenzioso avversario risposte semplicemente abbassandosi di scatto mentre componeva un sigillo...i Kunai rimbalzarono tutti sulla parete dello "Specchio" con una nota metallica, senza alcun danno per il bersaglio! [Lo Sharingan può notare un accumulo di chakra nel punto di impatto, che poi persiste nei Kunai che cadono a terra] Dannazione!

    Il nemico non si fece attendere e scattò in avanti, estraendo un paio di bolas e scagliandole contro Kojiro dopo quella breve rincorsa (che lo aveva portato a circa dieci metri dai due ninja, ed a tre metri dallo "specchio"), mirando parecchio in alto, alla sua testa! [Forza Blu+3 tacche] Tuttavia il Chunin fu rapido nella reazione, abbassandosi di scatto per evitarle, dopo essersi assicurato, con la sua vista acuta, che non ci fossero cartabombe collegate al proiettile...ma a volte anche l'esperienza può non bastare In realtà di bolas in volo in realta ce ne erano due...la seconda nascosta nell'ombra della prima [Arte dei Proiettili Ombra]. No...nonono... Kojiro finì catturato da quell'arma così poco convenzionale, per poi brillare come una stella quando la cartabomba ad essa legata gli fece letteralmente altare via il petto.

    Quel nemico aveva neutralizzato due chunin in un attimo!

    Ed ora cosa gli avrebbe impedito di fare altrettanto con Atasuke?

    CITAZIONE
    Arte dei Proiettili d'Ombra [ 1 ]
    Arte: L'utilizzatore potrà nascondere nell'ombra di un'arma, un'altra identica. L'arma nascosta sarà visibile solo entro 1 metro l'avversario. Seguirà la medesima traiettoria del proiettile visibile diversi centimetri sotto; scansarsi dalla traiettoria del proiettile visibile permetterà di sfuggire alla traiettoria del proiettile non visibile. (Consumo: ½ Basso ogni arma occultata)
    [Da genin in su]

    [Fuori dalle Mura - Jeral]

    La Rete Elettrica risultò pressochè inutile. dato che poteva identificare la presenza di creature a contatto col suolo, ma risultava del tutto incapace di estendersi oltre...e le fondamenta delle mura bastarono ad impedirle di penetrare dentro il villaggio...non che questo fosse un vero problema, dato che comunque non avrebbe mai potuto identificare una persona in particolare in mezzo alle decine e decine di presenza all'interno delle mura. Per quanto riguardava la foresa, perlopiù rilevò una manciata di persone che stavano a terra, gruppi di due, tre o quattro persone, più chissà quante si trovavano sui rami degli alberi. Nessuno era da solo...ma anche se lo fosse stato, in che modo questo sarebbe stato utile? Poteva essere un singolo sceso a terra mentre il resto del team era tra le fronde...o chissà che altro...a questo si aggiungevano animali un ò di tutte le taglie, il più vicino dei quali era un cane.

    In compenso fu solo dopo qualche secondo che alle spalle di Jeral atterrarono tre persone, a circa venti o trenta metri. Un uomo biondo vestito con abiti quotidiani affiancato da uno coi capelli neri ed una divisa che sfoggiava un ventaglio come simbolo. Accanto a loro stava un ninja calvo con gli occhi completamente bianchi, incorniciati da vasi sanguigni particolarmente evidenti. Il biondo aveva un occhio con l'iride accesa di una luce rossa, mentre l'altro sembrava essere stato strappato ad un qualche animale. Anche l'uomo coi capelli neri aveva gli occhi accesi della medesima luce rossa...chi potevano essere?

    Ho fatto bene ad avvicinarmi passando tra i rami...sembra che la tua capacità da sensitivo si applichi solo al terreno. Peccato che lo stesso non si possa dire per il Byakugan di Densuke o le capacità da sensitivo di Shinoda. Fece alcuni passi avanti, fissando intensamente Jeral, con un intento omicida palpabile, ma apparentemente non sembrava sul punto di attaccare...voleva essere un avvertimento. Prima segui un gruppo di ninja in perlustrazione e poi torni verso il villaggio. Non mi sembra il giusto atteggiamento per un rapitore...quindi non penso che tu abbia a che fare con tutta questa faccenda...quindi penso sia meglio per te dirmi chi diavolo sei e cosa sei venuto a fare qui.

    Fortunatamente nessuno nel gruppo che ti sei messo a seguire ha pensato di attaccarti quando si sono accorti di te. Devi imparare a nascondere meglio la tua presenza, specie con un Inuzuka...non si sfugge al loro olfatto. E ora che ti ho nel mio campo visivo non puoi sfuggire nemmeno a me. Aggiunse l'uomo chiamato Densuke, con le braccia conserte, mentre quello con entrambi gli occhi rossi non disse niente, limitandosi a fissare l'intruso con estrema ostilità.


    [In Città - Kensuke e Near]

    Visto il basso grado, a Kensuke venne ordinato di perlustrare l'area più vicina all'ospedale, affiancato da altri tre studenti e due genin. Non gli era stato permesso di avvicinarsi alle mura nè di allontanarsi a più di due chilometri dalla struttura. Successivamente il gruppo era stato nuovamente diviso in quattro squadre da due persone, una per ogni punto cardinale. Lo studente affiancato al giovane era una ragazza di quattordici anni o poco più, con una lunga treccia bionda ed un'espressione assolutamente disorientata. Si chiamava Akane Yamanaka.

    Sai...quando ho saputo di una fuga dall'ospedale ho sperato che fosse una bella notizia...che fosse stato Hattori a scappare. Si riferiva senza dubbio all'altro uomo che era presente nella stanza del fuggitivo (o rapito?) e che Kensuke aveva visto quando aveva visitato la stanza. Così come Atasuke non aveva avuto modo di capire come mai fosse morto il medico e certamente non aveva visto sangue nè altre ferite, nè la finestra aperta o altri segni di effrazione. L'unica cosa che aveva notato erano i due pazienti rimasti, entrambi comatosi, il gran numero di regali vicino al letto vuoto di Keita, alcuni dei quali aperti (ma da chi?), e l'enorme quantità di fiori che adornavano la stanza, soprattutto i gigli vicino al letto del bambino Hyuga, il cui odore era talmente intenso da essergli rimasto impresso. Hattori è un mio parente, e anche se ha fatto alcune cose riprovevoli comunque è un membro della mia famiglia. Se mai si risvegliasse lo condannerebbero a morte, quindi mi avrebbe fatto piacere sapere della sua fuga.

    Ma i problemi del clan Yamanaka non erano decisamente il punto della questione. La ricerca di Keita Kitase invece si. Non c'erano tracce intorno all'ospedale, nè finestre aperte o vetri rotti che potessero far sospettare una via di fuga. Ci fu però un piccolo indizio che saltò all'occhio del seppur inesperto ninja dopo circa un'ora...un elemento che forse sarebbe sfuggito ad altri ma non a lui che era stato ricoverato più volte nell'ultimo periodo a causa del suo occhio: un piccolo tappino di plastica colorata abbandonato vicino ad un mucchietto di immondizia in un vicolo poco lontano. Era appena visibile e sebbene potesse essere il tappo di qualunque cosa ad una prima occhiata, il ninja non avrebbe avuto alcun dubbio nel riconoscerlo come il tappo di una delle agocannule usate per somministrare le terapie endovenose in ospedale...lui stesso ne aveva una al braccio fino a pochi minuti prima!

    Certo, poteva esserci un quintale di spiegazioni per avere quel tappo là, ma perchè non seguire l'unico indizio disponibile? Dici che è un indizio? Avrebbe chiesto Akane. In effetti l'ospedale non butta i suoi rifiuti in un vicolo...non dovebbe stare qui. Guardò la strada. Questo vicolo prosegue fino ad una delle vie principali...ma se lo seguiamo fino in fondo usciremo dalla nostra area di ricerca. Era palese il suo dilemma: non voleva essere sgridata e non brillava certo per coraggio ed intraprendenza. Forse dovremmo avvisare gli altri gruppi prima di proseguire...tu che ne pensi?

    Un dettaglio non indifferente era che quel vicolo proseguiva fino ad una strada principale, questo si è già detto...ma non si è specificato che la stradina sbucava praticamente davanti all'Armeria Fairy Tail, dimora di uno dei più potenti ed affidabili ninja di Konoha: Drake Jo Jyakushin. Possibile che il fuggitivo/rapito fosse passato sotto il naso di uno shinobi tanto potente? E poi preferirei non avere a che fare con il Fabbro... Avrebbe aggiunto Akane, per rafforzare la sua idea di lasciar perdere la ricerca e coinvolgere le altre squadre...


    Nel mentre Near stava valutando tutto il possibile dalla sua posizione centrale, mentre il gruppo all'interno dell'ospedale raccoglieva le informazioni ed i suoi sottoposti, assieme all'altro genin, studiavano la zona circostante. Non ci misero molto a riportare alcune informazioni utili:

    Innanzitutto non vi erano tracce evidenti di colluttazioni o scontri armati, segno che chiunque fosse uscito dall'ospedale (sempre che fosse uscito) non aveva certo dovuto combattere per farlo, preferendo un'azione più furtiva. A quella prima analisi, il medico defunto era l'unica vittima di quella vicenda.
    Inoltre non erano state viste finestre aperte o forzate, perlomeno per quello che si poteva valutare dall'esterno. Non c'erano barboni (come potevano in un villaggio come Konoha?) nè erano presenti, nella loro limitata zona di indagine, case abbandonate o edifici semidistrutti dai recenti attentati terroristici. Il che significava "niente possibili testimoni" e "niente possibili nascondigli facili"
    A quel primo controllo, poi, non sembrava che ci fossero state effrazioni nelle case o negli edifici vicini, e le persone affacciatesi alle finestre in seguito all'allarme non avevano visto niente di particolare (o almeno quelle che avevano risposto alle domande).

    L'altro genin aveva visto Keita in passato e potè fornire una breve, sommaria descrizione del Jinchuuriki come un ragazzo di media alteza e corporatura, senza barba e con i capelli per metà tinti di nero e per metà bianchi (pare che il bianco fosse il colore naturale).

    Ultimo dettaglio, non poco importante, era che il team di due studenti inviato nella zona settentrionale (Kensuke e Akane) tardava a tornare per fornire il suo resoconto...che fosse successo qualcosa?


    [In Ospedale - Haru, Shisui, Tamashii]

    Una chunin di nome Shinyu Aburame avrebbe coordinato le ricerche dentro l'ospedale, questo era stato deciso poco prima che Hangetsu iniziasse a parlare..per quanto fosse un'abile combattente la sua conoscenza dela struttura, in cui lavorava da diveri anni, sarebbe stata essenziale per condurre delle ricerche approfondite, e sapendo già cosa doveva fare non era particolarmente interessata al discorso dell'Uchiha. Fu lei la prima a filtrare le azioni di Tamashii il sunese.

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    Per un colpo di fortuna si trattava della stessa chunin che aveva appena terminato di operare la piccola Umiko, dunque aveva già qualche informazione sul perchè il giovane sunese fosse presente nell'ospedale della Foglia in quel momento...e quando lo vide accalcarsi assieme al personale dell'ospedale ed ai pazienti decise di avvicinarglisi. Conosco questo ragazzo, non ha a che fare con questa faccenda. Fatelo passare. Le guardie obbedirono, ma la donna impedì al ragazzo di avvicinarsi e sentire ciò che diceva il responsabile delle ricerche. E' sparito un paziente. Un paziente molto pericoloso...capisco che tu voglia aiutare ma questa è una faccenda che riguarda solo Konoha. Anche se Suna è un nostro alleato storico non possiamo permetterci di...

    In quel momento la folla di disperse al grido di incitamento di Hangetsu Uchiha lasciando meno di una dozzina di persone nel cortile dell'ospedale, con palese disappunto della donna che si aspettava una squadra più corposa, anche se composta da ninja inesperti. Così pochi...e a parte uno o due non credo saranno molto utili... Mormorò tra sè, guardando poi il ragazzino che si era messo a seguire due dei ninja rimasti. Aspetta! Lo fermò, ma poi si ritrovò a considerare meglio la situazione: Era un ninja medico e di un villaggio alleato..era disarmato e quasi certamente non avrebbe potuto scappare se per caso avesse fatto qualcosa di male. E a Shinyu serviva tutto l'aiuto possibile.

    Tese la mano, poggiandola sulla spalla del ragazzino. In realtà...in realtà abbiamo veramente bisogno di aiuto. Hai dimostrato il tuo valore con quella bambina e penso di potermi fidare di te. Se vorrai aiutarci te ne sarò grata, ma devi giurare di non riferire niente di ciò che vedrai a nessuno. Nemmeno ai tuoi capi di Suna. Se avessero ritrovato Keita Kitase in fondo non sarebbe stato importante sapere che era sparito...e poi bastava essere certi che Tamashii non scoprisse che lo scomparso era una Forza Portante. Al di là di questo, le parole di fiducia della donna nascondevano in realtà un secondo fine: nessun chunin è tanto sciocco da fidarsi di uno straniero senza prendere qualche precauzione, e quel contatto con la spalla del ragazzo era servito a trasferire su di lui uno degli insetti femmina della sua colonia [Clan Aburame]. Era piccolo e si sarebbe nascosto tra le pieghe dgli abiti, evitando le fauci e la lingua dello strano animale da compagnia del sunese.

    Poco dopo la squadra di ricerca iniziò le perlustrazioni. Forte della sua superiorità fisica, la chunin Shinyu avrebbe pattugliato il tetto spostandosi ad alta velocità mentre i due che le erano sembrati più svegli (Shisui e Haru) erano stati affiancati a Tamashii per perlustrare la stanza 35, dove giaceva ancora il corpo del medico.

    Il giovane Hyuga e il misterioso Yamanaka giacevano ancora nei loro letti immersi in un sonno profondo. Il letto del bambino era circondato da gigli odorosi mentre sembrava che nessuno avesse visitato l'uomo privo di un braccio, se si esclude la presenza di un orologio sul suo comodino. Il letto vuoto di Keita Kitase era ancora tiepido e circondato da regali ancora chiusi, certamente portati come augurio di pronta guarigione...alcuni appartenevano ad alti funzionari del villaggio mentre la maggior parte erano da parte di ammiratrici del giovane ninja dai capelli bicromatici. Accanto al suo letto stava un trespoo che doveva essere stato usato per appendere le sacche dei farmaci endovenosi, come quelli che avevano attaccati gli altri due pazienti (al momento più o meno a metà sacca)

    Niente sangue, su nessuna parete o mobile od infisso. Nemmeno una goccia, neppure sul medico, che tuttavia era inequivocabilmente morto. Un ninja con una minima conoscenza delle arti mediche [Arti mediche Base] avrebbe potuto notare l'odore particolare del suo alito, i segni sulle unghie ed altri piccoli particolari che facevano supporre un avvelenamento...anche se solo un esperto di Veleni avrebbe potuto capire esattamente quale fosse la sostanza omicida. Un attento esame del corpo avrebbe permesso di notare una piccola, minuscola ferita alla base del collo, perfettamente circolare, come se provocata da un ago, anche se ci sarebbe voluto un quarto d'ora buono per trovarla, a meno di avere capacità visive superiori alla norma.

    Nessuna traccia dell'arma del delitto, ovviamente, a meno che non fosse stato usato un ago dell'ospedale, ma non c'erano cassetti di materiale sanitario nella stanza ed entrambi i ninja in coma aveva delle agocannule nel braccio, prive del metallo necessario ad inoculare. L'unica cosa certa era che il medico era stato aggredito alle spalle.

    A piedi di ogni letto stavano le cartelle cliniche, con i dati relativi ai parametri vitali dei pazienti (la pressione e la frequenza cardiaca erano nella norma per tutti e tre), l'elenco delle medicine ed un registro dei visitatori di ciascuno dei tre. L'ultimo ad aver visitato Keita Kitase era stato un certo Shika Nara, circa una settimana prima.

    CITAZIONE
    Come per l'altro evento dinamico, non è necessario seguire un ordine di posting nè attendere un mio post ogni volta. Se volete interagire tra voi fatelo liberamente!
     
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292 replies since 20/11/2005, 15:40   6843 views
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