Ospedale della Foglia

[Gestionale]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Asgharel
        Like  
     
    .

    User deleted



    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]

    Tappa all'ospedale


    ~Ordinaria Follia~


    I due, o meglio i quattro erano in cammino verso l'ospedale, anche se in effetti a camminare erano soltanto in tre dato che Sougo era riverso sulla schiena di Atasuke, chiaramente non in grado di muoversi per suo conto.
    Inutile dire che il sunese continuava con il suo umorismo da quattro soldi, forse piacevole in determinati momenti, ma decisamente fuori luogo dopo quanto accaduto, anche se per sua fortuna Atasuke si poteva definire decisamente più calmo, ora che aveva sfogato la sua ira sul colpevole di tutto quel casino.

    “Di un po' Atasuke... chi è quel tizio che ti porti in spalla? Non avrai preso anche tu delle brutte abitudini come... chi-sai-tu? E poi pensavo ti piacessero le donne... o a te va bene un po' tutto? No discrimino eh... dove c'è amore c'è amore per quel che mi riguarda.”


    Prima di rispondere, l'Uchiha diede un'occhiataccia al giovane investigatore, inarcando il sopracciglio in segno di confusione, come se non avesse compreso il senso di quel discorso, anche se era decisamente l'opposto.
    Tirò quindi un sospiro, rilassando per un'istante la muscolatura, ma soprattutto l'espressione prima di rispondere al Kurogane.

    «Idiota. Questo è il tizio che doveva essere alle mura oggi a sorvegliare gli ingressi e da come hai potuto osservare, non ha fatto il suo dovere, ed ora mi tocca pure portarlo all'ospedale e pagargli l'infortunio... A volte mi chiedo se non lo faccia apposta per starsene a casa senza mangiarsi le ferie...»


    Concluse sconsolato mentre in lontananza entrava nel loro campo visivo l'ospedale della foglia, luogo in cui non sapeva se sperare di incontrare Shizuka o sperare che non fosse in servizio.
    Giunti alla struttura, Shinichi li anticipò arrivando rapido alla reception ed esponendo il caso, quasi come se fosse una cosa normale, ma l'infermiera di turno, vedendo l'Uchiha entrare con in spalla l'Okita, non degnò di minime attenzioni il giovane Kurogane, correndo fuori dal suo gabbiotto incontro ai due.

    “Atasuke-sama! Sougo-sama! Ma che è successo!?”


    Chiese l'infermiera, attirando a se l'attenzione di alcune altre presenti che iniziarono a mormorare tutte preopccupate, non si sa bene se più per lo stato in cui versava il guardiano o per una diceria che aveva preso piede pochi istanti prima all'arrivo della Kobayashi.

    «Lieto di rivederti Chiiro-chan, nulla di particolarmente differente dal solito... Tuttavia, vuoi spiegarmi tutto questo mormorio?»


    Alla sua domanda la ragazza arrossì non poco. Probabilmente si sarebbe morsa la lingua piuttosto che parlare, ma alla fine si sbottonò e decise di rispondere.
    Per qualche strano motivo ogni volta che domandava qualcosa alle infermiere dell'ospedale, tutte facevano la fila pur di essere le prime a rispondergli, anche quando sapevano che non avrebbero dovuto.

    “Vedete... Atasuke... sama... ecco... poco fa Kobayashi-sama è rientrata ed era particolarmente nervosa, ecco... E... ”


    La giovane si avvicinò all'orecchio dell'Uchiha, sistemandosi una ciocca dei capelli a caschetto castani che le era scivolata via con il chiaro intento di sussurrargli qualcosa, come se dovesse confessare un qualche profondo segreto o un pettegolezzo per cui temeva la grave punizione se fosse stata beccata nell'atto di tramandarlo.

    “Dicono che Shizuka-sama sia arrabbiata con voi per qualcosa che avete fatto al gate quest'oggi!”

    «C-che!?»


    A sentire quell'affermazione sgranò gli occhi, più per stupore che per paura, in realtà.
    Iniziò a scaricare dalle spalle il “povero malcapitato” senza commentare nulla, chiedendo all'infermiera di aiutarlo a metterlo su una delle barelle in modo da spedirlo direttamente a quella che ormai era diventata la residenza delle vacanze dell'Okita.

    «Vi prego, aiutatemi a poggiarlo sulla barella, poi, se voleste essere tanto gentili da farmi un favore...»


    Alla sua richiesta, alcune delle infermiere che si trovavano in zona sembrarono quasi fare a gara su chi per prima avrebbe potuto aiutarlo, anche se solo tre ebbero la fortuna di aiutare l'Uchiha a depositare Sougo sulla barella e le stesse tre si allontanarono compiaciute con il bionidno, portandono in quella che era la sua stanza praticamente 150 giorni l'anno.
    Le restanti iniziarono ad attorniarlo con sguardi vogliosi, anche se non era chiaro che cosa in effetti tutte quelle donne volessero da lui, se solo il compito che aveva intenzione di affidargli o ben altro.

    «Vi prego, calmatevi, sto bene, ho solo bisogno di un favore»


    Cerò di placarle sorridendo, anche se tardi si accorse del fatto che più che placare gli animi con quel sorriso sembrò quasi infiammarli ulteriormente.

    «Prima di tutto, vorrei che uan di voi si occupi del mio amico, è venuto fin qui da Suna apposta per essere aiutato dal nostro ospedale, vi dirà lui di cosa ha bisogno»

    “Vi prego, Atasuke-sama, lasciate che sia io ad occuparmene”


    Rispose celermente una andando dal Kurogane a sentire di che cosa aveva bisogno.

    “Oh, Atasuke-sama! Siete sempre così altruista da pensare prima agli altri!”


    Disse un'altra, palesemente troppo infervorata per quel luogo, cosa che preoccupò parecchio Atasuke, non tanto per l'immagine che poteva avere l'ospedale, men che meno per la figura che stava facendo davanti al suo “amico” sunese, che poco prima aveva insinuato la sua omosessualità, ma piuttosto nella probabile reazione che avrebbe avuto Shizuka nel vedere tutto quel trambusto ed Atasuke, come al solito, tirato nel mezzo.

    «Vi prego, vi prego, calmatevi! Che cosa direbbe Shizuka nel vedervi così? Eh?»

    °Credo finirei morto impalato°


    A quel solo pensiero gli si gelò il sangue. Se come dicevano Shizuka era già arrabbata con lui, non voleva nemmeno immaginare che altro potesse succedere se lo avesse visto accerchiato dalle infermiere del suo ospedale.

    «Adesso, da brave, vorrei che mi chiamaste Shizuka, è possibile? Ho bisogno di incontrarla»


    Inutile dire che a quella richiesta la folla si placò per alcuni istanti mentre le infermiere, visibilmente impaurite si guardavano l'un l'altra cercando di scaricare quell'enorme ed esageratamente pericoloso fardello su qualcun'altra.


    OT - Un piccolo intro :ghu: La nota positiva è che per quanto sia autocelebrativo, mi risulta che l'idea di un'ingresso di questo tipo era anche in mente alla nostra dottoressa XDDD
    Detto questo a te il post Arashi :zxc:
    - /OT
     
    .
292 replies since 20/11/2005, 15:40   6823 views
  Share  
.