Ospedale della Foglia

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    In un atto di estrema magnanimità potrei concederti di fermarti a "Sua magnificentissima esistenza", per motivi puramente legati alla praticità del discorso. Concesse con fare accondiscendente...e decisamente era impossibile capire se fosse serio o meno. Impossibile. Lei a quel punto propose di lasciar stare i fronzoli (dopotutto lui lo aveva già fatto da parecchio tempo) e si sporse in avanti, parlando di un qualche nuovo maestro. A quella menzione Febh si guardò intorno, evidentemente spaesato. Di chi parli? La faccenda non gli era nemmeno passata per l'anticamera del cervello. No, frena un secondo... La bloccò mettendo le mani avanti, perplesso. Allieva di quel beota? Non sa allacciarsi le scarpe senza andare a pescare il potere di un botolo pulcioso e si mette a insegnare? Portò una mano alla fronte, cominciando a scuotere il capo, sconsolato. Il mondo come lo conosciamo ormai è andato a rotoli.

    E comunque no, non è mica il mio unico allievo, ne ho avuto un bel pò. Quasi tutti addestrati loro malgrado, quasi tutti crepati o dispersi. La ragazza però aveva già fatto propria una variante pericolosa della proprietà transitiva, ed ora accampava diritti a proseguire la sua formazione. Forse due parole su come Febh avrebbe potuto salvarla dalle scadenti conoscenze trasmesse da Raizen avrebbe oliato a sufficienza il meccanismo mentale dell'Otese, ma alla fin fine la sua proposta non era poi così campata per aria. "Più forte le prendo e meglio imparo". Alzò gli occhi al cielo. Quel barbaro che fa di testa sua...i miei addestramenti sono sempre rispettosi dell'integrità fisica e mentale della persona, chi apprende da me lo fa trovandosi a suo agio per tutto il tempo...lui però deve aver imparato poco e male. Pare che assistendo a questa scena con il suo dono della profezia, un indovino di mille anni fa iniziò a ridere tanto che morì di stenti, non riuscendo nemmeno a fermarsi per bere o mangiare. Si grattò la testa, con la vaga sensazione di stare per infilare la testa in una tagliola. Ma suppongo che potrei darti qualche ripetizione, specie se quello ti ha insegnato solo la sua classica strategia del "carica a testa bassa" a volte alternata da "metti un clone o qualcuno nascosto e attacca all'improvviso". Sospirò. Ma non te la caverai con un pasto solo. Sogghignò, convinto di star facendo un affare. Tutti i pasti sono a carico tuo per questo viaggio!

    Venne poi il momento delle insicurezze di lei e dei saggi consigli di lui, che per inciso di ceramiche non sapeva nulla ma adorava dire la propria anche e soprattutto quando non interpellato. La reazione non fu di esuberante gratitudine come si immaginava. GHAK! Le mani di lei si erano serrate improvvisamente sul suo collo mentre, quasi posseduta, gli saltava addosso gridando ogni impropero possibile. GUAK! AAACH! In realtà anche con tutta la buona volontà, le bianche mani dell'erede dell'Airone non avrebbe mai potuto fargli davvero del maleResistenza Nera+3, ma fu più la sorpresa che altro a farlo reagire a quel modo, completamente in balìa della donna mentre agitava le braccia senza un preciso motivo, con lei sopra in una scena che vista da una finestra sarebbe anche potuta essere fraintendibile!

    Probabilmente anche lei si accorse che per quanto stringesse, i muscoli del sottile collo di Febh erano più resistenti dell'acciaio e che forse strozzare un lampione avrebbe dato risultati più soddisfacenti, ma non per questo cessò l'aggressione, fino a quando due inservienti non intervenirono per separarli. MA CHE TI E' PRESO? UNO NON PUO' FRAINTENDERE UN MINIMO DETTAGLIO E GIA' DAI DI MATTO? CHE RAZZA DI CARATTERE HAI? SCOMMETTO CHE NON TI SPOSERA' MAI NESSUNO! Sbottò una volta libero, con una mano sopra il collo dove spiccava solo un livido di minima entità. Raddrizzò gli occhiali (rigorosamente privi di lenti) che si erano un pò piegati nella colluttazione mentre lei veniva allontanata a forza, per calmarsi altrove, dopo aver confermato (tra le urla) il punto di incontro. Lasciamo perdere i commenti sul carattere da parte di uno che nemmeno pochi giorni prima aveva inseguito due studentelli che lo avevano bagnato con un suiton per sbaglio e aveva passato due ore a insegnargli qualcosa di sbagliato e deleterio come forma di vendetta.

    L'appuntamento era preso, e di là a un'ora sarebbe cominciata un'avventura che non si sarebbero dimenticati facilmente.
     
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292 replies since 20/11/2005, 15:40   6843 views
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